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giovedì 4 luglio 2024

Straniero - Charles Baudelaire

 Dimmi, enigmatico uomo, chi ami di più? Tuo padre, tua madre, tua sorella o tuo fratello?
- Non ho né padre, né madre, né sorella, né fratello.
- I tuoi amici?
- Usate una parola il cui senso mi è rimasto fino ad oggi sconosciuto.
- La patria?
- Non so sotto quale latitudine si trovi.
- La bellezza?
- L’amerei volentieri, ma dea e immortale.
- L’oro?
- Lo odio come voi odiate Dio.
- Ma allora che cosa ami, meraviglioso straniero?
- Amo le nuvole… Le nuvole che passano… laggiù… Le meravigliose nuvole!

- Charles Baudelaire -



L'amore mio mi chiede

L'amore mio mi chiede:
"Qual è la differenza tra me e il cielo?"
La differenza è che
 
se tu ridi, amore mio,
io mi dimentico il cielo.

- Nizar Qabbani -




I Liberi Pensatori sono coloro che sono disposti a usare le loro menti senza pregiudizio e senza timore di comprendere cose che si scontrano con le proprie usanze, privilegi, o credenze. 
Questo stato d'animo non è comune, ma è essenziale per il pensiero giusto. 
Dove è assente, la discussione tende a diventare peggio che inutile. 

- Lev Tolstoj - 



Dammi mille baci e poi cento,
poi altri mille e poi altri cento,
e poi ininterrottamente ancora altri mille e altri cento ancora.
Infine, quando ne avremo sommate le molte migliaia,
altereremo i conti o per non tirare il bilancio
o perché qualche maligno non ci possa lanciare il malocchio,
quando sappia l’ammontare dei baci.


- Catullo - 




Buona giornata a tutti :-)

www.leggoerifletto.it



sabato 22 giugno 2024

Preghiera al SS Sacramento

 

O Verbo annichilito nell'Incarnazione, 
più annichilito ancora nell'Eucaristia,
vi adoriamo sotto i veli che nascondono la vostra divinità
e la vostra umanità nell'adorabile Sacramento.
In questo stato dunque vi ha ridotto il vostro amore!
Sacrificio perpetuo, vittima continuamente immolata per noi,
Ostia di lode, di ringraziamento, di propiziazione!
Gesù nostro mediatore, fedele compagno, dolce amico,
medico caritatevole, tenero consolatore, 

pane vivo disceso dal cielo,
cibo delle anime. 

Voi siete il tutto per i vostri figli!
A tant'amore però molti non corrispondono 

che con la bestemmia
e con le profanazioni; molti con l'indifferenza e la tiepidezza,
ben pochi con gratitudine ed amore.
Perdono, o Gesù, per quelli che vi oltraggiano! 
Perdono per la moltitudine degli indifferenti e degli ingrati!
Perdono altresì per l'incostanza, l'imperfezione,
la fiacchezza di quelli che vi amano!
Gradite il loro amore quantunque languido, 
ed accendetelo di più ogni dì;
illuminate le anime che non vi conoscono 

ed ammollite la durezza dei cuori
che vi resistono. 

Fatevi amare sulla terra, o Dio nascosto;
lasciatevi vedere e possedere nel Cielo! Amen.




Il Signore è la forza del suo popolo 
e rifugio di salvezza per il suo Cristo. 
Salva il tuo popolo, Signore, 
benedici la tua eredità, 
e sii la sua guida per sempre.




"Gesù sapeva benissimo che sarebbe stato conservato nei Tabernacoli anche solitari, senza contorno nella notte, all'infuori di una fiammella che le leggi della Chiesa esigono. 
Sapeva benissimo che anche nel giorno, secondo il variare della densità di fede nei tempi, cristiani sarebbero andati e non andati a rendere adorazione alla sua ineffabile Presenza, lo sapeva. 
Forse qualcheduno di noi avrebbe potuto obbiettargli: "Signore, fa' in modo di essere presente quando c'è gente che Ti adora, altrimenti è inutile". 
Inutile? No. 
Le Chiese possono essere vuote, ma Cristo nel tabernacolo non è inutile, perché l'Eucarestia, sia attraverso il Sacrificio – del quale oggi non parlo – sia attraverso il Sacramento permanente, è una fonte di forza, di grazia, di benedizione, di salvezza incessante. 
Ricordiamoci che è di lì che si germinano i vergini e le vergini, è di lì che sorgono i fondatori, è di lì che resistono i combattenti, è di lì forse che attraverso una vita apparentemente lontana da Dio si prepara la finale di salvezza nella sua misericordia, ma la si prepara attraverso questa Presenza, che appare a noi silenziosa e inerte, e non è né silenziosa né inerte. 
Non dobbiamo compiangere la solitudine che spesso è intorno ai Tabernacoli e che è sempre da condannarsi. 
Dobbiamo rimpiangere, dico rimpiangere e a piena ragione, coloro che si dimenticano che Gesù Cristo sta lì ad attenderli, come Egli, narrando la parabola del figliol prodigo, pone per tanto tempo immobile sulla soglia di casa il padre che non si stanca di aspettare il figlio, il quale alla fine ritorna ed è accolto come figlio, non come servo"

- Card. Giuseppe Siri - 



“Nostro Signore non scende dal cielo tutti i giorni per stare in una pisside d’oro. 
Si tratta di trovare un altro cielo che è infinitamente più amato da Lui, il cielo delle nostre anime, creato a sua immagine, i templi vivi dell’adorabile Trinità”.

- Santa Teresa di Lisieux - 



Buona giornata a tutti.:-)


domenica 26 settembre 2021

Prenditi tempo


Prenditi tempo
per amare ed essere amato
perché questo è il privilegio dato da Dio.
Prenditi tempo
per essere amabile
perché questo è il cammino della felicità.
Prenditi tempo
per ridere
perché il riso è la musica dell’anima.
Prenditi tempo
per dare
perché il giorno è troppo corto
per essere egoista.

(da “Tomate Tiempo”, poesia uruguayana)



"... Ma cavoli, basta sollevare gli occhi al cielo di notte per intuire che la vita di tutto questo universo è un mistero grandioso e noi che siamo uomini e abbiamo e possiamo avere la coscienza di ciò sprechiamo il nostro tempo afflitti da piccole banalità e da piccoli dolori, senza chiederci, perchè ci fa troppa paura ascoltarci per un attimo, ascoltare quella voce che parla in noi, che grida che la vita non può non avere un senso, senza chiederci perchè ci siamo, perchè siamo fatti così uno diverso dall'altro, eppure al fondo tutti con lo stesso desiderio.

Dio mio, ma perchè se queste domande e desideri ci sono, noi ci rassegniamo, viviamo in fondo disperati cioè non attendendoci niente dal domani, chiudendoci in una gabbia che diventa la nostra tomba e al limite concedendoci qualche ricordo nostalgico dei bei tempi, ma quali tempi! "

(da una lettera di Lidia Macchi)


Chiuso fra cose mortali. (Anche il cielo stellato finirà). Perché bramo Dio? 

(Ungaretti)


Il cielo era così pieno di stelle, così luminoso che, gettandovi uno sguardo, senza volerlo si era costretti a domandare a se stessi: è mai possibile che sotto un cielo simile possa vivere ogni sorta di gente collerica e capricciosa? 
Anche questa è una domanda da giovani, amabile lettore, molto da giovani, ma voglia il Signore mandarvela il più sovente possibile nell’anima! …

(Fedor Dostoevsky)







Buona giornata a tutti :-)


sabato 7 agosto 2021

La formica n. 49.783.511

Un formicaio ai piedi di un vecchio abete. 
Milioni di formiche nere corrono senza sosta, perfettamente organizzate. Sezione trasporto aghi e foglie; sezione ricerca semi, insetti, larve; sezione allevamento e cura piccoli; comitato difesa dagli assalti...
Un giorno la formica n. 49.783.511 si fermò. 
Ansimando s'appoggiò al lungo ago che stava trascinando e alzò lo sguardo. 
Si sentiva svenire... abituata a scansare i fili d'erba, i sassolini, i bruchi, ora i suoi occhi si smarrivano nell'azzurro immenso del cielo, il cuore le scoppiava d'emozione guardando il grande tronco, i rami ordinati, il verde brillante.
"N. 49.783.511 - gridò il capo settore - gli altri sgobbano e tu poltrisci! T'assegno un quarto d'ora supplementare!".
La sera la formica n. 49.783.511 fece il recupero di lavoro. Poi mentre tutte s'infilavano nelle tane, restò fuori e scoprì le stelle. Un incanto!
Tutta la notte ebbe gli occhi pieni di luce. 
Da allora i turni supplementari aumentavano, ma lei non si preoccupava. Diceva a tutti: "Alzate gli occhi. c'è qualcosa di grande sopra di noi, non possiamo portare solo larve e semi. 
Non avete mai guardato nemmeno l'abete!".
La prendevano in giro: "Tu guardi e guardi, ma come riempiamo le riserve di cibo? Chi ripara la casa quando piove?".
La formica n. 49.783.511 lavorava, s'impegnava, rendeva bello il suo formicaio. Ma brontolavano lo stesso: "Se guardare il cielo fosse utile, dovresti essere più brava di noi, invece sei anche tu come noi. Le stelle non servono a niente".

Che volete, per capire che cos'è guardare il cielo bisogna provare, spiegare non si può.
Hai mai provato a spiegare la preghiera? C'è sempre un tizio pieno di "saggezza", che ti risponde: "uomo n. 789.451.331 smettila. Bisogna studiare, lavorare, produrre; fare sport per mantenersi sani; bisogna cambiare il mondo, avere mentalità scientifica; bisogna divertirsi, essere moderni...".

Il formicaio umano va avanti. Io credo d'essere importante perché porto aghi d'abete, o rivoluzionario perché faccio confusione.
E non ho il coraggio di guardare il cielo.




Prova a guardarti intorno e cerca la causa più profonda della felicità umana, cerca le persone che sono veramente felici.
Sono felici i ricchi, coloro che hanno successo, chi ha potere, chi vive nell'ozio, nel baccano, nel piacere?
Se guardi con una certa attenzione, sotto le apparenze, ti accorgi che non sempre chi ha è felice, anzi spesso succede esattamente l'opposto, chi ha qualcosa ha sempre paura di perderlo, quindi ansia, tristezza, apprensione sono i suoi compagni.
Quando invece ti è capitato di trovare delle persone felici, a qualunque ceto appartengano, forse ti sei accorto che sono persone che hanno una profonda interiorità, sono persone che sanno vedere e godere delle piccole cose, sono dotate di una grande semplicità. 
Le persone felici mancano di invidie insensate, non sono impazienti, ansiose, esaltate. 
Quasi sempre possiedono anche una buona dose di umorismo e sanno sorridere anche di se stessi.



E' la cosa più facile del mondo possedere questa vita e questa gioia: devi soltanto credere e amare; eppure c'è gente che consuma la propria vita in immani fatiche, difficoltà e sacrifici per ottenere cose che rendono la vera vita impossibile. 

- Padre Thomas Merton -



Buona giornata a tutti. :-)

sabato 5 giugno 2021

La Forza della Gratitudine - Omraam Mikhaël Aïvanhov

Ecco qualcuno che si considera molto infelice e viene a spiegarmi perché.

Gli chiedo: “Ha ringraziato oggi?

– Ringraziato…? Ma chi? E perché?
– Può camminare? Può respirare? – Sì.
– Ha fatto colazione? – Sì.
– E può aprire la bocca per parlare? – Sì.

– Ebbene, ringrazia. Ci sono persone che non possono né camminare né mangiare né aprire la bocca. 
Lei è infelice perché non ha mai pensato a ringraziare. 
Per cambiare il suo stato, dovrebbe anzitutto riconoscere che nulla è più meraviglioso del fatto di essere vivi, di poter camminare, guardare, parlare”. Gli esseri umani avrebbero migliaia di ragioni per ringraziare, ma non le vedono. 
Sono ingrati. Ecco perché il Cielo li fa passare attraverso varie prove: semplicemente per insegnare loro ad essere finalmente riconoscenti. 

Omraam Mikhaël Aïvanhov - 


Nel bel mezzo delle lacrime, ho trovato che c'era, 
dentro di me, un invincibile sorriso.
Nel bel mezzo del caos, ho trovato che c'era, 
dentro di me, un'invincibile calma.
Nel cuore dell'inverno finalmente imparai che 
dentro di me  c'era un'invincibile estate.

- Albert Camus - 
Da: L’estate



Non abbiate paura delle vostre ferite, dei vostri limiti, della vostra impotenza.
Perché è con quel bagaglio che siete d'aiuto e non con le vostre presunte forze, con il vostro presunto sapere.

- Frank Ostaseski -




Per diventare autentici operatori di pace sono fondamentali l’attenzione alla dimensione trascendente e il colloquio costante con Dio, Padre misericordioso, mediante il quale si implora la redenzione conquistataci dal suo Figlio Unigenito. Così l’uomo può vincere quel germe di oscuramento e di negazione della pace che è il peccato in tutte le sue forme: egoismo e violenza, avidità e volontà di potenza e di dominio, intolleranza, odio e strutture ingiuste.

- Papa Benedetto XVI -





Buona giornata a tutti. :-)


venerdì 5 maggio 2017

Preghiera a Maria per l'invio degli apostoli... - Card. Angelo Comastri -

O Maria, nel tuo Cuore perennemente vive
la memoria del giorno del grande sì.
Continuamente ritorni nella piccola casa di Nazaret
e ti stupisci davanti all'angelo Gabriele
che ti porta la bella e inaudita notizia
che Dio vuole essere uomo con noi.

O Maria, oggi noi entriamo nel tuo Cuore
per assaporare la meraviglia che tu provasti
in quel giorno lontano e vicino:
il giorno del tuo sì vogliamo che sia
il giorno del nostro sì: con te, o Maria!

Oggi diciamo sì alla vita per sempre,
oggi ci impegniamo a pregare per la vita,
oggi nel tuo Cuore Immacolato e Materno
consegniamo l'impegno di essere apostoli della vita
nel nome di Dio che in te si è fatto bambino.

O Maria, la porta delle nostre case
sarà aperta ogni giorno per l'angelo della vita
e le nostre famiglie saranno cenacoli viventi
di preghiera per la vita: Regina della vita
prega con noi, prega per noi, prega per la vita. Amen.


+ Cardinale Angelo Comastri
Vicario Generale di Sua Santità per la città del Vaticano
 (arcivescovo, Delegato Pontificio Di Loreto, scritta per l'Associazione "Difendere la vita con Maria")




O Madre, Tu conosci la trepidazione e la bellezza dell'attesa.
Tu hai atteso la nascita del Figlio di Dio 
che ha scelto te come culla del Mistero.
Tu hai sentito il battito del suo cuore umano 
e divino e hai atteso la gioia di vedere il suo volto.
Tu hai atteso l'ora decisiva di Gesù 
e l'hai visto allontanarsi da casa per dare una casa a tutta l'umanità.
Tu hai atteso ogni giorno e puntualmente 
è giunto il giorno della Croce.
Tu hai continuato ad attendere nel lungo 
e drammatico sabato santo 
e hai visto la luce della Risurrezione.
Tu ora attendi per noi: tu sei la Madre dell'attesa!
Metti olio nelle nostre povere lampade
e insegnaci ad attendere il ritorno dì Gesù
gioiosamente, fedelmente, tenacemente ogni giorno.
Maranàtha! Vieni, Signore Gesù!


- card. Angelo Comastri -

Madonna della misericordia, Parigi,
Biblioteca Nazionale (manoscritto lat. 757, c. 258).


Iconografia della Madonna della misericordia che sotto le ampie ali del suo mantello accoglie e protegge i fedeli inginocchiati, o addirittura intere città. Nella Madre di Gesù gli uomini riconoscono anche e soprattutto la Madre comune.

«Salve Regina, madre di misericordia…».


Riflettendo su questa invocazione iniziale della dolce antifona mariana della Salve Regina, si va con il pensiero alla lunga tradizione cristiana che da sempre invoca la Vergine Maria come Madre di Dio e madre dell’umanità; appunto Madre di misericordia perché nostra madre.



Buona giornata a tutti. :-)



giovedì 10 dicembre 2015

Preghiera al SS Sacramento -


O Verbo annichilito nell'Incarnazione, 
più annichilito ancora nell'Eucaristia,
vi adoriamo sotto i veli che nascondono la vostra divinità
e la vostra umanità nell'adorabile Sacramento.
In questo stato dunque vi ha ridotto il vostro amore!
Sacrificio perpetuo, vittima continuamente immolata per noi,
Ostia di lode, di ringraziamento, di propiziazione!
Gesù nostro mediatore, fedele compagno, dolce amico,
medico caritatevole, tenero consolatore, 

pane vivo disceso dal cielo,
cibo delle anime. 

Voi siete il tutto per i vostri figli!
A tant'amore però molti non corrispondono 

che con la bestemmia
e con le profanazioni; molti con l'indifferenza e la tiepidezza,
ben pochi con gratitudine ed amore.
Perdono, o Gesù, per quelli che vi oltraggiano! 
Perdono per la moltitudine degli indifferenti e degli ingrati!
Perdono altresì per l'incostanza, l'imperfezione,
la fiacchezza di quelli che vi amano!
Gradite il loro amore quantunque languido, 
ed accendetelo di più ogni dì;
illuminate le anime che non vi conoscono 

ed ammollite la durezza dei cuori
che vi resistono. 

Fatevi amare sulla terra, o Dio nascosto;
lasciatevi vedere e possedere nel Cielo! Amen.




Il Signore è la forza del suo popolo 
e rifugio di salvezza per il suo Cristo. 
Salva il tuo popolo, Signore, 
benedici la tua eredità, 
e sii la sua guida per sempre.




"Gesù sapeva benissimo che sarebbe stato conservato nei Tabernacoli anche solitari, senza contorno nella notte, all'infuori di una fiammella che le leggi della Chiesa esigono. 
Sapeva benissimo che anche nel giorno, secondo il variare della densità di fede nei tempi, cristiani sarebbero andati e non andati a rendere adorazione alla sua ineffabile Presenza, lo sapeva. 
Forse qualcheduno di noi avrebbe potuto obbiettargli: "Signore, fa' in modo di essere presente quando c'è gente che Ti adora, altrimenti è inutile". 
Inutile? No. 
Le Chiese possono essere vuote, ma Cristo nel tabernacolo non è inutile, perché l'Eucarestia, sia attraverso il Sacrificio – del quale oggi non parlo – sia attraverso il Sacramento permanente, è una fonte di forza, di grazia, di benedizione, di salvezza incessante. 
Ricordiamoci che è di lì che si germinano i vergini e le vergini, è di lì che sorgono i fondatori, è di lì che resistono i combattenti, è di lì forse che attraverso una vita apparentemente lontana da Dio si prepara la finale di salvezza nella sua misericordia, ma la si prepara attraverso questa Presenza, che appare a noi silenziosa e inerte, e non è né silenziosa né inerte. 
Non dobbiamo compiangere la solitudine che spesso è intorno ai Tabernacoli e che è sempre da condannarsi. 
Dobbiamo rimpiangere, dico rimpiangere e a piena ragione, coloro che si dimenticano che Gesù Cristo sta lì ad attenderli, come Egli, narrando la parabola del figliol prodigo, pone per tanto tempo immobile sulla soglia di casa il padre che non si stanca di aspettare il figlio, il quale alla fine ritorna ed è accolto come figlio, non come servo"

- Card. Giuseppe Siri - 



“Nostro Signore non scende dal cielo tutti i giorni per stare in una pisside d’oro. 
Si tratta di trovare un altro cielo che è infinitamente più amato da Lui, il cielo delle nostre anime, creato a sua immagine, i templi vivi dell’adorabile Trinità”.

- Santa Teresa di Lisieux - 



Buona giornata a tutti.:-)














sabato 3 ottobre 2015

La formica n. 49.783.511 -

Un formicaio ai piedi di un vecchio abete. 
Milioni di formiche nere corrono senza sosta, perfettamente organizzate. Sezione trasporto aghi e foglie; sezione ricerca semi, insetti, larve; sezione allevamento e cura piccoli; comitato difesa dagli assalti...
Un giorno la formica n. 49.783.511 si fermò. 
Ansimando s'appoggiò al lungo ago che stava trascinando e alzò lo sguardo. 
Si sentiva svenire... abituata a scansare i fili d'erba, i sassolini, i bruchi, ora i suoi occhi si smarrivano nell'azzurro immenso del cielo, il cuore le scoppiava d'emozione guardando il grande tronco, i rami ordinati, il verde brillante.
"N. 49.783.511 - gridò il capo settore - gli altri sgobbano e tu poltrisci! T'assegno un quarto d'ora supplementare!".
La sera la formica n. 49.783.511 fece il recupero di lavoro. Poi mentre tutte s'infilavano nelle tane, restò fuori e scoprì le stelle. Un incanto!
Tutta la notte ebbe gli occhi pieni di luce. 
Da allora i turni supplementari aumentavano, ma lei non si preoccupava. Diceva a tutti: "Alzate gli occhi. c'è qualcosa di grande sopra di noi, non possiamo portare solo larve e semi. 
Non avete mai guardato nemmeno l'abete!".
La prendevano in giro: "Tu guardi e guardi, ma come riempiamo le riserve di cibo? Chi ripara la casa quando piove?".
La formica n. 49.783.511 lavorava, s'impegnava, rendeva bello il suo formicaio. Ma brontolavano lo stesso: "Se guardare il cielo fosse utile, dovresti essere più brava di noi, invece sei anche tu come noi. Le stelle non servono a niente".

Che volete, per capire che cos'è guardare il cielo bisogna provare, spiegare non si può.
Hai mai provato a spiegare la preghiera? C'è sempre un tizio pieno di "saggezza", che ti risponde: "uomo n. 789.451.331 smettila. Bisogna studiare, lavorare, produrre; fare sport per mantenersi sani; bisogna cambiare il mondo, avere mentalità scientifica; bisogna divertirsi, essere moderni...".

Il formicaio umano va avanti. Io credo d'essere importante perché porto aghi d'abete, o rivoluzionario perché faccio confusione.
E non ho il coraggio di guardare il cielo.





Prova a guardarti intorno e cerca la causa più profonda della felicità umana, cerca le persone che sono veramente felici.
Sono felici i ricchi, coloro che hanno successo, chi ha potere, chi vive nell'ozio, nel baccano, nel piacere?
Se guardi con una certa attenzione, sotto le apparenze, ti accorgi che non sempre chi ha è felice, anzi spesso succede esattamente l'opposto, chi ha qualcosa ha sempre paura di perderlo, quindi ansia, tristezza, apprensione sono i suoi compagni.
Quando invece ti è capitato di trovare delle persone felici, a qualunque ceto appartengano, forse ti sei accorto che sono persone che hanno una profonda interiorità, sono persone che sanno vedere e godere delle piccole cose, sono dotate di una grande semplicità. 
Le persone felici mancano di invidie insensate, non sono impazienti, ansiose, esaltate. 
Quasi sempre possiedono anche una buona dose di umorismo e sanno sorridere anche di se stessi.



E' la cosa più facile del mondo possedere questa vita e questa gioia: devi soltanto credere e amare; eppure c'è gente che consuma la propria vita in immani fatiche, difficoltà e sacrifici per ottenere cose che rendono la vera vita impossibile. 

- Padre Thomas Merton -



Buona giornata a tutti. :-)