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venerdì 1 agosto 2025

Come San Francesco chiese ed ottenne l’indulgenza del Perdono

 Una notte dell'anno del Signore 1216, Francesco era immerso nella preghiera e nella contemplazione nella chiesetta della Porziuncola, quando improvvisamente dilagò nella chiesina una vivissima luce e Francesco vide sopra l'altare il Cristo rivestito di luce e alla sua destra la sua Madre Santissima, circondati da una moltitudine di Angeli.

Francesco adorò in silenzio con la faccia a terra il suo Signore!

Gli chiesero allora che cosa desiderasse per la salvezza delle anime.
La risposta di Francesco fu immediata: "Signore, benché io sia misero e peccatore, ti prego che a tutti quanti, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe".

"Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande - gli disse il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio Vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza".

E Francesco si presentò subito al Pontefice Onorio III che in quei giorni si trovava a Perugia e con candore gli raccontò la visione avuta.

Il Papa lo ascoltò con attenzione e dopo qualche difficoltà dette la sua approvazione. Poi disse: "Per quanti anni vuoi questa indulgenza?".
Francesco scattando rispose: "Padre Santo, non domando anni, ma anime".

E felice si avviò verso la porta, ma il Pontefice lo chiamò: "Come, non vuoi nessun documento?". E Francesco: "Santo Padre, a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l'opera sua; io non ho bisogno di alcun documento: questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni".

E qualche giorno più tardi, insieme ai Vescovi dell'Umbria, al popolo convenuto alla Porziuncola, disse tra le lacrime: "Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!".

La predica davanti a Papa Onorio III - Basilica Superiore di Assisi, Italy

L'Indulgenza: che cosa è?
I peccati non solo distruggono o feriscono la comunione con Dio, ma compromettono anche l'equilibrio interiore della persona e il suo ordinato rapporto con le creature. Per un risanamento totale, non occorrono solo il pentimento e la remissione delle colpe, ma anche una riparazione del disordine provocato, che di solito continua a sussistere.
In questo impegno di purificazione il penitente non è isolato. Si trova inserito in un mistero di solidarietà, per cui la santità di Cristo e dei santi giova anche a lui. Dio gli comunica le grazie da altri meritate con l'immenso valore della loro esistenza, per rendere più rapida ed efficace la sua riparazione.
La Chiesa ha sempre esortato i fedeli a offrire preghiere, opere buone e sofferenze come intercessione per i peccatori e suffragio per i defunti.
Nei primi secoli i Vescovi riducevano ai penitenti la durata e il rigore della penitenza pubblica per intercessione dei testimoni della fede sopravvissuti ai supplizi. Progressivamente è cresciuta la consapevolezza che il potere di legare e sciogliere, ricevuto dal Signore, include la facoltà di liberare i penitenti anche dei residui lasciati dai peccati già perdonati, applicando loro i meriti di Cristo e dei santi, in modo da ottenere la grazia di una fervente carità. I pastori concedono tale beneficio a chi ha le dovute disposizioni interiori e compie alcuni atti prescritti. Questo loro intervento nel cammino penitenziale è la concessione dell'indulgenza.

(C.E.l. - Catechismo degli adulti, n. 710)




Il Perdono di Assisi (dal 28 Luglio al 4 Agosto)

Come ottenere l'Indulgenza Plenaria del Perdono d'Assisi

(Per sé o per i defunti)

Dal mezzogiorno del primo agosto alla mezzanotte del giorno seguente (2 agosto), oppure, col permesso dell'Ordinario (Vescovo), nella domenica precedente o seguente (a decorrere dal mezzogiorno del sabato fino alla mezzanotte della domenica) si può lucrare una volta sola l'indulgenza plenaria.

CONDIZIONI RICHIESTE:

1 - Visita, entro il tempo prescritto, a una chiesa Cattedrale o Parrocchiale o ad altra che ne abbia l'indulto e recita del “Padre Nostro” (per riaffermare la propria dignità di figli di Dio, ricevuta nel Battesimo) e del “Credo” (con cui si rinnova la propria professione di fede).

2 - Confessione Sacramentale per essere in Grazia di Dio (negli otto giorni precedenti o seguenti).

3 - Partecipazione alla Santa Messa e Comunione Eucaristica.

4 - Una preghiera secondo le intenzioni del Papa (almeno un “Padre Nostro” e un'“Ave Maria” o altre preghiere a scelta), per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa, il cui fondamento e centro visibile di unità è il Romano Pontefice.

5 - Disposizione d'animo che escluda ogni affetto al peccato, anche veniale.

Le condizioni di cui ai nn. 2, 3 e 4 possono essere adempiute anche nei giorni precedenti o seguenti quello in cui si visita la chiesa; tuttavia è conveniente che la Santa Comunione e la preghiera secondo le intenzioni del Papa siano fatte nello stesso giorno in cui si compie la visita.


Preghiera per il Perdono di Assisi

 Signore mio Gesù Cristo, vi adoro presente nel Santissimo Sacramento e,
pentito delle mie colpe, vi prego di concedermi la santa Indulgenza
del Perdono di Assisi, che applico a beneficio dell'anima mia
ed a suffragio delle anime sante del Purgatorio.
Vi prego secondo l'intenzione del Sommo Pontefice per l'esaltazione
della Santa Chiesa e per la conversione dei poveri peccatori.

Cinque Pater, Ave e Gloria, secondo l'intenzione del Santo Pontefice, per i bisogni della Chiesa. Un Pater, Ave e Gloria per l'acquisto delle SS. Indulgenze.




Buona giornata a tutti. :-)





giovedì 31 luglio 2025

Sant' Ignazio di Loyola, Sacerdote, 31 luglio

 Il Maligno somiglia a coloro che fanno la voce grossa coi deboli, ma si indeboliscono dinanzi ai forti: "E' proprio del nemico indebolirsi, perdersi d'animo e indietreggiare con le sue tentazioni quando la persona che si esercita nelle cose spirituali si oppone con fermezza alle sue tentazioni. 
Ma se, al contrario, la persona comincia ad avere timore o a perdersi d'animo nel fronteggiare le tentazioni, non c'è sulla faccia della terra bestia più feroce di lui". 
Molto spesso, quindi, Satana gioca le sue carte da bravo illusionista per ingenerare nel nostro animo lo scoraggiamento. 
Non c'è niente che gli torni più utile, visto che lui può aumentare la sua forza nella misura in cui diminuisce la resistenza del battezzato nel combattimento spirituale. 
Quando ci fa credere di avere la situazione in pugno è invece il segno della sua debolezza: appunto perché percepisce il suo indebolimento, fa in modo che la persona si perda d'animo, così da recuperare il terreno perduto precedentemente nella lotta.

- Sant'ignazio di Loyola - 


Gli esercizi spirituali: un dono di Maria

Sant’Ignazio «volendo inaugurare degnamente la sua nuova vita militare, vegliò tutta una notte in armi all’altare della Vergine; e poco dopo, ritiratosi nella grotta di Manresa, ammaestrato dalla stessa Madre di Dio nell’arte di combattere le battaglie del Signore, ricevette come dalle mani di Lei quel perfetto codice di leggi (perché così con tutta verità possiamo chiamarlo) di cui deve far uso ogni buon soldato di Gesù Cristo. 
Alludiamo agli Esercizi spirituali, dal cielo - secondo la tradizione - dati a sant’Ignazio; non quasi che si debbano disprezzare altri metodi di esercizi da altri usati; ma in quelli che si compiono secondo il metodo ignaziano, tutto il disegno è così sapientemente combinato, ogni parte è così strettamente connessa con l’altra, che ove non si resista alla grazia divina, rinnovano l’uomo, per così dire, radicalmente e lo rendono tutto sottomesso alla volontà divina».

- papa Pio XI - 

Lettera apostolica "Meditantibus nobis", 3 dicembre 1922



Anima di Cristo, santificami. 
Corpo di Cristo, salvami.
Sangue di Cristo, inebriami.
Acqua dei costato di Cristo, lavami.
Passione di Cristo, confortami.
O buon Gesù, esaudiscimi.
Fra le tue piaghe ascondimi.
Non permettere ch'io mi separi da te.
Dal nemico maligno difendimi.
Nell'ora della morte chiamami.
E comanda che io venga a te.
Affinché ti lodi con i tuoi santi nei secoli eterni.
Così sia.

- Preghiera di Sant' Ignazio -



Accogli Signore la mia totale libertà. 
Ricevi la memoria, l’intelligenza, la volontà. 
Quanto ho e possiedo, mi è stato donato da te. 
A te lo riconsegno, a te lo affido. 
Guidami secondo la tua volontà. 
Regalami soltanto l’amore a te, Signore. 
Questo mi basta. 
Non ti chiedo altro. 


- Sant' Ignazio di Loyola - 



"Per essere certi in tutto, dobbiamo sempre tenere questo criterio: quello che io vedo bianco lo credo nero, se lo stabilisce la Chiesa gerarchica. Infatti noi crediamo che lo Spirito che ci governa e che guida le nostre anime alla salvezza è lo stesso in Cristo nostro Signore, lo sposo, e nella Chiesa sua sposa; poiché la nostra santa madre Chiesa è guidata e governata dallo stesso Spirito e signore nostro che diede i dieci comandamenti"

- Sant' Ignazio di Loyola - 

da: Esercizi Spirituali, tredicesima Regola per sentire con la Chiesa



Buona giornata a tutti. :-)

martedì 29 luglio 2025

Il tempo è uno splendido regalo - Padre Michel Quoist

 Il tempo è uno splendido regalo che Dio ci fa.
Egli ne domanderà il conto esatto.
Ma non temere, Dio non è un cattivo padrone.
Non ci dà nessun lavoro senza offrirci i mezzi per compierlo.
Si ha sempre il tempo di fare ciò che Dio ci dà da fare.
Quando ti manca il tempo per eseguire tutto,
fermati qualche istante e prega.
Poi stabilisci l'impiego della tua giornata sotto lo sguardo di Dio.
Tralascia ciò che lealmente sai di non poter portare a termine,
anche se gli uomini vi insistono e non comprendono,
perché Dio non te lo dà da fare.
Tu non hai, quindi, mai troppo lavoro da compiere.
Quando hai scoperto ciò che Dio desidera vederti fare,
allora lascia tutto e dedicati interamente a questo compito,
Dio ti aspetta là, in quel momento, in quel posto e in nessun altro luogo.

- Padre Michel Quoist -

Salvator Dalì - Esplosione



Bisogna regalare ai genitori i nostri giorni, il nostro tempo, 
quello che si dice di non avere mai... 
Ma allora quale tempo in più ci regala Dio?
Quello che noi regaliamo e che doniamo agli altri, 
che ci torna indietro decuplicato.
"Cerca dentro di te i giorni che non credevi di avere, cercali... 
Io te li ho dati".

- Roberto Benigni -









Più l'acqua passa lentamente nella caffettiera,
migliore è il caffè.

Prendi il tempo necessario
per far passare la tua vita attraverso il filtro
del tuo spirito e della tua coscienza,
e la tua vita sarà realizzata.

E’ vivendo più personalmente che diventerai
sempre meno un individuo,
sempre più una persona.

Se tu aiuti un altro a riflettere su un film,
un articolo, una persona…
Se lo aiuti a “prendere coscienza”
di una situazione concreta,
di un avvenimento che lo aspetta…
Se lo aiuti ad essere più presente
in una certa circostanza della sua vita,
lo aiuti a crescere…

- Padre Michel Quoist -



Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it

mercoledì 9 luglio 2025

Amare se stessi - Anselm Grün

Se credo di essere stato creato buono da Dio, se credo che lui mi vuole bene, mi accetta così come sono, devo comportarmi bene anche con me stesso. 
A cominciare dall’ascolto dei miei desideri e aneliti più intimi e dal godimento di ciò che mi fa veramente bene. 
Può essere anche una buona cena e un buon bicchiere di vino. Ma questo non soddisfa i miei bisogni più profondi. 
Devo ascoltare i miei veri desideri e aneliti. 
Devo ascoltare ciò che c’è nelle profondità del mio essere al punto da incontrarvi Dio e comprendere ciò che egli vuole da me.
È questo ciò che mi fa veramente bene, che risveglia in me la mia vita personale, assolutamente unica, non basata sulle aspettative degli altri e sulle richieste del mio Super­Io, ma originaria e autentica. 
È questa vita che devo godermi e cercare di sviluppare. 
Posso essere aiutato in questo dall’adozione di uno stile di vita personale, uno stile di vita sano che mi fa sentire bene, mi dà la sensazione di vivere personalmente e non fatto vivere da altri, di organizzare personalmente le mie giornate e la mia vita, di vivere nel momento presente, pienamente me stesso, pienamente presente a ciò che sto facendo e in grado di imprimere la mia forma a tutto ciò che faccio.
La sensazione di essere fatti vivere, trascinati e determinati da altri, ci rende infelici. 

L’amore per noi stessi consiste nell’usare bene il nostro tempo, affrontare le sue sfide e fare veramente nostro ciò che ci viene offerto dall’esterno. 
Quando abbiamo l’impressione di essere programmati da altri, di essere inseguiti dai nostri appuntamenti e dalle scadenze proviamo un senso di estraniazione. 
C’è qualcosa di estraneo che domina la nostra vita. L’amore dovrebbe trasformare ciò che è estraneo in qualcosa di proprio, di personale.
Se accetto liberamente come una sfida proveniente da Dio un lavoro che mi viene imposto dall’esterno, esso non è più per me un peso che mi grava sullo stomaco, del quale sbarazzarmi il prima possibile, ma diventa il mio lavoro. L’oggetto del lavoro mi è imposto da altri e al riguardo io non posso fare nulla. Ma il come lo faccio dipende da me. E prendendo personalmente in mano il come, trasformo anche l’oggetto. 

La pietra che scolpisco esprime ciò che c’è dentro di me. 
Il lavoro che mi viene imposto dall’esterno è una pietra in cui posso esprimere ciò che c’è dentro di me attraverso il mio modo di lavorarla. 
L’amore modella e plasma il dato, trasformandolo in una parte di me.

Amare se stessi significa accettarsi. 
Oggi ci si imbatte continuamente e ovunque in questo consiglio di accettarsi. Ma il problema è come farlo concretamente. 
Amare significa avere caro, maneggiare bene: è qualcosa che ha a che fare con le mani. Anche l’accettare richiede le mani; posso accettare solo con le mani: quando prendo qualcosa in mano, esso di­venta parte di me. 
Accettare se stessi significa prendersi in mano, trattarsi affettuosamente, bene. L’amore è qualcosa di manuale, qualcosa di fisico. 
Mi tratto bene, quando tratto bene il mio corpo; non devo rammollirlo, ma fare in modo che possa lasciare trasparire Dio. 
Devo ascoltarlo. Attraverso la malattia, le menomazioni, le sofferenze mi dice qualcosa su me stesso. Devo accettare, prendere in mano, far diventare una parte di me ciò che mi dice e riconciliarmi con esso.
Lo stesso vale per i pensieri che affiorano in me. 

Devo accoglierli e accettarli come una parte di me. Ma devo anche rendermi conto se i pensieri mi assalgono dall’esterno e mi impediscono di essere me stesso. In questo caso devo combattere anche contro i pensieri e introdurre in me solo i pensieri buoni, quelli che possono guarirmi. 
I monaci cercavano di riempirsi di buoni pensieri leggendo la Bibbia. 
La loro lettura della Bibbia non era dettata solo dall’amore per Dio, ma anche dall’amore per se stessi. Infatti, la Bibbia scaccia i nostri pensieri negativi e ci guarisce con i pensieri di Dio, che ci permettono di scoprire il nostro vero nucleo. 
Ogni forma di ascesi è, in definitiva, amore di se stessi. 
Ci trattiamo bene, cerchiamo di incrementare il nucleo buono e di ridurre con gli strumenti ascetici ‑ disciplina, preghiera, lettura della Bibbia, digiuno, ecc. ‑ quel groviglio di spine che ci impedisce di svilupparci e di fiorire.

- Anselm Grün -



A dispetto di tutta la forza trasformatrice dell'amore, ci troviamo ancor sempre a dover accettare i nostri limiti. 
Solo l'amore di Dio non ne conosce. 

- Anselm Grün -
Da: “Sereni nella frenesia del mondo”



Tutti i sentimenti sono leciti. 
Esigono anche, però, che li osserviamo e parliamo con essi e che, attraverso questa percezione, accettiamo noi stessi nella nostra unicità. 
I sentimenti sono un invito a intraprendere un emozionante viaggio di scoperta nella nostra interiorità. 

- Anselm Grün - 
da: "Le questioni della vita", Queriniana Edizioni



Ci vogliono molta pazienza e fiducia. E ci vuole l'angelo della speranza, che non getta mai la spugna. 
Spesso non vediamo progressi nel rapporto spezzato. 
Dovremmo però avere la speranza che, prima o poi, ciò che è spezzato guarisca e ciò che si è intorbidato si chiarifichi. 

- Anselm Grün - 
da: "Le questioni della vita", Queriniana Edizioni



Missionario del Padre

Signore Gesù, missionario del Padre,
hai inviato gli apostoli, inondati dal tuo Spirito,
ad annunciare il tuo Vangelo
fino agli estremi confini della terra.
Oggi ti fidi di noi,
ci invii ad annunciare la tua parola.
Ti preghiamo per quelle anime generose
che lasciano la propria famiglia, la propria casa
e si spingono in terre sconosciute
per essere come te, donare il pane...
donare te pane vivo, disceso dal cielo,
donare la propria vita come hai fatto tu.
Signore, ti preghiamo
anche per il nostro "ricco occidente"
spesso cristiano solo di nome,
ma sempre più povero di te,
incapace di riconoscere il tuo amore,
perché amori passeggeri attraggono sempre più...!
Aiuta, Signore, ciascuno di noi a saper lasciare
la terra della "convenienza", della comodità,
per esserti testimone in un ambiente
indifferente ai valori da te proclamati.
Sostienici con il tuo spirito per essere missionari
ogni giorno, lì dove ci chiami a vivere!



Buona giornata a tutti. :-)


                                       www.efuseraefumattina.blogspot.it 

venerdì 27 giugno 2025

Preghiere al Sacro Cuore di Gesù, 27 giugno 2025

 O Cuore amatissimo di Gesù, 
perché ti sei fatto squarciare dalla lancia,
se non per mostrarmi l'eccesso dell'amor tuo 
e per essere l'abitazione dell'anima mia? 
E quando entrerò io in Te e solennemente protesterò:
“Questo è il mio eterno riposo; 
qui abiterò perché mi sono scelto io
stesso questa dimora?”.

Gesù mio, introduci quanto prima quest'anima mia 
attraverso la ferita
dell'aperto costato nel segreto del tuo amabilissimo
e amantissimo Cuore, affinché essa si purifichi, 
si abbellisca e tutta si
infiammi nella tua carità; 
in modo che, dimentica delle terrene
sollecitudini, pensi solo ad amar Te, 
mio Dio crocifisso.

- San  Bonaventura - 




Litanie al Sacro Cuore di Gesù

Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici
Padre celeste, Dio abbi pietà di noi
Figlio redentore del mondo, Dio
Spirito Santo, Dio
Santa Trinità, un solo Dio
Cuore di Gesù, Figlio dell'Eterno Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, formato dallo Spirito Santo nel seno della Vergine
Maria Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, sostanzialmente unito al Verbo di Dio Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, maestà infinita Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, tempio santo di Dio Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, tabernacolo dell'Altissimo Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, casa di Dio e porta del cielo Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, fornace ardente di amore Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, fonte di giustizia e di carità Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, colmo di bontà e di amore Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, abisso di ogni virtù Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, degnissimo di ogni lode Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, re e centro di tutti i cuori Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, in cui si trovano tutti i tesori di sapienza e di scienza Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, in cui abita tutta la pienezza della divinità Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, in cui il Padre si compiacque Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, dalla cui pienezza noi tutti abbiamo ricevuto Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, desiderio della patria eterna Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù,paziente e misericordioso Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, generoso verso tutti quelli che ti invocano Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, fonte di vita e di santità Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, ricolmato di oltraggi Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, propiziazione per i nostri peccati Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, annientato dalle nostre colpe Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, obbediente fino alla morte Padre abbi pietà di noi



Signore libera dal male

Signore Gesù Cristo,
redentore degli esseri umani,
ci volgiamo al tuo Sacro Cuore
con umiltà e onestà,
con venerazione e speranza,
con un profondo desiderio
di darti gloria, onore e lode.
Signore Gesù Cristo, Salvatore del mondo,
ti ringraziamo per tutto ciò che tu sei
e per tutto ciò che fai per il piccolo gregge,
Signore Gesù Cristo, figlio del Dio vivente,
ti lodiamo per l'amore che ci hai rivelato
con il tuo Sacro Cuore,
trafitto per noi è diventato la fonte
della nostra gioia,
la sorgente della nostra vita eterna.
Raccolti insieme nel Tuo Nome,
che è più in alto di tutti gli altri nomi,
ci consacriamo al Tuo Sacro Cuore,
nel quale dimora la pienezza della verità
e della carità.
Signore Gesù Cristo,
Re dell'amore e principe della Pace,
regna nei nostri cuori e nelle nostre case.
Allontana tutti i poteri del male
e portaci a dividere la vittoria
del Tuo Sacro Cuore.

Tutti noi diciamo e diamo gloria e lode a Te,
al Padre ed allo Spirito Santo, unico Dio vivente
che regnerà per sempre.
Amen.

 – San Giovanni Paolo II, papa - 


Buona giornata a tutti. :-)