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venerdì 3 gennaio 2025

Rimani con noi, Signore - san Giovanni Paolo II, papa

 


Come i due discepoli del Vangelo,
ti imploriamo, Signore Gesù: rimani con noi!
Tu, divino Viandante,
esperto delle nostre strade
e conoscitore del nostro cuore,
non lasciarci prigionieri delle ombre della sera.
Sostienici nella stanchezza,
perdona i nostri peccati,
orienta i nostri passi sulla via del bene.
Benedici i bambini,
i giovani, gli anziani,
le famiglie, in particolare gli ammalati.
Benedici i sacerdoti e le persone consacrate.
Benedici tutta l'umanità.
Nell' Eucarestia ti sei fatto "farmaco d'immortalità"
dacci il gusto di una vita piena,
che ci faccia camminare su questa terra
come pellegrini fiduciosi e gioiosi,
guardando sempre al traguardo
della vita che non ha fine.
Rimani con noi, Signore!
Rimani con noi! Amen

Beato Giovanni Paolo II




Certi vuoti, Signore,
scavano il volto
e fanno l’uomo diverso.
Certi vuoti, Signore,
spingono su strade sbagliate
a cercare pienezze bugiarde.
Certi vuoti, Signore,
inquinano gli occhi.
Certi vuoti, Signore,
portano a fondo,
ma anche sul fondo, Signore,
Tu tendi la mano
Ai tuoi figli
E li disseti
Con acqua limpida
Che disseta e sazia.
Certi vuoti, Signore,
solo Tu li puoi colmare.

di Patrizio Righero


“Il valore di una persona risiede in ciò che è capace di dare e non in ciò che è capace di prendere.”

- Albert Einstein - 



Preghiera per la sera

E’ passato un altro giorno Signore,
è passato un altro giorno
e ho percorso un altro tratto delle strade della vita.
Perdonami per tutte le volte che ho risposto “Si” alla tua parola
per poi comportarmi nel modo contrario.
Perdonami per tutte le volte che ho fatto il bene
solo dopo alcuni ripensamenti ed indecisioni.
Aiutami domani a ritrovare l’entusiasmo
per accogliere senza condizioni il tuo difficile invito ad amare i fratelli.
Il silenzio della notte renda più vera la mia preghiera,
perché con il riposo del corpo,
il cuore possa contemplare l’ampiezza
e la profondità della tua pace. Amen


Buona giornata a tutti. :-)


giovedì 2 gennaio 2025

Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, preghiere

In realtà, solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell'uomo



Mi pento, o Sommo Bene, di quante offese ti ho fatte. 
Mi pento e ti amo più di me stesso. 
Sento in me un gran desiderio di amarti; questo desiderio tu me lo doni, dammi dunque forza di amarti assai. 
È giusto che ti ami assai chi assai ti ha offeso. 
Deh, ricordami sempre l’amore che mi hai portato affinché l’anima mia arda sempre per te d’amore, a te sempre pensi, 
te solo desideri ed a te solo cerchi di piacere. 
O Dio d’amore, io che un tempo sono stato schiavo dell’inferno, 
ora tutto a te mi dono. 
Accettami per pietà e legami col tuo amore. 
Gesù mio, d’oggi innanzi, 
sempre amandoti voglio vivere ed amandoti voglio morire. 
O Maria, Madre e speranza mia, 
aiutami ad amare il tuo e mio caro Dio; 

quest’unica grazia ti chiedo e da te la spero. 

Gloria al Padre....

Gesù Bambino, abbi pietà di noi.

(Sant’Alfonso Maria de’ Liguori)


Santa Maria di fronte ai cambi che scuotono la storia, donaci di sentire sulla pelle i brividi dei cominciamenti. Facci capire che non basta accogliere: bisogna attendere.
Accogliere talvolta è segno di rassegnazione. Attendere è sempre segno di speranza. 
Rendici, perciò, ministri dell' attesa. E il Signore che viene, Vergine dell' avvento, ci sorprenda, anche per la tua materna complicità, con la lampada in mano. 

- Don Tonino Bello -


Mio Redentore, io guardo la mia cecità ed ammiro la Vostra Misericordia. 

Caro mio Redentore, 

quanto sono stato così cieco in passato da lasciare Voi, 
Bene infinito, 
Fonte di tutte le consolazioni per le misere e brevi soddisfazioni dei sensi! 
Io guardo la mia cecità 
ed ammiro la Vostra Misericordia 
che con tanta bontà mi ha sopportato! 
Vi ringrazio perché ora Voi mi fate conoscere la mia pazzia 
e l’obbligo che io ho di amarVi. 
Accrescete Voi in me il desiderio di Voi e l’amore. 
Fate che io mi innamori di Voi, o amabile Infinito, 
che non sa più cosa fare per essere amato da me 
e desidera tanto il mio amore!
“Si vis, potes me mundare” 
(dal latino “Se vuoi, puoi mondarmi”). Amen.

(Sant'Alfonso Maria de' Liguori)


My Redeemer, i look at my blindness and i  admire your mercy 

My dear Redeemer, how much I have been so blind as to leave You in the past, infinite Good, Source of all consolation, because of the poor and brief satisfactions of the senses! I look at my blindness and I admire your Mercy that has tolerated me with so much goodness! I thank You because now You make me know my madness and the obligation that I have to love You. Increase in me the desire of You and the love. Grant me to fall in love with You, o lovable Infinite, Who no longer knows what to do to be loved by me and want so much my love!
"Si vis, potes me mundare" (from the Latin “If Thou wilt, Thou canst make me clean."). Amen.

(St. Alphonsus Maria Liguori Doctor of the Church)



"Madonna con bambino", Marianne Stokes

"Gesù è venuto sotto le sembianze di un bambino, per mostrarci il grande desiderio di colmarci dei suoi beni. Ora in lui sono nascosti tutti i tesori; il suo Padre celeste gli ha dato tutto nelle mani. Se vogliamo luce, egli per questo è venuto, per illuminarci. Se vogliamo forza per resistere ai nemici, egli per questo è venuto, per confortarci. Se vogliamo il perdono e la salvezza, egli per questo è venuto, per perdonarci e salvarci. Se vogliamo infine il sommo dono dell'amor divino, egli è venuto per infiammarci; e soprattutto a questo fine si è fatto bambino ed ha voluto a noi comparire quanto più povero ed umile, tanto più amabile, per togliere da noi ogni timore e per guadagnarsi il nostro amore. Tutti i bambini sanno guadagnarsi un tenero affetto da chi li guarda; ma chi non amerà poi con tutta la tenerezza un Dio, vedendolo fatto fanciullino, bisognoso di latte, tremante di freddo, povero, avvilito ed abbandonato, che piange, che vagisce in una mangiatoia sopra la paglia? Ciò faceva esclamare l'innamorato San Francesco: Anime, venite ad amare un Dio fatto bambino, fatto povero, ch'è tanto amabile, e ch'è sceso dal cielo per darsi tutto a voi". 

Sant'Alfonso Maria de' Liguori, vescovo e dottore della Chiesa,

Terza meditazione per la novena


Preghiera per la sera

Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore.
Ti ringrazio di avermi creato,
fatto cristiano e conservato in questo giorno.
Perdonami il male, oggi commesso e,
se qualche bene ho compiuto, accettalo.
Custodiscimi nel riposo e liberami dai pericoli.
La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Amen

Buona giornata a tutti :-)

mercoledì 1 gennaio 2025

Divina Maternità della Beata Vergine Maria

Maria!
Quando Tu forse
avevi altri progetti di vita,
Dio è entrato nella Tua vita
con il Suo progetto speciale.
E Tu, come umile Sua serva,
gli hai generosamente aperto
le porte del Tuo cuore.
Il Tuo esempio mi sprona
a volgermi anch'io verso Il Signore
per dirgli:
“Vieni nei miei sogni
e nei miei progetti,
nelle mie speranze
e nelle mie paure".
Perciò, Signore
entra nelle mie tenebre,
nelle mie angosce
e nelle mie sofferenze.
Entra anche
in quegli angoli
della mia vita
in cui ho amato
più la mia volontà
che la Tua.



L'Annuncio a Maria

Quale dev'essere la nostra risposta al dono supremo? 
Nel rac­conto dell' annunciazione la risposta è formulata attraverso una autodefinizione di Maria: "Io sono la serva del Signore". L'a­spetto di umiltà in quella parola "serva" è stato spesso sottoli­neato e non sempre felicemente, dirottato spesso verso consa­pevoli o inconsce conclusioni antifemminili: l'umiltà, il nascon­dimento, la discrezione devono essere le doti della donna che vuole imitare Maria. 
In realtà il titolo è solenne, è quello che esprime dignità della sposa ed è anche il titolo classico dei per­sonaggi che devono espletare una funzione decisiva nella storia della salvezza: servo del Signore è Abramo, è Mosè, Giosuè, è Davide, sono i profeti e "Servo del Signore" per eccellenza sarà il Messia: Maria ha la coscienza che in lei, donna semplice e co­mune, Dio ha realizzato l'intervento grandioso e definitivo del­la salvezza "attesa da tutte le generazioni". 
Maria afferma, quin­di, la piena coscienza della sua vocazione e del suo destino: E da questo momento in avanti la sua missione è quella di acco­gliere il dono sublime di quel figlio: "avvenga di me quello che hai detto". 
Con questa adesione nella fede e nell'amore Maria diventa l'emblema del vero discepolo di Dio.

- Card. Gianfranco Ravasi - 




«… e gli auguri Nostri riguardano ogni bene; ogni bene migliore; ogni bene desiderabile. Essi attingono alla sorgente di ogni bene, che è Dio; e non temono d'essere troppo abbondanti e troppo audaci. 
Essi osano aspirare anche ai beni più grandi e più difficili! 
Sì, Noi vogliamo con i Nostri voti confortare la speranza di ogni cuore; e la speranza del mondo.
Avrà in quest'anno nuovo il mondo la prosperità necessaria alla sua vita e al suo benessere? 
Noi lo auguriamo, Noi lo speriamo! Avrà il mondo i pensieri ed i propositi di bontà, di giustizia, di onestà, di libertà, di concordia, che lo possono fare migliore e felice? 
Noi lo auguriamo, Noi lo speriamo! E avrà la pace il mondo; la pace sempre così fragile e compromessa, sempre così offesa e minacciata, sempre così desiderabile e necessaria? 
Si, Noi lo auguriamo e Noi lo speriamo!»

- papa Paolo VI, santo
Angelus 1° gennaio 1965




Santa Maria Vergine

Santa Maria Vergine,
non vi è alcuna simile a Te,
nata nel mondo, fra le donne;
Figlia e Ancella dell'altissimo Re,
il Padre Celeste;
Madre del Santissimo Signore nostro Gesù Cristo;
Sposa dello Spirito Santo.
Prega per noi con San Michele Arcangelo,
e con tutte le Virtù dei cieli
e con tutti i Santi,
presso il tuo santissimo Figlio diletto,
nostro Signore e Maestro.


Questa preghiera fa parte dell'Ufficio della Passione del Signore, compilata da S. Francesco, veniva annunciata prima del salmo di ogni ora e recitata per intero alla fine dello stesso salmo.



Con la protezione della Vergine Maria, tanti auguri di Buon Anno a tutti voi, che sia un sereno 2025, che finiscano tutte le guerre e che a nessuno venga in mente di usare la terza bomba nucleare della storia dell'uomo. Auguri ai sogni che vorrete realizzare, ai buoni propositi ed ai traguardi che vorrete superare. 
Vi auguro la pace nel cuore, questa è la nostra più grande ricchezza!

Stefania


sabato 7 dicembre 2024

Sant'Ambrogio, Vescovo e Dottore della Chiesa

 Nato a Treviri da famiglia romana cristiana ed educato a Roma, Ambrogio era diventato governatore della Liguria e dell’Emilia. Recatosi a Milano per impedire tumulti fra cattolici e ariani nell’elezione del nuovo vescovo, venne improvvisamente acclamato lui vescovo dal popolo. 
Era ancora catecumeno, ma dovette accettare. 
Ordinato otto giorni dopo, il 7 dicembre 374, si dimostrò pastore autentico. Lottò a tutt’uomo contro il paganesimo, l’arianesimo, la disgregazione della società. Padre del poveri, soccorritore di ogni oppresso, si oppose più volte con forza al senato, all’imperatrice filoariana, all’imperatore Teodosio. Energico, costante, con vivo senso del pratico e dell’effettuabile, aveva rare doti di amministratore e d’uomo di governo. Nell’azione pastorale portò idee chiare e fermezza, dirittura di mire e senso della misura, ma soprattutto bontà e amore. Tempra di statista, avviò una politica integralmente cristiana ed ebbe altissimo il senso della libertà della Chiesa di fronte al potere imperiale e civile.
Riformò la liturgia, che da lui prese nome di «ambrosiana» e scrisse inni religiosi per il popolo. 
Fu un vero apostolo della carità: tutti potevano ricorrere a lui per qualunque bisogno, e giunse a vendere i vasi sacri per riscattare degli schiavi, affermando: «Se la Chiesa ha oro, non l’ha per custodirlo, ma per darlo a chi ne ha bisogno» (De officiis, II, 136). Sant’Agostino, che lo ascoltava entusiasta, fu da lui avviato alla conversione e accolto nella Chiesa. 
Il segreto della predicazione penetrante di Ambrogio sta in ampie e profonde meditazioni sulla sacra Scrittura. Egli è uno dei quattro grandi dottori dell’Occidente, e un vero «maestro di vita».
Della Preghiera eucaristica della Chiesa di Roma, Ambrogio nel suo libro I Sacramenti mette in rilievo la parte della Chiesa nell’offrire se stessa insieme a Cristo. Se la Messa non ci trasforma in «offerte vive, gradite al Padre», non porta il suo frutto in noi e nelle nostre comunità. Proprio perché egli si è«offerto completamente a Dio», ha potuto farsi «tutto a tutti» in una straordinaria carità verso i fratelli.



Hai ricevuto il sacerdozio e, stando a poppa della Chiesa, tu guidi la nave sui flutti. Tieni saldo il timone della fede in modo che le violente tempeste di questo mondo non possano turbare il suo corso. Il mare è davvero grande, sconfinato; ma non aver paura, perché«è lui che l’ha fondata sui mari, e sui fiumi l’ha stabilita»(Sal 23, 2).
Perciò non senza motivo, fra le tante correnti del mondo, la Chiesa resta immobile, costruita sulla pietra apostolica, e rimane sul suo fondamento incrollabile contro l’infuriare del mare in tempesta. È battuta dalle onde ma non è scossa e, sebbene di frequente gli elementi di questo mondo infrangendosi echeggino con grande fragore, essa ha tuttavia un porto sicurissimo di salvezza dove accogliere chi è affaticato. 

Se tuttavia essa è sbattuta dai flutti sul mare, pure sui fiumi corre, su quei fiumi soprattutto di cui è detto: «Alzano i fiumi la loro voce» (Sal 92,3). 
Vi sono infatti fiumi che sgorgano dal cuore di colui che è stato dissetato da Cristo e ha ricevuto lo Spirito di Dio. Questi fiumi, quando ridondano di grazia spirituale, alzano la loro voce.
Vi è poi un fiume che si riversa sui suoi santi come un torrente. Chiunque abbia ricevuto dalla pienezza di questo fiume, come l’evangelista Giovanni, come Pietro e Paolo, alza la sua voce; e come gli apostoli hanno diffuso la voce della predicazione evangelica con festoso annunzio sino ai confini della terra, così anche questo fiume incomincia ad annunziare il Signore. Ricevilo dunque da Cristo, perché anche la tua voce si faccia sentire.
Raccogli l’acqua di Cristo, quell’acqua che loda il Signore. Raccogli da più luoghi l’acqua che lasciano cadere le nubi dei profeti. Chi raccoglie acqua dalle montagne e la convoglia verso di sé, o attinge alle sorgenti, lui pure come le nubi la riversa su altri. Riempine dunque il fondo della tua anima, perché il tuo terreno sia innaffiato e irrigato da proprie sorgenti. Si riempie chi legge molto e penetra il senso di ciò che legge; e chi si è riempito può irrigare altri. La Scrittura dice: «Se le nubi sono piene di acqua, la rovesciano sopra la terra» (Qo 11,3).
I tuoi sermoni siano fluenti, puri, cristallini, si che il tuo insegnamento morale suoni dolce alle orecchie della gente e la grazia delle tue parole conquisti gli ascoltatori, perché ti seguano docilmente dove tu li conduci. Il tuo dire sia pieno di sapienza. Anche Salomone afferma: Le labbra del sapiente sono le armi della Sapienza (cfr. Prv 15, 7), e altrove: Le tue labbra siano ben aderenti all’idea: vale a dire, l’esposizione dei tuoi discorsi sia lucida, splenda chiaro il senso senza bisogno di spiegazioni aggiunte; il tuo discorso si sappia sostenere e difendere da se stesso e non esca da te parola vana o priva di senso.

Dalle «Lettere» di sant'Ambrogio, vescovo.



Tutto è per noi Cristo. 
Se desideri medicare le tue ferite,
egli è medico.
Se bruci di febbre,
egli è la sorgente ristoratrice.
Se sei oppresso dalla colpa,
egli è la giustizia.
Se hai bisogno di aiuto,
egli è la forza.
Se temi la morte,
egli è la vita.
Se desideri il cielo,
egli è la via.
Se fuggi le tenebre,
egli è la luce.
Se cerchi il cibo,
egli è il nutrimento.

Gustate, dunque, e vedete
quanto è buono il Signore;
felice l'uomo che spera in lui.


(Sant'Ambrogio)


"L’educazione dei figli è impresa per adulti disposti ad una dedizione che dimentica se stessa: ne sono capaci marito e moglie che si amano abbastanza da non mendicare altrove l’affetto necessario"

- Sant'Ambrogio - 


Il Signore ci conceda di navigare,
allo spirare di un vento favorevole,
sopra una nave veloce;
di fermarci in un porto sicuro;
di non conoscere dagli spiriti maligni,
tentazioni più forti
di quelle che siamo in grado di sostenere;
di ignorare i naufragi della fede;
di possedere una calma profonda,
e, se qualche avvenimento suscita contro di noi
i flutti di questo mondo,
di avere, vigile al timone per aiutarci, il Signore Gesù,
il quale con la sua parola
comandi alla tempesta di placarsi
e ridistenda sul mare la bonaccia.
A lui onore e gloria, lode perenne nei secoli. Amen.

- Sant'Ambrogio - 




Buona giornata a tutti. :-)


lunedì 2 dicembre 2024

L’abisso dentro di me e altre preghiere - Chiara Lubich

 La Trinità dentro di me!
L’abisso dentro di me!
L’immenso dentro di me!
La voragine d’amore dentro di me!
Il Padre che Gesù ci ha annunciato
dentro di me!
Il Verbo!
Lo Spirito Santo che voglio sempre avere
per servire l’Opera, dentro di me!
Non domando di meglio.
Voglio vivere in questo abisso,
perdermi in questo sole,
convivere con la Vita Eterna.
E allora?
Potare la vita fuori
e vivere quella di dentro.
Di quanto taglio di comunicazioni
con l’esterno
di tanto Parlo con la Trinità
dentro di me.

- Chiara Lubich -

Adorazione della Santissima Trinità
Albrecht Dùrer - 1511
Kunsthistorisches Museum - Germania

Fu così che ti trovai

Quando si parla d'amore, Signore,
forse gli uomini pensano ad una cosa sempre uguale.
Ma quanto è vario l'amore!
Ricordo che quando t'ho incontrato non mi preoccupavo d'amarti.
Forse perché eri Tu che mi hai incontrato
e Tu stesso pensavi a riempire il mio cuore.
Ricordo che alle volte ero tutta fiamma,
anche se il fardello della mia umanità mi dava noia
e avevo l'impressione di trascinare il peso.
Allora, già d'allora per grazia tua,
capivo un po' chi ero io e chi Tu,
e vedendo quella fiamma come un dono tuo.
Poi mi hai indicato una via per trovarti.
«Sotto la croce, sotto ogni croce - mi dicevi - ci sono io.
Abbracciala e mi troverai».
Me l'hai detto molte volte
e non ricordo le argomentazioni che adducevi.
So che mi hai convinta.
Allora, al sopravvivere d'ogni dolore, pensavo a te,
e con volontà ti dicevo il mio sì...
Ma la croce restava il buio che incupiva l'anima,
lo strazio che la dilaniava, o altro...
Quante sono le croci della vita!
Ma Tu, più tardi, mi hai insegnato ad amarti nel fratello e allora,
 incontrato il dolore, non mi fermavo ad esso, ma accettatolo,
pensavo a chi mi stava accanto, dimentica di me,
E dopo pochi istanti, tornata in me,
trovavo il mio dolore dileguato.
Così per anni e anni: ginnastica continua della croce,
ascetica dell'amore.
Sono passate tante prove e Tu lo sai:
Tu che conti i capelli del mio capo, le hai annoverate nel tuo cuore.
Ora l'amore è un altro: non è solo volontà.
Lo sapevo che Dio è Amore, ma non lo credevo così.

 - Chiara Lubich - 




Signore, dammi tutti i soli...
Ho sentito nel mio cuore la passione che invade il tuo
per tutto l'abbandono in cui nuota il mondo intero.
Amo ogni essere ammalato e solo.
Chi consola il loro pianto?
Chi compiange la loro morte lenta?
E chi stringe al proprio cuore il cuore disperato?
Dammi, mio Dio, d'essere nel mondo
il sacramento tangibile del tuo amore:
d'essere le braccia tue, che stringono a sé
e consumano in amore
tutta la solitudine del mondo.

- Chiara Lubich -




















Buona giornata a tutti. :-)