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mercoledì 12 febbraio 2025

L’anarchia del potere - Pier Paolo Pasolini

 Nulla è più anarchico del potere, il potere fa praticamente ciò che vuole. E ciò che il potere vuole è completamente arbitrario o dettato da sua necessità di carattere economico, che sfugge alle logiche razionali. 
Io detesto soprattutto il potere di oggi. Ognuno odia il potere che subisce, quindi odio con particolare veemenza il potere di questi giorni. 
È un potere che manipola i corpi in un modo orribile, che non ha niente da invidiare alla manipolazione fatta da Himmler o da Hitler. 
Li manipola trasformandone la coscienza, cioè nel modo peggiore, istituendo dei nuovi valori che sono dei valori alienanti e falsi, i valori del consumo, che compiono quello che Marx chiama un genocidio delle culture viventi, reali, precedenti. Sono caduti dei valori, e sono stati sostituiti con altri valori. 
Sono caduti dei modelli di comportamento e sono stati sostituiti da altri modelli di comportamento. 
Questa sostituzione non è stata voluta dalla gente, dal basso, ma sono stati imposti dal nuovo potere consumistico, cioè la nostra industria italiana pluri-nazionale e anche quella nazionale degli industrialotti, voleva che gli italiani consumassero in un certo modo, un certo tipo di merce, e per consumarlo dovevano realizzare un nuovo modello umano.

- Pier Paolo Pasolini -

Amos Cassioli (1832 - 1891), "Donne che giocano a biliardo"

Stupenda e misera città,
che m'hai insegnato ciò che allegri e feroci
gli uomini imparano bambini,

le piccole cose in cui la grandezza
della vita in pace si scopre, come
andare duri e pronti nella ressa

delle strade, rivolgersi a un altro uomo
senza tremare, non vergognarsi
di guardare il denaro contato

con pigre dita dal fattorino
che suda contro le facciate in corsa
in un colore eterno d'estate;

a difendermi, a offendere, ad avere
il mondo davanti agli occhi e non
soltanto in cuore, a capire

che pochi conoscono le passioni
in cui io sono vissuto:
che non mi sono fraterni, eppure sono

fratelli proprio nell'avere
passioni di uomini
che allegri, inconsci, interi

vivono di esperienze
ignote a me. Stupenda e misera
città che mi hai fatto fare

esperienza di quella vita
ignota: fino a farmi scoprire
ciò che, in ognun, era il mondo.


- Pier Paolo Pasolini -
(Il Pianto della Scavatrice, 1956)




“L’occhio guarda… è l’unico che può accorgersi della bellezza…la bellezza si vede perchè è viva, e quindi reale. 
Diciamo meglio, che può capitar di vederla. Dipende da dove si svela. Il problema è avere gli occhi e non saper vedere, non guardare le cose che accadono. Occhi chiusi. Occhi che non vedono più. 
Che non sono più curiosi. Che non si aspettano che accada più niente. forse perchè non credono che la bellezza esista. Ma, sul deserto delle nostre strade lei passa, rompendo il finito limite e riempiendo i nostri occhi di infinito desiderio.”

- Pier Paolo Pasolini - 




“Io posso essere uno che non crede, ma uno che non crede ha nostalgia per qualcosa in cui credere”.

- Pier Paolo Pasolini -
























«Amo ferocemente, disperatamente la vita. E credo che questa ferocia, questa disperazione mi porteranno alla fine. 
Amo il sole, l’erba, la gioventù. 
L’amore per la vita è divenuto per me un vizio più micidiale della cocaina. 
Io divoro la mia esistenza con un appetito insaziabile. 
Come finirà tutto ciò? Lo ignoro».


- Pier Paolo Pasolini -
“Il cinema in forma di poesia”



Buona giornata a tutti. :-)

martedì 21 gennaio 2025

Le cose che ho imparato dalla vita - Paulo Coelho

 Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:

Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
Che ci vogliono anni per costruire la fiducia  e solo pochi secondi per  distruggerla.
Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
Che la pazienza richiede molta pratica.
Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso.
Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse.
Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti che è come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un giorno per amarlo,  ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
Non cercare le apparenze, possono ingannare.
Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
Cerca qualcuno che ti faccia sorridere, perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte,  dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente da renderti felice.
Mettiti sempre nei panni degli altri.  Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
L'amore comincia con un sorriso, cresce con un bacio e finisce con un the.
Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e tuoi dolori.
Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.
Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te piange.

- Paulo Coelho - 



Certe persone vivono in lotta con altre, 
con se stesse, con la vita.
Allora si inventano opere teatrali immaginarie
e adattano il copione alle proprie frustrazioni.

- Paulo Coelho - 
Dal libro “Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto”


"Io credo ai segnali. Quello che abbiamo bisogno di apprendere è sempre davanti ai nostri occhi; è sufficiente guardarsi intorno con deferenza e attenzione per scoprire dove Dio vuole condurci e quale sia il passo migliore da compiere nel minuto successivo. 
Ho imparato a rispettare il mistero. 
Come diceva Einstein: "Dio non gioca a dadi con l'universo", tutto è collegato e ha un senso. 
Benché esso risulti occulto per gran parte del tempo, noi sappiamo di essere prossimi alla nostra vera missione sulla terra quando ciò che stiamo facendo è permeato dall'energia dell'entusiasmo. 
Se lo è, tutto va bene. Se non lo è, conviene cambiare rotta. 
Quando siamo sulla strada giusta, seguiamo i segnali e, se ci capita di fare un passo falso, ecco che la divinità ci viene in aiuto, evitandoci di commettere un errore."



E' necessario correre dei rischi ...
riusciamo a comprendere il miracolo della vita
solo quando lasciamo che l'inatteso accada.
- Paulo Coelho - 
Dal libro “Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto”


“…i cuori degli uomini sono così: hanno paura di realizzare i sogni più grandi, perché pensano di non meritarlo, o di non riuscire a raggiungerli.”



Buona giornata a tutti. .-)



venerdì 17 gennaio 2025

Lettera di San Tommaso d’Aquino ad uno studente

 Carissimo in Cristo, Giovanni,

giacché mi hai chiesto in che modo tu debba applicarti allo studio per acquistare il tesoro della scienza, ecco in proposito il mio consiglio.
Non voler entrare subito in mare ma arrivaci attraverso i ruscelli, perché è dalle cose più facili che bisogna pervenire alle più difficili.
Questo dunque è l'avviso mio che ti servirà di regola.
Voglio che tu sia tardo a parlare e restio a scendere in parlatorio.
Abbi purità di coscienza.
Non tralasciare di attendere alla preghiera.
Sii amante della tua cella.
Mostrati amabile con tutti.
Non essere per nulla curioso dei fatti altrui.
Non essere troppo familiare con nessuno, perché la familiarità eccessiva genera disprezzo e dà occasione di trascurare lo studio.
Non t'intromettere in nessun modo nei discorsi e nei fatti secolari.
Non divagare su tutto.
Non lasciar d'imitare gli esempi dei santi e dei buoni.
Non guardare chi è colui che parla, ma tieni a mente tutto ciò che di buono egli dice.
Procura di comprendere ciò che leggi ed ascolti.
Certìficati delle cose dubbie e studiati di riporre nello scrigno della memoria tutto quello che ti sarà possibile.
Non cercare infine cose superiori alla tua capacità.
Seguendo queste norme, metterai fronde e produrrai utili frutti nella vigna del Signore, in tutti i giorni di tua vita.
Mettendo in pratica questi insegnamenti potrai raggiungere la mèta alla quale tu aspiri.
Stai bene.


Ai giovani vorrei dare un consiglio: scegliere la professione che interessa di più. Quando dovrete decidere cosa studiare, non pensate solo a cosa vi permette di trovare lavoro, ma a quello che vi piace veramente. Poi fatelo seriamente. 
Alle ragazze, in particolare, consiglio di avere più fiducia in se stesse e pretendere che i loro diritti vengano rispettati. 
E, da ex sportiva, voglio dare un ultimo consiglio a tutti: affrontate la vita come s’affronta una gara. 
Con la voglia di vincere.

- Margherita Hack -



Se oggi non valgo nulla, non varrò nulla nemmeno domani; ma se domani scoprono in me dei valori, vuol dire che li posseggo anche oggi. 
Poiché il grano è grano, anche se la gente dapprima lo prende per erba...

- Vincent Van Gogh -





Il dono della parola e' stato fatto all'umanità perchè ci capissimo tra noi, amico mio, non per confonderci. Quanto sarebbe stato più facile se invece di diffondere storie che dividevano i popoli in questo mondo, avessimo imparato a parlare il linguaggio del cuore, comprendendo che tutti stiamo cercando le stesse risposte.

- Sergio Bambarén -




Buona giornata a tutti. :-)

mercoledì 15 gennaio 2025

La vita è come una partita a scacchi - Tommaso Notarstefano

 La vita è come una partita a scacchi;
assaporeremo il condimento dei successi e degli insuccessi,
conosceremo il sapore delle vittorie e delle sconfitte,
apprezzeremo il gusto delle gioie e dei dolori,
conosceremo il significato del sacrificio e della sofferenza,
daremo estro e senso ad una combinazione creativa,
vedremo i nostri sbagli e cercheremo di porvi rimedio,
sprigioneremo la nostra fantasia e il nostro talento,
misureremo la nostra pazienza e la nostra crescita,
sopporteremo con più serenità il peso della fatica,
miglioreremo il nostro carattere, mossa dopo mossa,
comprenderemo l'importanza del nostro tempo,
di quello consumato e di quell'altro rimasto a disposizione.

A fine partita non saremo più dei dilettanti allo sbaraglio, diventeremo dei Maestri di vita e d'arte, saremo perfetti, pieni di virtù e di nuove conoscenze, per questo siamo stati chiamati sin dall'inizio dell'eternità a scoprire questo gioco, per essere pronti a insegnare e a trasmettere agli altri, quelli che verranno dopo di noi, i valori e gli ideali della grande bellezza della nostra vita.

Solleveremo il calice per brindare alla felicità e alla vittoria!

- Tommaso Notarstefano - 
da "Il gioco universale"


Dipinto: ( Michael Cheval)

“È decisivo che l’uomo sia orientato verso l’infinito. È il problema essenziale della sua vita. Quanto più un uomo corre dietro ai falsi beni e quanto meno è sensibile a ciò che è essenziale, tanto meno soddisfacente è la sua vita. 
Si sentirà limitato, perché limitati sono i suoi scopi. 
Se riusciamo a capire e a sentire che già in questa vita abbiamo un legame con l’infinito, i nostri desideri e i nostri atteggiamenti mutano...
Se possiede un granello di saggezza, deporrà le armi e chiamerà l’ignoto con il più ignoto, ignotum per ignotius, cioè con il nome di Dio.»

- Carl G. Jung - 
Da: Ricordi sogni riflessioni, pp. 413-414



La felicità non dipende dal verificarsi di determinate condizioni. Al contrario, determinate condizioni si verificano come risultato della felicità.

- Neal Donald Walsch -




Non possiamo essere egoisti, non possiamo essere che una preda. L’avaro è divorato dall’oro, il libertino dalla donna, il santo da Dio. Il problema non sta nel concedersi o nel rifiutarsi, ma nel sapere a chi ci si dona.

- Gustave Thibon -

Da:”Il pane di ogni giorno”
Morcelliana, Brescia 1949, p. 13



Buona giornata a tutti :-)

giovedì 14 novembre 2024

Le beatitudini - Primo Mazzolari

 ...oggi leggo le beatitudini... leggo, non predico. 
Le beatitudini non si predicano: non sono per gli altri. 
Nessuno può darle a parole. 
Se le predico, tutti notano che io ne sono fuori. 
Cristo no, lui solo parla dal di dentro di ogni beatitudine: lui povero, mite, pacifico, misericordioso, lui il percosso, il morente... 
Che non si possano predicare l'ho capito bene in un lontano Ognissanti, quando mi fu imposto dietro minaccia: Tu prete oggi non predicherai... E quel giorno il prete ha letto soltanto: ma nel leggere egli piangeva e gli altri piangevano. 
Le parole che hanno la virtù di far piangere, o di gioia o di vergogna, non si predicano...

- don Primo Mazzolari -



"Uomini non ci si improvvisa, e nella lotta politica italiana ciò che più dolorosamente sorprende è appunto la mancanza dell'uomo; non dell'uomo grande, di cui non vogliamo neanche sentir parlare, ma dell'uomo reale, col suo modesto, insostituibile corredo di qualità morali [...]"





Beatitudini per il nostro tempo

Beati quelli che sanno ridere di se stessi:
non finiranno mai di divertirsi.
Beati quelli che sanno distinguere un ciottolo da una montagna:
eviteranno tanti fastidi.
Beati quelli che sanno ascoltare e tacere:
impareranno molte cose nuove.
Beati quelli che sono attenti alle richieste degli altri:
saranno dispensatori di gioia.
Beati sarete voi se saprete guardare con attenzione 
le piccole cose e serenamente quelle importanti:
andrete lontano nella vita.
Beati voi se saprete apprezzare un sorriso 
e dimenticare uno sgarbo:
il vostro cammino sarà sempre pieno di sole.
Beati voi se saprete interpretare con benevolenza 
gli atteggiamenti degli altri anche contro le apparenze:
sarete giudicati ingenui ma questo è il prezzo dell'amore.
Beati quelli che pensano prima di agire e pregano 
prima di pensare: eviteranno tante stupidaggini.
Beati soprattutto voi che sapete riconoscere il Signore 
in tutti coloro che incontrate:
avete trovato la vera luce e la vera pace.


Buona giornata a tutti. :-)



domenica 10 novembre 2024

Un Tempo per te - don Franco Locci

  Non ho mai tempo: sempre di corsa. Con tutte le cose che ho da fare!
Tremendo nel suo sarcasmo questo epitaffio:

"Non aveva tempo di buttare giù una riga.
Non aveva tempo di andare a trovare un vecchio.
Non aveva tempo di cantare una canzone.
Non aveva tempo di raddrizzare un torto.
Non aveva tempo di amare e di donare.
Non aveva tempo di vivere per davvero.
D'ora in poi avrà tempo a non finire.
Oggi è morto il mio amico "sempre occupato".

E allora per non correre il rischio di morire senza aver vissuto, fermati, trova un po' di tempo! 
Se ti rimangono "cinque minuti", sai che cosa devi farne? 
Usali per te, per riflettere ci vuole un po' di silenzio, un po' di raccoglimento. Diceva Madeleine Delbrel a proposito di raccoglimento:
"Bisogna ‘raccogliere’ le tracce, gli indizi, gli inviti, gli ordini della volontà di Dio", così come il contadino raccoglie il suo raccolto nel granaio o il saggio raccoglie il frutto di un'esperienza. 
E raccogliersi o raccogliere non è possibile senza silenzio. 
Stacca dunque la radio dei bombardamenti esterni, la televisione delle immagini aggressive e dissipanti. 
Chiudi per un momento i giornali. 
Sfuggi alla stretta della società dei consumi. 
Costruisciti il silenzio. 
Impara di nuovo ad ascoltare il battito del tuo cuore per renderti conto se sei ancora vivo o sei già morto, sepolto nella materia, schiavo della moda o dei soldi. 
Entra in te stesso per chiederti per che cosa e per chi stai correndo i giorni della tua vita. 
Entra in te per scoprire l'immensità dei valori e dei doni che sono sepolti nel tuo cuore. 
Entra in te stesso per scoprire gli altri con cui vivi. 
Essi non sono numeri, non sono solo avversari, sono persone come te, anche loro alla ricerca disperata di un po' di gioia.

- don Franco Locci - 




Com’è morire?
«Uno svuotamento. Si comincia svuotandosi. Ma, si potrebbe chiedere, che cos’è o dov’è il vuoto? 
Il vuoto è nella perdita. 
E che cosa si perde? Io non ho “perso” nel senso comune di “perdere”. 
Non c’è perdita in quel senso. C’è la fine dell’ambizione. La fine di ciò che si chiede a se stessi. 
E’ molto importante. Non si chiede più niente a se stessi. 
Si comincia a svuotarsi degli obblighi e dei vincoli, delle necessità che si pensavano importanti. E quando queste cose cominciano a sparire, resta un’enorme quantità di tempo. E poi scivola via anche il tempo. E si vive senza tempo. Che ore sono? Le nove e mezza. Di mattina o di sera? Non lo so».

- James Hillman -  nell’ultima intervista rilasciata a Silvia Ronchey e pubblicata su La Stampa il 29 Ottobre 2011


Questa è infatti la volontà del Padre mio: che chi vede il Figlio e crede in lui abbia vita eterna, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno." (Gv 6,40)
La volontà di Dio, come appare nel vangelo è una e positiva: che l’uomo si realizzi pienamente sviluppando al massimo la sua umanità per avere la condizione divina che consente di superare la soglia della morte.
Giovanni omette l’articolo a vita eterna. 

Quel che Gesù assicura non è LA vita eterna, ovvero una vita che inizia dopo questa esistenza, ma è questa stessa vita che è eterna.

- Padre Alberto Maggi - 



Possiamo senz'altro immaginare la Chiesa come una vasta impresa di trasporto, di trasporto in paradiso; perché no? 
Ebbene, mi chiedo: che cosa diventeremmo noi senza i Santi che organizzano il traffico? 
Certo, da duemila anni questa compagnia di trasporto ha avuto non poche catastrofi: l'arianesimo, il nestorianesimo, il pelagianesimo, il grande scisma d'Oriente, Lutero..., per ricordare solo i deragliamenti e gli scontri più noti.
Ma senza i Santi, ve lo dico io, la cristianità sarebbe un gigantesco ammasso di locomotive capovolte, di carrozze incendiate, di rotaie contorte e di ferraglia che finisce di arrugginirsi sotto la pioggia. 

Nessun treno circolerebbe più sulla strada ferrata invasa dall'erba.

- Georges Bernanos -
da: I santi nostri amici, 1947



Sant’Agostino riferisce che la sua mamma Monica, prima di morire, gli aveva raccomandato: “Seppellite pure questo mio corpo dove volete, senza darvi pena. Di una sola cosa vi prego: ricordatevi di me, dovunque siate, dinanzi all’altare del Signore” 

(Confessioni 9, 11,27)


Buona giornata a tutti. :-)