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venerdì 28 marzo 2025

Decalogo per essere amabili

 Sorridi
alla monotonia del dolore quotidiano.
Taci
quando t’accorgi che qualcuno ha sbagliato.
Elogia
chi ha operato il bene.
Partecipa
al gioco dei fanciulli, i prediletti di Dio.
Stringi
cordialmente la mano a chi è nella tristezza.
Parla con dolcezza
agli impazienti e agli importuni.
Guarda
con affetto chi cela un dolore.
Saluta
affabilmente gli umili.
Riconosci
umilmente il tuo torto.
Rammaricati
sinceramente del male fatto.




Finché non si impara ad amare se stessi difficilmente si riesce ad amare gli altri.
Finché non si accetta se stessi difficilmente si accettano gli altri.
Finché non si accolgono le proprie zone d’ombra difficilmente si accolgono quelle altrui.
Finché non si realizza pienamente se stessi difficilmente si riesce a permettere che gli altri realizzino se stessi.

Bruno Scattolin – 
da: "Siamo qui con te"



I segni dentro

La resina è il prodotto di un dolore, una lacrima che cola dall'albero ferito.
Quelle gocce giallo miele, non scappano, non scivolano via come l'acqua, non abbandonano l'albero. Rimangono incollate al tronco, per tenergli compagnia, per aiutarlo a resistere, a crescere ancora.
I ricordi sono gocce di resina che sgorgano dalle ferite della vita. Anche quelli belli diventano punture. Perché, col tempo, si fanno tristi, sono irrimediabilmente già stati, passati, perduti per sempre.
... indelebili sono rimasti attaccati al tronco.
Come fili di resina emanano profumi, sapori, nostalgie.
Tutto ... ha lasciato un segno dentro di noi ...


- Mauro Corona - 




Buona giornata a tutti.:-)



venerdì 21 marzo 2025

Tipo Due: Il donatore - Helen Palmer

 Hanno un profondo bisogno d’affetto e approvazione: vogliono essere amati, protetti e sentirsi importanti per gli altri. Se non ottengono l’approvazione cercata, l’adattamento può diventare un atteggiamento coatto che li porta ad annullare i propri desideri alla ricerca disperata di amore attraverso l’adulazione. 
La sopravvivenza dipende dall’approvazione degli altri. 
Si sentono formati da molti “io” intercambiabili per aderire alle figure importanti della loro vita. 
Danno sempre aiuto e consigli, ma se questo non produce una speciale attenzione nei loro confronti, emergono i caratteri del manipolatore. 
Sono stati bambini amati per la loro gradevolezza e quindi hanno imparato a riconoscere in sé le qualità che piacevano agli adulti e a compiacere le aspettative. 
Sanno accontentare meglio gli altri di se stessi.  
Sentirsi voluti dà sicurezza, soprattutto se si è desiderati fisicamente. 
Entrano in crisi nel rapporto quando deve emergere il vero io perché l’impegno diventi reale. 
Spesso s’imbarcano in triangoli amorosi nei quali, se il compagno è sposato, non provano desiderio di rompere il matrimonio, ma di essere amati e diventare una figura “speciale”.
La parola chiave nei rapporti è “sfida”.
I Due evoluti si impegnano sinceramente per potenziare le buone qualità degli altri e mettono a punto valide strategie per favorire il successo del compagno. I Due immaturi, invece, diventano i custodi dell’altro (“Ci riuscirà grazie al mio amore”) e questo rivela il bisogno di tenere l’altro in proprio potere.
Agire in modo indipendente può scatenare un’ansia terribile, soprattutto se si deve andare contro i desideri di una persona a cui il Due vorrebbe piacere perché sente di rischiare di perdere l’amore per sempre.
I Due sono attratti dal potere e cercano l’amore di persone importanti.
I Due si arrabbiano ma non serbano rancore.
Fattori di crescita: accorgersi dell’impulso a manipolare e assegnare agli altri il proprio valore.

Sintesi del libro "L'enneagramma la geometria dell'anima che vi rivela il vostro carattere" di Helen Palmer,Edizioni Astrolabio



Vivi leggero

Getta via il ciarpame, amico!
Che la tua barchetta sia leggera, e porti soltanto ciò di cui hai bisogno.

- Jerome Klapka Jerome -




"Le cose belle della vita vanno vissute con il cuore, non hanno bisogno di troppa filosofia. La loro grandezza è la semplicità."

- Colette Haddad -



Buona giornata a tutti. :-)


lunedì 17 marzo 2025

Trenta consigli per rendere la vita più bella

 1. Cammina da 10 a 30 minuti tutti i giorni. Mentre cammini, sorridi.
2. Siediti e stai in silenzio per almeno 10 minuti.
3. Ascolta ogni giorno della buona musica, è un alimento autentico per lo spirito.
4. Quando ti alzi al mattino pronuncia quanto segue: "Il mio proposito odierno è...".
5. Gioca più dell'anno passato.
6. Leggi più libri dell'anno passato.
7. Osserva il cielo almeno una volta al giorno e renditi conto della maestosità del mondo che ti circonda.
8. Sogna di più quando stai sveglio.
9. Vivi con entusiasmo ed energia.
10. Non farti sfuggire l'opportunità d'abbracciare chi apprezzi.
11. Cerca di far ridere almeno tre persone al giorno.
12. Elimina il disordine dalla tua casa, dal tuo scrittoio e lascia che nuove energie entrino nella tua vita.
13. Fai una colazione da Re, pranza come un Principe e cena da Mendicante.
14. Sorridi e ridi di più.
15. La vita è troppo corta per perdere tempo ad odiare qualcuno.
16. Non prenderti troppo sul serio; non lo fa più nessuno.
17. Non devi necessariamente uscire vincitore da ogni discussione; accetta quando non sei d'accordo ed impara dagli altri.
18. Mettiti in pace con il tuo passato, così non ti rovinerai il presente.
19. Non paragonare la tua vita con quella di un altro; ha fatto un cammino diverso.
20. Nessuno è responsabile della tua felicità se non te stesso.
21. Ricorda che non hai il controllo di tutto ciò che succede, però "Sì" di ciò che fai con esso.
22. Ogni giorno, impara qualcosa di nuovo.
23. Non importa quanto la situazione sia buona o cattiva; cambierà
24. Il tuo lavoro non si occupa di te quando sarai ammalato. I tuoi amici lo faranno; mantieniti in contatto con loro.
25. Lascia perdere tutto ciò che non sia utile, buono o divertente.
26. L'invidia è una perdita di tempo; hai già tutto quello che desideri.
27. Tieniti in contatto con i tuoi familiari; scrivi loro dicendo ."vi sto pensando"!!!
28. Il meglio deve ancora arrivare.
27. Quello che la maggioranza pensa di te, non è un'incombenza.
29. Sfrutta un viaggio. E' un'opportunità da cui devi trarre il maggior beneficio.
30. La vita è bella; godila finché puoi.



L'anima di noi giovani è come un'anfora fragile, basta un colpo di una piccola pietra perché l'anfora si frantumi come un sogno interrotto. Ma è solo il passare del tempo e delle tempeste che dà consistenza all'anima. Dio fa sempre irruzione tra le macerie dei nostri castelli in rovina e ci fa assaporare la sua presenza, ci fa gustare e intravedere che per la nostra vita c'è un altro destino che coincide con il suo progetto e la sua chiamata di infinito amore e tenerezza.

- Suor Veronica Monica -
 da: Voce di Padre Pio, n. 3, marzo 2006



Saremo felici

Abbiamo un gran bisogno
di imparare nuovamente a vivere,
di tornare alle fonti più universali
di sapore e di gioia.
Con il pretesto del progresso,
il mondo moderno ha complicato notevolmente la nostra vita,
sostituendo alla semplicità delle origini,
un sistema molto elaborato
con i suoi ingranaggi, i suoi codici,
le sue norme, la sua logica.
Ma questa logica è umana?
In altri termini, è al servizio dell'uomo
o è una macchina impazzita
che si nutre della propria energia e non può più arrestarsi?
Come mai, mentre abbiamo a disposizione molte cose
che dovrebbero aiutarci a vivere meglio,
abbiamo invece così tante difficoltà a vivere?
Alleggeriamoci un po',
gettiamo la zavorra,
e la navicella della nostra vita si alzerà poco a poco;
così guadagneremo quota,
come liberati dal peso degli affari terrestri,
e scopriremo fino a che punto la vita
presenti panorami straordinari.
Forti di questa nuova prospettiva,
contempleremo la vita nella sua autenticità originale,
sotto la sua luce radiosa.

E saremo felici.

- François Garagnon -
da: Terapia per l'anima, ed. Paoline



Buona giornata a tutti. :-)



venerdì 22 novembre 2024

Iniziare - Anselm Grün

 "Iniziare"

Dell’abate Pior, l’abba Poemen diceva che iniziava ogni giorno da capo (Apo 659) 
È un racconto breve, anzi di una sola parola, che l’abba Poemen attribuisce al più anziano abba Pior.
Questi era un discepolo del grande Antonio, il primo dei monaci. 
Pior morì attorno al 360: era vissuto ogni giorno secondo gli insegnamenti della Bibbia e, alla pari di altri monaci, seguiva una dura ascesi liberamente da lui scelta. Ma ciò che lo distingueva era il nuovo inizio che si proponeva di fare ogni giorno.
Per noi questa è una parola che consola. Se già questi grandi monaci si ritenevano sempre soltanto dei principianti al servizio di Gesù, anche noi possiamo considerarci dei principianti che si mettono alla loro scuola. D’altra parte sappiamo che san Benedetto ha scritto la sua regola per i principianti.
Nessuno di noi è così avanzato sulla strada spirituale che non abbia bisogno ogni giorno di un nuovo inizio. Ricominciare è anche una grazia. Ogni
giorno posso iniziare di nuovo. Non sono bloccato a motivo del mio passato. In tedesco iniziare si dice anfangen, un termine che deriva da anfassenanpacken [=afferrare, prendere in mano, cogliere].
Se siamo capaci di iniziare, vuol dire che prendiamo in mano la nostra vita e le diamo forma.
Smettiamo di lamentarci che non siamo capaci di fare nulla, perché la nostra educazione ci ha bloccati. Noi stessi abbiamo tra le mani ciò che vogliamo fare della nostra vita. Con quello che abbiamo ricevuto possiamo dare forma e figura alla nostra vita mediante l’opera delle nostre mani. Ma dobbiamo prender noi l’iniziativa.
Non possiamo aspettarci tutto solo dagli altri.
Ogni giorno incomincia dal mattino. Il ritmo della natura dovrebbe diventare anche il ritmo della nostra vita. Ogni nuovo giorno è una occasione favorevole per incominciare di nuovo anche interiormente
nel rapporto con Dio. Non dovremmo dire che comunque niente cambia per noi, che già tante volte abbiamo tentato di fare tutto nuovo. Nella parola
dell’abba Pior c’è la sfida di cominciare di nuovo ogni giorno senza giudicare il giorno precedente.
Non importa come siamo vissuti fino a questo momento, non è mai tardi per incominciare. Questa parola vale anche per colui che ha già speso molto
impegno per sé e per il suo cammino spirituale: non tener per nulla in conto ciò che hai raggiunto. Incomincia ogni giorno di nuovo. Solo allora rimarrai
vivo, solo allora sarai in grado di rispondere a ciò che Gesù esige da te. 

- Anselm Grün -
da: "La Sapienza del Deserto", Ed. Messaggero, pagg, 16-17

Detti dei Padri del deserto, a cura di L. Coco, Piemme, Casal Monferrato (AL) 1997: Poemen, nr. 85, p. 264. Il termine “abba” derivante dall’aramaico significa “padre”; così “amma” significa “madre” in riferimento alle monache che vivevano nel deserto. (ndt)



Per Macario l'esercizio più importante è il digiuno delle parole.
Non dovremmo mai dire qualcosa di cattivo nei confronti degli altri, nè giudicarli o valutarli. Sì, non dovremmo neppure pronunciare parole inutili.

- Anselm Grün -
da: "La Sapienza del Deserto", Ed. Messaggero



Buona giornata a tutti. :-)




mercoledì 9 ottobre 2024

L'abitudine - Omar Falworth

                                                  Abituati a “sentire” chi ti parla
non ad ascoltare le sue parole.
Abituati a “guardare” chi ti sta di fronte
non a vedere il suo volto ed i suoi vestiti.
Abituati a camminare con gli altri
non a passeggiare insieme ai loro corpi.
Abituati a capire gli altri
non a capire se ti sono utili.
Abituati ad “entrare” in te stesso,
e riuscirai ad “entrare” negli altri.
Ma soprattutto...
abituati a stare bene con te stesso.
Se riuscirai a stare bene con te stesso
starai bene con tutto il mondo.

- Omar Falworth - 

Da: “Pensieri Azzurri per vivere meglio”  di Omar Falworth -  Ed. Splendida Mente


Le stranezze degli uomini 

Come sono strani gli uomini!
Cercano in tutti i modi di pestare i piedi agli altri,
e non s’accorgono che contemporaneamente
stanno pestando anche i propri.

- Omar Falworth -


Il cambiamento 

Chi afferma di essere
troppo vecchio per cambiare vita...
... lo è sempre stato.

- Omar Falworth -


Buona giornata a tutti. :-)





sabato 24 agosto 2024

Tipo Sette: L'Epicureo - Helen Palmer

 I Sette, che esteriormente non manifestano apprensione, seguono la strategia di affascinare e disarmare con la gradevolezza.
Sono stati bambini che hanno frammentato la paura rifugiandosi nelle possibilità illimitate dell’immaginazione. La paranoia non si manifesta finché la mente viene incanalata in immaginazioni di successi futuri.
La figura archetipica è Peter Pan, l’eterno bambino o Narciso, l’adolescente che si innamora della propria immagine riflessa in uno stagno. Tutti abbiamo bisogno di un po’ di sano narcisismo: i problemi nascono quando diventiamo così convinti dell’eccezionalità del nostro valore da non ascoltare i consigli della realtà oggettiva.
I Sette hanno gusti raffinati e vogliono assaporare il meglio dalla vita: chiedono di vivere ad alto livello.
La visione del mondo dei Sette ha avuto notevole diffusione nella controcultura degli anni ’60 e il loro ideale si è manifestato nella forma più pura dei figli dei fiori: legati ad un ideale che non riuscivano a realizzare, passarono da un individualismo radicale a un ripiegamento narcisistico su se stessi. Il mondo interiore delle droghe sostituì la richiesta di cambiamento esteriore.
I Sette sono legati alla credenza che la vita sia illimitata.
Le loro preoccupazioni sono: mantenere alti livelli di eccitazione, bisogno di mantenere aperte molte possibilità. 

Davanti al disconoscimento dei loro meriti, cercheranno conforto in se stessi e razionalizzeranno il rifiuto escludendo che la colpa sia loro.
I Sette conservano ricordi piacevoli dell’infanzia, non nutrono amarezze anche se hanno vissuto situazioni oggettivamente dolorose. L’Epicureo che cerca il piacere per evitare il dolore, ricorda sempre il lato migliore.
Sono i soggetti meno tendenti alla depressione perché mescolano il lavoro con il gioco dell’immaginazione. Non c’è mai motivo di essere depressi o ansiosi: tutto ciò che occorre è gettarsi in un flusso di cose stimolanti.
Sono ghiotti di esperienze e preferiscono pochi assaggi di quanto c’è piuttosto che impegnarsi in profondità in una cosa sola.
I Sette vogliono affascinare le persone verso cui provano interesse, ma sono spesso annoiati dalla ripetitività.
Preferiscono l’egualitarismo all’autorità, senza nessuno al di sopra o al di sotto.
Il Sette evoluto sarà eccellente a mantenere alto l’umore del gruppo grazie al modo di fare gradevole e al fatto che, sapendo un po’ di tutto, può fingere di saperne di più degli altri. La sua abilità viene a galla soprattutto nelle fasi di programmazione e nell’ottimismo di fronte agli ostacoli.
I Sette si sentono liberi e responsabili solo verso se stessi.
Impegnarsi in un’unica relazione, per quanto stimolante, porta un senso di sazietà e di noia e inoltre costituisce un impedimento ad altre possibili storie d’amore. Che il compagno non sappia distogliere l’attenzione da un punto doloroso, sembra una grave limitazione all’ottimismo del Sette. Il Sette immaturo cercherà la fuga da un compagno depresso o emotivamente bisognoso.
Fattori di crescita: imparare a rimanere su un punto doloroso riconoscendone la realtà, capire che rimanere sulla superficie impedisce di vivere profondamente l’esperienza e il piacere, riconoscere la presunzione di ritenersi dotati di qualità eccezionali.

Sintesi del libro "L'enneagramma la geometria dell'anima che vi rivela il vostro carattere" di Helen Palmer, Edizioni Astrolabio



Alla fin fine, non sono le conquiste per cui i nostri amici ci ricordano, o le approvazioni ottenute, che rendono la nostra vita degna di essere vissuta. 
Ciò che apprezzeremo è la qualità della nostra esistenza mentre siamo sulla Terra. 
Non aspettare di ammalarti o di morire per scoprire che avresti preferito giocare di più mentre avevi vita e salute. 
Prenditi adesso il tempo per fare ciò che ami davvero e avrai più tempo per farlo.

- Alan Cohen - dal libro: Tutto il bello che c’è



Nel lavoro di risveglio una delle conquiste più importanti è l’acquisire la capacità di vedere che ciò che accade all’esterno riflette la tua interiorità.
Nel momento in cui riesci a creare interiormente sentimenti superiori e a sostenerli con Presenza e determinazione, allora la tua realtà esterna si adatta alla tua nuova, efficace, felice visione interna.

- (dal web) -


Buona giornata a tutti. :-)

mercoledì 21 agosto 2024

A tutti gli illusi - Corrado d'Elia

A tutti gli illusi, a quelli che parlano al vento.
Ai pazzi per amore, ai visionari,
A coloro che darebbero la vita per realizzare un sogno.
Ai reietti, ai respinti, agli esclusi. 

Ai folli veri o presunti.
Agli uomini di cuore,
A coloro che si ostinano a credere nel sentimento puro.
A tutti quelli che ancora si commuovono.
Un omaggio ai grandi slanci, alle idee e ai sogni.
A chi non si arrende mai, a chi viene deriso e giudicato.
Ai poeti del quotidiano.
Ai “vincibili” dunque, e anche
Agli sconfitti che sono pronti a risorgere e a combattere di nuovo.
Agli eroi dimenticati e ai vagabondi.
A chi dopo aver combattuto e perso per i propri ideali, ancora si sente invincibile.
A chi non ha paura di dire quello che pensa.
A chi ha fatto il giro del mondo e a chi un giorno lo farà.
A chi non vuol distinguere tra realtà e finzione.
A tutti i cavalieri erranti.
In qualche modo, forse è giusto e ci sta bene…
a tutti i teatranti.

Corrado d'Elia - 
dallo spettacolo-monologo "Don Chisciotte, diario intimo di un sognatore" 
di Corrado d'Elia, registra, attore e drammaturgo 

(erroneamente attribuito come tratto dal "don Chisciotte" di Miguel de Cervantes)





Ricorda, caro mio Sancho, chi vale di più, deve fare di più.

- Miguel de Cervantes - 
da : “Don Chisciotte”



“La libertà è uno dei doni più preziosi dal cielo concesso agli uomini: i tesori tutti che si trovano in terra o che stanno ricoperti dal mare non le si possono agguagliare: e per la libertà, come per l'onore, si può avventurare la vita, quando per lo contrario la schiavitù è il peggior male che possa arrivare agli uomini.” 


- Miguel de Cervantes - 
da : “Don Chisciotte”




Vergine del silenzio - San Giovanni Paolo II

Santa Maria,
Vergine del silenzio e di misteriosa pace:
addolorata forte fedele,
attendi presso il sepolcro,
dove tace la Parola e giace il Santo di Dio.
Attendi vigile
che dal buio scaturisca la Luce,
dalla terra germogli la Vita.
Attendi l’alba del giorno senza tramonto,
l’ora del parto dell’umanità nuova.
Attendi di vedere nel Figlio risorto
il volto nuovo dell’uomo redento,
di udire il nuovo saluto di pace,
di cantare il nuovo canto di gloria.
Vergine dello Spirito, icona della Chiesa,
implora per noi la tua fede nella Parola,
la tua speranza nel Regno,
il tuo amore per Dio e per l’uomo.
A te, gloriosa Madre di Dio,
beata per la fede,
donna della pietà immensa,
la nostra lode perenne e grata. Amen.

- San Giovanni Paolo II, papa -

(Via Crucis del Venerdì Santo 1991)

Buona giornata a tutti. :-)



 

giovedì 20 giugno 2024

I dieci ladri della tua energia - Dalai Lama

1- Lascia andare le persone che solo condividono lamentele, problemi, storie disastrose, paura e giudizio sugli altri. Se qualcuno cerca un cestino per buttare la sua immondizia, fa sì che non sia la tua mente.

2- Paga i tuoi debiti in tempo. Nel contempo fai pagare a chi ti deve o scegli di lasciarlo andare, se ormai non lo può fare.

3- Mantieni le tue promesse. Se non l'hai fatto, domandati perché fai fatica. Hai sempre il diritto di cambiare opinione, scusarti, compensare, rinegoziare e offrire un'alternativa ad una promessa non mantenuta; ma non farlo diventare un'abitudine. Il modo più semplice di evitare di non fare una cosa che prometti di fare e dire NO subito.

4- Elimina nel possibile e delega i compiti che preferisci non fare e dedica il tuo tempo a fare quelli che ti piacciono.

5- Permettiti di riposare quando ti serve e dati il permesso di agire se hai un'occasione buona.

6- Butta, raccogli e organizza, niente ti prende più energia di uno spazio disordinato e pieno di cose del passato che ormai non ti servono più.

7- Dà priorità alla tua salute, senza il macchinario del tuo corpo lavorando al massimo, non puoi fare molto. Fai delle pause.

8- Affronta le situazioni tossiche che stai tollerando, da riscattare un amico o un famigliare, fino a tollerare azioni negative di un compagno o un gruppo; prendi l'azione necessaria.

9- Accetta. Non per rassegnazione, ma niente ti fa perdere più energia di litigare con una situazione che non puoi cambiare.

10-Perdona, lascia andare una situazione che è causa di dolore, puoi sempre scegliere di lasciare il dolore del ricordo.

- Dalai Lama -


 Perché ci sono certi esseri il cui acume, la cui lucidità e chiarezza mentale aumentano ogni giorno, mentre in altri, al contrario, diminuiscono?

Perché i primi sono legati all'Intelligenza universale, credono in essa, la amano, e a poco a poco essa si rivela a loro poiché è attirata da quell'amore. Gli altri, invece, che non riconoscono la sua esistenza, si precludono il cammino dell'evoluzione; sono concentrati solo sulla propria intelligenza, ma siccome questa vive delle proprie riserve, dopo un certo tempo si esaurisce.

Tutti coloro che rifiutano e negano l'Intelligenza cosmica limitano le proprie facoltà mentali. Ora, ciascuno può scegliere: o il cammino di tutti gli scienziati e i filosofi materialisti, oppure il cammino degli Iniziati e dei grandi Maestri, i quali ogni giorno ricevono delle rivelazioni, perché attingono incessantemente all'oceano infinito dell'Intelligenza cosmica.

 - Omraam Mikhaël Aïvanhov - 


Buona giornata a tutti :-)

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