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giovedì 19 maggio 2016

A Maria - don Tonino Bello

Maria donna feriale rendimi allergico ai tripudi di feste che naufragano nel vuoto.
Maria donna senza retorica liberami dal multiloquio vaneggiante.
Maria donna dell’attesa distruggi in me la frenesia di volere tutto e subito.
Maria donna innamorata affrancami dalla voglia di essere sempre capito e amato.
Maria donna gestante donami la gioia di sentire nel grembo i fremiti del mondo.
Maria donna accogliente dilata a non finire in me la tenda dell’accoglienza.
Maria donna del primo passo insegnami a camminare senza contare i passi.
Maria donna missionaria rendi polverosi i miei piedi per il lungo calcare i sentieri del mondo.
Maria donna di parte rendi costante in me il rigetto di ogni compromesso.
Maria donna del primo sguardo dilata i miei occhi con la luce del Risorto.
Maria donna del pane affina in me il gusto dell’essenziale nella semplicità.
Maria donna di frontiera snidami dalle retroguardie della mia codardìa spirituale.
Maria donna coraggiosa attrezzami per osare l’impossibile e l’imprevedibile.
Maria donna in cammino provoca in me il rifiuto definitivo della poltrona e delle pantofole.
Maria donna del riposo fammi sognare a occhi aperti accanto a tutti i poveri del mondo.
Maria donna del vino nuovo regalami un cuore traboccante di gioia e di letizia.
Maria donna del silenzio stabilisci il mio domicilio nella contemplazione di Dio.
Maria donna obbediente attira il mio sguardo perché possa obbedire sempre più in alto.
Maria donna del servizio prestami il tuo grembiule preparato a Nazareth e mai dismesso
Maria donna vera strappami le plastiche facciali che sfregiano l’immagine di Dio
Maria donna del popolo abolisci in me ogni traccia di privilegio e annullane anche il desiderio.
Maria donna che conosce la danza fa’ di me un rigo musicale su cui ognuno possa cantare la sua vita.
Maria donna del sabato santo rendimi familiare la morte come ingresso nella risurrezione.
Maria donna del terzo giorno addestrami a leggere la storia alla luce dell’Apocalisse.
Maria donna conviviale prepara ogni giorno la mensa del mio cuore con tovaglia, un fiore, un pane.
Maria donna del piano superiore scioglimi dall’arroganza della carriera per accedere solo al piano dello Spirito Santo.
Maria donna bellissima fa’ che io scopra le iridescenze di una vita tutta acqua e sapone.
Maria donna elegante donami un sorriso per ogni gesto di amore.
Maria donna dei nostri giorni depenna eventuali rimpianti del passato, perché renda già presente il futuro.

Maria donna dell’ultima ora affretta il mio passo verso il fratello che mi attende, verso il Cristo che mi precede, verso il Padre pronto ad accogliermi nell’Amore dello Spirito.

- don Tonino Bello - 



Offerta di se stessi al Cuore immacolato di Maria


Cuore immacolato di Maria, 
che in cambio del tuo amore per noi ricevi tante offese, 
io ti offro e consacro in perpetuo tutto me stesso, 
per corrispondere nel miglior modo alla tua tenerezza materna, 
per riparare le ingiurie di cui sei oggetto da parte di tanti figli ingrati, 
e per vivere dal canto mio la consacrazione del mondo intero tanto desiderata dal tuo Cuore. 
Degnati di accettare quest’umile ma sincera offerta. 
La mia anima, il mio corpo, la mia vita sono tuoi; 
e giacché interamente ti appartengo, 
custodiscimi e difendimi come cosa tua.
Amen




O Maria, per il tuo amore per noi,
donaci un po' della tua fede,
della tua speranza, della tua carità, della tua fortezza,
della tua perseveranza, della tua costanza, della tua umiltà,
della tua purezza, della tua mansuetudine, della tua misericordia,
di tutte le tue virtù, ché - passandole in rassegna -
capiamo una volta di più in qual grado tu le abbia vissute.
La Chiesa te l'ha affidata Gesù,
ma per la passione per lei, che ci arde in cuore,
osiamo interporre presso di Te anche la nostra supplica,
affinché presto avvenga l'unità della cristianità intera.
Sei onnipotente per grazia!
Tu lo puoi fare.
Amen.

























Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it






venerdì 13 maggio 2016

Aurora della vita nuova – Madre Anna Maria Cànopi -

Vergine purissima,
innocenza del mondo,
tu sei l’aurora
che si dischiude ogni mattina
davanti al nostro sguardo;
con te ogni cosa rinasce limpida e buona,
e in ogni cuore fiorisce la speranza.
Il tuo immacolato candore
ci attiri alla bellezza dell’eterno Amore,
il tuo dolce sorriso
sia luce ai nostri passi,
dissipi le nubi dei nostri timori.
Accanto a te, Maria,
la nostra vita scorra
nella serenità e nella pace:
tu, che sei nata
per donare al mondo Gesù,
Figlio di Dio e nostro Salvatore,
fa’ che nelle nostre case
fiorisca la vita, regni l’amore,
abbondi la gioia
a lode e gloria di Dio,
Padre, Figlio e Spirito Santo.
Amen.

(Madre Anna Maria Cànopi)


Fonte: Il respiro dell’anima,Ed. Paoline, pag.103, Preghiere mariane





Concedici, Signore, il dono del silenzio!
Rendici una dolce e perfetta  consonanza d'amore
per lodarti degnamente celebrando la liturgia del silenzio
con la santità della vita.
Non lasciarci disperdere nella vanità delle nostre parole,
ma  fa' che, immersi nel tuo Verbo,
attingiamo alla sorgente del tuo ineffabile mistero
l'esultanza della pura lode.
Amen. Alleluja!

(Anna Maria Cànopi)
 abbadessa del Monastero Benedettino "Mater Ecclesiae" Isola di San Giulio - Novara)





O Bellezza immacolata

O Bellezza immacolata,
Fiore di Luce,
Fiamma incandescente,
Santissima Trinità!
Nessuna parola umana
è adeguata a lodarti,
per questo a te si addice
silenzio e adorazione.
Tu hai posto un sigillo di fuoco
nell’intimo dei nostri cuori:
per sempre noi siamo tuoi.
Fa’che portiamo degnamente
il tuo Santo Nome
perché tutta la nostra esistenza
sia un’irradiazione della tua gloria,
una lode incessante
alla tua infinita misericordia.
Amen.


- Madre Anna Maria Cànopi - 


Buona giornata a tutti. :-)





giovedì 12 maggio 2016

Signore come desidero vederti - don Tonino Lasconi

Signore Dio come desidero vederti!
Ma non voglio amare il collega antipatico e arrivista,
l'amico petulante e possessivo, il vicino chiassoso.
Voglio vederti,
ma non amo i lavavetri e i "vu'cumprà?",
non sopporto gli zingari,
e ce l'ho con gli extracomunitari che vengono a rubarci il lavoro.
Voglio vederti,
ma non mi va giù il parroco perché è un "faccio tutto io";
non mi va giù il vescovo che non sa decidere;
non mi va giù il papa che fa troppi viaggi.
Signore Dio, io amo te.
Tu non sei invadente, né possessivo;
non sei petulante né chiassoso;
non sei arrogante, né fastidioso.
Tu sei perfetto. Tu non mi dai nessun fastidio.
Signore Dio, davvero per vederti,
devo amare anche la gente fastidiosa.
Non potresti farti vedere nell'alba e nel tramonto,
nei mari e nelle vette dei monti,
o almeno nei volti dei belli e dei simpatici?

No. Ti posso vedere soltanto amando anche la gente noiosa.
Signore Dio, come sei strano!

- don Tonino Lasconi -




"Sappiatelo, sovrani e vassalli, eminenze e mendicanti,
nessuno avrà diritto al superfluo,
finché uno solo mancherà del necessario."


- Salvador Diaz Miròn -


La povertà è fame. 
La povertà è vivere senza un tetto. 
La povertà è essere ammalati e non riuscire a farsi visitare da un medico.
La povertà è non potere andare a scuola e non sapere leggere. 
La povertà è non avere un lavoro, è timore del futuro, è vivere giorno per giorno.
La povertà è perdere un figlio per una malattia causata dall'inquinamento dell'acqua.
La povertà è non avere potere e non essere rappresentati adeguatamente; la povertà è mancanza di libertà.

La povertà assume volti diversi, volti che cambiano nei luoghi e nel tempo, ed è stata descritta in molti modi.

La povertà è una situazione da cui la gente vuole evadere.
La povertà, quindi, richiede azioni sia da parte dei poveri che dei benestanti, e richiede di cambiare il mondo per fare sì che molte più persone possano avere un buon livello di nutrizione, un alloggio adeguato, accesso all'educazione e alla salute, protezione dalla violenza, e voce in ciò che succede nella loro comunità. 



Madonna delle lacrime,
abbiamo bisogno di Te:
della luce che si irradia dai Tuoi occhi,
del conforto che emana dal Tuo cuore,
della Pace di cui sei Regina.
Fiduciosi ti affidiamo le nostre necessità:
i nostri dolori perché Tu li lenisca,
i nostri corpi perché Tu li guarisca,
i nostri cuori perché Tu li converta,
le nostre anime perché Tu le guidi a salvezza.
Degnati, o Madre buona,
di unire le Tue lacrime alle nostre
affinché il Tuo divin Figlio
ci conceda la grazia......................
(esprimere)
che con tanto ardore noi Ti chiediamo.
O Madre d’Amore,
di Dolore e di Misericordia,
abbia pietà di noi.




Buona giornata a tutti. :-)


mercoledì 11 maggio 2016

Amore - don Primo Mazzolari

    Amore in ogni parola
che si spegne sul mio labbro;

amore in ogni lacrima solitaria
sparsa nella disperazione impotente
di esistere singolarmente;

amore in ogni desiderio che fugge veloce
verso l'impossibile;

amore in ogni sguardo di bimbo
spensierato e libero;

amore in ogni amarezza che inonda
la mia gola e la mia vita,
arsa dal peso di essere me stesso;

amore in ogni paura di non essere
ciò che vuole l'Altissimo;

amore nella vanità di ogni sforzo sincero;

amore nella dolcezza e nei ricordi
della fanciullezza passata;

amore nella sera grigia
di questo qualsiasi giorno.

Ma al di sopra, e al di dentro
di questo amore voglio la pace
che supera ogni senso.

- don Primo Mazzolari -




"E Maria diede alla luce il suo figliuolo e lo fasciò e lo pose a giacere in una greppia".

La stalla fu la prima chiesa e la greppia il primo tabernacolo, dopo il seno purissimo di Maria. Ogni cosa può diventare un ostensorio del suo amore. Anzi, le più umili, le più spregiate ne rispettano meglio il mistero, lasciandone trasparire e conservandone il divino incanto.


- don Primo Mazzolari -
da: Il Vangelo del reduce, 1945



Vergine Maria, che sei invocata
con il titolo di Madonna della salute
perchè in ogni tempo hai lenito
le umane infermità, ottieni a me e ai
miei cari la grazia della salute
e la forza di sopportare le sofferenze
della vita in unione a quelle di Cristo Redentore.

Ave,o Maria.

Vergine Maria, che sai risanare non solo
le infermità del corpo ma anche quelle
dello spirito, ottieni a me e ai miei cari
la grazia di essere liberi dal peccato
e da ogni male e di corrispondere sempre
all'amore di Dio.

Ave,o Maria.

Vergine Maria, madre della salute, ottieni
dal Signore per me e per i miei cari la
grazia della salvezza e fa'che possiamo
giungere a godere con te la beatitudine del cielo.

Ave,o Maria.

Prega per noi, Santa Maria, salute degli infermi.
Perchè siamo fatti degni delle promesse di Cristo.

Concedi ai tuoi fedeli, Signore Dio nostro,
di godere sempre la salute del corpo
e dello spirito e,
per la gloriosa intercessione
di Maria Santissima sempre Vergine,
salvaci dai mali che ora ci rattristano e guidaci
alla gioia senza fine.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.


Buona giornata a tutti. :-)



martedì 10 maggio 2016

La moglie di Lot - Wislawa Szymborska

Ho guardato indietro, è vero.
Dicono per curiosità.
Non pensano neppure che potessi avere altri motivi:
il rimpianto di una coppa d'argento
lasciata nella mia casa di Sodoma.
La voglia di non vedere più il mio probo marito
che mi camminava davanti.
La voglia di verificare se si sarebbe fermato,
qualora fossi morta (non si fermò).
La disubbidienza degli umili.
La speranza che Dio ci avesse ripensato,
e non facesse morire migliaia di innocenti.
La solitudine e la vergogna di fuggire così di nascosto.
Ma forse fu solo un colpo di vento
che mi sciolse i capelli
e che istintivamente mi fece girare la testa.
È possibile che io sia caduta, e poi divenuta di sale
con il viso rivolto alla città.

- Wislawa Szymborska -


La moglie di Lot


“Ora la moglie di Lot si voltò
indietro a guardare e diventò
una colonna di sale”
Genesi 19, 26

E andava il giusto dietro il messo di Dio,
enorme e radioso, sulla nera montagna,
ma sonora parlava l'angoscia alla moglie:
"Non è troppo tardi, puoi ancora scorgere
le rossi torri della tua Sodoma natia,
la piazza ove cantavi, la corte ove filavi,
le finestre vuote dell'alta dimora,
dove al caro marito partorivi i figli".

Si volse, e serrati da una stretta mortale,
non poterono i suoi occhi più guardare;
di sale si fece il corpo diafano,
e strinsero alla terra gli agili piedi.

Chi vorrà piangere questa donna?
Non sembra forse la più lieve delle perdite?
Il mio cuore solo non potrà mai scordare
chi la vita dette per un unico sguardo.

- Anna Achmatova -


Ogni punizione è cattiveria; ogni punizione in sé è male.

J. Bentham
Filosofo inglese, 1748-1832




Maria silenziosa,
che tutto immaginasti
senza parlare,
oltre ogni visione umana,
aiutami ad entrare
nel mistero di Cristo
lentamente e profondamente,
come un pellegrino arso di sete
entra in una caverna buia
alla cui fine oda un lieve correr d'acqua.
Fa' che prima di tutto m'inginocchi
ad adorare,
fa' che poi tasti la roccia fiducioso,
e m'inoltri sereno nel mistero.
Fa' infine ch'io mi disseti
all'acqua della Parola
in silenzio
come Te.
Forse allora, Maria,
il segreto del Figlio Crocifisso
mi si rivelerà
nella sua immensità senza confini
e cadranno immagini e parole
per fare spazio solo all'infinito.

- +Cardinale John Henry Newman - 


Buona giornata a tutti. :-)


lunedì 9 maggio 2016

Inno di Iside

Perché io sono la prima e l’ ultima
Io sono la venerata e la disprezzata,
Io sono la prostituta e la santa,
Io sono la sposa e la vergine,
Io sono la madre e la figlia,
Io sono le braccia di mia madre,
Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli,
Io sono la donna sposata e la nubile,
Io sono Colei che dà alla luce e Colei che non ha mai partorito,
Io sono la consolazione dei dolori del parto.
Io sono la sposa e lo sposo,
E fu il mio uomo che nutrì la mia fertilità,
Io sono la Madre di mio padre,
Io sono la sorella di mio marito,
Ed egli è il mio figliolo respinto.
Rispettatemi sempre,
Poiché io sono la Scandalosa e la Magnifica.

__ Inno di Iside __
(III° o IV° secolo a.C. - rinvenuto a Nag Hammadi, Egitto)



''Siamo state amate e odiate, adorate e rinnegate, baciate e uccise, solo perché donne.''

- Alda Merini -

Eugenijus Konovalovas


La magia è femmina 

Perché la magia è femminile, splendidamente femminile. 
Occorre intendersi su questo elemento: femminile. Per ora è importante comprendere che non si tratta di una qualità esclusivamente delle donne, ma di una facoltà dello spirito. 
La tolleranza, è la capacità di abbandono e di tenerezza, è la curiosità verso il nuovo, è l'accettazione del diverso, del debole, dello straniero. 
È l'energia che guida il mondo. 
E’ il sentimento dolce e rutilante, forte e languido, erotico e avvampante che sussurra alle creature il mistero della vita. 
È la Luna, è Artemide, è Persefone, è Iside, è Ishtar, è la madre che osserva, riflette, ama e non giudica. 
E' la nostra capacità di intendere e di comprendere, priva di pregiudizi e di rancori. 
È l'energia raggiante che si dispiega benevola sulle creature. 
E’ la possibilità di un mondo privo di lotte e odi. 
E’ la pace della mente e del corpo. 
È la follia, la conoscenza. 
E’ contemporaneamente luce e buio, notte e giorno.
È la possibilità del mutamento e della trasformazione. 
E’ insomma la parte migliore di noi, che la storia della violenza patriarcale ha soffocato per privilegiare il sangue e la lotta all'estasi dell'intuizione radiosa. 

- Gabriele La Porta -
da: " Il Ritorno della Grande Madre"



Supplica alla Vergine dei poveri

Vergine dei Poveri,
che avanzi nella notte del mondo
per chiamare tutte le genti e condurle a Gesù,
sorgente di grazia e salvezza,
guarda all'umanità intera che brancola nel buio
dell'indifferenza religiosa,
della superstizione,
delle falsità ideologiche e morali,
e invita tutti a perseverare
sulla strada della verità,
della giustizia e della carità.

Vergine dei Poveri,
che mostri la tua sollecitudine materna
a una giovane fanciulla
e attendi luminosa nel giardino della sua casa,
invitandola a uscire:
entra nelle nostre case,
vieni a dimorare
in tutte le nostre famiglie
perché possiamo rispondere
generosamente al tuo invito e tutti noi,
lasciando le nostre comode
abitudini e ogni forma di egoismo,
sappiamo prodigarci nell'annuncio della fede
e per le necessità dei fratelli.

Vergine dei Poveri, che additi la sorgente
riservandola per gli ammalati
mostrandoti sollecita verso coloro che soffrono,
vieni ad alleviare le nostre sofferenze,
addolcisci le pene di quanti sono nella prova del dolore,
ottieni tutte le grazie necessarie
per portare soavemente la croce quotidiana
e prega, o Consolatrice degli afflitti,
per tutti i bisognosi.

Vergine dei Poveri,
che hai desiderato l'erezione di una piccola cappella
sul luogo delle apparizioni,
insegnaci a essere pietre vive della Chiesa,
benedici il papa, i vescovi, i sacerdoti,
i diaconi e tutto il popolo cristiano.
Tu, che sei la Madre della Chiesa,
fa che le nostre comunità cristiane
siano docili all'azione dello Spirito Santo,
sottomesse alla Parola di Dio,
fedeli al magistero, dedite al servizio,
libere da ogni interesse di parte,
perseveranti nella preghiera e nella comunione fraterna.

Vergine dei Poveri, o Benedetta fra tutte le donne,
vogliamo essere da te benedetti oggi,
in particolare, e per tutti i giorni della nostra vita;
stendi le tue mani su di noi,
su tutti i tuoi devoti e sul mondo intero.
Ti imploriamo: non farci mai mancare
La tua sollecitudine Materna,
o madre del salvatore

Madre di Dio. Grazie!



Buona giornata a tutti. :-)