Visualizzazione post con etichetta cristiano. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta cristiano. Mostra tutti i post

martedì 2 dicembre 2025

Etica, da: "Il Cristianesimo così com'è" - Clive Staples Lewis

 Alcuni dicono che comportarsi bene, se non significa fare ciò che giova a un determinato individuo in un determinato momento, significa tuttavia fare ciò che giova all'insieme del genere umano; e che quindi in questo non c'è niente di misterioso. 
Gli esseri umani, in fin dei conti, non sono privi di senno, e capiscono che si può essere veramente sicuri o felici soltanto in una società nella quale ognuno agisca correttamente; per questo cercano di comportarsi bene. 
Ora, è verissimo che sicurezza e felicità possono derivare soltanto dall'onestà, equità e gentilezza reciproca degli individui, classi e nazioni. 
E' una delle verità più importanti del mondo. Ma come spiegazione del nostro modo di sentire riguardo al giusto e all'ingiusto, alla ragione e al torto, è fuor di proposito. 
Se io chiedo: "Perché dovrei essere altruista?" e voi rispondete: "Perché giova alla società", io posso ribattere: "Perché dovrei curarmi di ciò che giova alla società, quando non giova a me personalmente?"; e voi allora dovrete dire: "Perché bisogna essere altruisti", il che ci riporta al punto di partenza. 
Dite una cosa vera, ma non fate un passo avanti.

- Clive Staples Lewis - 
da: "Il cristianesimo così com'è", Ed.  Adelphi


"Loro continuano a uccidere la cosa a cui Lui ha dato inizio: e ogni volta, quando spianano la terra sulla tomba, sentono improvvisamente che questa cosa è ancora viva, ed è perfino sbocciata in nuovi luoghi...
Secondo questa visione, la cosa è già avvenuta: il nuovo passo è stato compiuto e si sta compiendo. 
Già gli uomini nuovi sono sparsi in tutta la terra. 
Alcuni sono ancora difficilmente riconoscibili; ma altri possiamo riconoscerli. Di tanto in tanto li incontriamo. Le loro voci e le loro facce sono diverse dalle nostre: più forti, più calme, più liete, più raggianti. 
Questi uomini partono da dove i più di noi si arrestano. Sono, dico, riconoscibili: ma dobbiamo sapere cosa cercare. Non attirano l’attenzione su di sé. 
Tu immagini di far loro del bene, mentre sono loro a fartene. 
Ti amano di più di quanto ti amino gli altri uomini, ma hanno meno bisogno di te. (Dobbiamo vincere il desiderio che si abbia bisogno di noi: per certe bravissime persone, specialmente donne, questa è la tentazione cui è più difficile resistere). 
Sembrano, di solito, avere una quantità di tempo a disposizione, e tu ti domandi da dove gli venga. Quando abbiamo riconosciuto uno di essi, riconoscere il successivo ci riesce molto più facile. E io sospetto fortemente (ma come faccio a saperlo?) che essi si riconoscano tra loro immediatamente e infallibilmente, al di là di ogni barriera di colore, sesso, classe, età, e anche di dottrina. 
Diventare santi, così, è un po’ come aderire a una società segreta. 
Per dirla in termini molto riduttivi, deve essere un grande divertimento.

- Clive Staples Lewis - 
da: "Il cristianesimo così com'è", Ed.  Adelphi



E non è forse vero che le vostre amicizie più durevoli sono nate nel momento in cui finalmente avete incontrato un altro essere umano che aveva almeno qualche sentore […] di quel qualcosa che desiderate fin dalla nascita e che cercate da sempre di trovare, di vedere e di sentire, sotto il flusso di altri desideri e in tutti i temporanei silenzi tra le altre passioni più forti, notte e giorno, anno dopo anno, dall’infanzia alla vecchiaia? 
Non l’avete mai posseduto. 
Tutte le cose che hanno mai posseduto profondamente la vostra anima ne sono state solo degli indizi - barlumi allettanti, promesse mai completamente realizzate, echi che si spegnevano subito, appena vi arrivavano alle orecchie. Ma se questa cosa dovesse veramente manifestarsi – se mai dovesse sentirsi un’eco che non si spegnesse subito ma si espandesse nel suono stesso – voi lo sapreste. 
Al di là di ogni possibilità di dubbio direste: “ecco finalmente quella cosa per cui sono stato creato”.

- Clive Staples Lewis -  
da:" Il problema della sofferenza"



Buona giornata a tutti. :-)








mercoledì 4 dicembre 2024

Ecco io sono con voi - Padre Charles de Foucauld

 Sempre con noi mediante la santa Eucaristia,
sempre con noi mediante la tua grazia,
sempre con noi mediante la tua provvidenza
che ci protegge senza interruzione,
sempre con noi mediante il tuo Amore...
O mio Dio, quale felicità! Quale felicità!
Dio con noi. Dio in noi.
Dio nel quale ci muoviamo e siamo...
O mio Dio, che cosa ci manca ancora?
Quanto siamo felici!
«Emmanuele, Dio-con-noi»,
ecco per così dire la prima parola del Vangelo...
«Io sono con voi fino alla fine del mondo»,
ecco l'ultima.
Quanto siamo felici! Quanto sei buono...
La santa Eucaristia è Gesù, è tutto Gesù!
Nella santa Eucaristia tu sei tutto intero,
completamente vivo, o mio beneamato Gesù,
così pienamente come lo eri
nella casa della Santa Famiglia di Nazareth,
nella casa di Maddalena a Betania,
come lo eri in mezzo ai tuoi apostoli...
Allo stesso modo tu sei qui,
o mio Beneamato e mio tutto...
E facci questa grazia, o mio Dio,
non a me soltanto ma a tutti i tuoi figli,
in te, per mezzo di Te e per Te:
«Dacci il nostro pane quotidiano»,
dallo a tutti gli uomini,
questo vero pane che è l'Ostia santa,
fa' che tutti gli uomini l'amino,
lo venerino, l'adorino,
e che il loro culto universale
ti glorifichi e consoli il tuo Cuore.
Amen.

- Padre Charles de Foucauld -



Guardate un po' cosa c'è nella Stazione Spaziale Internazionale?

Preghiamo tutti per loro e per Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana nello spazio.

Felici di essere italiani ma, soprattutto, di essere cristiani.


Nicolas Fromen - *Il Trittico del roveto ardente* - 1475/76 – olio su tela – 305 x 410 cm. - cattedrale di Aix di Aix-en-Provence in Francia.


Nessuno possiede Dio in modo tale da non doverlo più attendere.
Eppure non può attendere Dio chi non pensa che Dio ha già atteso lungamente lui.

- Dietrich Bonhoeffer -
 




Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it

domenica 19 maggio 2024

L'amore evangelico (in noi si dovrà trovare tutto) - Madeleine Delbrel

 In noi si dovrà trovare tutto
il bicchiere d'acqua, il cibo per chi ha fame,
tutto il vero cibo per tutti i veri affamati,
tutti i veri cibi e tutti i veri mezzi per distribuirli,
l'alloggio per i senza tetto,
il pellegrinaggio alle carceri ed agli ospedali,
la compassione per le lacrime, quelle che si devono versare insieme
e quelle di cui occorrerebbe eliminare le cause,
l'amicizia per ogni peccatore,
per coloro che sono malvisti,
la capacità di mettersi al livello di tutte le piccolezze,
di lasciarsi attrarre da tutto ciò che non conta,
e tutto avrà il suo orientamento, la sua pienezza, nella parola "fraterno".

Infatti i nostri beni, se diventano i beni degli altri, saranno il segno della nostra vita donata per gli altri, come assimilata di diritto alla loro, e che, in realtà, non deve più far parte dei nostri interessi.
Il cristiano che vivrà in questo modo nella città, sperimenterà con tutto il suo essere la forza dell'amore evangelico. La realtà di questo amore risplenderà in torno a lui come una evangelizzazione e in lui come una illuminazione.
Sperimenterà che agire è illuminare, ma anche essere illuminati, sperimenterà che, se pregare è lasciarsi fare da Dio, è però anche imparare a compiere l'opera di Dio.
Un cristiano simile renderà grazie, perché tutti i suoi gesti diventeranno l'espressione di un amore che non conosce né limiti né eccezioni, un amore del quale soltanto Cristo ha detto agli uomini che lo devono e ricercare e donare.

- Madeleine Delbrel -
Indivisibile amore, Piemme 1994, p. 155




"Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena» (Matteo 6,34)

Tutto è previsto, predisposto saggiamente nella vita. 
Non si tratta di vivere abbandonandosi al destino: ma di farsi avvolgere dalla magia della vita quotidiana, riconoscendola come una “tessitura” che noi stessi abbiamo tessuto, un tappeto vivente su cui ogni giorno poggiamo i piedi: un cammino verso la conoscenza di sé.

- Tiziano Bellucci -

Se volete essere qualche cosa andate dove non siete niente.

Se volete avere qualche cosa andate dove non avete niente.

- L. de Wohl -
da "L'ultimo crociato"





Un fiore si fa strada attraverso una crepa nel marciapiede in cerca di sole. 
Un pinguino marcia per migliaia di chilometri in cerca di cibo per i suoi cuccioli. 
Il potente ruggito di un leone protegge la sua famiglia da pericoli vicini o lontani. 
Che abbia branchie, ali, peli o radici, ogni essere vivente ha voglia di vivere e di crescere.

Siamo tutti figli della Terra.  

- Ruby Roth - 




























Buona giornata a tutti :-)



sabato 8 gennaio 2022

Azione di grazie - Gregorio di Nissa (IV secolo)

Tu sei in verità, Signore, una sorgente pura e inesauribile di bontà.
Ci hai rigettati e di nuovo ci hai accolti con misericordia.
Ci hai odiato e ti sei riconciliato, ci hai maledetti e ci hai benedetti.
Ci hai cacciato dal paradiso e ci hai ricondotti;
ci hai tolto gli abiti di foglie per rivestirci di un mantello regale.
Hai aperto le porte della prigione, per liberare i condannati.
Con un’acqua pura ci aspergi, per purificarci delle nostre lordure.
Adamo ormai non dovrà più arrossire, quando tu lo chiamerai,
mai più la sua coscienza lo tradirà,
non dovrà più nascondersi sotto l’albero del giardino.
La spada di fuoco non chiuderà la porta del paradiso,
e non impedirà più di entrare a coloro che si avvicinano.
Tutto è cambiato per noi, che avevamo ereditato il peccato, in gioia splendente, e noi vediamo aprirsi il paradiso, fino al cielo.
Il creato, terra e cielo, la cui unità fu allora spezzata, ritorna all’antica amicizia;
gli uomini si uniscono agli angeli nella lode di Dio.
Per questo vogliamo intonare a Dio il cantico dell’allegrezza,
che una voce, sotto l’azione dello Spirito, ha una volta cantato profeticamente:
La mia anima è rapita di gioia nel Signore,
perché mi ha ricoperto con le vesti della salvezza,
mi ha ornata col mantello della letizia;
come al fidanzato, pose sulla mia testa il diadema, come la fidanzata, mi ornò di gioielli!
Colui che adorna la fidanzata è necessariamente il Cristo che è stato e sarà benedetto ora e nell’eternità. Amen.

- san Gregorio di Nissa - 
(IV secolo)


«Quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come di aquila, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi» 
(Isaia 40, 31)

«Con tutta l’intensità con la quale si può essere superbi di una religione radicata nell’umiltà, mi sento molto orgoglioso della mia religione: e mi danno un senso di particolare orgoglio quelle parti della mia religione, che quasi tutti chiamano superstizione.

Mi glorio d’essere incatenato da dogmi antiquati e di essere lo schiavo di credi morti (come i miei amici dediti al giornalismo ripetono con tanta ostinazione), perché so molto bene che morti sono i credi eretici e che solamente il dogma ragionevole ha una vita così lunga da poter essere chiamato antiquato.

Mi glorio di ciò che la gente chiama il mestiere, le arti del prete, perché proprio questo termine insultante, di seconda mano, esprime la verità medioevale che un prete, come ogni altro uomo, dovrebbe essere un artigiano.

Mi glorio di ciò che la gente chiama Mariolatria: fu essa che diede alla religione, nelle età più oscure, quell’elemento di cavalleria che ora trova la sua espressione nella forma ammuffita ed ammaliziata del femminismo.

Mi glorio di essere ortodosso in ciò che riguarda i misteri della Trinità e della Messa; mi glorio di credere nel confessionale; mi glorio di credere nel Papato».

- Gilbert Keith Chesterton -
“Come essere un pazzo”, in “Autobiografia”




Il nostro Dio è un Dio che veglia e non che sorveglia. 
Si sorveglia infatti in nome della legge, mentre si veglia in nome della tenerezza.

- Jacques Leclerc -

Come segno sul tuo cuore


Buona giornata a tutti :-)

giovedì 8 aprile 2021

Ti voglio bene - Lubich Chiara

Ti voglio bene,
non perché ho imparato a dirti così,
non perché il cuore mi suggerisce
questa parola,
non perché la fede mi fa credere
che sei amore,
nemmeno perché sei morto per me.
Ti voglio bene
perché sei entrato nella mia vita
più dell'aria nei miei polmoni,
più del sangue nelle mie vene.
Sei entrato
dove nessuno poteva entrare,
quando nessuno poteva aiutarmi,
ogniqualvolta nessuno poteva consolarmi.
Ogni giorno ti ho parlato.
Ogni ora ti ho guardato
e nel tuo volto ho letto la risposta,
nelle tue parole la spiegazione,
nel tuo amore la soluzione.
Ti voglio bene
perché per tanti anni
hai vissuto con me
ed io
ho vissuto di Te.
Ho bevuto alla tua legge
e non me n'ero accorta.
Me ne sono nutrita,
irrobustita,
mi sono ripresa,
ma ero ignara
come il bimbo che beve dalla mamma
e ancor non sa
chiamarla con quel dolce nome.
Dammi d'esserti grata
- almeno un po' -
nel tempo che mi rimane
di questo amore
che hai versato su me
e m'ha costretta
a dirti:
"ti voglio bene."


- Chiara Lubich -


Credere è scoprire di essere amati da Dio, è affidarsi totalmente a questo amore rispondendo all'amore con l'amore. 
Se tu mi ami, Dio entra in te e testimonia dentro di te, lui stesso. Lui dà un modo tutto nuovo di guardare la realtà che ti circonda. 
La fede ci fa vedere gli avvenimenti con i suoi stessi occhi, il disegno che egli ha su di noi, sugli altri, sulla creazione intera.

- Chiara Lubich -




Quando l'unità passa, lascia una sola orma: il Cristo. Ma per costruire l'unità è necessario cedere tutto; senza amare oltre ogni misura, senza perdere il giudizio proprio, senza perdere la propria volontà, i propri desideri, non saremo mai uno!

- Chiara Lubich -





Vi sono tra voi coloro che soffrono per prove spirituali o morali? Comprendeteli come e più di una madre. Illuminateli con la parola e con l’esempio. 
Non lasciate mancar loro, anzi accrescete attorno ad essi, il calore della famiglia. 

- Chiara Lubich - 



Buona giornata a tutti. :-)


domenica 11 ottobre 2020

Lettera di Don Tonino Bello ai giovani disoccupati

Carissimi,

lo so che di tempo ne avete da vendere...

Sono decenni che venite sottoposti ad analisi puntigliose, senza che se ne ricavi gran che. E sulla vostra pelle sono visibili i lividi lasciati da infiniti prelievi, senza che ancora si profili la più pallida ipotesi di terapia per quel male oscuro che si chiama disoccupazione. Non c'è che dire: le prospettive non sono proprio tali da tenervi su di morale. E mi sento demoralizzato anch'io. Tantissimo...

Quanta tristezza! Ma perché vi scrivo?

Sostanzialmente per tre motivi.

Anzitutto per dare spessore alle vostre speranze. Coraggio! Un giorno o l'altro le cose cambieranno. Sono in tanti a pensare che non potranno andare avanti così per molto tempo... Ma è indispensabile che la solidarietà reciproca la viviate prima voi, al punto da anteporla perfino alla vostra riuscita personale. Guardatevi dall'insidia di chi, sfruttando gli istinti di sopravvivenza, cerca di tenervi separati nelle rivendicazioni, magari con contentini a macchie di leopardo. E tenetevi lontani dalla logica del “si salvi chi può”, o “dell'ognuno per sè e Dio per tutti”. La quale logica, anche se vi dà l'apparenza del successo immediato, si ritorcerà domani sui vostri figli... 

La seconda cosa che voglio dirvi è questa: non vendetevi a nessuno. Anche a costo di morire di fame. Resistete tenacemente alle lusinghe di chi pensa di manipolarvi il cervello comprandovi con quattro soldi. Attenzione, perché di questi osceni tentativi di compravendita morale ce ne sono in giro parecchi. Anzi, alle vostre spalle c'è tutta un'orchestrazione di sfruttatori del disagio che vogliono ridurvi a «zona denuclearizzata». Ad automi, cioè, espropriati di quell'intimo nucleo di libertà da cui si misura la grandezza irripetibile di ogni uomo...

E infine voglio dire una cosa di cui forse solo i credenti potranno capire il paradosso. La vostra condizione, nonostante il vuoto pauroso delle tasche, vi conferisce un enorme potere d'acquisto sui mercati generali della redenzione...

Con voi, titolari della beatitudine che assicura sovrumani appagamenti a chi ha fame e sete della giustizia, la Chiesa oggi promette di essere solidale affinché sulla steppa della vostra desolazione maturino presto frutti di libertà.

Vostro + don Tonino, Vescovo



Non fidatevi dei cristiani “autentici” che non incidono la crosta della civiltà. Fidatevi dei cristiani “autentici sovversivi” come san Francesco d’Assisi che ai soldati schierati per le crociate sconsigliava di partire.
Il cristiano autentico è sempre un sovversivo.
Uno che va contro corrente non per posa ma perché sa che il Vangelo non è omologabile alla mentalità corrente.

+ don Tonino Bello



Quando i potenti non vanno d’accordo, ci vanno di mezzo i poveri.

- Fedro -


Buona giornata a tutti. :-)





martedì 11 febbraio 2020

Un cristianesimo virile e forte - Henri de Lubac

"Il cristianesimo, se noi andiamo diritti all’essenziale, è la religione dell’amore. 
“Dio è Amore, dice l’Apostolo Giovanni, e chi resta nell’amore, resta in Dio e Dio resta in lui”. 
Ogni migliore presa di coscienza della nostra fede, deve farcelo comprendere meglio. Certamente noi non dobbiamo disconoscere nessuna delle condizioni di questo amore e dei suoi fondamenti naturali, in particolare della giustizia senza della quale non c’è vero amore, di quella giustizia che oggi non viene men derisa che l’amore stesso: dobbiamo diffidare di tutte le sue contraffazioni, siano esse grossolane o sottili (oggi cosí numerose), o delle ricette troppo facili per ottenerlo. 
Ma alla fine dei conti, tutto è per lui, poiché è l’assoluto a cui tutto deve essere ordinato, in rapporto al quale tutto deve essere giudicato. 
Ora, talvolta con assalti violenti, qualche altra volta attraverso mille vie piú sottili, oggi si cerca di rapirgli questo primato. 
Il prestigio della Forza si insinua perfino in cuori cristiani, e ne caccia o almeno vi diminuisce la stima dell’Amore. 
Contro questi assalti, lo Spirito Santo ci comunichi il dono della Forza. Ma contro gli attacchi piú insidiosi, che ci comunichi anche il dono della Sapienza per farci comprendere in che cosa consiste la Forza cristiana. Questa non è da mettersi accanto o di fronte all’Amore, come un antagonista: essa deve essere coltivata al suo servizio.
Nello stato attuale del mondo, un cristianesimo virile e forte, deve giungere al punto di essere un cristianesimo eroico. Ma questo epiteto è una qualifica, non una definizione, in questo caso sarebbe una falsificazione. 
Soprattutto questo eroismo non consisterà nel parlare sempre di eroismo e delirare sulla virtú della forza – ciò che dimostrerebbe forse che si subisce l’ascendente di uno piú forte e che si è incominciato a cedere. Esso consisterà anzitutto nel resistere con coraggio, in faccia al mondo, e forse contro se stessi, alle attrattive e seduzioni di un falso ideale, per mantenere fieramente nella loro paradossale intransigenza i valori cristiani minacciati e derisi.
Resistere con una fierezza umile, poiché se il cristianesimo può e deve assumere le virtú del paganesimo antico, il cristiano che vuole restare fedele non può e non deve che respingere con un “no” categorico un neo-paganesimo che si è costituito contro il Cristo.
La dolcezza, la bontà, la delicatezza verso i piccoli, la pietà – sí, la pietà – verso quelli che soffrono, il rifiuto dei mezzi perversi, la difesa degli oppressi, la oscura dedizione, la resistenza alla menzogna, il coraggio di chiamare il male con il suo nome, l’amore della giustizia, lo spirito di pace e di concordia, l’apertura d’animo, il pensiero del cielo... ecco ciò che sarà salvato dall’eroismo cristiano, il quale farà veder che tutta questa “morale di schiavi” è una morale di uomini liberi, e che solo essa può fare l’uomo libero.
Non è mai stato promesso ai cristiani che sarebbero stati sempre i piú numerosi. (Piuttosto è stato loro annunciato il contrario). 
Neppure che essi sarebbero apparsi sempre i piú forti, né che gli uomini mai sarebbero stati conquistati da altro ideale che il loro. Ma in ogni caso il cristianesimo non avrà mai reale efficacia, non avrà mai esistenza reale, e non riuscirà mai a fare delle reali conquiste che colla forza del suo proprio spirito: con la forza della carità"

- Henri de Lubac -
Il dramma dell’umanesimo ateo, Morcelliana, Brescia, 1992, pp. 107-109


+ Cardinale Henri De Lubac (20 febbraio 1896 - 4 settembre 1991) è uno dei più insigni teologi cattolici del Novecento, oltre che uno dei principali ispiratori del Concilio Vaticano II; egli godette delle simpatie di Giovanni Paolo II, che lo volle cardinale.



L'Angelo custode

Peter Seewald: Lei conosce personalmente il suo angelo custode?

Joseph Ratzinger:  No. Personalmente mi sento in rapporto così diretto con Dio che, certo, sono grato di poter credere nella presenza dell'angelo custode, ma poi mi confronto direttamente con Dio. E' molto soggettivo. Ad altri uomini è dato di conoscerlo, e questo è per loro una certezza estremamente consolante. Allora diventa importante non fermarsi lì, a quello stadio, ma lasciare che l'angelo custode ci conduca a Dio e far sì che la direzione in cui esercitiamo la nostra relazione rimanga Dio.

Joseph Ratzinger - da "Dio e il mondo" In colloquio con Peter Seewald



"Soltanto sopportando se stesso e liberandosi dalla tirannide del proprio egoismo, l'uomo ritrova se stesso, la propria verità, la propria gioia e la propria felicità. 
La crisi del nostro tempo dipende principalmente dal fatto che ci si vuol far credere che si può diventare uomini senza il dominio di sé, senza la pazienza della rinuncia e la fatica del superamento delle difficoltà, che non è necessario il sacrificio di mantenere gli impegni presi, né lo sforzo per soffrire con pazienza la tensione fra ciò che si dovrebbe essere e ciò che effettivamente si è."

 [Hans Urs von Balthasar - Joseph Ratzinger, Perché sono ancora cristiano. Perché sono ancora nella Chiesa, Queriniana, traduzione G. Mion, Brescia 2005 III ed.]



Preghiera per il Papa

Signore Gesù,
pastore eterno di tutti i fedeli,
tu che hai costruito la tua Chiesa
sulla roccia di Pietro,
assisti continuamente il Papa
perchè sia, secondo il tuo progetto,
il segno vivente e visibile,
e il promotore instancabile
dell'unità della tua Chiesa
nella verità e nell'amore.
Annunci al mondo con apostolico coraggio
tutto il tuo vangelo.
Ascolti le voci e le aspirazioni
che salgono dai fedeli e dal mondo,
non si stanchi mai di promuovere la pace.
Governi e diriga il popolo di Dio
avendo sempre dinanzi agli occhi
il tuo esempio, o Cristo buon Pastore,
che sei venuto non per essere servito,
ma per servire e dare a vita per le pecore.
A noi concedi, o Signore,
una forte volontà di comunione con lui
e la docilità ai suoi insegnamenti.






Buona giornata a tutti :-)