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giovedì 23 giugno 2016

Che si ama quando si ama, e.... amore, amore, amore - Gonzalo Rojas

Che si ama quando si ama, mio Dio: la luce terribile della vita
o la luce della morte? Cosa si cerca, cosa si trova,
che cosa è questo: amore? 
La donna con la sua voragine, le sue rose, i suoi vulcani
o questo sole infiammato che è il mio sangue furioso
quando entro in lei fino alle ultime radici?
O è tutto un immenso gioco, Dio mio, e non c'è donna
e non c'è uomo ma un solo corpo: il tuo,
diramato in stelle di splendore, in fugaci particole
d'eternità visibile?
Muoio in questo, o Dio, in questa battaglia
d'andare e venire tra loro per le strade, di non poterne amare
trecento alla volta, perché sono condannato per sempre a una sola
a quella, a quell'unica che m'hai dato nel vecchio paradiso.

- Gonzalo Rojas - 






Non ti pare meraviglioso?
Io non ti conoscevo,
tu ignoravi la mia esistenza.
Pensa; e se le strade della vita
sulle quali noi camminiamo
non si fossero mai incontrate?
Una inezia, un ostacolo qualunque,
e noi saremmo rimasti lontani,
non ci saremmo conosciuti mai.
Sono talmente convinto
che era necessario che noi ci incontrassimo
che questo pensiero mi fa paura.
Dovevamo incontrarci,
perché Qualcuno ci guidava.

- Pieter Van Der Meer - 



Il vero amore è quello che ti scuote forte il cuore. 
Quello che non si sceglie, semplicemente si “sente” e si “riconosce”. 
Che non conosce scuse e indecisioni. 
Quello che ti fa mancare il fiato per le emozioni che ti fa provare. 
Quello che non conosce distanze, non vede problemi, che ti fa abbassare tutte le difese. 
Che ti fa capire che nulla è impossibile, per chi ama veramente.

- Agostino Degas - 




L'amore nasce perdendosi in uno sguardo incredibilmente diverso da tutti gli altri.

- Anna Biason - 



"Gli angoli retti non mi attraggono. 
E neppure le linee dure e inflessibili create dall’uomo.
Quello che mi piace sono le curve libere e sensuali.
Le curve che troviamo nelle montagne, nelle onde del mare,
nel corpo della donna che amiamo".

- Oscar Niemeyer - 





“Arriva un momento della vita in cui ti accorgi per cosa vale veramente la pena e per che cosa no. 
Ti accorgi chi sono le persone vere e chi no. 
Ti accorgi chi è stato importante, chi ti ha voluto bene... perché c'è sempre il momento in cui tiri le somme e volti pagina. 
Il momento in cui continui a camminare per la tua strada e nel frattempo cambi via. Non tutte le strade sono sempre dritte. Durante il percorso troverai qualche buca, qualcuno che ti ostacolerà, qualcosa dietro l'angolo. 
La strada della tua vita la spianerai da solo, pian piano camminando, e nel tragitto non smetterai mai di imparare.”

- Alessandro Baricco - 





Dimenticata? Tu sei parte della mia esistenza, di me stesso. Sei stata ogni parola che ho letto, da quando per la prima volta sono venuto qui. Tu eri dappertutto; facevi parte delle bellezze che la natura mi offriva: eri nel fiume, nelle vele dei bastimenti, nelle nuvole, nella luce, nell’oscurità, nel vento, nei boschi, nel mare, nelle strade. Sei stata l’incarnazione di ogni dolce fantasia cullata dalla mia mente. Le pietre con le quali sono stati costruiti i più solidi edifici di Londra, non sono più reali e meno indistruttibili delle tue mani, di quello che non siano e saranno la tua presenza e il tuo influsso su di me, qui e dovunque, ora e sempre. Fino all’ultima ora della mia vita non puoi che rimanere parte della mia anima, parte di quel po’ di bene che è in me, e di tutto il male.

- Charles Dickens -



Fidarsi….
Affidarsi..
Sentirsi…
Volersi…
Raggiungersi..
Perdersi….

E non voler più tornare indietro….


Buona giornata a tutti. :-)



mercoledì 1 giugno 2016

Preghiera di una donna in cucina

Signore,
padrone delle pentole, dei piatti e delle casseruole,
fra cui io passo la mia giornata,
io non posso essere la santa che medita seduta ai piedi del Maestro
 e che ricama per Lui,
con mani candide, una candida veste di broccato.
Bisogna che io diventi una santa qui, in cucina.
Perciò fà in modo che io ti piaccia quando accendo i fornelli,
 quando sorveglio la minestra sul fuoco;
quando lavo i piatti o li asciugo.
Se ho le mani di Marta, che il mio cuore sia quello di Maria.
Quando lavo per terra, inginocchiata,
penso alle tue mani che hanno sanato tante piaghe ed assolto i nostri torti.
Se lucido le scarpe, penso ai tuoi sandali, Signore.
Scusami se non ho il tempo di pregare a lungo.
 Riscalda la mia casa con il Tuo cuore.
Non lasciarmi sola quando sono triste, e abbi pazienza con me, ascoltami,
se qualche volta, stanca, mi lamento.
Quando servo a tavola il pranzo che ho preparato, accettalo anche Tu,
perchè in ognuno dei miei cari

io servo Te, o mio Signore.


Cristo nella casa di Marta e Maria - Jan Brueghel (1601-Anversa, 1678) 

Donne... senza passato, senza futuro...
Donne con la sofferenza scritta nelle rughe del viso...
Donne che lottano... che pregano, 
anche se spesso non sanno chi...
Donne in ginocchio pronte ad umiliarsi 
per un amore non corrisposto...
Che sorridono davanti ai figli e piangono in silenzio nel buio...
Che credono in ciò che gli racconti...
che venerano un uomo come un Dio, ma Dio non è...
Donne coraggio che scendono in campo a difenderti e...
che sanno esserti accanto e coccolarti 
anche quando tu le rinneghi...
Donne che conoscono l'amore perché
è quello che ogni giorno donano a chi spesso non lo merita...
Donne che sanno perdonare, che sanno capire i tuoi sbagli e...
che ci credono ancora non una ma mille volte ancora...
Donne che deluse non ne possono più e tirano fuori...
tutta la loro rabbia, le loro ferite, 
il loro orgoglio calpestato e deriso...
Donne che sanno dire basta...
che ricordano come si fa a dire "No"...
e che lentamente, a fatica, con coraggio
riprendono in mano le redini della loro vita...
per essere poi ancora più forti, più dolci, più vere...
e... nuovamente pronte ad Amare...
Perché le donne vere sanno amare, amare e sempre amare...
Le donne non si dimenticano!!

S. Patrucco


Cercare di vivere serenamente significa essere semplici d’animo.
Capire e amare l’essenza delle cose.
Conoscere e meravigliarci di tutto ciò che ci circonda.
Godere delle piccole cose, dei piccoli gesti.
Vivere come ci suggerisce il cuore.
Salvaguardando e valorizzando la nostra unicità.
Accettandoci come siamo, cercando di migliorarci.
Vivendo sereni.
Riconoscendo e gioendo di ogni istante di felicità.
Perché quegli istanti sono la nostra vita.

- Agostino Degas -



Buona giornata a tutti. :-)





mercoledì 25 maggio 2016

Chi c'è dietro una donna forte? - Ionela Craciun

Dietro ogni uomo forte c’è una donna forte.
Ma chi c’è dietro una donna forte? Nessuno lo sa... perché la donna forte non ti permette di guardare dentro di lei...
Lei prende vita tutte le mattine quando prende la sua maschera e quando nasconde i suoi sogni dentro la sua anima; come una Geisha, disegna il suo sorriso e caccia la tristezza dal suo sguardo. 

Non si specchia più di cinque minuti per paura che di scoprire le sue debolezze sepolte nel profondo della sua anima. Spesso non piange, le sue lacrime nascono dentro l’anima e muoiono sempre là, non sul suo viso.
Cammina sicura di sé lasciando dietro di sé la scia del suo profumo e le tracce dei suoi passi... E se per caso, crolla... si rialzerà da sola. 

L’anima di una donna prende fuoco in silenzio... Amala e non chiederle niente perché i suoi occhi ti diranno se ti ama...
La donna forte indossa una maschera ogni giorno e un solo uomo può vederla senza.
Quell'uomo incornicerà il suo viso e amerà il suo sguardo, a volte, confuso, e chiuderà gli occhi per poter mantenere la sua immagine per sempre. 

La donna forte amerà in silenzio e soffrirà sempre in silenzio, nascondendo la sua tristezza sotto una maschera con un bel sorriso.
La donna forte ha il coraggio di aprire una porta vietata. Non negozierà mai con la vita e non regalerà l’anima ferita in cambio del potere, ma continuerà a disegnare sorrisi sul suo viso fino a quando troverà la medicina perfetta.
Le donne forti… amale senza maschere, adorale i difetti, bacia le tracce del loro corpo che trovi nelle lenzuola..... e loro condivideranno con te la loro forza.
Non ti allontaneranno mai dalla loro anima!


- Ionela Craciun - 


Le donne sono tutto: mogli, mamme, amiche, amanti.
E spesso anche padri. 
Lavorano dentro e fuori casa facendo più fatica dell'uomo, 
per poi sentirsi dire che sono il “sesso debole”, “l’angelo del focolare”. 
Pensano più alle soluzioni che ai problemi, le donne.
Per questo amano, educano, lavorano, soffrono, sorridono. 
Fanno tutto con passione, con generosità, con fermezza, con sincerità. 
E non perdono mai la dignità e il sorriso, le donne. 
Solo loro sanno rinascere più forti di prima, dopo ogni delusione. 
Sanno andare controcorrente, 
perché è nella loro natura essere libere.
E percorrono strade difficili,
piene di buche, di salite e di tornanti, le donne.
Ma non si arrendono mai ed arrivano sempre alla meta. 
E si guardano indietro soddisfatte, orgogliose di loro. 
Le donne sono fatte così. 
Semplici, speciali, una vera forza della natura.
Semplicemente Donne!

- Agostino Degas - 


Nel mare puoi trovare centinaia di conchiglie differenti. ma solo dentro te stesso potrai trovare la determinazione e la perseveranza per conquistare quelle pochissime perle preziose che si nascondono in quel mare di conchiglie.
E nonostante le tempeste e quando tutto sembrerà ormai perduto, c’è sempre la speranza, una forza incredibile e inaspettata che ti farà ricominciare e che soffierà lontano gli ostacoli e tutto quanto ti preoccupava e ti spaventava.

- Marcio Kuhne - 


Preghiera alla Madonna di Czestochowa

O chiaramontana, Madre della Chiesa,
  con i cori degli angeli e i nostri santi patroni,
  umilmente ci prostriamo presso il tuo trono.
  Da secoli Tu risplendi
  di miracoli e di grazie qui ad Jasna Gòra,
  sede della tua misericordia.
Guarda i nostri cuori,
che ti presentano l'omaggio di venerazione e di amore. 
  Risveglia dentro di noi il desiderio della santità; 
  formaci veri apostoli di fede; 
  rinforza il nostro amore verso la Chiesa.

Ottienici questa grazia che tanto desideriamo...

O Madre dal volto sfregiato,
nelle tue mani depongo me stesso e tutti i miei cari.
  In Te confido;
  conto sulla tua intercessione presso Tuo Figlio.
  A gloria della Santissima Trinità.
  Amen.

Ave Maria, Ave Maria, Ave Maria.

  Sotto la tua protezione, noi ci rifugiamo,
  o Santa Madre di Dio; 
  e guarda a noi che siamo nella necessità.
  Nostra Signora della montagna luminosa,
prega per noi.




Buona giornata a tutti. :-)
www.leggoerifletto.it


mercoledì 20 aprile 2016

Separazione-divorzio: una domanda a Padre Alberto Maggi

Volevo fare una domanda molto semplice, ma molto pratica. Lei ha parlato prima a lungo del concetto di comunione con Dio. Io sono divorziata, tornerò mai in comunione con Dio?

C’è un libro pubblicato qui da La Cittadella “A partire dai cocci rotti”, dove, insieme ad altri, tratto l’argomento. E’ un argomento dolorosissimo, questo. 
E’ un argomento delicato che andrebbe trattato con le dovute maniere e nella dovuta sede. Comunque, non sono un profeta, naturalmente, ma non ci vuole molto a dire “siate ottimisti, perché è questione di tempo e la legislazione della chiesa cattolica riguardo i divorziati cambierà!”
Perché oggi la chiesa si trova di fronte a una grande contraddizione alla quale non sa dare una risposta. 
La chiesa rivendica, giustamente, la capacità che il Signore le ha dato di perdonare ogni colpa; ebbene, oggi la chiesa si trova di fronte all’impossibilità di perdonare la colpa del divorzio.
Non solo, l’assurdo è che, mentre la chiesa può perdonare gli omicidi, non può perdonare i divorziati.
Tant’è vero che il consiglio che io do spesso a queste persone che hanno questi problemi è: “Ammazza il tuo ex, fallo ammazzare se non hai il coraggio. Con un buon avvocato ti farai uno o due anni, ma poi sei a posto!” 
Allora, possibile che sia più grave divorziare dal proprio coniuge che ucciderlo? Certo no. 
Quindi la chiesa si trova di fronte a queste situazioni. 
Le risposte che ha dato –perché lo sapete i divorziati risposati sono esclusi dalla comunione con Dio – a meno che ... A meno che hanno trovato – io non so da quale parte è venuto fuori .... Quel problema è sempre lì.
Il problema non è mai nel cervello, mai nel cuore, ma è sempre giù... nei genitali – 

A meno che non vivano come fratello e sorella. 
Io ho sempre avuto la curiosità di sapere che rapporto aveva con la sorella questo qui che ha detto questa cosa. E’ qualcosa di pazzesco.
Ma allora il problema è tutto lì? Il problema è collocato nei genitali?
Allora la chiesa, sapete, in passato, alle origini, non consentiva ai vedovi di risposarsi. Poi man mano la chiesa – pensateci su, la chiesa è cambiata – ha consentito di contrarre di nuovo matrimonio però, pensate, che fino al Concilio Vaticano II, nella liturgia del matrimonio dei vedovi risposati non c’era la benedizione per la sposa. “Oh, sei stata benedetta una volta, mica la vorrai di nuovo!”
Allora chiediamoci: tra un divorziato e un vedovo non c’è grande differenza, per uno il coniuge è vivo e per l’altro è defunto, ma quando l’altro ormai s’è rifatto una vita, ormai non c’è più. 

Perché costringere? 
Come dice Gesù, “perché mettete dei pesi che neanche voi siete capaci di sopportare?”.
Vedete, noi preti abbiamo fatto una scelta, quella del celibato, che viene chiamata “carisma”, cioè è un impegno da parte dell’uomo, ma è anche una risposta da parte di Dio. 
Perché, se questo è un impegno, a volte non facile, viene addossato a persone che non hanno scelto il celibato, ma hanno scelto una vita insieme? 
Perché mettere dei pesi che neanche noi vogliamo sopportare, e possiamo portare?
Allora la legislazione sui divorziati indubbiamente cambierà. 

E’ questione di tempo – purtroppo i tempi della chiesa sono biblici – ma ricordiamoci soltanto questo – e lo ricorderemo domani nell’Eucaristia: Gesù non si presenta come un premio, ma come un regalo.
Il premio dipende dalle condizioni e dai meriti di chi lo riceve, il regalo dalla generosità del donatore. 

Chi ha orecchie per intendere, intenda.

- Padre Alberto Maggi - 

AVVERTENZA: La risposta a questa domanda è stata data in modo colloquiale da P. Alberto Maggi durante una conferenza. Il testo non è stato ne riveduto,ne corretto.
























Con la benedizione del matrimonio, si riceve la forza per amarsi ed essere fedeli l'uno all'altra e in quanto sacramento, la grazia di portare su di sé i limiti e gli errori dell'altro come fossero i propri. 
Qualsiasi marito e qualsiasi moglie sbaglia a volte così come ogni madre a volte sbaglia col figlio. 
Non siamo onniscienti e onnipotenti: non vediamo tutti gli elementi, non possiamo controllare nemmeno quelli che vediamo e l'egoismo umano a volte gioca brutti scherzi inconsci anche nel cuore più adorabile. 
In altre parole, non siamo Dio e guai a chi venera idoli anche all'interno del matrimonio. Ma una volta che ci si rende conto di questo, una volta che Dio è messo sul trono, nel matrimonio entra un enorme potere, per cui gli errori e i peccati dei due che sono stati fatti uno, possono servire per la reciproca santificazione. 

- Gilbert Keith Chesterton - 




A me non piace la famiglia delle fiabe, quella dove tutti vivono felici e contenti. 
Mi piace la famiglia reale, basata sull’amore vero e imperfetto, con i suoi problemi , con i suoi alti e bassi. Dove non mancano i contrasti, ma c’è sempre la volontà di affrontarli e risolverli insieme. 
La famiglia basata sulla “presenza” dei genitori e sull’esempio che danno ai figli, che vale cento volte più delle belle parole e delle prediche. 
Mi piace la famiglia dove ciascuno fa qualche piccola rinuncia che non gli pesa, perché fatta con amore, per amore. 
Mi piace la famiglia unita dove il rispetto e la libertà consentono a tutti di esprimersi e di crescere liberamente. Dove l’unità significa anche diversità. Dove si vive bene insieme ma dove ciascuno ha i propri spazi. E soprattutto dove si respira amore, rispetto e comprensione reciproca. 

- Agostino Degas - 





Buona giornata a tutti. :-)




domenica 3 aprile 2016

Donna - Carmen Yáñez

Quanto hai dato, donna:
secoli di luce 
che non hanno riflesso le coscienze
ingoiate da abissi di silenzio.
E quanto altro:
radici per tener salda la terra
velluto dell’amore
una spiga per raggiungere il cielo
fertili semenze del coraggio
per un mondo abitato dalla guerra.
E quanto altro.
Dai tuoi occhi 
albe e nebbie,
revisione del giudizio
in attesa dei fiori.
Minuta di piccole cose
recuperate dall’infanzia
nella scrittura dei sogni.
E quanto altro.
Foglie che coprono il pudore dell’universo
laghi generosi di acque vergini
spessore del segreto
delle profonde radici del tuo tempo.
Quanto autunno
a inondare la terra
e un colore crepuscolare
nella corteccia.

- Carmen Yáñez - 




La bellezza autentica di una donna è quella che deriva dalla ricchezza interiore. Che è quella dell’anima, quella di chi conosce ed esprime il vero amore. 
La bellezza che si legge nella luce degli occhi. 
Poco importa che quella persona abbia qualche difetto estetico. Quando quella persona sorriderà ed avrà negli occhi la luce che deriva dalla ricchezza interiore, si illuminerà. Anche i difetti ci appariranno pregi. E per noi sarà la donna più bella del mondo. 

- Agostino Degas -



Una donna è la storia delle sue azioni e dei suoi pensieri, 

di cellule e neuroni, 
di ferite e di entusiasmi, 
di amori e disamori. 
Una donna è inevitabilmente la storia del suo ventre, 
dei semi che vi si fecondarono, 
o che non furono fecondati, 
o che smisero di esserlo, 
e del momento, irripetibile, in cui si trasforma in una dea. 
Una donna è la storia di piccolezze, 
banalità, incombenze quotidiane, 
è la somma del non detto. 
Una donna è sempre la storia di molti uomini. 
Una donna è la storia del suo paese, della sua gente. 
Ed è la storia delle sue radici e della sua origine, 
di tutte le donne che furono nutrite da altre 
che le precedettero affinché lei potesse nascere: 
una donna è la storia del suo sangue.


- Marcela Serrano -


Buona giornata a tutti. :-)





giovedì 11 febbraio 2016

Vuoto d'amore - Alda Merini

Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.

- Alda Merini - 
Antologia di poesie: Vuoto d'amore, 
1991, Einaudi editore


O donne povere e sole,
violentate da chi

non vi conosce.
Donne che avete mani
sull’infanzia,
esultanti segreti
d’amore tenete conto
che la vostra voracità
naturale non
sarà mai saziata.
Mangerete polvere,
cercherete d’impazzire
e non ci riuscirete,
avrete sempre il filo
della ragione che vi
taglierà in due.
Ma da queste profonde
ferite usciranno
farfalle libere.

- Alda Merini -



Siamo state amate e odiate, adorate e rinnegate, baciate e uccise, solo perché donne.
- Alda Merini - 


"Le persone non si posseggono mai. Restano sempre libere di essere se stesse, di fare le proprie scelte. Di stare con noi, di andarsene. Le cose si posseggono, non le persone. La persona che amiamo non è mai “nostra”. Rimane sempre se stessa. Perchè amare è l’opposto di possedere." 

- Agostino Degas - 



Buona giornata a tutti. :-)




giovedì 12 novembre 2015

Tu vali!!! -

Si chiamava Betta. Frequentava la seconda superiore ed era la più terribile della classe. 
Non studiava, non taceva, non stava mai ferma, non obbediva… 
I consigli di classe trascorrevano per lo più a parlare di Betta, finché la preside invita a mandare Betta in presidenza, la prossima volta che ne avesse combinata qualcuna. 
Il giorno dopo Betta è in presidenza: «Se domani non porti questa nota firmata da tuo padre, in questa scuola non metti più piede!». 
Panico di Betta, ma panico anche dei compagni, perché Betta era la leader della classe. 
L’indomani mattina alle otto meno dieci siamo tutti fuori ad aspettare Betta e, quando la vediamo, le corriamo incontro. 
Betta ha una faccia che non si capisce se è al settimo cielo per la gioia o sottoterra per la disperazione. 
Ha in mano un piccolo foglietto e racconta: «Ieri sera, quando sono andata a dormire, mio padre non era ancora arrivato, così ho messo il diario aperto sul suo comodino e gli ho scritto questo biglietto: “Papà, lo so che ti ho deluso, ma devi firmare questa nota, altrimenti non posso più mettere piede a scuola. Non ti prometto che migliorerò, perché non ne sono capace. Ma tu, firma. Betta”.
«Questa mattina, appena mi sono alzata, la prima cosa che ho fatto è stata quella di cercare il diario che era chiuso sul mio comodino. 
La nota, per fortuna, era firmata e dietro il mio foglietto papà aveva scritto così: “Betta, non mi hai deluso, io so solo una cosa: TU VALI! Papà”». 
E quel “tu vali” bruciava tra le mani di Betta come una forza misteriosa che l’obbligava moralmente a dare tutto il meglio che aveva dentro di sé.





La perfezione non esiste. Non fa parte della natura umana.
E’ l’imperfezione che ci rende unici e irripetibili. Preziosi. Perché ogni imperfezione è diversità, è un pregio. Possiamo essere molto di più che perfetti. Possiamo essere sinceri e veri. Unici. 

- Agostino Degas -                                                                  
















«Alfine mi riconquistavo, alfine accettavo nella mia anima il rude impegno di camminar sola, di lottare sola, di trarre alla luce tutto quanto in me giaceva di forte, d’incontaminato, di bello; alfine arrossivo dei miei inutili rimorsi, della mia lunga sofferenza sterile, dell’abbandono in cui avevo lasciata la mia anima, quasi odiandola. Alfine risentivo il sapore della vita, come a quindici anni».


- Sibilla Aleramo - 
da: “Una donna”




Buona giornata a tutti. :-)