Si chiamava Betta. Frequentava la seconda superiore ed
era la più terribile della classe.
Non studiava, non taceva, non stava mai
ferma, non obbediva…
I consigli di classe trascorrevano per lo più a parlare di
Betta, finché la preside invita a mandare Betta in presidenza, la prossima
volta che ne avesse combinata qualcuna.
Il giorno dopo Betta è in presidenza:
«Se domani non porti questa nota firmata da tuo padre, in questa scuola non
metti più piede!».
Panico di Betta, ma panico anche dei compagni, perché Betta
era la leader della classe.
L’indomani mattina alle otto meno dieci siamo tutti
fuori ad aspettare Betta e, quando la vediamo, le corriamo incontro.
Betta ha
una faccia che non si capisce se è al settimo cielo per la gioia o sottoterra per
la disperazione.
Ha in mano un piccolo foglietto e racconta: «Ieri sera, quando
sono andata a dormire, mio padre non era ancora arrivato, così ho messo il
diario aperto sul suo comodino e gli ho scritto questo biglietto: “Papà, lo so
che ti ho deluso, ma devi firmare questa nota, altrimenti non posso più mettere
piede a scuola. Non ti prometto che migliorerò, perché non ne sono capace. Ma
tu, firma. Betta”.
«Questa mattina, appena mi sono alzata, la prima cosa
che ho fatto è stata quella di cercare il diario che era chiuso sul mio
comodino.
La nota, per fortuna, era firmata e dietro il mio foglietto papà
aveva scritto così: “Betta, non mi hai deluso, io so solo una cosa: TU VALI!
Papà”».
E quel “tu vali” bruciava tra le mani di Betta come una forza misteriosa
che l’obbligava moralmente a dare tutto il meglio che aveva dentro di sé.
- Agostino Degas -
La perfezione non esiste. Non fa parte della natura
umana.
E’ l’imperfezione che ci rende unici e irripetibili. Preziosi. Perché ogni imperfezione è diversità, è un pregio. Possiamo essere molto di più che perfetti. Possiamo essere sinceri e veri. Unici.
E’ l’imperfezione che ci rende unici e irripetibili. Preziosi. Perché ogni imperfezione è diversità, è un pregio. Possiamo essere molto di più che perfetti. Possiamo essere sinceri e veri. Unici.
- Agostino Degas -
«Alfine mi riconquistavo, alfine accettavo nella mia
anima il rude impegno di camminar sola, di lottare sola, di trarre alla luce
tutto quanto in me giaceva di forte, d’incontaminato, di bello; alfine arrossivo
dei miei inutili rimorsi, della mia lunga sofferenza sterile, dell’abbandono in
cui avevo lasciata la mia anima, quasi odiandola. Alfine risentivo il sapore
della vita, come a quindici anni».
- Sibilla
Aleramo -
da: “Una donna”
Buona giornata a tutti. :-)
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