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martedì 7 gennaio 2025

La sera - don Luciano Vitton Mea

 «È ora che io scenda sulla terra », disse la signora delle ultime ore del giorno. Era la sera. E avanzava dolcemente, av­volta dai veli del crepuscolo.
Il sole era già scomparso all’orizzonte la­sciando dietro di sé una scia di fuoco che an­dava spegnendosi lentamente. 
Intanto suo­navano le campane e si accendevano a migliaia le luci nelle città e nelle campagne. 
E si accesero anche le stelle nel cielo; quelle vicine e quelle lontane. 
Tutte si preparava­no a scortare la notte che, intanto, arrivava. 
«Dovrò cederle il posto», sospirò la sera. 
La notte, infatti, avanzava a grandi passi e al suo passaggio calava l’ombra sulle cose. 
«Tu hai davvero vita breve », disse la notte appena vide la sera. «Non disponi che di un piccolo spazio conteso al crepu­scolo. 
Io invece, dispongo di molte ore ». 
«È vero », rispose la sera, «sono breve. Ma ho il privilegio di riunire le famiglie, di rasserenare i cuori dai tumulti del giorno e disporli al meritato riposo. Vale la pena di­sporre anche solo di un piccolo spazio se si può essere utili ». E sorrise.

 Non è il «molto » che ci rende importanti ma il modo di utilizzare il «poco ».

Don Luciano Vitton Mea
http://latraccia.myblog.it/



La strada che porta a colui che ci aspetta fra i poveri …...

...Che cosa è accaduto ai Magi? Hanno portato oro, incenso e mirra.
Non si tratta di doni di cui si sente la necessità tutti i giorni...
Questi doni sono un atto di giustizia. In base alle norme che a quel tempo vigevano in Oriente, significano che si riconosce che una persona è Dio-re. Questi doni sono un atto di sottomissione.
Dicono: ti accetto come sovrano. Sono a tua disposizione. Disponi di me. Questi doni vogliono dire che da quel momento i donatori appartengono al sovrano, riconoscono nella sua autorità il loro percorso e la loro salvezza.
E la conseguenza che ne deriva è immediata. Essi non possono più proseguire per la loro strada ...
Sono stati condotti sulla strada del Bambino, e ormai la loro strada sarà per sempre quella strada, che farà loro trascurare i grandi e i potenti di questo mondo e li porterà a colui che ci aspetta fra i poveri.
La strada sarà la strada del Dio che si è fatto bambino, la strada dell'amore che solo può trasformare il mondo, per quanto inerme possa sembrare di fronte alla strada della forza...

- Card. Joseph Ratzinger  -
dall' "Omelia per l'Epifania del 1987" 






Per un sorso di luce
attraversiamo il mondo
e attracchiamo ai più remoti
porti del cosmo.
Per un sorso di luce
ci giochiamo tutto.
Per un sorso di luce,
ci lasciamo alle spalle
anni di insipide certezze.
Per un sorso di luce
capace di appagare
quella violenta sete di felicità
che ci divora…
Per un sorso di luce...

- Patrizio Righero - 



Buona giornata a tutti. :-)


venerdì 3 gennaio 2025

Rimani con noi, Signore - san Giovanni Paolo II, papa

 


Come i due discepoli del Vangelo,
ti imploriamo, Signore Gesù: rimani con noi!
Tu, divino Viandante,
esperto delle nostre strade
e conoscitore del nostro cuore,
non lasciarci prigionieri delle ombre della sera.
Sostienici nella stanchezza,
perdona i nostri peccati,
orienta i nostri passi sulla via del bene.
Benedici i bambini,
i giovani, gli anziani,
le famiglie, in particolare gli ammalati.
Benedici i sacerdoti e le persone consacrate.
Benedici tutta l'umanità.
Nell' Eucarestia ti sei fatto "farmaco d'immortalità"
dacci il gusto di una vita piena,
che ci faccia camminare su questa terra
come pellegrini fiduciosi e gioiosi,
guardando sempre al traguardo
della vita che non ha fine.
Rimani con noi, Signore!
Rimani con noi! Amen

Beato Giovanni Paolo II




Certi vuoti, Signore,
scavano il volto
e fanno l’uomo diverso.
Certi vuoti, Signore,
spingono su strade sbagliate
a cercare pienezze bugiarde.
Certi vuoti, Signore,
inquinano gli occhi.
Certi vuoti, Signore,
portano a fondo,
ma anche sul fondo, Signore,
Tu tendi la mano
Ai tuoi figli
E li disseti
Con acqua limpida
Che disseta e sazia.
Certi vuoti, Signore,
solo Tu li puoi colmare.

di Patrizio Righero


“Il valore di una persona risiede in ciò che è capace di dare e non in ciò che è capace di prendere.”

- Albert Einstein - 



Preghiera per la sera

E’ passato un altro giorno Signore,
è passato un altro giorno
e ho percorso un altro tratto delle strade della vita.
Perdonami per tutte le volte che ho risposto “Si” alla tua parola
per poi comportarmi nel modo contrario.
Perdonami per tutte le volte che ho fatto il bene
solo dopo alcuni ripensamenti ed indecisioni.
Aiutami domani a ritrovare l’entusiasmo
per accogliere senza condizioni il tuo difficile invito ad amare i fratelli.
Il silenzio della notte renda più vera la mia preghiera,
perché con il riposo del corpo,
il cuore possa contemplare l’ampiezza
e la profondità della tua pace. Amen


Buona giornata a tutti. :-)


giovedì 2 gennaio 2025

Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, preghiere

In realtà, solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell'uomo



Mi pento, o Sommo Bene, di quante offese ti ho fatte. 
Mi pento e ti amo più di me stesso. 
Sento in me un gran desiderio di amarti; questo desiderio tu me lo doni, dammi dunque forza di amarti assai. 
È giusto che ti ami assai chi assai ti ha offeso. 
Deh, ricordami sempre l’amore che mi hai portato affinché l’anima mia arda sempre per te d’amore, a te sempre pensi, 
te solo desideri ed a te solo cerchi di piacere. 
O Dio d’amore, io che un tempo sono stato schiavo dell’inferno, 
ora tutto a te mi dono. 
Accettami per pietà e legami col tuo amore. 
Gesù mio, d’oggi innanzi, 
sempre amandoti voglio vivere ed amandoti voglio morire. 
O Maria, Madre e speranza mia, 
aiutami ad amare il tuo e mio caro Dio; 

quest’unica grazia ti chiedo e da te la spero. 

Gloria al Padre....

Gesù Bambino, abbi pietà di noi.

(Sant’Alfonso Maria de’ Liguori)


Santa Maria di fronte ai cambi che scuotono la storia, donaci di sentire sulla pelle i brividi dei cominciamenti. Facci capire che non basta accogliere: bisogna attendere.
Accogliere talvolta è segno di rassegnazione. Attendere è sempre segno di speranza. 
Rendici, perciò, ministri dell' attesa. E il Signore che viene, Vergine dell' avvento, ci sorprenda, anche per la tua materna complicità, con la lampada in mano. 

- Don Tonino Bello -


Mio Redentore, io guardo la mia cecità ed ammiro la Vostra Misericordia. 

Caro mio Redentore, 

quanto sono stato così cieco in passato da lasciare Voi, 
Bene infinito, 
Fonte di tutte le consolazioni per le misere e brevi soddisfazioni dei sensi! 
Io guardo la mia cecità 
ed ammiro la Vostra Misericordia 
che con tanta bontà mi ha sopportato! 
Vi ringrazio perché ora Voi mi fate conoscere la mia pazzia 
e l’obbligo che io ho di amarVi. 
Accrescete Voi in me il desiderio di Voi e l’amore. 
Fate che io mi innamori di Voi, o amabile Infinito, 
che non sa più cosa fare per essere amato da me 
e desidera tanto il mio amore!
“Si vis, potes me mundare” 
(dal latino “Se vuoi, puoi mondarmi”). Amen.

(Sant'Alfonso Maria de' Liguori)


My Redeemer, i look at my blindness and i  admire your mercy 

My dear Redeemer, how much I have been so blind as to leave You in the past, infinite Good, Source of all consolation, because of the poor and brief satisfactions of the senses! I look at my blindness and I admire your Mercy that has tolerated me with so much goodness! I thank You because now You make me know my madness and the obligation that I have to love You. Increase in me the desire of You and the love. Grant me to fall in love with You, o lovable Infinite, Who no longer knows what to do to be loved by me and want so much my love!
"Si vis, potes me mundare" (from the Latin “If Thou wilt, Thou canst make me clean."). Amen.

(St. Alphonsus Maria Liguori Doctor of the Church)



"Madonna con bambino", Marianne Stokes

"Gesù è venuto sotto le sembianze di un bambino, per mostrarci il grande desiderio di colmarci dei suoi beni. Ora in lui sono nascosti tutti i tesori; il suo Padre celeste gli ha dato tutto nelle mani. Se vogliamo luce, egli per questo è venuto, per illuminarci. Se vogliamo forza per resistere ai nemici, egli per questo è venuto, per confortarci. Se vogliamo il perdono e la salvezza, egli per questo è venuto, per perdonarci e salvarci. Se vogliamo infine il sommo dono dell'amor divino, egli è venuto per infiammarci; e soprattutto a questo fine si è fatto bambino ed ha voluto a noi comparire quanto più povero ed umile, tanto più amabile, per togliere da noi ogni timore e per guadagnarsi il nostro amore. Tutti i bambini sanno guadagnarsi un tenero affetto da chi li guarda; ma chi non amerà poi con tutta la tenerezza un Dio, vedendolo fatto fanciullino, bisognoso di latte, tremante di freddo, povero, avvilito ed abbandonato, che piange, che vagisce in una mangiatoia sopra la paglia? Ciò faceva esclamare l'innamorato San Francesco: Anime, venite ad amare un Dio fatto bambino, fatto povero, ch'è tanto amabile, e ch'è sceso dal cielo per darsi tutto a voi". 

Sant'Alfonso Maria de' Liguori, vescovo e dottore della Chiesa,

Terza meditazione per la novena


Preghiera per la sera

Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore.
Ti ringrazio di avermi creato,
fatto cristiano e conservato in questo giorno.
Perdonami il male, oggi commesso e,
se qualche bene ho compiuto, accettalo.
Custodiscimi nel riposo e liberami dai pericoli.
La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Amen

Buona giornata a tutti :-)

sabato 5 ottobre 2024

La contemplazione - padre Thomas Merton

 La contemplazione non deve essere confusa con l'astrazione. 
Una vita contemplativa non va vissuta con un ritiro permanente dentro la propria mente. 
L'esistenza ridotta e limitata di un piccolo gruppo isolato e specializzato non basta per la «contemplazione». 
Il vero contemplativo non è meno interessato degli altri alla vita normale, non è meno preoccupato per quello che capita nel mondo, ma più  interessato, più preoccupato. 
Il fatto di essere un contemplativo lo rende capace di un interesse maggiore e di una preoccupazione più profonda. Essendo distaccato, e avendo ricevuto il dono di un cuore puro, egli non si limita a prospettive ristrette e provinciali. Non è coinvolto facilmente nella confusione superficiale che la maggior parte degli uomini prende per realtà. E per questa ragione può vedere più chiaramente ed entrare più direttamente nella pura attualità della vita umana. La cosa che lo distingue dagli altri uomini, e che gli dà il chiaro vantaggio su di essi, è il fatto di possedere una comprensione molto più spirituale di ciò che è «reale» e di ciò che è «effettivo». 

- Padre Merton Thomas - 
da: "L'esperienza interiore. Note sulla contemplazione" Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 2005, p. 212



L'uomo si serve della sua intelligenza nella maniera più completa e totale solo quando tutte le sue capacità conoscitive convergono in un intelletto illuminato, aperto e guidato dallo Spirito Santo. 
L'uomo contemplativo è colui che guarda attraverso la sua intelligenza con l'occhio luminoso dello Spirito Santo. 

 - Marko Ivan Rupnik  - 
da: "Il discernimento, Lipa 2007,p. 25




Il contemplativo non è semplicemente un uomo a cui piace starsene seduto a pensare, o tanto meno uno che se ne sta seduto con lo sguardo assente. 
La contemplazione è qualcosa di più della pensosità o della tendenza alla riflessione. Indubbiamente un'indole pensosa e riflessiva non è certo da disprezzarsi in questa nostra era di vacuità e di automatismo, e può effettivamente condurre l'uomo alla contemplazione. [...].
Il contemplativo non è isolato in se stesso, ma è liberato dal suo io esteriore ed egotistico attraverso l'umiltà e la purità di cuore - quindi non esiste più in lui un serio ostacolo all'amore semplice ed umile per gli altri uomini.

- Padre Merton Thomas - 
da: "Semi di contemplazione", B. Tasso - E. Lante Rospigliosi (Edd),  Ed. Garzanti, 1991, pp. 17; 57


Ti ringrazio per il tuo amore incondizionato, perché non mi hai dimenticato e abbandonato.
Ti ringrazio perché vegli su ogni attimo della mia vita; i momenti di gioia e di difficoltà, attraverso i quali mi conduci alla maturità e alla fede profonda.
Ti ringrazio per l’aiuto che mi dai, aiuto che conduce al bene, quando in te depongo la mia fiducia.
Ti ringrazio perché mi proteggi da ogni forza oscura e perché posso sentire la tua vicinanza e l’amore, l’aiuto e la salvezza.
Grazie per coloro che mi hai assegnato per sostenermi e assistermi attraverso le vie della vita.
Grazie per la tua bontà e la misericordia che mi accompagna ovunque mi trovi.
Grazie perché mi permetti di abbandonare i brutti pensieri e mi induci a pensare a quel che mi cura e incoraggia.
Grazie per tutti i tuoi doni, in particolare per il dono d’amore che allontana da me ogni paura.
Ti adoro, Gesù, ti onoro e ti rendo grazie, per la misericordia che hai di me in questo momento e perché io possa stare con te e rivolgerti questa preghiera. Amen.




Buona giornata a tutti. :-)

venerdì 17 maggio 2024

Il legno inutile - don Bruno Ferrero

 In un angolo sperduto del mondo, nel folto di una foresta fittissima, c'era una scaletta. 
Era una semplice scala a pioli, di vecchio legno stagionato e usurato. Era circondata da abeti, lacci, betulle. Alberi stupendi. Là in mezzo sembrava davvero una cosa meschina.
I boscaioli che lavoravano nella foresta, un giorno, arrivarono fin là. Guardarono la scala con commiserazione: "Ma che robaccia è?" esclamò uno.
"Non è buona neanche da bruciare" disse un altro.
Uno di loro impugnò l'ascia e l'abbatté con due colpi ben assestati. 
Venne giù in un attimo. Era davvero una cosa da niente. I boscaioli si allontanarono ridacchiando.
Ma quella era la scala su cui ogni sera si arrampicava l'omino che accendeva le stelle.
Da quella notte il cielo sulla foresta rimase senza stelle.

C'è una scala anche dentro di te. Paragonata alle tante cose che ti vengono offerte ogni giorno è un niente. Ma è la scala che serve per salire ad accendere le stelle nel tuo cielo.
Si chiama preghiera.

- don Bruno Ferrero - 
da: "A volte basta un raggio di sole"


"Una sera, anzi una notte, mentre ero in attesa del sonno che tardava ad arrivare, mi sono seduto in un campo, ascoltando la conversazione tranquilla di alcuni agricoltori vicini.
Parlavano di cose molto semplici, anche se nessuna di esse era grossolana o frivola come accade in altre classi sociali. I nostri contadini parlano raramente e quando lo fanno è per dire qualche cosa di necessario, sensibile, e, a volte, di saggio.
Alla fine essi tacquero, come se la maestà serena e solenne della notte, senza luna ma brulicante di stelle, aveva fatto scendere un misterioso incantesimo su quelle anime semplici .
Rompendo il silenzio, ma non l'incantesimo, la voce rustica di un corpulento, tarchiato contadino, che giaceva disteso sul prato, con gli occhi fissi alle stelle, esclamò, quasi come se stesse obbedendo ad una profonda ispirazione: "Come sono belle! Eppure alcuni dicono che Dio non esiste."

L'ho ripetuta a me stesso molte volte da allora, la frase di quel vecchio contadino del luogo. Dopo mesi di arido studio, quella frase toccò la mia mente e il mio cuore in modo così vivido che ancora adesso mi ricordo di quella semplice scena come se fosse ieri.

Quel contadino umbro non sapeva nemmeno leggere, ma nel suo cuore, tutelato da una vita onesta e laboriosa, c'era un piccolo angolo in cui la luce di Dio scese con potenza non molto inferiore a quella dei profeti e forse superiore a quella dei filosofi".

-  Enrico Fermi - 



Ti ringrazio Dio dei cieli per la straordinaria grazia di potere stare di fronte a te.
Grazie per avermi mandato lo Spirito Santo e di avermi colmato con ogni suo dono.
Grazie per l’amore e la gioia, la pace e la pazienza, la bontà e l’autocontrollo.
Grazie per questa preghiera di Adorazione.
Ti ringrazio per la gioia di totale resa a te.
Grazie per la mia sincera penitenza, di avere provato il tuo perdono.
Grazie di avermi dato il coraggio per poterti pregare nel bisogno.
Ti ringrazio perché mi porti alla completa e sincera conversione, distruggendo in me le vecchie abitudini.
Grazie per la grazia di poterti ascoltare e crescere nella fede in te.
Grazie per il tuo disegno su di me.



Buona giornata a tutti. :-)

mercoledì 15 maggio 2024

Preghiera a Nostra Signora di Sheshan, Cina

 


Vergine Santissima, Madre del Verbo incarnato e Madre nostra,
venerata col titolo di "Aiuto dei cristiani" nel Santuario di Sheshan,
verso cui guarda con devoto affetto l’intera Chiesa che è in Cina,
veniamo oggi davanti a te per implorare la tua protezione.
Volgi il tuo sguardo al Popolo di Dio e guidalo con sollecitudine materna sulle strade della verità e dell’amore, affinché sia in ogni circostanza fermento di armoniosa convivenza tra tutti i cittadini.

Con il docile "sì" pronunciato a Nazaret tu consentisti
all’eterno Figlio di Dio di prendere carne nel tuo seno verginale
e di avviare così nella storia l’opera della Redenzione,
alla quale cooperasti poi con solerte dedizione,
accettando che la spada del dolore trafiggesse la tua anima,
fino all’ora suprema della Croce, quando sul Calvario restasti
ritta accanto a tuo Figlio che moriva perché l’uomo vivesse.

Da allora tu divenisti, in maniera nuova, Madre
di tutti coloro che accolgono nella fede il tuo Figlio Gesù
e accettano di seguirlo prendendo la sua Croce sulle spalle.
Madre della speranza, che nel buio del Sabato santo andasti
con incrollabile fiducia incontro al mattino di Pasqua,
dona ai tuoi figli la capacità di discernere in ogni situazione,
fosse pur la più buia, i segni della presenza amorosa di Dio.

Nostra Signora di Sheshan, 
sostieni l’impegno di quanti in Cina, tra le quotidiane fatiche, continuano a credere, a sperare, ad amare, affinché mai temano di parlare di Gesù al mondo e del mondo a Gesù.

Nella statua che sovrasta il Santuario tu sorreggi in alto tuo Figlio,
presentandolo al mondo con le braccia spalancate in gesto d’amore.
Aiuta i cattolici ad essere sempre testimoni credibili di questo amore,
mantenendosi uniti alla roccia di Pietro su cui è costruita la Chiesa.

Madre della Cina e dell’Asia, prega per noi ora e sempre. Amen!

- papa Benedetto XVI -



Prayer to Our Lady of Sheshan - China

Virgin Most Holy, Mother of the Incarnate Word and our Mother, venerated in the Shrine of Sheshan under the title "Help of Christians", the entire Church in China looks to you with devout affection. W
e come before you today to implore your protection. Look upon the People of God and, with a mother’s care, guide them along the paths of truth and love, so that they may always be a leaven of harmonious coexistence among all citizens.

When you obediently said "yes" in the house of Nazareth, you allowed God’s eternal Son to take flesh in your virginal womb and thus to begin in history the work of our redemption. You willingly and generously cooperated in that work, allowing the sword of pain to pierce your soul, until the supreme hour of the Cross, when you kept watch on Calvary, standing beside your Son, who died that we might live.

From that moment, you became, in a new way, the Mother of all those who receive your Son Jesus in faith and choose to follow in his footsteps by taking up his Cross. Mother of hope, in the darkness of Holy Saturday you journeyed with unfailing trust towards the dawn of Easter. Grant that your children may discern at all times, even those that are darkest, the signs of God’s loving presence.

Our Lady of Sheshan, sustain all those in China, who, amid their daily trials, continue to believe, to hope, to love. May they never be afraid to speak of Jesus to the world, and of the world to Jesus. In the statue overlooking the Shrine you lift your Son on high, offering him to the world with open arms in a gesture of love. 
Help Catholics always to be credible witnesses to this love, ever clinging to the rock of Peter on which the Church is built. 
Mother of China and all Asia, pray for us, now and for ever. Amen!

- pope Benedict XVI - 



La Cattedrale di Sheshan

La Cattedrale di SheShan è una chiesa cattolica sorta dove, nel 1863, fu costruito in un primo tempio, in una collina nei pressi a della città di Shangai. Deve il nome alla sua collocazione sulla cima occidentale di SheShan, una collina del Distretto di Songjiang, a ovest dell'area metropolitana di Shanghai. È il più grande edificio di culto cristiano di tutta l'Asia orientale, meta di pellegrini provenienti dall'intera Asia. La chiesa occupa un'area di un ettaro ed è alta circa 20 metri. È a forma di croce latina, secondo la struttura della Basilica. Vi sono tre ingressi: a nord, ad ovest e a sud. La porta principale guarda a sud-ovest. La navata è lunga 55,81 metri e larga 24,68 metri. Il soffitto è posto a 16,46 metri. Vi sono 3000 posti a sedere. L'altare è sul lato orientale, è fatto di marmo con decorazioni in oro e giada intarsiata. L'esterno della chiesa è in prevalenza fatto di granito. Parte del tetto è coperta da tegole cinesi smaltate. Il campanile si trova nell'angolo a sud-est. Misura 38 metri. Sulla sua cima vi è la statua di bronzo della Madonna con il Bambino, alta 4,8 metri ("Nostra Signora di Zose"). Durante la rivolta dei Taiping, alcuni missionari gesuiti acquistarono un appezzamento di terreno sulle pendici meridionali della collina. In quel luogo c'era un monastero buddista in rovina. Le costruzioni rimaste vennero demolite e furono costruiti un piccolo edificio usato come residenza dei missionari e una cappella. Sulla cima della collina, sul luogo dove si trovava una stanza Maitreya, venne eretto un piccolo padiglione in cui fu collocata una statua della Madonna. 



Nel giugno 1870, a causa di disordini scoppiati a Tianjing vennero bruciate le chiese del luogo. I gesuiti di Shanghai pregarono presso la statua della Madonna e fecero voto di costruire una chiesa in suo onore in cambio della sua protezione. In seguito, si iniziò a costruire la chiesa. Il legno venne inviato da Shanghai e la pietra fu comprata in Fujian. Si portarono a mano tutti i materiali da costruzione sulla collina. In due anni, la chiesa era completata. La prima chiesa aveva la forma di una croce e incorporava caratteristiche architettoniche sia cinesi sia occidentali. Una veranda sorretta da dieci colonne fu posta all'ingresso. Davanti alla chiesa, furono collocati otto leoni di pietra. Nel 1894, si aggiunsero molte costruzioni accessorie: una cappella a metà strada salendo la collina, un santuario dedicato al Sacro Cuore, alla Madonna e a San Giuseppe Lungo il sentiero che conduce alla chiesa furono costruite quattordici stazioni della Via Crucis. Nel 1925, la chiesa esistente sembrava inadeguata, molto indietro rispetto ad altre chiese di Shanghai quanto a dimensioni e decorazioni. Perciò, venne demolita e ricostruita. Poiché il prete e architetto portoghese (Ye Zhaochang) era molto rigoroso sulla qualità della costruzione, ci vollero dieci anni perché l'intero progetto avesse termine. La chiesa, infatti, venne terminata nel 1935. 

Nel 1942, il papa Pio XII eresse la Cattedrale di SheShan a Basilica minore. Nel 1946, la Santa Sede incoronò la statua di Nostra Signora di Zose, posta sulla cima del campanile. (Zose è come gli abitanti di Shanghai pronunciano il termine SheShan). Dopo la rivoluzione comunista del 1949, la Cattedrale di SheShan subì gravi danni durante la Rivoluzione culturale: vennero distrutte le vetrate colorate della chiesa, le sculture lungo la Via Dolorosa, la statua in cima al campanile e molte altre opere d'arte. Al termine della Rivoluzione culturale, si cominciò a riparare i danni. All'inizio, la statua fu sostituita con una semplice croce di ferro. Poi, nel 2000, venne posizionata una nuova statua.



Le 14 stazioni della Via Crucis sono situate ad ogni curva del sentiero che sale la ripida collina che porta alla chiesa. A metà strada, in uno spiazzo ci sono due cappelle, una per la devozione al Sacro Cuore e l'altra alla Santa Madre. Nelle vicinanze, si trova la Stazione di SheShan dell'Osservatorio astronomico di Shanghai, costruito inizialmente dai Gesuiti. Nel 1874, papa Pio IX dichiarò che i pellegrini che si recavano a SheShan in maggio (il mese dedicato alla Santa Madre) avrebbero ricevuto l'indulgenza plenaria. Per questo, pellegrini provenienti da tutta la Cina iniziarono a riunirsi a SheShan in maggio, una pratica che continua ancora oggi. I pellegrini viaggiano in lungo e in largo per fare il loro pellegrinaggio annuale a SheShan, pregano lungo la Via Crucis il Santo Rosario e partecipano alla Messa in questo luogo santo. Per tradizione, molti dei Cattolici della zona erano pescatori e facevano il pellegrinaggio in barca. Questa tradizione continua tra i Cattolici del luogo, per cui in maggio le insenature attorno a SheShan spesso si riempiono di barche.





Preghiera per la sera

Vengo a te, Signore, in questa sera.
Rifletto davanti a te sulle vie che ho percorso oggi,
sulle parole che ho pronunciato,
sul lavoro che ho realizzato.
Penso agli uomini che hanno incrociato la mia vita.
E adesso vengo verso di te con tutto quello che ho e che sono:
con la mia fede modesta e la mia speranza timida.
Accoglimi nella comunità dei tuoi amici.

Buona giornata a tutti :-)