Visualizzazione post con etichetta maggio. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta maggio. Mostra tutti i post

sabato 6 maggio 2017

Alla Madonna - Santa Caterina da Siena

O Maria, Maria, tempio della Trinità!
O Maria, portatrice del fuoco! 
Maria, porgitrice di misericordia,
Maria germinatrice del frutto, 
Maria ricomperatrice dell'umana generazione, 
perché sostenendo la carne tua 
nel Verbo fu ricomprato il mondo: 
Cristo lo ricomprò con la sua passione 
e tu col dolore del corpo e della mente. 
Maria mare pacifico, 
Maria donatrice di pace, 
Maria terra fruttifera. 
Tu, Maria, sei quella pianta novella 
della quale abbiamo il fiore odorifero 
del Verbo unigenito Figliuolo di Dio, 
perché in te, terra fruttifera, fu seminato questo Verbo.
Tu sei la terra e sei la pianta di fuoco, 
tu portasti il fuoco nascosto 
e velato sotto la cenere della tua umanità.

- Santa Caterina da Siena - 




Santa Maria, donna del silenzio, ammettici alla tua scuola [...] 
Persuadici che solo nel silenzio maturano le cose grandi della vita: la conversione, l'amore, il sacrificio, la morte.

- don Tonino Bello - 




Buona giornata a tutti. :-)






martedì 2 maggio 2017

L’Ave Maria

Quando dico Ave Maria, il Cielo esulta, la terra si riempie di stupore. 
Quando dico Ave Maria, Satana fugge, trema l’inferno.
Quando dico Ave Maria, il mondo perde valore, il cuore si strugge di Amore per Dio.
Quando dico Ave Maria, sparisce l’accidia, ogni istinto si placa.
Quando dico Ave Maria, sparisce la tristezza, il cuore si riempie di gioia. Quando dico Ave Maria, si accresce la devozione, inizia il pentimento dei peccati.
Quando dico Ave Maria, il cuore è colmo di speranza e di consolazione. Quando dico Ave Maria, l’anima è forte e ricolma di Amor di Dio.

- Beato Alano della Rupe - Il Salterio di Gesù e di Maria - il Santissimo Rosario, libro IV -



O potente Madre di Dio e Madre mia Maria,
è vero che non sono degno neppure di nominarti,

ma Tu mi ami e desideri la mia salvezza.

Concedimi, benché la mia lingua sia immonda,
di poter sempre chiamare in mia difesa
il tuo santissimo e potentissimo nome,
perché il tuo nome è l’aiuto di chi vive e la salvezza di chi muore.

Maria purissima, Maria dolcissima, concedimi la grazia
che il tuo nome sia da oggi in poi il respiro della mia vita.
Signora, non tardare a soccorrermi ogni volta che Ti chiamo,
poiché in tutte le tentazioni e in tutte le mie necessità
non voglio smettere di invocarti ripetendo sempre: Maria, Maria.

Così voglio fare durante la mia vita
e spero particolarmente nell’ora della morte,
per venire a lodare eternamente in Cielo il tuo amato nome:
“O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria”.

Maria, amabilissima Maria,
che conforto, che dolcezza, che fiducia, che tenerezza
sente l’anima mia anche solo nel pronunciare il tuo nome,
o soltanto pensando a Te!
Ringrazio il mio Dio e Signore che Ti ha dato per mio bene
questo nome così amabile e potente.

O Signora, non mi basta nominarti qualche volta,
voglio invocarti più spesso per amore;
voglio che l’amore mi ricordi di chiamarti ad ogni ora,
in modo tale da poter esclamare anch’io insieme a Sant’Anselmo:
“O nome della Madre di Dio, tu sei l’amore mio!”.

Mia cara Maria, mio amato Gesù,
i vostri dolcissimi Nomi vivano sempre nel mio ed in tutti i cuori.
La mia mente si dimentichi di tutti gli altri,
per ricordarsi solo e per sempre di invocare i vostri Nomi adorati.

Mio Redentore Gesù e Madre mia Maria,
quando sarà giunto il momento della mia morte,
in cui l’anima dovrà lasciare il corpo,
concedetemi allora, per i vostri meriti,
la grazia di pronunciare le ultime parole dicendo e ripetendo:
“Gesù e Maria vi amo, Gesù e Maria vi dono il cuore e l’anima mia”.

- Sant’Alfonso Maria de’ Liguori - 



Buona giornata a tutti. :-)




martedì 31 maggio 2016

Il detenuto e la formica – don Bruno Ferrero -

Un uomo fu condannato a 20 anni di carcere. Il suo problema era ovviamente ammazzare il tempo.
Dopo alcuni mesi scoprì che alcune formiche risiedevano stabilmente sotto l'intonaco scheggiato della sua cella. Una di quelle formiche sembrava particolarmente dotata e il detenuto decise di ammaestrarla.
Ci volle un sacco di pazienza, ma dopo cinque anni la formica ubbidiva agli ordini, ballava su un capello ben teso e faceva il doppio salto mortale. 
Altri cinque anni dopo, la meravigliosa (e longeva) formichina sapeva cantare tutte le canzoni di Sanremo. 
Cinque anni dopo la formica parlava correttamente quattro lingue.
Stava per imparare la quinta quando l'uomo venne scarcerato. Si mise in tasca la preziosa formica nella speranza che gli servisse a guadagnare un mucchio di soldi esibendosi alla televisione.
Uscito di prigione, andò diritto in un bar e, dopo aver bevuto, non resistette alla tentazione di sfoggiare la bravura della sua formica. La posò sul bancone e chiamò il barista: "Guardi questa formica!".
Il barista, senza perdere un attimo di tempo schiacciò la formica dicendo: "La prego di scusarci signore".

Tanti genitori ed educatori dedicano anni di fatica e di passione per educare i loro ragazzi. Spesso basta un attimo e il risultato di tanti sforzi va in rovina. Perché c'è sempre un malaugurato "barista" dietro l'angolo. E' meglio addestrare elefanti che formiche.

- Don Bruno Ferrero -
Da: “L'Importante è la rosa”, Elledici


Da ogni difficoltà, può nascere il bene.
"Pen­so che il naufragio (di San Paolo) parli per noi. 
Dal suo naufragio, per Malta è nata la fortuna di avere la fede. Così anche noi possiamo pensare che i naufragi della vita possono fare il progetto di Dio e possono essere utili per nuovi inizi nella nostra vita...
Senza un morire, senza il naufragio di ciò che è solo nostro,
non c’è comunione con Dio, non c’è redenzione".

- papa Benedetto XVI - 


Una vita tutta dolcezza sarebbe insulsa; il sale è amaro, se preso da solo, ma quando è gustato nella pietanza, dà sapore alla carne. Le difficoltà sono il sale della vita. 

- Robert Baden-Powell - 


 Ave, Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte.
Amen.


Ave Maria, gratia plena,
Dominus tecum,
benedicta tu in mulieribus,
et benedictus fructus ventris tui, Iesus.
Sancta Maria, mater Dei,
ora pro nobis peccatoribus, 
nunc et in hora mortis nostrae.
Amen.

Buona giornata a tutti. :-)



lunedì 30 maggio 2016

Ma il mare è Dio - Padre Andrea Panont

Ogni uomo, anche se marcio, anche se morto…se si lascia travolgere dalle onde della Misericordia infinita, se si lascia inghiottire dalla profondità del suo Amore immenso ….
Grazie a Gesù, questa operazione non è assurda; è una vera, sublime realtà.
Trovarsi sulla spiaggia al tramonto del sole è un’occasione unica per fermarsi e guardare, meglio, contemplare ciò che accade nell’aria, in cielo, sulla terra e…dentro di te.
Una di queste occasioni mi si è presentata l’autunno scorso…
Finito lo spettacolo, gratuito perché impagabile, del tramonto, ho potuto assistere alla raccolta e alla cernita dei pesci che tutte le sere avviene dopo il ritorno delle barche dalla pesca.
I pescatori lavoravano accanto al loro barcone tra la ressa di curiosi che si godevano quest’operazione così pittoresca. 

La cernita del pescato in appositi contenitori: pesci buoni, pesci meno buoni, piccoli e grandi. 
I pesci morti e marci o difettosi venivano ributtati in mare o lasciati lì d’attorno, sul bagnasciuga.
Alla fine, la barca è ripartita lasciando sulla spiaggia e sul bagnasciuga un “macello” di sporcizia e di disordine inqualificabile.
Al mattino seguente vi ritornai con un amico per due passi ai primi raggi del sole. Superate le dune, ci si presenta la stessa spiaggia con un mare tranquillo: “Che spettacolo – commenta subito l’amico – guarda che bello è il mare, pulito, terso, tranquillo con una spiaggia meravigliosa e ben levigata dal continuo sciacquio e sciabordio delle onde.”
Nella mia fantasia girava un’altra meraviglia: proprio la quiete dopo la tempesta. Il mio amico non aveva visto cos’era successo la sera precedente; non s’immaginava neppure la sporcizia e il disordine lasciato dai pescatori, il sangue del pesce ferito, i resti di quello marcio e la puzza di quello morto.
Lui non sapeva…Ma io che avevo visto, mi beavo d’un altro spettacolo: la trasformazione prodotta dal mare. 
Il mare con il continuo andirivieni delle sue onde, con la sua vitalità e la sua profondità, ha reso questo servizio incantevole: ha inghiottito tutta la sporcizia, ha fatto sparire il disordine.
Tutto ha tramutato in sé: tutto è diventato “il mare” che il mio amico ha giustamente definito “una meraviglia”. 
Tutta la “sporcizia” era diventata mare.

Appena a casa ho scritto un foglietto e l’ho appiccicato al mio confessionale: 
“Il pesce, anche se marcio, anche se morto, se è gettato in mare diventa mare”.

Racconto Contemplazione di Padre  Andrea Panont




L'uomo impara la sua prima lezione d'amore amando un essere umano, ma in realtà l'amore è dovuto soltanto a Dio.

- Hazrat Inayat Khan -
1872-1927 mistico indiano




Prendi il largo

Quando il tuo battello ancorato da molto tempo nel porto ti lascerà l'impressione ingannatrice di essere una casa, quando il tuo battello comincerà a mettere radici nell'immobilità del molo, prendi il largo.

E' necessario salvare a qualunque prezzo l'anima viaggiatrice del tuo battello e la tua anima di pellegrino.

- Dom Helder Camara - 
da: Mille ragioni per vivere


"Maria!
Quando Tu forse
avevi altri progetti di vita,
Dio è entrato nella Tua vita
con il Suo progetto speciale.
E Tu, come umile Sua serva,
gli hai generosamente aperto
le porte del Tuo cuore.
Il Tuo esempio mi sprona
a volgermi anch'io verso Il Signore
per dirgli:
“Vieni nei miei sogni
e nei miei progetti,
nelle mie speranze
e nelle mie paure".
Perciò, Signore
entra nelle mie tenebre,
nelle mie angosce
e nelle mie sofferenze.
Entra anche
in quegli angoli
della mia vita
in cui ho amato
più la mia volontà
che la Tua".
Amen.


Buona giornata a tutti. :-)



domenica 29 maggio 2016

Il credo dell'ottimista - Christian Daa Larson

Prometti a te stesso di infondere bontà‚ bellezza‚ amore
ad ogni persona che incontri;
di far sentire a tutti i tuoi amici
che c’è qualcosa di grande in loro;
di guardare al lato bello di ogni cosa e
di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà.
Prometti a te stesso di pensare solo al meglio‚
di lavorare solo per il meglio; di aspettarti solo il meglio‚
di essere entusiasta del successo degli altri come lo sei del tuo.
Prometti a te stesso di dimenticare gli errori del passato
per guardare a quanto di grande puoi fare in futuro‚
di essere sereno in ogni circostanza e
di regalare un sorriso ad ogni creatura che incontri;
di dedicare così tanto tempo a migliorare il tuo carattere
da non aver tempo per criticare gli altri.
Prometti a te stesso di essere troppo nobile per l’ira‚
troppo forte per la paura‚
troppo felice per lasciarti vincere dal dolore.

- Christian Daa Larson - 
(1874 -1954)

L’originale fu pubblicato nel 1912 in un libro intitolato Your Forces and How To Use Them


Coltiva il giardino dei tuoi pensieri, riscalda la serra del tuo cuore, difendi il prato della tua mente, nessuno potrà rubarti la bellezza che hai in fondo all'anima. 


- San Giovanni Bosco - 




Il senso dell’umorismo è terapeutico, non ha effetti collaterali,  migliora l’efficienza del cervello e del sistema nervoso, difende la psiche dagli attacchi di malumore, dalle preoccupazioni e dalle insoddisfazioni continue.


Il buon umore allunga la vita, ringiovanisce, rinforza le difese immunitarie, favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni, attenua la depressione, l’ansia e stimola il metabolismo, la produzione di endorfine, di anticorpi e di neurotrasmettitori come serotonina, noradrenalina, dopamina.


O Vergine Santissima, amica del silenzio e della solitudine, che ci invitate a questo prediletto vostro Santuario, degnatevi parlarci al cuore parole di vita quali Voi sapete rivolgere ai vostri figli, massime nei momenti della tribolazione e della necessità, e chiamateci a sincera penitenza, a piena emenda dei nostri costumi, a vita veramente cristiana e santa.

Ave Maria

O Vergine benignissima, che tutto cuore pei vostri figli, vi compiacete dispensare in questo santo luogo con straordinaria larghezza i tesori di grazia che il Vostro Divin Figlio vi ha affidati, abbiate pietà anche di noi, liberateci dai mali che soffriamo, dateci forza contro le tentazioni, ravvivate in noi lo spirito di Gesù Cristo e, se è per il nostro meglio, concedeteci quello che ardentemente desideriamo e con tanta fiducia ci aspettiamo da Voi. 

Ave Maria 

O Vergine potentissima, che in questo luogo di vostra particolare predilezione avete consolato tante anime col liberarle dal peccato e dai mali che ne sono le conseguenze, col manifestar loro le vie su cui il Signore le voleva, coll'infervorarle nei santi loro proponimenti, consolate noi pure col renderci vostri fervorosissimi figli, sempre fedeli al vostro amore ed alla pratica generosa delle cristiane virtù fino alla morte. Così sia. 

Ave Maria.

Salus infirmorum, ora pro nobis. 
Consolatrix afflictorum, ora pro nobis. 
Refugium peccatorum, ora pro nobis. 
Madonna del Bosco, pregate per noi


Buona giornata a tutti. :-)




sabato 28 maggio 2016

L'amore non è già fatto, si fa - Padre Michel Quoist

Non è un vestito già confezionato,
ma stoffa da tagliare, preparare e cucire.

Non è un appartamento chiavi in mano,
ma una casa da concepire, costruire, conservare e, spesso, riparare.

Non è una vetta conquistata,
ma scalate appassionanti e cadute dolorose.

Non è un solido ancoraggio nel porto della felicità,
ma è un levar l'ancora, è un viaggio in pieno mare.

Non è un sì trionfale che si segna fra i sorrisi e gli applausi,
ma è una moltitudine di "sì" che punteggiano la vita,
tra una moltitudine di "no" che si cancellano strada facendo.

Non è l'apparizione improvvisa di una nuova vita,
perfetta fin dalla nascita,
ma sgorgare di sorgente e lungo tragitto di fiume
dai molteplici meandri, qualche volte in secca,
altre volte traboccante,
ma sempre in cammino verso il mare infinito.

- Padre Michel Quoist - 



Non puoi amare la sofferenza, essa rimane un male anche dopo la venuta di Gesù Cristo, ma tu puoi amare l'occasione che essa ti porge per offrire e ricuperare:

-il tuo mal di testa di oggi,

-la stanchezza di tutto il corpo oppresso dalla fatica,
-la lancinante sofferenza che morde la tua carne e non ti lascia riposare,
-l'immobilità dolorosa,
-l'infermità,
-la sofferenza morale, piccola o grande, passeggera o permanente,
-il lavoro penoso o monotono, impegno sindacale o politico che assorbe o strazia, sensibilità urtata, fallimento dei tuoi sforzi, caduta umiliante...


Tutte le tue sofferenze:

il Cristo le ha già sofferte,
offerte,
il Padre le ha ricevute dalle mani del Figlio Suo come penitenza dei peccati,
per mezzo dell'amore di Gesù Cristo esse hanno già riscattato il mondo.


- Padre Michel Quoist -
da: "Riuscire. Suggerimenti per una vita autenticamente cristiana"


Regina della Pace

Aiutaci, dolce Vergine Maria, aiutaci a dire:
ci sia pace per il nostro povero mondo.
Tu che fosti salutata dallo Spirito della Pace,
ottieni pace per noi.
Tu che accogliesti in te il Verbo della pace,
ottieni pace per noi.
Tu che ci donasti il Santo Bambino della pace,
ottieni pace per noi.
Tu che sei vicina a Colui che riconcilia 
e dici sempre sì a Colui che perdona,
votata alla sua eterna misericordia,
ottieni a noi la pace.
Astro clemente nelle notti feroci dei popoli,
noi desideriamo la pace.
Colomba di dolcezza tra gli avvoltoi dei popoli,
noi aspiriamo alla pace.
Ramoscello di ulivo che germoglia nelle foreste bruciate 
dei cuori umani,
noi abbiamo bisogno di pace.
Perchè siano finalmente liberati i prigionieri,
gli esiliati ritornino in patria,
tutte le ferite siano risanate,
ottieni per noi la pace.
Per l’angoscia degli uomini ti chiediamo la pace.
Per i bambini che dormono nelle loro culle
ti chiediamo la pace.
Per i vecchi che vogliono morire nelle loro case
ti chiediamo la pace.
Madre dei derelitti, nemica dei cuori di pietra,
stella che risplendi nelle notti dell’assurdo,
ti chiediamo la pace. Amen.



Buona giornata a tutti. :-)


venerdì 27 maggio 2016

Le due grazie che il Signore ci dona - don Luigi Giussani


Le due grazie che il Signore dona

sono la tristezza e la stanchezza.

La tristezza perché mi obbliga
alla memoria,
la stanchezza perché mi obbliga
alle ragioni per cui faccio le cose.
Fa' o Dio che una positività totale
guidi il mio animo,
in qualsiasi condizione mi trovi,
qualunque rimorso abbia,
qualunque ingiustizia
senta pesare su di me,
qualunque oscurità mi circondi,
qualunque inimicizia,
qualunque morte mi assalga,
perché Tu che hai fatto tutti gli esseri
sei per il bene.
Tu sei l'ipotesi positiva
su tutto ciò che io vivo.

- Don Luigi Giussani -



Il cammino del Signore è semplice come quello di Giovanni e Andrea, di Simone e Filippo, che hanno cominciato ad andare dietro a Cristo: per curiosità e desiderio. Non c'è altra strada, al fondo, oltre questa curiosità desiderosa destata dal presentimento del vero.

- don Luigi Giussani - 
da: Alla ricerca del volto umano, Rizzoli


Al mattino

Uno s'arresta un istante,
pensando che quelle ore che gli incombono

sono un pezzetto del cammino al destino:
Ti riconosco come il mio scopo!
Padre nostro che stai nei cieli
nel profondo, da cui io nasco.
Ti offro la mia giornata.
Questa mia giornata la riconosco come
un passaggio ulteriore verso di Te,
un pezzo del cammino verso di Te.
Aiutami a che io non mi abbandoni alla violenza
e sia me stesso,
ami, cioè affermi l'Altro,
perché io non mi faccio da me,
e perciò debbo rispettare ciò che sono,
ciò che Tu mi hai fatto.
E debbo rispettare l'altro,
e amare l'altro,
perché Tu l'hai fatto.
- Don Luigi Giussani - 



Inno a Maria

Salve, Maria, creatura la più preziosa della creazione;
salve Maria, purissima colomba; 
salve, Maria, torcia inestinguibile; 
salve, perché da Te nacque il Sole di giustizia. 
Salve, Maria, dimora dell’immensità, che racchiudesti nel tuo seno il Dio immenso, il Verbo unigenito, producendo senza aratro e senza seme, la spiga incorruttibile. 
Salve, Maria, Madre di Dio, acclamata dai profeti, benedetta dai pastori quando con gli Angeli cantarono il sublime inno a Betlemme: «Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà»’ (Lc 2,14). 
Salve, Maria, Madre di Dio, gioia degli Angeli, giubilo degli Arcangeli che Ti glorificano in Cielo. 
Salve, Maria, Madre di Dio: per Te adorarono Cristo i Magi guidati dalla stella d’oriente. 
Salve, Maria, Madre di Dio, per la quale Giovanni Battista, fin dal seno di sua madre, sobbalzò di gioia.. 
Salve, Maria, Madre di Dio, che portasti al mondo una grazia ineffabile. 
Salve, Maria, Madre di Dio, che facesti splendere nel mondo Colui che è la vera luce, nostro Signore Gesù Cristo. 
Salve, Maria, Madre di Dio, che portasti la luce a quelli che erano nelle tenebre e nell’ombra della morte. 
Salve, Maria, Madre di Dio, Madre di Colui che i Vangeli proclamano benedetto. 
Salve, Maria, Madre di Dio, per la quale venne al mondo il Vincitore della morte e il Distruttore dell’inferno. 
Salve, Maria, Madre di Dio, per la quale venne al mondo l’Autore della creazione e il Restauratore delle creature, il Re dei Cieli. 
Salve, Maria, Madre di Dio, per la quale rifulse e risplendette la gloria della Risurrezione…


Buona giornata a tutti. :-)