Darebbero chissà cosa per ciò che tu hai e che raramente apprezzi....sarebbero felici all'inverosimile.
Tu hai la salute, tu stai abbastanza bene ecco perchè oggi devi essere di buon umore per tutto il giorno.
"Maestro, cosa
si fa quando si è disperati?"
"Si inizia a
camminare.
In silenzio. In un
bosco.
In compagnia solo
della propria disperazione. E si sta in ascolto dei simboli che giungono da
ogni minuscola manifestazione della natura. Una pigna ti può raccontare tanto,
come anche il sottile ago di un albero. La foresta è tutta lì per parlarti e
rivelarti il segreto. Della tua disperazione."
"Non conosco il
linguaggio della natura, come faccio a comprenderlo?"
"E' un
linguaggio che è già dentro di te. Parlato dai tuoi nonni e dai nonni dei tuoi
nonni e tramandato fino a te. Non con le parole. Attraverso i codici dell'anima
che sono evidenti a tutti ma che risultano essere troppo pericolosi per il
nostro comodo vivere. Negarli, rifiutarli e deriderli sono modi per allontanare
l'anima da noi.
Vai nel fitto bosco,
buio e umido, e proprio là parla alla tua disperazione come se fosse il tuo
maestro interiore. E accogli senza riserve i consigli che ti arrivano."
"E se non sento
nulla?"
"Il silenzio che
sentirai è già di per sé uno dei più grandi insegnamenti. Vuol dire che è ora
per te di rimanere nel vuoto. E di non ricercare altro. Abbuffati di mancanza e
resisti alla tua voglia di riempirla.
- Elena Bernabè -
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La strage di Rignano sull'Arno Nella foto la famiglia di Robert Einstein cugino di Albert Einstein, premio Nobel per la Fisica nel 1921. Albert si trasferì in America a causa delle persecuzioni antisemite che già imperversavano in Germania e in Europa. Quando Adolf Hitler salì al potere nel gennaio 1933, Einstein era professore ospite all'Università di Princeton. Nello stesso anno i nazisti promulgarono "La Legge della Restaurazione del servizio Civile" a causa della quale tutti i professori universitari ebrei furono licenziati e durante gli anni trenta fu condotta una campagna da parte di professori tedeschi (premi Oscar) che etichettò i lavori di Einstein come "fisica ebraica", in contrasto con la "fisica tedesca" o "ariana". Il 3 agosto 1944, nel corso della II^ guerra mondiale, a Rignano sull’Arno, Firenze, Italy, avvenne la strage della famiglia Einstein, nota anche come strage di Rignano e strage del Focardo. Dopo un sommario e violento interrogatorio furono fucilate tre donne: Cesarina (detta Nina) Mazzetti, Luce ed Annamaria (detta Cicì) Einstein, rispettivamente moglie e figlie di Robert Einstein, cugino del celebre scienziato Albert Einstein. La casa fu data a fuoco, mentre Lorenza, Paola e l'altra cugina, Anna Maria Bellavite furono rinchiuse in una stanza buia e risparmiate dalla furia omicida. Dal suo rifugio nei boschi della vallata, Robert vide le fiamme e, scoprendo la strage della sua famiglia tentò vanamente il suicidio. La mattina del 4 agosto 1944, tra le fiamme di Villa Il Focardo, un foglio attaccato a un albero: “Abbiamo giustiziato i componenti della famiglia Einstein, rei di tradimento e giudei.” In realtà Cesarina Mazzetti, figlia di un pastore protestante, non era ebrea e così le due figlie. L'unica loro colpa era di portare il nome degli Einstein. Robert Einstein si tolse la vita il 13 luglio 1945 in occasione di quello che avrebbe dovuto essere il giorno del suo 32º anniversario di matrimonio con Nina. Fu sepolto accanto alla sua famiglia nel cimitero della Badiuzza. Albert Einstein rinunciò alla cittadinanza tedesca e svizzera e restò negli Stati Uniti fino alla morte. http://archiviostorico.corriere.it/2011/febbraio/22/Una_taglia_per_trovare_chi_co_9_110222020.shtml http://www.intoscana.it/intoscana2/opencms/intoscana/sito-intoscana/Contenuti_intoscana/Canali/Arte-e-Cultura/visualizza_asset.html?id=1082133 |