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sabato 15 maggio 2021

Com’è difficile essere padri - Franco Nembrini

1)"La nostra gioventù ama il lusso, è maleducata, 
si burla dell'autorità e non ha alcun rispetto degli anziani.
I bambini di oggi sono dei tiranni, non si alzano 
quando un vecchio entra in una stanza, 
rispondono male ai genitori, in una parola; sono cattivi."

2)"Non c'è più alcuna speranza 
per l'avvenire del nostro paese 
se la gioventù di oggi prenderà il potere domani, 
poiché questa gioventù è insopportabile, 
senza ritegno, terribile."

3)"Il nostro mondo ha raggiunto uno stadio critico, 
i ragazzi non ascoltano più i loro genitori:
la fine del mondo non può essere lontana."

4)"Questa gioventù è marcia nel profondo del cuore.
I giovani sono maligni e pigri,
non saranno mai come la gioventù di una volta;
quelli di oggi non saranno capaci 
di mantenere la nostra cultura."

La prima è di Socrate (470 a.C.),
la seconda è di Esiodo (720 a.C.), 
la terza è di un sacerdote dell’antico Egitto (2000 a.C.) 
e l’ultima è un’incisione su un vaso di argilla 
dell’antica Babilonia (3000 a.C.). 
_____________________________________
È solo per dire: piantiamola di farci del male; 
l’educazione è in questa situazione da mò!!!


- Franco Nembrini -
in “Com’è difficile essere padri” 
Centro culturale di Milano 

Franco Nembrini



"...e che ti vedano lieto e forte davanti alla realtà è l’unico modo che hai di educarli."
"Il problema coi figli o con gli alunni non può essere farli diventare cristiani, farli pregare, farli andare in Chiesa. Se ti poni così sentiranno questo come una pretesa da cui difendersi e da cui prendere le distanze.
Tutto il segreto dell’educazione mi pare che sia questo: i tuoi figli ti guardano: quando giocano non giocano mai soltanto, qualsiasi cosa facciano in realtà con la coda dell’occhio ti guardano sempre, e che ti vedano lieto e forte davanti alla realtà è l’unico modo che hai di educarli.
Lieto e forte non perché sei perfetto (tanto non lo crederanno mai, e come è patetico e triste il genitore che cerca di nascondere ai figli il proprio male) ma perché sei tu il primo a chiedere e ad ottenere ogni giorno di essere perdonato.
Così tra l’altro con loro sei libero, anche di sbagliare, libero dall’angoscia di dover far vedere una coerenza impossibile, perché il tuo compito di padre è semplicemente quello di guardare un ideale grande, sempre, e loro ti tentano, loro tendono l’elastico, ti mettono alla prova sempre: sono tutti figliol prodighi."

- Franco Nembrini - 
da: "Di padre in figlio. Conversazioni sul rischio di educare"




A un concorso di 10 posti di impiegato si presentano a volte in 200.000. Quanto studio! Quanto impegno e fatica! Per il corso matrimoniale, niente o quasi: ci si sposa senza aver letto, neppure per mezz’ora, un libro sull’educazione o aver discusso su di essa. Per costruire un ponte si richiedono titoli e onestà professionale. E per impiantare un uomo? E’ incredibile la leggerezza con cui vengono affrontate la maternità e la paternità ai nostri giorni! Si è fatto tanto per il controllo delle nascite, e per il controllo dei genitori? 

- Pino Pellegrino - 




"Ma pensiamo che le prime vittime, le vittime più importanti, le vittime che soffrono di più in una separazione sono i figli. 
Se sperimenti fin da piccolo che il matrimonio è un legame “a tempo determinato”, inconsciamente per te sarà così. In effetti, molti giovani sono portati a rinunciare al progetto stesso di un legame irrevocabile e di una famiglia duratura. Credo che dobbiamo riflettere con grande serietà sul perché tanti giovani “non se la sentono” di sposarsi. C’è questa cultura del provvisorio … tutto è provvisorio, sembra che non c’è qualcosa di definitivo”.

Papa Francesco, Udienza Generale, mercoledì 29 aprile 2015



Buona giornata a tutti. :-)


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lunedì 7 maggio 2018

Adesso ci sono computer e ancora più computer - Charles Bukowski

Adesso ci sono computer e ancora più computer
e presto tutti ne avranno uno,
i bambini di tre anni avranno i computer
e tutti sapranno tutto
di tutti gli altri
molto prima di incontrarli
e così non vorranno più incontrarli.
Nessuno vorrà incontrare più nessun
altro mai più
e saranno tutti
dei reclusi
come me adesso…


- Charles Bukowski -
(Andernach, 16 agosto 1920-San Pedro, 9 marzo 1994)






E in qualche modo riuscirai a superare i giorni vuoti e i giorni pieni e i giorni noiosi e i giorni detestabili e i giorni straordinari, tutti così piacevoli e così deludenti perché noi siamo tutti così simili e così diversi.

- Charles Bukowski -




A volte mi sento come fossimo tutti prigionieri di un film. 
Sappiamo le battute, sappiamo dove metterci, come recitare, manca solo la macchina da presa. 
Però non possiamo uscire dal film. 
Ed è un brutto film.

- Charles Bukowski - 



Quella strana convinzione che le vicende che mi capitano abbiano un senso ulteriore, significhino qualcosa; che la vita con le sue vicende racconti qualcosa di sé, ci sveli gradatamente qualche suo segreto, stia davanti a noi come un rebus il cui senso è necessario decifrare, e le vicende che viviamo siano la mitologia della nostra vita e in questa mitologia stia la chiave della verità, e del mistero. 
Si tratta forse di un inganno? 
È possibile, è addirittura probabile, ma non riesco a sbarazzarmi del bisogno di decifrare continuamente la mia vita.

- Milan Kundera -


lunedì 17 agosto 2015

Il sole ogni giorno - Phil Bosmans -

Accetta ogni nuovo giorno
Come un dono e, se possibile come una festa.
Non alzarti troppo tardi la mattina.
Guardati allo specchio, sorridi alla tua immagine
e dì a te stesso: "Buongiorno",
così sarai allenato per dirlo agli altri.
Se conosci gli ingredienti del sole,
puoi prepararlo tu stesso,
proprio come il pranzo quotidiano.
Prendi una dose abbondante di bontà,
aggiungi una bella presa di pazienza,
pazienza con te stesso e con gli altri.
Non dimenticare un pizzico di umorismo,
per digerire gli insuccessi.
Mescolaci una buona quantità
di voglia di lavorare,
versa su tutto un grosso sorriso
e avrai ogni giorno il sole.


- Phil Bosmans -






Spesso, quando la sofferenza viene su, cercate di stordirvi per non sentirla, vi anestetizzate come potete. Lo fate drogandovi, addormentandovi, usando anche i semplici piaceri della vita come il sesso, il cibo, la compagnia degli altri.
Si esce dalla sofferenza entrandoci. Si esce dalla sofferenza rimanendovi. 

Si esce dalla sofferenza rimanendo nel presente anche quando questo è pieno di dolore.
Ma soprattutto si esce dalla sofferenza grazie alla resa. Che poi è semplicemente la saggezza di riconoscere che c’è sofferenza. 

Darle ascolto invece di richiudere la porta. Riconoscere e smettere di distogliere lo sguardo. È rimanere accanto a voi stessi mentre soffrite.

- Marina Borruso – 
da: "Il presente è adesso"






Amati come vorresti che gli altri ti amassero per fare in modo che niente e nessuno possa essere così importante da poter condizionare la tua serenità e la considerazione che hai di te stesso.

Tu sei già una persona perfetta, completa, speciale e magica.



Lorenzo Capuano – 
da: "Ti amo comunque"




Buona giornata a tutti. :-)








domenica 31 maggio 2015

Com’è difficile essere padri - Franco Nembrini -

1)"La nostra gioventù ama il lusso, è maleducata, 
si burla dell'autorità e non ha alcun rispetto degli anziani.
I bambini di oggi sono dei tiranni, non si alzano 
quando un vecchio entra in una stanza, 
rispondono male ai genitori, in una parola; sono cattivi."

2)"Non c'è più alcuna speranza 
per l'avvenire del nostro paese 
se la gioventù di oggi prenderà il potere domani, 
poiché questa gioventù è insopportabile, 
senza ritegno, terribile."

3)"Il nostro mondo ha raggiunto uno stadio critico, 
i ragazzi non ascoltano più i loro genitori:
la fine del mondo non può essere lontana."

4)"Questa gioventù è marcia nel profondo del cuore.
I giovani sono maligni e pigri,
non saranno mai come la gioventù di una volta;
quelli di oggi non saranno capaci 
di mantenere la nostra cultura."

La prima è di Socrate (470 a.C.),
la seconda è di Esiodo (720 a.C.), 
la terza è di un sacerdote dell’antico Egitto (2000 a.C.) 
e l’ultima è un’incisione su un vaso di argilla 
dell’antica Babilonia (3000 a.C.). 
_____________________________________
È solo per dire: piantiamola di farci del male; 
l’educazione è in questa situazione da mò!!!


- Franco Nembrini -
in “Com’è difficile essere padri” 
Centro culturale di Milano 

Franco Nembrini



"...e che ti vedano lieto e forte davanti alla realtà è l’unico modo che hai di educarli."
"Il problema coi figli o con gli alunni non può essere farli diventare cristiani, farli pregare, farli andare in Chiesa. Se ti poni così sentiranno questo come una pretesa da cui difendersi e da cui prendere le distanze.
Tutto il segreto dell’educazione mi pare che sia questo: i tuoi figli ti guardano: quando giocano non giocano mai soltanto, qualsiasi cosa facciano in realtà con la coda dell’occhio ti guardano sempre, e che ti vedano lieto e forte davanti alla realtà è l’unico modo che hai di educarli.
Lieto e forte non perché sei perfetto (tanto non lo crederanno mai, e come è patetico e triste il genitore che cerca di nascondere ai figli il proprio male) ma perché sei tu il primo a chiedere e ad ottenere ogni giorno di essere perdonato.
Così tra l’altro con loro sei libero, anche di sbagliare, libero dall’angoscia di dover far vedere una coerenza impossibile, perché il tuo compito di padre è semplicemente quello di guardare un ideale grande, sempre, e loro ti tentano, loro tendono l’elastico, ti mettono alla prova sempre: sono tutti figliol prodighi."

- Franco Nembrini - 
da: "Di padre in figlio. Conversazioni sul rischio di educare"





A un concorso di 10 posti di impiegato si presentano a volte in 200.000. Quanto studio! Quanto impegno e fatica! Per il corso matrimoniale, niente o quasi: ci si sposa senza aver letto, neppure per mezz’ora, un libro sull’educazione o aver discusso su di essa. Per costruire un ponte si richiedono titoli e onestà professionale. E per impiantare un uomo? E’ incredibile la leggerezza con cui vengono affrontate la maternità e la paternità ai nostri giorni! Si è fatto tanto per il controllo delle nascite, e per il controllo dei genitori? 

- Pino Pellegrino - 





"Ma pensiamo che le prime vittime, le vittime più importanti, le vittime che soffrono di più in una separazione sono i figli. Se sperimenti fin da piccolo che il matrimonio è un legame “a tempo determinato”, inconsciamente per te sarà così. In effetti, molti giovani sono portati a rinunciare al progetto stesso di un legame irrevocabile e di una famiglia duratura. Credo che dobbiamo riflettere con grande serietà sul perché tanti giovani “non se la sentono” di sposarsi. C’è questa cultura del provvisorio … tutto è provvisorio, sembra che non c’è qualcosa di definitivo”.


Papa Francesco, Udienza Generale, mercoledì 29 aprile 2015



Buona giornata a tutti. :-)







giovedì 28 maggio 2015

Pericoloso e tenero è il volto dell'amore - Jacques Prévert

Pericoloso e tenero
il volto dell'amore
m'è apparso la sera
d'un lunghissimo giorno
Forse era un arciere
con l'arco
o un musicante
con l'arpa
Non so più
Non so niente
La sola cosa che so
è che mi ha ferita
forse con una freccia
forse con una canzone
La sola cosa che so
è che mi ha ferita
ferita al cuore
ferita per la vita
E brucia come brucia
la ferita dell'amore.

(Jacques Prévert)


Le panchine custodiscono migliaia di storie meravigliose....
ricordi di mani che si cercano...
promesse mai mantenute.....
baci improvvisi.
Tutti ne abbiamo una sulla quale il cuore è ancora seduto ......




Un essere umano che vive per il bene e la giustizia, che vive per fare il bene così da diventare bene, che vive per la giustizia così da diventare giusto, è una persona degna di stima. 
Io penso che una vera storia d'amore tra due esseri umani si distingua da tutte le altre avventure o relazioni occasionali per la presenza di questo preciso elemento, la stima. 
A una grande storia d'amore non basta la passione del corpo e del sentimento, occorre sempre anche la passione dello spirito o dell'intelligenza che è la stima. La stima è la devozione dell'intelligenza. 
E non ci può essere integrale devozione del corpo, se prima, e durante, non c'è devozione dell'intelligenza. 

- Vito Mancuso - 
Da: “Io amo. Piccola filosofia dell’amore”. Garzanti Editore



L'amore non muore mai di morte naturale. 
Muore perché noi non sappiamo come rifornire la sua sorgente. 
Muore di cecità e di errori e tradimenti. 
Muore di malattia e di ferite, 
muore di stanchezza, per logorio o per opacità.




Buona giornata a tutti. :-)



giovedì 21 maggio 2015

Sopra un erotik - Gabriele D'Annunzio

Voglio un amore doloroso, lento,
che lento sia come una lenta morte,
e senza fine (voglio che più forte
sia de la morte) e senza mutamento.

Voglio che senza tregua in un tormento
occulto sien le nostre anime assorte;
e un mare sia presso a le nostre porte,
solo che pianga in un silenzio intento.

Voglio che sia la torre alta granito,
ed alta sia così che nel sereno
sembri attingere il grande astro polare.

Voglio un letto di porpora, e trovare
in quell'ombra giacendo su quel seno,
come in fondo a un sepolcro l'Infinito.

- Gabriele D'Annunzio - 

Foto di J. Sudek,  1933

"E non mi aspettare, - aggiunsi sollecito, - lascio la porta accostata per quando sarò di ritorno. 
Ho lasciato le chiavi sullo scrittoio....
In piedi, fuori dal cancello, sapevo di non voler più tornare."




Rimani! Riposati accanto a me.
Non te ne andare.
Io ti veglierò. Io ti proteggerò.
Ti pentirai di tutto fuorchè d'essere venuto a me, 
liberamente, fieramente.
Ti amo. Non ho nessun pensiero che non sia tuo;
non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te.
Lo sai. Non vedo nella mia vita altro compagno, 
non vedo altra gioia
Rimani.
Riposati. Non temere di nulla.
Dormi stanotte sul mio cuore...


"Perché l'amore, nelle rare volte in cui è davvero tale, non è un'emozione e neppure solo un sentimento. 
È energia. 
E l'energia non la puoi fermare, purtroppo. 
Per fortuna..."

- Massimo Grammelini - 
Da : "La magia di un buongiorno"







Buona giornata a tutti. :-)







lunedì 4 maggio 2015

Canzone del maschio e della femmina - Pablo Neruda

Canzone del maschio e della femmina!
Il frutto dei secoli
che spreme il suo succo
nelle nostre vene.
La mia anima che si diffonde nella tua carne distesa
per uscire migliorata da te,
il cuore che si disperde
stirandosi come una pantera,
e la mia vita, sbriciolata, che si annoda
a te come la luce alle stelle!
Mi ricevi
come il vento la vela.
Ti ricevo
come il solco il seme.
Addormentati sui miei dolori
se i miei dolori non ti bruciano,
legati alle mie ali,
forse le mie ali ti porteranno,
dirigi i miei desideri,
forse ti duole la loro lotta.
Tu sei l'unica che possiedo
da quando persi la mia tristezza!
Lacerami come una spada
o senti come un'antenna!
Baciami,
mordimi,
incendiami,
che io vengo alla terra
solo per il naufragio dei miei occhi di maschio
nell'acqua infinita dei occhi di femmina!


- Pablo Neruda -






“La donna, nel paradiso terrestre, ha morso il frutto dell’albero della conoscenza dieci minuti prima dell’uomo: da allora ha sempre conservato quei dieci minuti di vantaggio.”


Jean Baptiste Alphonse Karr
1808 – 1890, scrittore francese




Abbracciami

Esistono molti tipi di abbracci, ma i più veri ed i più profondi sono quelli che trasmettono i nostri sentimenti. A volte un abbraccio, quando il respiro e il battito del cuore diventano tutt'uno, fissa quell'istante magico nell'eterno. Altre volte ancora un abbraccio, se silenzioso, fa vibrare l'anima e rivela ciò che ancora non si sa o si ha paura di sapere. Ma il più delle volte un abbraccio è staccare un pezzettino di sé per donarlo all'altro affinché possa continuare il proprio cammino meno solo.

- Pablo Neruda - 




Se…

“Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi,
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.
Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro,
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo,
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia.
Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.

- Pablo Neruda -





Buona giornata a tutti. :-)







domenica 1 marzo 2015

Il pezzo mancante -

C’era una volta una ruota alla quale mancava un pezzo.
La ruota voleva essere completa, perfetta, cosicché partì per cercare il pezzo che le mancava.
Siccome era incompleta, però, non poteva rotolare bene ed ebbe così molto tempo per guardare i fiori, gli alberi e tutte le meraviglie del creato, godendo anche dei raggi del sole.
Durante la sua ricerca trovò molti pezzi di ruota, ma nessuno che corrispondesse al suo pezzo man­cante.
Continuò così a cercare nello stupore delle cose che via via vedeva. 
Un giorno trovò un pezzo che le andava perfettamente, e finalmente poté essere completa: non le mancava proprio niente ed cominciò così a rotolare con molta rapidità, tanto rapidamente che non vedeva più né fiori né alberi, né aveva il tempo per godere dei raggi del sole.
Quando si rese conto di questo, non ci pensò due volte, e lasciò sul bordo della strada il pezzo che aveva trovato, ricominciando così a rotolare lentamente.
Anche a noi, volendo essere efficienti e perfetti come le macchine che la moderna tecnologia ci offre, può capitare di farci risucchiare dal vortice dell’orgoglio, della vanità e dell’avidità, rischiando di perdere di vista le cose importanti, come l’amore della famiglia e l’amore di Dio.





Ciò che dono possiedo

L
insegnamento che nasce dai vangeli, un insegnamento che tutti quanti possiamo vedere nella sua efficacia e nella sua realtà, può essere formulato con questa espressione: nella vita, si possiede soltanto quello che si dona. Quello che si trattiene per noi, non soltanto non si possiede, ma ci possiede. Quindi non siamo persone libere.
L
unica nostra ricchezza è quello che diamo agli altri. Dare non è perdere, ma guadagnare. Più noi diamo e più permettiamo a Dio di prendersi cura della nostra esistenza.


- Padre  Alberto Maggi -



Non volerti sforzare ad avere amici. È meglio non averne alcuno che doversi pentire d'averli scelti con precipitazione. Ma quando uno l'hai trovato, onoralo di elevata amicizia.


- Silvio Pellico -




"No, è impossibile, è impossibile, comunicare ad altri la sensazione viva di un momento qualsiasi della nostra esistenza, quel che ne costituisce la verità, il significato; la sua sottile e penetrante essenza. 
È impossibile. 
Si vive come si sogna: perfettamente soli."


- Joseph Conrad -
da "Cuore di tenebra"





Pur percorrendo ogni sua via, tu non potresti mai trovare i confini dell'anima; così profonde sono le tue radici.

- Eraclito -










Buona giornata a tutti. :-)