(Card. Carlo Maria Martini)
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"Il cristianesimo non promette la semplice salvezza dell'anima, in un aldilà qualsiasi in cui tutti i valori e le cose preziose di questo mondo scomparirebbero come se si trattasse di una scena costruita un tempo e ormai destinata a scomparire. Il cristianesimo promette l'eternità di ciò che si è realizzato in questa terra. Dio conosce e ama nella sua totalità l'uomo che siamo fin d'ora.
È dunque immortale ciò che cresce e si sviluppa nella nostra vita di ora. Nel nostro corpo noi soffriamo e amiamo, speriamo, proviamo gioia e tristezza, e progrediamo attraverso il tempo. Quanto cresce nella nostra vita di oggi, è imperituro. È dunque imperituro ciò che siamo divenuti nel nostro corpo, ciò che è cresciuto e maturato nel cuore della nostra vita, relativamente alle cose di questo mondo. Proprio la "totalità dell'uomo" tale e quale si è collocato in questo mondo, tale e quale vi ha vissuto e sofferto, sarà un giorno portata nell'eternità di Dio e participerà, in Dio stesso, all'eternità. Proprio questo deve colmarci di una gioia profonda."
- Papa Benedetto XVI -


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