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venerdì 5 dicembre 2014

Ecco io sono con voi - Padre Charles de Foucauld

Sempre con noi mediante la santa Eucaristia,
sempre con noi mediante la tua grazia,
sempre con noi mediante la tua provvidenza
che ci protegge senza interruzione,
sempre con noi mediante il tuo Amore...
O mio Dio, quale felicità! Quale felicità!
Dio con noi. Dio in noi.
Dio nel quale ci muoviamo e siamo...
O mio Dio, che cosa ci manca ancora?
Quanto siamo felici!
«Emmanuele, Dio-con-noi»,
ecco per così dire la prima parola del Vangelo...
«Io sono con voi fino alla fine del mondo»,
ecco l'ultima.
Quanto siamo felici! Quanto sei buono...
La santa Eucaristia è Gesù, è tutto Gesù!
Nella santa Eucaristia tu sei tutto intero,
completamente vivo, o mio beneamato Gesù,
così pienamente come lo eri
nella casa della Santa Famiglia di Nazareth,
nella casa di Maddalena a Betania,
come lo eri in mezzo ai tuoi apostoli...
Allo stesso modo tu sei qui,
o mio Beneamato e mio tutto...
E facci questa grazia, o mio Dio,
non a me soltanto ma a tutti i tuoi figli,
in te, per mezzo di Te e per Te:
«Dacci il nostro pane quotidiano»,
dallo a tutti gli uomini,
questo vero pane che è l'Ostia santa,
fa' che tutti gli uomini l'amino,
lo venerino, l'adorino,
e che il loro culto universale
ti glorifichi e consoli il tuo Cuore.
Amen

- Padre Charles de Foucauld -




Guardate un po' cosa c'è nella Stazione Spaziale Internazionale?

Preghiamo tutti per loro e per Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana nello spazio.

Felici di essere italiani ma, soprattutto, di essere cristiani.






Nessuno possiede Dio in modo tale da non doverlo più attendere.
Eppure non può attendere Dio chi non pensa che Dio ha già atteso lungamente lui.

- Dietrich Bonhoeffer -
 





Buona giornata a tutti. :-)






mercoledì 24 settembre 2014

Amore e Matrimonio - Dietrich Bonhoeffer -

Il matrimonio è più del vostro amore reciproco. Ha maggiore dignità e maggiore potere. Finché siete solo voi ad amarvi, il vostro sguardo si limita nel riquadro isolato della vostra coppia. 
Entrando nel matrimonio, siete invece un anello della catena di generazioni che Dio fa andare e venire e chiama al suo regno.
Nel vostro sentimento godete solo il cielo privato della vostra felicità.
Nel matrimonio, invece, venite collocati attivamente nel mondo, e ne diventate responsabili.
Il sentimento del vostro amore appartiene a voi soli.
Il matrimonio, invece, è un'investitura, un ufficio. Per fare un re non basta che lui ne abbia voglia, occorre che gli riconoscano l'incarico di regnare. Così non è la voglia di amarvi che vi stabilisce come strumento della vita.
E' il Matrimonio che ve ne rende atti. Non è il vostro amore che sostiene il matrimonio: è il matrimonio che, d'ora in poi, porta sulle spalle il vostro amore.
Dio vi unisce in matrimonio: non lo fate voi, è Dio che lo fa. Dio protegge la vostra unità indissolubile di fronte a ogni pericolo che lo minaccia dall'interno e dall'esterno. Dio è il garante dell'indissolubilità.
E' una gioiosa certezza sapere che nessuna potenza terrena, nessuna tentazione, nessuna debolezza potranno sciogliere ciò che Dio ha unito.

- Dietrich Bonhoeffer -

Da: Resistenza e resa


Dipinto: (Eugenio Zampighi)

Cercare di infondere nei cuori dei vostri figli l’amore per la casa. Fate in modo che desiderino ardentemente stare con la propria famiglia. Molti peccati si potrebbero evitare se la nostra gente amasse davvero la propria casa. 



(Madre Teresa di Calcutta)




Dipinto: (Joseph Clark)


“Non v'è sabato senza sole,
non v'è donna senza amore,
né domenica senza sapore ”

(Proverbio Toscano)
 



La famiglia fondata sul matrimonio e aperta alla vita è la radice che alimenta non solo la singola persona, ma anche le stesse basi della convivenza sociale; il luogo in cui la persona sperimenta la condivisione, il rispetto e l’amore gratuito, ricevendo al tempo stesso la solidarietà che gli occorre.

- papa Benedetto XVI -




Buona giornata a tutti :-)



martedì 5 agosto 2014

Missione-vocazione - Madeleine Delbrel

Le due vie sono sempre esistite. 
Sempre il Signore dirà agli uni: "A causa di me e del mio amore tu avrai una moglie, dei figli, una casa, dei beni da amministrare da parte mia nel mondo".
Sempre il Signore dirà agli altri:
"Tu non avrai che me e io sarò il Tuo tutto".
Sempre il Signore dirà agli uni:
"Io so ciò che ti conviene, ti darò ogni giorno la tua pena il tuo pane quotidiano, perché dovunque tu sarai ci sia anche la mia croce".
Sempre il Signore dirà agli altri:
"Prendi la tua croce e seguimi".
Prendila con le tre braccia della povertà, dell'obbedienza e della castità.
Perché? Perché questo io voglio: che tu mi ami e che noi amiamo il mondo insieme.
La maggior parte di coloro ai quali Cristo tiene un tal discorso stanno sotto vesti scure, bianche o nere, discepoli d'un santo che fu attraverso il tempo compagno di strada del Signore.
Altri sono persone come voi e come me, persone affondate il più a fondo possibile nello spessore del mondo, separate da questo mondo da nessuna regola nessun voto nessun abito nessun convento.
Povere, ma simili alle persone d'ogni luogo. Pure, ma simili a persone di qualsiasi ambiente.
Obbedienti, ma simili a persone di qualsiasi paese.
Sono per tutto e per tutti: ne troverete che insegnano, che emanano leggi, che curano e consolano, che lavorano in officina.
Per essi un mondo vale l'altro e un'anima un'altra anima. Ma non tediateli con metodi e tecniche.
Non dite loro: "Qui è meglio aver l'aria un po' ricca: riuscirete meglio"; "Là è meglio sposarvi, sarete un apostolo migliore"; o ancora: "Sappiate ciò che volete, e mirateci".
Essi vi risponderanno:
"Non si possono seguire due strade. Ci date delle ricette che non fanno per noi".
Se noi siamo un po' malconci, se noi facciamo in questo mondo la figura degli accampati, è perché la nostra ricetta è di non possedere altro che il Signore. Se noi non abbiamo focolare, se a casa nostra né marito né moglie né figli ci attendono, è perché il Signore ci possiede e da Lui solo noi vogliamo essere posseduti.
Se noi non abbiamo programma è perché il nostro Padre del Cielo l'ha scritto prima per noi e ci basta ricevere i suoi ordini giorno per giorno.
Non dite loro che la croce è dannosa, un po' morbosa e un po' malsana, che il mondo ha bisogno di ritrovare il volto della gioia e non dei penitenti.
Vi risponderanno:
"Noi vi parleremo della gioia quando l'avremo imparata sulla croce dove ritroviamo il nostro amore.
La nostra gioia è d'un prezzo così esorbitante che è stato necessario per acquistarla vendere ciò che possedevamo e tutto noi stessi".
Quelli della prima chiamata, devono essere numerosi, perché il mondo è grande e il suo battesimo è lungo.
Ma quelli della seconda chiamata, bisogna che ve ne siano almeno alcuni per dare agli uomini, questi adulti fanciulli, l'edizione visiva della vita di Gesù:
Gesù, che è la "Missione" stessa.

(Madeleine Delbrel)



“Sperare è attendere con illimitata fiducia qualcosa che non si conosce ma da parte di Colui del quale si conosce l'amore.”

 - Madeleine Delbrêl -



"Il silenzio di fronte al demonio è esso stesso il demonio: Dio non ce lo perdonerà. Non parlare è parlare, non agire è agire".

- Dietrich Bonhoeffer - 






Non pensiamo che l'amore sia una cosa che brilla, ma una cosa che consuma; pensiamo che fare tutte le piccole cose per Dio ce lo fa amare altrettanto che il compiere grandi azioni.

- Madeleine Delbrel - 





Buona giornata a tutti :-)


venerdì 14 febbraio 2014

Riconoscere Dio al centro della vita – Dietrich Bonhoeffer -


Dio non si vergogna della bassezza dell'uomo, vi entra dentro (...) 
Dio è vicino alla bassezza, ama ciò che è perduto, ciò che non è considerato, l'insignificante, ciò che è emarginato, debole e affranto; dove gli uomini dicono "perduto", lì egli dice "salvato"; dove gli uomini dicono "no", lì egli dice "sì".
Dove gli uomini distolgono con indifferenza o altezzosamente il loro sguardo, lì egli posa il suo sguardo pieno di amore ardente e incomparabile. Dove gli uomini dicono "spregevole", lì Dio esclama "beato".
Dove nella nostra vita siamo finiti in una situazione in cui possiamo solo vergognarci davanti a noi stessi e davanti a Dio, dove pensiamo che anche Dio dovrebbe adesso vergognarsi di noi, dove ci sentiamo lontani da Dio come mai nella vita, proprio lì Dio ci è vicino come mai lo era stato prima.
Lì egli vuole irrompere nella nostra vita, lì ci fa sentire il suo approssimarsi, affinché comprendiamo il miracolo del suo amore, della sua vicinanza e della sua grazia.

(Dietrich Bonhoeffer)



Chi non conosce la necessità di lottare con le domande più profonde della sua vita e nell’attesa non tiene aperti gli occhi con desiderio finché la verità non gli si rivela, costui non può figurarsi nulla della magnificenza di questo momento in cui risplenderà la chiarezza; e chi vuole ambire all'amicizia e all’amore di altro, senza attendere che la sua anima si apra all’altro fino ad averne accesso, a costui rimarrà eternamente nascosta la profonda benedizione di una vita che si svolge tra due anime.
Nel mondo dobbiamo attendere le cose più grandi, più profonde, più delicate, e questo non avviene in modo tempestoso, ma secondo la legge divina della germinazione, della crescita e dello sviluppo.
... Attendere è un’arte che il nostro tempo impaziente ha dimenticato. Esso vuole staccare il frutto maturo non appena germoglia; ma gli occhi ingordi vengono soltanto illusi, perché un frutto apparentemente così prezioso è dentro ancora verde, e mani prive di rispetto gettano via senza gratitudine ciò che li ha delusi. Chi non conosce la beatitudine acerba dell’attendere, cioè il mancare di qualcosa nella speranza, non potrà mai gustare la benedizione intera dell’adempimento.


(Dietrich Bonhoeffer)



...Là dove l'uomo non viene più considerato come un essere che sta sotto la protezione di Dio, né guardato come colui che reca in sé lo stesso soffio vitale divino, si comincia a teorizzare che se ne possa apprezzare il valore in termini esclusivamente funzionali e strumentali. 
Là fiorisce quella barbarie che ne distrugge irrimediabilmente la dignità...

Joseph Ratzinger - da "Creazione e peccato"


Buona giornata a tutti :-)







mercoledì 16 ottobre 2013

Un cammino senza scorciatoie - Tiziano Terzani -

Si sa, capita a tanta gente, ma non si pensa mai che potrebbe capitare a noi. Questo era sempre stato anche il mio atteggiamento. Così, quando capitò a me, ero impreparato come tutti e in un primo momento fu come se davvero succedesse a qualcun altro. « Signor Terzani, lei ha il cancro », disse il medico, ma era come non parlasse a me, tanto è vero - e me ne accorsi subito, meravigliandomi - che non mi disperai, non mi commossi: come se in fondo la cosa non mi riguardasse.
Forse quella prima indifferenza fu solo un'istintiva forma di difesa, un modo per mantenere un contegno, per prendere le distanze, ma mi aiutò.
Riuscire a guardarsi con gli occhi di un sé fuori da sé serve sempre. Ed è un esercizio, questo, che si può imparare.
Passai ancora una notte in ospedale, da solo, a riflettere. 
Pensai a quanti altri prima di me, in quelle stesse stanze, avevano avuto simili notizie e trovai quella compagnia in qualche modo incoraggiante. 
Ero a Bologna. C'ero arrivato attraverso la solita trafila di piccoli passi, ognuno di per sé insignificante, ma nell'insieme decisivi, come tante cose nella vita: una persistente diarrea incominciata a Calcutta, vari esami all'Istituto delle Malattie Tropicali a Parigi, altri esami per scoprire la causa di un' inspiegabile anemia, finché un accorto medico italiano, non accontentandosi delle spiegazioni più ovvie, s'era messo con un suo strano strumento - un penetrante serpentaccio di gomma dall'occhio luminoso - a guardare nei recessi più reconditi del mio corpo e, per coltivata esperienza, aveva immediatamente riconosciuto quel che conosceva.
Gli ero grato per essere stato bravo e chiaro. Così potevo, con calma, e ora con una vera ragione, fare i miei conti, ristabilire le mie priorità e prendere le decisioni necessarie.
Stavo per compiere cinquantanove anni e mi venne da voltarmi indietro, come si fa per guardare con soddisfazione la salita che si è fatta, una volta arrivati in cima a una montagna.
La mia vita fino ad allora? Meravigliosa! Un'avventura dopo l'altra, un grande amore, nessun rimpianto, niente di importantissimo ancora da fare. Se da ragazzo, partendo per questo viaggio, mi fossi dato per meta quella di per sé già agognata da tanti di «piantare un albero, mettere al mondo un figlio e scrivere un verso», più o meno c'ero arrivato. E quasi senza accorgermene, senza sforzo e, strada facendo, divertendomi.
Quella notte in ospedale, nel silenzio rotto solo dal frusciare delle auto sull'asfalto bagnato della strada e da quello delle suore sul linoleum del corridoio, mi venne in mente un'immagine di me che da allora mi accompagna.
Mi parve che tutta la mia vita fosse stata come su una giostra: fin dall'inizio m'era toccato il cavallo bianco e su quello avevo girato e dondolato a mio piacimento senza che mai - me ne resi conto allora per la prima volta -, mai qualcuno fosse venuto a chiedermi se avevo il biglietto.
No. Davvero il biglietto non ce l'avevo.
Tutta la vita avevo viaggiato a ufo! Bene: ora passava il controllore, pagavo il dovuto e, se mi andava bene, magari riuscivo anche a fare... un altro giro di giostra.
(Tiziano Terzani)
Fonte: "Un Altro giro di giostra", ed. Longanesi & Co., 2004




Ogni giorno ci sono nuove storie di massacri, ingiustizie, torture ma ci si fa appena caso..
Siamo sopraffatti..
Pensiamo di non poterci fare nulla e così tutti diventiamo sempre più complici del più semplice dei crimini.. l'indifferenza !!

-T.Terzani-





«La regola secondo me è: quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire c'è più speranza. È difficile, è un altro modo di vedere le cose, è una sfida, ti tiene all'erta.»

(Tiziano Terzani da “La fine è il mio inizio”)



Ciò che è fuori è anche dentro; e ciò che non è dentro non è da nessuna parte. 
Per questo viaggiare non serve. 
Se uno non ha niente dentro, non troverà mai niente fuori. 
E’ inutile andare a cercare nel mondo quel che non si riesce a trovare dentro di sé.

Tiziano Terzani




Preghiera della sera

E' buio dentro di me,
ma presso di te c'è luce.

Sono solo,
ma tu non mi abbandoni.

Sono impaurito,
ma presso di te c'è aiuto.

Sono inquieto,
ma presso di te c'è pace.

In me c'è amarezza,
ma presso di te c'è pazienza.

Io non comprendo le tue vie,
ma tu conosci la mia via.

(Dietrich Bonhoeffer)




Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it







lunedì 7 ottobre 2013

Dio ama ciò che è perduto - Bonhoeffer Dietrich -



“Dio non si vergogna
della miseria dell’uomo,
vi entra dentro,
sceglie una creatura umana come suo strumento
e compie meraviglie
lì dove uno meno se le aspetta. Dio è vicino alla bassezza,
ama ciò che è perduto,
ciò che non è
considerato,
l’insignificante,
ciò che è emarginato,
debole e affranto;
dove gli uomini dicono ‘perduto’,
lì Egli dice ‘salvato’;
dove gli uomini dicono ‘no!’,
li Egli dice ‘si’!
Dove gli uomini distolgono
con indifferenza o altezzosamente il loro sguardo,
lì Egli posa il Suo sguardo
pieno di un amore ardente incomparabile.[...]
Dove nella nostra vita
siamo finiti in una situazione
in cui possiamo solo vergognarci davanti a noi stessi e davanti a Dio,
dove pensiamo che anche Dio dovrebbe adesso vergognarsi di noi,
dove ci sentiamo lontani da Dio come mai nella vita,
lì Egli vuole irrompere
nella nostra vita,
lì ci fa sentire il Suo approssimarsi,
affinché comprendiamo
il miracolo, del Suo amore,
della Sua vicinanza
e della Sua Grazia”.


(Bonhoeffer Dietrich)



Da un uomo grande c’è qualcosa da imparare anche quando tace. 

- Seneca -





Tanto l’orgoglio quanto l’umiltà cercano il silenzio interiore. L’orgoglio tenta di imitare il silenzio di Dio con una forzata immobilità. Ma il silenzio di Dio è la perfezione della Vita Pura ed il silenzio dell’orgoglio è silenzio di morte.

- Thomas Merton - 


Se i soli cristiani fossero già capaci di tradurre in atto la parola di Pietro: «non ho né oro né argento» non ho riserve, niente di superfluo, il corso di molte evoluzioni storiche sarebbe rovesciato. 
Basterebbe perché si stabilisse sulla terra una maggiore giustizia. 
Le generazioni che salgono si allontanano da noi cristiani che parliamo volentieri di sicurezza in Dio, mentre abbiamo spesso bisogno di tante assicurazioni in oro ed argento.

- Roger Schutz - 



























Preghiera per la sera

Resta con noi, Signore,
perché viene la notte.
Resta con noi
che siamo così spesso rattristati
da tutte le notizie che vediamo e ascoltiamo.
Resta con noi che non sappiamo
leggere il senso delle cose più semplici,
che abbiamo tra le mani.
Resta con noi
e trasforma in gioia
le nostre amarezze e la nostra sfiducia,
i nostri scetticismi e le nostre paure.
Resta con noi,
tu che sei risorto
e ci doni la grazia del tuo Spirito.
Resta con noi
e insegnaci a trasformare il cuore del mondo.

- Cardinale Carlo Maria Martini -



Buona giornata a tutti :-) 

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martedì 2 luglio 2013

Dio non ti chiederà........

Dio non ti chiederà che modello di auto usavi…
ti chiederà a quanta gente hai dato un passaggio.

Dio non ti chiederà i metri quadrati della tua casa…
ti chiederà quanta gente hai ospitato.

Dio non ti chiederà la marca dei vestiti nel tuo armadio…
ti chiederà quanta gente hai aiutato a vestirsi.

Dio non ti chiederà quanto era alto il tuo stipendio…
ti chiederà se hai venduto la tua coscienza per ottenerlo.

Dio non ti chiederà qual era il tuo titolo di studio…
ti chiederà se hai fatto il tuo lavoro al meglio delle tue capacità.

Dio non ti chiederà quanti amici avevi…
ti chiederà quanta gente ti considerava suo amico.

Dio non ti chiederà in che quartiere vivevi…
ti chiederà come trattavi i tuoi vicini.

Dio non ti chiederà il colore della tua pelle…
ti chiederà la purezza della tua anima.

Dio non ti chiederà perché hai tardato tanto a cercare la salvezza…
ti porterà con amore alla tua casa in Cielo, e non alle porte dell’ Inferno.


Dio pensa in un modo diverso da noi.




Allo stesso modo in cui un giardiniere coltiva il proprio terreno, togliendo l’erba gramigna e piantando i fiori e i frutti di cui ha bisogno, così un uomo può curare il giardino della sua mente, ripulendolo da tutti i pensieri negativi, inutili e impuri e coltivando amorevolmente i fiori e i frutti dei pensieri positivi, utili e puri.

- James Allen -




Noi buttiamo sempre fuori la spazzatura, ma per il nostro mondo, il fuori non esiste.
Per questo stiamo facendo del mondo un bidone immenso di rifiuti.



Finché ci sarà un uomo che dorme per la strada, quando il pianeta avrebbe risorse per ognuno, sarà la dimostrazione lampante che qualsiasi governo è fallimentare






“Niente è più farisaico dello stracciarsi le vesti per un dovere compiuto in vista di un premio, niente è più schiavizzante del cosiddetto dovere per il dovere.

La coincidenza del dovere con la felicità è la cosa più concreta che, sia pure per approssimazioni, la natura ci insinui”. 

- Luigi Giussani -



Preghiera della sera

E' buio dentro di me, 
ma presso di te c'è luce. 

Sono solo, 
ma tu non mi abbandoni. 

Sono impaurito, 
ma presso di te c'è aiuto. 

Sono inquieto, 
ma presso di te c'è pace. 

In me c'è amarezza, 
ma presso di te c'è pazienza. 

Io non comprendo le tue vie, 
ma tu conosci la mia via.


(Dietrich Bonhoeffer)















lunedì 1 luglio 2013

Buongiorno, mezzanotte - Emily Dickinson -


Buongiorno, mezzanotte.
Torno a casa.
Il giorno si è stancato di me:
come potevo io – di lui?
Era bella la luce del sole.
Stavo bene sotto i suoi raggi.
Ma il mattino non mi ha voluta più,
e così, buonanotte, giorno!
Posso guardare, vero,
l'oriente che si tinge di rosso?
Le colline hanno dei modi allora
che dilatano il cuore.
Tu non sei così bella, mezzanotte.
Io ho scelto il giorno.
Ma, ti prego, prendi una bambina
che lui ha mandato via.


(Emily Dickinson)

 


"La farfalla di mezzanotte" - Ken Hamilton (1956)

La notte ha il tuo volto
delicato e dolce
ha la tua voce
calma e suadente.
La notte ha il tuo respiro

fiato al mio fiato
e con te dormo
sentendoti sul cuore
respirando il tuo amore
come il sole a mezzanotte.


Illustrazione di Javier Pérez

Avremmo bisogno di tre vite: una per sbagliare, una per correggere gli errori, una per riassaporare il tutto.


- Alberto Jess - 


Fammi dormire in pace

Signore, mio Dio, io ti ringrazio 
che hai portato a termine questo giorno; 
io ti ringrazio che hai dato riposo 
al corpo e all'anima. 
La tua mano era su di me 
e mi hai protetto e difeso. 
Perdona tutti i momenti di poca fede 
e tutte le ingiustizie di questo giorno 
e aiutami a perdonare a tutti coloro 
che sono stati ingiusti con me. 
Fammi dormire in pace sotto la tua protezione 
e preservami dalle insidie delle tenebre. 
Ti affido i miei cari, 
ti affido questa casa, 
ti affido il mio corpo e la mia anima. 
Dio, sia lodato il tuo santo nome. Amen.

Dietrich Bonhoeffer

Buona giornata a tutti. :-)

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