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sabato 2 novembre 2024

Aspettami ed io tornerò - Konstantin M. Simonov

 Aspettami ed io tornerò,
ma aspettami con tutte le tue forze.
Aspettami quando le gialle piogge
ti ispirano tristezza,
aspettami quando infuria la tormenta,
aspettami quando c'è caldo,
quando più non si aspettano gli altri,
obliando tutto ciò che accadde ieri.
Aspettami quando da luoghi lontani
non giungeranno mie lettere,
aspettami quando ne avranno abbastanza
tutti quelli che aspettano con te.

Aspettami ed io tornerò,
non augurare del bene
a tutti coloro che sanno a memoria
che è tempo di dimenticare.
Credano pure mio figlio e mia madre
che io non sono più,
gli amici si stanchino di aspettare
e, stretti intorno al fuoco,
bevano vino amaro
in memoria dell'anima mia...
Aspettami. E non t'affrettare
a bere insieme con loro.

Aspettami ed io tornerò
ad onta di tutte le morti.
E colui che ormai non mi aspettava,
dica che ho avuto fortuna.
Chi non aspettò non può capire
come tu mi abbia salvato
in mezzo al fuoco
con la tua attesa.
Solo noi due conosceremo
come io sia sopravvissuto:
tu hai saputo aspettare semplicemente
come nessun altro.

(Konstantin M. Simonov)




Se vuoi vivere leggero e sereno, familiarizza col pensiero della morte. 
Non è la fine della vita, ma la nascita. 
La morte è una porta.

- Dugpa Rimpoce -




Noi moriamo soltanto quando non riusciamo a mettere radice in altri.

- Leone Tolstoi - 



Quanto di te sopravvive
è in altro luogo, misterioso,
ed ormai reca un nome nuovo
che solo Dio conosce.

- Margherita Guidacci -



"Solo Dio che è la bontà onnipotente, poteva creare l'uomo davvero felice, ma proprio per questo satana ha portato nel mondo l'infelicità. Perciò quando sei triste, abbraccia la tristezza, perchè questa ti farà vedere Dio; quando vai al Cimitero devi pensare che quell'Anima che non avrà rifiutato la Bontà Incarnata è ora più felice di quanto tu non possa immaginare. Davanti alla Morte sappi che c'è la Vita Eterna perciò fai dire una Messa di Suffragio per i tuoi Defunti e per le Anime del Purgatorio, allora ti sentirai davvero appagato e comprenderai che la felicità non abita in questo mondo, ma nell'altro e sarà eterna...."

Dagli insegnamenti di Madre Teresa di Calcutta

http://www.unavignettadipv.it/



Buona giornata a tutti :-)




lunedì 29 gennaio 2024

da: "La città della gioia" - Dominique Lapierre

"...Un giovane volontario europeo passò allora tra i letti reggendo una catinella. 
Madre Teresa lo chiamò. Gli additò il morente . "Amalo" gli ingiunse. 
"Amalo con tutte le forze" . 
Consegnò al giovane le sue pinze e le bende. e si allontanò guidando Paul Lambert verso uno spazio vuoto tra la corsia degli uomini e quella delle donne dove c'erano un tavolo e un banco. 
Al muro era appeso un testo incorniciato . 
Era una poesia indù che Lambert lesse ad alta voce:

Se hai due pezzi di pane
Danne uno ai poveri
Vendi l'altro
E compra dei giacinti
per nutrire la tua anima.

Poi espose il suo progetto di lebbrosario per la Città della gioia.
"Very good Father, very good" disse Madre Teresa con il suo pittoresco accento, miscuglio di slavo e di bengalese. "You are doing God's work."
- Lei fa un lavoro voluto da Dio. D'accordo, le manderò tre sorelle abituate a curare i lebbrosi. -
Mentre faceva scorrere lo sguardo sulla corsia piena di corpi stesi soggiunse:
"Ci danno talmente di più di quello che noi diamo a loro".
Una giovane suora si era avvicinata e le parlava a bassa voce.
C'era bisogno di lei da un'altra parte.
"Good bye Father " disse. "Venga a dirci la messa una di queste mattine."
Paul Lambert era sconvolto . 

"Tu sia benedetta, Calcutta, poichè nella tua sventura hai generato dei santi."

da:  Dominique Lapierre, " La città della gioia"



 "C'è un tempo per tutti gli esseri; ma è un tempo che non è uguale per tutti. 
Il tempo delle cose non è il tempo degli animali, e quello degli animali non è il tempo degli uomini! E al di sopra di tutto e diverso da tutti c'è il tempo di Dio che tutti li riassume e li supera. 
Il cuore di Dio non batte secondo il ritmo del nostro cuore. 
Il suo movimento è quello della sua misericordia eterna che si espande nel tempo e non invecchia mai. 
È molto difficile per noi avere accesso a questo tempo divino; eppure soltanto là noi possiamo trovare la pace ". 

- Eloi Leclerc -
da:  La sapienza di un povero


Abbiamo bisogno di scoprire Dio. 
Dio non può essere trovato nel frastuono e nell’inquietudine. 
Dio è amico del silenzio. Osservate anche la natura: alberi e fiori crescono nel silenzio; guardate le stelle, la luna, il sole come si muovono in silenzio. 
Non è forse la nostra missione quella di dare Dio ai poveri? 
Non un Dio morto ma un Dio vivo, un Dio amante. 
Più viviamo nella preghiera silenziosa più possiamo dare nella nostra vita attiva. Abbiamo bisogno di silenzio per essere in grado di arrivare alle anime. La cosa essenziale non è ciò che noi diciamo, ma ciò che Dio dice a noi e attraverso di noi. 
Tutte le nostre parole saranno inutili se non vengono dall’anima. Le parole che non danno la luce di Dio aumentano le tenebre.

- Madre Teresa di Calcutta -




Una volta, un mendicante venne da me e mi disse: "Tutti ti danno qualcosa. Anch'io voglio darti qualcosa". E mi offrì dieci paisa. Se avessi accettato il denaro, lui non avrebbe avuto nulla da mangiare, ma se non lo avessi fatto, lo avrei reso infelice. 
Lo accettai. E, dentro di me, sentii che quel regalo aveva più valore del premio Nobel, perché egli aveva dato tutto ciò che aveva. 
Sul suo viso, vidi la Gioia di donare. 

(Madre Teresa)





Buona giornata a tutti. :-)


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lunedì 5 aprile 2021

O Signore risorto….- Madre Teresa di Calcutta

O Signore risorto,
fa’ che ti apra
quando bussi alla mia porta.

Donami gioia vera
per testimoniare al mondo
che sei morto e risorto
per sconfiggere il male.
Fa’ che ti veda e ti serva
nel fratello sofferente,
malato, abbandonato, perseguitato…
aiutami a riconoscerti
in ogni avvenimento della vita
e donami un cuore sensibile
alle necessità del mondo.

O Signore risorto,
riempi il mio cuore
di piccole opere di carità,
quelle che si concretizzano in un sorriso,
in un atto di pazienza e di accettazione,
in un dono di benevolenza e di compassione,
in un atteggiamento di perdono cordiale,
in un aiuto materiale secondo le mie possibilità.
Amen.

- Madre Teresa di Calcutta -

Fonte: “Vivi davvero! Da madre Teresa parole di saggezza” a cura di L. Guglielmoni, F.Negri. Ed.Paoline



Leggendo la Scrittura apprendiamo però anche che Cristo e lo Spirito Santo sono inseparabili tra loro. Se Paolo con sconcertante sintesi afferma: Il Signore è lo Spirito (2 Cor 3, 17), appare non solo, nello sfondo, l’unità trinitaria tra il Figlio e lo Spirito Santo, ma soprattutto la loro unità riguardo alla storia della salvezza: nella passione e risurrezione di Cristo vengono strappati i veli del senso meramente letterale e si rende visibile la presenza del Dio che sta parlando. 
Leggendo la Scrittura insieme con Cristo, impariamo a sentire nelle parole umane la voce dello Spirito Santo e scopriamo l’unità della Bibbia. […] 
Nella maniera forse più bella essa si manifesta nel racconto di san Giovanni circa la prima apparizione del Risorto davanti ai discepoli: il Signore alita sui discepoli e dona loro in questo modo lo Spirito Santo. 
Lo Spirito Santo è il soffio di Cristo. E come il soffio di Dio nel mattino della creazione aveva trasformato la polvere del suolo nell’uomo vivente, così il soffio di Cristo ci accoglie nella comunione ontologica con il Figlio, ci rende nuova creazione. Per questo è lo Spirito Santo che ci fa dire insieme col Figlio: Abba, Padre! (cfr Gv 20, 22; Rm 8, 15).

- papa Benedetto XVI - 
discorso alla Curia romana, Sala Clementina, 22 dicembre 2008




Chi ha dato la luce ai ciechi, purificato i lebbrosi, drizzato gli storpi e camminato a piedi asciutti sul mare come su terra ferma? 
Non forse il Cristo Dio che risuscita i morti? 
Chi ha risuscitato dalla tomba un morto di quattro giorni, e il figlio della vedova? 
Chi, come Dio, ha drizzato il paralitico costretto a letto? 
Grida la pietra stessa, gridano i sigilli che avete messo, aggiungendo guardie per sorvegliare il sepolcro: 
Cristo è veramente risorto e vive nei secoli!

- Sant' Andrea di Creta - 
Canone orientale dei vespri della domenica delle mirofore



Buon lunedì in albis :-)







mercoledì 10 aprile 2019

Facile e difficile

Facile è occupare un posto nell'agenda telefonica.
Difficile è occupare il cuore... di qualcuno.

Facile è giudicare gli errori degli altri.
Difficile è riconoscere i nostri propri errori.

Facile è ferire chi ci ama.
Difficile è curare questa ferita.

Facile è perdonare gli altri.
Difficile è chiedere perdono.

Facile è esibire la vittoria.
Difficile è assumere la sconfitta con dignità.

Facile è sognare tutte le notti.
Difficile è lottare per un sogno.

Facile è pregare tutte le notti.
Difficile è trovare Dio nelle piccole cose.

Facile è dire che amiamo.
Difficile è dimostrarlo tutti i giorni.

Facile è criticare gli altri.
Difficile è migliorarne uno.

Facile è pensare di migliorare.
Difficile è smettere di pensarlo e farlo realmente.

Facile è ricevere.
Difficile è dare.






Se sei disposto a dimenticare ciò che hai fatto per gli altri
e a ricordare ciò che gli altri hanno fatto per te.
Se sei pronto a non tener conto di ciò che la vita ti deve,
ma a prendere nota di ciò che tu devi alla vita.
Ma soprattutto, se riesci a capire che tu sei negli altri
e gli altri sono in te e che la cosa più importante della vita
non è ciò che riuscirai a prendere da essa,
ma ciò che riuscirai a darle....
Allora avrai imparato a vivere.


- Madre Teresa di Calcutta - 

La vita è bella. Possano le generazioni future liberarla da ogni male, aggressione e violenza e goderla in tutto il suo splendore.

- Lev Trotsky - 





Essere buoni è qualche cosa, fare il bene è molto meglio.

- Baden Powell - 





Buona giornata a tutti :-)

www.leggoerifletto.it


mercoledì 5 dicembre 2018

Una bacinella di acqua pulita – Madre Teresa di Calcutta

Lo scaricano dal carretto e a braccia lo portarono nella baracca. Guaiva come un cucciolo. Se avesse avuto più forza avrebbe urlato, perché il cancro stava divorando metà del suo corpo.
Gli ammalati, sui pagliericci intorno, cominciarono a brontolare. 
Qualcuno alzò la voce:

- Ma non sentite che puzza? Portatelo fuori.

Una donna esile, vestita di un sari bianco, si avvicinò con una bacinella e delle bende. Ma il tanfo terribile che emanava da quelle piaghe la fece impallidire. Se ne andò di corsa, prima di svenire. Il brontolio dei malati si fece minaccioso:
-Portate fuori quella carogna.  Lasciateci morire in pace..

Reggendolo per le mani e per i piedi, tre suore lo portarono nella baracchetta posta a nord, sempre in ombra e fresca. La stanza dei cadaveri. Lo posero sul pavimento. Madre Teresa vide che le altre due non ce la facevano più e disse:
 -Portatemi una bacinella di acqua pulita, poi andate dagli altri.

Adagio cominciò a lavare le piaghe orrende, accompagnata da quel guaito lungo, interrotto solo da un ansare affannoso, disperato.
A un tratto gli occhi, che fino allora avevano fissato senza vedere niente, si fermarono su di lei. Il guaito cessò. Il moribondo cercava qualche parola:

-Dove sono?... Chi sei… Come fai a sopportare questa puzza nauseante?
Non è niente – lei rispose – in confronto al male che sopporti tu.

La morte arrivò verso sera. Madre Teresa era ancora lì a reggere la testa, a dire parole di speranza. Quell’uomo (di cui nessuno sa il nome) riuscì ancora a dire:
-Tu sei diversa dalle altre. Ti ringrazio.

E lei:
-Sono io che ringrazio te, che soffri con Cristo.

Fonte: “Madre Teresa di Calcutta”, Teresio Bosco,pagg. 2 e 3, Ed. Elledici 1991




Mia regina, mia madre,
dono a te tutta me stessa;
e per dimostrare la mia devozione
consacro a te questa giornata
e, per sempre,
i miei occhi, le orecchie,
la bocca, il cuore,
tutta me stessa senza riserva.
Perciò, madre buona,
siccome sono tua,
custodiscimi e difendimi
come possesso e proprietà tua.
- Madre Teresa di Calcutta -
Fonte: “Un mese con Maria e Madre Teresa, Meditazioni e preghiere” 
a cura di Luigi Guglielmoni e Fausto Negri,  Edizioni Paoline


Buona giornata a tutti. :-)

giovedì 25 ottobre 2018

.... distruggere la donna è distruggere l'umanità.... - Don Fabio Rosini

"[…] Un maschio può essere insensibile, una donna con grande difficoltà. 
Le è difficile,  perché  "sente" la vita.
Il serpente è astuto e attacca la donna, perché se attacca lei attacca la vita. Se crolla lei crolla tutto. 
Anche nell'Apocalisse, al capitolo dodicesimo, ricompare il serpente antico che si scaglia contro la donna; ed è logico, perché distruggere la donna è distruggere l'umanità.
Che mondo sarà quello dove chi è donna rinuncia ad essere madre? Semplicemente non ci sarà alcun mondo in quel caso. 
E se le donne non ci mettono la tenerezza, dove andremo a prenderla? 
E se le donne non amassero la vita, e chi mai ci insegnerebbe a farlo? L'amore è fatto di particolari, di attenzioni, di pause, di attese, di consolazioni e di accoglienze. 
E questo è il cuore femminile.
Il maschile ha una energia tutta sua, che sa esplorare, proporre, aprire, custodire, e tanto altro. E il femminile ha la sua forza specifica che sa intuire, accogliere, accudire, rassicurare, lasciar crescere, e altro ancora […]". 

- Don Fabio Rosini -


Se i tuoi occhi sono positivi, amerai il mondo. Ma se la tua lingua è positiva, il mondo ti amerà. L’amore di una donna è nelle sue azioni, lei guarda con il suo cuore e sente con i suoi occhi. Una donna è la banca dove ogni membro della famiglia deposita preoccupazioni, ferite e rabbia. Una donna è il cemento che tiene unita la famiglia e il suo amore durerà tutta la vita.

- Madre Teresa di Calcutta -




La Chiesa non cessa mai di proclamare la verità  che la pace nel mondo affonda le sue radici nel cuore degli uomini, nella coscienza di ogni uomo e di ogni donna. 
La pace può essere soltanto il frutto di un cambiamento spirituale, che inizia nel cuore di ogni essere umano e che si diffonde attraverso le comunità. 
La prima di queste comunità è la famiglia. 
È la famiglia la prima comunità ad essere chiamata alla pace, e la prima comunità a ricercare la pace – pace e amicizia fra gli individui e i popoli. 

- san  Giovanni Paolo II -


Tutto qui, Signore.
Non c’è proprio altro.
Solo una famiglia come tante.
Siamo così.
Solo così.
Un marito e una moglie,
due bambini di 5 e di 9 anni,
una casa in affitto
che ci stiamo dentro appena appena.
Siamo tutto qui, Signore,
un lavoro e mezzo,
un auto da 150mila chilometri,
un cane, un gatto e una cocorita.
Vorremmo essere di più:
più presenti in parrocchia,
più disponibili per il volontariato,
più capaci di accogliere in casa nostra
chi si trova in difficoltà.
Vorremmo avere più tempo
per pregare,
per qualche ritiro,
per ritagliarci giornate di silenzio.
Invece siamo solo quello che siamo,
una famiglia chiassosa,
un po’ disordinata,
sempre in ritardo su tutto.
Le preghiere le diciamo la sera
prima di addormentarci
e qualche volta qualcuno
dorme già.
Ti offriamo quel che siamo:
le nostre lamentele davanti al Tg delle 20,
i compiti da finire e i piatti ancora da lavare,
le corse per far quadrare gli orari,
i quattro calci al pallone
nel cortile del condominio,
i week end a scarpinare in montagna
(che costano niente e fanno bene alla salute).
Quel che ci manca per essere
una famiglia migliore
metticelo Tu, Signore,
che conosci le dosi e i tempi
e che, sopra ogni cosa,
conosci ciascuno di noi.

- Letizia e Mauro, più Enrico e Matteo -
Fonte: "Un minuto con Dio" di Patrizio Righero, Ed. Elledici 2011


Buona giornata a tutti. :)