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domenica 3 luglio 2016

C’è qualcuno lassù? . Don Ferrero Bruno

Era una famigliola felice e viveva in una casetta di periferia.
Ma una notte scoppiò nella cucina della casa un terribile incendio.
Mentre le fiamme divampavano. genitori e figli corsero fuori.
In quel momento si accorsero, con infinito orrore, che mancava il più piccolo, un bambino di cinque anni.
Al momento di uscire, impaurito dal ruggito delle fiamme e dal fumo acre, era tornato indietro ed era salito al piano superiore.
Che fare? Il papà e la mamma si guardarono disperati, le due sorelline cominciarono a gridare.

Avventurarsi in quella fornace era ormai impossibile...
E i vigili del fuoco tardavano.
Ma ecco che lassù, in alto, s'aprì la finestra della soffitta e il bambino si affacciò, urlando disperatamente: "Papà! Papà!".
Il padre accorse e gridò: "Salta giù!".
Sotto di sè il bambino vedeva solo fuoco e fumo nero, ma senti la voce e rispose: "Papà, non ti vedo...".
"Ti vedo io, e basta. Salta giù!" Urlò, l'uomo.
Il bambino saltò e si ritrovò sano e salvo nelle robuste braccia del papà, che lo aveva afferrato al volo.
Non vedi Dio. Ma Lui vede te. Buttati!

(don Bruno Ferrero)



Un giorno la paura bussò alla porta, il coraggio si alzò e andò ad aprire e vide che non c'era nessuno. 

 - Martin Luther King - 


Cari Amici miei,
abbiate la forza ed il coraggio di assumervi un po’ delle sofferenze altrui.
Fate entrare i loro sentimenti e i loro pensieri nelle vostre viscere che sono il luogo privilegiato per accogliere e condividere le emozioni, le passioni, i timori, le difficoltà, le tristezze e gli affetti del prossimo.
Ma fate diventare le vostre viscere luogo di accoglienza non solo delle preoccupazioni e dei dolori ma anche delle vittorie, delle gioie, delle felicità, dei sogni e delle esperienze piacevoli di chi vi è vicino.
Cominciate almeno da chi vi è più vicino e che senza accorgervene trascurate per abitudine.
Vi dico questo perché questo comportamento prima di portare beneficio al prossimo beneficherà voi stessi modificando il vostro modo di essere e rendendovi persone piacevoli e migliori….in una parola “misericordiose”.
Se volete cambiare il mondo sappiate che potete cominciare da qui, da voi stessi, allenandovi ad avere uno sguardo che entra e scruta gli invisibili sentimenti delle persone, vedendo anche aldilà delle apparenze.
Perché dal vostro modo di essere misericordiosi scaturiranno tutte le molteplici opere di misericordia, che sono diverse e tante a secondo della diversità delle persone alle quali rivolgerete la vostra attenzione e delle circostanze in cui vi troverete.

Vi abbraccio.

- Massimo Arrighi - 
(diacono della Diocesi di Lecce)



Benedizione della Famiglia

O Gesù, volgi lo sguardo tuo su questa famiglia
e colmala di benedizioni celesti e temporali,
e santificala nel tuo Nome!
Sostieni Tu la salute della mamma 
affinché abbia la forza di sostenere 
il peso dell’educazione dei figli.
Accresci forza e vigore al papà, 
affinché nelle sue attività sia sempre sano 
e cresca nella sua interiore pietà.
La casa sia un tempio del tuo amore 
dove Tu regni e sia piena di pace e di carità.
Crescano come fiori del tuo altare i figli;
siano lontane da loro 
le insidie ed incursioni dello spirito maligno.
Così sia.

Testo tratto dagli scritti 
del Servo di Dio don Dolindo Ruotolo




























Buona giornata a tutti. :-)

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lunedì 13 giugno 2016

Preghiere a Sant'Antonio da Padova per la Famiglia e d'intercessione

Glorioso Sant’Antonio
Invitto propugnatore delle verità cattoliche 
e della fede di Gesù Cristo,
tesoriere e distributore di grazie e di portenti,
con tutta umiltà e fiducia
vengo ad implorare il tuo patrocinio in vantaggio 

della mia famiglia.
Io la metto oggi nelle tua mani, accanto a Gesù Bambino.
Tu assistila nelle sue temporali necessità;
Tu tieni lungi da essa il calice dei dolori e delle amarezze.
Che se non le potesse sempre e del tutto evitare,
almeno ottienile il merito della pazienza 

e della rassegnazione cristiana.
Soprattutto poi, salvala dall’errore e dal peccato!
Tu sai, o caro Santo, che i tempi che corrono
Sono avvelenati dall’indifferenza e dalla incredulità,
che gli scandali e le bestemmie insolentiscono per ogni dove;
deh! che non ne resti contaminata la mia famiglia;
ma vivendo sempre fedele alla legge di Gesù Cristo, 
e ai dettami della Chiesa Cattolica,
meriti un giorno di ritrovarsi tutta riunita
a godere il premio dei giusti in Paradiso.
Così sia!



Riflessione spirituale di S. Antonio da Padova: «La predica è efficace quando parlano le opere»

«Chi è pieno di Spirito Santo parla in diverse lingue. Le diverse lingue sono le varie testimonianze su Cristo: così parliamo agli altri di umiltà, di povertà, di pazienza e obbedienza, quando le mostriamo presenti in noi stessi. 
La predica è efficace, ha una sua eloquenza, quando parlano le opere.
Cessino, ve ne prego, le parole, parlino le opere. Purtroppo siamo ricchi di parole e vuoti di opere, e così siamo maledetti dal Signore, perché egli maledì il fico, in cui non trovò frutto, ma solo foglie. «Una legge, dice Gregorio, si imponga al predicatore: metta in atto ciò che predica». Inutilmente vanta la conoscenza della legge colui che con le opere distrugge la sua dottrina. […]
Parliamo quindi secondo quanto ci è dato dallo Spirito Santo, e supplichiamolo umilmente che ci infonda la sua grazia per realizzare di nuovo il giorno di Pentecoste nella perfezione dei cinque sensi e nell’osservanza del decalogo. Preghiamolo che ci ricolmi di un potente spirito di contrizione e che accenda in noi le lingue di fuoco per la professione della fede, perché, ardenti e illuminati negli splendori dei santi, meritiamo di vedere Dio uno e trino.»

Dai «Discorsi» di sant’Antonio di Padova, sacerdote (I, 226)
Cantarini Simone, il Pesarese. "Sant'Antonio da Padova e San Francesco di Paola", c. 1640. Pinacoteca Nazionale, Bologna.



 “La carità è l’anima della fede, la rende viva; senza l’amore, la fede muore” (Sermones Dominicales et Festivi II, Messaggero, Padova 1979, p. 37)




Preghiera a Sant'Antonio da Padova

Indegno per le colpe commesse di comparire davanti a Dio
Vengo ai tuoi piedi, amorosissimo Sant’Antonio,
per implorare la tua intercessione nella necessità in cui verso.
Siimi propizio del tuo possente patrocinio,
liberami da ogni male, specie dal peccato, 
e impetrami la grazia di (chiedere la grazia)
Caro Santo, sono anch’io nel numero dei tribolati 
che Dio ha commesso alle tue cure, 

e alla tua provvidente bontà.
Sono certo che anche io per mezzo tuo avrò quanto chiedo
e così vedrò calmati i miei dolori, confortate le mie angustie,
asciugate le mie lacrime, ritornato alla calma 

il mio povero cuore.
Consolatore dei tribolati
non negarmi il conforto della tua intercessione presso Dio.
Così sia!


Buona giornata a tutti. :-)


domenica 26 ottobre 2014

Preghiera per la vita - papa Benedetto XVI -

Signore Gesù,
che fedelmente visiti e colmi con la tua Presenza
la Chiesa e la storia degli uomini;
che nel mirabile Sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue
ci rendi partecipi della Vita divina
e ci fai pregustare la gioia della Vita eterna;
noi ti adoriamo e ti benediciamo.

Prostráti dinanzi a Te, sorgente e amante della vita
realmente presente e vivo in mezzo a noi, ti supplichiamo.

Ridesta in noi il rispetto per ogni vita umana nascente,
rendici capaci di scorgere nel frutto del grembo materno
la mirabile opera del Creatore,
disponi i nostri cuori alla generosa accoglienza di ogni bambino
che si affaccia alla vita.

Benedici le famiglie,
santifica l'unione degli sposi,
rendi fecondo il loro amore.

Accompagna con la luce del tuo Spirito
le scelte delle assemblee legislative,
perché i popoli e le nazioni riconoscano e rispettino
la sacralità della vita, di ogni vita umana.

Guida l'opera degli scienziati e dei medici,
perché il progresso contribuisca al bene integrale della persona
e nessuno patisca soppressione e ingiustizia.

Dona carità creativa agli amministratori e agli economisti,
perché sappiano intuire e promuovere condizioni sufficienti
affinché le giovani famiglie possano serenamente aprirsi
alla nascita di nuovi figli.

Consola le coppie di sposi che soffrono
a causa dell'impossibilità ad avere figli,
e nella tua bontà provvedi.

Educa tutti a prendersi cura dei bambini orfani o abbandonati,
perché possano sperimentare il calore della tua Carità,
la consolazione del tuo Cuore divino.

Con Maria tua Madre, la grande credente,
nel cui grembo hai assunto la nostra natura umana,
attendiamo da Te, unico nostro vero Bene e Salvatore,
la forza di amare e servire la vita,
in attesa di vivere sempre in Te,
nella Comunione della Trinità Beata.


- papa Benedetto XVI -


Papa Benedetto XVI ha pregato per la protezione della vita e della famiglia alla fine della Veglia per la vita il 27 novembre 2010. La preghiera, scritta dallo stesso Santo Padre, chiede al Signore la benedizione per tutte le famiglie.


Racconta una antica leggenda che un bambino che stava per nascere disse a Dio:
- Mi dicono che mi stai per mandare sulla terra però come vivrò così piccino e indifeso come sono?
- Tra molti angeli ne ho scelto uno per te, che ti sta aspettando e avrà cura di te.
- Però dimmi: qui nel cielo non faccio altro che cantare e sorridere; questo basta per essere felice.
- Il tuo angelo ti canterà, ti sorriderà tutti i giorni e tu sentirai il suo amore e sarai felice.
- Ma che farò quando vorrò parlare con te?
- Il tuo angelo ti unirà le manine e ti insegnerà il cammino perché tu possa avvicinarti a me, benché io ti sarò sempre a fianco.
In quell'istante, una grande pace regnava nel cielo però già si udivano voci della terra e il bambino premuroso ripeteva soavemente:
- Dio mio se già me ne devo andare, dimmi il suo nome... come si chiama il mio angelo?
-Il suo nome non importa, tu la chiamerai "mamma".





C'è una donna che ha qualcosa di Dio per l'immensità del suo amore e molto di un angelo per l'instancabile sollecitudine verso i suoi cari.
Una donna che, da giovane, ha la saggezza di un'anziana e, nella vecchiaia, lavora con il vigore della gioventù.
Una donna che se è povera, è soddisfatta dalla felicità di coloro che ama, e se è ricca darebbe volentieri tutto il suo tesoro per non subire la ferita dell'ingratitudine.
Una donna che pur essendo vigorosa, trema al pianto di un bambino e, pur essendo debole, ha il coraggio di un leone.
Questa donna è la mamma.

Agenda biblica missionaria 2007 EMI





Quel che sento è Amore,
quel che vedo è Vita,
quel che so è che tutto cambierà:
io diventerò grande e tu sarai piccolo;
io diventerò la via e tu vorrai seguirmi;
io sarò il faro ed il mare
e tu la barca da guidare in porti sicuri.
Non so se sarò capace o bravo,
non so se sarò ciò che ti aspetti,
ne so se saprò essere perfetto....
ma so per certo che seguirò l'Amore.....
lo stesso Amore che provo baciandoti adesso.


Parola di papà


Preghiera per i genitori in attesa

Dio della vita, Signore dell’universo,
Creatore del mondo,
grazie per questa nuova creatura
che si nutre di noi e cresce nel grembo della
nostra famiglia.
Grazie perché ci doni di essere tuoi alleati
nel dono della vita
che vince sulla menzogna e sulla morte.
Concedici ora di gustare l’abbandono fiducioso a te,
di essere poi coraggiosi, accoglienti e generosi,
forti nei momenti difficili e attenti al bene come vuoi tu.
Ti preghiamo per questo/a figlio/a
che sia sereno/a, goda di buona salute
conosca l’amore e l’accoglienza
cresca con te al suo fianco.
Donaci, con l’aiuto di Maria, di saper testimoniare
fiducia e speranza a questa
creatura che ci hai affidato
e che metteremo nel tuo mondo.
Amen





Buona giornata a tutti. :-)

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sabato 16 agosto 2014

Preghiera per mio figlio -

Dammi un figlio, Signore,
che sia abbastanza forte
da riconoscere la sua debolezza
e abbastanza coraggioso
da affrontare se stesso davanti alla paura.
Dagli la forza di restare in piedi,
dopo una sconfitta onorevole,
così come la forza di restare umile
e semplice dopo la vittoria.
Dammi un figlio, Signore,
in cui i desideri non rimpiazzino le azioni,
un figlio che conosca Te e sappia
conoscere se stesso.
Fa che percorra, Te ne prego,
non il sentiero dell’agiatezza
e della comodità,
ma quello dello sforzo e della sfida
nella lotta contro le difficoltà.
Insegnagli a tenersi dritto nella tempesta,
ma ad avere comprensione per coloro
che sono deboli.
Dammi un figlio che abbia un cuore puro
e un ideale elevato,
un figlio che sappia dominarsi prima
di voler dominare gli altri,
un figlio che sappia ridere
senza dimenticare come si fa a piangere,
che avanzi verso il futuro senza dimenticarsi il passato.
E dopo tutto questo Signore,
dagli, Te ne prego, il senso dell’umorismo,
così che viva con serietà, ma sappia
guardare se stesso senza mai prendersi
troppo sul serio.
Dagli l’umiltà che gli ricordi sempre
la semplicità della vera grandezza,
l’apertura di spirito della vera sapienza,
e la dolcezza della vera forza.
E allora io, sua madre, potrò mormorare.
“Non ho vissuto invano”.
























Le leggi che permetteranno il matrimonio a persone dello stesso sesso mettono in gioco l'identità e la sopravvivenza della famiglia: padre, madre e figli. Sono in gioco la vita di molti bambini che saranno discriminati in anticipo e privati della loro maturazione umana che Dio ha voluto avvenga con un padre e una madre. E' in gioco il rifiuto totale della legge di Dio, attraverso la quale il peccato entrò nel mondo: un'invidia che cerca astutamente di distruggere l'immagine di Dio, cioè l'uomo e la donna che ricevono il comando di crescere, moltiplicarsi e dominare la terra. Non siamo ingenui: questa non è una semplicemente lotta politica, ma è un tentativo distruttivo del disegno di Dio. E' una mossa del padre della menzogna che cerca di confondere e d'ingannare i figli di Dio. 

- Jorge Mario card. Bergoglio -


Se si ricerca a quale fine sia ordinata la divina istituzione dei matrimoni, apparirà evidentissimo che Dio volle in essi racchiudere fonti ricchissime di pubblica utilità. E in verità, oltre che provvedere alla propagazione del genere umano, essi hanno anche lo scopo di rendere migliore e più facile la vita dei coniugati, e ciò per più ragioni, quali gli scambievoli aiuti nell’alleviare le loro necessità, l’amore costante e fedele, la comunanza di tutti i beni, la grazia celeste che proviene dal sacramento. 
I matrimoni poi contribuiscono assai alla salvezza delle famiglie, giacché finché saranno conformi alla natura e risponderanno pienamente ai consigli di Dio potranno... rafforzare la concordia degli animi tra i genitori, garantire la retta educazione dei figli e moderare la patria potestà sull’esempio della potestà divina.

- Papa Leone XIII -


Buona giornata a tutti. :-)

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venerdì 13 dicembre 2013

Preghiera per la vita nascente – papa Benedetto XVI -


Signore Gesù, 
che fedelmente visiti e colmi con la tua Presenza
la Chiesa e la storia degli uomini;
che nel mirabile Sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue
ci rendi partecipi della Vita divina
e ci fai pregustare la gioia della Vita eterna;
noi ti adoriamo e ti benediciamo.

Prostráti dinanzi a Te, sorgente e amante della vita
realmente presente e vivo in mezzo a noi, ti supplichiamo.

Ridesta in noi il rispetto per ogni vita umana nascente, 

rendici capaci di scorgere nel frutto del grembo materno
la mirabile opera del Creatore,
disponi i nostri cuori alla generosa accoglienza di ogni bambino
che si affaccia alla vita.

Benedici le famiglie,
santifica l'unione degli sposi,
rendi fecondo il loro amore.

Accompagna con la luce del tuo Spirito
le scelte delle assemblee legislative,
perché i popoli e le nazioni riconoscano e rispettino
la sacralità della vita, di ogni vita umana.

Guida l'opera degli scienziati e dei medici,
perché il progresso contribuisca al bene integrale della persona
e nessuno patisca soppressione e ingiustizia.

Dona carità creativa agli amministratori e agli economisti,
perché sappiano intuire e promuovere condizioni sufficienti
affinché le giovani famiglie possano serenamente aprirsi
alla nascita di nuovi figli.

Consola le coppie di sposi che soffrono
a causa dell'impossibilità ad avere figli,
e nella tua bontà provvedi.

Educa tutti a prendersi cura dei bambini orfani o abbandonati,
perché possano sperimentare il calore della tua Carità,
la consolazione del tuo Cuore divino.

Con Maria tua Madre, la grande credente,
nel cui grembo hai assunto la nostra natura umana,
attendiamo da Te, unico nostro vero Bene e Salvatore,
la forza di amare e servire la vita,
in attesa di vivere sempre in Te,
nella Comunione della Trinità Beata.

(papa Benedetto XVI)
Basilica Vaticana
Sabato, 27 novembre 2010



L'impegno costante nelle piccole cose è una virtù grande ed eroica.
 
- San Bonaventura - 


La perfezione è solo di Dio, ma noi possiamo assomigliargli molto!



Santa Maria, donna gestante , grazie perché, se Gesù l'hai portato nel grembo nove mesi, noi ci stai portando tutta la vita. Donaci le tue fattezze. Modellaci sul tuo volto. Trasfondici i lineamenti del tuo spirito.
Perché, quando giungerà per noi il dies natalis, se le porte del Cielo ci si spalancheranno dinanzi senza fatica, sarà solo per questa nostra, sia pur pallida, somiglianza con te.


(don Tonino Bello)



Dio ci ama in modo profondo, totale, senza distinzioni; ci chiama all’amicizia con Lui; ci rende partecipi di una realtà al di sopra di ogni immaginazione e di ogni pensiero e parola: la sua stessa vita divina. […] “Cristo, che è il nuovo Adamo – afferma il Concilio Vaticano II – proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore, svela anche pienamente l’uomo a se stesso e gli manifesta la sua altissima vocazione ... Con la sua incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo ad ogni uomo” (Cost. Gaudium et spes, 22). Credere in Gesù Cristo comporta anche avere uno sguardo nuovo sull’uomo, uno sguardo di fiducia, di speranza. 

Papa Benedetto XVI, dall’omelia del 27 novembre 2010


«Solo il precedere di Dio rende possibile il camminare nostro, il cooperare nostro, che è sempre un cooperare, non una nostra pura decisione. Perciò è importante sempre sapere che la prima parola, l’iniziativa vera, l’attività vera viene da Dio e solo inserendoci in questa iniziativa divina, solo implorando questa iniziativa divina, possiamo anche noi divenire
 - con Lui e in Lui - evangelizzatori. 
Dio è l’inizio sempre»

Papa Benedetto XVI, 8 ottobre 2012




Buona giornata a tutti :-)











venerdì 9 novembre 2012

Preghiera per la Famiglia - Beata Madre Teresa di Calcutta -

Padre del Cielo, ci hai dato un modello di vita 
nella Santa famiglia di Nazareth.


Aiutaci, Padre amabile, a fare della nostra famiglia
 
un’altra Nazareth, dove amore, pace e gioia regnino;
 
che sia profondamente contemplativa,
totalmente eucaristica e vibrante di gioia.

Aiutaci a rimanere insieme nella gioia e nel dolore
 
attraverso la preghiera in famiglia.

Insegnaci a vedere Gesù nei membri
 
della nostra famiglia,
 
specialmente a scoprire il Tuo Volto
 
nascosto nella loro povertà.

Che il Cuore Eucaristico di Gesù renda i nostri cuori
 
miti e umili come il Suo e aiutaci a fare
i nostri doveri nella famiglia in santità.
 

Fa che possiamo amarci l’un l’altro
come Dio ama ognuno di noi di più ogni giorno,
 
perdonarci scambievolmente
come Tu perdoni i nostri peccati.
 

Aiutaci, o Padre amabile, ad accettare tutto quello
che Tu ci dai e a donare tutto quello che Tu ci prendi,
 
con un grande sorriso.

Cuore Immacolato di Maria, causa della nostra gioia,
 
prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.
 

Santi Angeli Custodi, siate sempre con noi, guidateci
 
e proteggeteci. Amen.


Per la sua funzione sociale fondamentale, la famiglia ha diritto a essere riconosciuta nella sua libertà e a non essere confusa con altre forme di convivenza, e anche a poter contare sulla dovuta tutela culturale, giuridica, economica, sociale, sanitaria e, in modo particolare, su un sostegno che, tenendo conto del numero dei figli e delle risorse economiche disponibili, sia sufficiente a permettere la libertà di educazione e di scelta della scuola.

Benedetto XVI – Messaggio alle famiglie, 17 gennaio 2012




La mia Comunità sono i poveri. La loro sicurezza è la mia. La loro salute è la mia salute. La mia casa è la casa dei poveri: non dei poveri, ma di quelli che tra i poveri sono i più poveri. Di quelli ai quali la gente cerca di non avvicinarsi per paura del contagio e dei sudiciume, perché sono coperti di microbi e di insetti. Di quelli che non vanno a pregare, perché non possono uscire di casa nudi. Che non mangiano più perché non hanno nemmeno più la forza di mangiare. Che cadono per le strade, sapendo che stanno per morire e accanto ai quali i vivi passano senza prestare loro attenzione. Di quelli che non piangono più, perché non hanno più lacrime. Degli intoccabili".
(Beata Madre Teresa di Calcutta)

 
Buona giornata a tutti :-)





venerdì 14 settembre 2012

Il matrimonio, lettera a due sposi, maggio 1943 - Dietrich Bonhoeffer -

Il matrimonio è più del vostro amore reciproco,
ha maggiore dignità e maggior potere.
Finché siete solo voi ad amarvi, il vostro sguardo
si limita nel riquadro isolato della vostra coppia.
Entrando nel matrimonio siete invece un anello
della catena di generazioni che Dio fa andare e venire
e chiama al suo regno.
Nel vostro sentimento godete solo il cielo privato della vostra felicità.
Nel matrimonio, invece, venite collocati attivamente nel mondo e ne divenite responsabili.
Il sentimento del vostro amore appartiene a voi soli.
Il matrimonio, invece, è un’investitura e un ufficio.
Per fare un re non basta che lui ne abbia voglia, occorre che gli riconoscano l’incarico di regnare.
Così non è la voglia di amarvi, che vi stabilisce come strumento della vita.
E’ il matrimonio che ve ne rende atti.


Non è il vostro amore che sostiene il matrimonio:
è il matrimonio che d’ora in poi,
porta sulle spalle il vostro amore.


Dio vi unisce in matrimonio: non lo fate voi, è Dio che lo fa.
Dio protegge la vostra unità indissolubile di fronte ad ogni pericolo che la minaccia dall’interno e dall’ esterno.
Dio è il garante dell’indissolubilità.


E’ una gioiosa certezza sapere che nessuna potenza terrena,
nessuna tentazione, nessuna debolezza
potranno sciogliere ciò che Dio ha unito.

(Dietrich Bonhoeffer)
“Ama e fa’ ciò che vuoi” 
(Sant’Agostino, commento alla prima lettera di Giovanni 7,7-8)

Ama
e fa’ ciò che vuoi;
se taci,
taci per amore;
se correggi,
correggi per amore;
se perdoni,
perdona per amore;
abbi sempre in fondo al cuore
la radice dell’amore;
da questa radice
non possono che sorgere
cose buone.



Dal Cantico dei Cantici (8,6-7)

Mettimi come sigillo sul tuo cuore

Come sigillo sul tuo braccio;

perché forte come la morte è l’amore,

tenace come gli inferi è la passione;

le sue vampe son vampe di fuoco,
una fiamma del Signore!
Le grandi acque non possono spegnere l’amore
né i fiumi travolgerlo.
Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa
In cambio dell’amore
Non ne avrebbe che dispregio.



Buona giornata a tutti. :-)




venerdì 1 giugno 2012

Preghiera per la famiglia – Beato Giovanni Paolo II -

Dio, dal quale proviene ogni paternità in cielo e in terra, Padre, che sei Amore e Vita, fa che ogni famiglia umana sulla terra diventi, mediante il tuo Figlio, Gesù Cristo, "nato da Donna", e mediante lo Spirito Santo, sorgente di divina carità, un vero santuario della vita e dell'amore per le generazioni che sempre si rinnovano.

Fa' che la tua grazia guidi i pensieri e le pene dei coniugi verso il bene delle loro famiglie e di tutte le famiglie del mondo.

Fa' che le giovani generazioni trovino nella famiglia un forte sostegno per la loro umanità e la loro crescita nella verità e nell'amore.

Fa' che l'amore, rafforzato dalla grazia del sacramento del matrimonio, si dimostri più forte di ogni debolezza e di ogni crisi, attraverso le quali, a volte, passano le nostre famiglie.

Fa' infine, te lo chiediamo per intercessione della Sacra Famiglia di Nazareth, che la Chiesa in mezzo a tutte le nazioni della terra possa compiere fruttuosamente la sua missione nella famiglia e mediante la famiglia.

Tu che sei la Vita, la Verità e l'Amore, nell'unità del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Joannes Paulus PPII


«Giovani, preparatevi per il matrimonio con la preghiera, con l’autodisciplina, il mutuo rispetto e la castità. Poiché il dono intero e genuino di sé stessi può avvenire solo nell’amore coniugale indissolubile, il matrimonio». (Papa Giovanni Paolo II)