Visualizzazione post con etichetta preghiera alla Madonna. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta preghiera alla Madonna. Mostra tutti i post

lunedì 24 settembre 2018

Preghiera a Maria SS. Della Mercede - 24 settembre

Quando il giogo Saraceno pesava sulla parte più grande e più bella della Spagna, mentre innumerevoli infelici, in una spaventevole schiavitù, erano esposti al pericolo continuo di rinnegare la fede e di dimenticare la loro eterna salvezza, la beata Regina del Cielo, rimediando nella sua bontà a tanti mali, rivelò la sua grande carità, per riscattare i suoi figli. 
Apparve il 1° agosto 1218 a san Pietro Nolasco, che pari alla ricchezza aveva la fede e che, nelle sue meditazioni davanti a Dio, pensava continuamente al modo di portare aiuto ai molti cristiani prigionieri dei Mori. 
Dolce e benigna, la beata Vergine si degnò dirgli che, insieme con il suo Figlio, avrebbe gradito la fondazione di un Ordine religioso, che avesse lo scopo di liberare i prigionieri dalla tirannia dei Turchi e, incoraggiato da questa visione, l'uomo di Dio si pose all'opera con un ardore di carità che sarebbe impossibile descrivere ed ebbe da quel momento un solo pensiero: consacrare sé e l'Ordine che avrebbe fondato all'altissima missione di carità di rischiare la vita per i suoi amici e per il prossimo. 
Nella stessa notte la Vergine Santissima si era manifestata al beato Raimondo da Pegnafort, domenicano, e al re Giacomo I di Aragona, rivelando anche ad essi il suo desiderio e pregandoli di impegnarsi in un'opera così importante. Pietro corse tosto ai piedi di Raimondo, suo confessore, per esporgli ogni cosa. 
Lo trovò già preparato da Dio e si affidò alla sua direzione. 
Intervenne allora il re Giacomo, onorato egli pure della visione della beata Vergine e risoluto di realizzare il desiderio da Lei manifestato. 
Dopo averne trattato insieme, in perfetto accordo, si dedicarono alla fondazione dell'Ordine in onore della beata Vergine, che avrebbero intitolato con il nome di Santa Maria della Mercede per la Redenzione degli schiavi. 
Il 10 agosto dell'anno del Signore 1218, il re Giacomo pose in opera il progetto già maturato dai santi personaggi e i religiosi si obbligavano con un quarto voto a restare ostaggio presso le potenze pagane, se si fosse reso necessario per liberare i cristiani. 
Il Re concedette che i religiosi portassero sul proprio petto le sue insegne ed ebbe cura di ottenere da Gregorio IX la conferma dell'Ordine religioso, che si proponeva così grande carità verso il prossimo, cosa che avvenne il 17 gennaio 1235. Dio stesso, per mezzo della beata Vergine, diede all'opera tale sviluppo che fu presto nota nel mondo intero ed ebbe molti membri insigni per santità, pietà e carità e, raccogliendo le offerte dei fedeli di Cristo e impiegandole nel riscatto del prossimo, offrendo spesso per il riscatto sé stessi, liberarono molti. 
Era doveroso rendere grazie a Dio e alla Vergine Madre per una istituzione così bella e per tanti benefici operati e la Sede Apostolica, con i mille privilegi concessi all'Ordine, accordò la celebrazione di questa festa particolare e il suo Ufficio, che poi fu esteso a tutta la Chiesa.



Si racconta che il 1º agosto del 1218, festa di San Pietro in Vincoli, il fondatore dei Mercedari Pietro Nolasco ebbe una visione della Santissima Vergine, la quale si fece conoscere come la Mercede (Misericordia) e lo esortò a fondare un Ordine religioso avente come fine principale quello di riscattare i cristiani finiti in schiavitù. In quel tempo la Penisola iberica era dominata dai Musulmani ed i pirati saraceni infestavano le coste del Mediterraneo, rapivano molte persone e le trasportavano come schiavi nel Nordafrica.

L’Ordine del Mercedari fu fondato nel 1218, si hanno testimonianze del suo nome da medaglie del secolo XIII. 

Francisco de ZurbaránVirgen de las Cuevas (1655)


Salve o Maria, Madre purissima della Mercede,
fonte perenne da cui derivano a noi le grazie del Signore,
esempio di virtù da cui le nostre anime apprendono la loro perfezione.
Il tuo nome risuona festoso in cielo ed in terra
ed è per tutti luce e splendore che rischiara santamente l’intelletto,
fortezza che rende invincibile il cuore contro gli assalti nemici.
Tu sei rifugio dei cristiani
e sei ancora la padrona dei loro affetti, dei loro pensieri.
Tu per liberare i fedeli dalle catene dei maomettani discendesti dal cielo.
Per questo tutto il mondo riconoscente ti acclama sua dolce consolatrice.
O Vergine Santa,
poiché ti sei compiaciuta di unire
alla suprema dignità di Madre di Dio e degli uomini,
il nome e l’ufficio pietoso di Madre e Redentrice degli schiavi,
degnati di stendere il tuo manto benedetto su di noi,
devoti di sì caro nome e su tutti i cristiani vivi e defunti,
affinché salvati dalla tua materna protezione da quanti mali ci affliggono,
veniamo a rallegrarci con te eternamente nel gaudio del Signore. Amen

martedì 31 maggio 2016

Il detenuto e la formica – don Bruno Ferrero -

Un uomo fu condannato a 20 anni di carcere. Il suo problema era ovviamente ammazzare il tempo.
Dopo alcuni mesi scoprì che alcune formiche risiedevano stabilmente sotto l'intonaco scheggiato della sua cella. Una di quelle formiche sembrava particolarmente dotata e il detenuto decise di ammaestrarla.
Ci volle un sacco di pazienza, ma dopo cinque anni la formica ubbidiva agli ordini, ballava su un capello ben teso e faceva il doppio salto mortale. 
Altri cinque anni dopo, la meravigliosa (e longeva) formichina sapeva cantare tutte le canzoni di Sanremo. 
Cinque anni dopo la formica parlava correttamente quattro lingue.
Stava per imparare la quinta quando l'uomo venne scarcerato. Si mise in tasca la preziosa formica nella speranza che gli servisse a guadagnare un mucchio di soldi esibendosi alla televisione.
Uscito di prigione, andò diritto in un bar e, dopo aver bevuto, non resistette alla tentazione di sfoggiare la bravura della sua formica. La posò sul bancone e chiamò il barista: "Guardi questa formica!".
Il barista, senza perdere un attimo di tempo schiacciò la formica dicendo: "La prego di scusarci signore".

Tanti genitori ed educatori dedicano anni di fatica e di passione per educare i loro ragazzi. Spesso basta un attimo e il risultato di tanti sforzi va in rovina. Perché c'è sempre un malaugurato "barista" dietro l'angolo. E' meglio addestrare elefanti che formiche.

- Don Bruno Ferrero -
Da: “L'Importante è la rosa”, Elledici


Da ogni difficoltà, può nascere il bene.
"Pen­so che il naufragio (di San Paolo) parli per noi. 
Dal suo naufragio, per Malta è nata la fortuna di avere la fede. Così anche noi possiamo pensare che i naufragi della vita possono fare il progetto di Dio e possono essere utili per nuovi inizi nella nostra vita...
Senza un morire, senza il naufragio di ciò che è solo nostro,
non c’è comunione con Dio, non c’è redenzione".

- papa Benedetto XVI - 


Una vita tutta dolcezza sarebbe insulsa; il sale è amaro, se preso da solo, ma quando è gustato nella pietanza, dà sapore alla carne. Le difficoltà sono il sale della vita. 

- Robert Baden-Powell - 


 Ave, Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte.
Amen.


Ave Maria, gratia plena,
Dominus tecum,
benedicta tu in mulieribus,
et benedictus fructus ventris tui, Iesus.
Sancta Maria, mater Dei,
ora pro nobis peccatoribus, 
nunc et in hora mortis nostrae.
Amen.

Buona giornata a tutti. :-)



lunedì 30 maggio 2016

Ma il mare è Dio - Padre Andrea Panont

Ogni uomo, anche se marcio, anche se morto…se si lascia travolgere dalle onde della Misericordia infinita, se si lascia inghiottire dalla profondità del suo Amore immenso ….
Grazie a Gesù, questa operazione non è assurda; è una vera, sublime realtà.
Trovarsi sulla spiaggia al tramonto del sole è un’occasione unica per fermarsi e guardare, meglio, contemplare ciò che accade nell’aria, in cielo, sulla terra e…dentro di te.
Una di queste occasioni mi si è presentata l’autunno scorso…
Finito lo spettacolo, gratuito perché impagabile, del tramonto, ho potuto assistere alla raccolta e alla cernita dei pesci che tutte le sere avviene dopo il ritorno delle barche dalla pesca.
I pescatori lavoravano accanto al loro barcone tra la ressa di curiosi che si godevano quest’operazione così pittoresca. 

La cernita del pescato in appositi contenitori: pesci buoni, pesci meno buoni, piccoli e grandi. 
I pesci morti e marci o difettosi venivano ributtati in mare o lasciati lì d’attorno, sul bagnasciuga.
Alla fine, la barca è ripartita lasciando sulla spiaggia e sul bagnasciuga un “macello” di sporcizia e di disordine inqualificabile.
Al mattino seguente vi ritornai con un amico per due passi ai primi raggi del sole. Superate le dune, ci si presenta la stessa spiaggia con un mare tranquillo: “Che spettacolo – commenta subito l’amico – guarda che bello è il mare, pulito, terso, tranquillo con una spiaggia meravigliosa e ben levigata dal continuo sciacquio e sciabordio delle onde.”
Nella mia fantasia girava un’altra meraviglia: proprio la quiete dopo la tempesta. Il mio amico non aveva visto cos’era successo la sera precedente; non s’immaginava neppure la sporcizia e il disordine lasciato dai pescatori, il sangue del pesce ferito, i resti di quello marcio e la puzza di quello morto.
Lui non sapeva…Ma io che avevo visto, mi beavo d’un altro spettacolo: la trasformazione prodotta dal mare. 
Il mare con il continuo andirivieni delle sue onde, con la sua vitalità e la sua profondità, ha reso questo servizio incantevole: ha inghiottito tutta la sporcizia, ha fatto sparire il disordine.
Tutto ha tramutato in sé: tutto è diventato “il mare” che il mio amico ha giustamente definito “una meraviglia”. 
Tutta la “sporcizia” era diventata mare.

Appena a casa ho scritto un foglietto e l’ho appiccicato al mio confessionale: 
“Il pesce, anche se marcio, anche se morto, se è gettato in mare diventa mare”.

Racconto Contemplazione di Padre  Andrea Panont




L'uomo impara la sua prima lezione d'amore amando un essere umano, ma in realtà l'amore è dovuto soltanto a Dio.

- Hazrat Inayat Khan -
1872-1927 mistico indiano




Prendi il largo

Quando il tuo battello ancorato da molto tempo nel porto ti lascerà l'impressione ingannatrice di essere una casa, quando il tuo battello comincerà a mettere radici nell'immobilità del molo, prendi il largo.

E' necessario salvare a qualunque prezzo l'anima viaggiatrice del tuo battello e la tua anima di pellegrino.

- Dom Helder Camara - 
da: Mille ragioni per vivere


"Maria!
Quando Tu forse
avevi altri progetti di vita,
Dio è entrato nella Tua vita
con il Suo progetto speciale.
E Tu, come umile Sua serva,
gli hai generosamente aperto
le porte del Tuo cuore.
Il Tuo esempio mi sprona
a volgermi anch'io verso Il Signore
per dirgli:
“Vieni nei miei sogni
e nei miei progetti,
nelle mie speranze
e nelle mie paure".
Perciò, Signore
entra nelle mie tenebre,
nelle mie angosce
e nelle mie sofferenze.
Entra anche
in quegli angoli
della mia vita
in cui ho amato
più la mia volontà
che la Tua".
Amen.


Buona giornata a tutti. :-)



domenica 29 maggio 2016

Il credo dell'ottimista - Christian Daa Larson

Prometti a te stesso di infondere bontà‚ bellezza‚ amore
ad ogni persona che incontri;
di far sentire a tutti i tuoi amici
che c’è qualcosa di grande in loro;
di guardare al lato bello di ogni cosa e
di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà.
Prometti a te stesso di pensare solo al meglio‚
di lavorare solo per il meglio; di aspettarti solo il meglio‚
di essere entusiasta del successo degli altri come lo sei del tuo.
Prometti a te stesso di dimenticare gli errori del passato
per guardare a quanto di grande puoi fare in futuro‚
di essere sereno in ogni circostanza e
di regalare un sorriso ad ogni creatura che incontri;
di dedicare così tanto tempo a migliorare il tuo carattere
da non aver tempo per criticare gli altri.
Prometti a te stesso di essere troppo nobile per l’ira‚
troppo forte per la paura‚
troppo felice per lasciarti vincere dal dolore.

- Christian Daa Larson - 
(1874 -1954)

L’originale fu pubblicato nel 1912 in un libro intitolato Your Forces and How To Use Them


Coltiva il giardino dei tuoi pensieri, riscalda la serra del tuo cuore, difendi il prato della tua mente, nessuno potrà rubarti la bellezza che hai in fondo all'anima. 


- San Giovanni Bosco - 




Il senso dell’umorismo è terapeutico, non ha effetti collaterali,  migliora l’efficienza del cervello e del sistema nervoso, difende la psiche dagli attacchi di malumore, dalle preoccupazioni e dalle insoddisfazioni continue.


Il buon umore allunga la vita, ringiovanisce, rinforza le difese immunitarie, favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni, attenua la depressione, l’ansia e stimola il metabolismo, la produzione di endorfine, di anticorpi e di neurotrasmettitori come serotonina, noradrenalina, dopamina.


O Vergine Santissima, amica del silenzio e della solitudine, che ci invitate a questo prediletto vostro Santuario, degnatevi parlarci al cuore parole di vita quali Voi sapete rivolgere ai vostri figli, massime nei momenti della tribolazione e della necessità, e chiamateci a sincera penitenza, a piena emenda dei nostri costumi, a vita veramente cristiana e santa.

Ave Maria

O Vergine benignissima, che tutto cuore pei vostri figli, vi compiacete dispensare in questo santo luogo con straordinaria larghezza i tesori di grazia che il Vostro Divin Figlio vi ha affidati, abbiate pietà anche di noi, liberateci dai mali che soffriamo, dateci forza contro le tentazioni, ravvivate in noi lo spirito di Gesù Cristo e, se è per il nostro meglio, concedeteci quello che ardentemente desideriamo e con tanta fiducia ci aspettiamo da Voi. 

Ave Maria 

O Vergine potentissima, che in questo luogo di vostra particolare predilezione avete consolato tante anime col liberarle dal peccato e dai mali che ne sono le conseguenze, col manifestar loro le vie su cui il Signore le voleva, coll'infervorarle nei santi loro proponimenti, consolate noi pure col renderci vostri fervorosissimi figli, sempre fedeli al vostro amore ed alla pratica generosa delle cristiane virtù fino alla morte. Così sia. 

Ave Maria.

Salus infirmorum, ora pro nobis. 
Consolatrix afflictorum, ora pro nobis. 
Refugium peccatorum, ora pro nobis. 
Madonna del Bosco, pregate per noi


Buona giornata a tutti. :-)




venerdì 27 maggio 2016

Le due grazie che il Signore ci dona - don Luigi Giussani


Le due grazie che il Signore dona

sono la tristezza e la stanchezza.

La tristezza perché mi obbliga
alla memoria,
la stanchezza perché mi obbliga
alle ragioni per cui faccio le cose.
Fa' o Dio che una positività totale
guidi il mio animo,
in qualsiasi condizione mi trovi,
qualunque rimorso abbia,
qualunque ingiustizia
senta pesare su di me,
qualunque oscurità mi circondi,
qualunque inimicizia,
qualunque morte mi assalga,
perché Tu che hai fatto tutti gli esseri
sei per il bene.
Tu sei l'ipotesi positiva
su tutto ciò che io vivo.

- Don Luigi Giussani -



Il cammino del Signore è semplice come quello di Giovanni e Andrea, di Simone e Filippo, che hanno cominciato ad andare dietro a Cristo: per curiosità e desiderio. Non c'è altra strada, al fondo, oltre questa curiosità desiderosa destata dal presentimento del vero.

- don Luigi Giussani - 
da: Alla ricerca del volto umano, Rizzoli


Al mattino

Uno s'arresta un istante,
pensando che quelle ore che gli incombono

sono un pezzetto del cammino al destino:
Ti riconosco come il mio scopo!
Padre nostro che stai nei cieli
nel profondo, da cui io nasco.
Ti offro la mia giornata.
Questa mia giornata la riconosco come
un passaggio ulteriore verso di Te,
un pezzo del cammino verso di Te.
Aiutami a che io non mi abbandoni alla violenza
e sia me stesso,
ami, cioè affermi l'Altro,
perché io non mi faccio da me,
e perciò debbo rispettare ciò che sono,
ciò che Tu mi hai fatto.
E debbo rispettare l'altro,
e amare l'altro,
perché Tu l'hai fatto.
- Don Luigi Giussani - 



Inno a Maria

Salve, Maria, creatura la più preziosa della creazione;
salve Maria, purissima colomba; 
salve, Maria, torcia inestinguibile; 
salve, perché da Te nacque il Sole di giustizia. 
Salve, Maria, dimora dell’immensità, che racchiudesti nel tuo seno il Dio immenso, il Verbo unigenito, producendo senza aratro e senza seme, la spiga incorruttibile. 
Salve, Maria, Madre di Dio, acclamata dai profeti, benedetta dai pastori quando con gli Angeli cantarono il sublime inno a Betlemme: «Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà»’ (Lc 2,14). 
Salve, Maria, Madre di Dio, gioia degli Angeli, giubilo degli Arcangeli che Ti glorificano in Cielo. 
Salve, Maria, Madre di Dio: per Te adorarono Cristo i Magi guidati dalla stella d’oriente. 
Salve, Maria, Madre di Dio, per la quale Giovanni Battista, fin dal seno di sua madre, sobbalzò di gioia.. 
Salve, Maria, Madre di Dio, che portasti al mondo una grazia ineffabile. 
Salve, Maria, Madre di Dio, che facesti splendere nel mondo Colui che è la vera luce, nostro Signore Gesù Cristo. 
Salve, Maria, Madre di Dio, che portasti la luce a quelli che erano nelle tenebre e nell’ombra della morte. 
Salve, Maria, Madre di Dio, Madre di Colui che i Vangeli proclamano benedetto. 
Salve, Maria, Madre di Dio, per la quale venne al mondo il Vincitore della morte e il Distruttore dell’inferno. 
Salve, Maria, Madre di Dio, per la quale venne al mondo l’Autore della creazione e il Restauratore delle creature, il Re dei Cieli. 
Salve, Maria, Madre di Dio, per la quale rifulse e risplendette la gloria della Risurrezione…


Buona giornata a tutti. :-)


giovedì 26 maggio 2016

Spirito di sconfinata apertura - Jean Galot -

Spirito di Dio, vieni ad aprire sull'infinito le porte del nostro spirito e del nostro cuore. 
Aprile definitivamente e non permettere che noi tentiamo di richiuderle. 
Aprile al mistero di Dio e all'immensità dell'universo.
Apri il nostro intelletto agli stupendi orizzonti della Divina Sapienza.
Apri il nostro modo di pensare perché sia pronto ad accogliere i molteplici punti di vista diversi dai nostri.
Apri la nostra simpatia alla diversità dei temperamenti e delle personalità che ci circondano.
Apri il nostro affetto a tutti quelli che sono privi di amore, a quanti chiedono conforto.
Apri la nostra carità ai problemi del mondo, a tutti i bisogni della umanità.
Apri la nostra mente alla collaborazione con tutti coloro che si adoperano per un medesimo fine.

- Jean Galot -

Signore, apri la porta del nostro cuore. Amen


Ecco l’importante nella vita: 
aver visto una volta qualcosa,
aver sentito una cosa tanto grande,
tanto magnifica che ogni altra 
sia un nulla al suo confronto 
e anche se si dimenticasse tutto il resto,
quella non la si dimenticherebbe mai più!

- Soren Kierkegaard - 
[Diario, 36]

Caspar David Friedrich, dipinto. ( mattino di Pasqua)

"Ma, poichè non vi ritenete degni della vita eterna..."

C'è uno scoraggiamento che ci porta lontano da Dio.
E' il non credere che Lui ci guida e può salvarci da qualsiasi genere di nostra situazione o limite o peccato. Se lo vogliamo e gli crediamo!
"Continuo ad essere una povera creatura”. Però prima, nel constatarlo, passavi certi brutti momenti! Adesso… ti stai abituando a sorridere, e a ricominciare la tua lotta con crescente allegria.» (San Josemaria Escrivà)

L'allegria di chi sa che nulla può strappare le pecore alla mano del Padre.



Preghiera alla Madonna delle Grazie

Ave Maria, ricolma di carità
il Signore è dentro di Te
Tu sei benedetta fra tutte le donne
per il frutto del Tuo grembo
e Beata sei Tu
a motivo della Tua fede.
Santuario del silenzio
in cui si ode l'unica Parola del Padre
fiore dell'umanità piantato in Paradiso
Tu porti Dio nella nostra vita.
Donna rivestita di Sole
Creatura eccelsa
che contiene il Creatore
fa' che le nostre anime
non si eclissino dietro l'ombra del Male
che a volte pare prendere il sopravvento
sulle debolezze
e le nostre fragili speranze.
Spargi, o Madre, piena di grazia
nei cuori dei tuoi figli
granelli di pace
che la Parola di Dio
come pioggia farà germogliare
affinché risplenda la gloria
dell'Ineffabile Eterno Amore
del Padre per il Figlio.
Aurora dei cieli nuovi
splendore che nulla toglie
alla luce di Cristo
perché trasparenza di Dio
vieni nelle nostre case
insegnaci ad accogliere 
la volontà di Dio
con un "Eccomi!"
e ad amarci gli uni gli altri
sull'esempio del Crocifisso - Risorto
per fare di tutti una cosa sola
come in Cielo così in terra.
Ti affidiamo tutti gli uomini e le donne,
a cominciare dai più deboli:
i bimbi mai nati perché rifiutati
o non ancora venuti alla luce
e quelli nati in condizioni
di povertà e di sofferenza,
i giovani alla ricerca di senso,
le persone prive di lavoro
e quelle provate dalla fame e dalla malattia.
Ti affidiamo le famiglie dissestate,
gli anziani privi di assistenza
e quanti sono soli, senza un domani.
O Madre, che conosci le sofferenze
e le speranze della Chiesa e del mondo,
assisti noi Tuoi figli nelle quotidiane prove
che la vita riserva
e resta accanto a ciascuno
fino a quando ci accoglierai
nel Regno della Santissima Trinità.
In Te, nuova Eva,
possano compiersi anche oggi
le promesse fatte ai nostri padri
ad Abramo e a tutta la sua discendenza
per sempre. Amen.


Buona giornata a tutti. :-)


mercoledì 25 maggio 2016

Chi c'è dietro una donna forte? - Ionela Craciun

Dietro ogni uomo forte c’è una donna forte.
Ma chi c’è dietro una donna forte? Nessuno lo sa... perché la donna forte non ti permette di guardare dentro di lei...
Lei prende vita tutte le mattine quando prende la sua maschera e quando nasconde i suoi sogni dentro la sua anima; come una Geisha, disegna il suo sorriso e caccia la tristezza dal suo sguardo. 

Non si specchia più di cinque minuti per paura che di scoprire le sue debolezze sepolte nel profondo della sua anima. Spesso non piange, le sue lacrime nascono dentro l’anima e muoiono sempre là, non sul suo viso.
Cammina sicura di sé lasciando dietro di sé la scia del suo profumo e le tracce dei suoi passi... E se per caso, crolla... si rialzerà da sola. 

L’anima di una donna prende fuoco in silenzio... Amala e non chiederle niente perché i suoi occhi ti diranno se ti ama...
La donna forte indossa una maschera ogni giorno e un solo uomo può vederla senza.
Quell'uomo incornicerà il suo viso e amerà il suo sguardo, a volte, confuso, e chiuderà gli occhi per poter mantenere la sua immagine per sempre. 

La donna forte amerà in silenzio e soffrirà sempre in silenzio, nascondendo la sua tristezza sotto una maschera con un bel sorriso.
La donna forte ha il coraggio di aprire una porta vietata. Non negozierà mai con la vita e non regalerà l’anima ferita in cambio del potere, ma continuerà a disegnare sorrisi sul suo viso fino a quando troverà la medicina perfetta.
Le donne forti… amale senza maschere, adorale i difetti, bacia le tracce del loro corpo che trovi nelle lenzuola..... e loro condivideranno con te la loro forza.
Non ti allontaneranno mai dalla loro anima!


- Ionela Craciun - 


Le donne sono tutto: mogli, mamme, amiche, amanti.
E spesso anche padri. 
Lavorano dentro e fuori casa facendo più fatica dell'uomo, 
per poi sentirsi dire che sono il “sesso debole”, “l’angelo del focolare”. 
Pensano più alle soluzioni che ai problemi, le donne.
Per questo amano, educano, lavorano, soffrono, sorridono. 
Fanno tutto con passione, con generosità, con fermezza, con sincerità. 
E non perdono mai la dignità e il sorriso, le donne. 
Solo loro sanno rinascere più forti di prima, dopo ogni delusione. 
Sanno andare controcorrente, 
perché è nella loro natura essere libere.
E percorrono strade difficili,
piene di buche, di salite e di tornanti, le donne.
Ma non si arrendono mai ed arrivano sempre alla meta. 
E si guardano indietro soddisfatte, orgogliose di loro. 
Le donne sono fatte così. 
Semplici, speciali, una vera forza della natura.
Semplicemente Donne!

- Agostino Degas - 


Nel mare puoi trovare centinaia di conchiglie differenti. ma solo dentro te stesso potrai trovare la determinazione e la perseveranza per conquistare quelle pochissime perle preziose che si nascondono in quel mare di conchiglie.
E nonostante le tempeste e quando tutto sembrerà ormai perduto, c’è sempre la speranza, una forza incredibile e inaspettata che ti farà ricominciare e che soffierà lontano gli ostacoli e tutto quanto ti preoccupava e ti spaventava.

- Marcio Kuhne - 


Preghiera alla Madonna di Czestochowa

O chiaramontana, Madre della Chiesa,
  con i cori degli angeli e i nostri santi patroni,
  umilmente ci prostriamo presso il tuo trono.
  Da secoli Tu risplendi
  di miracoli e di grazie qui ad Jasna Gòra,
  sede della tua misericordia.
Guarda i nostri cuori,
che ti presentano l'omaggio di venerazione e di amore. 
  Risveglia dentro di noi il desiderio della santità; 
  formaci veri apostoli di fede; 
  rinforza il nostro amore verso la Chiesa.

Ottienici questa grazia che tanto desideriamo...

O Madre dal volto sfregiato,
nelle tue mani depongo me stesso e tutti i miei cari.
  In Te confido;
  conto sulla tua intercessione presso Tuo Figlio.
  A gloria della Santissima Trinità.
  Amen.

Ave Maria, Ave Maria, Ave Maria.

  Sotto la tua protezione, noi ci rifugiamo,
  o Santa Madre di Dio; 
  e guarda a noi che siamo nella necessità.
  Nostra Signora della montagna luminosa,
prega per noi.




Buona giornata a tutti. :-)
www.leggoerifletto.it