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mercoledì 26 agosto 2015

Ognuno ha quello che si merita… - Osho

Domanda: Non riesco a trovare una donna che davvero mi ami. Cos’è che mi manca ? Sono venuto fin qui per trovare l’anima gemella, puoi aiutarmi?

Forse… Ma prima di aiutarti a trovare l’anima gemella dovrò creare un’anima in te, che è molto più difficile! L’anima è solo un seme.
Voi non avete vere anime dentro di voi, ma soltanto delle possibilità. 

E pur senza avere un’anima tutti sono alla ricerca dell’anima gemella. 
Solo un’anima può attirare un’altra anima. Se hai un’anima, un’altra anima è destinata a essere attratta verso di te, e troverai l’anima gemella.
Ma è bene che tu sia venuto qui… Qualcosa è possibile, sempre. La cosa di cui hai bisogno, piuttosto che di cercare una compagna, è di diventare un’anima, diventare più consapevole.
L’amore è amore solo quando è consapevole. Ma quante sono le persone consapevoli? L’amore è amore solo quando è meditativo.
E un amore meditativo attirerà un’energia d’amore meditativo.

Ognuno ha ciò che si merita, ricorda, mai niente di più niente di meno.
Ognuno ottiene esattamente ciò che si merita. L’esistenza è incredibilmente giusta ed equilibrata. Quindi se non riesci a trovare una compagna, cercarla forsennatamente non servirà. Piuttosto cerca dentro di te. C’è qualcosa che manca in te.
Ti mancano le qualità d’amore, per amare. Magari non sei tenero, non sei sensibile, non sei consapevole.
E non sai come dare senza ottenere qualcosa in cambio. Il tuo amore è una richiesta, una pretesa, pone delle condizioni.

È una specie di sfruttamento. Vuoi usare l’altra persona…
Ogni essere ha una finalità in se stesso. Non usare mai una donna, non usare mai un uomo, non usare mai nessuno.
Nessuno è uno strumento per soddisfare i tuoi desideri. Porta rispetto.
L’amore è una condivisione, non usare l’altro, non è cercare di ottenere qualcosa dall’altro.
Al contrario, è dare con tutto il cuore, senza alcuna ragione, solo per la gioia di dare.

E un giorno inaspettatamente troverai qualcuno con cui la tua energia sarà in armonia, in accordo.
Ed è una bellissima esperienza trovare almeno una persona con cui si è in accordo.
Hai bisogno di entrare in sintonia con l’anima, con l’essere interiore, con l’interiorità dell’uomo o della donna.
Almeno con una persona è possibile e ne segue una grande gioia. E poi quando impari l’arte può accadere con più persone. 

- Osho -



Puoi amare solo quando sei felice dentro di te.
L’amore non può venir aggiunto dall’ esterno.
Non è un indumento che puoi indossare. 

- Osho -



"Vedi, l'amore è come il vento...... semplicemente accade, a volte arriva e poi se ne va, e quando se ne va, non c'è più. E' un mistero e non puoi manipolarlo; l'amore non dovrebbe mai essere controllato, legalizzato o forzato, per nessuna ragione al mondo.

- Osho -
Da il : “Il Mistero femminile”





Io non ho nessun insegnamento. Non sono un insegnante. Non do nessuna filosofia della vita, né alcuna disciplina, né programmi da seguire. 
Ho un approccio alla vita ben preciso, che condivido con i miei amici. 
E il mio approccio inizia con una de-programmazione. 
Per ciò che mi riguarda questa è la parola chiave. Essere iniziati alla mia amicizia significa essere iniziati a un processo di de-programmazione. 
Ogni essere umano viene programmato dalla nascita a essere cristiano, hindu, ebreo, mussulmano. 
Il bambino nasce innocente, ma immediatamente viene appesantito da migliaia di concetti, coi quali vive poi tutta la vita. 
In questo modo si vive una vita fasulla; non è autentica, non è onesta perché non ti appartiene. 
Non hai scoperto tu le cose che tenti di vivere... ecco perché, come prima cosa, aiuto la gente a liberarsi da tutti i suoi condizionamenti.

- Osho -





Buona giornata a tutti. :-)





martedì 23 giugno 2015

Educare alla custodia del creato, per la salute dei nostri paesi e delle nostre città -

“Si spergiura, si dice il falso, si uccide, si ruba, si commette adulterio, tutto questo dilaga e si versa sangue su sangue. Per questo è in lutto il paese e chiunque vi abita langue, insieme con gli animali selvatici e con gli uccelli del cielo; persino i pesci del mare periscono” (Os 4,2-3).

Sembra scritta per i nostri tempi questa tremenda pagina di Osea. 
Raccoglie tante nostre dolorose analisi e ben descrive lo smarrimento che vivono molti territori inquinati in Italia e nel mondo. 
Se infatti viene spezzata l’armonia creata dall’alleanza con Dio, si spezza anche l’armonia con la terra che langue, si diventa nemici versando sangue su sangue e il nostro cuore si chiude in paura reciproca, con falsità e violenza.
L’alleanza resta così la categoria fondamentale della nostra fede, come ci insegna tutto il cammino della Bibbia: la fedeltà a Dio garantisce la reciproca fraternità e si fa ancora più dolce la bellezza del creato, in luminosa armonia con tutti gli esseri viventi.
È quel giardino in cui Dio ha collocato l’uomo, fin dall’inizio, perché lo custodisse e lo lavorasse.
Scrive papa Francesco:
 

“Come esseri umani, non siamo meri beneficiari, ma custodi delle altre creature. Mediante la nostra realtà corporea, Dio ci ha tanto strettamente uniti al mondo che ci circonda che la desertificazione del suolo è come una malattia per ciascuno e possiamo lamentare l’estinzione di una specie come fosse una mutilazione! Non lasciamo che al nostro passaggio rimangano segni di distruzione e di morte che colpiscono la nostra vita e le future generazioni” (Evangelii gaudium 215). …

Messaggio dei Vescovi italiani per la 9ª Giornata per la custodia del creato 
(1° settembre 2014)



«Quando noi sentiamo che la gente fa riunioni per pensare a come custodire il Creato possiamo dire: “Ma no, sono i verdi!” No, non sono i verdi! 
Questo è cristiano! 
È la nostra risposta alla “prima creazione” di Dio. 
È la nostra responsabilità. Un cristiano che non custodisce il Creato, che non lo fa crescere, è un cristiano cui non importa il lavoro di Dio, quel lavoro nato dall’amore di Dio per noi. 
E questa è la prima risposta alla prima creazione: custodire il Creato, farlo crescere.»

- papa Francesco -
omelia a “Santa Marta” del 9 febbraio 2015


“Non solo la terra è stata data da Dio all’uomo, che deve usarla rispettando l’intenzione originaria di bene, secondo la quale gli è stata donata; ma l’uomo è stato donato a se stesso da Dio e deve, perciò, rispettare la struttura naturale e morale, di cui è stato dotato”. 

- San Giovanni Paolo II, papa - 
da: "Lettera enciclica Centesimus annus"


[6] All’origine di quella che, in senso cosmico, chiamiamo "natura" vi è un disegno di amore e di verità. Il mondo "non è il prodotto di una qualsivoglia necessità, di un destino cieco o del caso. 
Il mondo trae origine dalla libera volontà di Dio, il quale ha voluto far partecipare le creature al suo essere, alla sua saggezza e alla sua bontà" 

- Catechismo della Chiesa cattolica, 295 -


Il rispetto del creato riveste grande rilevanza, anche perché «la creazione è l’inizio e il fondamento di tutte le opere di Dio» e la sua salvaguardia diventa oggi essenziale per la pacifica convivenza dell’umanità. Se, infatti, a causa della crudeltà dell’uomo sull’uomo, numerose sono le minacce che incombono sulla pace e sull’autentico sviluppo umano integrale – guerre, conflitti internazionali e regionali, atti terroristici e violazioni dei diritti umani –, non meno preoccupanti sono le minacce originate dalla noncuranza – se non addirittura dall’abuso – nei confronti della terra e dei beni naturali che Dio ha elargito. Per tale motivo è indispensabile che l’umanità rinnovi e rafforzi «quell’alleanza tra essere umano e ambiente, che deve essere specchio dell’amore creatore di Dio, dal quale proveniamo e verso il quale siamo in cammino»

- Papa Benedetto XVI - 
XLIII Giornata Mondiale della Pace, 1° Gennaio 2010


Buona giornata a tutti. :-)







lunedì 22 giugno 2015

Non preoccupatevi - Omraam Mikhaël Aïvanhov -

Non preoccupatevi che qualcuno possa prendere il vostro posto. 
Nessun essere può prendere il posto di un altro. 
Ognuno ha il proprio posto nell’Universo, perché Dio ha fatto di ciascuno un essere unico, dotato di una vibrazione particolare. 
Sul piano fisico, certo, le persone ingiuste e disoneste possono riuscire a soppiantarne altre, ma sul piano spirituale questo è impossibile. Il posto che Dio assegna a ognuno di noi è assolutamente quello che ciascuno merita. 
In questo campo vi è una giustizia assoluta. 
Nessuna creatura ha la possibilità di prendere il posto di un’altra, ma ciascuna deve svilupparsi sino a raggiungere la perfezione che Dio a previsto per lei. 
Anche se altri hanno un ruolo più importante da svolgere, ogni creatura regna esattamente là dove si trova, perché è Dio che le ha assegnato quel posto. 
Con la sua vita, ogni creatura secerne una quintessenza di sé, e tale quintessenza le è propria. 
Nessun’altra creatura può sostituirsi a lei: essa resta unica e insostituibile per l’eternità.”

- Omraam Mikhaël Aïvanhov -


 In ogni istante, potreste essere presi dallo scoraggiamento. 
Allora, ditevi immediatamente: «La cosa non durerà». 
Rifugiatevi da qualche parte in voi stessi, come se andaste in letargo, e restate là finché non ritroverete il soffio della vita. 
Lo scoraggiamento è come l’inverno, ma dopo l’inverno ritorna la primavera; a seconda delle annate, essa viene più o meno presto: talvolta viene molto tardi, ma finisce sempre per arrivare. 
Ecco perché non bisogna mai perdere completamente la speranza. 
Prima o poi, lo slancio e l’energia ritorneranno. 
Quanti hanno abbandonato la presa appena qualche istante prima che le forze della primavera risorgessero in loro! 
Ed è un peccato… Stavano finalmente per essere salvati, ma non hanno avvertito nulla di quel rinnovamento e si sono arresi. 
Dunque, quali che siano i vostri tormenti, non lasciate mai che il vostro cielo interiore si oscuri completamente. 
Ditevi: «Può darsi che non tutto sia perduto, aspettiamo ancora un po’». E a poco a poco l’oscurità incomincerà a dissiparsi e il freddo se ne andrà.

- Omraam Mikhael Aivanhov – 
da: "Pensieri Quotidiani"


La Forza della Gratitudine

Ecco qualcuno che si considera molto infelice e viene a spiegarmi perché.
Gli chiedo: “Ha ringraziato oggi?
– Ringraziato…? Ma chi? E perché?
– Può camminare? Può respirare? – Sì.
– Ha fatto colazione? – Sì.
– E può aprire la bocca per parlare? – Sì.
– Ebbene, ringrazia. Ci sono persone che non possono né camminare né mangiare né aprire la bocca. Lei è infelice perché non ha mai pensato a ringraziare. Per cambiare il suo stato, dovrebbe anzitutto riconoscere che nulla è più meraviglioso del fatto di essere vivi, di poter camminare, guardare, parlare”. Gli esseri umani avrebbero migliaia di ragioni per ringraziare, ma non le vedono. Sono ingrati. Ecco perché il Cielo li fa passare attraverso varie prove: semplicemente per insegnare loro ad essere finalmente riconoscenti. 

- Omraam Mikhael Aivanhov -



L’amore non è l’incontro di due corpi, ma la fusione di due quintessenze.
Può accadere che due esseri non si siano mai sfiorati nemmeno con un dito, eppure possano sentire tra loro un legame potente, indistruttibile.
Altri, invece, pur dormendo da anni nello stesso letto si sentono soli, estranei l’uno all’altro.
Quando due esseri si amano veramente, niente e nessuno può separarli. Anche se ci fossero migliaia di chilometri tra loro, in realtà essi sono sempre insieme.
Nonostante i muri, nonostante le montagne e gli oceani, essi sono insieme, perché ciò che vivono si trova così in alto, da sfuggire alle limitazioni del piano fisico.

-Omraam Mikhaël Aïvanhov-


Buona giornata a tutti. :-)




sabato 20 giugno 2015

Servire una comunità – Sant’ Ignazio di Antiochia, a Policarpo

Abbi l'ansia dell'unità;
niente è più importante di questo.
Porta pazienza con tutti
perché anche il Signore porta pazienza con te.
Prega incessantemente:
chiedi uno spirito di comprensione
maggiore di quello che hai.
Sii instancabile nella preghiera.
Crea il dialogo con il singolo come fa Dio.
Porta su di te i problemi di tutti, come un atleta:
dove c'è più sofferenza ci sarà più guadagno.
Se ami tanto chi è buono, non c'è da dirti grazie:
ma sono i più malati che devi curare con dolcezza.
Sei di carne e spirito per trattare con dolcezza i problemi
che percepisci:
i problemi che non percepisci cerca di capirli pregando.
Non impressionarti di chi sembrava fedele e poi tradisce:
sta saldo sotto i colpi come fa l'incudine.
E' proprio di un atleta resistere sotto i colpi.
E' soprattutto in vista di Dio che bisogna
che sopportiamo tutti, affinché anche Lui sopporti noi.
Diventa più zelante di quello che sei.
Nulla si faccia senza la tua approvazione.
Ma tu non far nulla senza quella di Dio.

- Sant’ Ignazio di Antiochia -



Il nostro mondo si è stancato dell’avidità, dello sfruttamento e della divisione, del tedio di falsi idoli e di risposte parziali, e della pena di false promesse. Il nostro cuore e la nostra mente anelano ad una visione della vita dove regni l’amore, dove i doni siano condivisi, dove si edifichi l’unità, dove la libertà trovi il proprio significato nella verità, e dove l’identità sia trovata in una comunione rispettosa.

Papa Benedetto XVI
Molo di Barangaroo di Sydney

Giovedì, 17 luglio 2008




Bisogna vivere con noi stessi come con un popolo intero: allora si conoscono tutte le qualità degli uomini, buone e cattive. 
E se vogliamo perdonare gli altri, dobbiamo prima perdonare a noi stessi i nostri difetti. 
E' forse la cosa più difficile: [...] sapersi perdonare i propri difetti e i propri errori. 
Il che significa anzitutto saperli generosamente accettare.

- Etty Hillesum -




Buona giornata a tutti. :-)



giovedì 14 maggio 2015

L’occhio del boscaiolo – don Bruno Ferrero -

Un boscaiolo non trovava più la sua ascia preferita. Aveva girato tutta la casa, rovistato un po' dappertutto. Niente da fare. L'ascia era sparita. Cominciò a pensare che qualcuno gliel'avesse rubata.
In preda a questo pensiero si affacciò alla finestra. Proprio in quel momento passava il figlio del suo vicino di casa.
"Ha proprio l'andatura di un ladro di asce!", pensò il boscaiolo. "E ha anche gli occhi da ladro di asce... e perfino i capelli da ladro di asce!".
Qualche giorno dopo, il boscaiolo trovò la sua ascia preferita sotto il divano, dove lui l'aveva buttata una sera tornando dal lavoro.
Felice per il ritrovamento, si affacciò alla finestra. Proprio il quel momento passava il figlio del suo vicino di casa.
"Non ha proprio l'andatura da ladro di asce!", pensò il boscaiolo. "Anzi, ha gli occhi da bravo ragazzo... e anche i capelli!".

Etichette di ogni tipo, viviamo di etichette. Attaccate sui pantaloni, sulle camicie, sulle scarpe e anche sulla fronte.
Affibbiamo etichette. Guardiamo il mondo come fosse un teatrino e a ciascuno diamo una parte da recitare: quello è il bello, quella la scema, quello il cattivo, quell'altro il traditore... E a decidere se uno deve fare il carnefice o la vittima, il più delle volte è il colore della cravatta.
Ha detto Gesù: "Non condannate e Dio non vi condannerà. Infatti Dio vi giudicherà con lo stesso criterio che usate voi per giudicare gli altri, vi misurerà con lo stesso metro che usate voi con loro. Perché stai a guardare la pagliuzza che è nell'occhio di un tuo fratello, e non ti preoccupi della trave che è nel tuo occhio?".


don Bruno Ferrero
da: "Quaranta Storie nel Deserto", Ed. Elledicì



Ogni volta che cadi, raccogli qualcosa. 

- Oswald Theodore Avery - 




Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone,
leggere una bella poesia,
vedere un bel quadro, e,
se possibile,
dire qualche parola ragionevole.


- Johann Von Goethe -


Buona giornata a tutti. :-)







martedì 7 aprile 2015

Come posso essere me stesso? (2) - Osho

Tu mi chiedi: Come posso essere me stesso?
Abbandona semplicemente ogni finzione, lascia semplicemente cadere questo assillo a voler essere qualcun altro; abbandona semplicemente questo desiderio di assomigliare a un Cristo, al Buddha, a Mahavira, a Krishna, al tuo vicino.
Smetti di alimentare qualsiasi competizione e lascia perdere qualsiasi confronto, e sarai te stesso: il confronto è il veleno.
Tu pensi sempre in funzione di ciò che fanno gli altri: se l’altro ha una casa sontuosa e una grossa macchina, tu sei infelice. 
Se l’altro ha una splendida donna, tu sei infelice. 
Se l’altro scala con successo i ranghi più alti del potere e della politica, tu sei infelice: continua a fare confronti, e ti ritroverai a imitare.
Se ti paragoni a persone ricche, inizierai a correre nella stessa direzione. 
Se ti paragoni a persone colte, inizierai ad accumulare sapere. 
Se ti paragoni ai cosiddetti santi, inizierai ad accumulare e vivrai una vita basata sull’imitazione; ed essere imitativi implica lasciarsi sfuggire totalmente ogni opportunità di essere sé stessi.
Lascia cadere ogni confronto: tu sei unico.
Nessun altro è simile a te, nessun altro è mai stato simile a te; e nessun altro sarà mai simile a te.
Tu sei semplicemente unico. E quando dico che sei unico, non sto dicendo che sei migliore di altri, ricorda: sto semplicemente dicendo che anche tutti gli altri sono unici. 
Essere unici è una qualità comune a ogni essere.
Essere unici non è un confronto: è naturale quanto lo è respirare. 
Tutti respirano e tutti sono unici.
Mentre sei vivo, sei unico: solo i cadaveri si assomigliano, le persone vive sono uniche. Non si assomigliano mai, non possono: la vita non segue mai alcun percorso ripetitivo.
Dio non si ripete mai: continua a cantare ogni giorno una canzone nuova, ogni giorno dipinge qualcosa di nuovo.
Rispetta la tua unicità, e lascia cadere il confronto: fare confronti è il colpevole. Nel momento in cui fai confronti, sei in trappola.
No, non fare alcun confronto con nessuno: l’altro non è te, tu non sei lui. 
Tu sarai te stesso, lui sarà se stesso: lascia che lo sia, e rilassati nel tuo essere. Inizia a godere qualsiasi cosa sei; deliziati nei momenti che la vita ti mette a disposizione.
Il confronto chiama in causa il futuro, il confronto mette in gioco l’ambizione e il confronto porta con sé la violenza: inizi a lottare, inizi a competere con la forza, diventi ostile.
La vita non è qualcosa di simile a una merce. 
La felicità non è qualcosa di simile a un bene di consumo; qualcosa che tu non puoi avere, se è posseduta da altri: «Come posso avere la felicità, se altri già la possiedono?», la felicità non è affatto un oggetto.
Ne puoi avere tanta quanta ne vuoi, dipende semplicemente da te. 
Nessuno può competere in quell’ambito, nessuno è in antagonismo con te: assomiglia a uno splendido giardino, tu puoi guardarlo e apprezzarlo, tanto quanto chiunque altro.
Il fatto che qualcun altro lo apprezzi e dica che è splendido, non ti preclude nulla, non ti toglie assolutamente nulla. 
Il giardino non ti viene meno, solo perché qualcun altro l’ha apprezzato; il fatto che quel giardino abbia stupito qualcuno con la sua bellezza non lo sminuisce minimamente ai tuoi occhi. Anzi, il giardino sarà ancora più splendido: poiché l’altro l’ha apprezzato, vi ha aggiunto una nuova dimensione.
In realtà, le persone felici aggiungono una qualità all’esistenza: il loro essere semplicemente felici genera vibrazioni di felicità.
Puoi apprezzare ancora di più questo mondo, se un numero maggiore di persone è felice.
No, non pensare in termini di competizione. 

È assurdo chiedersi: «Se qualcun altro è felice, come posso esserlo io?».
Non devi affatto saltare addosso agli altri per sottrarre loro la felicità, non devi affatto competere.
Ricorda: se la gente è infelice, ti sarà estremamente difficile essere felice.
La felicità è qualcosa di disponibile per chiunque: chiunque apra il suo cuore, troverà sempre la felicità pronta ad accoglierlo. 

Chiamo Dio questa felicità.
Non è qualcosa che si deve realizzare, non assomiglia alla lotta per conquistare un posto di potere: se qualcuno è diventato il presidente di una nazione, nessun altro a quel punto può diventarlo; questo è vero.
D’altro canto, se una persona si è illuminata, questo non impedisce a qualcun altro di illuminarsi: di fatto, è d’aiuto! 
Poiché il Buddha si è illuminato, è diventato più facile per te illuminarti. Poiché il Cristo si è illuminato, è diventato più facile per te illuminarti.
Qualcuno ha percorso il sentiero: restano delle impronte, ti ha lasciato tracce sottili; ti puoi muovere più facilmente, con maggior confidenza, con minor esitazione.
L’intero pianeta Terra si può illuminare, ogni singolo individuo si può illuminare; ma non è possibile per tutti diventare presidente: in una nazione come l’India, con centinaia di milioni di abitanti, solo una persona può diventare il presidente; ovviamente è qualcosa che implica molta competizione. Ma tutti quei milioni di individui si possono illuminare: questo non è un problema.
Tutto ciò che è divino è esente da competizione, e il tuo essere è divino; pertanto, limitati a districare la situazione. 
La società ha portato la tua testa a uno stato di assoluta confusione: ti ha insegnato uno stile di vita competitivo. 
La religiosità è uno stile di vita per nulla competitivo. 
La società è ambizione, la religiosità è assolutamente libera da qualsiasi ambizione; e solo quando sei del tutto libero da qualsiasi ambizione, allora puoi essere te stesso. 
È semplice!

- Osho -
Tratto da "Essere se Stessi"




Occorre imparare una grande lezione: esistono cose al di là di te, che non puoi ottenere con la forza, puoi solo rimanere aperto, disponibile, in attesa e quelle cose accadono. Nel momento in cui diventi teso perchè le vuoi afferrare a tutti i costi, quelle cose ti sfuggono.

- Osho -




Se conosci il tuo valore,
perché mai ti dovresti preoccupare
dell'accettazione o del rifiuto degli altri?

- Osho -




A tutti noi viene insegnato ad essere colti, non ad essere innocenti o a percepire la meraviglia dell'esistenza, ci vengono insegnati i nomi dei fiori, degli alberi e non come entrare in comunicazione con loro, in sintonia con l'esistenza. L'esistenza è un mistero e non è accessibile a coloro che vogliono sempre analizzare, selezionare, ma solo a coloro che sono disposti ad innamorarsene, a danzare con lei. 

- Osho - 





Buona giornata a tutti  :-)





mercoledì 7 gennaio 2015

Cade la neve di Ada Negri e Nebbia di Giovanni Pascoli -

Sui campi e su le strade,
silenziosa e lieve,
volteggiando, la neve
cade.
Danza la falda bianca
ne l'ampio ciel scherzosa,
poi sul terren si posa,
stanca.
In mille immote forme,
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini,
dorme.
Tutto d'intorno è pace;
chiuso in oblìo profondo,
indifferente il mondo
tace.

- Ada Negri - 
(1870 - 1945)



Un albero secco fuori dalla mia finestra solitario leva nel cielo freddo i suoi rami bruni: Il vento sabbioso la neve e il gelo non possono ferirlo. 
Ogni giorno quell'albero mi dà pensieri di gioia, da quei rami secchi indovino il verde a venire.

W.Ya-p'ing
da Albero Secco



"Inverno” acquerello su carta cotone di Celeste Gurgone

Nebbia – Giovanni Pascoli

E guardai nella valle: era sparito
tutto: sommerso! Era un gran mare piano,
grigio, senz'onde, senza lidi, unito.
E c'era appena, qua e là, lo strano
vocìo di gridi piccoli e selvaggi:
uccelli sparsi per quel mondo vano.
E alto, in cielo, scheletri di faggi,
come sospesi, e sogni di rovine
e di silenzïosi eremitaggi.
Ed un cane uggiolava senza fine.

- Giovanni Pascoli - 
(1855 - 1912)





La neve cadeva pesante, approfondiva il silenzio, veniva immediatamente dal cielo e portava con sé un mistero inesplicabile. Qualche fiocco restava appeso alla finestra e sembrava una piccola stella piena di luce. Altri cadevano sul davanzale e coprivano lentamente le briciole che aspettavano gli uccelli.
Una volta pregai la nonna: «Nonna, raccontami anche una storia del cielo». Allora la nonna domandò: «Perché anche?». «Perché la neve viene di lassù e dice sicuramente che in cielo è tutto bianco».


- Adrienne von Speyr -




Chiudo gli occhi, e sento il tocco gelido del cielo, sogno di riaprirli e di ritrovarmi in un piccolo paradiso e lo sguardo ora si perde, in un candido paesaggio, non è l'immaginazione è il potere magico della neve, attutisce i rumori con il suo candido manto e mi regala... un piccolo minuscolo, straordinario sogno.

- Stephen Littleword -





Buona giornata a tutti  :-)