Tu mi chiedi: Come posso essere me stesso?
Abbandona semplicemente ogni finzione, lascia
semplicemente cadere questo assillo a voler essere qualcun altro; abbandona
semplicemente questo desiderio di assomigliare a un Cristo, al Buddha, a Mahavira,
a Krishna, al tuo vicino.
Smetti di alimentare qualsiasi competizione e lascia
perdere qualsiasi confronto, e sarai te stesso: il confronto è il veleno.
Tu pensi sempre in funzione di ciò che fanno gli altri:
se l’altro ha una casa sontuosa e una grossa macchina, tu sei infelice.
Se
l’altro ha una splendida donna, tu sei infelice.
Se l’altro scala con successo
i ranghi più alti del potere e della politica, tu sei infelice: continua a fare
confronti, e ti ritroverai a imitare.
Se ti paragoni a persone ricche, inizierai a correre
nella stessa direzione.
Se ti paragoni a persone colte, inizierai ad accumulare
sapere.
Se ti paragoni ai cosiddetti santi, inizierai ad accumulare e vivrai
una vita basata sull’imitazione; ed essere imitativi implica lasciarsi sfuggire
totalmente ogni opportunità di essere sé stessi.
Lascia cadere ogni confronto: tu sei unico.
Nessun altro è simile a te, nessun altro è mai stato simile a te; e nessun
altro sarà mai simile a te.
Tu sei semplicemente unico. E quando dico che sei
unico, non sto dicendo che sei migliore di altri, ricorda: sto semplicemente
dicendo che anche tutti gli altri sono unici.
Essere unici è una qualità comune
a ogni essere.
Essere unici non è un confronto: è naturale quanto lo è
respirare.
Tutti respirano e tutti sono unici.
Mentre sei vivo, sei unico: solo i cadaveri si
assomigliano, le persone vive sono uniche. Non si assomigliano mai, non
possono: la vita non segue mai alcun percorso ripetitivo.
Dio non si ripete mai: continua a cantare ogni giorno
una canzone nuova, ogni giorno dipinge qualcosa di nuovo.
Rispetta la tua unicità, e lascia cadere il confronto:
fare confronti è il colpevole. Nel momento in cui fai confronti, sei in
trappola.
No, non fare alcun confronto con nessuno: l’altro non è
te, tu non sei lui.
Tu sarai te stesso, lui sarà se stesso: lascia che lo sia,
e rilassati nel tuo essere. Inizia a godere qualsiasi cosa sei; deliziati nei
momenti che la vita ti mette a disposizione.
Il confronto chiama in causa il futuro, il confronto
mette in gioco l’ambizione e il confronto porta con sé la violenza: inizi a
lottare, inizi a competere con la forza, diventi ostile.
La vita non è qualcosa di simile a una merce.
La felicità
non è qualcosa di simile a un bene di consumo; qualcosa che tu non puoi avere,
se è posseduta da altri: «Come posso avere la felicità, se altri già la
possiedono?», la felicità non è affatto un oggetto.
Ne puoi avere tanta quanta ne vuoi, dipende
semplicemente da te.
Nessuno può competere in quell’ambito, nessuno è in antagonismo
con te: assomiglia a uno splendido giardino, tu puoi guardarlo e apprezzarlo,
tanto quanto chiunque altro.
Il fatto che qualcun altro lo apprezzi e dica che è
splendido, non ti preclude nulla, non ti toglie assolutamente nulla.
Il
giardino non ti viene meno, solo perché qualcun altro l’ha apprezzato; il fatto
che quel giardino abbia stupito qualcuno con la sua bellezza non lo sminuisce
minimamente ai tuoi occhi. Anzi, il giardino sarà ancora più splendido: poiché
l’altro l’ha apprezzato, vi ha aggiunto una nuova dimensione.
In realtà, le persone felici aggiungono una qualità all’esistenza:
il loro essere semplicemente felici genera vibrazioni di felicità.
Puoi apprezzare ancora di più questo mondo, se un
numero maggiore di persone è felice.
No, non pensare in termini di competizione.
È assurdo chiedersi: «Se qualcun
altro è felice, come posso esserlo io?».
Non devi affatto saltare addosso agli altri per
sottrarre loro la felicità, non devi affatto competere.
Ricorda: se la gente è infelice, ti sarà estremamente
difficile essere felice.
La felicità è qualcosa di disponibile per chiunque: chiunque apra il suo cuore,
troverà sempre la felicità pronta ad accoglierlo.
Chiamo Dio questa felicità.
Non è qualcosa che si deve realizzare, non assomiglia
alla lotta per conquistare un posto di potere: se qualcuno è diventato il
presidente di una nazione, nessun altro a quel punto può diventarlo; questo è
vero.
D’altro canto, se una persona si è illuminata, questo
non impedisce a qualcun altro di illuminarsi: di fatto, è d’aiuto!
Poiché il
Buddha si è illuminato, è diventato più facile per te illuminarti. Poiché il
Cristo si è illuminato, è diventato più facile per te illuminarti.
Qualcuno ha percorso il sentiero: restano delle
impronte, ti ha lasciato tracce sottili; ti puoi muovere più facilmente, con
maggior confidenza, con minor esitazione.
L’intero pianeta Terra si può illuminare, ogni singolo
individuo si può illuminare; ma non è possibile per tutti diventare presidente:
in una nazione come l’India, con centinaia di milioni di abitanti, solo una
persona può diventare il presidente; ovviamente è qualcosa che implica molta competizione.
Ma tutti quei milioni di individui si possono illuminare: questo non è un
problema.
Tutto ciò che è divino è esente da competizione, e il
tuo essere è divino; pertanto, limitati a districare la situazione.
La società
ha portato la tua testa a uno stato di assoluta confusione: ti ha insegnato uno
stile di vita competitivo.
La religiosità è uno stile di vita per nulla
competitivo.
La società è ambizione, la religiosità è assolutamente libera da
qualsiasi ambizione; e solo quando sei del tutto libero da qualsiasi ambizione,
allora puoi essere te stesso.
È semplice!
- Osho -
Tratto da "Essere se Stessi"
Occorre imparare una grande lezione:
esistono cose al di là di te, che non puoi ottenere con la forza, puoi solo
rimanere aperto, disponibile, in attesa e quelle cose accadono. Nel momento in
cui diventi teso perchè le vuoi afferrare a tutti i costi, quelle cose ti
sfuggono.
- Osho -
Se conosci il tuo valore,
perché mai ti dovresti preoccupare
dell'accettazione o del rifiuto degli altri?
- Osho -
A tutti noi viene
insegnato ad essere colti, non ad essere innocenti o a percepire la meraviglia
dell'esistenza, ci vengono insegnati i nomi dei fiori, degli alberi e non come
entrare in comunicazione con loro, in sintonia con l'esistenza. L'esistenza è un
mistero e non è accessibile a coloro che vogliono sempre analizzare,
selezionare, ma solo a coloro che sono disposti ad innamorarsene, a danzare con
lei.
- Osho -
Buona giornata a tutti :-)