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martedì 9 novembre 2021

Cosa vuol dire innamorarsi ogni giorno? - Stephen Littleword

Amore, batticuore, calore che ti pulsa nelle vene al sol pensiero, sono i sintomi benigni di una sensazione che tutti amiamo provare: innamorarsi.
E la miglior specie di innamoramento è quello che avviene ogni giorno con la persona che hai scelto al tuo fianco. 
Cosa vuol dire innamorarsi ogni giorno? 
Vuol dire non darsi per scontati e considerare la persona che hai al tuo fianco come un dono. 
Vuol dire alzarti al mattino e accarezzare il volto di chi ti trovi affianco nel letto. 
Vuol dire superare le battaglie assieme, dove quella più difficile è la routine e i problemi quotidiani. 
Vuol dire combattere per la gioia e la felicità dell’altro. 
Vuol dire mettere, a volte, un altro cuore al primo posto, prima del tuo.
Innamorarsi ogni giorno è scegliere di dire una cosa buona invece di dieci cose che non vanno.
Vuol dire scegliere di guardarsi negli occhi ed amarsi oggi, più di ieri.
Innamorarsi ogni giorno, vuol dire raccogliere i semi di una gioia autentica, di quelle che non passano, di quelle che riempiono le giornate di colori, di quelle che sono una luce in mezzo al cuore.

- Stephen Littleword - 
Da: “Piccole cose”


L’Amore non è un paio di lenzuola stropicciate o un orgasmo raggiunto in un attimo di passione. 
E' Amore quello che resta quando le lenzuola vengono stirate e l’orgasmo abbraccia la realtà quotidiana con tutte le sue problematiche, con la certezza che esiste un Noi fatto di rispetto.. pazienza.. tolleranza.. e tanto Amore....



Mi piacciono le persone che lasciano il segno,
lì in quel piccolo posto chiamato cuore….
sono quelle che mai se ne andranno
perchè quel posto se lo sono conquistato
con le piccole attenzioni di ogni giorno.

- Stephen Littleword - 
Da: “Piccole cose”



Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it


lunedì 30 dicembre 2019

Un "check up" per la nostra anima? - Mario Scudu sdb

"È ormai tempo di svegliarvi dal sonno… perciò gettiamo via le opere delle tenebre" (Rm 13,11). 
Così suona l'invito di san Paolo ai cristiani di Roma di duemila anni fa. Solo ad essi? Penso proprio di no. 
È un invito universale e pressante, che vale per tutti. 
Quindi anche per noi, cristiani del Terzo Millennio ormai post moderni e qualche volta già post… cristiani. 
È urgente accoglierlo in quest'anno di grazia 2019, un'anno da vivere meglio di quello passato, più saggiamente consapevoli che "tutto passa", che non tornerà più e che potrebbe essere l'ultimo della nostra vita terrena.
Per la nostra salute fisica facciamo tante visite e numerosi controlli… E per la nostra salute spirituale? 

Penso sia consigliabile o forse urgente fare anche un "check up" alla nostra anima. 
Interroghiamoci: siamo sempre in tensione verso Dio? Lo percepiamo, giorno dopo giorno, come la meta del nostro viaggio o pellegrinaggio terreno? Lo pensiamo come la verità che deve illuminare e nutrire, quotidianamente, i nostri grandi progetti esistenziali? 
È anche un invito a svegliarci dall'incoscienza, piccola o grande, nel fare le nostre scelte; a scuoterci dall'indifferenza verso i grandi valori della vita; a guarire dalla poca fede e dal poco amore che abbiamo. 
Ogni tempo per il cristiano è tempo di amare. 
O meglio tutti abbiamo bisogno di credere di più e di tornare a Dio che è Amore (1Gv 4,8). 
"La fede cristiana è una conversione all'amore. Dio lo si trova nell'amore, da nessun'altra parte. Nell'amore c'è il "soffio dell'eternità"" (J. Werbick). 
Quindi è opportuno un check up al nostro cuore: è ancora di pietra (anche se parzialmente) indurito dal logorio dei giorni e delle difficoltà o è di carne, con saltuari battiti di misericordia e compassione? 
Un controllo anche ai nostri orecchi: forse ascoltiamo tante voci o messaggio banali e banalizzanti, ma non i sussurri di Dio, dolci e delicati come una brezza? 
È urgente anche un check up ai nostri occhi: vediamo solo la superficie dei fatti quotidiani o guardiamo con gli occhi di Dio, andando "al di là delle cose", all'essenziale profondo, che rimane invisibile? 
Ed infine il nostro pensiero: controlliamo se è ancora pericolosamente prigioniero delle realtà penultime e quindi passeggere. Queste, lo sperimentiamo, non possono far "riposare" il nostro cuore inquieto e instabile, essendo fatto per Dio. 
Anche in questo nuovo anno, mai dimenticare, come diceva il grande Agostino, che siamo amati da Dio quindi dobbiamo amare. Teniamo anche presenti le parole di s. Giovanni della Croce: "Alla fine della vita saremo giudicati sull'amore". 
Un bell'impegno per tutto l'anno. Buon Cammino 2019, nell'amore.



- Mario Scudu,  sdb -



Chi non conosce questo amore, non conosce Dio, perché Dio è amore… L'amore vero è questo: non l'amore che abbiamo verso Dio, ma l'amore che Dio ha avuto per noi… 
Miei cari, se Dio chi ha amato così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri! (Gv 4,8).




L'amore è la ragione fondamentale di tutto il creato. 
da: Papa Francesco, Laudato si', 77



Solo per oggi, e domani ancora…
Alzati presto. Fai un sorriso
Lascia andare i sensi di colpa, non guardarti indietro.
Fai un piano, credi in te stesso.
Goditi ciò che sei. 
Accetta la tua umanità.
Chiedi aiuto, e accetta ciò che gli altri hanno da darti.
Ringrazia.
Cambia, senza indugio e con coraggio.
Accetta ciò che non puoi cambiare. 
Sii paziente.
Mantieni le promesse, quelle del tuo cuore.
Non indugiare sul passato.
Vivi con amore ogni momento. 
Costruisci un domani migliore.
Apri il tuo cuore, esplora la tua anima.
Ricorda, i miracoli accadono.
Sorridi.

- Stephen Littleword - 



Buona giornata a tutti. :-)







martedì 18 settembre 2018

Le tensioni e i conflitti all'interno della comunità - Jean Vanier

Le tensioni sono momenti necessari nella crescita e nell’ approfondimento  di una comunità. 
Esse risultano dai conflitti personali,  conflitti nati dal rifiuto della crescita e dell'evoluzione personale e comunitaria, conflitti fra gli egoismi delle diverse persone, dovuti alla diminuzione della gratuità nell'insieme della comunità, dovuti ai diversi temperamenti e alle difficoltà psicologiche  di ognuno. Queste tensioni sono naturali.

Ognuna di queste tensioni mette l'intera comunità e ogni suo membro davanti alla propria povertà, alle proprie incapacità,  stanchezze, aggressività e atteggiamenti depressivi. 
Questo può  diventare un tempo importante,  quello di una presa di coscienza del fatto che il tesoro della comunità è in pericolo. Quando tutto va bene, quando la comunità crede di vivere un successo, i suoi membri rischiano di lasciarsi andare nelle loro energie d’amore.  
Sono meno attenti gli uni agli altri.
Le tensioni li obbligano a tornare alla realtà della loro povertà, e a prendere delle adeguate  misure di preghiera, di dialogo, di pazienza e di sforzo per  superare la crisi e ritrovare l'unità perduta.

Esse fanno capire che la comunità è più di una realtà umana,  che ha bisogno dello spirito di Dio per vivere e approfondirsi.
Esse segnano anche, molto spesso delle tappe necessarie verso un'unità più grande, rivelando delle fratture che obbligano a  una rieducazione,  a una riorganizzazione,  a una maggiore  umiltà.
L'esplosione a volte brutale non fa altro che rivelare una reale tensione che era latente. 
Solo quando esplode la tensione  è possibile cercare di curarne la causa fino alle radici.

Non c'è nulla che pregiudichi la vita comunitaria come mascherare le tensioni, fare come se non esistessero, nasconderle  dietro segni di cortesia e fuggire la realtà e il dialogo.
Una tensione o un turbamento possono essere il segno della venuta prossima di una nuova grazia di Dio.
Annunciano un passaggio di Dio nella comunità.


- Jean Vanier -
Fonte: "La comunità luogo del perdono e della festa"di Jean Vanier, Ed.JakaBook, 1991




Dietro a grandi macchine potenti, dietro ai lustrini e ai tacchi vertiginosi, scorgo spesso un ego mozzafiato e una autostima piccola piccola, come la cruna di un ago.
Gli animali mi ricordano, che chi abbaia più forte, è il più piccolo, è chi ha
più paura.
Ed oggi giri nelle strade del centro, trovi ricchezza tra gli abiti sgualciti e povertà dietro a grandi macchine griffate ed i lustrini.
Se sei grande dentro, non ti serve urlarlo fuori. 

Puoi nasconderti quasi non visto tra le cose e le persone, compiere gesti eroici, grandi imprese. Sì, non visto, in silenzio, dietro falso nome. Come gli angeli e i benefattori.

- Stephen Littleword -




Dobbiamo di nuovo renderci conto che nessun uomo è chiuso in se stesso, che nessuno può vivere solo di sé e per sé. 
Riceviamo la nostra vita dall'esterno, dall'altro, da chi non è noi stessi eppure ci appartiene, e la riceviamo non solo al momento della nascita, ma ogni giorno. 
L'uomo ha la propria identità non solo in se stesso, ma anche fuori di sé: vive in coloro che ama, in coloro di cui vive e per cui esiste. 
L'uomo è relazione e ha la propria vita e se stesso solo nel modo della relazione...

- card. Joseph Ratzinger - 
dal libro "Creazione e peccato" 


Buona giornata a tutti. :)





martedì 10 novembre 2015

Cosa vuol dire innamorarsi ogni giorno? - Stephen Littleword -

Amore, batticuore, calore che ti pulsa nelle vene al sol pensiero, sono i sintomi benigni di una sensazione che tutti amiamo provare: innamorarsi.
E la miglior specie di innamoramento è quello che avviene ogni giorno con la persona che hai scelto al tuo fianco.
Cosa vuol dire innamorarsi ogni giorno? 
Vuol dire non darsi per scontati e considerare la persona che hai al tuo fianco come un dono. 
Vuol dire alzarti al mattino e accarezzare il volto di chi ti trovi affianco nel letto. 
Vuol dire superare le battaglie assieme, dove quella più difficile è la routine e i problemi quotidiani. 
Vuol dire combattere per la gioia e la felicità dell’altro. 
Vuol dire mettere, a volte, un altro cuore al primo posto, prima del tuo.
Innamorarsi ogni giorno è scegliere di dire una cosa buona invece di dieci cose che non vanno.
Vuol dire scegliere di guardarsi negli occhi ed amarsi oggi, più di ieri.
Innamorarsi ogni giorno, vuol dire raccogliere i semi di una gioia autentica, di quelle che non passano, di quelle che riempiono le giornate di colori, di quelle che sono una luce in mezzo al cuore.

- Stephen Littleword - 
Da: “Piccole cose”


L’Amore non è un paio di lenzuola stropicciate o un orgasmo raggiunto in un attimo di passione. 
E' Amore quello che resta quando le lenzuola vengono stirate e l’orgasmo abbraccia la realtà quotidiana con tutte le sue problematiche, con la certezza che esiste un Noi fatto di rispetto.. pazienza.. tolleranza.. e tanto Amore....



Mi piacciono le persone che lasciano il segno,
lì in quel piccolo posto chiamato cuore….
sono quelle che mai se ne andranno
perchè quel posto se lo sono conquistato
con le piccole attenzioni di ogni giorno.

- Stephen Littleword - 
Da: “Piccole cose”



Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it



mercoledì 7 gennaio 2015

Cade la neve di Ada Negri e Nebbia di Giovanni Pascoli -

Sui campi e su le strade,
silenziosa e lieve,
volteggiando, la neve
cade.
Danza la falda bianca
ne l'ampio ciel scherzosa,
poi sul terren si posa,
stanca.
In mille immote forme,
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini,
dorme.
Tutto d'intorno è pace;
chiuso in oblìo profondo,
indifferente il mondo
tace.

- Ada Negri - 
(1870 - 1945)



Un albero secco fuori dalla mia finestra solitario leva nel cielo freddo i suoi rami bruni: Il vento sabbioso la neve e il gelo non possono ferirlo. 
Ogni giorno quell'albero mi dà pensieri di gioia, da quei rami secchi indovino il verde a venire.

W.Ya-p'ing
da Albero Secco



"Inverno” acquerello su carta cotone di Celeste Gurgone

Nebbia – Giovanni Pascoli

E guardai nella valle: era sparito
tutto: sommerso! Era un gran mare piano,
grigio, senz'onde, senza lidi, unito.
E c'era appena, qua e là, lo strano
vocìo di gridi piccoli e selvaggi:
uccelli sparsi per quel mondo vano.
E alto, in cielo, scheletri di faggi,
come sospesi, e sogni di rovine
e di silenzïosi eremitaggi.
Ed un cane uggiolava senza fine.

- Giovanni Pascoli - 
(1855 - 1912)





La neve cadeva pesante, approfondiva il silenzio, veniva immediatamente dal cielo e portava con sé un mistero inesplicabile. Qualche fiocco restava appeso alla finestra e sembrava una piccola stella piena di luce. Altri cadevano sul davanzale e coprivano lentamente le briciole che aspettavano gli uccelli.
Una volta pregai la nonna: «Nonna, raccontami anche una storia del cielo». Allora la nonna domandò: «Perché anche?». «Perché la neve viene di lassù e dice sicuramente che in cielo è tutto bianco».


- Adrienne von Speyr -




Chiudo gli occhi, e sento il tocco gelido del cielo, sogno di riaprirli e di ritrovarmi in un piccolo paradiso e lo sguardo ora si perde, in un candido paesaggio, non è l'immaginazione è il potere magico della neve, attutisce i rumori con il suo candido manto e mi regala... un piccolo minuscolo, straordinario sogno.

- Stephen Littleword -





Buona giornata a tutti  :-)

giovedì 6 giugno 2013

Perchè tu possa ascoltarmi - Pablo Neruda -

Perchè tu possa ascoltarmi
le mie parole
si fanno sottili, a volte,
come impronte di gabbiani sulla spiaggia.

Collana, sonaglio ebbro
per le tue mani dolci come l'uva.

E le vedo ormai lontane le mie parole.
Più che mie sono tue.
Come edera crescono aggrappate al mio dolore antico.

Così si aggrappano alle pareti umide.
E' tua la colpa di questo gioco cruento.
Stanno fuggendo dalla mia buia tana.
Tutto lo riempi tu, tutto lo riempi.

Prima di te hanno popolato la solitudine che occupi,
e più di te sono abituate alla mia tristezza.

Ora voglio che dicano ciò che io voglio dirti
perchè tu le ascolti come voglio essere ascoltato.

Il vento dell'angoscia può ancora travolgerle.
Tempeste di sogni possono talora abbatterle.
Puoi sentire altre voci nella mia voce dolente.
Pianto di antiche bocche, sangue di antiche suppliche.
Amami, compagna. Non mi lasciare. Seguimi.
Seguimi, compagna, su quest'onda di angoscia.

Ma del tuo amore si vanno tingendo le mie parole.
Tutto ti prendi tu, tutto.
E io le intreccio tutte in una collana infinita
per le tue mani bianche, dolci come l'uva.
(Pablo Neruda)







 La sensualità affretta spesso la crescita dell’amore, così che la radice rimane debole e facile da strappare.

- Friedrich Nietzsche -




Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima.
T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra. 
T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

(Pablo Neruda)
Fonte: Cento Sonetti




Cosa vuol dire innamorarsi ogni giorno? Vuol dire non darsi per scontati e considerare la persona che hai al tuo fianco come un dono.
Vuol dire alzarti al mattino e accarezzare il volto di chi ti trovi a fianco nel letto.
Vuol dire superare le battaglie assieme, dove quella più difficile è la routine e i problemi quotidiani.
Vuol dire combattere per la gioia e la felicità dell’altro.
Vuoi dire mettere a volte un altro cuore al primo posto, prima del tuo.
Innamorarsi ogni giorno è scegliere di dire una cosa buona invece di dieci cose che non vanno. Vuol dire scegliere di guardarsi negli occhi ed amarsi oggi, più di ieri.
Innamorarsi ogni giorno, vuol dire raccogliere i semi di una gioia autentica, di quelle che non passano, di quelle che riempiono le giornate di colori, di quelle che sono una luce in mezzo al cuore.

Stephen Littleword


Se non sai cosa scegliere forse non è ancora il momento di scegliere, ma non scegliere me se poi continui a scegliere anche tutto il resto. 
Massimo Bisotti


Buona giornata a tutti. :-)