Disse un filo d'erba
a una foglia d'autunno:
«Fai un tale rumore, cadendo!
disperdi tutti i miei sogni
invernali».
disperdi tutti i miei sogni
invernali».
Rispose, indignata, la foglia:
«Tu che sei nato in basso
e in basso vivi!
Piccola cosa stizzosa e senza suono!
tu non vivi nella regione
più elevata dell'aria
e non distingui la musica dei canti».
Poi la foglia d'autunno
e si addormentò.
E quando venne la primavera si svegliò
ed era un filo d'erba.
E quando venne l'autunno e il sonno invernale
fu sopra di lei,
e su di lei
per tutta l'aria intorno
presero a cadere le foglie,
brontolò tra sé: «Queste foglie d'autunno!
Fanno un tale rumore!
Disperdono tutti i miei sogni
invernali».
Giacque sulla terra.
fu sopra di lei,
e su di lei
per tutta l'aria intorno
presero a cadere le foglie,
brontolò tra sé: «Queste foglie d'autunno!
Fanno un tale rumore!
Disperdono tutti i miei sogni
invernali».
Giacque sulla terra.
- Kahlil Gibran -
Le parole non dette; Ed. Paoline, pag. 263-264
Paulo Ghiglia (Firenze, 5 marzo 1905 – Roma, 19 novembre 1979)
Viale alberato - Olio su cartone - Dimensione cm 54 x 43,5
Il miracolo
In un campo ho veduto una ghianda: sembrava così morta, inutile.
E in primavera ho visto quella ghianda mettere radici e innalzarsi, giovane
quercia verso il sole.
Un miracolo, potresti dire: eppure questo miracolo si produce mille migliaia di
volte nel sonno di ogni autunno e
nella passione di ogni primavera.
Perché non dovrebbe prodursi nel cuore dell'uomo?
- Kahlil Gibran-
Buona giornata a tutti :-)
https://www.youtube.com/c/leggoerifletto