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mercoledì 28 agosto 2024

Non mi accorsi del momento - Rabindranath Tagore

Non mi accorsi del momento in cui varcai
di questa vita
per la prima volta la soglia

Qual fu la potenza che mi schiuse
in questo vasto mistero
come sboccia un fiore
in una foresta a mezzanotte?

Quando al mattino guardai la luce,
subito sentii che non ero
uno straniero in questo mondo,
che l’inscrutabile, senza nome e forma
mi aveva preso tra le sue braccia
sotto l’aspetto di mia madre.

Così, nella morte, lo stesso sconosciuto
m’apparirà come sempre a me noto.
e poiché amo questa vita
so che amerò anche in morte.

Rabindranath Tagore -

Non mi accorsi del momento, una delle poesie più belle di Rabindranath Tagore, parla del mistero della nascita e dell’unità tra uomo e natura. Il poeta sente che tornerà forse un giorno dalla stessa potenza che gli ha dato la vita in questo mondo, e l’amerà così come ama questa vita, che l’ha accolto come se non fosse uno straniero e l’ha preso tra le braccia di una madre per assaporare tutta la bellezza della vita.



Amica mia, questa sera
mi sembra che,
attraverso mondi innominabili
dove già siamo vissuti,
abbiamo lasciato
il ricordo della nostra unione,

Tu e Io.
Quando leggo antiche
leggende, ispirate
da passioni spente, oggi,
mi sembra che una volta
eravamo una persona sola,

Tu e Io
e che la memoria ritorni
a quel tempo…

Rabindranath Tagore -

Amica mia, una delle poesie più belle di Rabindranath Tagore, è una riflessione mistica sulla possibilità di rivivere dopo la morte e sulla possibilità che ci sia una connessione tra le due vite. Il poeta parla ad una sua amata amica che gli sembra di conoscere già da prima di questa vita: in altri mondi e in altri tempi il ricordo della loro unione è ancora vivo, così come in questo. “Tu e Io” ricorre per ben due volte, per sottolineare l’importanza della loro unione e unità.



Rabindranath Tagore (1861-1941), chiamato talvolta Gurudev, è stato un poeta, drammaturgo, scrittore e filosofo bengalese. Premio Nobel per la Letteratura del 1913, nelle sue poesie, Rabindranath Tagore esprime con profonda sensibilità la propria ricerca dell’armonia e della bellezza, attraverso la convinzione che esista un Dio Assoluto presente in ogni essere vivente. La sua anima parla con intensità nelle sue liriche, che sono un inno all’amore e alla vita.


Buona giornata a tutti :-)


www.leggoerifletto.it



 

giovedì 23 maggio 2024

Prendi un sorriso – Mahatma Gandhi

                                                               Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore,
e fallo conoscere al mondo.

- Mahatma Gandhi - 


Mohandas Karamchand Gandhi (Porbandar, 2 ottobre 1869-Nuova Delhi, 30 gennaio 1948) politico e filosofo indiano. Lo si conosce soprattutto con il nome di Mahatma; importante guida spirituale per  l’India dove è stato riconosciuto Padre della nazione e il giorno della sua nascita, il due di ottobre, è un giorno festivo. Questa data è stata dichiarata anche Giornata internazionale della nonviolenza dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Gandhi è stato uno dei pionieri della resistenza all’oppressione tramite la disobbedienza civile di massa che ha portato l’India all’indipendenza dall’Inghilterra. Gandhi è stato l’ispiratore dei numerosi movimenti di difesa dei diritti civili e a lui si sono ispirati grandi personaggi come Martin Luther King, Neelson Mandela, Aung San Suu Kyi. L'appellativo Mahatma che molti, tra cui il poeta Rabindranath Tagore(http://leggoerifletto.blogspot.com/2010/12/se-tu-non-parli-rabindranath-tagore.html) associarono a Gandhi, è un termine  sancrito di venerazione il cui significato letterale è "grande anima". Gandhi fu assassinato il 30 gennaio 1948 da un fanatico indù.

“Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.”

Chi sei tu, lettore

Chi sei tu, lettore che leggi
le mie parole tra un centinaio d’anni?
Non posso inviarti un solo fiore
della ricchezza di questa primavera,
una sola striatura d’oro
delle nubi lontane.
Apri le porte e guardati intorno.
Dal tuo giardino in fiore cogli
ricordi fragranti dei fiori svaniti
un centinaio d’anni fa.
Nella gioia del tuo cuore possa tu sentire
la gioia vivente che cantò
in un mattino di primavera,
mandando la sua voce lieta
attraverso un centinaio d’anni

- Tagore -  

Rabindranath Tagore, (Calcutta, 6 maggio 1861 – Santi Neketan, 7 agosto 1941), è stato un poeta, drammaturgo, scrittore e filosofo indiano, insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1913.

Baldassarre Longoni - Mattino di primavera, 1900

Buona giornata a tutti :-)






lunedì 12 febbraio 2024

Donna – Rabindranath Tagore

 Donna, non sei soltanto l’ opera di Dio,
ma anche degli uomini, che sempre
ti fanno bella con i loro cuori.

I poeti ti tessono una rete
con fili di dorate fantasie;
i pittori danno alla tua forma
sempre nuova immortalità.
Il mare dona le sue perle,
le miniere il loro oro,
i giardini d’ estate i loro fiori
per adornarti, per coprirti,
per renderti sempre più preziosa.
Il desiderio del cuore degli uomini
ha steso la sua gloria
sulla tua giovinezza.
Per metà sei donna, e per metà sei sogno.

Rabindranath Tagore -


 Édouard Bisson (1856 - 1939)


Quando a sera l'anfora

del giorno si vuota,
viene gettata nella corte
delle stelle.
La notte la purifica nel buio
Affinché possa riempirsi ancora
Della nuova ambrosia
Dell'aurora. 

- Rabindranath Tagore -



The moon shines in my body, 
but my blind eyes cannot see it:
The moon is within me, and so is the sun.
The unstruck drum of Eternity is sounded within me; 
but my deaf ears cannot hear it.
So long as man clamours for the I and the Mine, 
his works are as naught:
When all love of the I and the Mine is dead, 
then the work of the Lord is done.
For work has no other aim than 
the getting of knowledge: 
When that comes, then work is put away.


- Rabindranath Tagore -

From "The Songs of Kabir, 1440-1558, Translated by  in 1915"



Dicono che l’amore sia cieco. 
Io credo che l’amore, quello vero
 
abbia una vista superiore.


- John Powell -


La farfalla non conta gli anni
ma gli istanti:
per questo
il suo breve tempo le basta.

- Rabindranath Tagore -




Buona giornata a tutti. :-)




giovedì 18 gennaio 2024

Vieni con me - Rabindranath Tagore

                                                      Vieni come sei, non indugiare
a farti bella.
Se le trecce dei capelli sono
sciolte, se la riga non è dritta,
se i nastri della veste sono
slacciati, non badarci.
Vieni come sei, non indugiare
a farti bella.
Vieni in fretta, sull'erba,
a passi veloci.
Se la rugiada scioglie la rossa
pittura dei tuoi piedi,
se i bracciali con le campanelle
s'allentano alle tue caviglie,
se cadono le perle della tua
collana non badarci.
Vieni in fretta, sull'erba,
a passi veloci!
Non vedi quante nuvole
oscurano il cielo! Stormi di gru
si levano in volo dall'altra
riva del fiume
e raffiche improvvise di vento
passano veloci sulla brughiera.
Il gregge impaurito corre verso
gli ovili del villaggio.
Non vedi quante nuvole
oscurano il cielo?
Invano accendi la lampada della tua toilette,
il vento la sbatte e la spegne.
Chi potrebbe dire che le tue
palpebre non sono tinte
di ombretto nero?
I tuoi occhi sono più oscuri
delle nuvole minacciose.
Invano accendi la lampada
della tua toilette per prepararti.

Vieni come sei, non indugiare
a farti bella.
Se la ghirlanda non è bene
intrecciata, che importa?

- Rabindranath Tagore - 

(traduzione di P. Marino Rigon)



Con una fronda di mirto giocava
ed una fresca rosa,
e la sua chioma
le ombrava lieve e gli omeri e le spalle.

(Archiloco)


Immagine: William Lockwood (1862 - 1914), "Loves me, loves me not"
  
Qualcuno mi ha segretamente
lasciato in mano un fiore d'amore.
Qualcuno mi ha rubato il cuore
e l'ha sfogliato in cielo.
Io non so se l'ho trovato o se vado
a cercarlo ovunque e se c'è un tremore
di gioia o di pena.

- Rabindranath Tagore - 

























Buona giornata a tutti :-)


venerdì 29 dicembre 2023

Se vuoi riempire la tua brocca - Rabindranath Tagore

 Se vuoi riempire la tua brocca, vieni, vieni al mio lago.
L'acqua bagnerà i tuoi piedi e ti mormorerà
il suo segreto.
La traccia della pioggia vicina è già sulla sabbia,
le nuvole sono basse sulla linea azzurra
degli alberi come i folti capelli sopra i tuoi occhi.
Conosco bene il ritmo dei tuoi passi:
batte nel mio cuore.
Vieni, vieni al mio lago, se devi riempire la tua brocca.

Se vuoi startene oziosa e sedere indolente,
lasciando che la tua brocca galleggi nell'acqua,
vieni al mio lago.
Il declivio erboso è verdeggiante, i fiori di campo
sono innumerevoli.
I pensieri voleranno via dai tuoi occhi neri
come gli uccelli dal loro nido.
Il velo ti cadrà ai piedi,
vieni, oh vieni al mio lago, se vuoi sedere indolente.

Se vuoi interrompere il tuo gioco e tuffarti
nell'acqua, vieni, vieni al mio lago.
Lascia il tuo mantello azzurro sulla riva.
L'acqua azzurra, nascondendoti, ti coprirà.
Le onde si alzeranno in punta di piedi
per baciarti il collo e mormorare ai tuoi orecchi.
Vieni, oh vieni al mio lago, se vuoi tuffarti
nell'acqua.

Se vuoi essere folle e cercare la morte in acqua,
vieni, vieni al mio lago.
E' freddo e profondo.
E' scuro come un sonno senza sogni.
Nei suoi abissi sono uguali le notti e i giorni,
e i canti sono silenzio.
Vieni, vieni al mio lago, se vuoi darti
in braccio alla morte.

 - da Il Giardiniere -


"La ninfa di Düssel", Edward Steinbruck

Lei è vicina al mio cuore
come il fiore alla terra.
Lei è dolce come il sonno che viene
per il corpo stanco.

- Rabindranath Tagore - 


Joseph-Charles Francère, "Silfide"

Quando a sera l'anfora
Del giorno si vuota,
viene gettata nella corte
delle stelle.
La notte la purifica nel buio
Affinché possa riempirsi ancora
Della nuova ambrosia
Dell'aurora. 

- Rabindranath Tagore - 

Immagine: Édouard Bisson (1856 - 1939)

Non partire, mio amore, senza avvertirmi.
Ho vegliato tutta la notte e ora i miei occhi
sono pesanti di sonno.
Ho paura di perderti mentre dormo.
Non partire, amore mio, senza avvertirmi.

Mi sveglio e stendo le mani per toccarti.
Ti sento e mi domando: «E un sogno?»
Oh, potessi stringere i tuoi piedi col mio cuore
e tenerli stretti al mio petto!
Non andartene, mio amore, senza avvertirmi.

- da Il Giardiniere -



Buona giornata a tutti :-)





domenica 8 ottobre 2023

I miei occhi - Rabindranath Tagore

                                                              I miei occhi ricevono
la tranquillità del cielo,
ed ecco che sento passare
in me ciò che sente
un albero le cui foglie,
semiaperte come coppe,
straripano di luce.

Un pensiero torna
frequentemente
nel mio cuore,
come questa bruma
che sfiora i prati,
mescolandosi al mormorare dell’acqua,
agli stanchi sospiri
della brezza.

Immagino d’avere già 
vissuto nell’infinito
delle cose di questo mondo 
e che, a questo infinito,
ho dato i miei amori 
e i miei dolori.

- Rabindranath Tagore -
Fonte: Da Petali sulle Ceneri



Quando mi passò accanto velocemente,
l'orlo della sua veste mi sfiorò.
Dall'isola sconosciuta d'un cuore
venne improvviso un respiro caldo di primavera.
Fu un tocco fugace che svanì
in un momento come il petalo di un fiore reciso
trasportato dall'aria.
Ma si fermò sul mio cuore come un sospiro
del suo corpo, come un sussurro dell'anima.

 Rabindranath Tagore




Nettare e gioia prendono forma nella Donna
Hanno sollevato inquiete onde per conquistare
Il maschio, fiero nel suo isolamento.

(da Donna, in Canti e poesie)


Il mio cuore, uccello del deserto, 
ha trovato il suo cielo nei tuoi occhi.
Essi sono la culla del mattino, 
essi sono il regno delle stelle.
I miei canti si perdono 
nella loro profondità. 
Lascia che io spazi in quel cielo, 
nella sua solitaria immensità.
Lascia che io squarci le sue nuvole 
e stenda le ali al suo sole.

- Rabindranath Tagore -


Buona giornata a tutti :-)




giovedì 28 settembre 2023

Mondi sconfinati - Rabindranath Tagore

                                                            I bambini si incontrano 
sulla spiaggia di mondi sconfinati. 
Su di loro l’infinito cielo 
è silenzioso, l’acqua s'increspa. 
Con gridi e salti si incontrano i bambini 
sulla spiaggia di mondi sconfinati. 
Fanno castelli di sabbia 
e giocano con vuote conchiglie. 
Con foglie secche intessono barchette 
e sorridendo le fanno galleggiare 
sull’immensa distesa del mare. 
I bambini giocano sulla riva dei mondi. 
Non sanno nuotare, 
non sanno gettare le reti. 
I pescatori si tuffano a pescare 
le perle dal fondo del mare, 
nelle navi viaggiano i mercanti, 
mentre raccolgono i bambini 
sassolini che poi gettano via. 
Non cercano tesori nascosti, 
non sanno gettare le reti. 
Il mare si increspa di mille sorrisi, 
e la spiaggia dolcemente risuona. 
Le onde che portano la morte 
cantano ai bambini nenie senza senso, 
come fa la madre 
quando culla la sua creatura. 
Il mare gioca coi bambini, 
e la spiaggia dolcemente risuona. 
S'incontrano i bambini 
sulla riva di mondi sconfinati. 
Vaga la tempesta 
per il cielo dai molti sentieri, 
naufragano navi 
nell'acqua dai molti sentieri, 
la morte in giro e giocano i bambini. 
C'è un grande convegno di bambini 
sulla spiaggia di mondi sconfinati.



(Rabindranath Tagore)
Fonte: Gjntali



La vita trova la sua ricchezza nelle sfide del mondo e il suo valore nelle sfide dell'amore.

- Rabindranath Tagore -


Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa.
Se hai un sogno tu lo devi proteggere.
Quando le persone non sanno fare qualcosa
lo dicono a te che non la sai fare.
Se vuoi qualcosa, vai e inseguila.
Punto.  

(dal film “La ricerca della felicità”)



La vita si arricchisce di ogni gesto d'amore donato.

Tagore




La natura, quando vuole comunicare con noi, 
non trovando altro modo, 
riempie il nostro animo di ritmi e melodie! 

- Tagore -



Ritornate alle vostre consuete attività solo 
dopo esservi inginocchiati ai suoi piedi. 
Dio versi sul vostro capo la sua benedizione: vi dia pace. 

- Tagore  -



martedì 12 settembre 2023

Svegliati, alzati! - Rabindranath Tagore

 

Svegliati, alzati! 
All'alba la luce stessa di Dio viene a rompere il nostro sonno. 
Il sonno profondo di tutta la notte si rompe in un momento. 
Ma chi può spezzare le illusioni della sera? Come potrò togliere dall'animo l'involucro magico che il lavoro e le preoccupazioni del lungo giorno hanno gettato su di esso e condurlo in mezzo alla pace pura e tranquilla? 
Tutto il giorno, come un ragno, in diverse maniere, ci ha avvolto con reti molto vaste, una rete dopo l'altra. L'Onnipotente, l'Eterno è stato messo da parte. Tagliate tutte queste reti, come potrò risvegliare lo spirito in mezzo all'infinito? 
Svegliati, alzati! 
Il giorno con lavori vari, con preoccupazioni ed attrazioni innumerevoli cerca di legarci stretti da tutte le parti: cerca di alzare un muro tra la mia anima e l'universo. 
Così, se noi non risvegliamo la nostra attenzione, se non usiamo questa formula magica: Svegliati, alzati... 
Se non risuona ogni momento questa voce dentro l'anima, in mezzo a tutte le mille vicende della giornata, un nodo dopo l'altro, un laccio dopo l'altro esse ci legheranno e ci renderanno insensibili. Allora non ci sarà alcuna forza di volontà che possa distoglierci dalla nostra inerzia.
Pensiamo che quanto ci lega da tutte le parti sia la verità e non avremo più fede nelle verità pure e passate, non ci passerà neppure per la mente di sospettare della nostra situazione. Perciò in mezzo al frastuono dei vari affari di ogni giorno si alzi dalle profondità del nostro animo, nello strumento che ha una sola corda, il richiamo: Svegliati, alzati!

(Rabindranath Tagore)
Fonte: Santinicheton, 
1 dicembre 1908



“Ogni uomo è una parte di me, perché io sono parte e membro del genere umano.  
Ogni uomo fa parte del mio stesso corpo, perché noi tutti siamo membra dell’Universo. 
Quello che faccio viene fatto per gli altri, con loro e da loro: quello che essi fanno è fatto in me, da me e per me. 
Ma ad ognuno di noi rimane la responsabilità della parte che egli ha nella vita dell’intero corpo”.

(Padre Thomas Merton – da “Nessun uomo è un’isola”)


Ogni giorno porta con sé una sorpresa, ma possiamo vederla, udirla o sentirla quando essa giunge solamente se l’aspettiamo. Non dobbiamo avere paura di accogliere la sorpresa di ogni giorno, sia che essa ci venga come un dolore o come una gioia. Essa aprirà un nuovo spazio nel nostro cuore, un luogo in cui possiamo accogliere nuovi amici e celebrare in modo più pieno la nostra umanità condivisa.


(Henry Nouewen)


È sopraggiunta la nuvolaglia della svogliatezza, della caduta d'interesse. 
Sono scesi acquazzoni di tristezza, con la netta sensazione di trovarti legato. E, per completare, ti ha teso l'agguato una spossatezza che nasce da una realtà più o meno oggettiva: tanti anni di lotta..., e sei ancora così indietro, così lontano. 
Tutto questo è necessario, e Dio vi fa assegnamento: per conseguire il «gaudium cum pace» la vera pace e la vera gioia, dobbiamo aggiungere alla convinzione di essere figli di Dio, che ci riempie di ottimismo, il riconoscimento della nostra personale debolezza. 

(Solco, 78)



Buona giornata a tutti :-)