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giovedì 25 ottobre 2018

.... distruggere la donna è distruggere l'umanità.... - Don Fabio Rosini

"[…] Un maschio può essere insensibile, una donna con grande difficoltà. 
Le è difficile,  perché  "sente" la vita.
Il serpente è astuto e attacca la donna, perché se attacca lei attacca la vita. Se crolla lei crolla tutto. 
Anche nell'Apocalisse, al capitolo dodicesimo, ricompare il serpente antico che si scaglia contro la donna; ed è logico, perché distruggere la donna è distruggere l'umanità.
Che mondo sarà quello dove chi è donna rinuncia ad essere madre? Semplicemente non ci sarà alcun mondo in quel caso. 
E se le donne non ci mettono la tenerezza, dove andremo a prenderla? 
E se le donne non amassero la vita, e chi mai ci insegnerebbe a farlo? L'amore è fatto di particolari, di attenzioni, di pause, di attese, di consolazioni e di accoglienze. 
E questo è il cuore femminile.
Il maschile ha una energia tutta sua, che sa esplorare, proporre, aprire, custodire, e tanto altro. E il femminile ha la sua forza specifica che sa intuire, accogliere, accudire, rassicurare, lasciar crescere, e altro ancora […]". 

- Don Fabio Rosini -


Se i tuoi occhi sono positivi, amerai il mondo. Ma se la tua lingua è positiva, il mondo ti amerà. L’amore di una donna è nelle sue azioni, lei guarda con il suo cuore e sente con i suoi occhi. Una donna è la banca dove ogni membro della famiglia deposita preoccupazioni, ferite e rabbia. Una donna è il cemento che tiene unita la famiglia e il suo amore durerà tutta la vita.

- Madre Teresa di Calcutta -




La Chiesa non cessa mai di proclamare la verità  che la pace nel mondo affonda le sue radici nel cuore degli uomini, nella coscienza di ogni uomo e di ogni donna. 
La pace può essere soltanto il frutto di un cambiamento spirituale, che inizia nel cuore di ogni essere umano e che si diffonde attraverso le comunità. 
La prima di queste comunità è la famiglia. 
È la famiglia la prima comunità ad essere chiamata alla pace, e la prima comunità a ricercare la pace – pace e amicizia fra gli individui e i popoli. 

- san  Giovanni Paolo II -


Tutto qui, Signore.
Non c’è proprio altro.
Solo una famiglia come tante.
Siamo così.
Solo così.
Un marito e una moglie,
due bambini di 5 e di 9 anni,
una casa in affitto
che ci stiamo dentro appena appena.
Siamo tutto qui, Signore,
un lavoro e mezzo,
un auto da 150mila chilometri,
un cane, un gatto e una cocorita.
Vorremmo essere di più:
più presenti in parrocchia,
più disponibili per il volontariato,
più capaci di accogliere in casa nostra
chi si trova in difficoltà.
Vorremmo avere più tempo
per pregare,
per qualche ritiro,
per ritagliarci giornate di silenzio.
Invece siamo solo quello che siamo,
una famiglia chiassosa,
un po’ disordinata,
sempre in ritardo su tutto.
Le preghiere le diciamo la sera
prima di addormentarci
e qualche volta qualcuno
dorme già.
Ti offriamo quel che siamo:
le nostre lamentele davanti al Tg delle 20,
i compiti da finire e i piatti ancora da lavare,
le corse per far quadrare gli orari,
i quattro calci al pallone
nel cortile del condominio,
i week end a scarpinare in montagna
(che costano niente e fanno bene alla salute).
Quel che ci manca per essere
una famiglia migliore
metticelo Tu, Signore,
che conosci le dosi e i tempi
e che, sopra ogni cosa,
conosci ciascuno di noi.

- Letizia e Mauro, più Enrico e Matteo -
Fonte: "Un minuto con Dio" di Patrizio Righero, Ed. Elledici 2011


Buona giornata a tutti. :)



domenica 11 giugno 2017

da: " Catechesi sulla lussuria" - don Fabio Rosini

Le persone non possono diventare uno strumento di piacere.
Pensiamo a tutta l’infamia della prostituzione, la commercializzazione di un atto che è legato alla generazione della vita e all’amore romantico, bello, alto, tra l’uomo e la donna.
Tutto questo è legato ad un fatto: se il mio piacere è l’assoluto, l’altro è una cosa, non è più una persona. 
E’ uno strumento del mio appagamento.
Questo potrebbe essere inteso solamente in chiave maschile. 
No, è in tutti i sensi, perché l’altro può anche essere inteso come strumento di appagamento nella forza della seduzione che io esercito su di lui, in quel mondo dell’autoaffermazione che può essere il desiderare e il possedere o l’essere desiderati e il trovarsi al centro dell’attenzione altrui.
Le persone sono molto più importanti come unità globale, del loro stesso corpo. Il corpo può diventare una trappola dove non ne capiamo il senso, il valore. Un corpo non è mai solo un corpo, è sempre una storia, una persona, una sensibilità, un’attesa, ferite, consolazioni che bisogna fornire.
Ogni persona va curata, ogni persona va compresa, va ascoltata, va amata… Cosa c’entra questo con la lussuria? La lussuria nega tutte queste cose, fa dell’altro un panino che mi mangio, fa dell’altro una mia soddisfazione.


- don Fabio Rosini -
 Catechesi sulla lussuria, Radio vaticana






La lussuria fondamentalmente è superficialità.
La lussazione è quando un’articolazione prende una posizione sbagliata, va fuori mira, esce dalla sua posizione. Allora cosa vuol dire? Che la lussuria desidera una persona solo per la sua epidermide.
Questa è una visione da schiavisti, dove non abbiamo davanti persone, ma schiavi del piacere, schiavi dello sguardo del lussurioso.
E’ una depersonalizzazione della relazione, dove non si vedono nell’altro più intenzioni, un mondo interiore. Lo sguardo del lussurioso offende, è uno sguardo avido, predatore. Noi siamo in un mondo che idolatra la lussuria, e, in un certo senso potremmo dire che nessuna epoca ha mai cosificato tanto le persone, e direi soprattutto le donne, quanto la presente epoca. La persona è diventata misurabile secondo una esteriorità, come fosse un cavallo, come fosse un oggetto, come fosse una cosa, che ha una forma ed è poco importante che abbia un contenuto. Questi pensieri sono superficiali, sono pensieri che derivano da uno scivolamento fuori dal nocciolo delle cose, dal nocciolo del nostro cuore, dal nocciolo del nostro orientamento all’amore, fino all’orientamento ad un’attitudine bambinesca, infantile.

- don Fabio Rosini -
 Catechesi sulla lussuria, Radio vaticana




Nessuno di noi sarà padrone del proprio corpo se non entra in un combattimento austero e serio. 
Impossibile affrontare la vita spirituale senza l’argomento della penitenza. Sarà impopolare questo argomento, sarà impopolare questa tematica, ma meglio un vero impopolare che un falso popolare.

- don Fabio Rosini -
 Catechesi sulla lussuria, Radio vaticana




Una persona non è appagata perché ha tanti rapporti sessuali, una persona è appagata perché ama. 
Una persona è appagata per la felicità che ha procurato nelle persone, per una felicità duratura, non occasionale, non superficiale, non infantile. 
Non è appagata, una persona, perché ha conquistato tanti corpi, ma perché ha saputo amare tanti cuori, questo è l’appagamento. 
Esistono persone che hanno una prassi sessuale strabordante, esagerata, compulsiva e non hanno mai amato nessuno.


- don Fabio Rosini -
 Catechesi sulla lussuria, Radio vaticana


Buona giornata a tutti. :-)






lunedì 5 maggio 2014

L'uomo e la donna - Victor Hugo -

L'uomo è la più elevata delle creature.
La donna è il più sublime degli ideali.
Dio fece per l'uomo un trono, per la donna un altare.
Il trono esalta, l'altare santifica.

L'uomo è il cervello. La donna il cuore.
Il cervello fabbrica luce, il cuore produce amore.
La luce feconda, l'amore resuscita.
L'uomo è forte per la ragione.
La donna è invincibile per le lacrime.
La ragione convince, le lacrime commuovono.

L'uomo è capace di tutti gli eroismi.
La donna di tutti i martìri.
L'eroismo nobilita, il martirio sublima.
L'uomo ha la supremazia.
La donna la preferenza.
La supremazia significa forza;
la preferenza rappresenta il diritto.

L'uomo è un genio. La donna un angelo.
Il genio è incommensurabile;
l'angelo indefinibile.
L'aspirazione dell'uomo è la gloria suprema.
L'aspirazione della donna è la virtù estrema.
La gloria rende tutto grande; la virtù rende tutto divino.

L'uomo è un codice. La donna un vangelo.
Il codice corregge, il vangelo perfeziona.
L'uomo pensa. La donna sogna.
Pensare è avere il cranio di una larva;
sognare è avere sulla fronte un'aureola.

L'uomo è un oceano. La donna un lago.
L'oceano ha la perla che adorna;
il lago la poesia che abbaglia.
L'uomo è l'aquila che vola.
La donna è l'usignolo che canta.
Volare è dominare lo spazio;
cantare è conquistare l'Anima.

L'uomo è un tempio. La donna il sacrario.
Dinanzi al tempio ci scopriamo;
davanti al sacrario ci inginocchiamo. Infine:
l'uomo si trova dove termina la terra,
la donna dove comincia il cielo.

 - Victor Hugo - 







"Mai sposarsi da innamorati. Se siete innamorati non sposatevi perchè nell'innamoramento non c'è senso del reale. Solo quando avrai realizzato che accanto a te c'è un disgraziato, un bambino oppure una nevrastenica, un'isterica, solo quando i suoi difetti non saranno più buffi, ma odiosi, allora lo/la amerai davvero. (...)
Bisogna saper litigare, saper avere idee diverse e invece molti vivono tirando a campare, ingoiando rospi.
Il benessere relazionale non può decidere su tutto, perchè se no il rischio è che si proceda per ipocrisia... ossia andare avanti reprimendo quelle che sono le proprie verità.
Infatti molti vivono cercando di evitare i difetti dell'altro: so che ci sono delle cose che non posso dire per cui dinnanzi ad un difetto dell'altro sto in apnea aspettando che passi e che riemerga un suo pregio. (...)
L'amore vero è quello che non conosce condizioni, è quello che parte dall'attrazione, passa per l'affinità e arriva all'intuizione che c'è qualcosa di indissolubile tra voi.
Quest'intuizione ce l'abbiamo tutti ed è necessario averla tutti e due.
Non si arriva al matrimonio per avere un rapporto indissolubile, ma per mettere un sigillo a quello che provate tra voi come indissolubile. "

Don Fabio Rosini



E poi ci sono persone belle fisicamente che non hanno mai imparato ad amarsi. E non si accettano, riescono persino a sentirsi brutte. 
Perché non sanno che prima di dire “ti amo” devono imparare a dire “mi amo”. 

(Agostino Degas)



Quando l'amore vi chiama seguitelo. Anche se le sue vie sono dure e scoscese. 

- Khalil Gibran - 







E con questo bel colloquio dal film "Harry ti presento Sally", 
vi auguro una splendida giornata! :-)