Visualizzazione post con etichetta amicizia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta amicizia. Mostra tutti i post

domenica 23 aprile 2023

Amici... - Vinicius De Moraes

 Ho amici che non sanno quanto sono miei amici.
Non percepiscono tutto l'amore che sento per loro né quanto siano necessari per me.
L'amicizia è un sentimento più nobile dell'amore. Questo fa sì che il suo oggetto si divida tra altri affetti, mentre l'amore è imprescindibile dalla gelosia, che non ammette rivalità.
Potrei sopportare, anche se non senza dolore, la morte di tutti i miei amori, ma impazzirei se morissero tutti i miei amici!
Anche quelli che non capiscono quanto siano miei amici e quanto la mia vita dipenda dalla loro esistenza...
Non cerco alcuni di loro, mi basta sapere che esistono. Questa semplice condizione mi incoraggia a proseguire la mia vita. Ma, proprio perché non li cerco con assiduità, non posso dir loro quanto io li ami. Loro non mi crederebbero.
Molti di loro, leggendo adesso questa "crônica" non sanno di essere inclusi nella sacra lista dei miei amici. Ma è delizioso che io sappia e senta che li amo, anche se non lo dichiaro e non li cerco.
E a volte, quando li cerco, noto che loro non hanno la benché minima nozione di quanto mi siano necessari, di quanto siano indispensabili al mio equilibrio vitale, perché loro fanno parte del mondo che io faticosamente ho costruito, e sono divenuti i pilastri del mio incanto per la vita.
Se uno di loro morisse io diventerei storto.
Se tutti morissero io crollerei.
E' per questo che, a loro insaputa, io prego per la loro vita.
E mi vergogno perché questa mia preghiera è in fondo rivolta al mio proprio benessere. Essa è forse il frutto del mio egoismo.
A volte mi ritrovo a pensare intensamente a qualcuno di loro. Quando viaggio e sono di fronte a posti meravigliosi, mi cade una lacrima perché non sono con me a condividere quel piacere...
Se qualcosa mi consuma e mi invecchia è perché la furibonda ruota della vita non mi permette di avere sempre con me, mentre parlo, mentre cammino, vivendo, tutti i miei amici, e soprattutto quelli che solo sospettano o forse non sapranno mai che sono miei amici.
Un amico non si fa, si riconosce.

di Vinicius De Moraes



Io cerco la persona che sia capace di amare l’altro senza per questo punirlo, senza renderlo prigioniero o dissuaderlo; cerco questa persona del futuro che sappia realizzare un amore indipendente dai vantaggi o svantaggi sociali, affinché l’amore sia sempre fine a se stesso e non solo il mezzo in vista di uno scopo.

Carl Gustav Jung a Sabina Spielrein



Ogni relazione si deve basare sulla fiducia, a partire dalle relazioni di amore, fino a tutte le altre. 
Se si vive una vita basata sulla fiducia nell’altro, si vive più pienamente e si riescono a sviluppare le nostre e le altrui potenzialità.

- Roberto Mancini -


L'amore e l'amicizia hanno tre cose in comune:

Nascono dallo stesso seme:''La stima"
Crescono sotto la stessa luce: "Il rispetto"
E per vivere hanno bisogno della stessa linfa: "Esserci"

G. Donadei




Buona giornata a tutti. :-)







domenica 25 dicembre 2022

Poesia di Natale - Gilbert Keith Chesterton

Laggiù  una madre senza posa camminava,
fuori da una locanda ancora a vagare;
nel paese in cui lei si trovò senza tetto,
tutti gli uomini sono a casa.
Quella stalla malconcia a due passi,
fatta di travi instabili e sabbia scivolosa,
divenne qualcosa di così solido da resistere e reggere
più delle pietre squadrate dell’impero di Roma.
Perché tutti gli uomini hanno nostalgia anche quando sono a casa,
e si sentono forestieri sotto il sole,
come stranieri appoggiano la testa sul cuscino
alla fine di ogni giornata.
Qui combattiamo e ardiamo d’ira,
abbiamo occasioni, onori e grandi sorprese,
ma casa nostra è là sotto quel cielo di miracoli
in cui cominciò la storia di Natale.
Un bambino in una misera stalla,
con le bestie a scaldarlo ruminando;
solo là, dove Lui fu senza un tetto,
tu ed io siamo a casa.
Abbiamo mani all’opera e teste capaci,
ma i nostri cuori si sono persi – molto tempo fa!
In un luogo che nessuna carta o nave può indicarci
sotto la volta del cielo.
Questo mondo è selvaggio come raccontano le favole antiche,
e anche le cose ovvie sono strane,
basta la terra e basta l’aria
per suscitare la nostra meraviglia e le nostre guerre;
Ma il nostro riposo è lontano quanto il soffio di un drago
e troviamo pace solo in quelle cose impossibili,
in quei battiti d’ala fragorosi e fantastici
che volarono attorno a quella stella incredibile.
Di notte presso una capanna all’aperto
giungeranno infine tutti gli uomini,
in un luogo che è più antico dell’Eden
e  che alto si leva oltre la grandezza di Roma.
Giungeranno fino alla fine del viaggio di una stella cometa,
fino a scorgere cose impossibili che tuttavia ci sono,
fino al  luogo dove Dio fu senza un tetto
e dove tutti gli uomini sono a casa.

- Gilbert Keith Chesterton - 


«Un astro brillò nel cielo sopra tutti gli astri, la sua luce era indicibile, e la sua novità stupì. La altre stelle con il sole e a luna fecero un coro all'astro ed esso più di tutti illuminò. Ci fu stupore. Donde quella novità strana per loro? Apparso Dio in forma umana per una novità di vita eterna si sciolse ogni magia, si ruppe ogni legame di malvagità. Scomparve l'ignoranza, l'antico impero cadde. Aveva inizio ciò che era stato deciso da Dio. Di qui fu sconvolta ogni cosa per preparare l'abolizione della morte». 

- Sant' Ignazio di Antiochia -
Lettera agli Efesini, XIX

Un giorno santo è spuntato per noi:
venite, popoli, adorate il Signore,
oggi una grande luce è discesa sulla terra.


C'è il Natale delle luci, della festa, dello stare insieme e poi c'è l'altro Natale, il Natale della solitudine, della povertà, delle lacrime nascoste e spesso interrotte. 
È a questo secondo Natale che volgo lo sguardo e l'attenzione. 
Vorrei ascoltare ogni pianto, sedare ogni rabbia, venerare ogni lacrima. Insomma, per questo Natale, mi piacerebbe tanto restituire dignità, amore e forza a chi magari ha tante cose, ma sente di perdere quella più importante: se stesso. 
Buon Natale a tutti. 
La vita, credetemi, è davvero meravigliosa...



L'augurio è per un sereno Natale a voi tutti amici ed amiche 
che da tanti anni seguite le mie letture e le mie.... fantasie.

Il Signore che tutto vede e tutto ama vi benedica e vi custodisca. 

- Stefania -

lunedì 4 luglio 2022

I due viandanti e l’orso - Esopo

 Era sera e due viandanti attraversavano un bosco. Stava facendosi buio e il primo viandante disse: “Questo posto non mi piace troppo. Per fortuna siamo in due, siamo amici, e se restiamo uniti nessuno potrà farci del male”.

In quel momento apparve l’orso.
Il primo viandante gettò un grido, e senza più pensare all’amico si arrampicò sull’albero. Il secondo viandante, trovatosi improvvisamente solo e comprendendo di non poter far nulla contro l’orso, si buttò lungo disteso a terra.
L’orso si avvicinò dondolandosi al secondo viandante, lo annusò, strofinò il muso contro la sua testa, la sua bocca, il suo naso, soffiando e aspirando. L’uomo rimase perfettamente immobile: s’era irrigidito tutto e tratteneva il respiro. Trascorso qualche minuto l’orso si convinse che l’uomo era morto; diede un grugnito cavernoso e si allontanò.
Andatosene l’orso, il primo viandante scese dall’albero.
“E allora?” disse ridendo “ho visto che l’orso accostava la bocca al tuo orecchio. Che cosa ti ha detto?”
“Mi ha detto la verità” rispose il secondo viandante “cioé di non prestare fede a chi ti dice che sarà al tuo fianco, e poi ti pianta in asso non appena sente puzza di bruciato”.
 
- Esopo -
 
 
 
Il peggior sentimento.. l'indifferenza.. 
Siamo circondati di persone che camminando guardano solo per terra come per vedere solo la strada che gli interessa.. lasciando tutto il mondo fuori.. Ignorando che anche loro fanno parte di quel mondo là fuori..
La vita però dona sorprese ogni momento.. Amare noi stessi si .. ma amando anche tutto quello che ci ruota intorno fa si che il nostro prossimo sia completo..


Fidatevi delle persone che non si vergognano di piangere, perché a sentirsi spavaldi e forti sono bravi tutti. Fidatevi delle persone che rimangono ad ascoltarvi, anche se non sanno che pesci pigliare per consolarvi. Fidatevi delle persone a cui basta guardarvi in faccia per capire come state. Di quelle che non chiedono mai niente, ma sanno già tutto. Di quelle che hanno visto tutti i difetti, ma sono rimaste lo stesso. Fidatevi soprattutto delle persone che non danno molta retta alle parole, perchè le parole ti portano sempre dove vogliono, ma nella vita contano i fatti.




"Nella vita talvolta è necessario saper lottare, non solo senza paura, ma anche senza speranza."
- Sandro Pertini -




Buona giornata a tutti. :-)


seguimi sul mio canale YouTube

venerdì 18 marzo 2022

da "I pesci non chiudono gli occhi" - Erri de Luca

Si voltò verso di me. Per istinto volevo girarmi dalla parte opposta, ma una forza imprevista mi girò testa e collo dalla parte sua. Si fermò la parlantina che mi era uscita facile mentre non la guardavo.
Era così bellissima vicina, le labbra appena aperte. Mi commuovono quelle di una donna, nude quando si accostano a baciare, si spogliano di tutto, dalle parole in giù.
 “Chiudi quei benedetti occhi di pesce.”
 “Ma non posso. Se tu vedessi quello che vedo io, non li potresti chiudere.”
 “Da dove ti spuntano questi complimenti, piccolo giovanotto?”
 “Che complimenti? Dico quello che vedo.”
 “Ora basta.” Mi passò le dita sopra gli occhi e poi con quelle dita scese ai lati del naso, passando per la bocca, fino al mento. E mi posò le labbra sulla bocca mezza aperta dalla meraviglia.
“Meraviglia,” dissi quando si staccò, facendolo pianissimo.
 “Questo era tuo. Te lo chiedo ancora, ti piace l’amore?”
 “Be’ sì, se è questo, sì.” Pensai che avrei capito tutti i libri da quel momento in poi.
Se ne aggiunsero ancora, di baci tra le barche. Dopo ognuno mi accorgevo di crescere, più delle ferite. Non chiedeva più di chiudere gli occhi. Vedevo le sue palpebre abbassarsi, e poi serrarsi al momento preciso del contatto di labbra. Mi passò anche le dita tra i capelli, mi studiava la faccia, le spuntava un sorriso e poi di nuovo un bacio. Le mani si facevano carezze.
Restammo seduti di fianco, le ginocchia tirate su. I baci spingevano dai talloni puntati nella sabbia. Risalivano le vertebre fino alle ossa del cranio, fino ai denti. Ancora oggi so che sono il più alto traguardo raggiunto dai corpi. Da lassù, dalla cima dei baci si può scendere poi nelle mosse convulse
dell’amore.
Scorro da molto tempo sopra scritture sacre, senza spunto di fede. Nella lettura gusto l’alfabeto antico, la mia conoscenza avviene nella bocca. L’ebraico antico gira come un boccone tra lingua, saliva, denti e sella di palato. Aperto a ogni risveglio, è un avanzo di manna, prende i gusti desiderati sul momento, come succede ai baci.
La prima coppia umana, creata in un giardino il giorno sesto, ebbe sopra di sé la prima notte sconfinata. A loro insaputa spuntò nei corpi l’appetito, la sete, l’entusiasmo e il sonno. La prima notte, sconosciuta, sembrò a loro il resto del giorno uno, sbriciolato in puntini luce. 
Non sapevano se sarebbe tornato il sole, allora si abbracciarono. Le bocche si trovarono accanto e inventarono il bacio, il primo frutto della conoscenza. Era mercurio quella conoscenza, un liquido sensibile alla temperatura dei corpi. So quella prima volta perché l’ho avuta anch’io quell’ora sulla bocca, nel loro identico istante, su una sabbia di mare, il cielo scoperchiato sulla testa.

La stanza tra le barche fu schiarita dalla luna salita sulla prua di fronte. 
Ci staccammo, le labbra intorpidite. La via verso le case fu alla cieca, perdendola affiancati. A un bivio ci  separammo, sciogliendoci le mani senza necessità di altro saluto. Eva e lo sposo suo, usciti dal giardino, avevano già avuto tutto il bene del mondo. La vita aggiunta dopo, lontano da quel posto, è stata una divagazione.

Adesso e qui sta bene la parola fine, sorella minore di confine e di finestra chiusa.

- Erri de Luca -
da "I pesci non chiudono gli occhi" Feltrinelli Editore



“Nel mio vocabolario personale affido alla parola viaggio uno statuto speciale. Per me è quello che si fa a piedi. È viaggio la scalata, il pellegrinaggio, l’ incolonnamento di migratori sulle piste di Africa e di Oriente, lo scavalcamento di frontiere dei contrabbandieri. 
Viaggio è quello che procede alla velocità del piede umano. 
Il resto non incluso in questo campo, si riduce per me a spostamento con mezzi di trasporto.
Da quando vado in giro e in gita a fare incontri pubblici, schizzando da una destinazione all’altra all’interno di treni e aerei, chiamo spostamenti queste traiettorie da palla di biliardo.

(Erri De Luca)


"Ti amo" è una frase semplicissima. Eppure non riesco a pensare a parole dotate di maggior potere. Non stanchiamoci mai di esprimere il nostro amore, come non ci saziamo mai di sentirlo espresso. 
"Ti amo" è il più potente dei messaggi...pronunciamolo ovunque e ogni qual volta l'amore sia presente. 
"Nel mondo c'è più fame d'amore che di pane"



Buona giornata a tutti :-)

domenica 6 marzo 2022

Il colore del cuore di una donna - Casey S.Leasure

 La donna ascolta il vento e sente che le dice:
“Tu vali tanto”.
La donna rivolge il viso al sole
e chiude gli occhi,
per vedere gli angeli della Gioia
che scendono per baciarla
e spingerla in alto.
Piega i suoi pensieri come un arcobaleno,
quando danza
con le sue energie creative
tocca i colori di tutti i suoni
che l’universo le invia
Attento al suo canto!
è il colore del cuore di una donna.

- Casey S.Leasure -


La vera donna non ha bisogno di competere con l’uomo; è un essere dotato di qualità specifiche che è assurdo paragonare a quelle maschili. 
La donna in comunione, in cooperazione assoluta con il suo uomo, intraprende il cammino dell’amore, della verità, del rispetto delle leggi universali. 
Una vera donna cammina verso il futuro con amore, con dedizione e accettazione. Ha uno sguardo sereno e parla con dolcezza e rispetto; c’è tenerezza nel suo cuore. 
La sua energia è costituita da vibrazioni più sottili che la elevano ad un livello più spirituale. 
Per questo ancor oggi si dice: “La donna apre all’uomo la porta dell’eternità; la vera donna è una semi dea, figlia della Pachamama, della Grande Madre Cosmica, fonte di vita Eterna”. 
E così lei è il cammino verso l’eternità, la strada che permette di fondersi con l’infinito per imparare a comprendere e a realizzarsi nella vita. 

- Hernan Huarache Maamani  -
da La profezia della Curandera




Oggi riflettevo che tutte le persone che hanno rappresentato un punto fermo nella mia vita sono state delle donne. 
Senza nulla togliere agli uomini della mia vita, compreso i miei due figli, oggi posso affermare che le donne sagge, sciamane, mi hanno “guarito”, donne non più giovani, donne capaci di guardare oltre, di dare come si dà il seme alla terra, senza forzare, ma lasciando che il seme riposi e poi germogli… 
Voglio ringraziare quelle donne, compreso mia mamma, che mi hanno permesso di essere quella che sono oggi, senza la loro luce i miei occhi oggi sarebbero spenti. Grazie!

 Loretta Martello -
da La via della Luce Femminile




Buona giornata a tutti :-)

lunedì 14 giugno 2021

La pietra preziosa - don Bruno Ferrero

Due amici si ritrovarono dopo una lunga separazione. Uno era diventato ricco, l'altro era povero.

Mangiarono insieme, e rievocarono i ricordi comuni.
Poi il povero si addormentò.
L'amico, colmo di compassione, prima di partire gli fece scivolare in tasca un grosso diamante di valore inestimabile.
Ma al risveglio il povero non trovò quel tesoro e continuò la vita di sempre.
Un anno dopo le circostanze fecero nuovamente incontrare i due amici.
"Dimmi, perché", disse il ricco all'amico, vedendo che era ancora in miseria, "non hai trovato il tesoro che ti avevo messo in tasca?".

Ogni incontro tra persone è un'esperienza simile. Ogni uomo o donna che vivono con noi ci regalano tesori preziosi. Il più delle volte però non ce ne accorgiamo.

- don Bruno Ferrero - 
Da: “Solo il Vento lo sa”, Ed. ElleDiCi



Foto di Sasin Tipchai da Pixabay 




Abbiamo dimenticato cosa sia guardarsi l’un l’altro, toccarsi, avere una vera vita di relazione, curarsi l’uno dell’altro.

Non sorprende se stiamo morendo tutti di solitudine.

- Leo Buscaglia -



-Ma cosa è questo nulla?-
"E’ il vuoto che ci circonda. La gente ha rinunciato a sognare, ed io ho fatto in modo che il nulla dilaghi."
- Ma perché? -
"Perché è più facile dominare chi non crede in niente."

(La Storia Infinita)





Buona giornata a tutti. :-)






sabato 29 maggio 2021

Amicizia secondo san Tommaso d?Aquino - Battista Mondin

                   Secondo San Tommaso l’amicizia consiste essenzialmen­te in un amore scambievole tra simili: è un rapportarsi ad altri come a se stessi. "L’amo­re col quale uno ama se stesso è  forma e ra­dice dell’amicizia: abbiamo infatti amicizia per gli altri in quanto ci comportiamo con loro come verso noi stessi" (II-II, q. 24, a. 4).                               

                   L’amicizia si distingue sia dall’amore sia dalla carità. San Tommaso chiarisce che c’è distinzione tra amicizia e amore mostrando come non qualsiasi amore si possa chiamare amicizia: "Non un amore qualsiasi ma soltanto quello accompagnato dalla benevolenza ha natura (rationem) di amicizia: quando cioè amiamo uno così da volergli del bene. Se invece non vogliamo del bene alle cose amate, ma il loro stesso bene stesso bene lo vogliamo a noi, come quando amiamo il vino o altre cose del genere, non si ha un amore di un amore di amicizia ma di concupiscenza. Infatti è ridicolo dire che uno ha amicizia per il vino o per il cavallo. Anzi, per l'amici­zia non basta neppure la benevolenza ma si richiede l’amore scambievole; poiché un amico è amico per l’amico. E tale mutua benevolenza è fondata su qualche comunanza" (II-II, q. 23, a. 1).

                  Ma c’è distinzione anche tra amicizia e carità. Infatti l’ambito dell’amicizia è più grande di quello della carità, tanto che si può dire che la cari­tà è una sottospecie dell’amicizia: "La carità è l’a­micizia dell’uomo con Dio principalmente e quindi con gli esseri che a Lui appartengo­no" (II-II. q. 25, a. 4), e tra gli esseri che ap­partengono a Dio anzitutto con gli uomini. ma poi anche con gli angeli (cfr. II-II, q. 25. a. 10). Però solo l’uomo buono può avere amicizia con Dio (I-II. q. 99, a. 2). e questa amicizia esige l’obbedienza (II-II, q. 24, a. 12).


                   L’amicizia è anzitutto virtù di Dio nei confronti delle sue creature dotate di intelligenza. "E'  dell’essenza dell’amicizia che l’amante vo­glia sia esaudito il desiderio dell’amato, in quanto appunto vuole il bene e la perfezione di lui; e perciò si dice che gli amici siano un medesimo cuore (Sallustio, Catil.. 20). Ora, si è visto (Libro I. c. 75) che Dio ama la sua creatura e tanto maggiormente l'ama quan­to più partecipa alla sua bontà che è il primo e principale oggetto da Lui amato. Vuole pertanto che siano adempiuti i desideri della creatura ragionevole, la quale tra tutte le creature partecipa in modo perfettissimo alla bontà divina"(C. G., III. c. 95). 

                  L'amicizia può fondarsi o su una comunanza di vita (II-II, q. 75, a. 3) o di beni (II-II. q. 26, a.2) oppure. sulla virtù (II-II, q. 106, a. I, ad 3).

                   L’amicizia si basa essenzialmente sulla comu­nione e condivisione. Perciò si danno tanti tipi di amicizia, quanti sono i tipi di comunione e di condivisione. San Tommaso elenca quattro tipi di amicizia: amicizia tra consanguinei (amicitia patris et filii et aliorum consanguineorurn) fondata sulla comunione naturale dovuta alla stessa discendenza; amicizia tra "lavoratori",. fondata sulla con­divisione economica, in quanto partecipano alla stessa attività produttiva; amicizia tra concitta­dini, in quanto partecipano alla stessa vita politica: infine amicizia tra credenti, cioè tra i cristiani: "consiste nella comunione divina gra­zie alla quale essi fanno parte del corpo della Chiesa o in atto o in potenza". (III Sent., d. 29, q. 1, a. 6). L‘ ultima è l'amicizia  di carità (amicitia caritatis) e la si deve anche ai nemici (ibid.) 



                  Per l’amicizia ci vuole una certa eguaglianza tra i due termini: solo una certa eguaglianza, non una perfetta eguaglianza; amicitia non requirit aequaliatem aequiparantiae, sed ae­qua1itatem proportionis (III Sent., d. 28, q. 1, a. 3. ad 3). Una sproporzione troppo grande tra i due termini annulla l’amicizia e la ren­de impossibile. Occorre quanto meno una affinità analogica. E tra l’uomo e Dio, secondo San Tommaso tale affinità (analogia) c’è, e co­sì può affermare che "l’uomo ama natural­mente Dio di amore di amicizia. ancor più che se stesso" (III Sent.. d. 29. q. 1. a. 3). 

                  La sola eguaglianza però non basta: non basta che si tratti di due quaderni uguali, di due piante uguali: occorre che tra i due ter­mini si possa stabilire una certa comunicazione, uno scambio. Da ciò risulta che l'uomo­ non può trattare da amici gli animali o le cose e  neppure le virtù o le belle qualità: "infatti non comunicano nella nostra vita umana né quanto all’essere né quanto all'a­gire; perciò non possiamo nutrire nel loro confronti la benevolenza che si deve a un amico"

(III Sent. d. 28. q. 1, a. 2).

 - Battista Mondin -

Dizionario enciclopedico del pensiero di S.Tommaso D'Aquino, Edizioni Studio Domenicano, Bologna.


Buona giornata a tutti :-)



 

lunedì 26 aprile 2021

Amico mio - Kahlil Gibran

Amico mio, io non sono ciò che sembro.
L'apparenza è come un abito che indosso,
un abito che protegge me dai tuoi interrogativi
e te dalle mie negligenze.
Amico mio, l'io dimora in me nella casa del silenzio
e lì rimarrà per sempre,
impercettibile e inavvicinabile.

Non voglio che tu creda ciecamente in ciò
che dico o faccio, le mie parole e le mie azioni infatti
non sono altro che i tuoi pensieri e le tue speranze resi tangibili.
Quando tu dici "Il vento spira verso est",
io confermo "Sì, spira proprio in quella direzione";
perché non voglio che tu sappia che la mia mente
non dimora nel vento ma nel mare.

Tu non puoi capire i miei pensieri
trasportati dalle onde, né voglio che tu lo faccia.
Preferisco navigare da solo.
Quando da te è giorno, da me è notte;
e pure descrivo il mezzogiorno che danza sulle colline e
la furtiva ombra purpurea che attraversa la valle;
perché tu non puoi udire il canto della mia oscurità
né vedere il battito delle mie ali contro le stelle;
del resto, meglio così.

Rimarrò solo con la mia notte.
Quando tu ascendi al Paradiso,
io scendo dall'inferno;
e quando, dalla riva opposta del golfo che ci separa,
mi chiami: "compagno, amico",
a mia volta ti chiamo "compagno, amico"
poiché non voglio che tu veda il mio Inferno.

La fiamma ti brucerebbe gli occhi
e il fumo ti invaderebbe le narici.
E io amo troppo il mio Inferno per fartelo visitare.
Resterò all'Inferno da solo.
Tu ami la Verità,
la Bellezza,
la Giustizia
e io per amor tuo dico che amare è giusto e decoroso,
anche se dentro di me rido del tuo amore.

Ma non voglio che tu lo veda.
Riderò da solo.
Amico mio, tu sei buono, cauto e saggio,
certo, sei perfetto.
Anch'io, benché sia pazzo,
quando parlo con te lo faccio con saggezza e con cautela,
mascherando la mia pazzia.

Sarò pazzo da solo.
Amico o nemico che tu sia,
come posso farti capire?
Anche se camminiamo insieme,
mano nella mano, la mia strada non è la tua.

Kahlil Gibran

(Da "Il folle")



Non esistono due anime gemelle.
Nell'amicizia e nell'amore due persone
alzano le mani insieme
per afferrare qualcosa che da soli
non riuscirebbero a raggiungere

(Kahlil Gibran)


Quando la mano di un uomo
tocca la mano di una donna,
entrambi toccano il cuore dell’eternità.

- Kahlil Gibran -





"Tenerezza e gentilezza non sono sintomo di disperazione e debolezza,
ma espressione di forza e di determinazione".

- Kahlil Gibran -



Il pensiero è una fortezza
che nè vento nè fulmini scuotono.

- Kahlil Gibran -


Buona giornata a tutti :-)


seguimi sulla mia pagina YouTube