Ma un giorno, arrivò da Roma un governatore ambizioso di nome Ponzio Pilato che, per fare carriera e ingraziarsi i notabili di Gerusalemme, decise di catturare Disma. Ci riuscì con un tranello e Disma fu condannato alla pena più terribile ed infamante: la morte mediante crocifissione.
mercoledì 27 dicembre 2023
Dove finirono l'oro, l'incenso e la mirra? - don Bruno Ferrero
Ma un giorno, arrivò da Roma un governatore ambizioso di nome Ponzio Pilato che, per fare carriera e ingraziarsi i notabili di Gerusalemme, decise di catturare Disma. Ci riuscì con un tranello e Disma fu condannato alla pena più terribile ed infamante: la morte mediante crocifissione.
lunedì 25 dicembre 2023
25 dicembre 1955 - Giovanni Papini
Anche se Cristo nascesse
mille e diecimila volte
a Betlemme,
a nulla ti gioverà
se non nasce almeno una volta
nel tuo cuore.
Ma come potrà accadere
questa nascita interiore?
Eppure questo miracolo nuovo
non è impossibile
purché sia desiderato e aspettato.
Il giorno nel quale non sentirai
una punta di amarezza
e di gelosia dinanzi alla gioia
del nemico o dell'amico,
rallegrati perché è segno
che quella nascita è prossima.
Il giorno nel quale non sentirai
una segreta onda di piacere
dinanzi alla sventura e alla caduta altrui,
consolati perché la nascita è vicina.
Il giorno nel quale sentirai il bisogno
di portare un po’di letizia a chi è triste
e l'impulso di alleggerire il dolore o la miseria
anche di una sola creatura,
sii lieto perché l'arrivo di Dio è imminente.
E se un giorno sarai percosso
e perseguitato dalla sventura
e perderai salute e forza,
figli e amici
e dovrai sopportare l'ottusità,
la malignità e la gelidità
dei vicini e dei lontani,
ma nonostante tutto non ti abbandonerai
a lamenti né a bestemmie
e accetterai con animo sereno il tuo destino,
esulta e trionfa perché il portento
che pareva impossibile
è avvenuto
e il Salvatore è già nato nel tuo cuore.
Non sei più solo, non sarai più solo.
Il buio della notte fiammeggerà
come se mille stelle chiomate
giungessero da ogni punto del cielo
a festeggiare l'incontro
della tua breve giornata umana
con la divina eternità.
È la festa che canta il dono della vita.
- Papa Benedetto XVI -
Il
Natale è la festa in cui Dio si fa così vicino all’uomo da condividere il
suo stesso atto di nascere, per rivelargli la sua dignità più profonda: quella
di essere figlio di Dio.
sabato 2 dicembre 2023
L'Angelo e la favola
Quale magnifica occasione. Sceso accanto a loro in veste di pellegrino dalla barba bianca, incominciò uno dei suoi racconti.
E il Bimbo e la Donna, alle parole del pellegrino, non seppero proprio cosa rispondere: il Bimbo perché sorrideva soltanto e non sapeva ancora parlare; la Donna perché non conosceva che il Mistero che portava stretto al petto.
E’ talmente invecchiato che la sua veste umana gli si è logorata completamente.
Ma ben lo conoscono le mamme, quando suggerisce loro le più belle favole; ben lo conoscono i poeti, quando sussurra al loro cuore i versi più ricchi di fantasia e di colore; ed anche qualche prete, quando sente nel cuore un certo pizzicorino che lo spinge a dire — finalmente — cose meravigliose.
Ma tutti lo conosceremo, se saremo stati buoni, nel momento del nostro volo verso il cielo.
Quel momento buio sarà illuminato dalla Favola più bella ch’egli solo sa raccontare così bene perché così bene egli solo la conosce.
Sacerdote contemplativo cattolico, Nebraska - U.S.A.
venerdì 1 dicembre 2023
Il primo presepe - Johann Jorgensen
domenica 25 dicembre 2022
Poesia di Natale - Gilbert Keith Chesterton
e dove tutti gli uomini sono a casa.
È a questo secondo Natale che volgo lo sguardo e l'attenzione.
Vorrei ascoltare ogni pianto, sedare ogni rabbia, venerare ogni lacrima. Insomma, per questo Natale, mi piacerebbe tanto restituire dignità, amore e forza a chi magari ha tante cose, ma sente di perdere quella più importante: se stesso.
Buon Natale a tutti.
La vita, credetemi, è davvero meravigliosa...
venerdì 23 dicembre 2022
papa Benedetto XVI e il Natale
Da ciò si è dedotto con ragione che Gesù è nato in una stalla, in un ambiente poco accogliente - si sarebbe tentati di dire: indegno - che comunque offriva la necessaria riservatezza per l’evento santo....... Maria avvolse il bimbo in fasce...
Senza alcun sentimentalismo, possiamo immaginare con quale amore Maria sarà andata incontro alla sua ora, avrà preparato la nascita del suo Figlio.
La tradizione delle icone, in base alla teologia dei Padri, ha interpretato mangiatoia e fasce anche teologicamente.
Il bimbo strettamente avvolto nelle fasce appare come un rimando anticipato all’ora della sua morte: Egli è fin dall’inizio l’Immolato, come vedremo ancora più dettagliatamente riflettendo sulla parola circa il primogenito.
Così la mangiatoia veniva raffigurata come una sorta di altare.
È il nutrimento che dona all’uomo la vita vera, quella eterna. In questo modo, la mangiatoia diventa un rimando alla mensa di Dio a cui l’uomo è invitato, per ricevere il pane di Dio. Nella povertà della nascita di Gesù si delinea la grande realtà, in cui si attua in modo misterioso la redenzione degli uomini. La mangiatoia rimanda - come si è detto - ad animali, per i quali essa è il luogo del nutrimento. Nel Vangelo non si parla qui di animali.
Joseph Ratzinger - papa Benedetto XVI
In realtà, la lode di Dio esige il canto.
- papa Benedetto XVI -
affidiamo il nostro cuore,
perché lo renda degno di accogliere
la visita di Dio nel mistero del suo Natale”.
- papa Benedetto XVI -
- Papa Benedetto XVI -
nella notte di Santa ,
si è chinato giù fin nella stalla :
l'umiltà di Dio e' il cielo .
E se andiamo incontro a questa umiltà ,
allora tocchiamo il cielo .
Allora diventa nuova anche la terra .
- Papa Benedetto XVI -