MORALE: Chi si dimostra prepotente e malvagio prima o poi paga di persona per le sue cattiverie.
lunedì 16 gennaio 2023
Il Nibbio ed il serpente - Esopo
MORALE: Chi si dimostra prepotente e malvagio prima o poi paga di persona per le sue cattiverie.
mercoledì 14 settembre 2022
Il cane e la lepre e altre fiabe - Esopo
Il suo nemico gli legò tutte quattro le zampine impedendogli di fuggire e lo sistemò all'ombra di una pianta, allontanandosi alla ricerca di qualche pezzo di legno per il fuoco. Rimasto solo il leprottino cominciò a piangere. Aveva paura.
Sapeva che presto sarebbe finito in padella per diventare un ottimo arrostino. Ma proprio quando tutto sembrava perduto ecco che un grande e vecchio orso che aveva assistito. alla scena, approfittando dell'assenza del cane, lo andò a liberare. "Oh, grazie! Mi avete salvato la vita!". Strillò il cucciolo dalla gioia. "Smetti di gridare" borbottò il vecchio orso "e tornatene subito a casa.
In men
che non si dica il piccolino si precipitò alla fattoria dalla quale non sarebbe
mai dovuto uscire. Quel pomeriggio egli aveva imparato una dura lezione
Morale: Dietro ai sorrisi eccessivi e
alle cortesie gratuite di persone sconosciute si nasconde spesso un secondo
fine subdolo e pericoloso.
IL CANE E IL MACELLAIO
Un cane balzò dentro una macelleria e, mentre il macellaio era occupato, afferrò un cuore e se la diede a gambe. Il macellaio si volse e, vedendolo fuggire, esclamò: “Ehi, galantuomo! Sta’ pur certo che ti terrò d’occhio dovunque tu sia; il cuore non l’hai mica portato via a me, sai; anzi a me ne hai aggiunto dell’altro“.
La favola insegna che le sventure servono di ammaestramento agli uomini.
Un cane, abituato a ingollarsi delle uova, vide una conchiglia; convinto che fosse un uovo, spalancò la bocca e con un violento sforzo riuscì a mandarla giù. Quando poi sentì il peso e i dolori di stomaco: “Ben mi sta”, disse “perché m’ero messo in testa che tutte le cose fossero uova”.
Questa favola ci insegna che chi affronta un’impresa senza riflettere può
impensatamente trovarsi impigliato fra strani fastidi.
sabato 30 luglio 2022
Il cerbiatto e il cervo - Esopo
La speranza e la paura ci fanno vedere come verosimile e prossimo rispettivamente ciò che desideriamo e ciò che temiamo, ma entrambe ingrandiscono il loro oggetto.
- Arthur Schopenhauer -
Soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire.
- Paulo Coelho -
Buona giornata a tutti :-)
lunedì 4 luglio 2022
I due viandanti e l’orso - Esopo
Era sera e due viandanti attraversavano un bosco. Stava facendosi buio e il primo viandante disse: “Questo posto non mi piace troppo. Per fortuna siamo in due, siamo amici, e se restiamo uniti nessuno potrà farci del male”.
Il primo viandante gettò un grido, e senza più pensare all’amico si arrampicò sull’albero. Il secondo viandante, trovatosi improvvisamente solo e comprendendo di non poter far nulla contro l’orso, si buttò lungo disteso a terra.
L’orso si avvicinò dondolandosi al secondo viandante, lo annusò, strofinò il muso contro la sua testa, la sua bocca, il suo naso, soffiando e aspirando. L’uomo rimase perfettamente immobile: s’era irrigidito tutto e tratteneva il respiro. Trascorso qualche minuto l’orso si convinse che l’uomo era morto; diede un grugnito cavernoso e si allontanò.
Andatosene l’orso, il primo viandante scese dall’albero.
“E allora?” disse ridendo “ho visto che l’orso accostava la bocca al tuo orecchio. Che cosa ti ha detto?”
“Mi ha detto la verità” rispose il secondo viandante “cioé di non prestare fede a chi ti dice che sarà al tuo fianco, e poi ti pianta in asso non appena sente puzza di bruciato”.
Fidatevi delle persone che non si vergognano di piangere, perché a sentirsi spavaldi e forti sono bravi tutti. Fidatevi delle persone che rimangono ad ascoltarvi, anche se non sanno che pesci pigliare per consolarvi. Fidatevi delle persone a cui basta guardarvi in faccia per capire come state. Di quelle che non chiedono mai niente, ma sanno già tutto. Di quelle che hanno visto tutti i difetti, ma sono rimaste lo stesso. Fidatevi soprattutto delle persone che non danno molta retta alle parole, perchè le parole ti portano sempre dove vogliono, ma nella vita contano i fatti.
sabato 23 aprile 2022
La cornacchia e la brocca, Il leone e il topo, La lepre e la tartaruga - Esopo
Morale della favola: a poco a poco si arriva a tutto.
Il leone e il topo
"Non avevo ragione? - esclamò - Piccoli amici possono essere grandi amici".
La lepre e la tartaruga
La tartaruga sorridendo disse: "Non serve correre, bisogna partire per tempo".
giovedì 4 febbraio 2021
La volpe con la pancia piena - Esopo
<< La pazienza e il tempo sono degli ottimi alleati per affrontare qualsiasi difficoltà >>
venerdì 17 novembre 2017
La volpe e il leone - Esopo
Da li poté vedere, riparata tra le foglie, il terribile animale che aveva emesso quel suono: si trattava di un leone, una bestia a lei sconosciuta.
Spaventata, la povera volpe, scappò via il più velocemente possibile.
Questa volta il Re della foresta le apparve proprio davanti ostacolandole il cammino.
Essa, impaurita, iniziò a tremare come una foglia senza tuttavia fuggire ma rimanendo ferma al suo posto fino a quando il leone non si fu allontanato.
La misura della sanzione è raddoppiata qualora la violazione sia commessa in presenza di bambini.
Per diventare il meglio di sé bisogna concentrarsi sulle proprie potenzialità e non sui propri limiti quindi:
smettila di lamentarti e agisci per cambiare in meglio la tua vita.
giovedì 26 ottobre 2017
Il Nibbio ed il serpente - Esopo -
L'aria era tiepida e carica di un buon profumo di fiori e ogni animale si sentiva rasserenato da quel clima dolce.
Il piccolo serpente si muoveva piano nel prato quando all'improvviso una spaventosa ombra si proiettò sul suo cammino.
L'animale preoccupato alzò il testino per guardare da dove provenisse la macchia scura e solo allora scopri che un terribile nibbio stava puntando dritto dritto su di lui!
Il serpente fu, così, sollevato in cielo da quel rapace che, senza avere pietà per le sue grida volò via il più velocemente possibile.
"Lasciami andare!" Implorava lo sfortunato animaletto "Non ti ho fatto niente!" Ma il nibbio non l'ascoltò neppure.
A quel punto il serpentello si rivoltò su se stesso e con un'abile mossa diede un morso al suo nemico.
Finalmente il volatile colpito dal veleno della sua preda fu costretto ad aprire il becco liberando il serpente che cadde a terra senza farsi male.
Il nibbio invece, con la vista annebbiata e senza più forze a causa del morso velenoso, precipitò sul terreno a peso morto riportando parecchie ferite.
Quando il volatile era ancora stordito, il serpentello gli si avvicinò e gli disse:
"Ben ti sta! Io non volevo farti del male ma tu mi ci hai costretto e adesso ne paghi le conseguenze!"
Trascorsero due giorni interi prima che il nibbio potesse riprendere a volare ma, a partire da quella volta egli si tenne sempre ad una certa distanza da tutti i serpenti!
MORALE: Chi si dimostra prepotente e malvagio prima o poi paga di persona per le sue cattiverie.
venerdì 10 luglio 2015
La volpe con la pancia piena - Esopo -
Erano molti giorni che non mangiava.
Le sue abituali prede si erano rifugiate in caldi ripari nutrendosi con le scorte alimentari raccolte durante l'estate ed era impossibile stanarli. Così, il povero animale camminava sconsolato pensando che la fame era veramente una brutta nemica. All'improvviso, un profumo delizioso le stuzzicò le narici.
La volpe si avvicinò al punto da cui si propagava l'inaspettata fragranza e finalmente vide un enorme pezzo d'arrosto premurosamente sistemato nell'incavo di una quercia. Sicuramente era il pranzo dimenticato da qualche pastore.
L'animale si intrufolò nella cavità della pianta, riuscendo ad entrarvi con molta fatica.
Quando si trovò all'interno del buco poté placare la propria irresistibile fame, divorando la carne in un boccone. Trascorsi alcuni minuti, la volpe con la pancia spaventosamente piena, decise di uscire dall'incavo per tornare all'aperto. Ma appena tentò di oltrepassare il buco dal quale era entrata scoprì di non essere più in grado di superarlo! Aveva mangiato troppo ed era diventata molto più grossa rispetto a prima. Spaventatissima si sforzò cosi tanto per uscire che alla fine rimase irreparabilmente incastrata nella fenditura!
Lo sfortunato animale iniziò a gridare finché una seconda volpe passando la vide e saputo quanto accaduto disse: "E' inutile strillare. Avresti dovuto avere pazienza ed aspettare tranquilla all'interno della pianta fino a quando la tua pancia non diminuiva. Invece l'impulsività ti ha ridotto in questa condizione e dovrai comunque aspettare finché non smaltirai ciò che hai mangiato".
Così, la povera volpe rimase incastrata nella cavità per più di un giorno, rimpiangendo il calduccio che avrebbe trovato se avesse aspettato paziente all'interno della quercia.
<< La pazienza e il tempo sono degli ottimi alleati per affrontare qualsiasi difficoltà >>