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venerdì 17 febbraio 2017

Litanie dell’umiltà – Padre Charles de Foucauld

 Signore, liberami dal desiderio di essere stimato,
di essere amato,
di essere innalzato,
di essere apprezzato,
di essere lodato,
di essere scelto,
di essere consultato,
di essere approvato,
di essere famoso…


Signore, liberami dalla paura di essere disprezzato,
di essere condannato,
di essere dimenticato,
di essere giudicato male,
di essere deriso,
di essere sospettato…


 - Padre Charles de Foucauld -



In nessun caso sarà permesso dire di no a chi ci domanda qualcosa, si deve donare l’ultimo soldo, l’ultimo pezzo di pane della casa. 
E se non abbiamo nulla, si farà entrare l’ospite e il povero e si andrà a mendicare per lui.

 - Padre Charles de Foucauld -



La mia vita continua, sempre la stessa: occupatissima esteriormente benché molto calma: ogni giorno la stessa cosa: poveri e malati che si succedono; interiormente, mi rimprovero di non dare abbastanza tempo alla preghiera, alle cose puramente spirituali: di giorno, non smettono mai di bussarmi alla porta e la notte, che sarebbe il tempo propizio, m’addormento meschinamente: è per me una vergogna e una sofferenza, questo sonno che prende più posto di quanto vorrei; io non ho tempo per esso, ed esso se lo prende… 
Il mio esame di coscienza mi rimprovera soprattutto tre cose: tiepidezza verso Gesù; non Lo prego né tanto né così teneramente come potrei o dovrei; tiepidezza verso il prossimo: non vedo abbastanza, nel prossimo, Gesù, non lo amo come me stesso; tiepidezza dinanzi alla croce: non cerco di soffrire, sono pigro e ingordo…

 - Padre Charles de Foucauld -



Buona giornata a tutti. :-)







venerdì 20 gennaio 2017

Il testamento di Raoul Follereau

Giovani di tutto il mondo, o la guerra o la pace sono per voi. 
Scrivevo, venticinque anni fa: 

“O gli uomini impareranno ad amarsi e l’uomo vivrà per l’uomo, o gli uomini moriranno. Tutti e tutti insieme. 
Il nostro mondo non ha che questa alternativa: amarsi o scomparire. Bisogna scegliere. Subito. E per sempre. 
Ieri, l’allarme. Domani, l’inferno. 
I Grandi – questi giganti che hanno cessato di essere uomini – possiedono, nelle loro turpi collezioni di morte, 20.000 bombe all’idrogeno, di cui una sola è sufficiente a trasformare un’intera Metropoli in un immenso cimitero. Ed essi continuano la loro mostruosa industria producendo tre bombe ogni 24 ore. L’Apocalisse è all’angolo della strada. 
Ragazzi, ragazze di tutto il mondo, sarete voi a dire “NO” al suicidio dell’umanità. “Signore, vorrei tanto aiutare gli altri a vivere”. 
Questa fu la mia preghiera di adolescente. 
Credo di essere rimasto per tutta la mia vita, fedele a questa preghiera. Ed eccomi al crepuscolo di una esistenza che ho condotto il meglio possibile, ma che rimane incompiuta. 
Il Tesoro che vi lascio, è il bene che io non ho fatto, che avrei voluto fare e che voi farete dopo di me. Possa solo questa testimonianza aiutarvi ad amare. Questa è l’ultima ambizione della mia vita, e l’oggetto di questo “testamento”.
Proclamo erede universale tutta la gioventù del mondo. 
Tutta la gioventù del mondo: di destra, di sinistra, di centro, estremista: che mi importa! 
Tutta la gioventù: quella che ha ricevuto il dono della fede, quella che si comporta come se credesse, quella che pensa di non credere. C’è un solo cielo per tutto il mondo. Più sento avvicinarsi la fine della mia vita, più sento la necessità di ripetervi: è amando che noi salveremo l’umanità. E di ripetervi: la più grande disgrazia che vi possa capitare è quella di non essere utili a nessuno, e che la vostra vita non serva a niente. Amarsi o scomparire. Ma non è sufficiente inneggiare a: “la pace, la pace”, perché la Pace cessi di disertare la terra. 
Occorre agire. A forza di amore. A colpi di amore. I pacifisti con il manganello sono dei falsi combattenti. Tentando di conquistare, disertano. Il Cristo ha ripudiato la violenza, accettando la Croce. 
Allontanatevi dai mascalzoni dell’intelligenza, come dai venditori di fumo: vi condurranno su strade senza fiori e che terminano nel nulla. 
Diffidate di queste “tecniche divinizzate” che già San Paolo denunciava. Sappiate distinguere ciò che serve da ciò che sottomette. 
Rinunciate alle parole che sono tanto più vuote quanto sonore. Non guarirete il mondo con dei punti esclamativi. Ciò che occorre è liberarlo da certi “progressi” e dalle loro malattie, dal denaro e dalla sua maledizione. Allontanatevi da coloro per i quali tutto si risolve, si spiega e si apprezza in rapporto ai biglietti di banca. Anche se sono intelligenti essi sono i più stupidi di tutti gli uomini. Non si fa un trampolino con una cassaforte. 
Bisognerà che dominiate il potere del denaro, altrimenti quasi nulla di umano è possibile, e con il quale tutto marcisce. 
Esso, Corruttore, diventi Servitore. Siate ricchi della felicità degli altri. Rimanete voi stessi. E non un altro. Non importa chi. Fuggite le facili vigliaccherie dell’anonimato. Ogni essere umano ha un suo destino. 
Realizzate il vostro, con gli occhi aperti, esigenti e leali. 
Niente diminuisce mai la dimensione dell’uomo. Se vi manca qualcosa nella vita è perché non avete guardato abbastanza in alto. 
Tutti simili? No. Ma tutti uguali e tutti insieme! Allora sarete degli uomini. Degli uomini liberi. Ma attenzione! La libertà non è una cameriera tuttofare che si può sfruttare impunemente. Né un paravento sbalorditivo dietro il quale si gonfiano fetide ambizioni. 
La libertà è il patrimonio comune di tutta l’Umanità. Chi è incapace di trasmetterla agli altri è indegno di possederla. Non trasformate il vostro cuore in un ripostiglio; diventerebbe presto una pattumiera. 
Lavorate. Una delle disgrazie del nostro tempo è che si considera il lavoro come una maledizione. Mentre è redenzione. 
Meritate la felicità di amare il vostro dovere. E poi, credete nella bontà, nell’umile e sublime bontà. Nel cuore di ogni uomo ci sono tesori d’amore. Spetta a voi, scoprirli. La sola verità è amarsi. Amarsi gli uni con gli altri, amarsi tutti. Non a orari fissi, ma per tutta la vita. 
Amare la povera gente, amare le persone infelici (che molto spesso sono dei poveri esseri), amare lo sconosciuto, amare il prossimo che è ai margini della società, amare lo straniero che vive vicino a voi. Amare. Voi pacificherete gli uomini solamente arricchendo il loro cuore. Testimoni troppo spesso legati al deterioramento di questo secolo (che è stato bello per troppo poco tempo), spaventati da questa gigantesca corsa verso la morte di coloro che confiscano i nostri destini, asfissiati da un “progresso” folgorante, divoratore ma paralizzante, con il cuore frantumato da questo grido “ho fame!” che si alza incessante dai due terzi del mondo, rimane solo questo supremo e sublime rimedio: ESSERE VERAMENTE FRATELLI. Allora… domani? Domani, siete voi.
                                                                                                                        
- Raoul Follerau  -




Un giorno in Asia vidi morire una lebbrosa di ventidue anni. 
La vidi, impotente, svincolarsi a piccoli sussulti da questa atroce vita. 
Appena morta, fui preso dallo strano capriccio di pesarla. 
Caricai sulle braccia quell'esile pugno di ossa, ancora tiepide, e lo portai sulla bilancia. 
La lebbrosa di ventidue anni pesava venti chili. Ora sapete di cosa è morta... Poiché mi mostravo inorridito, mi dissero: "È cosa che capita da che mondo è mondo. Non lo potete cambiare, è impossibile". 
Impossibile? 
La sola cosa impossibile è che voi, che io, possiamo ancora dormire e ridere sapendo che ci sono sulla terra donne di ventidue anni che muoiono perché pesano venti chili."

Raoul Follerau  -


Buona giornata a tutti. :-)









mercoledì 21 dicembre 2016

La Madonna del Soccorso – Ada Negri

La Madre andò col suo piccino in braccio
avviluppata nell'oscuro scialle. 
Aspro un singhiozzo le scotea le spalle: 
cerbiatta parea che fugge il laccio. 
E scese il monte e traversò la valle,
e la città raggiunse; e ad ogni porta
bussò, chiedendo, per pietà, lavoro. 
Alzava sulle braccia il suo tesoro: 
ogni rifiuto la facea più smorta, 
più spersa in mezzo al lastrico sonoro.
Al suo pavido cuore era nemica
la folla che ti spinge e non ti sa, 
che, cogli occhi al suo segno, va e va 
soverchiandosi a gara, e par che dica 
— Scostati!... — a chi dappresso le ristà....
la folla con mille arti e mille forme
e mille accenti, rapida, incalzante, 
sempre diversa e sempre a sè davante 
sospinta in corsa, col suo mugghio enorme, 
coll'acre ardor della sua forza ansante....
E la madre cercò deserte vie
ove accucciarsi come un can perduto. 
"Dio, che ti stai così lontano e muto 
nei cieli, Dio che vedi le agonie 
delle madri e dei bimbi, ajuto, ajuto !... „
....Una porta s'aperse. — Erma, corrosa:
e sulla soglia molte facce emunte 
che fame febbre tedio avean consunte
disser cogli occhi: "O Madre dolorosa, 
sieno le nostre povertà congiunte!...
"Noi siamo i radiati dalle file
degli uomini. Al lavoro invan le braccia 
offrimmo. Civiltà che ne discaccia 
dall'opre, questo asil d'inerzia vile 
ne schiude. Vieni, o disperata in traccia
di rifugio!...,, E col lacero mantello
uno l'avvolse, e arrise al suo bambino: 
uno le disse: "Siediti vicino 
al focolare. „ — E tutti : " Oh, come è bello 
rondinella, il tuo stanco rondinino!...
" Rondinella tu sembri al bianco viso
fra il nero dello scialle e delle chiome: 
trepida, senza nido e senza nome, 
osi, pur fra le lagrime, un sorriso.... 
Riso lucente, in fitta ombra di chiome!...
"Resta!... Diventerai Nostra Madonna
del Soccorso!... Ci porterai fortuna!... 
Noi faremo al tuo piccolo una cuna 
di stracci, e nella tua misera gonna 
sarai chiara per noi come la luna.... „
.... Ella rimase. E ritrovò per loro
i canti del natio monte selvaggio. 
Vibrava in essi il rullo del coraggio, 
vibrava in essi il rullo del lavoro,
qual rombo di guerresco carriaggio.
"Fratello in Cristo, è tua la vita bella,
se forzerai le porte del destino!... 
Riprendi il sacco, mettiti in cammino, 
taglia le siepi, abbatti i muri, della 
tua forza tempra un'arma d'oro fino,
e vinci se non vuoi vinto cadere, 
para, se vuoi che colpo non ti tocchi!... 
Così cantò, col riso e il sol negli occhi,
la Madre. Ognuno avidamente a bere 
quella dolcezza si gettò a ginocchi.
Poscia, con rude vigoria d'assalto,
verso nuove conquiste si scagliò. 
E colui ch'era vinto dominò. 
E colui ch'era a terra ascese in alto. 
E la Suscitatrice si nomò 
per essi e pei lor figli, ora e nel corso 
dei secoli, Madonna del Soccorso.


- Ada Negri - 


Fonte: “Dal profondo” di Ada Negri,Milano, Fratelli Treves Editori, 1910





"Osserva, uomo, che cosa è diventato per te Dio: sappi accogliere l'insegnamento di tanta umiltà, anche in un maestro che ancora non parla. 
Tu una volta, nel paradiso terrestre, fosti così loquace da imporre il nome ad ogni essere vivente; il tuo Creatore invece per te giaceva bambino in una mangiatoia e non chiamava per nome neanche sua madre. 
Tu in un vastissimo giardino ricco di alberi da frutta ti sei perduto perché non hai voluto obbedire; lui per obbedienza è venuto come creatura mortale in un angustissimo riparo, perché morendo ritrovasse te che eri morto. 
Tu che eri uomo hai voluto diventare Dio e così sei morto; lui che era Dio volle diventare uomo per ritrovare colui che era morto. 
La superbia umana ti ha tanto schiacciato che poteva sollevarti soltanto l'umiltà divina."



- Sant’Agostino – 
Discorsi


Il Natale è per sempre, non soltanto per un giorno, l'amare,
il condividere, il dare, non sono da mettere da parte
come i campanellini, le luci e i fili d'argento
in qualche scatola su uno scaffale.
Il bene che fai per gli altri è bene che fai a te stesso.
 - Norman Brooks -



























Buona giornata a tutti. :-)

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martedì 4 ottobre 2016

Preghiera Semplice e altre preghiere - San Francesco d'Assisi

Signore,
 fa di me uno strumento della Tua Pace:
dove è odio, fa ch'io porti l'Amore,
dove è offesa, ch'io porti il Perdono,
dove è discordia, ch'io porti l'Unione,
dove è dubbio, ch'io porti la Fede,
dove è errore, ch'io porti la Verità,
dove è disperazione, ch'io porti la Speranza,
dove è tristezza, ch'io porti la Gioia,
dove sono le tenebre, ch'io porti 
la Luce.
O Divino Maestro
, fa che io non cerchi tanto:
ad esser consolato, quanto a consolare;
ad essere compreso, quanto a comprendere;
ad essere amato, quanto ad amare.
Poiché, così è:
Dando, che si riceve;

Dimenticando che si trova comprensione
Perdonando, che si è perdonati;
Morendo, che si risuscita a Vita Eterna.

(Preghiera attribuita dalla tradizione a san Francesco d'Assisi)




Altissimu, onnipotente bon Signore,
Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.
Ad Te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature,
spetialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si', mi Signore, per sora Luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si', mi' Signore, per frate Vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.

Laudato si', mi Signore, per sor'Acqua.
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si', mi Signore, per frate Focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si', mi Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti fior et herba.

Laudato si', mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore
et sostengono infrmitate et tribulatione.

Beati quelli ke 'l sosterranno in pace,
ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato s' mi Signore, per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.

Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate.



- San Francesco d’Assisi- 



Tu sei santo, Signore solo Dio,
che operi cose meravigliose
Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo
Tu sei re onnipotente, Tu, Padre santo,
re del cielo e della terra
Tu sei trino ed uno, Signore Dio degli dei,
Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene,
il Signore Dio vivo e vero
Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza,
Tu sei umiltà, Tu sei pazienza,
Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine
Tu sei sicurezza, Tu sei quiete.
Tu sei gaudio e letizia, Tu sei nostra speranza
Tu sei giustizia.
Tu sei temperanza,
Tu sei tutta la nostra ricchezza a sufficienza.
Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine.
Tu sei protettore, Tu sei custode e nostro difensore,
Tu sei fortezza, Tu sei refrigerio.
Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede.
Tu se la nostra carità.
Tu sei tutta la nostra dolcezza,
Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile
Signore,
Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.


- San Francesco d’Assisi -



Buona giornata a tutti. :-)

martedì 6 settembre 2016

Ci impegniamo noi e non gli altri - don Primo Mazzolari

Ci impegniamo noi e non gli altri
unicamente noi e non gli altri,
né chi sta in alto né chi sta in basso,
né chi crede né chi non crede.
Ci impegniamo
senza pretendere che altri s’impegnino,
con noi o per suo conto,
come noi o in altro modo.
Ci impegniamo
senza giudicare chi non s’impegna,
senza accusare chi non s’impegna,
senza condannare chi non s’impegna,
senza disimpegnarci perchè altri non s’impegna.
Ci impegniamo
perchè non potremmo non impegnarci.
C’è qualcuno o qualche cosa in noi,
un istinto, una ragione, una vocazione, una grazia,
più forte di noi stessi.
Ci impegniamo
per trovare un senso alla vita,
a questa vita, alla nostra vita,
una ragione che non sia una delle tante ragioni,
che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore.
Si vive una sola volta
e non vogliamo essere “giocati”.
in nome di nessun piccolo interesse.
Non ci interessa la carriera,
non ci interessa il denaro,
non ci interessa la donna o l’uomo
se presentati come sesso soltanto,
non ci interessa il successo né di noi né delle nostre idee,
non ci interessa passare alla storia.
Ci interessa di perderci
per qualche cosa o per qualcuno
che rimarrà anche dopo che noi saremo passati
e che costituisce la ragione del nostro ritrovarci.
Ci impegniamo
a portare un destino eterno nel tempo,
a sentirci responsabili di tutto e di tutti,
ad avviarci, sia pure attraverso un lungo errare,
verso l’amore.
Ci impegniamo
non per riordinare il mondo,
non per rifarlo su misura, ma per amarlo;
per amare
anche quello che non possiamo accettare,
anche quello che non è amabile,
anche quello che pare rifiutarsi all’amore,
poichè dietro ogni volto e sotto ogni cuore
c’è, insieme a una grande sete d’amore,
il volto e il cuore dell’amore.
Ci impegniamo
perché noi crediamo all’amore,
la sola certezza che non teme confronti,
la sola che basta per impegnarci perpetuamente.

- don Primo Mazzolari -


Dio viene e con lui che viene, viene la gioia. 
Se lo vuoi Egli ti è vicino. 
Ti parla anche se non gli parli; se non l'ami ti ama ancora di più. 
Se ti perdi, viene a cercarti; se non sai camminare, ti porta. 
Se tu piangi, sei beato perché lui ti consola; se sei povero, hai assicurato il regno dei cieli.

- Don Primo Mazzolari - 


E’ finito il tempo di fare lo spettatore sotto il pretesto che si è onesti cristiani. Troppi ancora hanno le mani pulite, perché non hanno fatto mai niente. 



 Primo Mazzolari -



La nostra generazione è una generazione di ossessi dal denaro. 
Qualcuno sarà sempre venduto finché crederemo nel denaro: tutti possiamo essere oggetto di baratto in un mondo pronto a prostituirsi per non perdere dieci lire. 

 Primo Mazzolari -


Buona giornata a tutti. :-)



lunedì 22 agosto 2016

Adotta la famiglia umana! - dom Hélder Câmara -

Qualunque sia la tua condizione di vita,
pensa a te e ai tuoi cari,
ma non lasciarti imprigionare
nell'angustia cerchia
della tua piccola famiglia.
Una volta per tutte
adotta la famiglia umana!
Bada a non sentirti estraneo
in nessuna parte del mondo.
Sii un uomo in mezzo agli altri.
Nessun problema, di qualsiasi popolo,
ti sia indifferente.
Vibra con le gioie e le speranze
di ogni gruppo umano.
Fa' tue le sofferenze e le umiliazioni
dei tuoi fratelli nell'umanità.
Vivi a scala mondiale
o, meglio ancora, a scala universale.
Cancella dal tuo vocabolario le parole:
nemico, inimicizia, odio, risentimento, rancore...
Nei tuoi pensieri, nei tuoi desideri
e nelle tue azioni sforzati di essere
ma di essere veramente, magnanimo! 

- dom Hélder Câmara  -



Le persone ti pesano?
Non metterle sulle tue spalle.
Portale nel cuore.

- dom Hélder Câmara  -



Perché siano superate le strutture ingiuste   

Manda, Signore, il tuo Spirito,
perché Lui solo può rinnovare
la faccia della terra!
Lui solo potrà cancellare
gli egoismi,
condizione indispensabile
perché siano superate
le strutture ingiuste
che tengono milioni di esseri
in schiavitù!
Lui solo potrà aiutarci
a costruire
un mondo più umano
e più cristiano! 

- dom Hélder Câmara -


Buona giornata a tutti. :-)


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domenica 7 agosto 2016

Dai il meglio di te…e altre preghiere - Madre Teresa di Calcutta

Se fai il bene, ti attribuiranno
secondi fini egoistici
non importa, fa' il bene.

Se realizzi i tuoi obiettivi,
troverai falsi amici e veri nemici
non importa realizzali.

Il bene che fai verrà domani dimenticato.
Non importa fa' il bene.

L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile
non importa, sii franco e onesto.

Dà al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci.
Non importa, dà il meglio di te.

(Madre Teresa di Calcutta)
30 luglio 1990



Non cercate Gesù in terre lontane: lui non è là.
E' vicino a voi. E' con voi.
Basta che teniate il lume acceso e lo vedrete sempre.
Continuate a riempire il lume con piccole gocce d'amore.

 
- Madre Teresa di Calcutta -



Signore, quando ho fame,
dammi qualcuno che ha bisogno di cibo;
quando ho un dispiacere,
mandami qualcuno da consolare;
quando la mia croce diventa pesante,
fammi condividere la croce di un altro;
quando non ho tempo,
dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento;
quando sono umiliato,
fa che io abbia qualcuno da lodare;
quando sono scoraggiato,
mandami qualcuno da incoraggiare;
quando ho bisogno della comprensione degli altri,
dammi qualcuno che ha bisogno della mia;
quando ho bisogno che ci si occupi di me,
mandami qualcuno di cui occuparmi;
quando penso solo a me stesso,
attira la mia attenzione su un'altra persona.
Rendici degni, Signore, di servire i nostri fratelli,
che in tutto il mondo vivono poveri ed affamati.
Dà loro oggi, usando le nostre mani, il loro pane quotidiano,
e dà loro, per mezzo del nostro amore comprensivo, pace e gioia.

(Madre Teresa di Calcutta)


La santità non è un lusso per pochi, ma un semplice dovere per ciascuno di noi.

- Madre Teresa di Calcutta -




Buona giornata a tutti. :-)