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mercoledì 22 luglio 2015

Preghiera per gli anziani - Sant'Efrem il Siro -

Signore Gesù Cristo,
che hai potere sulla vita e sulla morte,
tu conosci ciò che è segreto e nascosto,
i pensieri e i sentimenti non ti sono velati.
Guarisci i miei raggiri e il male fatto nella mia vita.
Ecco, la mia vita declina di giorno in giorno,
ma i miei peccati crescono.
Signore, Dio delle anime e dei corpi,
tu conosci l'estrema fragilità della mia anima e del mio corpo,
concedimi forza nella mia debolezza,
sostienimi nella mia miseria.
Dammi un animo grato:
che mi ricordi sempre dei tuoi benefici,
non ricordare i miei numerosi peccati,
perdona tutti i miei tradimenti.
Signore, non disdegnare questa preghiera,
la preghiera di questo misero.
Conservami la tua grazia fino alla fine,
custodiscimi come per il passato. Amen.

Diacono e dottore della Chiesa
Nisibis 306 – Edessa 9 giugno 373
Efrem il Siro nato a Nisibis nel 306, morto a Edessa il 9 giugno 373, autore di inni in lingua siriaca, visse buona parte della vita nella città natale ma fu esiliato ad Edessa nel 373 dove morì. 
Viene venerato come santo dai cristiani del mondo intero, ma in particolare dalla Chiesa Siro ortodossa di Antiochia e dalla Chiesa cattolica Sira.
Venne riconosciuto come dottore della chiesa cattolica nel 1920 da papa Benedetto XV nella sua enciclica  "Principi Apostolorum" del 5 ottobre.



Acquista cosa nella tua gioventù che ristori il danno della tua vecchiezza. 
E se tu intendi la vecchiezza aver per suo cibo la sapienza, adoprati in tal modo in gioventù, che a tal vecchiezza non manchi il nutrimento. 

- Leonardo da Vinci -



«A una data età nessuno di noi è quello a cui madre natura lo destinava; ci si ritrova con un carattere curvo come la pianta che avrebbe voluto seguire la direzione che segnalava la radice, ma che deviò per farsi strada attraverso pietre che le chiudevano il passaggio».

Italo Svevo
da: “La coscienza di Zeno”


Buona giornata a tutti. :-)



sabato 23 maggio 2015

Bellezza - Erma Bombeck -

È anemica, ha una spalla più bassa dell'altra e si mangia le unghie. 
È la donna più bella che io abbia mai visto. 
Ci ha messo più di sessant'anni a diventare così. Il processo per ottenere quel genere di bellezza non può essere accelerato.
Le rughe sulla faccia se le è guadagnate... una alla volta. 
Quella ostinata all'angolo della bocca, che diventava più profonda a ogni «No». 
Quelle sottili sulla fronte, che fecero la loro misteriosa comparsa quando le nacque il primo figlio. 
Ora ha gli occhi protetti da lenti, ma le zampe di gallina si vedono lo stesso. Gli occhi sono giovani, vivaci, irrequieti. 
Sono occhi maturi, che riflettono la storia di una vita. 
Occhi che hanno luccicato di gioia, che si sono riempiti di lacrime di dolore, che si sono serrati all'improvviso per la rabbia, occhi brucianti per il sonno perduto. 
Ora sono limpidi e penetranti, e ti guardano dritto in faccia.
E quel gonfiore diffuso? I bambini troppo stanchi per camminare che bisognava portare in braccio dalla nonna, i sacchetti della spesa da trasportare dalla macchina alla cucina. Ora viene mantenuto dalla vita sedentaria, dal frigorifero pieno e dalla TV.
Il doppio mento viene con l'uso, ci vogliono anni a perfezionarlo. A volte lo si vede solo di profilo, ma c'è. 
Le donne viziate non hanno il doppio mento.
Lo fanno sparire con creme e massaggi. Questo mento invece c'è sempre stato, a sostenere la testa ciondolante quando vegliava in poltrona, la notte, china a lavorare a maglia, a pregare.
Le gambe sono ancora belle, ma il passo è stanco. 
Sono state le corse per prendere l'autobus, le lunghe ore in piedi quando lavorava ai grandi magazzini, le cadute per insegnare alla figlia ad andare in bicicletta. L'incavo delle ginocchia è viola. 
Le mani? Sono piccole, solcate da vene, hanno tremato, accarezzato, si sono rovinate nell'acqua, con i detersivi, le tinture, le schegge, sono state morsicate, piagate, ma non si può fare a meno di restare colpiti quando ci si accorge che l'anulare si è rimpicciolito portando l'anello nuziale. Ci vuol tempo, e altro, per rimpicciolire un dito.
L'altro giorno ho guardato a lungo, attentamente mia madre, e le ho detto: «Mamma, non ti ho mai visto così bella».

«Mi curo molto», è stata la secca risposta.

- Erma Bombeck -




Sono belle le donne mature,
quelle che accolgono
sui loro visi le tracce lasciate dal tempo.
Donne che non si ostinano
a voler apparire perennemente giovani.
Donne dignitose che si accettano come sono,
che curano se stesse e loro interiorità.
Sembrano preziosi ricami le loro rughe,
che un alito di vento improvviso
ha inciso sul volto sorridente.
Sono ricordi, illusioni, delusioni, gioie, sogni.
Sono libri scritti da antichi monaci amanuensi le loro rughe,
ricche di gioventù che sembra recente,
di amore mai spento,
di fuoco sempre acceso sotto il sottile strato di cenere.
Bello guardare dalla finestra dalla vita
l’ennesimo giorno di sole e di aria fresca
per non dimenticare le antiche primavere.
E’ bello leggere tra le rughe
il sorriso di sempre, l’attimo ormai vissuto,
il ricordo sempre vivo, la passione mai sopita.
Grazie al cuore che non è mai stanco di emozioni,
grazie alla vita che non smette mai di sorprendere.

- Agostino Degas -




Essere giovani vuol dire tenere aperto l'oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro. 

- Bob Dylan - 





Buona giornata a tutti. :-)






lunedì 2 marzo 2015

Speranza - Gianni Rodari -

Se io avessi una botteguccia
fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vendere
sai cosa? La speranza.
"Speranza a buon mercato!"
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.
E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.


- Gianni Rodari -




"Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone, leggere una bella poesia, vedere un bel quadro, e, se possibile, dire qualche parola ragionevole..."

- Johann Wolfgang Goethe - 




Si può realizzare qualsiasi cosa si decida di fare. Si può agire per cambiare e controllare la vita. E il percorso che si compie è la vera ricompensa.

- Amelia Earhart -



La storia di Rose

Rose era una ragazza di 87 anni che si era iscritta al college. Davanti allo stupore dei più giovani colleghi sorrideva, e di fronte alle domande dei professori, rispondeva con la calma della sua età. Ogni lezione si trasformava in un confronto tra la teoria dei libri e la pratica della sua lunga vita. 
Rose si laureò a pieni voti e, tutti furono concordi nel far fare a lei il discorso di commiato. Spiegò il perché della sua scelta. 
Si era sposata giovanissima, aveva avuto tre figli, li aveva cresciuti, si era occupata del marito malato, era rimasta vedova e aveva cresciuto i nipoti. Quando tutti avevano preso la loro strada era venuto il suo tempo. Il suo tempo di essere giovane. Rose, una settimana dopo morì serenamente. 
Al suo funerale parteciparono duemila studenti e tutto il corpo docente. 
E tutti indossavano una maglietta con il motto di Rose “Si è sempre in tempo ad essere giovani”. Grazie Rose, e grazie a tutte le Rose che ogni giorno abbiamo a fianco.





Andrà lontano? Farà fortuna? Raddrizzerà tutte le cose storte di questo mondo? Noi non lo sappiamo, perché egli sta ancora marciando con il coraggio e la decisione del primo giorno. Possiamo solo augurargli, di tutto cuore: Buon viaggio!

- Gianni Rodari -





Buona giornata a tutti. :-)







venerdì 12 settembre 2014

Quel Gesù che non ti aspetti - don Nardo Masetti -

Ogni volta che veniva fuori il discorso fra amici, Giovanni ripeteva che lui in un ricovero per vecchi non ci sarebbe finito. Aveva lavorato tutta una vita con immensi sacrifici, per allevare i figli e li aveva anche sistemati discretamente da un punto di vista economico. 
Un giorno s'ammalò; niente di grave, una semplice bronchite. Le nuore i figli gli fecero capire che non avevano né il tempo di curarlo convenientemente, e gli dissero che era meglio che andasse nel capoluogo, in una specie di ospedale per un periodo di cura. Ne parlò anche con don Antonio. Il sacerdote gli raccomandò di pregare molto e di stare vicino a Gesù che non abbandona nessuno. Ottavio, che non ne era mai stato praticante, non tenne in alcun conto il consiglio ricevuto.
Lo portarono in un grande fabbricato: "Villa Serena", un ricovero per anziani. Non si sarebbe mai aspettato dai suoi figli, un atto del genere.
Da qualche settimana si dava da fare, per attirarsi la simpatia della patronessa delle dame di carità, che visitava spesso l'ospizio: sentiva la necessità di un sorriso, di una parola affettuosa, di qualcuno che avesse il tempo di ascoltare le sue disgrazie. Anche quel giorno la signora si fermò a chiacchierare con gli ospiti della stanza numero quindici. Giovanni aspettava con l'ansia di un bimbo; giunta vicino a lui, uscì senza proferire una parola. Gli altri gli spiegarono che la signora familiarizzava con quelli che andavano a Messa la domenica e al Rosario tutti giorni. Non si sarebbe mai aspettato, da una patronessa della carità un atto del genere.
L'onorevole, data l'imminenza delle elezioni politiche, aveva fatto una calorosa visita all'ospizio. Aveva salutato tutti personalmente e a tutti aveva proclamato che, se un giorno avessero avuto bisogno di lui, non avrebbero dovuto fare altro che salire le scale che portano al suo ufficio. Giovanni era commosso, prima di tutto perché aveva la medesima fede politica dell'onorevole, e poi perché qualcuno lo aveva ascoltato, gli aveva sorriso egli aveva stretto la mano. E un giorno salì quelle scale, poiché sentiva il bisogno di un altro sorriso. L'onorevole gli allungò dieci euro e l'accompagnò alla porta. Rimase tanto sorpreso che non ebbe nemmeno la forza di gettargli in faccia quel biglietto di banca, che ora gli bruciava fra le mani non meno delle lacrime che gli scendevano dagli occhi. Non si sarebbe mai aspettato, da uno del suo partito, un atto del genere.
Nel tornare all'ospizio, passò davanti ad una Chiesa; la porta era spalancata e dentro s'intuiva una frescura invitante. Entrò e, poiché nessuno lo fermò, si trovò proprio davanti all'altare maggiore e al tabernacolo, illuminato da una fioca luce. Si mise a sedere su una panca di legno e si fermò in attesa di calmarsi, poiché, non voleva farsi vedere in quello stato dai colleghi di Villa Serena. 
Si mise a pensare e a parlare piano… ebbe la sensazione che "Qualcuno" lo ascoltasse con interesse e che non fosse per niente annoiato dalle sue parole. Gli parve, addirittura, che un misterioso personaggio gli aprisse le braccia, per incoraggiarlo ad avvicinarsi ulteriormente; il cuore gli si gonfiò di gioia. 
Non sapeva nemmeno lui quanto tempo si fosse fermato ma, quando uscì, era certo che uno gli aveva sorriso. Ogni giorno tornò in chiesa e si fermò sempre più a lungo: non si sentiva più solo. Non si sarebbe mai aspettato, da Gesù, un atto del genere.

Gesù vero amico.

don Nardo Masetti


Chi crede non è mai solo.
Non lo è nella vita e neanche nella morte.
Quindi, anche quando senti quel morso al ventre che è la sensazione dell'abbandono, della solitudine che ti lacera la carne e ti fa piegare in due dal dolore... anche allora non siamo soli. C'é Gesù con noi. Lui che non ha sbalzi d'umore, che ha sempre il tempo da dedicarci, che non si scorda di noi.


Il cammino di Pietro...

"...per rispondere a quella domanda che noi tutti sentiamo nel cuore - chi è Gesù per noi- non è sufficiente quello che abbiamo imparato, studiato nel catechismo." E' certo importante studiarlo e conoscerlo, ma non è sufficiente", ha insistito il santo Padre, perchè per conoscerlo veramente " è necessario fare il cammino che ha fatto Pietro"
Questo significa che anche per noi, come per i primi, non finisce tutto col tuffo al cuore, la vita continua
 con tutte le sue provocazioni . Anche noi possiamo rispondere come Pietro alla domanda su Cristo, cioè identificare in Lui l'essenziale per vivere. Ma tante volte anche noi ci sentiamo spostati dall'essenziale, che pure abbiamo riconosciuto. Perciò, senza fare un cammino, noi ci smarriamo come Pietro : " La fede è, inoltre, conoscenza legata al trascorrere del tempo, di cui la parola ha bisogno per pronunciarsi: è conoscenza che si impara solo in un cammino di sequela. "
La domanda sull'essenziale non è, dunque, retorica per distrarci un po' questa mattina. E' cruciale per rispondere alle questioni poste- come si fa a vivere, cosa stiamo a fare al mondo ?" Lo vediamo quando le sfide mordono la nostra carne e ci impediscono di guardarle " dagli spalti" .

- Julian Carron -
da " Nella corsa per afferrarlo" 
Esercizi della Fraternità di Comunione e Liberazione, aprile 2014





Buona giornata a tutti :-)



martedì 24 giugno 2014

Bisogna strappare la gioia - Vladimir Majakovskij -



Ai vecchi giorni
il vento
riporti
solo
un garbuglio di capelli.
Per l’allegria
il pianeta nostro
è poco attrezzato.
Bisogna
strappare
la gioia
ai giorni futuri.
in questa vita
non è difficile
morire.

- Vladimir Majakovskij - 




L'acqua della sorgente dice all'uomo:

Io do le mie acque, per nulla, ai pellegrini che si fermano qui assetati e stanchi. Fa' tu lo stesso coi tuoi fratelli; fa' del bene a tutti, dona quello che hai al prossimo, con lieto cuore e senza condizioni; non chiedere agli uomini in cambio dei tuoi benefici né gratitudine né ricompensa, pago soltanto di vivere nella gioia della tua bontà.


(Lev Tolstoi)



Non affaticarti per aggiungere giorni alla tua vita, 
ma aggiungi vita ai tuoi giorni.










Buona giornata a tutti :-)

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giovedì 15 maggio 2014

Preghiera per gli anziani - Efrem il Greco -

Signore Gesù Cristo,
che hai potere sulla vita e sulla morte,
tu conosci ciò che è segreto e nascosto,
i pensieri e i sentimenti non ti sono velati.
Guarisci i miei raggiri e il male fatto nella mia vita.
Ecco, la mia vita declina di giorno in giorno,
ma i miei peccati crescono.
Signore, Dio delle anime e dei corpi,
tu conosci l'estrema fragilità della mia anima e del mio corpo,
concedimi forza nella mia debolezza,
sostienimi nella mia miseria.
Dammi un animo grato:
che mi ricordi sempre dei tuoi benefici,
non ricordare i miei numerosi peccati,
perdona tutti i miei tradimenti.
Signore, non disdegnare questa preghiera,
la preghiera di questo misero.
Conservami la tua grazia fino alla fine,
custodiscimi come per il passato. Amen.

- Efrem il Greco -

Se non trovo altro modo, si può consolare una persona anche col silenzio, con la sola presenza, purché si faccia con amore: basta un sorriso che esprima la dolcezza della comprensione. 
Meglio se il silenzio è accompagnato dalla preghiera del cuore. 
In questo caso forse mi sarà suggerita anche qualche parola. 
Da chi? Dallo Spirito Santo, che è il vero Consolatore.

- Agata Fernandez Motzo - 
da: Mio tutto oltre la morte


Si ha sempre da imparare quando si ascoltano
e si considerano senza pregiudizio
le vedute degli anziani,
soprattutto partendo dalla loro esperienza.

Edith Stein
da "La mistica della Croce"




Se un giorno ti verrà rimproverato che il tuo lavoro non è stato fatto con professionalità, rispondi che l'Arca di Noè è stata costruita da dilettanti e il Titanic da professionisti....
Per scoprire il valore di un anno, chiedilo ad uno studente che è stato bocciato all'esame finale.
Per scoprire il valore di un mese, chiedilo ad una madre che ha messo al mondo un bambino troppo presto.
Per scoprire il valore di una settimana, chiedilo all'editore di una rivista settimanale.
Per scoprire il valore di un'ora, chiedilo agli innamorati che stanno aspettando di vedersi.
Per scoprire il valore di un minuto, chiedilo a qualcuno che ha appena perso il treno, il bus o l'aereo.
Per scoprire il valore di un secondo, chiedilo a qualcuno che è sopravvissuto a un incidente.
Per scoprire il valore di un millisecondo, chiedilo ad un atleta che alle Olimpiadi ha vinto la medaglia d'argento.
Il tempo non aspetta nessuno. Raccogli ogni momento che ti rimane, perché ha un grande valore. 
Condividilo con una persona speciale, e diventerà ancora più importante.



Ho capito di essere invecchiato quando al mio compleanno tutti gli invitati si sono messi intorno alla torta per scaldarsi le mani. 

- George Burns - 




Buona giornata a tutti :-)





venerdì 14 marzo 2014

Invito all'anziano per la preghiera- Sac. Ferdinando Bay -

La preghiera e il respiro della mia anima!

Senza di essa cadrei senz'altro nel peccato, perché chi non prega è come un essere in mezzo al mare, in balìa dei flutti e delle tempeste, senza alcuna ancora di salvezza.

La preghiera è la luce, il nutrimento, il sostegno, il calore della mia vita spirituale, la quale soffre e viene meno senza questa divina elevazione, che mi congiunge a Dio.

La preghiera è il dolcissimo colloquio con Dio, fiducioso, filiale, amoroso.
È lo stimolo alla carità fraterna, rispettosa e affettuosa, operosa e generosa.

Senza la preghiera vivrei nella solitudine più profonda, nell'insoddisfazione più amara della vita, e sentirei al vivo e la mancanza di Qualcuno, che solo può colmare il mio spirito, mantenerlo in equilibrio, infondermi coraggio, nel duro sentiero del mio terreno pellegrinare.

La preghiera mi riconcilia con Dio, cancella la mia colpa, e fa sgorgare dal mio cuore lacrime di compunzione.

La preghiera attutisce le lotte del mio spirito; è sorgente di virtù, luce alla debole mente, scudo contro la malinconia, la sfiducia, la disperazione; vittoria sulla tristezza, gioia piena e pegno della mia gloria futura.

Davvero, l'anziano è la sua preghiera.
Sac.  Ferdinando Bay
Breviario della terza età-editrice Salcom




"Nel bel mezzo dell'inverno, ho infine imparato che in me albergava un'invincibile estate".

- Albert Camus -



 È vero, a volte la vecchiaia è un po’ brutta per le malattie che comporta. Ma la sapienza che hanno i nostri nonni è l’eredità che noi dobbiamo ricevere. Un popolo che non custodisce i nonni, che non rispetta i nonni non ha futuro perché ha perso la memoria. Eleazaro, davanti al martirio, è cosciente della responsabilità che ha nei confronti dei giovani. Pensa a Dio ma pensa anche ai giovani: “Io ai giovani devo dare l’esempio di coerenza sino alla fine”».
«Ci farà bene pensare a tanti anziani e anziane, ai tanti che sono nelle case di riposo e anche ai tanti che — è brutta la parola ma diciamola — sono abbandonati dai loro cari», «essi sono il tesoro della nostra società. Preghiamo per loro perché siano coerenti sino alla fine. Questo è il ruolo degli anziani, questo è il tesoro. Preghiamo per i nostri nonni e per le nostre nonne che tante volte hanno avuto un ruolo eroico nella trasmissione della fede in tempi di persecuzioni». Soprattutto nei tempi passati, quando i papà e le mamme spesso non erano in casa o avevano strane idee, confuse dalle ideologie in voga in quei tempi, «sono state proprio le nonne quelle che hanno trasmesso la fede».

Papa Francesco omelia del 19 novembre 2013, cappella di Santa Marta



Preghiera per la sera

Vivete nella fede,
trasmettetela ai figli,
testimoniatela nella vita,

Amate la Chiesa,
vivete in essa e per essa.

Fate spazio nel cuore
a tutti gli uomini,
perdonatevi a vicenda,
costruite ambienti di pace
ovunque siete.

Ai non credenti dico:
cercate Dio,
Egli sta cercando voi.

E ai sofferenti dico:
abbiate fiducia,
Cristo che vi ha preceduto
vi darà la forza
di far fronte al dolore.

Ai giovani:
spendete bene la vita,
è un tesoro unico.

A tutti:
la Grazia di Dio
vi accompagni ogni giorno.

(Papa Giovanni Paolo II)

Buona giornata a tutti. :-)

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lunedì 24 febbraio 2014

Quando sarai vecchia - William Butler Yeats -

Quando sarai vecchia e grigia e di sonno onusta, 
e sonnecchierai vicino al fuoco, prendi questo libro
e lenta leggi, e sogna il dolce sguardo
che avevano un tempo i tuoi occhi, e la loro ombra profonda.

In molti amarono i tuoi attimi di felice grazia
e amarono la tua bellezza con amore falso o vero,
ma un uomo solo amò la tua anima pellegrina,
e amò le pene del viso tuo che incessante mutava.

Piegati ora accanto all'ardente griglia del camino
e sussurra, con qualche tristezza, come l'amore scomparve,
e vagò alto sopra le montagne,
e nascose il suo viso in uno sciame di stelle.

(William Butler Yeats)



I vecchi che si ammirano nell'acqua

Ho udito i vecchi, i vecchissimi, dire:
« Tutto muta,
E a uno a uno noi scompariamo »,
Avevano mani simili ad artigli, e le ginocchia
Contorte come i pruni antichi
Presso le acque.
Ho udito i vecchi, i vecchissimi, dire:
« Tutto ciò che è bello trascorre via
Come le acque ».

(William Butler Yeats)



Quello che mi ha sorpreso di più degli uomini dell'occidente 
è che perdono la salute per fare i soldi.....
e perdono i soldi per recuperare la salute .

Pensano tanto al futuro che
dimenticano di vivere il presente.

In tale maniera non riescono
a vivere ne il presente ne il futuro.

Vivono come non dovessero morire mai
e muoiono come se non avessero mai vissuto !!!!

- Dalai Lama -





“Un matrimonio non è riuscito solo se dura, ma è importante la sua qualità. 
Stare insieme e sapersi amare per sempre è la sfida degli sposi cristiani”. 

Papa Francesco




Buona giornata a tutti :-)