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domenica 20 luglio 2014

da "Dove non osano i polli" - Padre Anthony de Mello -

Buddha attraversò tutto il paese in cerca dell’illuminazione; visitò i principali maestri della sua epoca, praticò tutte le discipline e le spiritualità esistenti, ma non raggiunse l’illuminazione. Alla fine desistette. 
Disperato, si sedette sotto un fico e venne illuminato.
Anni dopo, i suoi discepoli gli chiesero: “Maestro, raccontaci il segreto dell’illuminazione. Come l’hai ottenuta?”.
Non esistono segreti o tecniche. E il maestro tentava di spiegarlo loro.
I discepoli però volevano conoscere la tecnica. Allora Buddha – me lo immagino mentre strizza l’occhio – disse: “va bene, vi rivelo la tecnica. Quando state inspirando, siate consapevoli del fatto che state inspirando.
E quando state espirando, siate consapevoli del fatto che state espirando”.

- Anthony de Mello -
(Dove non osano i polli, i nuovi messaggi)






Un discepolo andò dal suo maestro e gli disse, astioso:
“Tu mi stai nascondendo il segreto ultimo della contemplazione!”.
“Nient’affatto”, rispose il maestro.
“E invece sì!” ribadì l’allievo, e si allontanò risentito.
Capitò che i due si ritrovarono camminando all’alba ai piedi della montagna e udirono un uccello cantare al primo giorno.
Il maestro chiese: “Hai sentito l’uccello cantare?”.
L’allievo rispose: “Sì. L’ho sentito”.
Il maestro riprese: “Adesso sai che non ti ho nascosto nulla”.

- Anthony de Mello -
(Dove non osano i polli, i nuovi messaggi)



A un famoso guru, che aveva avuto il dono dell’illuminazione, i suoi discepoli chiesero: “Maestro, la tua illuminazione cosa ha provocato in te? Cosa ti ha dato?”.
L’uomo rispose: “Bene, vi racconto quello che essa mi ha dato: quando mangio, mangio; quando guardo, guardo; quando ascolto, ascolto. Questo essa mi ha dato!”.
I suoi discepoli obiettarono: “Ma tutti fanno Così!”.
E il maestro rispose ridendo: “Tutti fanno Così? Allora tutti devono essere illuminati!”.
Un giorno un discepolo chiese al suo maestro: “Qual è per te la cosa più importante nella vita?”
Il maestro rispose: “Qualunque cosa io stia facendo in quel momento”.

- Anthony de Mello -
(Dove non osano i polli, i nuovi messaggi)





Tutti uguali!

 "Tutti gli esseri umani sono ugualmente buoni o cattivi", disse il maestro, che non amava usare tali etichette.
"Come puoi mettere un santo allo stesso livello di un peccatore?" protestò un discepolo.
"Sono tutti e due alla stessa distanza dal sole. La distanza diminuisce davvero se vivi in cima a un grattacielo?".

- Anthony De Mello -




Buona giornata a tutti :-)

giovedì 12 giugno 2014

Pregare per le anime del Purgatorio - da "Tornati dall'Aldilà" di Antonio Socci -

«Un caso clamoroso fu quello avvenuto a Montefalco, nell’arcidiocesi di Spoleto. Qui, in un periodo che va dal settembre 1918 al novembre dell’anno successivo, il monastero delle clarisse di San Leonardo fu visitato per ventotto volte da un misterioso straniero.
Successivamente è stato riconosciuto in questo fatto la manifestazione di un’anima purgante.
Costui ogni volta lasciava 10 lire di elemosina, chiedeva preghiere e se ne andava senza farsi vedere e senza rispondere alle domande sulla sua identità rivoltegli dalla badessa suor Maria Teresa di Gesù.
La prima volta l’accaduto parve strano alle suore, ma fu presto dimenticato. Tuttavia, con il passare del tempo e il ripetersi periodico del fatto, le suore cominciarono a interrogarsi con leggera inquietudine, tanto più che spesso la visita si accompagnava ad altre stranezze.
Un giorno, per esempio, la badessa stava riposando quando venne svegliata da una voce fuori dalla sua stanza che l’avvertiva che avevano suonato alle porte del convento, quindi scese e raccolse la solita offerta di 10 lire. Quando poi però chiese alle suore chi di loro l’avesse svegliata, risultò che non era stata nessuna di queste.
Presa da timore crescente, una volta la badessa pensò bene di far ripetere una giaculatoria allo sconosciuto, temendo che si trattasse di una manifestazione diabolica, ma costui la ripeté senza problemi.
Finché, quando il 3 ottobre 1919 lo straniero si presentò nuovamente, la badessa decise di rifiutare recisamente l’ennesima offerta di 10 lire. Fu allora che questo, supplicandola di accettare, rivelò di essere un’anima purgante, che da quarant’anni stava scontando la pena per aver dissipato beni ecclesiastici.
Allora le suore cominciarono a pregare e a dire messe per la sua salvezza, finché nel novembre 1919 avvenne l’ultima manifestazione dell’anima che annunciava loro di essere finalmente in Paradiso e le ringraziava per aver accorciato la sua pena.
La badessa, felice della notizia, gli chiese di pregare per la sua comunità e per i suoi genitori, se erano in Purgatorio.
Al termine di questi fatti l’arcivescovo di Spoleto, monsignor Pacifici, nel luglio 1921 costituì il tribunale per il processo canonico che si tenne dal 27 luglio fino al giorno 8 agosto. Gli atti contenenti la deposizione di dodici testi sono conservati nell’Archivio della Curia Arcivescovile di Spoleto. L’esito del processo è stato positivo, sebbene per ragioni contingenti non sia stata emanata sentenza.
La sacrestia dove l’anima si era manifestata divenne cappella dedicata al suffragio delle anime purganti, in particolare di quelle dei sacerdoti, ed è tuttora luogo di grande devozione».

Antonio Socci
Tornati dall’Aldilà, editore Rizzoli





















Sono io la morte e porto corona,
io Son di tutti voi signora e padrona
e così sono crudele, così forte sono e dura
che non mi fermeranno le tue mura.
Sono io la morte e porto corona,
io son di tutti voi signora e padrona
e davanti alla mia falce il capo tu dovrai chinare
e dell 'oscura morte al passo andare.
Sei l'ospite d'onore del ballo che per te suoniamo,
posa la falce e danza tondo a tondo:
il giro di una danza e poi un altro ancora
e tu del tempo non sei più signora.

(Angelo Branduardi)


Ogni persona con la quale abbiamo condiviso un tratto significativo della nostra vita, andandosene, porta via anche una parte di noi.
Allo stesso tempo ci accorgiamo che in noi è rimasto qualcosa di lei. 
E ci aiuta a camminare, a crescere, a combattere, a testimoniare. 
Si curva su di noi alle prime luci dell'alba, riemerge nei mille volti di strade affollate, fiammeggia nell'intensa ora del tramonto, riverbera nei sentimenti e nei colori, nei pensieri e nelle decisioni. 
La ritroveremo, un giorno, in un volto di gloria e di luce. 

La ritroveremo nella pienezza di Dio






















Nulla va perduto della nostra vita.
Nessun frammento di bontà e di bellezza.
neppure il più piccolo e insignificante.
Nessuna lacrima e nessun sorriso.
Nessun sacrificio per quanto ignorato...

- Don Michele Dho -


Buona giornata a tutti :-)

giovedì 24 aprile 2014

Abbronzare l'Anima - don Bruno Ferrero -

Un missionario in Papua Nuova Guinea si accorse che uno dei suoi nuovi cristiani, un fiero capo della tribù kanaka, alla fine di ogni Messa andava davanti al tabernacolo e vi rimaneva a lungo, dritto come una palma, a torso nudo. Era un uomo molto semplice, che non aveva ancora neppure imparato a leggere la Bibbia.
Un giorno il missionario non resistette alla curiosità e gli chiese che cosa facesse, così fermo e silenzioso davanti al tabernacolo.
Ridendo, il kanako rispose: "Tengo la mia anima al sole!".

Il maestro raduna i suoi discepoli e domanda loro: "Da dove prende avvio la preghiera?".
Il primo risponde: "Dal bisogno".
Il secondo risponde: "Dall'esultanza. Quando esulta l'animo sfugge all'angusto guscio delle mie paure e preoccupazioni e si leva in alto verso Dio".
Il terzo "Dal silenzio. Quando tutto in me si è fatto silenzio, allora Dio può parlare".
Il maestro risponde: "Avete risposto tutti esattamente. Tuttavia, v'è ancora un momento da cui prende avvio e che precede quelli da voi indicati. 


La preghiera inizia in Dio stesso. E' Lui ad iniziarla, non noi".

Don Bruno Ferrero
Fonte: Quaranta Storie nel Deserto-Ed. Elledici



Ho speso molti anni
a difendermi dalla timidezza
Ora dedico questo tempo
e questo amore
a difenderla.

(Sibylla Gisin)

Immagine di Michael Cheval – “Sounding Silence”


Ho speso un’ora pensando un verso
che la penna non vuole scrivere.
Tuttavia esso è qui dentro
inquieto, vivo.
Esso è qui dentro
e non vuole uscire.
Ma la poesia di questo momento
inonda tutta la mia vita.

(Carlos Drummond de Andrade)


Immagine di Vladimir Kush

Se vi faccio adagiare sulla mia anima
ricordatevi che la vostra casa
sarà il mio cuore
e non vagherete più
come ho fatto io.
Felix Adado
 da “Anime senza nuvole” in L’Alba arriva per Tutti




























Buona giornata a tutti :-)

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mercoledì 9 aprile 2014

Il piano infinito - Isabel Allende -

Adesso che ho superato già
tanti dolori e posso
leggere il mio destino come
una mappa piena di errori,
quando non sento nessuna compassione
di me stesso e posso
passare in rassegna
la mia esistenza senza sentimentalismi,
perché ho trovato una relativa pace,
lamento solo la
perdita dell'innocenza.
Mi manca l'idealismo della gioventù,
del tempo in cui esisteva ancora per me
una chiara linea divisoria
tra il bene e il male
e credevo che fosse possibile agire
sempre in accordo con
principi amovibili.

- Isabel Allende -



Passano gli anni,
e anche se la vita mi accusa d’immobilità,
anch’io ho viaggiato.
Come una particella di polvere
ho svolazzato per la casa e ai libri mi sono afferrata.
Come un insetto ho riposato sul bordo dei fossati,
o semplicemente sono stata una donna che sera dopo sera
ha guardato verso il mare
cercando navi dimenticate dalla foschia
e che tornano alla memoria,
senza una speranza diversa dalla morte.

- Lauren Mendinueta -



Perché sperare sarebbe sperare la cosa sbagliata; 
di stare ad aspettare senza amore. 
Perché l’amore sarebbe amore per la cosa sbagliata; 
ma resta ancora la fede. 
Ma fede e amore e speranza sono tutte nell’attesa.

- Thomas Stearns Eliot - 



Innamorarsi di una stella di Tina Reber

La mia stanza era ancora immersa nel buio quando mi svegliai 
con un sussulto.
Qualcosa aveva urtato contro il letto… era Ryan, che muovendosi 
a tentoni si stava infilando sotto le coperte. 
Senza dire una parola, venne ad accoccolarsi dietro di me, 
poggiando la testa sul cuscino libero. 
Io mi feci appena appena indietro, per fargli capire che mi 
ero accorta di lui, finché non entrai in contatto col suo petto. 
Lo sentii rannicchiarsi ancora di più e mi accorsi che era 
completamente vestito. La mano di Ryan mi scese leggera 
lungo il braccio, sfiorandolo. Con molta lentezza, lasciò 
scivolare la mano aperta sulla mia e le nostre dita s’intrecciarono. 
Quando anch’io chiusi le dita attorno alle sue, lo sentii fare 
un lieve sospiro. Non importava quanto mi sforzassi di proteggermi, 
quanto temessi di rimanere ferita… essere lì sdraiata accanto a lui 
mi sembrava la cosa più naturale del mondo. 
I nostri corpi s’incastravano perfettamente l’uno nell’altro, quasi 
fossero stati creati per stare così. Era evidente che anche lui era 
preso da me, almeno tanto quanto io lo ero da lui.
Aspetta senza pensare, perché non sei pronto per pensare. 
E allora l’oscurità sarà luce, e l’immobilità danza.”  

Tina Reber





















Buona giornata a tutti :-)

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venerdì 8 ottobre 2010

Cuore umano, la donna è il tuo riflesso - Kahlil Gibran -

Cuore umano, la donna è il tuo riflesso,
e qualunque cosa tu sia, lei è;
dovunque tu viva, lei vive.
E’ come la religione
quando non la interpreta un ignorante;
come la luna
quando non è velata dalle nuvole;
come la brezza
quando non è contaminata da impurità.


(Kahlil Gibran)


 by Kahlil Gibran

Buona giornata a tutti. :-)

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