Adesso che ho superato già
tanti dolori e posso
leggere il mio destino come
una mappa piena di errori,
quando non sento nessuna compassione
di me stesso e posso
passare in rassegna
la mia esistenza senza sentimentalismi,
perché ho trovato una relativa pace,
lamento solo la
perdita dell'innocenza.
Mi manca l'idealismo della gioventù,
del tempo in cui esisteva ancora per me
una chiara linea divisoria
tra il bene e il male
e credevo che fosse possibile agire
sempre in accordo con
principi amovibili.
tanti dolori e posso
leggere il mio destino come
una mappa piena di errori,
quando non sento nessuna compassione
di me stesso e posso
passare in rassegna
la mia esistenza senza sentimentalismi,
perché ho trovato una relativa pace,
lamento solo la
perdita dell'innocenza.
Mi manca l'idealismo della gioventù,
del tempo in cui esisteva ancora per me
una chiara linea divisoria
tra il bene e il male
e credevo che fosse possibile agire
sempre in accordo con
principi amovibili.
- Isabel Allende -
Passano gli anni,
Perché sperare sarebbe sperare la cosa sbagliata;
di stare ad aspettare senza amore.
Perché l’amore sarebbe amore per la cosa sbagliata;
ma resta ancora la fede.
Ma fede e amore e speranza sono tutte nell’attesa.
Passano gli anni,
e anche se la vita mi accusa d’immobilità,
anch’io ho viaggiato.
Come una particella di polvere
ho svolazzato per la casa e ai libri mi sono afferrata.
Come un insetto ho riposato sul bordo dei fossati,
o semplicemente sono stata una donna che sera dopo sera
ha guardato verso il mare
cercando navi dimenticate dalla foschia
e che tornano alla memoria,
senza una speranza diversa dalla morte.
anch’io ho viaggiato.
Come una particella di polvere
ho svolazzato per la casa e ai libri mi sono afferrata.
Come un insetto ho riposato sul bordo dei fossati,
o semplicemente sono stata una donna che sera dopo sera
ha guardato verso il mare
cercando navi dimenticate dalla foschia
e che tornano alla memoria,
senza una speranza diversa dalla morte.
- Lauren Mendinueta -
di stare ad aspettare senza amore.
Perché l’amore sarebbe amore per la cosa sbagliata;
ma resta ancora la fede.
Ma fede e amore e speranza sono tutte nell’attesa.
Innamorarsi di una stella di Tina Reber
La mia stanza era ancora immersa nel buio quando
mi svegliai
con un sussulto.
con un sussulto.
Qualcosa aveva urtato contro il letto… era Ryan, che
muovendosi
a tentoni si stava infilando sotto le coperte.
a tentoni si stava infilando sotto le coperte.
Senza dire
una parola, venne ad accoccolarsi dietro di me,
poggiando la testa sul cuscino libero.
poggiando la testa sul cuscino libero.
Io mi feci appena appena indietro, per fargli capire
che mi
ero accorta di lui, finché non entrai in contatto col suo petto.
ero accorta di lui, finché non entrai in contatto col suo petto.
Lo
sentii rannicchiarsi ancora di più e mi accorsi che era
completamente vestito. La mano di Ryan mi scese leggera
lungo il braccio, sfiorandolo. Con molta lentezza, lasciò
scivolare la mano aperta sulla mia e le nostre dita s’intrecciarono.
completamente vestito. La mano di Ryan mi scese leggera
lungo il braccio, sfiorandolo. Con molta lentezza, lasciò
scivolare la mano aperta sulla mia e le nostre dita s’intrecciarono.
Quando anch’io chiusi le dita attorno alle sue, lo sentii fare
un lieve sospiro. Non importava quanto mi sforzassi di proteggermi,
quanto temessi di rimanere ferita… essere lì sdraiata accanto a lui
mi sembrava la cosa più naturale del mondo.
un lieve sospiro. Non importava quanto mi sforzassi di proteggermi,
quanto temessi di rimanere ferita… essere lì sdraiata accanto a lui
mi sembrava la cosa più naturale del mondo.
I nostri corpi s’incastravano perfettamente l’uno
nell’altro, quasi
fossero stati creati per stare così. Era evidente che anche lui era
preso da me, almeno tanto quanto io lo ero da lui.
fossero stati creati per stare così. Era evidente che anche lui era
preso da me, almeno tanto quanto io lo ero da lui.
Aspetta senza pensare, perché non sei pronto per
pensare.
E allora l’oscurità sarà luce, e l’immobilità danza.”
E allora l’oscurità sarà luce, e l’immobilità danza.”
Tina Reber
Nessun commento:
Posta un commento