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lunedì 26 ottobre 2015

Domande poste a me stessa - Wislawa Szymborska

Qual è il contenuto del sorriso
e d’una stretta di mano?
Nel dare il benvenuto
non sei mai lontana
come a volte è lontano
l’uomo dall’uomo
quando dà un giudizio ostile
a prima vista?
Ogni umana sorte
apri come un libro
cercando emozione
non nei suoi caratteri,
non nell’edizione?
Con certezza tutto,
afferri della gente?
Risposta evasiva la tua,
insincera,
uno scherzo da niente,
i danni li hai calcolati?
Irrealizzate amicizie,
mondi ghiacciati.
Sai che l’amicizia va
concretata come l’amore?
C’è chi non ha retto il passo
in questa dura fatica.
E negli errori degli amici
non c’era colpa tua?
C’è chi si è lamentato e consigliato.
Quante le lacrime versate
prima che tu portassi aiuto?
Corresponsabile
della felicità di millenni
forse ti è sfuggito
il singolo minuto
la lacrima, la smorfia sul viso?
Non scansi mai
l’altrui fatica?
Il bicchiere era sul tavolo
e nessuno lo ha notato,
finché non è caduto
per un gesto distratto.
Ma è tutto così semplice
nei rapporti fra la gente?

- Wislawa Szymborska - 


"Noi tutti siamo schiavi in un periodo della nostra vita. 
Non sappiamo cosa cercare né dove. 
Ci abituiamo alla nostra condizione e andiamo avanti per quello che ci sembra il percorso più facile, senza chiederci perché. 
Procediamo fustigatoci attraverso la vita, contando le ore, anche se in fondo al nostro cuore sappiamo che la via più stretta e ardua ci condurrebbe alla libertà. 
Abbiamo sentito dire tante volte che la libertà può essere pericolosa, perciò preferiamo restare al buio, attorniati da estranei, con le mani legate. 
Non ci ribelliamo: abbassiamo la testa e seguiamo rassegnati la massa, sordi alla Voce, al Richiamo. 
E quando moriamo, lo facciamo in silenzio, e i nostri padroni si occupano delle nostre tombe, assicurandosi che restiamo anonimi. Tuttavia ricorda, nessuno è più schiavo di chi si sente libero, ma non lo è. 
E nessuno è più schiavo di chi ode il Richiamo, ma per paura di andare controcorrente chiude il proprio cuore e zittisce per sempre la voce di Amore..."


- Sergio Bambarén -
da:  L'Eco Del Deserto 


Prima della libertà e dell'amore c'è la speranza. L'idea che le cose possano migliorare. Che tutto possa andare bene.
Il potere della speranza ci libera dalle catene della disperazione e della sofferenza. Come una mano che ci guida sulla via, ci fa sollevare il mento e ci indica qualcosa che avevamo guardato fino a questo momento.
Ci chiede di vedere di più. Quando lo facciamo, ci diamo la possibilità di vivere con amore e di amare la vita.

Richard Bandler, Owen Fitzpatrick 
da: Viaggio nella PNL




Buona giornata a tutti. :-)




giovedì 6 agosto 2015

Tu non sei i tuoi anni – Ernest Hemingway

Tu non sei i tuoi anni,
nè la taglia che indossi,
non sei il tuo peso
o il colore dei tuoi capelli.
Non sei il tuo nome
o le fossette sulle tue guance,
sei tutti i libri che hai letto,
e tutte le parole che dici
sei la tua voce assonnata al mattino
e i sorrisi che provi a nascondere,
sei la dolcezza della tua risata
e ogni lacrima versata,
sei le canzoni urlate così forte,
quando sapevi di esser tutta sola,
sei anche i posti in cui sei stata
e il solo che davvero chiami casa,
sei tutto ciò in cui credi,
e le persone a cui vuoi bene,
sei le fotografie nella tua camera
e il futuro che dipingi.
Sei fatta di così tanta bellezza
ma forse tutto ciò ti sfugge
da quando hai deciso di esser
tutto quello che non sei.

- Ernest Hemingway -





Sorridono a tutti ed hanno sempre la parola giusta per chiunque, le persone che si fanno carico delle sofferenze altrui.
Piangono in solitudine ma subito dopo sorridono a chi incontrano.
Sono forti e generose, ma hanno un solo difetto.
Non condividono mai le loro fragilità, le loro debolezze.
Non sanno che il troppo dolore accumulato può dilaniare l'anima.

- Agostino Degas -



Oggi stesso smetti di criticare il tuo corpo.
Accettalo com’è senza preoccuparti degli sguardi altrui.
Non ti amano perché sei bella.
Sei bella perché ti amano.

- Alejandro Jodorowsky -


Buona giornata a tutti. :-)

domenica 2 agosto 2015

A tavola il nonno anziano...... - Josè Saramago -

A tavola il nonno anziano, si sporcava sempre perchè non riusciva a portare il cibo alla bocca poichè gli tremava la mano. Eran sempre a litigare per questo, il babbo la mamma ed il bimbo, zitto ascoltava. 
Fu deciso che per risparmiare i troppo frequenti lavaggi di tovaglioli e tovaglie, il vecchio mangiasse davanti alla porta d' ingresso, così poi si dava il cencio e via. 
Gli fu intagliata una scodella apposita di legno e gli fu fatto fare colazione pranzo e cena sulla porta. La mano gli tremava sempre di più, ed era più il cibo che andava in terra di quanto ne mangiasse. 
Andando al lavoro, il babbo, un giorno, vide il figlio col coltellino che stava intagliando un legno, erano ancora quei tempi in cui un ragazzo poteva intagliarsi un giocattolo da solo, senza che venisse dato l' allarme e tutti, colti dal terrore che si facesse male glielo levassero. Starà facendosi un giocattolo, pensò il babbo, e se ne uscì. 
Al suo ritorno la sera, il ragazzo stava ancora intagliando, ed il babbo gli chiede: "Cosa stai facendo, figliolo?" Una ciotola per quando sarete vecchio, padre.... 
Da quella sera il nonno sedette a tavola con tutti ed il figlio premurosamente lo imboccava e gli ripuliva il mento. 

(Josè Saramago)
Fonte: da "Le intermittenze della morte"





Quando due persone crescono insieme, molte volte accadrà che si ritroveranno distanti, perché non possono tenere la stessa andatura; ognuno ha la sua velocità, il suo ritmo di crescita. Ma se ami, puoi aspettare un po' fino a quando l'altro arriva, per poi proseguire mano nella mano.


- Osho -


La medicina non può far molto per i mali che si accompagnano alla senescenza. Non può guarire le malattie cardiovascolari, la maggior parte dei tumori, l'artrite, la sclerosi multipla o la cirrosi avanzata. Qualcuno dei malanni di cui soffrono gli anziani può essere talvolta alleviato. Di massima, le cure dei vecchi che comportano un intervento professionale non soltanto aggravano le loro sofferenze ma, se l'intervento riesce, le protraggono. Sorprende quindi la quantità delle risorse che si spendono per curare la vecchiaia.


- Ivan Illich -





Anche se non puoi entrare,
non allontanarti da me,
tendimi sempre la mano 
anche quando non ti è possibile vedermi,
se tu non lo facessi, 

mi dimenticherei della vita, 

o sarebbe la vita a dimenticarsi di me. 

- Josè Saramago -




Fino a quando si mantiene curiosa, una persona non invecchia mai. 
La curiosità è alla base di ogni conoscenza e di ogni scoperta. 
La vita stessa è una meravigliosa avventura finché c’è curiosità e senso di meraviglia.

- Agostino Degas - 




Perchè gli oggetti acquistano valore con gli anni e le persone con gli anni tendono a non valere più nulla? 
Perchè viviamo in un mondo materializzato, di cose, non di persone, di prezzi , non di valori.... soltanto chi ti vuol bene ti rimane accanto sino alla fine.


Buona giornata a tutti. :-)





sabato 23 maggio 2015

Bellezza - Erma Bombeck -

È anemica, ha una spalla più bassa dell'altra e si mangia le unghie. 
È la donna più bella che io abbia mai visto. 
Ci ha messo più di sessant'anni a diventare così. Il processo per ottenere quel genere di bellezza non può essere accelerato.
Le rughe sulla faccia se le è guadagnate... una alla volta. 
Quella ostinata all'angolo della bocca, che diventava più profonda a ogni «No». 
Quelle sottili sulla fronte, che fecero la loro misteriosa comparsa quando le nacque il primo figlio. 
Ora ha gli occhi protetti da lenti, ma le zampe di gallina si vedono lo stesso. Gli occhi sono giovani, vivaci, irrequieti. 
Sono occhi maturi, che riflettono la storia di una vita. 
Occhi che hanno luccicato di gioia, che si sono riempiti di lacrime di dolore, che si sono serrati all'improvviso per la rabbia, occhi brucianti per il sonno perduto. 
Ora sono limpidi e penetranti, e ti guardano dritto in faccia.
E quel gonfiore diffuso? I bambini troppo stanchi per camminare che bisognava portare in braccio dalla nonna, i sacchetti della spesa da trasportare dalla macchina alla cucina. Ora viene mantenuto dalla vita sedentaria, dal frigorifero pieno e dalla TV.
Il doppio mento viene con l'uso, ci vogliono anni a perfezionarlo. A volte lo si vede solo di profilo, ma c'è. 
Le donne viziate non hanno il doppio mento.
Lo fanno sparire con creme e massaggi. Questo mento invece c'è sempre stato, a sostenere la testa ciondolante quando vegliava in poltrona, la notte, china a lavorare a maglia, a pregare.
Le gambe sono ancora belle, ma il passo è stanco. 
Sono state le corse per prendere l'autobus, le lunghe ore in piedi quando lavorava ai grandi magazzini, le cadute per insegnare alla figlia ad andare in bicicletta. L'incavo delle ginocchia è viola. 
Le mani? Sono piccole, solcate da vene, hanno tremato, accarezzato, si sono rovinate nell'acqua, con i detersivi, le tinture, le schegge, sono state morsicate, piagate, ma non si può fare a meno di restare colpiti quando ci si accorge che l'anulare si è rimpicciolito portando l'anello nuziale. Ci vuol tempo, e altro, per rimpicciolire un dito.
L'altro giorno ho guardato a lungo, attentamente mia madre, e le ho detto: «Mamma, non ti ho mai visto così bella».

«Mi curo molto», è stata la secca risposta.

- Erma Bombeck -




Sono belle le donne mature,
quelle che accolgono
sui loro visi le tracce lasciate dal tempo.
Donne che non si ostinano
a voler apparire perennemente giovani.
Donne dignitose che si accettano come sono,
che curano se stesse e loro interiorità.
Sembrano preziosi ricami le loro rughe,
che un alito di vento improvviso
ha inciso sul volto sorridente.
Sono ricordi, illusioni, delusioni, gioie, sogni.
Sono libri scritti da antichi monaci amanuensi le loro rughe,
ricche di gioventù che sembra recente,
di amore mai spento,
di fuoco sempre acceso sotto il sottile strato di cenere.
Bello guardare dalla finestra dalla vita
l’ennesimo giorno di sole e di aria fresca
per non dimenticare le antiche primavere.
E’ bello leggere tra le rughe
il sorriso di sempre, l’attimo ormai vissuto,
il ricordo sempre vivo, la passione mai sopita.
Grazie al cuore che non è mai stanco di emozioni,
grazie alla vita che non smette mai di sorprendere.

- Agostino Degas -




Essere giovani vuol dire tenere aperto l'oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro. 

- Bob Dylan - 





Buona giornata a tutti. :-)






sabato 7 marzo 2015

Certe volte le donne vivono “addormentate” - Oberhammer Simona

Certe volte le donne vivono “addormentate”.
Mangiano dormendo.
Lavorano dormendo.
Amano dormendo.
Fanno shopping dormendo.
Si sposano dormendo.
Fanno progetti di vita dormendo.
Sono di tutte le età queste donne. Di tutte le nazionalità. Di tutte le classi sociali. Di tutti i livelli culturali.
Le puoi incontrare per strada, di fronte a casa, all’uscita dal cinema, in treno, al supermercato.
Fanno tutto ciò che devono fare, dormendo.
Poi, certe volte, inaspettatamente succede qualcosa: si svegliano!
Non è un momento facile.
Si guardano intorno e si chiedono: «Ma dove sono?».
Mentre se lo chiedono vedono tutto ciò che prima era di fronte ai loro occhi in modo nuovo.
«Non ha la stessa luce » pensano dubbiose. «Non sembra la stessa cosa».
È il momento del travaglio. In cui ci si sente strane, scombussolate.
«Ma come ho vissuto fino ad ora? » si domandano.
Forse hanno trent’anni, forse settanta. Non importa.
Il risveglio è uguale per tutte: traumatico.
Però il risveglio è anche affascinante.
Ci si arrabbia con se stesse all’inizio.
Perché quando si viveva con gli occhi chiusi si amava l’uomo sbagliato.
Ci si faceva sfruttare dagli altri.
Si sceglievano cose che non piacevano, solo per far contenti tutti.
Ci si considerava poco capaci.
Oppure ci si sentiva troppo capaci e ci si arroccava da qualche parte.
«Che rabbia » esclamano le donne all’inizio. Quanto tempo ho buttato. Quante occasioni ho perduto…
Ma all’anima non importa del passato. Non importa del tempo.
All’anima importa del risveglio.
Lei ha solo un timore: che tu ti riaddormenti.
Accade: è un momento critico il risveglio.
Può succedere di fuggire: chiudendo gli occhi di nuovo.

Se ti sei svegliata non farlo…la vita ti aspetta… e tu meriti di viverla…

- Simona Oberhammer -
da : La Via Femminile 





Lungo i bivi della tua strada, incontri le altre vite, conoscerle o non conoscerle, viverle a fondo o lasciarle perdere, dipende soltanto dalla scelta che fai in un attimo; anche se non lo sai, tra proseguire dritto o deviare, spesso si gioca la tua esistenza e quella di chi ti sta vicino.

- Susanna Tamaro - 

Illustrazione: ( Rechka on deviantART) 

Non è da tutti riuscire a capire ed amare le donne difficili, spigolose, quasi inaccessibili. Solo apparentemente sono solari ed estroverse, anche sicure di sé, ma in realtà sempre diffidenti e insicure, sempre sulla difensiva. 
E si tengono tutto dentro. 
Non guardatele troppo negli occhi, perché non vogliono far vedere a nessuno la loro rabbia, delusione, paura, fragilità. 
La solitudine le accompagna, anche quando hanno decine di corteggiatori. Perché amano ma non dipendono mai dall’amore, da quell'amore che per loro è solo un sogno. 
E sono dure, prima di tutto con se stesse. 
Solo chi sa guardare “oltre” il sorriso riesce a vedere il muro impenetrabile che hanno eretto. Che difende la loro interiorità ricca ma ferita, spaventata. 
La loro sensibilità troppe volte ferita. Il difficile vissuto che solo loro conoscono. Perché sono donne spigolose, difficili, quasi inaccessibili. 
Quelle con l’anima in fiamme e il sorriso splendente.

(©Agostino Degas)


Da donna a donna 

"L'arrivo di Maria da Elisabetta, è presentato dall'evangelista con solennità e con una sorpresa iniziale: Maria "entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta" (Lc 1,40).
L'affronto che Maria fa a Zaccaria è grave.
Lei avrebbe dovuto dirigere il suo saluto prima al padrone di casa, il sacerdote Zaccaria e poi alla moglie. Maria ignora Zaccaria Lei è portatrice dello Spirito e questo non può essere comunicato al sacerdote che è rimasto incredulo e sordo alla voce del Signore.(Lc 1,20).
Come l'angelo Gabriele, messaggero di vita, entrò da Maria e la salutò (Lc1,28),ugualmente Maria piena di vita entra e saluta Elisabetta. Questo saluto si dirige da donna a donna.
Quel che accomuna le due donne, l'anziana e la giovane, è che in entrambe palpita una nuova vita.
Per questo il saluto non coinvolge il sacerdote, chiuso alla novità e refrattario alla speranza, ma solo alle due donne, la vergine e la sterile, quelle che contro ogni speranza e aspettativa si sono aperte alla vita."

Padre Alberto Maggi
Da: “Non ancora Madonna. Maria secondo i Vangeli”




Buona giornata a tutti. :-)







martedì 3 febbraio 2015

Eros è l'acqua – Gioconda Belli -

Tra le tue gambe
il mare mi mostra strane scogliere coralline
rocce superbe coralli magnifici
contro la mia grotta di conchiglia madreperlata
tu mollusco di sale segui la corrente
l'acqua scarsa scopre le pinne
mare nella notte con lune sommerse
il tuo ondeggiare brusco di polipo focoso
accelera le mie branchie il mio pulsare di spugna
i cavalli minuscoli fluttuanti tra gemiti
aggrovigliati in lunghi pistilli di medusa.
Amore tra delfini
a balzi ti tuffi sul mio fianco leggero
ti accolgo in silenzio ti guardo tra bollicine
le tue risa cerco con la bocca spuma
leggerezza dall'acqua ossigeno dalla tua
vegetazione di clorofilla.
Dagli occhi argentati
fluisce il lungo sguardo finale
ed emergiamo da corpo acquatico
siamo di nuovo carne
una donna e un uomo
Tra le rocce. 


- Gioconda Belli - 
Da L'occhio della donna, E/O 1998
Traduzione di Margherita D'Amico





"Le donne, con rare eccezioni, sono più intelligenti di noi, o perlomeno, più sincere con se stesse rispetto a ciò che vogliono. 
Che poi te lo facciano sapere o meno è un altro paio di maniche". 

- Carlos Ruiz Zafòn -




Il più bel regalo che possiamo fare alle persone a noi care è il nostro tempo, cioè la nostra vita. 
Non è mai tempo perso, quello dedicato alle persone per noi importanti. 
Tutti i momenti a loro dedicati diventano ricordi che profumano di vita. 
Chi ama veramente, il tempo lo trova sempre. Perché il tempo è una scelta. 
La scelta di dare sempre la priorità ai sentimenti, alle emozioni. 

- Agostino Degas -






Buona giornata a tutti. :-)







venerdì 23 gennaio 2015

Veleno gratuito - Simona Oberhammer -

Certe volte le parole non sono buone, scorrono avvelenate, come sorsate amare che uccidono poco a poco.
Sono le parole che diciamo quando parliamo male degli altri, sono le parole che lanciamo come coltelli affilati quando siamo arrabbiate, sono le parole che bisbigliamo a noi stesse quando non ci piacciamo, soffocano l’autostima e imbavagliando anima.
È il veleno gratuito delle critiche senza una rielaborazione positiva, delle offese buttate sul tavolo con la mano che sbatte sopra, dei rancori sputati in faccia, dei torti prima ingoiati e poi vomitati. 
Non è facile, lo so.
Il veleno gratuito certe volte sembra la soluzione più facile. 
“E’ più forte di me“. “Evitare di criticare gli altri mi riesce difficile“. “Quando sbaglio non riesco a non darmi della stupida“. “Quando mi arrabbio perdo la pazienza, vado in escandescenza e dico di tutto“.
Ci vuole poco ad avvelenarsi la vita perché certe volte è più semplice usare le critiche al posto degli apprezzamenti, la discussione arrabbiata al posto di quella serena, oppure stare zitte per un bel po’ subendo i comportamenti degli altri e poi allagare tutto come un fiume in piena quando non ne possiamo più. È veleno sputato contro gli altri, è veleno iniettato a se stesse come una punizione da subire.
Ma c’è un antidoto: la connessione con la nostra anima.
Se alziamo gli occhi lei c’è sempre, vicina a noi. Ci guarda con amore anche mentre spargiamo veleno gratuito nella vita. E poi ci mostra un nuovo modo di fare, in sintonia con le sue parole…

- Simona Oberhammer -
da : La Via Femminile 
https://www.facebook.com/simonaoberhammer




Esistono donne che meriterebbero solo giornate di sole. 
E invece arrivano anche i giorni di pioggia, di malinconia.
In cui chiudono la loro porta al mondo 
e si lasciano avvolgere dal silenzio. 

Per ascoltarsi, per tornare a volersi bene,
a riassaporare le belle giornate di sole.
Per asciugarsi l'anima.
Perché a queste donne è sufficiente aspettarsi,
per vedersi ritornare…
A vedere l’arcobaleno dopo la pioggia.
A sorridere, a risplendere.

(©Agostino Degas) - Copyright©2014 - L. 633/1941





Le delusioni della vita sono proporzionate alla stima ed alla fiducia che riponevamo nelle persone che ci tradiscono. Le più grandi delusioni arrivano proprio dalle persone a noi più vicine, quelle che credevano più amiche o che amavamo.

Perché le delusioni più dolorose e più difficili da accettare non sono mai anonime. Hanno nome, cognome e indirizzo che conosciamo benissimo. 



“Mi dispiace che il mio atteggiamento venga scambiato per la mia personalità.
La mia personalità è quello che sono.
Il mio atteggiamento dipende da chi sei.”






Io non risolvo i miei problemi.
Correggo i miei pensieri.
E i miei problemi si risolvono da soli.





Buona giornata a tutti.  :-)