e m’alzo ardendo.
Tu tra tutti gli esseri
hai il diritto
di vedermi debole.
si desidera sedurre ed essere sedotti.
- Charles Baudelaire -
Buona giornata a tutti :-)
Buona giornata a tutti :-)
Ogni giorno è uguale
a se stesso,
se lo osservi con
occhi spenti.
Ogni giorno può ucciderti un po',
se rifiuti di viverlo
per quello che è:
è solo un giorno ed è
diverso da ogni altro.
Già... Ogni giorno è un giorno nuovo.
Accoglilo con amore e vivilo per intero,
perchè dura troppo
poco
per capire che è
passato e non ritorna più.
Positive Man
A me sembra che starei sempre
bene là dove non sono.
- Charles Baudelaire -
- Karl Barth -
Si va costituendo una dittatura del relativismo che
non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il
proprio io e le sue voglie.
Noi, invece, abbiamo un’altra misura: il Figlio di
Dio, il vero uomo.
E’ lui la misura del vero umanesimo.
“Adulta” non è una fede che segue le onde della
moda e l’ultima novità: adulta e matura è una fede profondamente radicata
nell’amicizia con Cristo. E’ quest’amicizia che ci apre a tutto ciò che è buono
e ci dona il criterio per discernere tra vero e falso, tra inganno e verità.
- Card. J. Ratzinger, Omelia Missa Pro Eligendo Romano Pontefice, 18 aprile 2005 -
Sono stupendi i trent'anni, ed anche i
trentuno, i trentadue, i trentatré, i trentaquattro, i trentacinque! Sono
stupendi perché sono liberi, ribelli, fuorilegge, perché è finita l'angoscia
dell'attesa, non è incominciata la malinconia del declino, perché siamo lucidi,
finalmente, a trent'anni! Se siamo religiosi, siamo religiosi convinti. Se
siamo atei, siamo atei convinti. Se siamo dubbiosi, siamo dubbiosi senza
vergogna. E non temiamo le beffe dei ragazzi perché anche noi siamo giovani,
non temiamo i rimproveri degli adulti perché anche noi siamo adulti.
Non temiamo il peccato perché abbiamo capito che il peccato è un punto di vista, non temiamo la disubbidienza perché abbiamo scoperto che la disubbidienza è nobile.
Non temiamo la punizione perché
abbiamo concluso che non c'è nulla di male ad amarci se ci incontriamo, ad
abbandonarci se ci perdiamo: i conti non dobbiamo più farli con la maestra di
scuola e non dobbiamo ancora farli col prete dell'olio santo. Li facciamo con
noi stessi e basta, col nostro dolore da grandi. [...]
Siamo un campo di grano maturo, a trent'anni, non più acerbi e non ancora secchi: la linfa scorre in noi con la pressione giusta, gonfia di vita. È viva ogni nostra gioia, è viva ogni nostra pena, si ride e si piange come non ci riuscirà mai più, si pensa e si capisce come non ci riuscirà mai più.
Abbiamo raggiunto la cima della montagna e tutto
è chiaro là in cima: la strada per cui siamo saliti, la strada per cui
scenderemo. Un po' ansimanti e tuttavia freschi, non succederà più di sederci
nel mezzo a guardare indietro e in avanti, a meditare sulla nostra fortuna.
Il tempo prezioso delle persone mature
“Ho contato i miei anni ed ho scoperto
che ho meno tempo da vivere rispetto a quanto ho vissuto finora.
Mi sento come quel bimbo cui regalano
un pacchetto di dolci: i primi li mangia con piacere, ma quando si accorge che
gliene rimangono pochi, comincia a gustarli intensamente.
Non ho più tempo per riunioni
interminabili, in cui si discutono statuti, procedimenti e regolamenti interni,
sapendo che alla fine non si concluderà nulla. Non ho più tempo per sopportare
persone assurde che, oltre che per l’età anagrafica, non sono cresciute per
nessun altro aspetto. Non ho più tempo, da perdere per sciocchezze. Non voglio
partecipare a riunioni in cui sfilano solo “Ego” gonfiati. Non ho più tempo per
i manipolatori, gli arrivisti, gli approfittatori. Mi disturbano gli invidiosi.
Ho poco tempo per discutere di beni materiali o posizioni sociali.
Amo l’essenziale, perché la mia anima
ora ha fretta. Adesso voglio vivere tra esseri umani sensibili. Gente che
sappia amare e burlarsi dei suoi errori. Gente che non si vanti dei suoi lussi
e delle sue ricchezze. Gente che non sfugga alle sue responsabilità. Gente che
difenda la dignità umana. Voglio circondarmi di gente che desideri vivere con
onestà e rettitudine. Perché solo l’essenziale fa sì che la vita valga la pena
viverla.
Ho fretta per vivere con l’intensità
che solo la maturità ci può dare. Il mio obiettivo, é andar via in pace con i
miei cari e con la mia coscienza. Abbiamo due vite e la seconda inizia quando
ti rendi conto che ne hai solo una.”
Mohandas Karamchand Gandhi (Porbandar, 2 ottobre
1869-Nuova Delhi, 30 gennaio 1948) politico e filosofo indiano. Lo si conosce
soprattutto con il nome di Mahatma; importante guida spirituale
per l’India dove è stato riconosciuto Padre della nazione e il
giorno della sua nascita, il due di ottobre, è un giorno festivo. Questa data è
stata dichiarata anche Giornata internazionale della nonviolenza dall’Assemblea
generale delle Nazioni Unite. Gandhi è stato uno dei pionieri della resistenza
all’oppressione tramite la disobbedienza civile di massa che ha portato l’India
all’indipendenza dall’Inghilterra. Gandhi è stato l’ispiratore dei numerosi
movimenti di difesa dei diritti civili e a lui si sono ispirati grandi
personaggi come Martin Luther King, Neelson Mandela, Aung San Suu Kyi.
L'appellativo Mahatma che molti, tra cui il poeta Rabindranath Tagore(http://leggoerifletto.blogspot.com/2010/12/se-tu-non-parli-rabindranath-tagore.html) associarono
a Gandhi, è un termine sancrito di venerazione il cui significato
letterale è "grande anima". Gandhi fu assassinato il 30 gennaio 1948
da un fanatico indù. “Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.” Chi sei tu, lettore Chi sei tu, lettore che leggi le mie parole tra un centinaio d’anni? Non posso inviarti un solo fiore della ricchezza di questa primavera, una sola striatura d’oro delle nubi lontane. Apri le porte e guardati intorno. Dal tuo giardino in fiore cogli ricordi fragranti dei fiori svaniti un centinaio d’anni fa. Nella gioia del tuo cuore possa tu sentire la gioia vivente che cantò in un mattino di primavera, mandando la sua voce lieta attraverso un centinaio d’anni - Tagore - Rabindranath Tagore, (Calcutta, 6 maggio 1861 – Santi
Neketan, 7 agosto 1941), è stato un poeta, drammaturgo, scrittore e filosofo
indiano, insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1913. Baldassarre Longoni - Mattino di primavera, 1900 Buona giornata a tutti :-) |