Pontefice del Dio vivo, tu sei stato sulla
terra "il muro di bronzo, la colonna di ferro" (Ger 1,18) di cui
parla il Profeta; e la tua indomabile costanza ha preservato dalla violenza e
dalle insidie dei suoi numerosi nemici il gregge che ti era stato affidato.
Ben
lungi dal disperare, alla vista dei pericoli il tuo coraggio s'innalzava come
una diga che si costruisce sempre più alta a misura che le acque
dell'inondazione arrivano più minacciose.
Per mezzo tuo gl'invadenti flutti
dell'eresia si sono arrestati, l'invasione musulmana è stata respinta, e
abbassato l'orgoglio della Mezzaluna.
Il Signore ti fece l'onore di sceglierti
per rivendicare la sua gloria ed essere il liberatore del popolo cristiano;
ricevi, insieme al nostro atto di riconoscenza, l'omaggio delle nostre umili
felicitazioni.
Pure per tuo mezzo la Chiesa, che usciva da una terribile crisi,
ritrovò la sua bellezza.
La vera riforma, quella che si compie attraverso
l'autorità, fu applicata senza debolezze dalle tue mani, altrettanto ferme che
pure.
Il culto divino, rinnovato dalla pubblicazione di libri Liturgici, ti
deve il suo progresso, e la sua restaurazione; e nei sei anni del tuo breve ma
laborioso pontificato, molte opere assai feconde furono compiute.
Adesso,
Pontefice santo, ascolta i voti della Chiesa militante, i cui destini furono,
per qualche tempo, affidati alle tue mani.
Anche morendo, implorasti per lei,
in nome del Salvatore risuscitato, la protezione contro i pericoli, ai quali
era ancora esposta.
Vedi come ai nostri giorni in quale stato ha ridotto quasi
l'intera cristianità il dilagare dell'errore.
Per far fronte a tutti i nemici
che l'assediano, la Chiesa non ha più che le promesse del suo divin fondatore;
gli appoggi visibili le mancano tutti assieme; non le restano più che i meriti
della sofferenza e le risorse della preghiera.
Unisci le tue suppliche alle
sue, dimostrandoci, così, che sèguiti sempre ad amare il gregge del Maestro.
Proteggi a Roma la cattedra del tuo successore, esposta agli attacchi più
violenti ed astuti. Prìncipi e popoli cospirano contro il Signore e contro il
suo Cristo.
Allontana i flagelli che minacciano l'Europa, così ingrata verso la
Madre sua, così indifferente agli attentati commessi contro colei a cui tutto
deve.
Illumina i ciechi, confondi i perversi; ottieni che la fede illumini
finalmente tante intelligenze smarrite, che scambiano l'errore per la verità,
le tenebre per la luce.
In mezzo a questa notte così buia e così minacciosa, i
nostri sguardi, o santo Pontefice, discernono le pecorelle fedeli: benedicile,
sostienile e ne accresci il loro numero.
Uniscile al tronco dell'albero che non
può perire, affinché esse non siano disperse dalla tempesta.
Rendile sempre più
fedeli verso la fede e le tradizioni della santa Chiesa che è la loro unica
forza, in mezzo a questo dilagare dell'errore che minaccia di tutto asportare.
Conserva alla Chiesa il sacro Ordine nel quale tu fosti elevato a così alti
destini; moltiplica nel suo seno quelle generazioni di uomini potenti in opere
e parole, pieni di zelo per la fede e per la santificazione delle anime, quali
noi ammiriamo nei suoi Annali, quali noi veneriamo sugli altari.
Finalmente
ricordati, o Pio, che sei stato il Padre del popolo cristiano, e seguita ad
esercitare ancora questa prerogativa sulla terra, per mezzo della tua potente
intercessione, fino a che sia completo il numero degli eletti.
(da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico.
- II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e
P. Suffia, Alba, 1959, p. 612-616)
O Dio, che hai scelto il Papa san Pio V
per la difesa della fede ed
il rinnovamento della preghiera liturgica,
concedi anche a noi di
partecipare con vera fede e carità
operosa ai tuoi santi misteri.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
(dalla liturgia)
Adesso, Pontefice santo, ascolta i voti della Chiesa militante, i cui destini furono, per qualche tempo, affidati alle tue mani.
Anche morendo, implorasti per lei, in nome del Salvatore risuscitato, la protezione contro i pericoli, ai quali era ancora esposta.
Vedi come ai nostri giorni in quale stato ha ridotto quasi l'intera cristianità il dilagare dell'errore. Per far fronte a tutti i nemici che l'assediano, la Chiesa non ha più che le promesse del suo divin fondatore; gli appoggi visibili le mancano tutti assieme; non le restano più che i meriti della sofferenza e le risorse della preghiera.
Unisci le tue suppliche alle sue, dimostrandoci, così, che sèguiti sempre ad amare il gregge del Maestro.
Proteggi a Roma la cattedra del tuo successore, esposta agli attacchi più violenti ed astuti.
Prìncipi e popoli cospirano contro il Signore e contro il suo Cristo.
Allontana i flagelli che minacciano l'Europa, così ingrata verso la Madre sua, così indifferente agli attentati commessi contro colei a cui tutto deve.
Illumina i ciechi, confondi i perversi; ottieni che la fede illumini finalmente tante intelligenze smarrite, che scambiano l'errore per la verità, le tenebre per la luce.
In mezzo a questa notte così buia e così minacciosa, i nostri sguardi, o santo Pontefice, discernono le pecorelle fedeli: benedicile, sostienile e ne accresci il loro numero.
Uniscile al tronco dell'albero che non può perire, affinché esse non siano disperse dalla tempesta.
Rendile sempre più fedeli verso la fede e le tradizioni della santa Chiesa che è la loro unica forza, in mezzo a questo dilagare dell'errore che minaccia di tutto asportare.
Conserva alla Chiesa il sacro Ordine nel quale tu fosti elevato a così alti destini; moltiplica nel suo seno quelle generazioni di uomini potenti in opere e parole, pieni di zelo per la fede e per la santificazione delle anime, quali noi ammiriamo nei suoi Annali, quali noi veneriamo sugli altari.
Finalmente ricordati, o Pio, che sei stato il Padre del popolo cristiano, e seguita ad esercitare ancora questa prerogativa sulla terra, per mezzo della tua potente intercessione, fino a che sia completo il numero degli eletti. Amen.
Buona giornata a tutti. :-)