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venerdì 17 maggio 2024

Il legno inutile - don Bruno Ferrero

 In un angolo sperduto del mondo, nel folto di una foresta fittissima, c'era una scaletta. 
Era una semplice scala a pioli, di vecchio legno stagionato e usurato. Era circondata da abeti, lacci, betulle. Alberi stupendi. Là in mezzo sembrava davvero una cosa meschina.
I boscaioli che lavoravano nella foresta, un giorno, arrivarono fin là. Guardarono la scala con commiserazione: "Ma che robaccia è?" esclamò uno.
"Non è buona neanche da bruciare" disse un altro.
Uno di loro impugnò l'ascia e l'abbatté con due colpi ben assestati. 
Venne giù in un attimo. Era davvero una cosa da niente. I boscaioli si allontanarono ridacchiando.
Ma quella era la scala su cui ogni sera si arrampicava l'omino che accendeva le stelle.
Da quella notte il cielo sulla foresta rimase senza stelle.

C'è una scala anche dentro di te. Paragonata alle tante cose che ti vengono offerte ogni giorno è un niente. Ma è la scala che serve per salire ad accendere le stelle nel tuo cielo.
Si chiama preghiera.

- don Bruno Ferrero - 
da: "A volte basta un raggio di sole"


"Una sera, anzi una notte, mentre ero in attesa del sonno che tardava ad arrivare, mi sono seduto in un campo, ascoltando la conversazione tranquilla di alcuni agricoltori vicini.
Parlavano di cose molto semplici, anche se nessuna di esse era grossolana o frivola come accade in altre classi sociali. I nostri contadini parlano raramente e quando lo fanno è per dire qualche cosa di necessario, sensibile, e, a volte, di saggio.
Alla fine essi tacquero, come se la maestà serena e solenne della notte, senza luna ma brulicante di stelle, aveva fatto scendere un misterioso incantesimo su quelle anime semplici .
Rompendo il silenzio, ma non l'incantesimo, la voce rustica di un corpulento, tarchiato contadino, che giaceva disteso sul prato, con gli occhi fissi alle stelle, esclamò, quasi come se stesse obbedendo ad una profonda ispirazione: "Come sono belle! Eppure alcuni dicono che Dio non esiste."

L'ho ripetuta a me stesso molte volte da allora, la frase di quel vecchio contadino del luogo. Dopo mesi di arido studio, quella frase toccò la mia mente e il mio cuore in modo così vivido che ancora adesso mi ricordo di quella semplice scena come se fosse ieri.

Quel contadino umbro non sapeva nemmeno leggere, ma nel suo cuore, tutelato da una vita onesta e laboriosa, c'era un piccolo angolo in cui la luce di Dio scese con potenza non molto inferiore a quella dei profeti e forse superiore a quella dei filosofi".

-  Enrico Fermi - 



Ti ringrazio Dio dei cieli per la straordinaria grazia di potere stare di fronte a te.
Grazie per avermi mandato lo Spirito Santo e di avermi colmato con ogni suo dono.
Grazie per l’amore e la gioia, la pace e la pazienza, la bontà e l’autocontrollo.
Grazie per questa preghiera di Adorazione.
Ti ringrazio per la gioia di totale resa a te.
Grazie per la mia sincera penitenza, di avere provato il tuo perdono.
Grazie di avermi dato il coraggio per poterti pregare nel bisogno.
Ti ringrazio perché mi porti alla completa e sincera conversione, distruggendo in me le vecchie abitudini.
Grazie per la grazia di poterti ascoltare e crescere nella fede in te.
Grazie per il tuo disegno su di me.



Buona giornata a tutti. :-)

mercoledì 15 maggio 2024

Preghiera a Nostra Signora di Sheshan, Cina

 


Vergine Santissima, Madre del Verbo incarnato e Madre nostra,
venerata col titolo di "Aiuto dei cristiani" nel Santuario di Sheshan,
verso cui guarda con devoto affetto l’intera Chiesa che è in Cina,
veniamo oggi davanti a te per implorare la tua protezione.
Volgi il tuo sguardo al Popolo di Dio e guidalo con sollecitudine materna sulle strade della verità e dell’amore, affinché sia in ogni circostanza fermento di armoniosa convivenza tra tutti i cittadini.

Con il docile "sì" pronunciato a Nazaret tu consentisti
all’eterno Figlio di Dio di prendere carne nel tuo seno verginale
e di avviare così nella storia l’opera della Redenzione,
alla quale cooperasti poi con solerte dedizione,
accettando che la spada del dolore trafiggesse la tua anima,
fino all’ora suprema della Croce, quando sul Calvario restasti
ritta accanto a tuo Figlio che moriva perché l’uomo vivesse.

Da allora tu divenisti, in maniera nuova, Madre
di tutti coloro che accolgono nella fede il tuo Figlio Gesù
e accettano di seguirlo prendendo la sua Croce sulle spalle.
Madre della speranza, che nel buio del Sabato santo andasti
con incrollabile fiducia incontro al mattino di Pasqua,
dona ai tuoi figli la capacità di discernere in ogni situazione,
fosse pur la più buia, i segni della presenza amorosa di Dio.

Nostra Signora di Sheshan, 
sostieni l’impegno di quanti in Cina, tra le quotidiane fatiche, continuano a credere, a sperare, ad amare, affinché mai temano di parlare di Gesù al mondo e del mondo a Gesù.

Nella statua che sovrasta il Santuario tu sorreggi in alto tuo Figlio,
presentandolo al mondo con le braccia spalancate in gesto d’amore.
Aiuta i cattolici ad essere sempre testimoni credibili di questo amore,
mantenendosi uniti alla roccia di Pietro su cui è costruita la Chiesa.

Madre della Cina e dell’Asia, prega per noi ora e sempre. Amen!

- papa Benedetto XVI -



Prayer to Our Lady of Sheshan - China

Virgin Most Holy, Mother of the Incarnate Word and our Mother, venerated in the Shrine of Sheshan under the title "Help of Christians", the entire Church in China looks to you with devout affection. W
e come before you today to implore your protection. Look upon the People of God and, with a mother’s care, guide them along the paths of truth and love, so that they may always be a leaven of harmonious coexistence among all citizens.

When you obediently said "yes" in the house of Nazareth, you allowed God’s eternal Son to take flesh in your virginal womb and thus to begin in history the work of our redemption. You willingly and generously cooperated in that work, allowing the sword of pain to pierce your soul, until the supreme hour of the Cross, when you kept watch on Calvary, standing beside your Son, who died that we might live.

From that moment, you became, in a new way, the Mother of all those who receive your Son Jesus in faith and choose to follow in his footsteps by taking up his Cross. Mother of hope, in the darkness of Holy Saturday you journeyed with unfailing trust towards the dawn of Easter. Grant that your children may discern at all times, even those that are darkest, the signs of God’s loving presence.

Our Lady of Sheshan, sustain all those in China, who, amid their daily trials, continue to believe, to hope, to love. May they never be afraid to speak of Jesus to the world, and of the world to Jesus. In the statue overlooking the Shrine you lift your Son on high, offering him to the world with open arms in a gesture of love. 
Help Catholics always to be credible witnesses to this love, ever clinging to the rock of Peter on which the Church is built. 
Mother of China and all Asia, pray for us, now and for ever. Amen!

- pope Benedict XVI - 



La Cattedrale di Sheshan

La Cattedrale di SheShan è una chiesa cattolica sorta dove, nel 1863, fu costruito in un primo tempio, in una collina nei pressi a della città di Shangai. Deve il nome alla sua collocazione sulla cima occidentale di SheShan, una collina del Distretto di Songjiang, a ovest dell'area metropolitana di Shanghai. È il più grande edificio di culto cristiano di tutta l'Asia orientale, meta di pellegrini provenienti dall'intera Asia. La chiesa occupa un'area di un ettaro ed è alta circa 20 metri. È a forma di croce latina, secondo la struttura della Basilica. Vi sono tre ingressi: a nord, ad ovest e a sud. La porta principale guarda a sud-ovest. La navata è lunga 55,81 metri e larga 24,68 metri. Il soffitto è posto a 16,46 metri. Vi sono 3000 posti a sedere. L'altare è sul lato orientale, è fatto di marmo con decorazioni in oro e giada intarsiata. L'esterno della chiesa è in prevalenza fatto di granito. Parte del tetto è coperta da tegole cinesi smaltate. Il campanile si trova nell'angolo a sud-est. Misura 38 metri. Sulla sua cima vi è la statua di bronzo della Madonna con il Bambino, alta 4,8 metri ("Nostra Signora di Zose"). Durante la rivolta dei Taiping, alcuni missionari gesuiti acquistarono un appezzamento di terreno sulle pendici meridionali della collina. In quel luogo c'era un monastero buddista in rovina. Le costruzioni rimaste vennero demolite e furono costruiti un piccolo edificio usato come residenza dei missionari e una cappella. Sulla cima della collina, sul luogo dove si trovava una stanza Maitreya, venne eretto un piccolo padiglione in cui fu collocata una statua della Madonna. 



Nel giugno 1870, a causa di disordini scoppiati a Tianjing vennero bruciate le chiese del luogo. I gesuiti di Shanghai pregarono presso la statua della Madonna e fecero voto di costruire una chiesa in suo onore in cambio della sua protezione. In seguito, si iniziò a costruire la chiesa. Il legno venne inviato da Shanghai e la pietra fu comprata in Fujian. Si portarono a mano tutti i materiali da costruzione sulla collina. In due anni, la chiesa era completata. La prima chiesa aveva la forma di una croce e incorporava caratteristiche architettoniche sia cinesi sia occidentali. Una veranda sorretta da dieci colonne fu posta all'ingresso. Davanti alla chiesa, furono collocati otto leoni di pietra. Nel 1894, si aggiunsero molte costruzioni accessorie: una cappella a metà strada salendo la collina, un santuario dedicato al Sacro Cuore, alla Madonna e a San Giuseppe Lungo il sentiero che conduce alla chiesa furono costruite quattordici stazioni della Via Crucis. Nel 1925, la chiesa esistente sembrava inadeguata, molto indietro rispetto ad altre chiese di Shanghai quanto a dimensioni e decorazioni. Perciò, venne demolita e ricostruita. Poiché il prete e architetto portoghese (Ye Zhaochang) era molto rigoroso sulla qualità della costruzione, ci vollero dieci anni perché l'intero progetto avesse termine. La chiesa, infatti, venne terminata nel 1935. 

Nel 1942, il papa Pio XII eresse la Cattedrale di SheShan a Basilica minore. Nel 1946, la Santa Sede incoronò la statua di Nostra Signora di Zose, posta sulla cima del campanile. (Zose è come gli abitanti di Shanghai pronunciano il termine SheShan). Dopo la rivoluzione comunista del 1949, la Cattedrale di SheShan subì gravi danni durante la Rivoluzione culturale: vennero distrutte le vetrate colorate della chiesa, le sculture lungo la Via Dolorosa, la statua in cima al campanile e molte altre opere d'arte. Al termine della Rivoluzione culturale, si cominciò a riparare i danni. All'inizio, la statua fu sostituita con una semplice croce di ferro. Poi, nel 2000, venne posizionata una nuova statua.



Le 14 stazioni della Via Crucis sono situate ad ogni curva del sentiero che sale la ripida collina che porta alla chiesa. A metà strada, in uno spiazzo ci sono due cappelle, una per la devozione al Sacro Cuore e l'altra alla Santa Madre. Nelle vicinanze, si trova la Stazione di SheShan dell'Osservatorio astronomico di Shanghai, costruito inizialmente dai Gesuiti. Nel 1874, papa Pio IX dichiarò che i pellegrini che si recavano a SheShan in maggio (il mese dedicato alla Santa Madre) avrebbero ricevuto l'indulgenza plenaria. Per questo, pellegrini provenienti da tutta la Cina iniziarono a riunirsi a SheShan in maggio, una pratica che continua ancora oggi. I pellegrini viaggiano in lungo e in largo per fare il loro pellegrinaggio annuale a SheShan, pregano lungo la Via Crucis il Santo Rosario e partecipano alla Messa in questo luogo santo. Per tradizione, molti dei Cattolici della zona erano pescatori e facevano il pellegrinaggio in barca. Questa tradizione continua tra i Cattolici del luogo, per cui in maggio le insenature attorno a SheShan spesso si riempiono di barche.





Preghiera per la sera

Vengo a te, Signore, in questa sera.
Rifletto davanti a te sulle vie che ho percorso oggi,
sulle parole che ho pronunciato,
sul lavoro che ho realizzato.
Penso agli uomini che hanno incrociato la mia vita.
E adesso vengo verso di te con tutto quello che ho e che sono:
con la mia fede modesta e la mia speranza timida.
Accoglimi nella comunità dei tuoi amici.

Buona giornata a tutti :-)

sabato 11 maggio 2024

La Madre, 1933 - Giuseppe Ungaretti

                                            E il cuore quando d’un ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d’ombra,
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.

In ginocchio, decisa,
Sarai una statua di fronte all’Eterno,
Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.

Alzerai tremante le vecchie braccia,
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.

E solo quando m’avrà perdonato,
Ti verrà desiderio di guardarmi.

Ricorderai d’avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro.


- Giuseppe Ungaretti - 
"Sentimento del tempo", 1933



"«Ecco, prendi te per esempio. Tu sei unico», spiegò la mamma, «e anch’io sono unica, ma se ti abbraccio non sei più solo e nemmeno io sono più sola».
«Allora abbracciami», disse Ben stringendosi alla mamma.
Lei lo tenne stretto a sé. Sentiva il cuore di Ben che batteva. Anche Ben sentiva il cuore della mamma e l’abbracciò forte forte.
«Adesso non sono solo», pensò mentre l’abbracciava, «adesso non sono solo. Adesso non sono solo».

«Vedi», gli sussurrò mamma, «proprio per questo hanno inventato l’abbraccio»"
- David Grossman - 
"L'abbraccio"


Ninna nanna per mia madre

Dormi, dormi, cara mamma,
dormono i tuoi nipoti dolci,
dormono, lavati, i piatti,
dorme fresco anche il bucato,
dormono le scale stanche
del mio nido di pietra,
dorme silenzioso il grillo
nel campanello della porta,
dorme la tua vecchia casa,
dorme, sotto terra, la vigna.
Dormi! E nel sogno, vicino al mare,
sentiti una ragazza,
e accanto ad una corda,
sentiti una bambina.
Rivediti ancor prima:
quando eri senza ricordi
una piccola piccina.
Dormi, madre mia incanutita,
dormi, madre mia amata!

- Grigore Vieru -
(1935-2009)

poeta moldavo, più volte candidato al Nobel per la Pace

Immagine: Claude Monet - "Camille Monet con bambino", 1875

Per le Mamme che ormai vivono solo nel cuore e nel ricordo

"Eri un roseto. Il fiato che si smorza
fu il tuo dono più tuo, estrema rosa.
Chi scrisse su una tomba “qui riposa”
non sa dove comincia la tua forza"
 - Maria Luisa Spaziani - 

"A mia madre" in : "Transito con catene", 1977

dipinto: Maternità - P. Picasso

La donna è la protezione e quasi la dimora di altre anime che in lei possono svilupparsi. Questa duplice funzione di compagna dell'anima e di madre delle anime, non è limitata agli stretti confini dei rapporti matrimoniali e materni, ma si estende a tutti gli esseri umani che entrano nel suo orizzonte 

- Edith Stein - 
La donna


O potente Madre di Dio e Madre mia Maria,
è vero che non sono degno neppure di nominarti,
ma Tu mi ami e desideri la mia salvezza.

Concedimi, benché la mia lingua sia immonda,
di poter sempre chiamare in mia difesa
il tuo santissimo e potentissimo nome,
perché il tuo nome è l’aiuto di chi vive e la salvezza di chi muore.

Maria purissima, Maria dolcissima, concedimi la grazia
che il tuo nome sia da oggi in poi il respiro della mia vita.
Signora, non tardare a soccorrermi ogni volta che Ti chiamo,
poiché in tutte le tentazioni e in tutte le mie necessità
non voglio smettere di invocarti ripetendo sempre: Maria, Maria.

Così voglio fare durante la mia vita
e spero particolarmente nell’ora della morte,
per venire a lodare eternamente in Cielo il tuo amato nome:
“O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria”.

Maria, amabilissima Maria,
che conforto, che dolcezza, che fiducia, che tenerezza
sente l’anima mia anche solo nel pronunciare il tuo nome,
o soltanto pensando a Te!
Ringrazio il mio Dio e Signore che Ti ha dato per mio bene
questo nome così amabile e potente.

O Signora, non mi basta nominarti qualche volta,
voglio invocarti più spesso per amore;
voglio che l’amore mi ricordi di chiamarti ad ogni ora,
in modo tale da poter esclamare anch’io insieme a Sant’Anselmo:
“O nome della Madre di Dio, tu sei l’amore mio!”.

Mia cara Maria, mio amato Gesù,
i vostri dolcissimi Nomi vivano sempre nel mio ed in tutti i cuori.
La mia mente si dimentichi di tutti gli altri,
per ricordarsi solo e per sempre di invocare i vostri Nomi adorati.

Mio Redentore Gesù e Madre mia Maria,
quando sarà giunto il momento della mia morte,
in cui l’anima dovrà lasciare il corpo,
concedetemi allora, per i vostri meriti,
la grazia di pronunciare le ultime parole dicendo e ripetendo:
“Gesù e Maria vi amo, Gesù e Maria vi dono il cuore e l’anima mia”.

- Sant’Alfonso Maria de’ Liguori - 


Tantissimi Auguri a tutte le mamme del mondo! 
Il Signore Vi Benedica e Vi protegga sempre per quello che fate ogni giorno. 
Un pensiero speciale anche per le mamme che sono in Cielo. 
E una preghiera alla nostra Mamma Celeste!

- Stefania -

domenica 5 maggio 2024

San Gesù Bambino di Praga, preghiere d'intercessione

 


Olio benedetto della lampada del Santo Gesù Bambino di Praga

Molti fedeli, fiduciosi nella potenza e nella bontà del Santo Bambino Gesù, nel caso di malat­tia fanno ricorso all'uso dell'Olio della lampada che arde notte e giorno dinanzi alla sua prodigiosa immagine collocata nel nostro santuario. 

Gli effetti straordinari, che generalmente si riscontrano, stanno a dimostrare l'efficacia di tale sacramentale che il Salvatore generosamente of­fre a sollievo dei dolori. 

L'olio benedetto viene spedito a conforto degli infermi su richiesta degli interessati. Non c'è dubbio che l'onnipotente Bambino vuole premia­re ampiamente la fede di chi confida in Lui: fede che tanto più ottiene quanto più è grande e profonda. Tale fede però per quanto viva deve sempre essere accompagnata dalla preghiera umile e sincera che tanto può sul Cuore divino. 

Chi dunque fa uso dell'olio della lampada, oltre a nutrire ferma fiducia nella sua efficacia, deve pregare tanto il Bambino Gesù e imitarlo. 

Pur non essendo prescritta alcuna formula particolare di preghiera per l'uso dell'olio, si suggerisce un metodo facile ed efficace, cioè: 

1. Accostarsi ai sacramenti. 

2. Cercare di alimentare la fede nella potenza di Gesù Bambino, ripetendogli spesso: "Signore, accresci la mia fede!' 

3. Per tre o nove giorni recitare devotamente la coroncina a Gesù Bambino e, durante l'unzione, la preghiera opportuna (vedi più avanti), termi­nando con la giaculatoria: "Santo Bambino Gesù, benedicimi". 

Per l'unzione è sufficiente anche una sola goccia d'olio, che può essere stesa, in forma di croce, sulla parte malata o in altra parte del corpo. 

Preghiera recitata dai malati, quando usano l'Olio del Santo Bambino.

Il malato o chi per lui, prima dell'unzione dice: 

“O caro Bambino Gesù, ecco un pove­ro sofferente che, sorretto dalla viva fede, invoca il tuo divino aiuto a rimedio delle sue infermità. Questo olio che io uso e che arse davanti alla tua santa immagine sia, o Gesù, il lenimento dei miei dolori ed affretti, se così a te piace, la guarigione dei mali che mi affliggono. In te ripongo tutta la mia fiducia. So che tu puoi tutto e sei tanto misericordioso, anzi sei la misericordia infinita. Grande Piccino, per la tua virtù divina, per l'immenso amore che porti ai sofferenti, agli afflitti, a tutti i bisognosi, ascoltami, benedicimi, soccorrimi, consolami. Amen. “

Tratto da: “Il devoto di Gesù Bambino di Praga”





Preghiera di intercessione rivelata da Maria Santissima al Venerabile  Padre  Cirillo, carmelitano scalzo, primo apostolo della devozione al S. Bambino di Praga

 O Bambino Gesù, io ricorro a Voi, 
e Vi prego che per l'intercessione 
della vostra San­ta Madre, 
vogliate assistermi in questa mia necessità
(si può esporla), 
perché credo fer­mamente che la vostra Divinità mi può soc­correre. 
Spero con tanta fiducia di ottenere la vostra santa grazia. 
Vi amo con tutto il mio cuore e con tutte le forze dell'anima mia;
mi pento sinceramente dei miei peccati, e Vi supplico, o buon Gesù,
a darmi la forza di trionfarne. 
Propongo di non più offendervi, e a Voi
mi offro disposto a tutto soffrire, an­ziché darvi il minimo disgusto.
D'ora innanzi voglio servirvi con ogni fedeltà, e, per amor vostro,
o Divin Bambino, io amerò il mio pros­simo come me stesso.
Pargoletto onnipotente, Signore Gesù, io di nuovo Ve ne scongiuro,
assistetemi in questa circostanza... 
Fatemi la grazia di possedervi
eternamente con Maria e Giuseppe, 
e di adorarvi con gli Angeli
santi nella Corte del Cielo. Così sia.







































Buona giornata a tutti :-)

venerdì 19 aprile 2024

Una lampada ai nostri passi - Teofane il Recluso

 Impara a praticare la preghiera della mente nel cuore. 
La Preghiera di Gesù infatti è una lampada ai nostri passi e una stella che ci guida sulla via del cielo, come insegnano i santi Padri nella Filocalia. 
La Preghiera di Gesù, quando brilla incessantemente nella mente e nel cuore, è una spada contro la debolezza della carne e i desideri malvagi di gola e di lussuria. Dopo le parole iniziali: « Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio », puoi continuare così: « per l’intercessione della Madre di Dio, abbi pietà di me, peccatore ».
La preghiera esteriore da sola non è sufficiente, Dio presta attenzione alla mente: perciò quei monaci che non conciliano la preghiera interiore con quella esteriore non sono monaci, sono simili a legna bruciata. 

Il monaco che non conosce o che ha dimenticato la pratica della Preghiera di Gesù non porta il sigillo di Cristo. I libri non possono insegnarci la preghiera interiore, possono solo farci vedere alcuni metodi tecnici per praticarla. 
È necessario invece recitarla con perseveranza.

- Teofane il Recluso - 




La pratica della Preghiera di Gesù è semplice. 
Rimani alla presenza del Signore con l’attenzione nel cuore e invocalo: «Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me!» 
L’essenziale non sta nelle parole, ma nella fede, nella contrizione e nella sottomissione al Signore. Con questi sentimenti si può stare davanti a Dio anche senza parole ed essere ugualmente in preghiera.

- Teofane il Recluso - 



 Van Gogh, giardino dell'asilo, aprile 1890

A me sembra

che la nostra principale certezza della bontà divina

poggi proprio sui fiori. 

Tutto il resto, 
le nostre facoltà, i nostri desideri, il nostro cibo,
è strettamente necessario per la nostra esistenza, 
ma i fiori rappresentano un extra. 
Il loro profumo e il loro colore 
sono un abbellimento della vita...

- Sir Arthur Conan Doyle - 



Lavora recitando la Preghiera di Gesù: “Dio ti benedica!” 
All’uso di recitare oralmente questa preghiera unisci però il ricordo del Signore, accompagnato dal timore e dalla devozione. 
La cosa più importante è che tu cammini alla presenza di Dio, sotto il suo sguardo, cosciente che Dio ti sta osservando, sta cercando la tua anima e il tuo cuore, sta vedendo tutto ciò che succede in essi. 
Questa coscienza è la leva più potente del meccanismo della vita spirituale.

- Teofane il Recluso - 


Buona giornata a tutti. :-)

giovedì 11 aprile 2024

Amore - don Primo Mazzolari

                                                                Amore in ogni parola
che si spegne sul mio labbro;

amore in ogni lacrima solitaria
sparsa nella disperazione impotente
di esistere singolarmente;

amore in ogni desiderio che fugge veloce
verso l'impossibile;

amore in ogni sguardo di bimbo
spensierato e libero;

amore in ogni amarezza che inonda
la mia gola e la mia vita,
arsa dal peso di essere me stesso;

amore in ogni paura di non essere
ciò che vuole l'Altissimo;

amore nella vanità di ogni sforzo sincero;

amore nella dolcezza e nei ricordi
della fanciullezza passata;

amore nella sera grigia
di questo qualsiasi giorno.

Ma al di sopra, e al di dentro
di questo amore voglio la pace
che supera ogni senso.


(don Primo Mazzolari)


Il seme e la spiga

La speranza vede la spiga quando i miei occhi di carne non vedono che il seme che marcisce.


- Primo Mazzolari -



Preghiera per la sera

Eterno Padre, io vi offro oggi tutte le virtù, gli atti,
gli affetti del Cuore del vostro caro Gesù.
Accettateli per me e per i suoi meriti;
concedetemi quelle grazie che Gesù vi domanda per me.
Con questi meriti io vi ringrazio di tante misericordie usatemi.
Con questi soddisfo quello che vi debbo per i miei peccati.
Per questi spero ogni grazia da voi, il perdono,
la perseveranza, il paradiso, 
e sopra tutto il sommo dono del vostro puro amore.
Vedo già che sono io che a tutto pongo impedimento,
ma a ciò ancora voi rimediate.
Io vi prego per amore di Gesù Cristo il quale ha promesso:
Si quid petieritis Patrem in nomine meo, dabit vobis.
Dunque non me lo potete negare. 
Signore, io non voglio che amarvi, 
che donarmi a voi intieramente,
e non vedermi più ingrato come sono stato sinora.
Guardatemi ed esauditemi; 
fate che oggi sia il giorno ch'io tutto mi converta a voi,
per non lasciare mai più d'amarvi.
V'amo, mio Dio, v'amo, bontà infinita; 
v'amo, mio amore, mio paradiso, mio bene, mia vita, mio tutto.
Gesù mio, tutto mio; voi mi volete, io vi voglio.

Sant’Alfonso Maria de’ Liguori


Buona giornata a tutti :-)


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lunedì 1 aprile 2024

Vogliamo venire dietro a te, Gesù - Madre Anna Maria Cànopi

                                         Noi vogliamo venire dietro a te, Gesù.
Vogliamo continuare a seguirti, 
passo, passo,
sulla via della Croce portando nel cuore 
ogni fratello come amico.
Noi vogliamo essere per te amici fedeli ma tu,
Signore Gesù,
non permettere che ci lasciamo afferrare 
dalla paura e dalla stanchezza.
Infondici l'ardore del tuo Spirito
per aderire a Te e con Te
dare la vita in forza di quell'amore più grande 
che abbraccia ogni creatura.
Amen.

- Madre Anna Maria Cànopi - 



"Il bene più grande che l'Eucarestia attua in chi la riceve è il dono dell'unità. Già i primi cristiani avevano espresso in modo suggestivo il rapporto fra i molti chicchi che formano un solo pane per indicare che i fedeli dispersi in tanti luoghi sono chiamati a divenire "uno" nutrendosi del Pane della vita: il corpo di Cristo. 
Non si tratta tuttavia soltanto di un'immagine. 
La nostra unione con Cristo è ancora più forte: ci rende veramente il suo stesso corpo; per questo ogni divisione, ogni dissidio fra cristiani è contrario al segno eucaristico, lo ferisce profondamente. 
Sostare in adorazione davanti al Santissimo Sacramento ci interroga sul nostro desiderio di unità. 
Non possiamo amare Cristo senza essere ricercatori appassionati di comunione con i fratelli. 
E' questo anche il desiderio più ardente di Gesù espresso nella sua preghiera: "Tutti siano una cosa sola. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perchè il mondo creda che tu mi hai mandato" (Giovanni 17: 20)". 

- Madre Anna Maria Canopi - 
da: "L'adorazione eucaristica", Edizioni Paoline, Pagine 29 e 30



La luce che risplende nel cuore di coloro che cercano Dio è una lampada che illumina la Chiesa e gli uomini.

- Anna Maria Cànopi -
da: "Ogni giorno sorgerà il sole"



Sole senza tramonto

O Cristo, Pane vivo disceso dal cielo,
o grande Sole che mai tramonta all'orizzonte
della Chiesa e del mondo, rendici capaci di rimanere con te
in silenzio di amore e di adorazione.

Esposti ai tuoi raggi divini
saremo pienamente trasformati in te finché
tutto il creato divenga eucaristia
e l'inno cosmico di rendimento
di grazie al Padre, Amore che ti ha
donato, diventi pura lode nel silenzio.

Amen.

 - Madre Anna Maria Cànopi -




Buona giornata a tutti. :-)