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sabato 11 maggio 2024

La Madre, 1933 - Giuseppe Ungaretti

                                            E il cuore quando d’un ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d’ombra,
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.

In ginocchio, decisa,
Sarai una statua di fronte all’Eterno,
Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.

Alzerai tremante le vecchie braccia,
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.

E solo quando m’avrà perdonato,
Ti verrà desiderio di guardarmi.

Ricorderai d’avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro.


- Giuseppe Ungaretti - 
"Sentimento del tempo", 1933



"«Ecco, prendi te per esempio. Tu sei unico», spiegò la mamma, «e anch’io sono unica, ma se ti abbraccio non sei più solo e nemmeno io sono più sola».
«Allora abbracciami», disse Ben stringendosi alla mamma.
Lei lo tenne stretto a sé. Sentiva il cuore di Ben che batteva. Anche Ben sentiva il cuore della mamma e l’abbracciò forte forte.
«Adesso non sono solo», pensò mentre l’abbracciava, «adesso non sono solo. Adesso non sono solo».

«Vedi», gli sussurrò mamma, «proprio per questo hanno inventato l’abbraccio»"
- David Grossman - 
"L'abbraccio"


Ninna nanna per mia madre

Dormi, dormi, cara mamma,
dormono i tuoi nipoti dolci,
dormono, lavati, i piatti,
dorme fresco anche il bucato,
dormono le scale stanche
del mio nido di pietra,
dorme silenzioso il grillo
nel campanello della porta,
dorme la tua vecchia casa,
dorme, sotto terra, la vigna.
Dormi! E nel sogno, vicino al mare,
sentiti una ragazza,
e accanto ad una corda,
sentiti una bambina.
Rivediti ancor prima:
quando eri senza ricordi
una piccola piccina.
Dormi, madre mia incanutita,
dormi, madre mia amata!

- Grigore Vieru -
(1935-2009)

poeta moldavo, più volte candidato al Nobel per la Pace

Immagine: Claude Monet - "Camille Monet con bambino", 1875

Per le Mamme che ormai vivono solo nel cuore e nel ricordo

"Eri un roseto. Il fiato che si smorza
fu il tuo dono più tuo, estrema rosa.
Chi scrisse su una tomba “qui riposa”
non sa dove comincia la tua forza"
 - Maria Luisa Spaziani - 

"A mia madre" in : "Transito con catene", 1977

dipinto: Maternità - P. Picasso

La donna è la protezione e quasi la dimora di altre anime che in lei possono svilupparsi. Questa duplice funzione di compagna dell'anima e di madre delle anime, non è limitata agli stretti confini dei rapporti matrimoniali e materni, ma si estende a tutti gli esseri umani che entrano nel suo orizzonte 

- Edith Stein - 
La donna


O potente Madre di Dio e Madre mia Maria,
è vero che non sono degno neppure di nominarti,
ma Tu mi ami e desideri la mia salvezza.

Concedimi, benché la mia lingua sia immonda,
di poter sempre chiamare in mia difesa
il tuo santissimo e potentissimo nome,
perché il tuo nome è l’aiuto di chi vive e la salvezza di chi muore.

Maria purissima, Maria dolcissima, concedimi la grazia
che il tuo nome sia da oggi in poi il respiro della mia vita.
Signora, non tardare a soccorrermi ogni volta che Ti chiamo,
poiché in tutte le tentazioni e in tutte le mie necessità
non voglio smettere di invocarti ripetendo sempre: Maria, Maria.

Così voglio fare durante la mia vita
e spero particolarmente nell’ora della morte,
per venire a lodare eternamente in Cielo il tuo amato nome:
“O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria”.

Maria, amabilissima Maria,
che conforto, che dolcezza, che fiducia, che tenerezza
sente l’anima mia anche solo nel pronunciare il tuo nome,
o soltanto pensando a Te!
Ringrazio il mio Dio e Signore che Ti ha dato per mio bene
questo nome così amabile e potente.

O Signora, non mi basta nominarti qualche volta,
voglio invocarti più spesso per amore;
voglio che l’amore mi ricordi di chiamarti ad ogni ora,
in modo tale da poter esclamare anch’io insieme a Sant’Anselmo:
“O nome della Madre di Dio, tu sei l’amore mio!”.

Mia cara Maria, mio amato Gesù,
i vostri dolcissimi Nomi vivano sempre nel mio ed in tutti i cuori.
La mia mente si dimentichi di tutti gli altri,
per ricordarsi solo e per sempre di invocare i vostri Nomi adorati.

Mio Redentore Gesù e Madre mia Maria,
quando sarà giunto il momento della mia morte,
in cui l’anima dovrà lasciare il corpo,
concedetemi allora, per i vostri meriti,
la grazia di pronunciare le ultime parole dicendo e ripetendo:
“Gesù e Maria vi amo, Gesù e Maria vi dono il cuore e l’anima mia”.

- Sant’Alfonso Maria de’ Liguori - 


Tantissimi Auguri a tutte le mamme del mondo! 
Il Signore Vi Benedica e Vi protegga sempre per quello che fate ogni giorno. 
Un pensiero speciale anche per le mamme che sono in Cielo. 
E una preghiera alla nostra Mamma Celeste!

- Stefania -

sabato 27 aprile 2024

Il Tempo

"C'è un tempo per tutti gli esseri; ma è un tempo che non è uguale per tutti. 
Il tempo delle cose non è il tempo degli animali, e quello degli animali non è il tempo degli uomini! 
E al di sopra di tutto e diverso da tutti c'è il tempo di Dio che tutti li riassume e li supera. 
Il cuore di Dio non batte secondo il ritmo del nostro cuore. Il suo movimento è quello della sua misericordia eterna che si espande nel tempo e non invecchia mai. 
È molto difficile per noi avere accesso a questo tempo divino; eppure soltanto là noi possiamo trovare la pace ".

- Eloi Leclerc-
da:  La sapienza di un povero

opera d’arte di Anna Landowska


 Il tempo passa e continuerà a passare,
ci ha già cambiato e ci cambierà ancora,
ma c’è una cosa che il tempo pur passando
non farà mai invecchiare,
è quel sentimento che non conosce limiti e confini,
a cui poco importa se verrà urlato o solo bisbigliato,
in quanto esso non si misura
con la voce che dalla gola scaturisce,
ma con l’intensità di quella voce che batte e da esso fuoriesce.

- Xavier Wheel - 


opera d’arte di Roman Velichko
 
Tempo
 
Quante volte ho sentito chiedere: se il tempo era compiuto perché siamo ancora qua?
Il tempo della misericordia di Dio non ha anni, mesi o millenni programmati.
Il Padre vuole dare sempre la possibilità a questi figli ribelli, di fermarsi ad ascoltarlo.
L' amore non cerca vendetta, non vuole il castigo ma la comunione con se stesso.

Troppo spesso siamo ripiegati su noi stessi, sui nostri problemi, sulle cose negate, sul tanto da fare anche solo per cambiare.

E in questo turbinio di propositi non ascoltiamo la voce che ci invita a seguirlo, che non promette ricchezza, assenza dal dolore o infinita sapienza, ma vuole darci la possibilità in questo tempo di entrare in sintonia con Lui.

Certamente non mancheranno le fiere a impedircelo, ma non dimentichiamo anche la presenza degli angeli, sempre pronti a sostenerci.

Coraggio allora, pur riconoscendo i nostri infiniti limiti e le nostre molteplici fragilità, riproviamo a fare spazio al Signore, chissà se non è questo il nostro tempo?

A piccoli passi avanziamo in questa nuova quaresima.

Con te, in te, sempre.

 - Silence - 


Buona giornata a tutti :-)

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lunedì 26 febbraio 2024

Non ho più tempo ... - Mario De Andreade

Ho contato i miei anni e ho scoperto che ho meno tempo per vivere da qui in poi rispetto a quello che ho vissuto fino ad ora. Mi sento come quel bambino che ha vinto un pacchetto di dolci: i primi li ha mangiati con piacere, ma quando ha compreso che ne erano rimasti pochi ha cominciato a gustarli intensamente. 

Non ho più tempo per riunioni interminabili dove vengono discussi statuti, regole, procedure e regolamenti interni, sapendo che nulla sarà raggiunto.

Non ho più tempo per sostenere le persone assurde che, nonostante la loro età cronologica, non sono cresciute. Il mio tempo è troppo breve: voglio l'essenza, la mia anima ha fretta. Non ho più molti dolci nel pacchetto. Voglio vivere accanto a persone umane, molto umane, che sappiano ridere dei propri errori e che non siano gonfiate dai propri trionfi e che si assumano le proprie responsabilità. Così si difende la dignità umana e si va verso la verità e onestà. È l'essenziale che fa valer la pena di vivere.

Voglio circondarmi da persone che sanno come toccare i cuori, di persone a cui i duri colpi della vita hanno insegnato a crescere con tocchi soavi dell'anima. Sì, sono di fretta, ho fretta di vivere con l'intensità che solo la maturità sa dare. 

Non intendo sprecare nessuno dei dolci rimasti. Sono sicuro che saranno squisiti, molto più di quelli mangiati finora. Il mio obiettivo è quello di raggiungere la fine soddisfatto e in pace con i miei cari e la mia coscienza. 

Abbiamo due vite e la seconda inizia quando ti rendi conto che ne hai solo una. 

- Mario De Andreade - (1893-1945)


Tu non hai bisogno di fingere che sei forte, non devi sempre dimostrare che tutto sta andando bene, non puoi preoccuparti di ciò che pensano gli altri, se ne avverti la necessità piangi perché è bene che tu pianga fino all'ultima lacrima, poiché soltanto allora potrai tornare a sorridere.

- Paulo Coelho - 

 

O Signore,
mostrami ciò che in me è disordine, confusione.
Purifica il mio cuore,
ordina i miei desideri,
rettifica le mie intenzioni;
affinché io scelga prima di tutto te,
Bene supremo
e affinché io veda tutti gli altri beni
che sono necessari a me e agli altri,
per i quali bisogna lavorare.

Signore,
tutte le cose del mondo sono belle,
ma nell’ordine dell’amore che Gesù ci insegna,
che tu, Gesù, nostro Messia,
vero uomo e vero Dio,
ci insegni con la tua morte e la tua resurrezione.

- card. Carlo Maria Martini - 


Buona giornata a tutti :-)

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giovedì 8 febbraio 2024

Il frutto nella fontana

 Una donna si recò alla fontana, piccolo specchio tremolante, limpidissimo, tra gli alberi del bosco.
Mentre s'apprestava a immergere l'anfora per attingere l'acqua, la donna vi scorse un grosso frutto roseo, cosi bello che pareva dire: "Prendimi!"
Allungò il braccio per afferrarlo, ma quello sparì, come nuotando, e riapparve soltanto quando la donna ritirò la mano dall'acqua. Così per due o tre volte.
Allora la donna pensò di prosciugare la fontana e si mise al lavoro per estrarre l'acqua. 
Lavorò a lungo, sempre tenendo d'occhio il frutto misterioso. Ma quando ebbe estratto tutta l'acqua s'accorse che il frutto non c'era più.
Delusa per quell'incantesimo, stava per tornarsene a casa, quando udì una voce tra gli alberi. Un uccelletto posato sui rami più bassi parlava:
-Perchè cerchi laggiù nel pantano? Guarda in alto. Il frutto è lassù.
La donna alzò gli occhi e, appeso ad un ramo sopra la fontana, scorse il bellissimo frutto, di cui nell'acqua aveva visto solo il riflesso...

(Favole africane)

>> il frutto riflesso nell'acqua è simbolo dei beni illusori e irraggiungibili che spesso inseguiamo, ricerchiamo la felicità nel possesso di un oggetto o di un luogo.
Ma spesso rimaniamo delusi, poichè ricerchiamo la felicità nella direzione sbagliata <<



Lo stile di Dio è la «semplicità»: inutile cercarlo nello «spettacolo mondano». Anche nella nostra vita egli agisce sempre «nell’umiltà, nel silenzio, nelle cose piccole»... «Volevano lo spettacolo». 
Ma «lo stile del buon Dio non è fare lo spettacolo: Dio agisce nell’umiltà, nel silenzio, nelle cose piccole»...
Perché «il Signore fa le cose semplicemente. 
Ti parla silenziosamente al cuore.

- papa Francesco -





Il silenzio è una spada nella lotta spirituale; non raggiungerà mai la santità un'anima ciarliera. 

- Santa Faustina Kowalska -





Buona giornata a tutti :-)


martedì 6 febbraio 2024

Beato il cuore

 Beato il cuore che fa spazio a tutti dentro di sé e trova sempre al suo interno un angolino libero per l'ultimo che arriva.
Beato il cuore che non riesce a chiamare estraneo anche il più diverso, ma vive l'accoglienza come legge fondamentale, perché questo è il Vangelo.
Beato il cuore che vive un continuo "Eccomi" agli altri, a Dio e a stesso: crescerà fino alla pienezza.
Beato il cuore che si fa solidale nella verità con tutti e ciascuno, in ogni situazione, nella buona e nella cattiva salute: sarà artefice della civiltà dell'amore.
Beato il cuore che non è gonfio di sé, non si vanta, non manca di rispetto: sarà beato perché perdendo se stesso si ritrova.
Beato il cuore che si compiace della verità, della giustizia e della purezza: sarà specchio di Dio e città sul monte.
Beato il cuore che si lascia compromettere dalla sofferenza degli altri ed offre solidarietà, asilo, speranza: realizzerà l'unità dei fratelli.
Beato il cuore che non conosce il colore della pelle o la diversità delle lingue, ma solo il linguaggio degli occhi, del sorriso, del volto e della luce di Dio: sarà rigeneratore di speranza.
Beato il cuore che vive l'attenzione agli altri, la generosità, l'autenticità della vita e una presenza operosa: sarà costruttore del Regno di Dio.

Beato il cuore mite e umile, perché sarà una nuova incarnazione del Cuore di Cristo.



La fede si trasmette più per generazione che per indottrinamento.
Questo perché la parola della vita è molto più eloquente e convincente della dialettica discorsiva.
Ad ognuno di noi è affidato un numero di anime da generare alla vita con e in Cristo. Se manchiamo a questo impegno, ci saranno boccioli che non fioriranno perché non li abbiamo avvolti del calore di uno sguardo, dall’irradiazione di un sorriso, dalla cura di un silenzio che ascolta. 
Saremmo, in un certo senso, fautori di un “aborto” spirituale.

- Robert Cheaib - 


...L'uomo sa che non può rispondere da solo al proprio bisogno fondamentale di capire. Per quanto si sia illuso e si illuda tuttora di essere autosufficiente, egli fa l'esperienza di non bastare a se stesso. 
Ha bisogno di aprirsi ad altro, a qualcosa o a qualcuno, che possa donargli ciò che gli manca, deve uscire da se stesso verso Colui che sia in grado di colmare l'ampiezza e la profondità del suo desiderio.
L'uomo porta in sé una sete di infinito, una nostalgia di eternità, una ricerca di bellezza, un desiderio di amore, un bisogno di luce e di verità, che lo spingono verso l'Assoluto; l'uomo porta in sé il desiderio di Dio. E l'uomo sa, in qualche modo, di potersi rivolgere a Dio, sa di poterlo pregare......
Questa attrazione verso Dio, che Dio stesso ha posto nell'uomo, è l'anima della preghiera, che si riveste poi di tante forme e modalità secondo la storia, il tempo, il momento, la grazia e persino il peccato di ciascun orante.........

- papa Benedetto XVI - 
dalla Catechesi dell'Udienza Generale dell' 11 maggio 2011 




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domenica 8 gennaio 2023

Gennaio – Giovanni Pascoli

                                            Nevica: l'aria brulica di bianco;
la terra è bianca, neve sopra neve;
gemono gli olmi a un lungo mugghio stanco,
cade del bianco con un tonfo lieve.
E le ventate soffiano di schianto
e per le vie mulina la bufera;
passano bimbi; un balbettio di pianto;
passa una madre; passa una preghiera!

- Giovanni Pascoli -


Per Natale metto dentro al nido una piccola statua di Gesù Bambino che, insieme all'albero, mi accompagna fino all'Epifania che, come dice il proverbio, tutte le feste si porta via.
Ma nella mia casa non porta via niente, perché la festa continua, la vita continua, perché Dio continua fino all'eternità.

- Adriana Zarri -
da: "Un eremo non è un guscio di lumaca"


Il coraggio 

Il coraggio
 
non è la quercia svettante
che vede le tempeste
andare e venire.
E’ il fragile bocciolo 
che spunta
nella neve.

- Alice Mackenzie Swaim -


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martedì 22 novembre 2022

Ma perchè - David Grossman

Ma perché non funziona tutto come nei film? Perché gli estranei in metropolitana, invece che limitarsi a guardarti, non attaccano bottone dicendoti che hai un sorriso bellissimo? 
Perché dopo trent’anni, in un caffé del centro, non rincontri mai la persona per cui hai lottato? 
Perché le madri fanno fatica a capire i propri figli e i padri ad accettarli? 
Perché la frase giusta arriva sempre durante il momento sbagliato? 
Perché non ti capita mai di correre sotto la pioggia, di arrivare davanti al portone di qualcuno, farlo scendere, scusarti e iniziare a parlare a vanvera per poi trovarti labbra a labbra e sentirti dire: ‘non importa, l’importante è che sei quì? 
Perché non vieni mai svegliato durante la notte da una voce al telefono che ti dice: ‘non ti ho mai dimenticato’? 
Se fossimo più coraggiosi, più irrazionali, più combattivi, più estrosi, più sicuri e se fossimo meno orgogliosi, meno vergognosi, meno fragili, sono sicura che non dovremmo pagare nessun biglietto del cinema per vedere persone che fanno e dicono ciò che non abbiamo il coraggio di esternare, per vedere persone che amano come noi non riusciamo, per vedere persone che ci rappresentano, per vedere persone che, fingendo, riescono ad essere più sincere di noi.

- David Grossman - 
da: Qualcuno con cui correre



Il treno del tempo è un treno che spinge davanti a sé le sue rotaie. 
Il fiume del tempo è un fiume che porta con sé le sue rive. 
Chi viaggia si muove tra pareti solide su un pavimento solido; ma pavimento e pareti son messi insensibilmente in moto rapidissimo dai moti dei viaggiatori.

- Robert Musil - 
"L’uomo senza qualità"

Amo tutto ciò che scorre, tutto ciò che ha in sé tempo e divenire, che ci riporta al principio dove non c’è mai fine: la violenza dei profeti, l’oscenità che è estasi, la saggezza del fanatico, il prete con la sua gommosa litania, le parole sozze della puttana, lo sputo portato via nella fogna, il latte della mammella e l’amaro miele che si riversa dall’utero, tutto ciò che è fluido, fuso, dissoluto e dissolvente, tutto il pus e il sudiciume che scorrendo si purifica, che perde il suo senso originario, che fa il grande circuito verso la morte e la dissoluzione. Il grande desiderio incestuoso è scorrere all’unisono col tempo, fondere la grande immagine dell’aldilà con quella dell’hic et nunc. 
Un desiderio fatuo, suicida, reso stitico dalle parole e paralizzato dal pensiero.

- Henry Miller - 
da: "Tropico del cancro"



Buona giornata a tutti. :-)


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sabato 16 ottobre 2021

Il granellino di sabbia

Un’onda portò tra le valve di un'ostrica un granellino di sabbia. 
L’ostrica si scosse infastidita, ma non riuscì in alcun modo ad espellerla. 
Anzi, più si muoveva, più l’intruso si insinuava in profondità e la tormentava.
L’ostrica iniziò a preoccuparsi: il granellino di sabbia la irritava e le prudeva. 
La poveretta non riusciva neppure più a dormire e passava il tempo a lamentarsi.
Le stelle marine, i granchi e i ricci di mare, le dicevano:
"Non agitarti!....Non vedi che non c’è nulla da fare?"
Ma lei...niente! 
Continuava a sbuffare, ad avere l'aria depressa, diceva che nessun altro soffriva come lei, che il destino era stato cattivo nei suoi confronti. 
Cercava a tutti i costi la comprensione degli altri dichiarandosi afflitta, sconsolata, abbandonata ed incompresa.
Così accadde che con il passar del tempo nessuno più la poteva sopportare.
Afferrata dall'ansia, l'ostrica si chiuse in sé stessa e cadde nella depressione.
Ma infine, vedendo che tutta la sua ansia e la sua agitazione non avevano fatto altro che peggiorare le cose, si mise il cuore in pace.
Pensò: "Se faccio finta di nulla sto bene per un po' ma prima o dopo il granellino si farà sentire....Proverò ad affrontarlo, accettarlo e a farlo entrare nella mia vita".
Si fece forza, trovò dentro di sé un angolino per quell’ospite scomodo e gli disse:
"Sta bene! Se non posso mandarti via, d’ora in avanti ti tratterò come un ospite speciale!"
L’ostrica, da quel giorno, non solo s’accorse che il granellino di sabbia non le faceva più male e non la infastidiva più, ma sentiva anche che qualcosa di raro e prezioso cresceva dentro di lei. 
Protetta dalla conchiglia, infatti, l'ospite considerato una volta fastidioso stava diventando una bellissima perla liscia e splendente.




Così anche noi tanto spesso ci lamentiamo senza fine per ogni difficoltà e dolore che si insinua inevitabilmente nella nostra vita.
Ci agitiamo anche per problemi di pochissimo conto, trasformandoli in drammi.
Sta a noi smettere di piangerci addosso e trovare la forza di convivere con le contrarietà, le complicazioni, gli ostacoli, le obiezioni e le contestazioni che affollano la nostra esistenza.
Convivere serenamente anche con la malattia.
Con il tempo scopriremo che, poiché Dio vuole per noi solo il nostro bene, tutto si trasforma in consolazione e letizia.
Ho conosciuto un giovane colpito da un male così detto "incurabile", che alle mie povere parole di conforto mi ha risposto:
"All'inizio mi sono ribellato...ho gridato al cielo contro questa ingiustizia. 

Ma poi ho capito che questo "male" è un dono prezioso perché mi ha permesso di comprendere la bellezza della vita ed accettare serenamente sorella morte"

- Massimo Arrighi - 
Diacono della Diocesi di Lecce





Che sia in questa vita o nell'altra non importa. 
L'importante sarà il modo in cui condurrai il tuo cuore, verso i confini della realtà.





Buona giornata a tutti :-)

martedì 12 ottobre 2021

Essere o non essere - William Shakespeare

"Essere, o non essere, questo è il dilemma:
se sia più nobile nella mente soffrire
i colpi di fionda e i dardi dell’oltraggiosa fortuna
o prendere le armi contro un mare di affanni
e, contrastandoli, porre loro fine? Morire, dormire…
nient’altro, e con un sonno dire che poniamo fine
al dolore del cuore e ai mille tumulti naturali
di cui è erede la carne: è una conclusione
da desiderarsi devotamente. Morire, dormire.
Dormire, forse sognare. Sì, qui è l’ostacolo,
perché in quel sonno di morte quali sogni possano venire
dopo che ci siamo cavati di dosso questo groviglio mortale
deve farci esitare. È questo lo scrupolo
che dà alla sventura una vita così lunga.
Perché chi sopporterebbe le frustate e gli scherni del tempo,
il torto dell’oppressore, la contumelia dell’uomo superbo,
gli spasimi dell’amore disprezzato, il ritardo della legge,
l’insolenza delle cariche ufficiali, e il disprezzo
che il merito paziente riceve dagli indegni,
quando egli stesso potrebbe darsi quietanza
con un semplice stiletto? Chi porterebbe fardelli,
grugnendo e sudando sotto il peso di una vita faticosa,
se non fosse che il terrore di qualcosa dopo la morte,
il paese inesplorato dalla cui frontiera
nessun viaggiatore fa ritorno, sconcerta la volontà
e ci fa sopportare i mali che abbiamo
piuttosto che accorrere verso altri che ci sono ignoti?
Così la coscienza ci rende tutti codardi,
e così il colore naturale della risolutezza
è reso malsano dalla pallida cera del pensiero,
e imprese di grande altezza e momento
per questa ragione deviano dal loro corso
e perdono il nome di azione."

William Shakespeare -





L'uomo non ama il cambiamento perché cambiare significa guardare in fondo alla propria anima con sincerità mettendo in contesa se stessi e la propria vita. Bisogna essere coraggiosi per farlo, avere grandi ideali. La maggior parte degli uomini preferisce crogiolarsi nella mediocrità e fare del tempo lo stagno della propria esistenza.

- Erasmo da Rotterdam - 



Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei, e se so di che cosa ti occupi saprò che cosa puoi diventare.

- Wolfgang Goethe - 




Buona giornata a tutti :-)