Visualizzazione post con etichetta ottimismo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ottimismo. Mostra tutti i post

martedì 28 giugno 2016

Tipo Sei: Lo scettico leale - Helen Palmer

I Sei hanno perduto nell’infanzia la fiducia nell’autorità. Ricordano con paura il potere esercitato su di loro e questo alimenta nella vita adulta un atteggiamento di sospetto nei confronti delle motivazioni altrui: per questo tenta di alleviare la propria insicurezza o cercando una forte figura protettiva oppure opponendosi all’autorità nel ruolo dello Scettico.
Avendo paura di agire nel proprio interesse, i Sei non riescono a mettere in pratica i progetti. I Sei tentenneranno non perché non sappiano affrontare i loro compiti, ma perché mettono continuamente in discussione le proprie capacità, convinti che un successo troppo appariscente attirerà l’ostilità dell’autorità che cercherà di ostacolarli.
Sono guardinghi nei confronti dei complimenti e delle lodi, da cui non vogliono essere strumentalizzati. Una dimostrazione d’affetto fa alzare ancora di più la guardia, perché la loro fiducia infantile li ha esposti a ferite nei momenti in cui l’abbassavano.
Il Sei fobico si pone in modo impaurito e sospettoso nei confronti della vita, è pieno di contraddizioni e dubbi su se stesso. Il punto debole dell’attenzione del Sei è che ha già un’opinione prima di cercare prove e indizi. Il Sei controfobico parla, controlla la veridicità delle sue sensazioni e riduce l’ansia ponendosi in modo piacevole.
La perdita della fiducia ha generalmente origine in punizioni o umiliazioni inflitte dai genitori; ricordano genitori mentalmente disturbati che li punivano senza motivi apparenti.
Dubbiosi della propria capacità di agire, i Sei proiettano la propria forza sul leader. Potersi affidare e delegare le responsabilità, diminuisce la paranoia.  Sono leali al gruppo nei momenti difficili e sanno sacrificarsi per la causa.
I Sei trovano forza nelle situazioni in cui si trovano con le spalle al muro perché sono costretti ad agire.
E’ molto difficile rivolgere elogi ai Sei perché non riescono ad accettare il riconoscimento.
Nel Sei evoluto, il sospetto verso l’autorità, può trasformarsi in critica costruttiva, la procrastinazione può dare il tempo di rivedere e riformulare le idee.
I Sei ritardano l’azione perché i rischi superano abbondantemente le probabilità di successo. Sono abilissimi nel frapporre ostacoli al proprio successo. Un modo è chiedersi cose impossibili, evitano così di mettere alla prova le proprie possibilità in termini più realistici.
Lo Scettico è più disposto ad accettare la felicità e il piacere sessuale se sente la coppia come una difesa dal minaccioso mondo esterno. I Sei hanno tempi lunghissimi per sviluppare la fiducia.
Per un Sei, un dubbio può mettere in discussione tutto un sistema di credenze: è come se si dovesse riesaminare e riedificare una casa dalle fondamenta se il tetto presenta una piccola imperfezione.
Fattori di crescita: riconoscere di dubitare della possibilità di ricevere aiuto, non allontanarsi per paura accusando gli altri di averci abbandonato.

Sintesi del libro "L'enneagramma la geometria dell'anima che vi rivela il vostro carattere" di Helen Palmer,Edizioni Astrolabio




Preferirei essere cenere che polvere. Preferirei che la mia scintilla bruciasse in una vivida fiammata piuttosto che fosse soffocata da arida putredine. Preferirei essere una superba meteora, ogni mio atomo esploso in un magnifico bagliore, piuttosto che un sonnolento e perseverante pianeta. 
La giusta funzione di un uomo è di vivere, non di esistere.


- Jack London -



Ami la vita? Allora non sciupare il tempo, perché è la sostanza di cui la vita è fatta.

- Benjamin Franklin -


Buona giornata a tutti. :-)




domenica 29 maggio 2016

Il credo dell'ottimista - Christian Daa Larson

Prometti a te stesso di infondere bontà‚ bellezza‚ amore
ad ogni persona che incontri;
di far sentire a tutti i tuoi amici
che c’è qualcosa di grande in loro;
di guardare al lato bello di ogni cosa e
di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà.
Prometti a te stesso di pensare solo al meglio‚
di lavorare solo per il meglio; di aspettarti solo il meglio‚
di essere entusiasta del successo degli altri come lo sei del tuo.
Prometti a te stesso di dimenticare gli errori del passato
per guardare a quanto di grande puoi fare in futuro‚
di essere sereno in ogni circostanza e
di regalare un sorriso ad ogni creatura che incontri;
di dedicare così tanto tempo a migliorare il tuo carattere
da non aver tempo per criticare gli altri.
Prometti a te stesso di essere troppo nobile per l’ira‚
troppo forte per la paura‚
troppo felice per lasciarti vincere dal dolore.

- Christian Daa Larson - 
(1874 -1954)

L’originale fu pubblicato nel 1912 in un libro intitolato Your Forces and How To Use Them


Coltiva il giardino dei tuoi pensieri, riscalda la serra del tuo cuore, difendi il prato della tua mente, nessuno potrà rubarti la bellezza che hai in fondo all'anima. 


- San Giovanni Bosco - 




Il senso dell’umorismo è terapeutico, non ha effetti collaterali,  migliora l’efficienza del cervello e del sistema nervoso, difende la psiche dagli attacchi di malumore, dalle preoccupazioni e dalle insoddisfazioni continue.


Il buon umore allunga la vita, ringiovanisce, rinforza le difese immunitarie, favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni, attenua la depressione, l’ansia e stimola il metabolismo, la produzione di endorfine, di anticorpi e di neurotrasmettitori come serotonina, noradrenalina, dopamina.


O Vergine Santissima, amica del silenzio e della solitudine, che ci invitate a questo prediletto vostro Santuario, degnatevi parlarci al cuore parole di vita quali Voi sapete rivolgere ai vostri figli, massime nei momenti della tribolazione e della necessità, e chiamateci a sincera penitenza, a piena emenda dei nostri costumi, a vita veramente cristiana e santa.

Ave Maria

O Vergine benignissima, che tutto cuore pei vostri figli, vi compiacete dispensare in questo santo luogo con straordinaria larghezza i tesori di grazia che il Vostro Divin Figlio vi ha affidati, abbiate pietà anche di noi, liberateci dai mali che soffriamo, dateci forza contro le tentazioni, ravvivate in noi lo spirito di Gesù Cristo e, se è per il nostro meglio, concedeteci quello che ardentemente desideriamo e con tanta fiducia ci aspettiamo da Voi. 

Ave Maria 

O Vergine potentissima, che in questo luogo di vostra particolare predilezione avete consolato tante anime col liberarle dal peccato e dai mali che ne sono le conseguenze, col manifestar loro le vie su cui il Signore le voleva, coll'infervorarle nei santi loro proponimenti, consolate noi pure col renderci vostri fervorosissimi figli, sempre fedeli al vostro amore ed alla pratica generosa delle cristiane virtù fino alla morte. Così sia. 

Ave Maria.

Salus infirmorum, ora pro nobis. 
Consolatrix afflictorum, ora pro nobis. 
Refugium peccatorum, ora pro nobis. 
Madonna del Bosco, pregate per noi


Buona giornata a tutti. :-)




sabato 27 febbraio 2016

Il legno inutile - don Bruno Ferrero -

In un angolo sperduto del mondo, nel folto di una foresta fittissima, c'era una scaletta. 
Era una semplice scala a pioli, di vecchio legno stagionato e usurato. Era circondata da abeti, lacci, betulle. Alberi stupendi. Là in mezzo sembrava davvero una cosa meschina.
I boscaioli che lavoravano nella foresta, un giorno, arrivarono fin là. Guardarono la scala con commiserazione: "Ma che robaccia è?" esclamò uno.
"Non è buona neanche da bruciare" disse un altro.
Uno di loro impugnò l'ascia e l'abbatté con due colpi ben assestati. 
Venne giù in un attimo. Era davvero una cosa da niente. I boscaioli si allontanarono ridacchiando.
Ma quella era la scala su cui ogni sera si arrampicava l'omino che accendeva le stelle.
Da quella notte il cielo sulla foresta rimase senza stelle.

C'è una scala anche dentro di te. Paragonata alle tante cose che ti vengono offerte ogni giorno è un niente. Ma è la scala che serve per salire ad accendere le stelle nel tuo cielo.
Si chiama preghiera.

- don Bruno Ferrero - 
da: "A volte basta un raggio di sole"


"Una sera, anzi una notte, mentre ero in attesa del sonno che tardava ad arrivare, mi sono seduto in un campo, ascoltando la conversazione tranquilla di alcuni agricoltori vicini.
Parlavano di cose molto semplici, anche se nessuna di esse era grossolana o frivola come accade in altre classi sociali. I nostri contadini parlano raramente e quando lo fanno è per dire qualche cosa di necessario, sensibile, e, a volte, di saggio.
Alla fine essi tacquero, come se la maestà serena e solenne della notte, senza luna ma brulicante di stelle, aveva fatto scendere un misterioso incantesimo su quelle anime semplici .
Rompendo il silenzio, ma non l'incantesimo, la voce rustica di un corpulento, tarchiato contadino, che giaceva disteso sul prato, con gli occhi fissi alle stelle, esclamò, quasi come se stesse obbedendo ad una profonda ispirazione: "Come sono belle! Eppure alcuni dicono che Dio non esiste."

L'ho ripetuta a me stesso molte volte da allora, la frase di quel vecchio contadino del luogo. Dopo mesi di arido studio, quella frase toccò la mia mente e il mio cuore in modo così vivido che ancora adesso mi ricordo di quella semplice scena come se fosse ieri.

Quel contadino umbro non sapeva nemmeno leggere, ma nel suo cuore, tutelato da una vita onesta e laboriosa, c'era un piccolo angolo in cui la luce di Dio scese con potenza non molto inferiore a quella dei profeti e forse superiore a quella dei filosofi".

-  Enrico Fermi - 



Ti ringrazio Dio dei cieli per la straordinaria grazia di potere stare di fronte a te.
Grazie per avermi mandato lo Spirito Santo e di avermi colmato con ogni suo dono.
Grazie per l’amore e la gioia, la pace e la pazienza, la bontà e l’autocontrollo.
Grazie per questa preghiera di Adorazione.
Ti ringrazio per la gioia di totale resa a te.
Grazie per la mia sincera penitenza, di avere provato il tuo perdono.
Grazie di avermi dato il coraggio per poterti pregare nel bisogno.
Ti ringrazio perché mi porti alla completa e sincera conversione, distruggendo in me le vecchie abitudini.
Grazie per la grazia di poterti ascoltare e crescere nella fede in te.
Grazie per il tuo disegno su di me.



Buona giornata a tutti. :-)









domenica 30 agosto 2015

da: "Il Libro della Saggezza Interiore" - Piero Gribaudi -

Da qualche parte, moltissimo tempo fa, regnava in un paese il buon senso.
Se sorgevano contrasti, venivano risolti secondo un’antichissima tradizione: ognuno dei contendenti era vincolato a sostenere non le proprie ragioni, ma quelle dell’avversario, al cospetto dell’intero villaggio. 
In tal modo, non solo il divertimento era assicurato, ma ogni dissidio si scioglieva come neve al sole.
Era un paese felice. E lo fu sino a che il capo villaggio si ammogliò con una donna di un paese straniero. Trasferitasi nel paese, costei rimase scandalizzata dal comportamento della gente.
"Com’è possibile", chiese al marito, "che così poche persone siano venute a rendermi omaggio?".
"Non c’è legge che le obblighi a farlo. Coloro ai quali appari simpatica, ti salutano; gli altri, no. Ma certamente farai loro cambiare idea...".
Il giorno appresso l’irritazione della donna crebbe.
"Come mai", domandò al marito, "le mucche del vicino pascolano sui tuoi prati e tu non dici nulla?"
"E che dovrei dire?", rispose il marito un po’ seccato: "Quest’anno i miei prati sono più floridi dei suoi. Quando avverrà il contrario, porterò le mie mucche a pascolare da lui".
Al calar del tramonto, la donna rimase stupefatta; mentre molta gente tornava dai campi, altra vi si recava, con gli attrezzi in spalla.
"Ma come!", chiese indignata al consorte: "Qui la gente lavora di notte?"
"La gente", le spiegò il marito alzando un poco la voce, "qui lavora quando vuole. Chi, la notte, non riesce a dormire, va a lavorare. Gli altri vanno a lavorare di giorno".
"Questo è un paese di pazzi!", concluse la donna.
E n’ebbe la conferma immediata, quando prese a schiaffi una sua ancella, muta, che le aveva fatto cadere inavvertitamente alcune gocce di the sull’abito.
La sera, allorché il marito l’avvertì che per quel suo gesto avrebbe dovuto comparire all’adunanza della tradizione, la donna trasecolò, ma capì presto di non aver nulla da temere.
Al calar del sole, tutto il villaggio era in piazza. Assistere a uno scontro fra la moglie del capo villaggio e una povera serva, per di più muta, non era cosa di tutti i giorni.
La ragazza fece del suo meglio; a gesti e aiutandosi con la mimica, perorò la causa della donna straniera.
Quando fu il suo turno, quest’ultima si alzò in piedi senza pronunciar parola e tacque finché il suo tempo fu scaduto. Non era forse muta la sua serva?...
Venuta a mancarle la difesa, alla ragazza, seppure a malincuore, fu gioco forza dare torto.
Ma non per nulla regnava nel paese il buon senso. Il capo villaggio capì che vale molto di più una donna senza parole e con molto cuore, che una con poco cuore e troppe lamentele. Perciò riabilitò la serva e rispedì la moglie al suo paese.
Di quell’antico villaggio oggi non c'è più traccia. D’altra parte, c’è forse in giro ancora qualche traccia di buon senso?


Buon Senso

- Piero Gribaudi - 
da: "Il Libro della Saggezza Interiore", Casa Editrice: Gribaudi Editore




Perché aspetti?
Aspetti che la vita ti faccia un miracolo? Che le circostanze cambino in tuo favore? Aspetti chi? Perché? Quanto aspetti? 

Se non ti alzi e diventi il tuo Dio non puoi sperare che qualcosa cambi. 
Se non cominci, niente si compirà. 
Se non bussi, nessuna porta si aprirà. 
Se non percorri la tua strada nessuna mappa ti porterà da nessuna parte. 
I miracoli accadono solo quando fai il primo passo verso la tua realizzazione.. verso un tuo sogno. 
Nessuno ti porterà un pacco regalo, nessuno ti renderà felice.. se non tu stesso.. perciò alzati.. mettiti in viaggio.. il viaggio della tua felicità.. Naviga il mare delle tue emozioni. Vivi ! 
Non rimandare niente.. non aspettare nessuno. La tua mano è capace di disegnare i tuoi sogni, di scrivere il tuo destino.

- Colette Haddad -



Avete il libero arbitrio di fare ciò che volete; tuttavia, il nostro consiglio è di non fare del male perché, indipendentemente da cosa voi facciate, vi tornerà indietro.
Quando fate del male a voi stessi o agli altri, vi chiudete in un circolo di causa ed effetto, dove manifestate degli scenari che si somigliano per esercitare il vostro libero arbitrio oppure per cambiare il risultato finale cambiando le vostre scelte.
Anche se sbagliate, nessuno vi prenoterà un posto all’inferno; l’unico modo per imparare veramente dal libero arbitrio è quello di veder tornare indietro ciò che si è creato. L’esistenza è gentile, interattiva e compassionevole proprio per questa ragione.

- Barbara Marciniak 
da: "La via del risveglio planetario"





Buona giornata a tutti. :-)

martedì 4 agosto 2015

Le dieci abitudini degli ottimisti -

Sii grato
Inizia tutto prendendo coscienza dei nostri vantaggi. Se non sei grato per le cose buone della tua vita non sarai mai soddisfatto. Fai un inventario di ciò che c’è di buono intorno a te. Ma non trascurare neanche ciò che c’è di meno positivo. C’è da esser grati anche per le difficoltà che si incontrano, gli ostacoli e i fallimenti. Perché? Perché è da lì che nasce la saggezza. 
Perché ti danno la forza, perché ti insegnano a perseverare, e ti rendono forte. Esser grati per ogni passo avanti rende i momenti difficili più facili da superare. Quanto detto finora non è altro che la base dell’ottimismo: essere entusiasti, nel bene e nel male, e nella consapevolezza che tutto va verso un futuro migliore.

Condividi i tuoi racconti di vita
Ritengo che tutti abbiamo la capacità di vivere in modo ottimista: basta condividere le nostre avventure, i successi come i fallimenti. 
Anche solo sapere che gli altri sono stati nella nostra stessa barca, eppure hanno tirato avanti, è utile. Perché diffonde un messaggio di speranza, che è l’ingrediente principale dell’ottimismo. 
Quando condividiamo i nostri racconti di vita, diamo agli altri gli strumenti di cui hanno bisogno per costruire, evolversi e perseverare. In sostanza, l’umanità fa sempre “girare il credito”.

Perdona
Più facile a dirsi che a farsi, ma avrai bisogno di perdonare quelli che ti hanno impedito di trovare il lato positivo nelle cose. 
Credo che il modo più facile per perdonare e superare sia riflettere sul fatto che il passato è passato. Guardala così: la persona che fai difficoltà a perdonare probabilmente vorrebbe lei stessa che il passato possa esser cancellato. 
Insomma, fai pace col tuo passato, perché non rovini il presente. 
Quando ci sarai riuscito, quei capitoli potranno essere chiusi, e si potrà vivere una vita più positiva, e felice.

Ascolta di più
Quando ascolti qualcuno non fai altro che aprirti alla conoscenza invece che erigere intorno a te un muro di parole e di pensieri. In più, dimostri fiducia e rispetto negli altri. La conoscenza, come la fiducia, sono la dimostrazione che sei una persona positiva e sicura di sé, e che quindi diffondi energia positiva.

Converti invidia e gelosia in energia positiva
Quando invidiamo qualcuno ci facciamo solo del male. 
L’universo non ti deve niente solo perché qualcuno sta meglio di te. 
Convoglia quell’energia nel lavorare sul tuo cammino personale e professionale. E pensa al successo degli altri come a uno spunto per migliorarsi.

Sorridi di più, meno musi lunghi
Quando sorridiamo, creiamo un ambiente felice e stimolante intorno a noi, in grado di attrarre gli altri. Starsene corrucciati, al contrario, blocca la gente, e ha l’effetto opposto. 
La felicità, anche in piccole dosi, rilascia serotonina (l’ormone della felicità). E rende anche le giornate più difficili più facili da superare.

Fai esercizio, mangia sano
È un consiglio piuttosto comune, ma tutti abbiamo bisogno di esercizio e di sole ogni giorno, anche solo per un quarto d’ora. Se non puoi startene un po’ sotto il sole, chiedi al tuo medico di integrare con una terapia appropriata. 
Se non puoi fare esercizio perché sei indaffarato, usa le scale al posto dell’ ascensore, o parcheggia più lontano. Ad ogni modo, tieniti in movimento quanto più spesso possibile. Segui una dieta bilanciata e non respingere la frutta e la verdura. Se hai fame durante il giorno, prendi in considerazione mandorle e noci (a meno che non sia allergico). E se sei un soggetto allergico, prendi in considerazione l’idea di più pasti ridotti durante il giorno, invece dei soliti tre principali. 
L’energia che ottieni dall’esercizio, da una dieta salutare e dalla luce del sole ci dà concentrazione, chiarezza e un atteggiamento naturalmente positivo.

Guarda avanti e pensa positivo
Guardare avanti e pensare positivo è la capacità di guardare un cielo rannuvolato e scoprirne il lato positivo, applicando il processo all’oggi, a ieri, nella speranza che domani sarà meglio. 
Pensa alle operazioni chirurgiche: immagini il peggio e non vedi l’ora che sia finita. 
Prendi tutto questo e inizia invece a visualizzare la ragione dell’operazione, e ai risultati che porterà. L’obiettivo è positivo, anche se oggi può sembrare dura. 
Oppure pensa a uno studente che si prepara a un esame difficile. Prepararsi, imparare tutto il necessario a fare l’esame, può sembrare la fine del mondo. Ma prendi quell’energia, e immagina quanto ti servirà quel titolo in futuro. Come per ogni altra cosa, lavorare duramente porta sempre risultati. 
La vita non è una lotteria. È ciò che sei in grado di farne.

Non dare la colpa agli altri
È tanto facile nella vita dare agli altri la colpa per la tua situazione. 
La gente dà la colpa dei propri problemi all’economia, ai politici, ai propri capi e a ogni genere di terza parte. Ma una volta che accetti di avere il controllo su ciò che sei, scoprirai che l’ottimismo, e il successo, arrivano spontaneamente. Ricorda: l’opportunità si incontra a valle, non in vetta.

Il passato non è destinato a ripetersi
Solo perché hai incontrato delle difficoltà non significa che ciò che inizia male, male finisce. 
Non trasformare le tue cattive esperienze in una profezia che si autoavvera. Anzi, parti dal presupposto che quei momenti sono dietro di te, e che la strada verso il futuro è sgombra.

Sii completamente consapevole di ogni azione che compi.
Sviluppa inoltre il potere della costanza. Quando decidi di intraprendere una cosa, anche la più banale, non desistere finché non hai raggiunto il tuo obiettivo. Ricorda, così come sono incostanti le nostre emozioni, cioè il modo in cui reagiamo alle circostanze o il modo in cui le definiamo, sono continuamente mutevoli anche le situazioni della vita. Nessun fallimento è assoluto. Se continui a provare, il fallimento può diventare una via d’accesso alla vittoria.

- Swami Kriyananda -
da: "Attrarre la prosperità"





Le persone con scarsa propensione alla gioia hanno troppa paura di lasciare il lavoro per esplorare altre possibilità. Prive di fiducia in se stesse, non hanno la forza di amare oltre la cerchia familiare e di trovare il proprio vero sentiero.
La vita passa loro accanto.
Chi invece conosce la fonte della propria gioia può avere due o tre carriere nello spazio di una vita, è capace di chiudere e ricominciare, può allacciare nuovi rapporti, stringere nuove amicizie, iniziare nuove attività, una nuova vita, a qualsiasi età e indipendentemente dalla ricchezza accumulata.
Senza gioia siamo paralizzati, incapaci di cambiamento.
Con la gioia le possibilità sono infinite.

- Bruce Davis – 
da: "Il richiamo della gioia"



La felicità è una scelta.
L'accettare è una scelta.
Il perdono è una scelta.
La rabbia è una scelta.
L'amore è una scelta.
La vita è una scelta.
Il tuo tempo: la tua scelta.

- Proverbio zen - 




Buona giornata a tutti. :-)











sabato 13 giugno 2015

Segui il tuo sogno - Jack Canfield -

"Ho un amico di nome Monty Roberts che possiede una tenuta con allevamento di cavalli a San Ysidro. Mi lascia usare la sua casa per organizzare manifestazioni volte a raccogliere fondi per programmi a favore dei giovani a rischio.
L'ultima volta che ero lì mi presentò dicendo: "Voglio spiegarvi perché lascio che Jack usi la mia casa." 
Tutto risale alla storia di un giovane che era figlio di un addestratore di cavalli itinerante, il quale andava di stalla in stalla, di pista in pista, di fattoria in fattoria e di allevamento in allevamento per addestrare i cavalli.
Di conseguenza la frequenza scolastica del ragazzo alle superiori era continuamente interrotta. Quando fu all'ultimo anno gli fu assegnato un compito su cosa volesse fare da grande.
Quella sera scrisse un tema di sette pagine descrivendo il suo obiettivo di possedere un giorno un allevamento di cavalli. Descrisse con dovizia di particolari il suo sogno e addirittura disegnò lo schema di una tenuta di ottanta ettari, indicando l'ubicazione di tutti gli edifici, delle stalle e della pista.
Poi disegnò la pianta dettagliata di una casa di 400 metri quadri da inserire nella tenuta di sogno di ottanta ettari. Elaborò con passione il progetto e il giorno successivo lo consegnò all'insegnante.
Due giorni dopo il compito gli fu riconsegnato. Sulla prima pagina vi era in rosso una insufficienza con un appunto che diceva: "Vieni da me dopo la lezione."
Il ragazzo che aveva il sogno andò dall'insegnante dopo la lezione e domandò: "Perché ho preso un'insufficienza?" 
L’insegnante rispose:
"È un sogno irrealistico per un ragazzo come te. Non hai soldi. Provieni da una famiglia itinerante. Non hai risorse. Possedere un allevamento di cavalli richiede un sacco di soldi.
Devi acquistare il terreno. Devi pagare le fattrici e poi spendere molti soldi per gli stalloni. Non hai nessuna possibilità di farcela."
Poi l’insegnante aggiunse: "Se riscrivi il compito con un obiettivo più realistico, rivedrò il tuo voto."
Il ragazzo andò a casa e ci pensò su a lungo. Domandò a suo padre cosa fare. Il padre rispose: "Guarda, figliolo, devi decidere tu da solo. Tuttavia penso che sia una decisione importante per te."
Infine, dopo una settimana di riflessione, il ragazzo riconsegnò lo stesso compito, senza alcun cambiamento, dichiarando: "Può tenersi l'insufficienza, IO MI TERRO' IL MIO SOGNO."

Monty si rivolse poi al gruppo riunito e disse: "Vi racconto questa storia perché voi vi trovate nella mia casa di 400 metri quadri in mezzo alla mia tenuta di ottanta ettari. Ho ancora quel compito di scuola incorniciato sopra il caminetto."
Aggiunse: "La parte più bella della storia è che due estati fa quello stesso insegnante portò trenta ragazzi in campeggio nella mia tenuta per una settimana. Nell'andarsene, l'insegnante mi disse:
"Vedi, Monty, adesso posso dirtelo.Quando ero il tuo insegnante ero una specie di ladro di sogni. In quegli anni ho rubato molti sogni ai ragazzi.
Fortunatamente tu hai avuto abbastanza fegato da NON RINUNCIARE al tuo." 

Non lasciate che vi rubino i sogni. Seguite il vostro cuore, accada quel che accada." 

- Jack Canfield & Mark Victor Hansen -
Fonte: “Brodo caldo per l'anima” di  Jack Canfìeid e  Mark Victor Hansen,  Armenia Edizioni, 2004



Il nostro tempo è limitato, per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro.
Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone.
Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore.
E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione.
In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario. 

- Steve Jobs - 




Arrendersi e prendersela con Dio, con la vita o con gli altri non richiede alcuno sforzo. 
Rimettersi in piedi assumendosi la responsabilità della propria vita e della propria felicità spesso ne richiede uno grosso, ma questa è la differenza fra vivere e sopravvivere.

- Claudia Rainville - 
da "Cambia la Tua Vita"


E allora impara a vivere. 
Tagliati una bella porzione di torta con le posate d’argento. 
Impara come fanno le foglie a crescere sugli alberi. 
Apri gli occhi. 
Impara come fa la luna a tramontare nel gelo della notte prima di Natale. Apri le narici. Annusa la neve. Lascia che la vita accada. 

- Sylvia Plath -






Buona giornata a tutti. :-)