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sabato 4 febbraio 2023

Signora… lei è ricca? - Jack Canfield & Mark Victor Hansen

 Si rannicchiarono dietro la porta doppia: due bambini con i cappotti a brandelli troppo piccoli per loro.
“Ha giornali vecchi, signora?”
Ero indaffarata, volevo rispondere di no…finchè guardai i loro piedi: sandaletti leggeri, inzuppati dal nevischio.
“Entrate e vi farò una tazza di cioccolata calda.”
Non vi fu conversazione. I sandali fradici lasciarono impronte sulla piastra del caminetto.
Servii loro cioccolata e pane tostato con marmellata per fortificarli contro il freddo esterno.
Quindi tornai in cucina e ripresi il mio bilancio familiare…
Il silenzio nel soggiorno mi sorprese. Guardai dentro, la bambina teneva in mano la tazza vuota e la osservava.
Il maschietto mi disse con voce incerta: “Signora… lei è ricca?”
“Se sono ricca? Misericordia, no!” Guardai le consunte foderine del divano.
La bambina rimise la tazza sul suo piattino con cura.
“Le sue tazze sono intonate ai piattini.” Aveva osservato la bambina, con una voce vecchia, con una fame che non veniva dallo stomaco.
Quindi se ne andarono, tenendo i pacchi dei giornali contro il vento, non avevano detto grazie, non ne avevano bisogno. Avevano fatto molto di più.
Tazze e piattini di ceramica azzurra di poco valore. Ma erano intonati.
Diedi un’occhiata alle patate e mescolai il sugo.
Patate e sugo di carne, un tetto sopra alla testa, mio marito con un lavoro sicuro… umile ma sicuro. Anche queste cose erano intonate.
Allontanai le sedie dal fuoco e misi in ordine il soggiorno. 
Le impronte fangose dei sandaletti erano ancora umide sul caminetto. 
Le lasciai lì: voglio che restino lì caso mai mi dimenticassi di nuovo quanto sono ricca.

- Jack Canfield & Mark Victor Hansen -
Brodo caldo per l'anima – Pensa positivo



Moltissime persone vivono una vita vuota e priva di un'anima perché si nutrono di popolarità, apprezzamento, lode, di «io sono O.Κ, tu sei O.Κ», guardami, stammi vicino, sostienimi, apprezzami; si nutrono di potere, di vittorie. 
Voi vi nutrite di questo? Se è così siete morti. 
Avete perso l'anima. 
Nutritevi di materiali diversi, più sostanziosi. Allora assisterete alla trasformazione.

- Anthony de Mello -  


Avevo un nemico che i miei passi seguiva, e per quanto sembri strano non sapevo chi fosse. 
I miei progetti e i miei fini, tutto mi rovinava! 
A causa sua, le mie migliori idee non attuavo. Un giorno lo affrontai e protestai per il suo cinismo: Gli strappai la maschera, ed ero io stesso. 
Da quel giorno tutto è cambiato, perché quel nemico si trasformò in amico.

- Cristina Pelaia -



Buona giornata a tutti. :-)


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martedì 25 gennaio 2022

Fatelo oggi - Robert Reasoner

Quando ero sovrintendente delle scuole di Pablo Alto, in California, Polly Tyner, presidente del nostro consiglio di amministrazione, scrisse una lettera che fu pubblicata sul Palo Alto Times. 
Il figlio di Polly, Jim, aveva grandi difficoltà a scuola. 
Era inserito nella categoria degli handicap educativi e richiedeva moltissima pazienza da parte dei genitori e degli insegnanti. Ma Jim era un ragazzo felice con un grande sorriso che illuminava la stanza. 
I suoi genitori riconobbero le sue difficoltà nell'istruzione, ma cercarono sempre di aiutarlo a vedere i propri punti di forza perché potesse camminare a testa alta. Poco dopo aver portato a termine la scuola superiore, Jim fu ucciso in un incidente motociclistico. 
Dopo la sua morte, sua madre inviò al quotidiano questa lettera. 
"Oggi abbiamo seppellito nostro figlio, ventenne. E' rimasto ucciso sul colpo in un incidente motociclistico venerdì sera. Come vorrei aver saputo quando gli ho parlato l'ultima volta che sarebbe stata davvero l'ultima. Se soltanto l'avessi saputo gli avrei detto: "Jim, ti voglio bene e sono tanto orgogliosa di te." Avrei passato un po' di tempo a enumerare le tante benedizioni che ha portato alla vita dei molti che gli hanno voluto bene. Avrei passato un po' di tempo a lodare il suo bellissimo sorriso, il suono della sua risata, il suo autentico amore per la gente. Se si mettono sulla bilancia tutte le caratteristiche positive e si cerca di porre sull'altro piatto tutti i tratti irritanti, come la radio sempre troppo alta, il taglio di capelli che non ci piaceva, i calzini sporchi sotto il letto, le irritazioni non sono poi molto pesanti. Non avrò un'altra possibilità di dire a mio figlio tutto ciò che avrei voluto fargli ascoltare, ma voi, genitori, avete questa possibilità. Dite ai vostri ragazzi ciò che vorreste far loro ascoltare, se sapeste che sarà la vostra ultima conversazione. L'ultima volta che ho parlato con Jim era il giorno in cui è morto. 
Mi telefonato per dirmi: "Ciao, mamma! Ho chiamato solo per dirti che ti voglio bene! Devo andare al lavoro. Ciao." 
Mi ha lasciato qualcosa di cui farò tesoro per sempre. Se nella morte di Jim vi è uno scopo, forse è quello di indurre gli altri ad apprezzare di più la vita e di indurre la gente, specialmente le famiglie, a passare un po' di tempo a dire agli altri quanto ci stanno a cuore. 
Potreste non avere un'altra possibilità. Fatelo oggi! 

- Robert Reasoner -
da "Brodo Caldo per l'anima"


Nelle nostre preghiere troppo spesso divaghiamo, evitiamo i discorsi più impegnativi, non poniamo le questioni serie, stiamo accuratamente lontani dal nostro punto dolente, scansiamo i problemi scomodi.
Riempiamo le nostre orazioni di banalità devozionali.
Dicendo a Maria “prega per noi”, la autorizziamo, sì, a trattare i nostri interessi, ma anche ad affrontare i nostri mali segreti, a scoprire le magagne che teniamo nascoste, a formulare le diagnosi più impietose.
Nella preghiera ci affidiamo a Maria perché ci presenti a Dio nella nostra miseria e nudità, spogliati delle apparenze.

- Fraternità Francescana Secolare - 



"Quando mi avvertiranno che alla fine del mondo non manca che un solo anno, non rinuncerò ad amare mia moglie, ad avere con lei un altro bambino, a fare scoprire agli altri miei cinque figli la poesia di Dante... 
Perché so che questa vita non serve per avere un futuro ma perché ciascuno abbia la vita eterna" 

- Fabrice Hadjadj - 
"L'Osservatore Romano", 4 marzo 2011





Buona giornata a tutti. :-)

sabato 24 aprile 2021

La Stazione - Robert J. Hastings

Nascosta da qualche parte nel vostro inconscio vi è una visione idilliaca. 
Ci vediamo in un lungo viaggio su tutto il continente. 
Viaggiamo in treno. 
Fuori del finestrino ammiriamo il passaggio a livello, bestiame al pascolo su una collina lontana, fumo che fuoriesce da una centrale termica, file su file di grano e di mais, pianure e valli, montagne e dolci colline, profili di città e ville nei paesini. Ma dominante nella nostra mente è la destinazione finale. 
In un certo giorno a una certa ora entreremo nella stazione. 
Ci saranno bande musicali e sventolio di bandiere. 
Una volta arrivati lì, tanti sogni meravigliosi si avvereranno e i pezzi della nostra vita si completeranno a vicenda come un rompicapo portato a termine. Con quale irrequietezza percorriamo i corridoi, maledicendo i minuti d'ozio, aspettando, aspettando, aspettando la stazione. 
"Quando arriveremo in stazione, sarà fatta!" gridiamo. 
"Quando avrò diciotto anni." 
"Quando mi comprerò una Mercedes Benz nuova!" 
"Quando l'ultimo figlio avrà terminato l'Università." 
"Quando avrò finito di pagare il mutuo!" 
"Quando avrò la promozione." 
"Quando raggiungerò l'età della pensione, vivrò felice e contento!"
Prima o poi dobbiamo renderci conto che non vi è nessuna stazione, nessun luogo a cui arrivare una volta per tutte. 
La vera gioia della vita è il viaggio. La stazione è soltanto un sogno. 
Ci distanzia sempre. 
"Assapora l'attimo fuggente." 
Non sono i fardelli di oggi a fare impazzire gli uomini. 
Sono i rimpianti di ieri e le paure di domani. 
Rimpianti e paure sono ladri che ci derubano dell'oggi. 
Allora smettete di percorrere i corridoi e di contare i chilometri. 
Invece scalate più montagne, mangiate più gelato, camminate più spesso a piedi nudi, nuotate in più fiumi, ammirate più tramonti, ridete di più, piangete di meno. 
La vita deve essere vissuta a mano a mano che si procede. 
La stazione arriverà fin troppo presto." 

- Robert J. Hastings - 
Fonte: “Brodo caldo per l'anima” di  Jack Canfìeid e  Mark Victor Hansen,  Armenia Edizioni, 2004



Quel che abbiamo alle spalle e quel che abbiamo davanti sono piccole cose se paragonate a ciò che abbiamo dentro.

- Ralph Waldo Emerson - 


L'autentico «eroe» è l'uomo qualunque che ha pazienza, è l'umile che accetta il mistero della vita, il mistero della fede,il mistero dell'eternità. Eroe è l'operaio flagellato dalla vita; è la madre ricca di paura per l'avvenire e di lacrime; è il prete solitario e amato solo da Dio, dimenticato da tutti, tormentato dalla sua solitudine e assetato di bellezza; è il giovane che si apre alla vita e la trova amara e malinconica... Eroe è colui che crede fino allo spasimo all'amore di Dio, al progetto infallibile della provvidenza, al mistero dell'infinito e dell'onnipotente; eroe è colui che ogni giorno accetta con pazienza e con sorriso la vita e aspetta l'incontro con Cristo. 

- Nicolino Sarale -



Veramente padrone di sè e veramente felice è chi ogni giorno può dire: "Ho vissuto".

- Orazio - 




Buona giornata a tutti. :-)


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mercoledì 14 aprile 2021

Chi sono io è importante - Helice Bridges

Un’insegnante di New York decise di onorare i suoi studenti dell’ultimo anno delle superiori spiegando perché fosse importante ciascuno di essi. Utilizzando un procedimento elaborato da Helice Bridges di Del Mar, California, chiamò ogni studente davanti alla classe, uno per volta. 
Prima disse in che modo lo studente fosse importante per lei e per la classe. Poi consegnò a ciascuno un nastro azzurro su cui era stampata a lettere d’oro la dicitura: “Chi sono io è importante”. 
In seguito l’insegnante decise di avviare una ricerca in classe per vedere quale impatto avrebbe avuto questo riconoscimento nella comunità. Consegnò a ciascuno studente altri tre nastri e incaricò tutti di andare a diffondere questa cerimonia di riconoscimento. 
Quindi avrebbero dovuto controllare i risultati, vedere chi avesse conferito e ricevuto il riconoscimento e riferire in classe dopo circa una settimana. 
Uno dei ragazzi della classe andò da un giovane funzionario di un’azienda nei dintorni e gli diede il riconoscimento per averlo aiutato nella pianificazione degli studi. Gli diede il nastro azzurro e glielo appuntò sulla camicia. 
Poi gli consegnò altri due nastri dicendogli: “Stiamo facendo una ricerca in classe sul riconoscimento e vorremmo che lei trovasse qualcuno da onorare, gli consegnasse un nastro azzurro e un altro in più perché questi possa onorare un terza persona per proseguire questa cerimonia di riconoscimento. 
Poi dovrebbe per favore riferirmi quello che è successo.” Più tardi, lo stesso giorno, il funzionario si presentò dal suo capo, che era noto fra l’altro per essere un tipo piuttosto brontolone. Lo fece sedere e gli disse che lo ammirava profondamente perché era un genio creativo. Il capo sembrò molto sorpreso. 
Il funzionario gli domandò il permesso di consegnargli il dono del nastro azzurro e di appuntarglielo. Il capo, sorpreso, rispose: “Beh, certo”. 
Il funzionario prese il nastro azzurro e lo appuntò sulla giacca del capo, giusto sopra il cuore. Consegnandogli l’altro nastro gli chiese: “Mi farebbe un favore? Potrebbe prendere quest’altro nastro e usarlo per onorare qualcuno? 
Il ragazzo che mi ha dato i nastri sta facendo una ricerca a scuola e si vuole proseguire questa cerimonia di riconoscimento e scoprire come influenzi la gente”. Quella sera il capo tornò a casa dal figlio quattordicenne e lo fece sedere. Gli raccontò: “Oggi mi è successa la cosa più incredibile. 
Ero in ufficio e uno dei funzionari entra e mi dice che mi ammira e mi dà una nastro azzurro perché sono un genio creativo. 
Immagina… Mi considera un genio creativo. 
Poi mi mette sulla giacca, sopra il cuore, questo nastro azzurro che dice “Chi sono io è importante”. Mi dà un altro nastro e mi chiede di trovare qualcun altro da onorare. 
Tornando a casa in macchina, stasera, ho cominciato a pensare chi onorare con questo nastro e ho pensato a te. Voglio onorare te. Le mie giornate sono davvero frenetiche e quando torno a casa non ti presto molta attenzione. 
A volte ti sgrido perché non hai voti abbastanza buoni a scuola e perché la tua camera è un caos, ma in qualche modo stasera volevo proprio sedermi qui e, beh, farti sapere che per me sei davvero importante. Assieme a tua madre, sei la persona più importante della mia vita. Sei un ottimo ragazzo e ti voglio bene!” 
Il ragazzo sbalordito cominciò a singhiozzare e non finiva più di piangere. Tremava con tutto il corpo. Guardò suo padre e disse fra le lacrime: “Prevedevo di suicidarmi domani, papà, perché pensavo che non mi volessi bene. Adesso non serve”. 

- Helice Bridges - 
Tratto da “Brodo caldo per l’anima”, Vol. I, di Jack Canfield e Mark V. Hansen – pag. 29-31, edizioni Armenia




Dovete trovare quel che amate. E questo vale sia per il vostro lavoro che per i vostri affetti...
Se ancora non l’avete trovato, continuate a cercare.
Non accontentatevi. 

- Steve Jobs -



Quando si lotta per qualcosa di importante bisogna circondarsi di persone che sostengono il nostro lavoro. È una trappola e un veleno avere intorno persone che hanno le nostre stesse ferite ma non il desiderio vero di guarirle...

- Clarissa Pinkola Estes - 
da: "Donne che corrono coi lupi"



Credi alla forza dei tuoi sogni e loro diventeranno realtà.

- Sergio Bambarén -
da: "Onda Perfetta"


Buona giornata a tutti. :-)








giovedì 11 marzo 2021

Segui il tuo sogno - Jack Canfield

"Ho un amico di nome Monty Roberts che possiede una tenuta con allevamento di cavalli a San Ysidro. Mi lascia usare la sua casa per organizzare manifestazioni volte a raccogliere fondi per programmi a favore dei giovani a rischio.
L'ultima volta che ero lì mi presentò dicendo: "Voglio spiegarvi perché lascio che Jack usi la mia casa." 
Tutto risale alla storia di un giovane che era figlio di un addestratore di cavalli itinerante, il quale andava di stalla in stalla, di pista in pista, di fattoria in fattoria e di allevamento in allevamento per addestrare i cavalli.
Di conseguenza la frequenza scolastica del ragazzo alle superiori era continuamente interrotta. Quando fu all'ultimo anno gli fu assegnato un compito su cosa volesse fare da grande.
Quella sera scrisse un tema di sette pagine descrivendo il suo obiettivo di possedere un giorno un allevamento di cavalli. Descrisse con dovizia di particolari il suo sogno e addirittura disegnò lo schema di una tenuta di ottanta ettari, indicando l'ubicazione di tutti gli edifici, delle stalle e della pista.
Poi disegnò la pianta dettagliata di una casa di 400 metri quadri da inserire nella tenuta di sogno di ottanta ettari. Elaborò con passione il progetto e il giorno successivo lo consegnò all'insegnante.
Due giorni dopo il compito gli fu riconsegnato. Sulla prima pagina vi era in rosso una insufficienza con un appunto che diceva: "Vieni da me dopo la lezione."
Il ragazzo che aveva il sogno andò dall'insegnante dopo la lezione e domandò: "Perché ho preso un'insufficienza?" 
L’insegnante rispose:
"È un sogno irrealistico per un ragazzo come te. Non hai soldi. Provieni da una famiglia itinerante. Non hai risorse. Possedere un allevamento di cavalli richiede un sacco di soldi.
Devi acquistare il terreno. Devi pagare le fattrici e poi spendere molti soldi per gli stalloni. Non hai nessuna possibilità di farcela."
Poi l’insegnante aggiunse: "Se riscrivi il compito con un obiettivo più realistico, rivedrò il tuo voto."
Il ragazzo andò a casa e ci pensò su a lungo. Domandò a suo padre cosa fare. Il padre rispose: "Guarda, figliolo, devi decidere tu da solo. Tuttavia penso che sia una decisione importante per te."
Infine, dopo una settimana di riflessione, il ragazzo riconsegnò lo stesso compito, senza alcun cambiamento, dichiarando: "Può tenersi l'insufficienza, IO MI TERRO' IL MIO SOGNO."

Monty si rivolse poi al gruppo riunito e disse: "Vi racconto questa storia perché voi vi trovate nella mia casa di 400 metri quadri in mezzo alla mia tenuta di ottanta ettari. Ho ancora quel compito di scuola incorniciato sopra il caminetto."
Aggiunse: "La parte più bella della storia è che due estati fa quello stesso insegnante portò trenta ragazzi in campeggio nella mia tenuta per una settimana. Nell'andarsene, l'insegnante mi disse:
"Vedi, Monty, adesso posso dirtelo.Quando ero il tuo insegnante ero una specie di ladro di sogni. In quegli anni ho rubato molti sogni ai ragazzi.
Fortunatamente tu hai avuto abbastanza fegato da NON RINUNCIARE al tuo." 

Non lasciate che vi rubino i sogni. Seguite il vostro cuore, accada quel che accada." 

- Jack Canfield & Mark Victor Hansen -
Fonte: “Brodo caldo per l'anima” di  Jack Canfìeid e  Mark Victor Hansen,  Armenia Edizioni, 2004



Il nostro tempo è limitato, per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro.
Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone.
Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore.
E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione.
In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario. 

- Steve Jobs - 




Arrendersi e prendersela con Dio, con la vita o con gli altri non richiede alcuno sforzo. 
Rimettersi in piedi assumendosi la responsabilità della propria vita e della propria felicità spesso ne richiede uno grosso, ma questa è la differenza fra vivere e sopravvivere.

- Claudia Rainville - 
da "Cambia la Tua Vita"


E allora impara a vivere. 
Tagliati una bella porzione di torta con le posate d’argento. 
Impara come fanno le foglie a crescere sugli alberi. 
Apri gli occhi. 
Impara come fa la luna a tramontare nel gelo della notte prima di Natale. Apri le narici. Annusa la neve. Lascia che la vita accada. 

- Sylvia Plath -







giovedì 7 febbraio 2019

Il Budda d’oro - Jack Canfield, Mark Victor Hansen

Nell’autunno del 1988 Jack Canfield fu invitato a tenere una conferenza sull’amor proprio e sull’efficienza massima in un convegno ad Hong Kong.

Ciò che lo colpì maggiormente delle cose viste durante questo viaggio fu il tempio di Budda a Bangkok, un tempio molto piccolo che custodisce la statua di un Budda d’oro alto più di tre metri, del peso di oltre due tonnellate e mezza, valutato 196 milioni di dollari!
“Era una visione che incuteva timore: - commenta Canfield - un Budda d’oro massiccio dall’aria gentile ma imponente che ci sorrideva dall’alto“.
Accanto alla statua c’era una bacheca in cui era riportata la sua storia.



Nel 1957 alcuni monaci di un monastero dovevano trasferire un Budda d’argilla dal loro tempio a una nuova sede. Il monastero doveva essere trasferito per far posto alla costruzione di una superstrada attraverso Bangkok. Quando la gru cominciò a sollevare l’idolo gigantesco, il peso era così formidabile che la statua cominciò ad incrinarsi. Per di più cominciò a piovere. Il monaco superiore, preoccupato di non danneggiare il sacro Budda, decise di rimettere a terra la statua e di ricoprirla con un grande telone per proteggerla dalla pioggia.
Più tardi, quella sera, il monaco superiore andò a controllare il Budda. Accese la torcia elettrica sotto il telone per vedere se il Budda era asciutto. Quando la luce raggiunse l’incrinatura, il monaco notò uno strano riflesso. Guardando meglio, si chiese se non potesse esservi qualcosa sotto l’argilla. A mano a mano che venivano via i pezzi d’argilla, il bagliore si faceva più vivido e più esteso. Trascorsero molte ore di lavoro prima che il monaco si trovasse faccia a faccia con lo straordinario Budda in oro massiccio.
Gli storici ritengono che diverse centinaia di anni prima della scoperta del monaco l’esercito birmano stesse per invadere la Thailandia (allora chiamata Siam). I monaci siamesi, rendendosi conto che il loro Paese sarebbe stato ben presto attaccato, coprirono il prezioso Budda d’oro con uno strato esterno d’argilla per impedire che il loro tesoro venisse trafugato dai birmani. Purtroppo, a quanto pare, i birmani massacrarono tutti i monaci siamesi e il loro segreto ben custodito dal Budda d’oro rimase intatto fino a quel giorno fatale del 1957. 

Tornando a casa - scrive Canfield - in aereo cominciai a pensare fra me: 

Tutti siamo come il Budda d’argilla, coperti da una crosta di durezza costituita dalla paura, eppure sotto ciascuno di noi vi è un “Budda d’oro” o un “Cristo d’oro” o “un’essenza d’oro” che è il nostro vero Io.
A un certo punto della nostra vita, fra i due e i nove anni d’età, cominciamo a coprire la nostra “essenza d’oro”, il nostro io naturale. 
Più o meno come il monaco, con martello e scalpello, il nostro compito ora è di scoprire la nostra vera essenza.

- Jach Canfield, Mark Victor Hansen -
Fonte: “Brodo Caldo per l'Anima 1°- Storie che scaldano il cuore e confortano lo spirito”, Jack Canfield, Mark Victor Hansen



La tua mente è come la terra di un orto. Alla terra non importa quali semi pianti, patate o meloni, erbacce o cavoli. La terra (la mente) nutre ciò che pianti.
Pianta semi di prosperità e raccogli prosperità; pianta semi di povertà e mieti povertà.

- David Schwartz -
 La Magia di Pensare al Successo


Ognuno di noi ha nel cuore un sogno da realizzare, un dono da offrire, ma spesso pensiamo che non sia unico o di non essere i migliori del mondo. E allora? Questo rende forse i nostri doni meno validi? Vogliamo usare questo fatto come scusa per non offrire i nostri doni?
Il nostro compito non è controllare i nostri sogni, ma capire quali sono e dare loro vita.

- Lucia Giovannini -
Libera la tua vita, Sperling & Kupfer


Buona giornata a tutti. :-)






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lunedì 8 ottobre 2018

Educazione e figli. I consigli di Maria Montessori

- Ricordate sempre che i bambini imparano da tutto ciò che li circonda. Siate il migliore esempio per loro.
- Se criticate molto i vostri figli, la prima cosa che impareranno sarà giudicare.
- Se li elogiate regolarmente, impareranno a dare valore alle cose.
- Se mostrate loro ostilità, impareranno a litigare.
- Se li ridicolizzate frequentemente, saranno timidi.
- Aiutate i vostri figli affinché crescano sicuri di sé stessi in ogni istante, solo      così potranno imparare a fidarsi degli altri.
- Se li sottovalutate, svilupperanno un sentimento negativo di colpevolezza.
- Fate loro capire che le loro idee ed opinioni sono sempre ben accette, in questo    modo si sentiranno bene con sé stessi.
- Se vivono in un ambiente in cui si sentono curati, integrati, amati e necessari,    impareranno a trovare l’amore nel mondo.
- Non parlate male dei vostri figli quando sono vicino a voi, e neanche quando    non lo sono.
- Concentratevi sulla loro crescita e il loro sviluppo, affinché avvengano in         maniera ottimale; date sempre valore alle cose positive dei vostri figli                 affinché  non rimanga spazio per le cose negative.
- Ascoltateli sempre e rispondete loro quando vi si avvicinano con una     domanda o un commento.
- Rispettateli nonostante abbiano commesso un errore. Correggeranno i loro     sbagli più in là nel tempo.
- Dovete essere disposti ad aiutare i vostri figli se hanno bisogno di qualcosa, -   ma dovete anche essere capaci di lasciare che trovino le cose da soli.
- Quando vi rivolgete a loro, fatelo sempre nel migliore dei modi. Offrite loro il   meglio di voi.

- Maria Montessori -




Quando un bambino si sente sicuro di sé stesso, smette di cercare costantemente l’approvazione degli adulti.

 – Maria Montessori - 



Il primo compito dell’educazione è agitare la vita, ma lasciandola libera perché si sviluppi. 

– Maria Montessori -

E tu, lo sai cosa sei?
Sei una meraviglia.
Sei unico.

In tutti gli anni che sono trascorsi
non c'è mai stato un altro bambino come te.

Le tue gambe, le tue braccia,
le tue dita abili,
il modo in cui ti muovi.

Potrai diventare uno Shakespeare,
un Michelangelo,
un Beethoven.

Hai la capacità di fare qualunque cosa:
ricavare cibo dalla terra o fare,
di tanti piccoli mattoni,
una grande casa;
guidare un treno,
pilotare un aereo
o insegnare matematica.

Si, sei una meraviglia.

E quando crescerai,
potrai allora far del male a un altro che sarà,
come te, una meraviglia?

Bisogna lavorare - tutti noi dobbiamo lavorare -
per rendere il mondo degno dei suoi bambini.

- J.Canfield & M.V.Hansen -
Fonte: “Brodo caldo per l'anima” di  Jack Canfìeid e  Mark Victor Hansen,  Armenia Edizioni, 2004



Buona giornata a tutti. :-)