venerdì 22 novembre 2024
Iniziare - Anselm Grün
mercoledì 22 novembre 2023
“La paura del silenzio” – Cardinale Carlo Maria Martini
La loquacità è indice dell'ignoranza, la porta della maldicenza, il battistrada della scurrilità, il manutengolo della menzogna.
un padre della Chiesa
Mai una valanga imponente di parole vuote, inutili e prive di senso si è abbattuta sulla testa della gente.
Tutti vogliono "partecipare". Ma pochi hanno qualcosa da dire perché pochi sono capaci di silenzio e di sforzo di riflessione.
da: "Il Dio nascosto" Ed. Centro Ambrosiano
giovedì 13 gennaio 2022
Guardate il fico (meditazione) - John Henry Newman, santo
quando gia germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai l'estate è vicina.
Così pure, quando voi vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
In verità vi dico: non passerà questa generazione finché tutto ciò sia avvenuto.
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
« Guardate il fico »La terra che vediamo non ci soddisfa. Essa è soltanto un inizio; è soltanto una promessa di un al di là ; anche nel più grande splendore, quando si copre di tutti i suoi fiori, e ci mostra, nel modo più incantevole, tutti i suoi tesori nascosti, anche allora, non ci basta.
Mostrati, Signore, come nel tempo della tua Natività, quando gli angeli visitarono i pastori. La tua gloria si schiuda come i fiori e le foglie sugli alberi. Con la tua grande potenza trasforma il mondo visibile in quel mondo più divino che ancora non vediamo. Ciò che vediamo sia trasformato in ciò che crediamo. Per quanto brillanti siano il sole, e il cielo, e le nuvole, per quanto verdeggianti siano le foglie e i campi, per quanto dolce sia il canto degli uccelli, sappiamo che non è tutto lì, e non scambieremo la parte per il tutto.
Queste cose procedono da un centro di amore e di bontà che è Dio stesso. Ma esse non sono la sua pienezza. Parlano del cielo, ma non sono il cielo ; sono soltanto, in un certo senso, dei raggi dispersi, e un fioco riflesso della sua immagine; sono soltanto le briciole che cadono dalla tavola.
sebbene essa non possa esistere senza le azioni,
queste sono per lo più azioni segrete:
segrete opere di carità,
segrete preghiere,
segrete rinunce,
segrete lotte,
segrete vittorie.
- J. H. Newman -
domenica 14 marzo 2021
Le 12 regole di come si fa ad imparare ad amare
1) Non dare mai un’immagine falsa di se stessi.
2) Dire sempre di sì, quando è sì, e no, quando è no.
3) Mantenere la parola data, anche e soprattutto se costa.
4) Guardare gli altri ad occhi aperti, cercando di conoscere i pregi e i difetti.
5) Accogliere degli altri non solo i pregi ma anche i difetti e viceversa.
6) Esercitarsi a perdonare.
7) Dare agli altri il meglio di se stessi, senza nascondere loro i propri difetti.
8 ) Riprendere il rapporto con gli altri anche dopo delusioni e tradimenti.
9) Imparare a chiedere scusa, quando ci si accorge di aver sbagliato.
10) Condividere gli amici, vincendo la gelosia.
11) Evitare amicizie chiuse e possessive.
12) Dare agli altri anche quando gli altri non possono darci niente.”
Il discepolo con uno sguardo perplesso disse:
“Sono regole belle ma difficili da vivere!”
“Perché, chi ti ha detto che amare è facile?”, rispose il saggio.
“Non esiste l’amore facile, non esiste l’amore a buon mercato”.
Tutti cercano l’amore ma pochi sono disposti a pagarne il prezzo: il sacrificio!
“Quando potrò dire a me stesso di aver imparato ad amare?” disse il discepolo.
“Mai. Perché la misura dell’amore è amare senza misura.”
(Angelus in Piazza San Pietro)
mercoledì 18 novembre 2020
Meditare con disciplina - Anthony Bloom
Abbiamo tante occasioni per dedicarci ad abbondanti riflessioni; in un sacco di situazioni nella vita di tutti i giorni ci troviamo senza nulla da fare, eccetto aspettare; se siamo disciplinati - e questo fa parte della nostra educazione spirituale saremo capaci di ritrovare rapidamente la concentrazione per fissare l'attenzione repentinamente sull' oggetto dei nostri pensieri, del nostro meditare.
Dobbiamo imparare a farlo obbligando i nostri pensieri ad aderire a un punto focale ben preciso, lasciando cadere ogni altra cosa.
Agli inizi, pensieri
indesiderati irromperanno nella mente, ma se li allontaniamo con costanza, ogni
volta che si presentano, alla fine ci lasceranno in pace. E solo quando grazie
all' allenamento, all' esercizio, all' abitudine, si è divenuti capaci di
concentrarsi profondamente e prontamente, che si può continuare per tutta la
vita a vivere in uno stato di raccoglimento, noncuranti di quel che si sta
facendo.
- Anthony Bloom -
1914 – 2003
Da “La preghiera giorno dopo giorno” , Gribaudi Editore nella collana Meditazione e preghiera
Il Metodo di Meditazione
Spesso consideriamo
al più, un paio di punti per poi passare al successivo. E un atteggiamento
errato: abbiamo visto infatti che ci vuole un lungo tempo per ottenere il
raccoglimento, per divenire come quelle persone che i padri chiamano
"vigilanti", uomini capaci di prestare attenzione a un'idea così bene
e talmente a lungo che nulla di essa viene perso per strada.
Tutti gli spirituali
del passato e del tempo presente ci diranno: prendi un testo, ritorna su di
esso ora dopo ora, giorno dopo giorno, fino a esaurire tutte le sue risorse per
l'intelletto e la tua affettività; grazie alla lettura attenta e al costante
ritornare su quel testo, sei pervenuto a un nuovo atteggiamento.
Spesso la meditazione
non consiste in null' altro che nell' esaminare il testo, girando e rigirando
le parole che Dio ci rivolge in modo da diventare del tutto familiari con esse,
talmente imbevuti della loro essenza da essere ormai una cosa sola con quelle
parole. In questo cammino, anche se non riteniamo di aver scoperto nessuna
particolare ricchezza intellettuale, in realtà siamo cambiati.
- Anthony Bloom -
1914 – 2003
Da “La preghiera giorno dopo
giorno” , Gribaudi Editore nella collana Meditazione e preghiera
venerdì 20 dicembre 2019
Avvento e Natale (prima parte) - Edith Stein
«Il saluto che corre in questi giorni sulle labbra di tutti
è “Buon Natale! Auguri di buone feste natalizie!”.
Facciamo in modo che, anche nella società attuale,
lo scambio degli auguri non perda il suo profondo valore religioso, e la festa non venga assorbita
dagli aspetti esteriori, che toccano le corde del cuore.
purché non ci distolgano, ma piuttosto ci aiutino a vivere
il Natale nel suo senso più vero,
quello sacro e cristiano,
in modo che anche la nostra gioia
non sia superficiale, ma profonda».
del 21 dicembre 2011, Aula Paolo VI, Vaticano)
www.leggoerifletto.it
iscriviti e seguimi:
https://www.youtube.com/channel/UCyruO4BCbxhVZp59h8WGwNg
venerdì 23 agosto 2019
Risolutezza - Martin Buber
lunedì 27 maggio 2019
Grazie, Signore, per questa Parola - Cardinale Carlo Maria Martini
Sarebbe bello, come sintesi, fermarci sul tema della preghiera in Paolo, oppure sulla libertà dalla legge. Sarebbe egualmente stimolante una riflessione sulla visuale cosmica della salvezza, come viene descritta nelle «lettere della prigionia ».
L'imbarazzo della scelta mi fa decidere per una parola di Paolo che può essere commentata come parola conclusiva degli Esercizi. È la finale del discorso pronunciato a Mileto, l'ultima raccomandazione pastorale prima che cominci la sua passione.
Chiediamo, di fronte all'ultima parola di Paolo, di poterla comprendere nello spirito con cui l'ha pronunciata, dandole tutta la verità che essa ha oggi per noi, come Parola di Dio, viva ed efficace.
Ti ringraziamo Signore, perchè questa Parola, pronunciata duemila anni fa, è viva ed efficace in mezzo a noi.