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venerdì 4 settembre 2015

La forza della comunità - Martin Buber -

Una volta, la sera dopo il Giorno del Perdono, la luna rimase coperta dalle nuvole, e il Baalshem non poté uscire a dire la benedizione della luna. 
Ciò l’angustiava molto perché sentiva che un destino imponderabile era affidato all’opera delle sue labbra. 
Invano diresse la sua profonda forza verso la luce del pianeta, per aiutarlo a gettare i suoi gravi veli; ogni volta che mandava qualcuno a vedere, sempre gli veniva risposto che le nuvole s’erano ancora infittite. 
Alla fine perse la speranza.
Intanto i suoi discepoli, che non sapevano della pena del loro maestro, si erano riuniti nella parte più esterna della casa e avevano incominciato a danzare, perché in tal modo erano soliti festeggiare il perdono appena ricevuto.
Quando la gioia crebbe, invasero danzando la camera del Baalshem. 
Presto il fervore li sopraffece, presero per le mani colui che sedeva afflitto e lo tirarono nel loro girotondo. In quel momento di fuori risuonò un grido. Improvvisamente la notte s’era rischiarata; in uno splendore mai visto la luna si librava nel cielo purissimo.

- Martin Buber -
Da: "I racconti dei chassidim"




Un giorno in cui riceveva degli ospiti eruditi, Rabbi Mendel di Kozk li stupì chiedendo loro a bruciapelo: ”Dove abita Dio?”. 
Quelli risero di lui. “Ma che vi prende? Il mondo non è forse pieno della sua gloria?”.
Ma il Rabbi diede lui la risposta alla domanda: “Dio abita dove lo si lascia entrare”.
Ecco ciò che conta in ultima analisi: lasciar entrare Dio. Ma lo si può lasciar entrare solo là dove ci si trova e dove ci si trova realmente, dove si vive e dove si vive una vita autentica.
Se instauriamo un rapporto santo con il piccolo mondo che ci è affidato, se, nell’ambito della creazione con la quale viviamo, noi aiutiamo la santa essenza spirituale a giungere a compimento, allora prepariamo a Dio una dimora nel nostro luogo, allora lasciamo entrare Dio.

- Martin Buber - 
Da: “Il cammino dell’uomo”






Gli esseri umani non procedono tenendosi per mano per tutto il cammino della vita. C’è una foresta vergine in ciascuno di noi, un campo di neve dove anche l’impronta delle zampe d’uccello è sconosciuta. 
Qui ci addentriamo da soli e preferiamo che sia così. 
Avere sempre la solidarietà, essere sempre accompagnati, essere sempre compresi, sarebbe intollerabile.

- Virginia Woolf -




Il nostro tempo e il tempo di Dio non vengono misurati con lo stesso orologio. 

- Charles Spurgeon -

 1834-1892, predicatore battista riformato britannico






Buona giornata a tutti. :-)







mercoledì 2 settembre 2015

Il lato ombra - Kerri Ryan -

L'ombra contiene tutte le parti di noi che cerchiamo di nascondere, negare o reprimere. È il guardiano di tutti gli aspetti di noi che non ci piacciono e delle qualità che giudichiamo inaccettabili. L'ombra indossa molte facce: è arrabbiata, critica, timorosa, pigra, egoista, debole, patetica. Queste sono le facce che non vogliamo mostrare al mondo e le facce che non vogliamo mostrare a noi stessi. La maggior parte delle persone spendono enormi quantità di energia, cercando di eliminare o controllare questi aspetti indesiderati di sé. Ci auguriamo che nascondendo le nostre "cattive qualità" troveremo la pace, il successo e la felicità che desideriamo. La maggior parte delle persone sono convinte che sono imperfette e inadeguate, così diventano maestri del travestimento e fanno di tutto per nascondere le cattive qualità a quelli intorno a loro ma anche a loro stessi.
Il risultato di voltare le spalle al nostro lato oscuro? Una vita vissuta a metà. Sogni che non sono mai stati realizzati, o peggio, che giacciono sepolti sotto anni di rassegnazione e di vergogna. Fino a quando non facciamo pace con la nostra ombra continueremo ad essere in guerra con noi stessi. E il nostro mondo esteriore rispecchierà la nostra lotta interiore. Ciò che a cui resistiamo persiste – e creiamo ed attraiamo dagli altri ciò che non amiamo in noi. 
Fino a quando non proveremo un' autentica compassione per ogni aspetto di noi stessi, noi continueremo ad attrarre persone ed eventi che rispecchiano i sentimenti negativi che abbiamo di noi.
Fino a quando non reclamiamo il nostro potere e perdoniamo in noi la parte umana, attiriamo persone che spingeranno i pulsanti in noi per riattivare le nostre ferite emotive.
Finche ' non troviamo il coraggio di amare noi stessi completamente, non saremo mai veramente in grado di sperimentare l'amore da chi ci circonda.
Tutto quello che dobbiamo fare è osservare come ci tratta il mondo esterno. 

Se non riceviamo sempre il rispetto, l'amore e l'apprezzamento che desideriamo , è più che probabile che non stiamo dando queste cose a noi stessi. Questa è la benevolenza dell'universo in azione. 
Il mondo intero è uno specchio della nostra coscienza, e quando facciamo la pace con gli aspetti che abbiamo rinnegato di noi, facciamo pace con il mondo.

- Kerri Ryan -



L'uomo é irrazionale e vive più nell'opinione altrui che nella propria, cioé pensa più a impressionare gli altri che coltivare se stesso. 
Vuole apparire, non essere. Agisce più per vanitá che per necessitá. 
Così si crea una quantità infinita di bisogni inutili o superflui, che gli complicano l'esistenza.


"L'uomo è un animale imitativo. La facoltà di imitazione, che rappresenta una parte così importante nella vita dei nostri cugini, le scimmie, è molto pronunciata anche nella razza umana. 
Molte delle persone che si offenderebbero a un simile paragone, provano un desiderio costante di imitare e seguire le azioni, i pensieri e l'aspetto di coloro che li circondano. 
Una spiccata individualità è molto più rara di quello che generalmente si crede. 
Infatti, chi mostra di avere un gusto e un modo di agire individuale, viene considerato dalla maggioranza un "eccentrico" che si evita perchè "fuori dell'ordinario", a meno che non sia abbastanza forte da imporre le sue idee alla folla, che finirà per imitarlo. 
Viviamo in un'era di imitazione, malgrado la nostra pretesa d'individualità. La società attuale richiede che si indossi lo stesso tipo di abito, che si adotti lo stesso cappello, lo stesso modo di portare i capelli e l'identico colore della cravatta, se non si vuole essere considerati degli "eccentrici". 
Le idee, come gli abiti, hanno la loro moda. 
Filosofie, teorie, scuole di pensiero e sistemi religiosi, vengono accettati perchè sono di moda. 
Perfino i nostri pensieri e le nostre opinioni sono, in gran parte, il risultato dei pensieri e delle opinioni altrui che noi accettiamo."

- William Atkinson - 
da: "Suggestione e Autosuggestione"


Non so dire quale sarebbe la giusta proporzione, ma ho sempre avuto una sorta di intuizione, che per ogni ora passata in compagnia di un altro essere umano si ha bisogno di un numero indeterminato di ore da soli.

- Glenn Gould - 



Buona giornata a tutti. :-)






lunedì 31 agosto 2015

Non lamentarti -

Non incolpare nessuno,
non lamentarti mai di nessuno, di niente,
perché in fondo
Tu hai fatto quello che volevi nella vita.
Accetta la difficoltà di costruire te stesso
ed il valore di cominciare a correggerti.
Il trionfo del vero uomo
proviene delle ceneri del suo errore.
Non lamentarti mai della tua solitudine o della tua sorte,
affrontala con valore e accettala.
In un modo o in un altro
è il risultato delle tue azioni e la prova
che Tu sempre devi vincere.
Non amareggiarti del tuo fallimento
e non attribuirlo agli altri.
Accettati adesso
o continuerai a giustificarti come un bimbo.
Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare
e che nessuno è così terribile per cedere.
Non dimenticare
che la causa del tuo presente è il tuo passato,
come la causa del tuo futuro sarà il tuo presente.
Apprendi dagli audaci,
dai forti
da chi non accetta compromessi,
da chi vivrà malgrado tutto.
Pensa meno ai tuoi problemi
e più al tuo lavoro.
I tuoi problemi, senza alimentarli, moriranno.
Impara a nascere dal dolore
e ad essere più grande, che è
il più grande degli ostacoli.
Guarda te stesso allo specchio
e sarai libero e forte
e finirai di essere una marionetta delle circostanze,
perché tu stesso sei il tuo destino.

Alzati e guarda il sole nelle mattine
e respira la luce dell’alba.
Tu sei la parte della forza della tua vita.
Adesso svegliati, combatti, cammina,
deciditi e trionferai nella vita;
Non pensare mai al destino,
perché il destino
è il pretesto dei falliti.

Attribuita molto spesso a Neruda. La Fondazione Neruda esclude lo sia. Potete leggere qui:          http://www.fundacionneruda.org/it


I sogni hanno questo di volgare: che tutti sognano.

-  Pessoa -


Credo che le cose più importanti delle tua vita saranno le coccole che hai fatto e ricevuto, le notti passate a fantasticare sotto le stelle, le volte che ti sei rotolato nella neve, le prima gocce di pioggia estiva che hai catturato con la lingua e i momenti in cui qualcuno di veramente speciale ti ha sussurrato "Ti amo". 
Non sprecare il presente a preoccuparti del futuro. 
Arriverà presto, te lo prometto.
 Nel frattempo, su la testa, infilati le scarpe e segui il tuo cuore fino in capo al mondo. 
E mentre cammini, ricorda sempre che ogni giorno è un dono prezioso: se riesci a godertelo per quello che è e a coglierne il meglio, che tu ci creda o no ti aspetta un altro straordinario regalo: Domani. 

- Braidley Trevor Greive -




La gente pensa che la cosa peggiore sia perdere una persona a cui si vuole bene. Si sbaglia... La cosa peggiore è perdere se stessi mentre si vuole troppo bene a qualcuno, ... dimenticarsi che anche noi siamo importanti.

- Fabio Volo -
Da: Un posto nel mondo




Buona giornata a tutti. :-)








martedì 21 luglio 2015

Poesie mondane - Pier Paolo Pasolini -

Ci vediamo in proiezione, ed ecco
la città, in una sua povera ora nuda,
terrificante come ogni nudità.
Terra incendiata il cui incendio
spento stasera o da millenni,
è una cerchia infinita di ruderi rosa,
carboni e ossa biancheggianti, impalcature
dilavate dall'acqua e poi bruciate
da nuovo sole. La radiosa Appia
che formicola di migliaia di insetti
- gli uomini d'oggi - i neorealistici
ossessi delle Cronache in volgare.
Poi compare Testaccio, in quella luce
di miele proiettata sulla terra
dall'oltretomba. Forse è scoppiata,
la Bomba, fuori dalla mia coscienza.
Anzi, è così certamente. E la fine
del Mondo è già accaduta: una cosa
muta, calata nel controluce del crepuscolo.
Ombra, chi opera in questa èra.
Ah, sacro Novecento, regione dell'anima
in cui l'Apocalisse è un vecchio evento!
Il Pontormo con un operatore
meticoloso, ha disposto cantoni
di case giallastre, a tagliare
questa luce friabile e molle,
che dal cielo giallo si fa marrone
impolverato d'oro sul mondo cittadino...
e come piante senza radice, case e uomini,
creano solo muti monumenti di luce
e d'ombra, in movimento: perché
la loro morte è nel loro moto.
Vanno, come senza alcuna colonna sonora,
automobili e camion, sotto gli archi,
sull 'asfalto, contro il gasometro,
nell'ora, d'oro, di Hiroscima,
dopo vent'anni, sempre più dentro
in quella loro morte gesticolante: e io
ritardatario sulla morte, in anticipo
sulla vita vera, bevo l'incubo
della luce come un vino smagliante.
Nazione senza speranze! L'Apocalisse
esploso fuori dalle coscienze
nella malinconia dell'Italia dei Manieristi,
ha ucciso tutti: guardateli - ombre
grondanti d'oro nell'oro dell'agonia.

- Pier Paolo Pasolini - 






L'occhio guarda, per questo è fondamentale. 
È l’unico che può accorgersi della bellezza. 
La visione può essere simmetrica lineare o parallela in perfetto affiancamento con l’orizzonte. Ma può essere anche asimmetrica, sghemba, capricciosa, non importa, perché la bellezza può passare per le più strane vie, anche quelle non codificate dal senso comune. E dunque la bellezza si vede perché è viva e quindi reale. 
Diciamo meglio che può capitare di vederla. Dipende da dove si svela. Ma che certe volte si sveli non c’è dubbio […]. 
Il problema è avere occhi e non saper vedere, non guardare le cose che accadono, nemmeno l’ordito minimo della realtà. Occhi chiusi. Occhi che non vedono più. Che non sono più curiosi. Che non si aspettano che accada più niente. Forse perché non credono che la bellezza esista. 
Ma sul deserto delle nostre strade Lei passa, rompendo il finito limite e riempiendo i nostri occhi di infinito desiderio.

- Pier Paolo Pasolini -




Puoi leggere, leggere, leggere, che è la cosa più bella che si possa fare in gioventù: e piano piano ti sentirai arricchire dentro, sentirai formarsi dentro di te quell'esperienza speciale che è la cultura.

- Pier Paolo Pasolini -







Buona giornata a tutti. :-)









giovedì 18 giugno 2015

Preghiera per trovare lavoro

Signore Gesù, tu che sei buono e misericordioso,
tu che tutto puoi e a nessuno neghi il tuo aiuto;
mi trovo qui davanti a te con il cuore in mano a
chiedere il tuo soccorso. Tu che hai moltiplicato
“quel pane” e hai detto “prendetene e mangiatene tutti”,
ora più che mai Signore ho bisogno di essere saziato.
Ti prego aiutami a trovare un lavoro; togli dal mio cuore
tutte le preoccupazioni e donami quella stabilità
che da tempo cerco; non voglio ricchezze,
ma solo quello che basta per vivere dignitosamente
e per poter essere in grado di provvedere al bene
di tutti i miei cari e di tutte le persone che
mi sono state affidate. Signore Gesù abbi pietà di me,
concedimi questa grazia; te ne sarò riconoscente
aiutando il prossimo in difficoltà
ed innalzerò un rendimento di grazie
per la tua misericordia senza limiti.

Amen.



«La vera tristezza non è quando, la sera, non sei atteso da nessuno al tuo rientro in casa, ma quando tu non attendi più nulla dalla vita. 
E la solitudine più nera, la soffri non quando trovi il focolare spento, ma quando non lo vuoi accendere più: neppure per un eventuale ospite di passaggio» 

+don Tonino Bello




Signore,

liberami dalle cose che considero mio possesso,
poiché sono esse che mi possiedono e mi rendono depresso.
Liberami dall'autosufficienza; essa mi sfigura e mi diminuisce.
Liberami dalla cupidigia, che mi intossica e mi abbruttisce.

Signore,

liberami da questo desiderio subdolo e mascherato delle cose, le quali non riescono mai a soddisfarmi, ma anzi continuano ad accrescere la mia fame insensata.




Resta con me
Resta con me, Signore,
ora che il giorno volge al tramonto.
Il mondo è una via che porta a te
e ancora sto camminando.
Più che mai cercherò di allontanare
ogni falsità dai miei pensieri,
ogni ombra dai miei affetti,
sapendo che tu mi sei vicino
e mi rendi degno
della tua amicizia.
L’occhio ancora scruta,
ma non sempre vede.
L’orecchio ancora ascolta,
ma non sempre ode.
Il piede ancora si muove,
ma il passo è incerto.

Ora che il giorno sta per finire,
rimani con me, Signore:
la mia mano nella tua
sulla strada che porta al tuo cielo.
Amen.



Buona giornata a tutti. :-)







mercoledì 17 giugno 2015

Il rimorso - Jorge Luis Borges -

Ho commesso il peggiore dei peccati
che un uomo possa commettere. Non sono stato
felice. Che i ghiacciai dell'oblio
possano travolgermi e disperdermi, senza pietà.
I miei mi generarono per il gioco
rischioso e stupendo della vita,
per la terra, l’acqua, l’aria, il fuoco.
Li frodai. Non fui felice. Realizzata
non fu la giovane loro volontà. La mia mente
si applicò alle simmetriche ostinatezze
dell’arte che intreccia inezie.
Ereditai valore. Non fui valoroso.
Non mi abbandona, mi sta sempre a lato
l’ombra d’essere stato un disgraziato.

- Jorge Luis Borges -

Rafał Olbiński - donna arcobaleno




Non sai bene se la vita è viaggio, se è sogno, se è attesa, se è un piano che si svolge giorno dopo giorno e non te ne accorgi se non guardando all’indietro. Non sai se ha senso. In certi momenti, il senso non conta. Contano i legami.

- Jorge Luis Borges - 




La notte ci piace perché, come il ricordo, sopprime i particolari oziosi.

- Jorge Luis Borges -






Buona giornata a tutti. :-)







sabato 16 maggio 2015

Corpo ti voglio così come sei - Simona Oberhammer

Più magro, più alto, più basso, più tonico, più liscio, più giovane, più sensuale… le donne spesso si ossessionano alla ricerca del corpo dei loro desideri e intanto perdono il desiderio di se stesse...
È un corpo sofferto quello di molte donne. 

Un corpo che parla il linguaggio della non-accettazione. 
Ma una donna che si priva dell'amore per il suo corpo si priva anche di se stessa e la sua anima rimane vuota e fragile, esposta e insicura. 
E come se non avesse più una casa.
Invece la donna che vive a contatto con la sua forza sente il suo corpo speciale. Che sia alto o basso, magro o abbondante, giovane o maturo il suo corpo è lo spazio dell'anima. 
Da sentire, da amare, da gustare...
E' nel corpo vissuto con istinto e amore, con passione e accettazione che nasce il femminile vero e potente... l'espressione della donna forte e libera. 
E' un femminile che dice:
«Questo è il mio seno» qualsiasi sia la sua forma e la sua tonicità; 
«Queste sono le mie gambe » qualsiasi sia la loro lunghezza; 
«Questo è il mio viso» qualsiasi siano le sue forme.
Le parole di questa donna raccontano: «Questa sono io, essere unico e speciale..» e intanto lei disegna sul corpo i colori della sua anima…

- Simona Oberhammer - 
da: "La Via Femminile"



Non è poi così complicato capire cosa vogliono le donne. 
Qualcuno che riesca a farle ridere. 
Qualcuno di cui si possano fidare. 
Qualcuno che le desideri ad ogni ora del giorno e in ogni veste: truccate o meno, con i tacchi o i piedi scalzi, pettinate o spettinate. 
Qualcuno che le faccia sentire importanti anche solo con dei piccoli gesti. 
Non chiedono molto, solo che ciò che dai loro, parta dal cuore.

- Alma Gijini -



"Certe volte le donne cercano l'amore per non sentirsi sole, 
certe volte le donne si adattano per amore nel timore di rimanere isolate, 
certe volte le donne sono disposte a farsi usare per amore, 
certe volte le donne pensano di amare ma in realtà stanno scappando da se stesse, 
certe volte le donne in nome dell'amore dimenticano la loro dignità, 
certe volte le donne cercano l'amore con una tale disperazione da non ricordarsi più che anche loro stesse meritano amore... e poi ci sono altre volte in cui le donne capiscono che è giunto il momento di amare in modo diverso, che è giunto il momento di amare per davvero, partendo prima da se stesse… e allora tutto cambia."

- Simona Oberhammer -
da: "La Via Femminile"



Buona giornata a tutti. :-)



domenica 19 aprile 2015

da: "La solitudine dei numeri primi" - Paolo Giordano

“I numeri primi sono divisibili soltanto per 1 e per se stessi. 
Se ne stanno al loro posto nell’infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo più in là rispetto agli altri. 
Sono numeri sospettosi e solitari e per questo Mattia li trovava meravigliosi. Certe volte pensava che in quella sequenza ci fossero finiti per sbaglio, che vi fossero rimasti intrappolati come perline infilate in una collana. Altre volte, invece, sospettava che anche a loro sarebbe piaciuto essere come tutti, solo dei numeri qualunque, ma che per qualche motivo non ne fossero capaci. […] 
In un corso del primo anno Mattia aveva studiato che tra i numeri primi ce ne sono alcuni ancora più speciali. 
I matematici li chiamano numeri gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perché fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero. 
Numeri come l’11 e il 13, come il 17 e il 19, il 41 e il 43. Se si ha pazienza di andare avanti a contare, si scopre che queste coppie via via si diradano. 
Ci si imbatte in numeri primi sempre più isolati, smarriti in quello spazio silenzioso e cadenzato fatto solo di cifre e si avverte il presentimento che le coppie incontrate fin lì fossero un fatto accidentale, che il vero destino sia quello di rimanere soli. Poi, quando ci si sta per arrendere, quando non si ha più voglia di contare, ecco che ci si imbatte in altri due gemelli, avvinghiati e stretti uno all’altro.
Due primi gemelli, soli e perduti, vicini ma non abbastanza per sfiorarsi davvero.”Tra i matematici è convinzione comune che per quanto si possa andare avanti, ve ne saranno sempre altri due, anche se nessuno può dire dove, finchè non li si scopre.
Mattia pensava che lui e Alice erano così, due primi gemelli, soli e perduti, vicini ma non abbastanza per sfiorarsi davvero. A lei non l’aveva mai detto.”

- Paolo Giordano -
da: "La solitudine dei numeri primi", 2008, Ed. Mondadori



Non hai nemmeno più l’età per romperti il cuore in così tanti pezzi, perché sei diventata più fragile, mentre correvi di qua e di là a caccia d’amore.
Sei diventata più fragile e nemmeno te ne sei accorta.
Così fragile da pensare che è meglio una vita così
piuttosto che il solito volo in mezzo alle emozioni che ti lascia stremata e bisognosa di cure, senza nessuno che te le dia, le cure di cui hai bisogno.

La solitudine sono i mille compromessi a cui cedi tra te e te quando giustifichi le mancanze altrui, e ti trovi a battere i piedi come una bambina perché vuoi amore, cazzo, amore e attenzioni e nessuno che capisca quanto, porca puttana quanto, e già mentre fai capricci ti sgridi per niente bonariamente in nome della donna che vuoi essere e non sei.

- Paolo Giordano - 
da: "La solitudine dei numeri primi", 2008, Ed. Mondadori



Anche adesso, come allora, nessuno sapeva dove lei si trovasse. Anche questa volta non sarebbe arrivato nessuno. Ma lei non stava più aspettando. Sorrise verso il cielo terso. Con un po’ di fatica, sapeva alzarsi da sola.

- Paolo Giordano -
da: "La solitudine dei numeri primi", 2008, Ed. Mondadori




La vita va affilata giusta se vuoi che funzioni, se vuoi che tagli le difficoltà non deve essere né troppo stesa né troppo conica, se no non vai avanti. 
La mola che affila le nostre vite è l'educazione, i valori dati da una buona educazione sono importanti, ma più importante è l'inclinazione. Chi ci dà l'educazione deve premere la vita sulla mola con l'inclinazione giusta, altrimenti sbaglia filo e con il filo sbagliato i giovani non tagliano le difficoltà, ma si rompono.

-  Mauro Corona -




Buona giornata a tutti :-)