La morte non voleva credere alle proprie orecchie
quando le fu comunicato che il suo dominio universale stava per finire.
Pur
riconoscendosi la più inamabile di tutte le creature, un po' di riguardo
l'avrebbe gradito da parte dell'Arcangelo messaggero.
Non era mica l'ultima
delle ancelle di Dio, anzi. Il suo ruolo nei piani del Creatore era
fondamentale.
"E continuerà ad esserlo", le aveva garantito
il messo celeste, "per tutte le creature viventi, tranne che per
l'uomo".
"Perché?" gli aveva domandato la Morte, "diventerà
immortale?".
"Non fare troppe domande... tu non capiresti".
Era stato a questo punto che la Morte si era gravemente
offesa.
Che oltre a fare un lavoraccio infame, la si giudicasse imbecille, non
lo poteva tollerare!
Di essere perdente non le importava affatto, tanto il suo lavoro le era ingrato, ma come sarebbe avvenuta la metamorfosi?
Di essere perdente non le importava affatto, tanto il suo lavoro le era ingrato, ma come sarebbe avvenuta la metamorfosi?
Le bastò uno sguardo circolare sulla superficie
terrestre per individuare il punto.
Forse nessuno, davanti alla grotta di
Betlemme, provò maggior sbalordimento della Morte.
Eppure, ora che lo aveva
davanti, il progetto le appariva chiaro e di un'incredibile semplicità: quel
batuffolo di carne, per il solo fatto di essere vita, era già sua preda.
La
Morte desiderò a quel punto che il Creatore avesse scelto un'altra strada, per
non essere chiamata in causa. Ma fu allora che, dal sonno profondo in cui era
immerso, il Bimbo le sorrise.
E la Morte si sentì vinta e capì come sarebbe
stata vinta: da un amore talmente intenso che proprio attraverso di lei sarebbe
passato, per dimostrare all'universo la propria potenza e la propria vastità.
- Piero Gribaudi -
da: "Fiabe della Notte Santa"
...Maria si mette in cammino in fretta dopo
l'Annunciazione per andare a far visita alla sua parente Elisabetta; i pastori
si affrettano a raggiungere la mangiatoia; Pietro e Giovanni corrono dal
Risorto.
Questa fretta però non ha niente a che vedere con la frenesia di chi è
assillato da scadenze pressanti.
E' il suo contrario. Significa che la
fretta ingiustificata non ha più ragione di essere quando si presentano davanti
a noi le cose che sono davvero grandi e importanti.
E' la gioia che mette le
ali ai piedi dell'uomo. Sant'Ambrogio dice che la grazia dello Spirito Santo
non conosce pesi che la possano trattenere.
Ciò significa che le cose che
appesantiscono il cuore e il passo nel nostro camminare verso Dio finiscono per
staccarsi da noi. Significa che se ne vanno da noi i dubbi, la saccenteria e la
falsa erudizione che rendono così difficoltoso il nostro cammino verso di lui.
Significa che impariamo a camminare sulle ali della gioia.
Questa fretta non
nasce dalla precipitazione, bensì dalla scomparsa della precipitazione, nasce
dalla leggerezza del cuore. Chesterton ha detto molto argutamente che gli
angeli possono volare perché non si prendono troppo sul serio...
card. Joseph Ratzinger - dalla "Omelia per il Natale 1980" -
card. Joseph Ratzinger - dalla "Omelia per il Natale 1980" -
"Essere stati amati tanto
profondamente ci protegge per sempre,
anche
quando la persona che ci ha amato non c'è più.
È una cosa
che ci resta dentro, nella pelle."
- Joanne Kathleen Rowling -
Il cuore dell'uomo
vive
finché ha qualcosa,
qualcuno da amare.
Così come il fuoco arde,
finché ha qualcosa da bruciare.
Buona giornata a tutti. :-)
www.leggoerifletto.it
finché ha qualcosa,
qualcuno da amare.
Così come il fuoco arde,
finché ha qualcosa da bruciare.
Buona giornata a tutti. :-)
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