Maria pose il suo bimbo neonato in una mangiatoia (cfr. Lc 2,7)
Da ciò si è dedotto con ragione che Gesù è nato in una stalla, in un ambiente poco accogliente - si sarebbe tentati di dire: indegno - che comunque offriva la necessaria riservatezza per l’evento santo....... Maria avvolse il bimbo in fasce...
Senza alcun sentimentalismo, possiamo immaginare con quale amore Maria sarà andata incontro alla sua ora, avrà preparato la nascita del suo Figlio.
La tradizione delle icone, in base alla teologia dei Padri, ha interpretato mangiatoia e fasce anche teologicamente.
Il bimbo strettamente avvolto nelle fasce appare come un rimando anticipato all’ora della sua morte: Egli è fin dall’inizio l’Immolato, come vedremo ancora più dettagliatamente riflettendo sulla parola circa il primogenito.
Così la mangiatoia veniva raffigurata come una sorta di altare.
Agostino ha interpretato il significato della mangiatoia con
un pensiero che, in un primo momento, appare quasi sconveniente, ma, esaminato
in modo più attento, contiene invece una profonda verità.
La mangiatoia è il
luogo in cui gli animali trovano il loro nutrimento. Ora, però, giace nella
mangiatoia Colui che ha indicato se stesso come il vero pane disceso dal cielo
- come il vero nutrimento di cui l’uomo ha bisogno per il suo essere persona
umana.
È il nutrimento che dona all’uomo la vita vera, quella eterna. In questo modo, la mangiatoia diventa un rimando alla mensa di Dio a cui l’uomo è invitato, per ricevere il pane di Dio. Nella povertà della nascita di Gesù si delinea la grande realtà, in cui si attua in modo misterioso la redenzione degli uomini. La mangiatoia rimanda - come si è detto - ad animali, per i quali essa è il luogo del nutrimento. Nel Vangelo non si parla qui di animali.
È il nutrimento che dona all’uomo la vita vera, quella eterna. In questo modo, la mangiatoia diventa un rimando alla mensa di Dio a cui l’uomo è invitato, per ricevere il pane di Dio. Nella povertà della nascita di Gesù si delinea la grande realtà, in cui si attua in modo misterioso la redenzione degli uomini. La mangiatoia rimanda - come si è detto - ad animali, per i quali essa è il luogo del nutrimento. Nel Vangelo non si parla qui di animali.
Ma la meditazione guidata dalla fede, leggendo l’Antico e il
Nuovo Testamento collegati tra loro, ha ben presto colmato questa lacuna,
rinviando ad Isaia 1,3: «Il bue conosce il suo proprietario e l’asino la
greppia del suo padrone, ma Israele non conosce, il mio popolo non comprende».
Joseph Ratzinger - papa Benedetto XVI
Joseph Ratzinger - papa Benedetto XVI
da: "L'infanzia di Gesù", 2012
Nella notte della nascita del Salvatore gli angeli
hanno annunciato ai pastori la nascita di Cristo con le parole: "Gloria in
excelsis Deo et in terra pax hominibus".
La tradizione è da sempre
convinta che gli angeli non abbiano semplicemente parlato come fanno gli
uomini, ma che abbiano cantato e che fosse un canto di una bellezza celeste, il
quale rivelava la bellezza del Cielo.
La tradizione è anche
convinta che i cori delle voci bianche possano farci sentire una risonanza del
canto angelico.
Ed è vero che nel canto della Cappella Sistina, nelle grandi
liturgie, noi possiamo sentire la presenza della liturgia celeste, un po' della
bellezza nella quale il Signore ci vuole comunicare la sua gioia.
In realtà, la lode di Dio esige il canto.
In realtà, la lode di Dio esige il canto.
Perciò in
tutto l'Antico Testamento - con Mosè e con Davide - fino al Nuovo Testamento -
nell'Apocalisse - sentiamo di nuovo i canti della liturgia celeste, la quale
offre un insegnamento per la nostra liturgia nella Chiesa di Dio.
Per questo,
il vostro contributo è essenziale per la liturgia: non è un ornamento
marginale, ma la liturgia come tale esige questa bellezza, esige il canto per
lodare Dio e per dare gioia ai partecipanti.
- papa Benedetto XVI -
...Il Bambino che vediamo nella grotta è
Dio stesso che si è fatto uomo, per mostrarci quanto ci vuole bene, quanto ci
ama: Dio è diventato uno di noi, per farsi vicino a ciascuno, per vincere il
male, per liberarci dal peccato, per darci speranza, per dirci che non siamo
mai soli. Noi possiamo sempre rivolgerci a Lui, senza paura, chiamandolo Padre,
sicuri che in ogni momento, in ogni situazione della vita, anche nelle più
difficili, Egli non ci dimentica. Dobbiamo dirci più spesso: Sì, Dio si prende
cura proprio di me, mi vuole bene, Gesù è nato anche per me; devo avere sempre
fiducia in Lui..
- papa Benedetto XVI -
- papa Benedetto XVI -
dal "Discorso del 26 dicembre 2010" -
“A Maria, Arca
della Nuova ed Eterna Alleanza,
affidiamo il nostro cuore,
perché lo renda degno di accogliere
la visita di Dio nel mistero del suo Natale”.
affidiamo il nostro cuore,
perché lo renda degno di accogliere
la visita di Dio nel mistero del suo Natale”.
- papa Benedetto XVI -
23 dicembre 2012, IV
Domenica di Avvento
Per gioire abbiamo bisogno non solo di cose, ma di
amore e di verità: abbiamo bisogno di un Dio vicino, che riscalda il nostro cuore,
e risponde alle nostre attese profonde. Questo Dio
si è manifestato in Gesù, nato dalla Vergine Maria. Perciò quel Bambinello, che
mettiamo nella capanna o nella grotta, è il centro di tutto, è il cuore .
- papa Benedetto XVI -
"L’incarnazione del Figlio di Dio è un avvenimento
che è accaduto nella storia, ma nello stesso tempo la oltrepassa. Nella notte
del mondo si accende una luce nuova, che si lascia vedere dagli occhi semplici
della fede, dal cuore mite e umile di chi attende il Salvatore. Se la verità
fosse solo una formula matematica, in un certo senso si imporrebbe da sé. Se
invece la Verità è Amore, domanda la fede, il “sì” del nostro cuore."
- Papa Benedetto XVI -
Messaggio Urbi et Orbi, Natale 2010
Il cuore di Dio ,
nella notte di Santa ,
si è chinato giù fin nella stalla :
l'umiltà di Dio e' il cielo .
E se andiamo incontro a questa umiltà ,
allora tocchiamo il cielo .
Allora diventa nuova anche la terra .
nella notte di Santa ,
si è chinato giù fin nella stalla :
l'umiltà di Dio e' il cielo .
E se andiamo incontro a questa umiltà ,
allora tocchiamo il cielo .
Allora diventa nuova anche la terra .
- Papa Benedetto XVI -
Buona giornata a tutti. :-)
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