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domenica 14 maggio 2023

La mamma "speciale" – Erma Bombeck

 Vi è mai capitato di chiedervi come vengano scelte le madri di figli handicappati? In qualche maniera riesco a raffigurarmi Dio che dà istruzioni agli angeli, che prendono nota in un registro gigantesco.

"Armstrong, Beth, figlio. Santo patrono Matteo". "Forrest, Marjorie, figlia. Santa patrona Cecilia". "Rutledge, Carrie, gemelli. Santo patrono ... diamo Gerardo. E'abituato alla scarsa religiosità".
Finalmente, passa un nome a un angelo che sorride: "A questa diamole un figlio handicappato". L'angelo è curioso. "Perché a questa qui, Dio? E' così felice". "Esattamente" risponde Dio sorridendo "Potrei mai dare un figlio handicappato a una donna che non conosce l'allegria? Sarebbe una cosa crudele".
"Ma ha pazienza?" chiede l'angelo. "Non voglio che abbia troppa pazienza, altrimenti affogherà in un mare di autocommiserazione e pena. Una volta superati lo shock e il risentimento, di sicuro ce la farà". "Ma, Signore, penso che quella donna non creda nemmeno in Te".
Dio sorride: "Non importa. Posso provvedere. Quella donna è perfetta, è dotata del giusto egoismo". L'angelo resta senza fiato. "Egoismo? E' una virtù?".

Dio annuisce: "Se non sarà capace di separarsi ogni tanto dal figlio, non sopravviverà mai. Si, ecco la donna cui darò la benedizione di un figlio meno che perfetto. Ancora non se ne rende conto, ma sarà da invidiare. Non darà mai per certa una parola. Non considererà mai che un passo sia un fatto comune.

Quando il bambino dirà "mamma" per la prima volta, lei sarà testimone di un miracolo e ne sarà consapevole. Quando descriverà un albero o un tramonto al suo bambino cieco, lo vedrà come poche persone sanno vedere le mie creazioni. Le consentirò di vedere chiaramente le cose che vedo Io - ignoranza, crudeltà, pregiudizio - , e le concederò di levarsi al di sopra di esse. Non sarà mai sola.

Io sarò al suo fianco ogni minuto di ogni giorno della sua vita, poiché starà facendo il mio lavoro infallibilmente, come se fosse al mio fianco". "E per il santo patrono?" chiede l'angelo, tenendo la penna sollevata a mezz'aria.
Dio sorride ancora: "Basterà uno specchio".

(Erma Bombeck)

 “I genitori devono dare tanto, ma per poter dare hanno bisogno a loro volta di ricevere, altrimenti si svuotano, si prosciugano. 
I genitori non sono la fonte, come anche noi sacerdoti non siamo la fonte: siamo piuttosto come dei canali, attraverso cui deve passare la linfa vitale dell’amore di Dio. 
Se ci stacchiamo dalla sorgente, noi stessi per primi ne risentiamo negativamente e non siamo più in grado di educare altri”. 

- Papa Benedetto XVI -

Le due madri di Giovanni Segantin

Buona giornata a tutti :-)


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giovedì 8 dicembre 2022

Preghiera all’ Immacolata Concezione (8 dicembre) - papa Francesco


O Maria, Madre nostra,
oggi il popolo di Dio in festa
ti venera Immacolata,
preservata da sempre dal contagio del peccato. 

Accogli l’omaggio che ti offro
a nome della Chiesa che è in Roma
e nel mondo intero.
Sapere che Tu, che sei nostra Madre, 
sei totalmente libera dal peccato
ci dà grande conforto.
Sapere che su di te il male non ha potere,
ci riempie di speranza e di fortezza
nella lotta quotidiana che noi dobbiamo compiere 

contro le minacce del maligno.
Ma in questa lotta non siamo soli, non siamo orfani,
perché Gesù, prima di morire sulla croce,
ci ha dato Te come Madre.
Noi dunque, pur essendo peccatori, 
siamo tuoi figli, figli dell’Immacolata,
chiamati a quella santità che in Te risplende
per grazia di Dio fin dall’inizio.
Animati da questa speranza,
noi oggi invochiamo la tua materna protezione per noi, 

per le nostre famiglie,
per questa Città, per il mondo intero.
La potenza dell’amore di Dio,
che ti ha preservata dal peccato originale,
per tua intercessione liberi l’umanità 

da ogni schiavitù spirituale e materiale,
e faccia vincere, nei cuori e negli avvenimenti, 

i1 disegno di salvezza di Dio.
Fa’ che anche in noi, tuoi figli, 
la grazia prevalga sull’orgoglio
e possiamo diventare misericordiosi
come è misericordioso il nostro Padre celeste.
In questo tempo che ci conduce
alla festa del Natale di Gesù,
insegnaci ad andare controcorrente:
a spogliarci, ad abbassarci, a donarci, ad ascoltare, a fare silenzio,
a decentrarci da noi stessi,
per lasciare spazio alla bellezza di Dio, fonte della vera gioia.
O Madre nostra Immacolata, prega per noi!

- Papa Francesco -

(Lunedì 8 Dicembre 2014)


« Perciò, dopo aver presentato senza interruzione, nell'umiltà e nel digiuno, le Nostre personali preghiere e quelle pubbliche della Chiesa, a Dio Padre per mezzo del suo Figlio, perché si degnasse di dirigere e di confermare la Nostra mente con la virtù dello Spirito Santo; dopo aver implorato l'assistenza dell'intera Corte celeste e dopo aver invocato con gemiti lo Spirito Paraclito; per sua divina ispirazione, ad onore della santa, ed indivisibile Trinità, a decoro e ornamento della Vergine Madre di Dio, ad esaltazione della Fede cattolica e ad incremento della Religione cristiana, con l'autorità di Nostro Signore Gesù Cristo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e Nostra, dichiariamo, affermiamo e definiamo rivelata da Dio la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria fu preservata, per particolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento, e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certa ed immutabile per tutti i fedeli. »

dall'Ineffabilis Deus, la Costituzione Apostolica con la quale il papa Pio IX proclamò l'8 dicembre 1854 il dogma dell'Immacolata Concezione di Maria




Già celebrata dal sec. XI, questa solennità si inserisce nel contesto dell’ Avvento-Natale, congiungendo l’attesa messianica e il ritorno glorioso di Cristo con l’ammirata memoria della Madre.
In tal senso questo periodo liturgico deve essere considerato un tempo particolarmente adatto per il culto della Madre del Signore.
Maria è la tutta santa, immune da ogni macchia di peccato, dallo Spirito Santo quasi plasmata e resa nuova creatura. 
Già profeticamente adombrata nella promessa fatta ai progenitori della vittoria sul serpente, Maria è la Vergine che concepirà e partorirà un figlio il cui nome sarà Emmanuele.
 Il dogma dell’Immacolata Concezione fu proclamato da Pio IX nel 1854.























Solennità dell’Immacolata Concezione della beata Vergine Maria, che veramente piena di grazia e benedetta tra le donne, in vista della nascita e della morte salvifica del Figlio di Dio, fu sin dal primo momento della sua concezione, per singolare privilegio di Dio, preservata immune da ogni macchia della colpa originale, come solennemente definito da papa Pio IX, sulla base di una dottrina di antica tradizione, come dogma di fede, proprio nel giorno che oggi ricorre.
Non memoria di un Santo, ricorre oggi: ma la solennità più alta e più preziosa di Colei che dei Santi è chiamata Regina. L'Immacolata Concezione di Maria è stata proclamata nel 1854, dal Papa Pio IX.
Ma la storia della devozione per Maria Immacolata è molto più antica. Precede di secoli, anzi di millenni, la proclamazione del dogma che come sempre non ha introdotto una novità, ma ha semplicemente coronato una lunghissima tradizione. Già i Padri della Chiesa d'Oriente, nell'esaltare la Madre di Dio, avevano avuto espressioni che la ponevano al di sopra del peccato originale.
L'avevano chiamata: " Intemerata, incolpata, bellezza dell'innocenza, più pura degli Angioli, giglio purissimo, germe non- avvelenato, nube più splendida del sole, immacolata ".
In Occidente, però, la teoria dell'immacolatezza trovò una forte resistenza, non per avversione alla Madonna, che restava la più sublime delle creature, ma per mantenere salda la dottrina della Redenzione, operata soltanto in virtù del sacrificio di Gesù. Se Maria fosse stata immacolata, se cioè fosse stata concepita da Dio al di fuori della legge dei peccato originale, comune a tutti i figli di Eva, ella non avrebbe avuto bisogno della Redenzione, e questa dunque non si poteva più dire universale. 
L'eccezione, in questo caso, non confermava la regola, ma la distruggeva. 
Il francescano Giovanni Duns, detto Scoto perché nativo della Scozia, e chiamato il " Dottor Sottile ", riuscì a superare questo scoglio dottrinale con una sottile ma convincente distinzione. 
Anche la Madonna era stata redenta da Gesù, ma con una Redenzione preventiva, prima e fuori del tempo. Ella fu preservata dal peccato originale in previsione dei meriti del suo figlio divino. 
Ciò conveniva, era possibile, e dunque fu fatto. Giovanni Duns Scoto morì sui primi del '300. Dopo di lui, la dottrina dell'Immacolata fece grandi progressi, e la sua devozione si diffuse sempre di più.
Dal 1476, la festa della Concezione di Maria venne introdotta nel Calendario romano. Sulle piazze d'Italia, predicatori celebri tessevano le lodi della Vergine immacolata: tra questi, San Leonardo da Porto Maurizio e San Bernardino da Siena, che con la sua voce arguta e commossa diceva ai Senesi: " Or mi di’ : che diremo noi del cognoscimento di Maria essendo ripiena di Spirito Santo, essendo nata senza alcun peccato, e così sempre mantenendosi netta e pura, servendo sempre a Dio? ".
Nel 1830, la Vergine apparve a Santa Caterina Labouré, la quale diffuse poi una " medaglia miracolosa " con l'immagine dell'Immacolata, cioè della " concepita senza peccato ". Questa medaglia suscitò un'intensa devozione, e molti Vescovi chiesero a Roma la definizione di quel dogma che ormai era nel cuore di quasi tutti i cristiani.
Così, l'8 dicembre 1854, Pio IX proclamava la " donna vestita di sole " esente dal peccato originale, tutta pura, cioè Immacolata. 
Fu un atto di grande fede e di estremo coraggio, che suscitò gioia tra i fedeli della Madonna, e indignazione tra i nemici del Cristianesimo, perché il dogma dell'Immacolata era una diretta smentita dei naturalisti e dei materialisti. 
Ma quattro anni dopo, le apparizioni di Lourdes apparvero una prodigiosa conferma del dogma che aveva proclamato la Vergine " tutta bella ", " piena di grazia " e priva di ogni macchia del peccato originale. Una conferma che sembrò un ringraziamento, per l'abbondanza di grazie che dal cuore dell'Immacolata piovvero sull'umanità. E dalla devozione per l'Immacolata ottenne immediata diffusione, in Italia, il nome femminile di Concetta, in Spagna quello di Concepción: un nome che ripete l'attributo più alto di Maria, "sine labe originali concepta", cioè concepita senza macchia di peccato, e, perciò, Immacolata.

Fonte: Archivio Parrocchia



IN CONCEPTIONE IMMACULATA BEATAE MARIAE VIRGINIS
Lectio libri Sapientiae (Prov. VIII, 22-35).

Dominus possedit me in initio uiarum suarum, antequam quidquam faceret a principio. Ab aeterno ordinata sum, et ex antiquis, antequam terra fieret. Nondum erant abyssi, et ego iam concepta eram: necdum fontes aquarum eruperant: necdum montes graui mole constíiterant: ante colles ego parturiebar: adhuc terram non fecerat, et flumina, et cardines orbis terrae. Quando praeparabat caelos, aderam: quando certa lege et gyro uallabat abyssos: quando aethera firmabat sursum, et librabat fontes aquarum: quando circumdabat mari terminum suum, et legem ponebat aquis, ne transirent fines suos: quando appendebat fundamenta terrae. Cum eo eram cuncta componens: et delectabar per singulos dies, ludens coram eo omni tempore: ludens in orbe terrarum: et deliciae meae esse cum fíliis hominum. Nunc ergo, fílii, audite me: Beati, qui custodiunt uias meas. Audite disciplinam, et estote sapientes, et nolite abiicere eam. Beatus homo, qui audit me, et qui uigilat ad fores meas quotidie, et obseruat ad postes ostii mei. Qui me inuenerit, inueniet uitam, et hauriet salutem a Domino.



Inno

Ave, speranza nostra,
ave, benigna e pia,
ave, piena di grazia,
o Vergine Maria.

Ave, fulgida rosa,
roveto sempre ardente,
ave, pianta fiorita
dalla stirpe di Iesse.

In te vinta è la morte,
la schiavitù è redenta,
ridonata la pace,
aperto il paradiso.

O Trinità santissima,
a te l'inno di grazie,
per Maria nostra Madre,
nei secoli dei secoli. Amen.



Buona Festa dell'Immacolata a tutti  :-)


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domenica 8 maggio 2022

Auguri a tutte le mamme del mondo!

 


Grazie mamma 
perché mi hai dato la tenerezza delle tue carezze,
il bacio della buona notte,
il tuo sorriso premuroso,
la dolce tua mano che mi dà sicurezza.
Hai asciugato in segreto le mie lacrime,
hai incoraggiato i miei passi,
hai corretto i miei errori,
hai protetto il mio cammino,
hai educato il mio spirito,
con saggezza e con amore
mi hai introdotto alla vita.
E mentre vegliavi con cura su di me
trovavi il tempo per i mille lavori di casa.
Tu non hai mai pensato
di chiedere un grazie.
Grazie mamma.

- Judith Bond -



















Non sempre il tempo la beltà cancella
O la sfioran le lacrime e gli affanni; 
Mia madre ha sessant’anni, 
E più la guardo e più mi sembra bella.

Non ha un detto, un sorriso, un guardo, un atto 
Che non mi tocchi dolcemente il core; 
Ah se fossi pittore farei tutta la vita il suo ritratto.

Vorrei ritrarla quando inchina il viso 
perch’io le baci la sua treccia bianca, 
O quando inferma e stanca
Nasconde il suo dolor sotto un sorriso.

- Edmondo De Amicis -

Fonte: Edmondo De Amicis, Poesie, Fratelli Treves, Milano, 1882


AUGURI A TUTTE LE MAMME

Mamma, donna, sposa
mamma meravigliosa
mamma con gli occhi dolci
anche quando il cuore punge
Mamma del tanto amore
sempre mamma con il dolore
mamma che conforta i figli
mamma che cura i vecchi
Mamma, mamme in ginocchio
che pregano la Mamma di tutti
nelle notti di tante paure
di amarezze e di torture.
Madonna, riempi il nostro cuore
delle tue carezze
consola con il tuo Amore
le tante tristezze
le lacrime sul viso seccheranno
domani insieme cammineremo
con tutte le mamme del mondo
bianche, negre, gialle con mano nella mano
faremo un girotondo
un circolo grande di speranza
tutte insieme con esultanza
diremo:
"Madonna, mamma
in Te magnificenza, in Te pietà
Tu creatura di tanta bontà
dona alle mamme tanta serenità!!


Auguri a tutte le mamme, buona giornata al resto del mondo! :-)

domenica 9 maggio 2021

Maternità - Rabindranath Tagore

 Da dove sono venuto? Dove mi hai trovato?

Domandò il bambino a sua madre.
Ed ella pianse e rise allo stesso tempo 
e stringendolo al petto gli rispose:
tu eri nascosto nel mio cuore bambino mio,
tu eri il Suo desiderio.
Tu in tutte le mie speranze,
in tutti i miei amori, nella mia vita,
nella vita di mia madre,
tu hai vissuto.
Lo Spirito immortale che presiede nella nostra casa
ti ha cullato nel Suo seno in ogni tempo,
e mentre contemplo il tuo viso, l’onda del mistero mi sommerge
perché tu che appartieni a tutti,
tu mi sei stato donato.
E per paura che tu fugga via
ti tengo stretto nel mio cuore.
Quale magia ha dunque affidato il tesoro
del mondo nelle mie esili braccia?

- Rabindranath Tagore -

Pablo Picasso

Dio ha creato l’essere umano maschio e femmina, con pari dignità, ma anche con proprie e complementari caratteristiche, perché i due fossero dono l’uno per l’altro, si valorizzassero reciprocamente e realizzassero una comunità di amore e di vita. L’amore è ciò che fa della persona umana l’autentica immagine della Trinità, immagine di Dio.

Benedetto XVI - Omelia 3 giugno 2012




Mi spiace dirlo, essendo uomo, ma la donna è nettamente superiore.
Nessun uomo è in grado di fare ciò che fa una donna e, quand'anche lo fosse, la donna partorisce...e qui il discorso si chiude.

(Davide Capelli - dal libro "Davide Capelli Il ritorno")



Le donne sono capaci di parlare di Dio e dei misteri della fede con la loro peculiare intelligenza e sensibilità. 

- Papa Benedetto XVI - 
dall'udienza 8 settembre 2010




Preghiera a Sant’Anna delle spose in attesa di maternità  

Nessuno come te può capire il desiderio di maternità 
Che brucia nel cuore di donna.
Tu, o Sant’Anna, hai avuto la gioia di portare nel grembo 
la figlia Immacolata, 
la donna scelta da Dio come culla del Mistero: 
la tua maternità è stata crocevia della Salvezza.
O Sant’Anna, la tua intercessione di Madre si unisca a quella di Maria, 
tua Figlia, per ottenere il dono di una creatura 
nei cui occhi possa vedere il sorriso del Creatore 
e sentire la benedizione dell’Eterno.
O Sant’Anna, raccogli il gemito delle donne, 
l’attesa delle spose, la speranza delle mamme e, 
insieme a Maria, consegna a Gesù l’invocazione di una Pentecoste sulle famiglie per ritrovare l’amore divino nell’ amore umano.
Sant’Anna, sposa e mamma benedetta, prega per noi, 
prega per tutte le mamme e per tutte le famiglie del Mondo! 

+ Angelo Comastri 
Vicario Generale del Santo Padre per la Città del Vaticano






Buona giornata a tutti :-)



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sabato 8 maggio 2021

Lettera ad una mamma

Cara figlia mia,
voglio narrarti una storia.
Molto tempo fa, un uomo che aveva ricevuto da Dio il dono di dipingere con pennelli e colori le meraviglie che vedeva attorno a sè, pensò che era giusto insegnare la sua arte ad altri giovani così che non morisse con lui.
Spiegò ai suoi allievi come usare i pennelli, a diluire i colori per ottenere le sfumature più infinite per rappresentare il creato. Quando, secondo lui, furono pronti, mostrò loro un suo dipinto e li esortò a riprodurlo il più fedelmente possibile, seguendo i suoi insegnamenti concedendo loro una settimana di tempo.
Trascorsi i sette giorni ogni allievo si recò da lui con la propria opera.
Quale fu la meraviglia del maestro quando vide che ogni riproduzione era simile nei tratti alla sua originale, ma i toni e le sfumature li distinguevano una dall'altra.
Deluso e amareggiato li rimproverò per non aver ascoltato i suoi insegnamenti.
Prima che gli allievi avessero modo di difendersi, intervenne la sposa del maestro pittore, che aveva assistito a tutto restando fino ad allora in disparte.
"Marito mio, tu hai trasmesso a questi giovani il tuo dono, mostrando loro come usarlo, secondo il loro cuore e la loro anima. E sai bene che ogni anima è dono di Dio ed è unica. Come puoi chiedere, anche ad uno solo di loro, di guardare il mondo coi tuoi occhi...tu puoi insegnargli a osservare la natura e la tecnica per riprodurla, ma è con i suoi occhi che egli la vedrà e la esprimerà attraverso la sua anima, unica e ineguagliabile. E ogni opera che uscirà dalle sue mani, grazie al dono che tu gli hai fatto, sarà mirabile e unica, degna di onore e ammirazione. Tu hai donato loro il pennello per dipingere la vita... ma lascia che lo usino secondo il loro cuore e sii sempre e comunque fiero di loro".
Fu così che il pittore capì che se facciamo un dono non possiamo ipotecare l'uso che ne verrà fatto.
Ecco figlia mia Dio ha fatto dono ad ogni donna di cooperare alla creazione delle vita, attraverso la maternità e in tantissimi altri modi.
Ogni madre userà il pennello avuto in dono, per insegnare ai figli a dipingere, secondo coscienza e amore, la vita che decideranno di avere per volontà e aspirazione.
Ogni opera sarà unica, frutto di insegnamenti ricevuti attraverso atti di amore, rispetto, compassione, riconoscenza, carità e umiltà. Poiché tutti siamo fallibili, gli errori nel tuo dipinto lo renderanno ancora più prezioso e unico.
Ma ricorda che col tuo pennello potrai dipingere qualunque cosa, secondo il tuo cuore e i tuoi desideri, in piena libertà. Ecco ora il pennello è tuo, è un dono, usalo come meglio senti di fare; ricorda i miei insegnamenti sempre, perché son frutto della vita che ho ricevuto e che ti ho dato, ma dipingi la tua vita coi colori che vedono i tuoi occhi, attraverso il cuore.
Fai lo stesso coi tuoi figli e quando verrà il momento lascia loro in dono questo pennello, come faccio ora con te. Così che in futuro tutti possano godere degli insegnamenti ma mantengano la libertà di utilizzarli.
Ciò che ti lascio, è la tela dove ho dipinto la mia vita, perché tu la possa osservare e prenderne spunto per dipingere la tua, secondo le tue sole aspirazioni; è la forza di camminare con le tue gambe, ma mai da sola, perché il filo con il quale il Padre ci ha legato non può essere spezzato e io sarò sempre parte di te come tu di me.
Prendi questo dono e sii sempre fiera delle tue capacità, in esso c'è anche il mio cuore che da sempre batte assieme al tuo, per l'eternità.
Con amore la tua mamma.

Dedicato a tutte le donne che insegnano a dipingere la vita attraverso la loro, e a tutte le mamme con e senza ali.




"Quanto a me, sono molto orgogliosa di avere contribuito a generare quattro persone che portano il cognome di mio marito. Due di loro, maschi, lo tramanderanno ai loro figli, spero. 
Anche se quando cerco di vaticinare le somiglianze, e ovviamente mi sembra chiarissimo che tutti i pregi i miei bambini li hanno presi da me, mentre i difetti li attribuisco ai geni di mio marito, io in realtà sono contenta che i miei figli, ai quali ho prestato il mio sangue e il corpo, ho dato il latte, abbiano preso insieme al patrimonio genetico il nome del loro padre. 
Sono contenta anche per loro: così sanno chi sono, da dove vengono. 
Sanno chi è il padre che al momento di uscire dal nido li spingerà nel viaggio più importante della vita, quello verso il Padre."

(da Costanza Miriano " La questione del cognome, un attacco alle radici" in costanzamiriamo.com)





3 anni: "Mamma, ti amo".
10 anni: "Mamma, non capisci nulla". 
16 anni: "Non ti sopporto più, mamma!!".
18 anni: "Voglio andare via da questa casa".
... 25 anni fa: "Avevi ragione, mamma."
30 anni fa: "Voglio tornare a casa di mia madre".
50 anni: "Non vorrei mai perdere mia madre."
70 anni: "Darei qualsiasi cosa affinché mia madre fosse qui".


Abbiamo solo una mamma. Se tu l'ami, diglielo ora.




Buona giornata a tutti. :-)


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venerdì 18 settembre 2020

La matematica di mia madre - Padre Erminio Crìppa

Mia madre sa fare soltanto le quat­tro operazioni e credo non abbia mai sentito parlare dei logaritmi. Ma ha un'abilità tutta sua nel fare i conti per cui, tante volte, ho pen­sato che avesse fotografato nella memoria il regolo calcolatore.

La sua vita è un'addizione di sacri­fici; una sottrazione di sonno; e lei si moltiplica secondo la necessità, si divide in cento per aiutare tutti, e far sentire che lei c'è tutta per tut­ti.

Senza scrupolo, tutti le sottraggono la vita, il tempo, il cuore ed ella sente che il suo avvenire è tutto ipotecato; ma sorride e lascia fare, si lascia prender tutto e sempre.
Come la fontana del­la contrada che versa acqua a chi la vuole, anche di notte.

Nella sua matematica, crede di sbagliare a fare i conti se sottrae qualche cosa ai figli nella salute della loro anima e del loro corpo.

Vuole che tutti si diano dattorno e imparino presto a molti­plicarsi in tutto. Non vuole però che stiano in ozio o accarez­zino melanconie, perché dice che c'è una melanconia sola che può addizionare nella vita: quella del paradiso.

E se qualche cosa di buono c'era in noi, lei sapeva, a modo suo, elevare anche questo alla potenza che il cuore le suggeriva, con quella sfumatura indulgente di bontà, sufficiente a far capire che un'altra volta si sarebbe potuto fare ancora un po' di più.

Anche per i giochi di borsa usa la sua matematica delle quat­tro operazioni.

Compera azioni a poco prezzo, con un bacio, una carezza, una parola e, a forza di semplici addizioni, accumula un capi­tale nel tuo cuore che resta suo; ma ti restituisce poi nel gior­no in cui tu ne hai bisogno. 


(Padre  Erminio Crìppa - dehoniano)


"...Mangerai il pane con il sudore della tua fronte..."
È questo il lavoro allegro, piacevole 
al quale alcune persone vorrebbero farci credere? 
Malgrado tutto, è là che, secondo me, 
si trova la vera umanità, 
la grande poesia” 

J.F.Millet



Il cuore dell'uomo vive 
finché ha qualcosa,
qualcuno da amare.
 

Così come il fuoco arde,
finché ha qualcosa da bruciare.

painting: Weistling Morgan

Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it






domenica 10 maggio 2020

Lettera a una madre - Alba de Céspedes

Mamma, 
comprendimi 
fin d'ora: 
dovrai ben comprendermi, 
un giorno, 
anche gli altri dovranno.

M'avresti capita 
di certo 
se fossi fuggita con un amante: 
sei una sentimentale, 
e all'età mia queste fughe 
finiscono in marcia nuziale.

Avresti compreso 
se me ne fossi andata 
perché volevo diventare
una stella 
della televisione 
pagata un milione per sera:

Non me ne sono andata
per guadagnare molti soldi 
né per vivere un romanzo 
rosa: 
ti ho lasciata 
per qualcosa che credo 
sia giusto.

Ascoltami, madre 
della mia infanzia, 
il tuo volto ansioso 
presso il mio letto, 
madre sfinita, madre 
di guai, 
e di commissioni, 
madre piena di preoccupazioni, 
madre di quattro figli 
lunghi da portare, 
madre straniera a tutto 
quello che ero, eppure 
madre che mi capiva 
senza capire.

Non essere dalla parte della polizia, 
dalla parte della borghesia, 
non è la tua parte, quella, 
madre dalla sporta 
pesante, 
dal portamonete 
leggero, 
dalle mani che emanano 
decenni di rigovernatura, 
di spazzatura, di minestra di verdura, 
con le tue paure di moglie 
d'impiegato 
che può essere licenziato 
da un giorno all'altro.

Mamma, vorrei parlarti 
come ti parlo di lontano. 
Ti voglio bene, lo sai, 
anche se non tornerò 
mai, mai più, a casa.

Mamma, perdonami 
di non aver sposato 
il ragazzo del quarto piano 
che aveva un bell'avvenire assicurato 
all'Esattoria Comunale. 
Perdonami per la veste nuziale 
che non potrai 
comperarmi. 
Non sono quella 
che sognavi, 
ma non sono nemmeno 
quella che tu piangi.

Sono una figlia 
come tante altre: 
una sconosciuta 
che ti somiglia 
e fa una vita 
che non ti piace.

Siamo tutti così, 
per i genitori, 
ma per ogni figlio 
la propria madre 
è una madre straordinaria.

Mamma, addio, o arrivederci, 
come vorrai. 
Puoi sempre chiamarmi 
da Marion: lei sa 
dove trovarmi. 
Ti voglio bene, mamma, 
come possiamo amare 
oggi: senza commozione 
e senza pietà.

- Alba de Céspedes -


tratta dalla raccolta “Le ragazze di maggio”, dedicate alle figure femminili coinvolte nella contestazione del ’68 a Parigi.




















3 anni: "Mamma, ti amo".
10 anni: "Mamma, non capisci nulla".
16 anni: "Non ti sopporto più, mamma!!".
18 anni: "Voglio andare via da questa casa".
... 25 anni fa: "Avevi ragione, mamma."
30 anni fa: "Voglio tornare a casa di mia madre".
50 anni: "Non vorrei mai perdere mia madre."
70 anni: "Darei qualsiasi cosa affinché mia madre fosse qui".


Abbiamo solo una mamma. Se tu l'ami, diglielo ora. 




Come si coniuga il verbo “madre”? Non è un verbo? Ne siete proprio sicuri? Amare, fare, dare, ascoltare, confortare, gioire, piangere, abbracciare, baciare, accarezzare, sentire, curare, sostenere, proteggere, insegnare, accompagnare, ricordare, studiare, leggere, pulire, cucinare, nutrire, vegliare, urlare, sussurrare, cantare, sorridere, correre, saltare, educare, comprendere, perdonare, subire, angosciarsi, sollevare, soffrire, tacere, parlare…

Avete ragione “madre” non è un verbo solo, ma tutti i verbi di una vita.



- Flavia Basile Giacomin



La bellezza femminile è il punto più vicino fra il genere umano e l'eternità.

- Emir Kusturica - 

 "Dove sono in questa storia"


Io me la ricordo quella notte...
Notte di dolore e di sete
Notte di "stringimi la mano" e di "non ce la faccio più"
Notte di ostetriche, luci forti, voci sussurrate
Notte di chi sta fuori a fumare e consumarsi
Notte di sms e telefonate
Notte di battiti sentiti tramite una macchina nell'attesa di sentirli dal vivo
Notte di lacrime, urla, 

spingi ancora , spingi adesso , spingi di più!
Notte che è una semplice notte , 

ma quella notte che ti cambierà la vita
Notte che segnerà il confine, oltre il quale, 
nulla sarà lo stesso e niente ti sembrerà uguale
Notte che ti cambierà tutto
Notte che ti restituirà l'immenso quando finalmente ti si squarcerà il cuore di gioia, felicità, amore, purezza e pienezza come non l'hai mai provata.
Quando lo vedrai e lo annuserai 
e ti sembrerà di odorare il giardino dell'Eden!
E mai, mai più scorderai quella notte tanto che ti sentirai talmente piena che aspetterai l'alba, sveglia, per assicurarti che quello non sia stato un sogno... ma la tua splendida realtà.




Tanti auguri a tutte le mamme e buona giornata al resto del mondo!!!