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venerdì 1 maggio 2015

La preghiera di Papa Francesco per Maria -

Vergine e Madre Maria,
Tu che, mossa dallo Spirito,
hai accolto il Verbo della vita
nella profondità della tua umile fede,
totalmente donata all’Eterno,
aiutaci a dire il nostro “sì” nell’urgenza,
più imperiosa che mai,
di far risuonare la Buona Notizia di Gesù.
Ottienici ora un nuovo ardore di risorti
per portare a tutti il Vangelo della vita che vince la morte.
Dacci la santa audacia di cercare nuove strade
perché giunga a tutti il dono della bellezza che non si spegne.
Stella della nuova evangelizzazione,
aiutaci a risplendere nella testimonianza della comunione,
del servizio, della fede ardente e generosa,
della giustizia e dell’amore verso i poveri,
perché la gioia del Vangelo giunga sino ai confini della terra
e nessuna periferia sia priva della sua luce.
Madre del Vangelo vivente,
sorgente di gioia per i piccoli,
prega per noi. Amen”.

- papa Francesco - 


Anche se le singole scene riferite a Maria sono sparse qua e là nei vangeli, esse tuttavia [...] formano una rete di rapporti i cui singoli momenti si illuminano, si moltiplicano e si approfondiscono a vicenda indefinitamente, come in una sala degli specchi. 

- Hans Urs von Balthasar -



Cari fratelli, non dimenticate che la vera devozione alla Vergine Maria ci avvicina sempre a Gesù, e “non consiste né in uno sterile e passeggero sentimentalismo, né in una certa qual vaga credulità, ma procede dalla fede vera, dalla quale siamo portati a riconoscere la preminenza della Madre di Dio, e siamo spinti al filiale amore verso la Madre nostra e all'imitazione delle sue virtù”(Lumen gentium, 67).
Amarla significa impegnarsi ad ascoltare il suo Figlio; venerare la Guadalupana significa vivere secondo le parole del frutto benedetto del suo seno.

Papa Benedetto XVI - Angelus 25 marzo 2012



Buongiorno a tutti. :-)




lunedì 8 settembre 2014

8 settembre 2014 - Omaggio a Santa Maria Bambina -



Nell’Adorazione del Santissimo Sacramento, Maria ci dice: “Guarda al mio Figlio Gesù, tieni lo sguardo fisso su di Lui, ascoltalo, parla con Lui. 
Lui ti guarda con amore. Non avere paura! Lui ti insegnerà a seguirlo per testimoniarlo nelle grandi e piccole azioni della tua vita, nei rapporti di famiglia, nel tuo lavoro, nei momenti di festa; ti insegnerà ad uscire da te stesso, da te stessa, per guardare agli altri con amore, come Lui che non a parole, ma con i fatti, ti ha amato e ti ama!”.

Papa Francesco - Messaggio 12 ottobre 2013




Santissima Bambina Maria, Capolavoro della Grazia di Dio:
prega per noi.

Santissima Bambina Maria, Immacolata nella Tua Concezione:
prega per noi.

Santissima Bambina Maria, Santissima nella Tua Natività:
prega per noi.




Preghiera a Maria Bambina

O graziosa Bambina,
nella felice tua nascita hai rallegrato il Cielo,
consolato il mondo, atterrito l'inferno;
hai recato sollievo ai caduti, conforto ai mesti,
salute ai malati, la gioia a tutti,
Ti supplichiamo:
rinasci spiritualmente in noi,
rinnova il nostro spirito a servirti;
riaccendi il nostro cuore ad amarti,
fà fiorire in noi quelle virtù
con le quali possiamo sempre più piacerti.
O grande piccina Maria, sii per noi "Madre",
conforto negli affanni, speranza nei pericoli,
difesa nelle tentazioni, salvezza nella morte.
Amen.





Preghiera a Maria SS. Bambina


Dolce Bambina Maria,
che destinata ad essere madre di Dio
sei pur divenuta augusta sovrana
e amatissima madre nostra,
per i prodigi di grazie che compisti fra noi,
ascolta pietosa le mie umili supplice.
Nei bisogni che mi premono da ogni parte,
e specialmente nell'affanno che ora mi tribola,
tutta la mia speranza è in te riposta.
O santa Bambina,,
in virtù dei privilegi che a te sola furono concessi
e dei meriti che hai acquistati,
mostrati ancora oggi verso di me pietosa.
Mostra che la sorgente dei tesori spirituali
e dei beni continui che dispensi è inesauribile,
perché illimitata è la tua potenza sul cuore paterno di Dio.
Per quell'immensa profusione di grazie
di cui l'Altissimo ti arricchì
fin dai primi istanti del tuo immacolato concepimento,
esaudisci, o celeste Bambina, la mia supplica,
e loderò in eterno la bontà del tuo cuore. Amen



Cosa dice Maria alla città? Cosa ricorda a tutti con la sua presenza? 
Ricorda che “dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia” (Rm 5,20) – come scrive l’apostolo Paolo. Ella è la Madre Immacolata che ripete anche agli uomini del nostro tempo: non abbiate paura, Gesù ha vinto il male; l’ha vinto alla radice, liberandoci dal suo dominio. 

papa Benedetto XVI - Atto di venerazione alla Madonna - 8 settembre 2009



































Preghiera a Maria Regina - Sant'Alfonso Maria de Liguori

O Madre del mio Dio e mia Signora Maria,
mi presento a Te che sei la Regina del Cielo e della terra
come un povero piagato davanti ad una potente Regina.
Dall'alto trono dal quale tu siedi, non sdegnare,
Ti prego, di volgere gli occhi su di me, povero peccatore.
Dio Ti ha fatta così ricca per aiutare i poveri
e Ti ha costituita Madre di Misericordia
affinché Tu possa confortare i miserabili.
Guardami dunque e compatiscimi.

Guardami e non mi lasciare se non dopo avermi trasformato
da peccatore in Santo.

Mi rendo conto di non meritare niente, anzi, per la mia ingratitudine dovrei essere privato di tutte le grazie che per tuo mezzo ho ricevuto dal Signore; ma Tu che sei la Regina di Misericordia non cerchi i meriti, bensì le miserie per soccorrere i bisognosi. Chi è più povero e bisognoso di me?

O Vergine sublime, so che Tu, oltre ad essere la Regina dell'universo, sei anche la mia Regina. Voglio dedicarmi completamente ed in modo particolare al tuo servizio, affinché Tu possa disporre di me come Ti piace. Perciò Ti dico con San Bonaventura: "O Signora, mi voglio affidare al tuo potere discreto, perchè Tu mi sostenga e governi totalmente.
Non mi abbandonare". Guidami Tu, Regina mia, e non lasciarmi solo. Comandami, utilizzami a Tuo piacere, castigami quando non Ti ubbidisco, poiché i castighi che mi verranno dalle Tue mani mi saranno salutari.

Ritengo più importante essere tuo servo piuttosto che signore di tutta la terra. "Io sono tuo: salvami". O Maria, accoglimi come tuo e pensa a salvarmi. Non voglio più essere mio, mi dono a Te.
Se nel passato Ti ho servito male ed ho perduto tante belle occasioni per onorarti, in avvenire voglio unirmi ai tuoi servi più innamorati e fedeli.
No, non voglio che da oggi in poi qualcuno mi superi nell'onorarti e nell'amarti, mia amabilissima Regina. Prometto e spero di perseverare così, con il tuo aiuto. Amen.

 (Sant'Alfonso Maria de Liguori)


Buona giornata a tutti, in particolare a Gabriele, 
assiduo lettore, nel giorno del suo compleanno :-)



























mercoledì 3 settembre 2014

Preghiera alla Madre di Dio - Padre Léonce de Grandmaison S.I. -

Santa Maria, Madre di Dio
conservami un cuore di fanciullo
puro e limpido come acqua di sorgente.
Ottienimi un cuore semplice,
che non si ripieghi ad assaporare le proprie tristezze;
un cuore magnanimo nel donarsi,
facile alla compassione,
un cuore fedele e generoso
che non dimentichi alcun bene
e non serbi rancore di alcun male
Formami un cuore dolce e umile,
che ami senza esigere di essere riamato,
contento di scomparire in altri cuori,
sacrificandosi davanti al Tuo divin Figlio;
un cuore grande e indomabile
così che nessuna ingratitudine lo possa chiudere
e nessuna indifferenza lo possa stancare;
un cuore tormentato dalla Gloria di Cristo,
ferito dal Suo amore,
con una piaga che non si rimargini
se non in cielo.

(Padre Léonce de Grandmaison S.I.)


L'umiltà di Maria - dal libro di Padre Stefano Maria Manelli

Se l'umiltà è la verità circa noi stessi in rapporto a Dio, ammiriamo come Maria, senza nulla negare delle meraviglie presenti in Lei, tutto riferisce e attribuisce unicamente a Dio, unendo insieme l'umiltà e la verità.
La Vergine risponde all'Angelo: "Ecce ancilla Domini!". 
Sublime umiltà che non si lascia trascinare dagli onori e non si dimentica in mezzo alla gloria! Dio la sceglie per Madre, ed Essa si proclama la sua ancella. É davvero testimonianza di un'insigne umiltà quando si sa rimanere umili in mezzo alla gloria. 
Non è difficile essere umili in mezzo alle umiliazioni, ma è virtù altissima ed estremamente rara l'umiltà in mezzo agli onori.
Lei parlava poco, non richiamava mai l'attenzione degli altri, si dedicò ai suoi doveri di sposa e di madre nella povera casetta di Nazaret, apparve sul Calvario come la madre del condannato, visse poi oscuramente accanto a San Giovanni, dopo la morte del Signore non compì nessun miracolo e non si sa esattamente da quale luogo sia volata in cielo...

Chiediamo alla Vergine umilissima di sostenerci nell'impegno generoso per acquistare questa santa virtù dell'umiltà che è virtù primaria e fondamentale per salvarsi e santificarsi.

Fioretto: Ricordati dei tuoi peccati, umiliati e chiedi perdono a Dio.






A te, Maria

A te, Maria, fonte della vita,
si accosta la mia anima assetata.
A te, tesoro di misericordia,
ricorre con fiducia la mia miseria.
Come sei vicina, anzi intima al Signore!
Egli abita in te e tu in lui.
Nella tua luce, posso contemplare
la luce di Gesù, sole di giustizia.
Santa Madre di Dio, io confido
nel tuo tenerissimo e purissimo affetto.
Sii per me mediatrice di grazia
presso Gesù, nostro Salvatore.
Egli ti ha amata sopra tutte le creature,
e ti ha rivestito di gloria e di bellezza.
Vieni in aiuto a me che sono povero
e fammi attingere alla tua anfora
traboccante di grazia. Amen.



Buona giornata a tutti :-)


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mercoledì 30 luglio 2014

Maria, donna del riposo - don Tonino Bello -

Santa Maria, donna del riposo, accorcia le nostre notti quando non riusciamo a dormire.
Come è dura la notte senza sonno!
È una pista senza luce, su cui atterrano tenebrosi convogli di ricordi, e da cui decollano stormi di incubi che stringono il cuore.

Mettiti accanto a noi quando, nonostante i sedativi, non ce la facciamo a chiudere occhio, e il letto più morbido diventa una tortura, e dalla strada i latrati del cane sembrano dar voce ai gemiti dell'universo, e dalla torre dell'orologio i rintocchi scendono sull'anima come colpi di maglio, e i secondi scanditi dal pendolo del corridoio non si sa bene se vogliano farti compagnia, o ricordarti l'inarrestabile corsa del tempo, o dilatare il supplizio delle ore che non passano mai.

Sorveglia il riposo di chi vive solo.
Allunga nei vecchi i sipari del sonno, corti e leggeri come veli di melagrana.
Tonifica il dormiveglia di chi sta in ospedale sotto un pianto di flebo.
Rasserena l'inquietudine notturna di chi si rigira nel letto sotto un pianto di rimorsi.
Acquieta l'ansia di chi non riposa perché teme il sopraggiungere del giorno.
Rimbocca gli stracci di chi dorme sotto i ponti.
E riscalda i cartoni con cui la notte i miserabili si riparano dal freddo dei marciapiedi.

Santa Maria, donna del riposo, vogliamo pregarti per coloro che annunciano il Vangelo.
Qualche volta li vediamo stanchi e sfiduciati, e sembrano dire come san Pietro: «Abbiamo faticato tutta la notte, ma non abbiamo preso nulla».
Ebbene, fermali quando la generosità pastorale li porta a trascurare la loro stessa persona.
Richiamali al dovere del riposo.
Allontanali dalla frenesia dell'azione.
Aiutali a dormire tranquilli.
Non indurli nella tentazione di ridurre le quote minime di sonno, neppure per la causa del Regno.
Perché lo stress apostolico non è un incenso gradito al cospetto di Dio.

Pertanto, quando nel breviario recitano il Salmo 126, mettiti a cantarlo con loro, e calca la voce sui versetti in cui si dice che è inutile alzarsi di buon mattino o andare tardi a riposare la sera, perché «ai suoi amici il Signore dà il pane nel sonno».
Capiranno bene, allora, che tu non li esorti al disimpegno, ma a rimettere tutto nelle mani di colui che dà fecondità al lavoro degli uomini.

Santa Maria, donna del riposo, donaci il gusto della domenica.
Facci riscoprire la gioia antica di fermarci sul sagrato della chiesa, e conversare con gli amici senza guardare l'orologio.
Frena le nostre sfibranti tabelle di marcia.
Tienici lontani dall'agitazione di chi è in lotta perenne col tempo.
Liberaci dall'affanno delle cose.
Persuadici che fermarsi sotto la tenda, per ripensare la rotta, vale molto di più che coprire logoranti percorsi senza traguardo.
Ma, soprattutto, facci capire che se il segreto del riposo fisico sta nelle pause settimanali o nelle ferie annuali che ci concediamo, il segreto della pace interiore sta nel saper perdere tempo con Dio.
Lui ne perde tanto con noi. E anche tu ne perdi tanto.

Perciò, anche se facciamo tardi, attendici sempre la sera, sull'uscio di casa, al termine del nostro andare dissennato.
E se non troviamo altri guanciali per poggiare il capo, offrici la tua spalla su cui placare la nostra stanchezza, e dormire finalmente tranquilli.

- don Tonino Bello -









 Il Signore è difficile vederlo; ma non è impossibile sentirlo. E io vi auguro che ne sentiate la presenza, oltre che nella riscoperta di un rapporto più personale con Lui, anche nel calore di una solidarietà nuova, nel fremito di speranze audaci, nel rischio di scelte coraggiose coltivate insieme. 

- don Tonino Bello - 




Scendete dall’albero della sicurezza, dove vi siete arrampicati come Zaccheo, sulla strada della condivisione con i problemi della gente: è lì che si può vedere Gesù che passa. 

- don Tonino Bello - 



Capaci di comprensione e di perdono, di accoglienza e di sorriso, di lacrime e di ebbrezze, disponibili all’ascolto e all’attesa, al credito e al compatimento, all’indulgenza e all’incoraggiamento, pronti a scommettere e a ricominciare, a parlare linguaggi della povertà e a non scandalizzarsi per le miserie altrui, a capire le lentezze e ad accelerare i segni della speranza. Esperti in umanità! Uomini fino in fondo, anzi fino in cima! Perché essere uomini fino in cima, senza fermarsi a mezzacosta, significa non solo essere santi come Lui, ma capire che il calvario è l’ultima tappa di ogni scalata, e che la croce non è la sconfitta dell’uomo, ma la vetta gloriosa di ogni carriera! 

- don Tonino Bello - 
  


«Non contristate la vostra vita...! Al Risorto non è lecito stare se non in piedi...!»
«Grazie per questa vicinanza, che mi fa sentire il vostro calore, il vostro affetto.
Io, per parte mia, non posso fare altro che ripagarvi con la mia preghiera e col mio sacrificio.»
Vi voglio bene...!

Vostro + don Tonino





































Preghiera alla Madre silenziosa
Maria silenziosa,
che tutto immaginasti
senza parlare,
oltre ogni visione umana,
aiutami ad entrare
nel mistero di Cristo
lentamente e profondamente,
come un pellegrino arso di sete
entra in una caverna buia
alla cui fine oda un lieve correr d'acqua.
Fa' che prima di tutto m'inginocchi
ad adorare,
fa' che poi tasti la roccia fiducioso,
e m'inoltri sereno nel mistero.
Fa' infine ch'io mi disseti
all'acqua della Parola
in silenzio
come Te.
Forse allora, Maria,
il segreto del Figlio Crocifisso
mi si rivelerà
nella sua immensità senza confini
e cadranno immagini e parole
per fare spazio solo all'infinito.

(+Cardinale John Henry Newman)



Buona giornata a tutti :-)





mercoledì 23 luglio 2014

Atto di Affidamento alla Beata Vergine Maria pronunciato da Papa Francesco -



Beata Maria Vergine di Fatima,
con rinnovata gratitudine per la tua presenza materna
uniamo la nostra voce a quella di tutte le generazioni
che ti dicono beata.
Celebriamo in te le grandi opere di Dio,
che mai si stanca di chinarsi con misericordia
sull’umanità, afflitta dal male e ferita dal peccato,
per guarirla e per salvarla.
Accogli con benevolenza di Madre
l’atto di affidamento che oggi facciamo con fiducia,
dinanzi a questa tua immagine a noi tanto cara.
Siamo certi che ognuno di noi è prezioso ai tuoi occhi
e che nulla ti è estraneo di tutto ciò che abita nei nostri cuori.
Ci lasciamo raggiungere dal tuo dolcissimo sguardo
e riceviamo la consolante carezza del tuo sorriso.
Custodisci la nostra vita fra le tue braccia:
benedici e rafforza ogni desiderio di bene;
ravviva e alimenta la fede;
sostieni e illumina la speranza;
suscita e anima la carità;
guida tutti noi nel cammino della santità.
Insegnaci il tuo stesso amore di predilezione
per i piccoli e i poveri ,
per gli esclusi e i sofferenti,
per i peccatori e gli smarriti di cuore:
raduna tutti sotto la tua protezione
e tutti consegna al tuo diletto Figlio, il
Signore nostro Gesù.
Amen.




Affinché possiamo ottenere con certezza le Grazie, Dio ci ha messo nelle mani la chiave dei celesti tesori con la quale si ottiene tutto ciò che ci è necessario. Questa chiave è la preghiera. Chi non prega non si lamenti se cade e ricade sempre nei soliti falli e se languisce in fondo alla miseria 
(Beata Elena Guerra).





"Sono io come il Cireneo che tornava dal lavoro, affaticato, ma ha avuto la buona volontà di aiutare il Signore a portare la croce? (…) Sono io come quelle donne coraggiose, e come la mamma di Gesù, che erano lì, soffrivano in silenzio? Sono io come Giuseppe, il discepolo nascosto, che porta il corpo di Gesù con amore, per dargli sepoltura? Sono io come queste due Marie che rimangono alla porta del Sepolcro, piangendo, pregando?"

– Papa Francesco, Domenica delle Palme, 13 Aprile 2014




Vergine Maria, che sei invocata
con il titolo di Madonna della salute
perchè in ogni tempo hai lenito
le umane infermità, ottieni a me e ai
miei cari la grazia della salute
e la forza di sopportare le sofferenze
della vita in unione a quelle di Cristo Redentore.

Ave,o Maria.

Vergine Maria, che sai risanare non solo
le infermità del corpo ma anche quelle
dello spirito, ottieni a me e ai miei cari
la grazia di essere liberi dal peccato
e da ogni male e di corrispondere sempre
all'amore di Dio.

Ave,o Maria.

Vergine Maria, madre della salute, ottieni
dal Signore per me e per i miei cari la
grazia della salvezza e fa'che possiamo
giungere a godere con te la beatitudine del cielo.

Ave,o Maria.

Prega per noi, Santa Maria, salute degli infermi.
Perchè siamo fatti degni delle promesse di Cristo.

Concedi ai tuoi fedeli, Signore Dio nostro,
di godere sempre la salute del corpo
e dello spirito e,
per la gloriosa intercessione
di Maria Santissima sempre Vergine,
salvaci dai mali che ora ci rattristano e guidaci
alla gioia senza fine.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.


Ave Maria

Ave, Maria, grátia plena, 
Dóminus tecum.
Benedícta tu in muliéribus,
et benedíctus fructus ventris tui, Iesus.
Sancta María, Mater Dei,
ora pro nobis peccatóribus,
nunc et in hora mortis nostræ.

Amen.


Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it




venerdì 21 febbraio 2014

Maria, donna del primo sguardo - Don Tonino Bello -


Sì, è stata lei la prima a posare gli occhi sul corpo nudo di Dio.
E l'ha avvolto immediatamente con lo sguardo.
Prima ancora di avvolgerlo in fasce.
Anzi, l'ha coperto subito nei panni, quasi per comprimere la luce di quel corpo e non rimanerne accecata.
Eccolo lì, 1'atteso delle genti lambito dagli occhi di Maria, come agnello tremante sfiorato dalla lingua materna.
I patriarchi ne avevano spiato 1'arrivo fin dai secoli remoti. Ma, pur inarcando i sopraccigli canuti, non ebbero la gioia di vederlo.
I profeti, con vaticini carichi di mistero, ne avevano disegnato il volto. Ma i loro occhi si erano chiusi senza poterlo fissare da vicino.
I poveri avevano provato mille soprassalti a ogni stormire di notizie. Ma si dovettero accontentare ogni volta di inseguirlo nei sogni.
Nelle notti d'inverno i pastori, al crepitare del bivacco, parlavano di colui che sarebbe venuto. E i loro occhi, mentre si allenavano a sostenere la fiamma dei sarmenti, luccicavano di febbre.
Nelle sere di primavera, dense di presagi, i padri additavano ai figli le stelle del firmamento e li cullavano con le cadenze di antiche elegie: «Oh, se tu squarciassi i cieli e scendessi...»Poi chiudevano le palpebre anche loro, stanchi di scrutare. Le fanciulle ebree, profumate di gerani e di desideri, si confidavano 1'un l' altra ingenui presentimenti di arcane maternità. Ma nel lampeggiare delle pupille balenava subito la malinconia dolcissima di chi non verrà mai esaudito.
Occhi di vegliardi e di bambini. Occhi di esuli e di oppressi. Occhi di sofferenti e di sognatori.
Quanti occhi protesi verso di lui! Anelanti la vista del suo volto. Delusi per ritardi imprevisti. Stanchi per lunghe vigilie. Fiammeggianti per subitanee speranze. Chiusi sottoterra per sempre, dopo l'ultima struggente invocazione: «Ostende faciem tuam!».
Ed ecco lo finalmente lì, 1'Emmanuele, bagnato dalle lacrime della puerpera, che scintillano come gemme al guizzare della lanterna.
Gli occhi di Maria tremano d'amore sul corpo di Gesù. Nella loro profondità si riaccende una lunga catena di sguardi inesauditi del passato. Nelle sue pupille si concentra la trepidazione di attese secolari. E nell'iride le si destano all'improvviso fuochi sopiti sotto le ceneri del tempo.
Maria diventa così la donna del primo sguardo.
Solo una creatura come lei, d'altra parte, poteva dare degnamente il benvenuto sulla terra al Figlio di Dio, accarezzandolo con occhi trasparenti di santità.
Dopo di lei, avranno il privilegio di vederlo tanti altri. Lo vedrà Giuseppe. Lo vedranno i pastori. Più tardi, lo vedrà Simeone, che se ne morirà in pace perché i suoi occhi hanno potuto contemplare la salvezza di Dio...
Ma la prima a fasciarlo con la tiepida trama del suo sguardo, nella notte profumata di muschio e di stalla, perché il fieno non lo pungesse e il freddo non lo raggelasse, fu lei.
Donna del primo sguardo: prescelta, cioè, dai secoli eterni per essere, dopo una foresta di attese, riviera limpidissima bagnata dal fiume della grazia.
Santa Maria, donna del primo sguardo, donaci la grazia dello stupore. Il mondo ci ha rubato la capacità di trasalire. Non c'è rapimento negli occhi. Siamo stanchi di aguzzare la vista, perché non ci sono più arrivi in programma. L'anima è riarsa come il greto di un torrente senz'acqua. Le falde profonde della meraviglia si sono prosciugate. Vittime della noia, conduciamo una vita arida di estasi. Ci sfilano sotto gli occhi solo cose già viste, come sequenze di un film ripetute più volte.
Ci sfugge l'ora in cui il primo acino d'uva rosseggia tra i pampini. Viviamo stagioni senza primizie di vendemmie. Anzi, sappiamo già quale sapore ogni frutto racchiude sotto la corteccia.
Tu che hai provato le sorprese di Dio, restituiscici, ti preghiamo, il gusto delle esperienze che salvano, e non risparmiarci la gioia degli incontri decisivi che abbiano il sapore della "prima volta" .
Santa Maria, donna del primo sguardo, donaci la grazia della tenerezza.
Le tue palpebre, quella notte, sfiorarono l'Agnello deposto ai tuoi piedi con un tiepido brivido d'ala. Le nostre, invece, si poggiano sulle cose, pesanti come pietre. Passano sulla pelle, ruvide come stracci di bottega. Feriscono i volti, come lame di rasoio.
I tuoi occhi vestirono di carità il Figlio di Dio. I nostri invece, spogliano con cupidigia i figli dell'uomo.
Al primo contatto delle tue pupille con la sorgente della luce si illuminarono gli sguardi delle generazioni passate. Quando, invece, spalanchiamo noi le nostre orbite, contaminiamo anche le cose più sante e spegniamo gli sguardi delle generazioni future.
Tu che hai portato sempre negli occhi incontaminati i riverberi della trasparenza di Dio, aiutaci perché possiamo sperimentare tutta la verità delle parole di Gesù: «La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce».
Santa Maria, donna del primo sguardo, grazie perché, curva su quel bambino, ci rappresenti tutti.
Tu sei la prima creatura ad aver contemplato la carne di Dio fatto uomo: e noi vogliamo affacciarci alla finestra degli occhi tuoi per fruire con te di questa primizia.
Ma sei anche la prima creatura della terra che Dio ha visto con i suoi occhi di carne: e noi vogliamo aggrapparci alle tue vesti per spartire con te questo privilegio.
Grazie, impareggiabile amica dei nostri Natali. Speranza delle nostre solitudini. Conforto dei nostri gelidi presepi senza cori di angeli e senza schiere di pastori.
Perdonaci se i nostri sguardi sono protesi altrove. Se inseguiamo altri volti. Se corriamo dietro ad altre sembianze. Ma tu sai che nel fondo dell' anima ci è rimasta la nostalgia di quello sguardo. Anzi, di quegli sguardi: del tuo e del suo.
E allora, un' occhiata, daccela pure a noi, madre di misericordia. Soprattutto quando sperimentiamo che, a volerci bene, non ci sei rimasta che tu.
                                   
                                                              

Sarà lo Spirito Santo a fecondare la vergine e questo non soltanto spiega la nascita virginale di Gesù, ma è anche un'immagine della nostra vita. Il frutto più grande che possiamo dare non viene da noi stessi, né dalla fecondazione attraverso altre persone, bensì è generato dallo Spirito Santo. In questo Maria, la donna che crede, è un esempio per i cristiani.

- Anselm Grün -



Il “sì” di Maria, già perfetto all’inizio, è cresciuto fino all’ora della Croce. Lì la sua maternità si è dilatata abbracciando ognuno di noi, la nostra vita, per guidarci al suo Figlio. 

Papa Francesco Udienza Generale Mercoledì, 23 ottobre 2013





Santa Maria, donna del silenzio, persuadici che solo nel silenzio maturano le cose grandi della vita:
la conversione, l'amore, il sacrificio, la morte.

don Tonino Bello


Preghiera a Maria SS.

(Testo di don Dolindo Ruotolo)

Donaci, o Maria, la grazia di seguire Gesù 
come pecorelle del suo ovile, 
e col tuo misericordioso amore 
accompagnaci ai pascoli dell'eterna vita!
Così sia


Buona giornata a tutti. :-)