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lunedì 13 agosto 2018

Lo stato della cucina e lo stato della mente - Charles Bukowski

Spesso lo stato della cucina riflette lo stato della mente.
Gli uomini confusi e insicuri, d’indole remissiva, sono dei pensatori.
Le loro cucine sono come le loro menti, ingombre di rifiuti, stoviglie sporche, impurità, ma essi sono coscienti del loro stato mentale e ne vedono il lato umoristico. A volte, presi da uno slancio focoso, essi sfidano le eterne deità e si danno a metter ordine nel caos, cosa che a volte chiamiamo creazione; così pure a volte, mezzo sbronzi, si danno a pulire la cucina. 
Ma ben presto tutto torna nel disordine e loro a brancolare nelle tenebre, bisognosi di pillole e preghiere, di sesso, di fortuna e salvazione.
L’uomo con la cucina sempre in ordine è, invece, un maniaco.
Diffidatene.
Lo stato della sua cucina e quello della sua mente coincidono: costui, così preciso e ordinato, si è in realtà lasciato condizionare dalla vita e la sua mania per l’ordine, dentro e fuori, è solo un avvilente compromesso, un complesso difensivo e consolatorio. 
Basta che l’ascolti per dieci minuti e capisci che lui, in vita sua, non dirà mai altro che cose insensate e noiose. 
E' un uomo di cemento. vi sono più uomini di cemento, al mondo, che altri.
Sicché: se cerchi un uomo vivo, dà un’occhiata alla sua cucina, prima, e ti risparmierai un sacco di tempo.

- Charles Bukowski -




Piano A: Amore

Se fallisce, piano B: Birra
Se fallisce, piano C: Cibo
Se fallisce, piano D: Dormiamo


Conosco un uomo che ha smesso di fumare, di bere, di fare sesso e di mangiare pesante. 
E' rimasto in salute fino a che non si è suicidato. 

- Johnny Carson - 


Buona giornata a tutti. :-)




giovedì 26 luglio 2018

Al risveglio di Rabindranath Tagore e Ti voglio di Luis Cernuda

Al risveglio ho trovato
con la luce una lettera.
Ma non posso sapere
che dice: non so leggere.
E non voglio distrarre
un sapiente dai libri:
ciò che c’è scritto forse
non lo saprebbe leggere.
La terrò sulla fronte,
la terrò stretta al cuore.
Quando scende la notte
ed escono le stelle,
la porterò sul grembo
e resterò in silenzio.
E me la leggeranno
le foglie che stormiscono,
e ne farà il ruscello
col suo scorrere un canto
che a me ripeterà
anche l’Orsa dal cielo.
Io non lo so trovare
quel che cerco, o capire
cosa dovrei imparare,
ma so che questa lettera
che non ho letto, ha reso
più lieve il mio fardello,
e tutti i miei pensieri
ha mutato in canzoni.

- Rabindranath Tagore -


Lev Tchistovsky (1902-1969)

Ti voglio

Ti voglio.
Te l’ho detto con il vento
come un bruco gioca nella sabbia;
come un organo irato tempestoso;
te l’ho detto con il sole,
che dei giovani indora i corpi nudi
e nelle cose innocenti sorride;
l’ho detto con le nuvole
meste fronti che il cielo sostengono,
tristezze fuggitive;
l’ho detto con le piante
le diafane creature che si coprono
d’improvviso rossore;
te l’ho detto con l’acqua
vita lucente che nasconde l’ombra;
e te l’ho detto con la mia paura
e te l’ho detto con la mia allegria,
e con astio, e tremende parole.
Ma non mi basta:
oltre la vita voglio
dirtelo con la morte;
oltre l’amore voglio
dirtelo con l’oblio.

- Luis Cernuda -


Paul-Antoine de La Boulaye (1849-1926), A Couple


Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it





domenica 22 luglio 2018

Vieni a me - Alejandro Jodorowsky

«Amare significa, in ogni caso, essere vulnerabili. 
Qualunque sia la cosa che vi è cara, il vostro cuore prima o poi avrà a soffrire per causa sua, e magari anche a spezzarsi. 
Se volete avere la certezza che esso rimanga intatto, non donatelo a nessuno, nemmeno a un animale. 
Proteggetelo avvolgendolo con cura in passatempi e piccoli lussi; evitate ogni tipo di coinvolgimento; chiudetelo col lucchetto nello scrigno, o nella bara del vostro egoismo. 
Ma in quello scrigno - al sicuro, nel buio, immobile, sottovuoto - esso cambierà: non si spezzerà; diventerà infrangibile, impenetrabile, irredimibile.

L’alternativa al rischio di una tragedia è la dannazione. L’unico posto, oltre al cielo, dove potrete stare perfettamente al sicuro da tutti i pericoli e i turbamenti dell’amore è l’inferno.
Sono convinto che il più sregolato e smodato degli affetti contrasta meno la volontà di Dio di una mancanza d’amore volontariamente ricercata per autoproteggerci».



da: Clive Staples Lewis, I quattro amori, Jaca Book, Milano, 2001, pp. 111-112




Le sofferenze familiari, come gli anelli di una catena, si ripetono di generazione in generazione finché un discendente acquista consapevolezza e trasforma la sua maledizione in una benedizione.

- Alejandro Jodorosky - 




Vieni a me come brezza senz'uscita
per nascere in ciò che dalla ferita scaturisce
là dove non è più possibile nidificare
Umile e silenziosa t'abbandoni al torrente
libera non ti dici ma sai sorridere quando non chiedi
perchè tutto hai perso tranne te stessa
Entrando nel piacere ombra su ombra
io della tua pelle vuota, tu dell'oblio della mia anima
come sopravvissuti di tutte le guerre
ogni carezza è un uccello miracoloso
ogni bacio un parto
ogni orgasmo un Eden nel nulla...

- Alejandro Jodorowsky -
(Di ciò di cui non si può parlare)

Edward Dufner (1872 – 1957), Summer Evening - det.


Buona giornata a tutti. :-)










domenica 1 luglio 2018

da: "La luna blu, il percorso inverso dei sogni" - Massimo Bisotti

Cosa vuol dire essere unica?
L’unica ti abiterà tutti gli scompartimenti aperti di un incontro inesorabile, persino quelli chiusi e quelli sconosciuti.
E tu vorrai sapere come riconoscerai l’unicità? Perderai il sonno. Sconvolgerai i tuoi progetti.
Vaneggerai proposte d’eternità, improvviserai dichiarazioni d’insana follia, avrai lo stomaco invaso da un’ansia innaturale.
Metterai una croce al centro esatto di quel te che credevi di conoscere, mentre cadranno le cose che pensavi di sapere.
Guiderai di fretta, in autostrada perché avrai bisogno di correre, di fendere l’aria con la mano fuori dal finestrino, di accendere una sigaretta, la radio, i sensi, di ascoltare musica trovandoci il suo nome, in tutta, senza sosta, infedele ai tuoi momenti per cause completamente estranee alla ragione.
Lei ti agiterà gli eventi, butterà fuori gli attimi, turberà le tue gracili certezze, ridisegnerà i sospiri, i brividi e l’immaginazione, ti lascerà giocare l’anima con la notte, per perderla e sdraiarti sul vento e le sue lucciole, lascerai che dorma dove vuole, che torni quando vuole, tanto saprai sempre dove va e quando torna quasi ti dispiacerà.
Inventerai un colore nuovo per farla addormentare, le cullerai i pensieri coprendola con attenzioni leggere.
Inizierai a spiare dietro le nuvole i suoi silenzi parlanti come se non t’importasse niente del cielo limpidissimo che hai sempre amato a dismisura, solo segnali onnipresenti nel desiderio che sale, che proverai a bloccare per poi cedere in un sospiro di benedetta e indecente liberazione.
Sparirai, annullerai gli appuntamenti.
Tutto quello che potrai avere non sarà quel che vuoi avere.
Tutti ti vedranno ma tu non ci sarai più. E gli altri saranno troppo lontani per accorgersi di quanto tu sia vicino a lei soltanto, troppo vicino a lei, troppo lontano dal resto, senza mai fartene accorgere, riconoscerai un profumo mai sentito dentro la tua stanza.
Affonderai le mani in una condizione interiore di bellezza totalizzante e ti perderai nel groviglio di una presenza semplice con l’illusione buona di potere finalmente sopravvivere ad un “per sempre”.

- Massimo Bisotti -

Fonte: "La luna blu - Il percorso inverso dei sogni", ed. LIT libri in tasca




Mi piacciono le donne che non si sono stancate di volere un amore che sazi la loro fame d'immenso. 
Quelle che hanno ancora voglia di risposte urgenti, risposte d'amore.
Quelle che hanno voglia di guardare un cielo sempre diverso, strane nuvole a cui disegnare forme di certezze e soprattutto piedi per sfidare la parola tardi.
Quelle che si sono rotte le braccia per far quadrare il bilancio di abbracci mancati, spaccate le labbra nell'attesa snervante di baci mai dati ma ora sanno che noi siamo qui per colmare quella fame d'immenso.
Noi a far rumore nei loro sogni per farle svegliare con il cuore felice. 
Noi per vederle ogni giorno nuove, se pur le stesse e ogni giorno innamorarci di nuovo. 
Amo le donne belle davvero, di una bellezza inarrivabile nemmeno da chi usa la bellezza per mestiere, perché negli occhi avranno il sorriso di chi sfida la vita, con l'umiltà di vincerne unicamente il dolore. 
E lo faranno e sapranno farlo al di là di noi ma restando con noi daranno una luce diversa anche ai nostri occhi e saremo più belli, saremo migliori.
E tu, se mi troverai, sarai Miss Anima nel mio mondo.

- Massimo Bisotti -





"Dovrei fare la raccolta differenziata delle cose da dire e di quelle da non dire.
Ma ciò che è giusto non sempre è meglio.
Mescolo sempre." 

- Massimo Bisotti -






"Se solo tu potessi davvero voltarti per guardare indietro ti accorgeresti di milioni di persone che non ti hanno mai visto e non ti volteresti più. 
Devi guardare avanti per vedere un volto che riconosci e non indietro. 
Quel che è rimasto indietro ha smesso di riconoscerti, quel che è rimasto indietro non voleva guardarti abbastanza".

- Massimo Bisotti -





Buona giornata a tutti. :-)




lunedì 25 giugno 2018

da: "Cime e valli della vita" - Anselm Grùn

Già da ragazzo ho visto le ascensioni in montagna come esercizio alla disciplina. 
Erano un simbolo del fatto che sono io a prendere in mano la mia esistenza e a darle for­ma, che sono io a stabilire le mete e anche ad arrivarci. 
Ciò che sentivo istintivamente da ragazzo l'ho ritrovato poi in Viktor E. Frankl, lo psicoterapeuta viennese, che era anche un appassionato alpinista. In un discorso una volta disse che l'alpinista «è in concorrenza e in rivalità soltanto con una persona e quella persona è lui stesso. Pretende qualco­sa da se stesso, esige qualcosa da se stesso»
Frankl parla poi del fatto che l'essere umano ha bisogno della tensione interiore, tra se stesso e una meta che si prefigge.
Quando, in un'escursione in montagna, stabiliamo una meta, creiamo in noi una sana tensione, che ci fa bene. 
Se esigiamo sempre troppo poco da noi stessi, spesso nella nostra vita si insinua la sensazione di mancanza di senso. 
L'assenza di una meta impedisce che sviluppiamo davvero le energie che sono racchiuse in noi. La meta, però, deve essere scelta in maniera adeguata. 
Se ci poniamo obiettivi troppo ambiziosi, pretendiamo troppo da noi stessi. 
Se però non osiamo nulla, il viaggio della vita perde energia. 
La meta conferisce al nostro camminare una dinamica in­teriore che ci fa bene.

- Anselm Grùn -
da: "Cime e valli della vita" - ed. Queriniana


Lungo la strada ci imbattiamo sempre nei nostri limi­ti, a volte ci rendiamo conto che la strada non prosegue. 
Allora bisogna trovare un nuovo orientamento. 
Della vita fanno parte esperienze di picco e valli di mediocrità, ascese faticose e addii pieni di malinconia. 
Posso camminare da solo e allora mi ritrovo a confronto con me stesso. Ma mi piace anche camminare in compagnia, in particolare con i miei fratelli e le mie sorelle. Fa bene camminare insieme, sostenersi a vicenda, incoraggiarsi o, semplicemente, met­tersi a chiacchierare.
Già i filosofi greci sviluppavano le loro idee più impor­tanti camminando. 
E così il camminare è anche sempre fonte di ispirazione. 
Spesso camminando mi vengono nuove idee che in seguito, prima o poi, mi piace mettere per iscritto. Ma non uso mai il tempo delle camminate per annotarmi i pensieri. Non tengo un diario. E durante la vacanza rinuncio a qualsiasi forma di scrittura. 
Mi ab­bandono esclusivamente al camminare e all'osservare, alle conversazioni e alle pause.

- Anselm Grùn -
da: "Cime e valli della vita" - ed. Queriniana



La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell’al di là.
Non avrai altro da fare che vivere.
La vita non é uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla é più bello, più vero della vita.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant’anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.

- Nazim Hikmet - 



Buona giornata a tutti. :-)




sabato 23 giugno 2018

Parliamo di alba con Tiziano Terzani, Paul Verlaine

In India si dice che l'ora più bella è quella dell'alba,
quando la notte aleggia ancora nell'aria
ed il giorno non è ancora pieno,
quando la distinzione fra tenebra e luce non è ancora netta
e per qualche momento l'uomo, se vuole, se sa fare attenzione,
può intuire che tutto ciò che nella vita gli appare in contrasto,
il buio e la luce, il falso ed il vero
non sono che due aspetti della stessa cosa.

Sono diversi, ma non facilmente separabili,
sono distinti, ma "non sono due".

Come un uomo ed una donna,
che sono sì meravigliosamente differenti
ma che nell'amore diventano Uno.

- Tiziano Terzani - 
da: "Un altro giro di giostra"



Sempre camminerò per queste spiagge tra la sabbia e la schiuma dell'onda. L'alta marea cancellerà l'impronta e al vento svanirà la schiuma. 
Ma sempre spiaggia e mare rimarranno.
- Khalil Gibran -


Poiché l’alba si accende, ed ecco l’aurora,
poiché, dopo avermi a lungo fuggito, la speranza consente
a ritornare a me che la chiamo e l’imploro,
poiché questa felicità consente ad esser mia,

facciamola finita coi pensieri funesti,
basta con i cattivi sogni, ah! Soprattutto
basta con l’ironia e le labbra strette
e parole in cui uno spirito senz’anima trionfava.

E basta con quei pugni serrati e la collera
per i malvagi e gli sciocchi che s’incontrano;
basta con l’abominevole rancore! Basta
con l’oblìo ricercato in esecrate bevande!

Perché io voglio, ora che un Essere di luce
nella mia notte fonda ha portato il chiarore
di un amore immortale che è anche il primo
per la grazia, il sorriso e la bontà,

io voglio, da voi guidato, begli occhi dalle dolci fiamme,
da voi condotto, o mano nella quale tremerà la mia,
camminare diritto, sia per sentieri di muschio
sia che ciottoli e pietre ingombrino il cammino;

sì, voglio incedere dritto e calmo nella Vita
verso la meta a cui mi spingerà il destino,
senza violenza, né rimorsi, né invidia:
sarà questo il felice dovere in gaie lotte.

E poiché, per cullare le lentezze della via,
canterò arie ingenue, io mi dico
che lei certo mi ascolterà senza fastidio;
e non chiedo, davvero, altro Paradiso.

- Paul Verlaine -




Buona giornata a tutti. :-)






venerdì 22 giugno 2018

Il tempo passa e ripassa - Charles Singer

Il tempo  passa e ripassa,
ma per un momento fermo il tempo.

E attendo che venga tu, Signore.
Ho corso, parlato, lavorato,
aiutato, giocato, pianto
e il tempo è passato.
Il tempo passa e ripassa,
ma per un momento fermo il tempo.
E attendo che venga tu, Signore.
La mia giornata è un mosaico,
sparpagliato in mille pezzi.
Ho fermato   tutto per tutto riunire.
Ho chiuso la mia bocca
e le mie parole riposano.
Ho ordinato i miei utensili e riposto i miei libri.
I miei pensieri sono liberi e le mie mani   distese.
Mi siedo e sono pronto ad ascoltare.
Il tempo passa e ripassa,
ma per un momento fermo il tempo.
Tu Signore sei lì. Mi aspetti.
Mi siedo e ti consacro il mio tempo.

- Charles Singer -



Dimmi spesso che mi ami, con parole, gesti e azioni.
Non credere che lo sappia già.
Forse ti sembrerò imbarazzato e negherò di averne bisogno,
ma non credermi, fallo lo stesso.
Prenderemo del tempo per guardarci in faccia e parlarci come al principio.
Prenderemo del tempo perché ritorni la tenerezza.

- Charles Singer -


Buona giornata a tutti. :-)



giovedì 21 giugno 2018

Poesie per l'estate, Umberto Saba, Giorgio Caproni, Arthur Rimbaud


Notte d’estate

Dalla stanza vicina ascolto care
voci nel letto dove il sonno accolgo.
Per l’aperta finestra un lume brilla,
lontano, in cima al colle, chi sa dove.
Qui ti stringo al mio cuore, amore mio,
morto a me da infiniti anni oramai.

Umberto Saba  – 

ma bonne nuit préférée ...

Vento di Prima Estate

A quest’ora il sangue
del giorno infiamma ancora
la gota del prato,
e se si sono spente
le risse e le sassaiole
chiassose, nel vento è vivo
un fiato di bocche accaldate
di bimbi, dopo sfrenate
rincorse.

 Giorgio Caproni – 

Edward Dufner (1872-1957), Sera d'estate



Sensazione

Le sere blu d’estate, andrò per i sentieri
graffiato dagli steli, sfiorando l’erba nuova:
ne sentirò freschezza, assorto nel mistero.
Farò che sulla testa scoperta il vento piova.
Io non avrò pensieri, tacendo nel profondo:
ma l’infinito amore l’anima mia avrà colmato,
e me ne andrò lontano, lontano e vagabondo,
guardando la Natura, come un innamorato.

- Arthur Rimbaud – 

Summer at the Coast of France
Tavik Frantisek Simon (1877-1942), 



Buona estate 😃