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giovedì 7 febbraio 2019

Il Budda d’oro - Jack Canfield, Mark Victor Hansen

Nell’autunno del 1988 Jack Canfield fu invitato a tenere una conferenza sull’amor proprio e sull’efficienza massima in un convegno ad Hong Kong.

Ciò che lo colpì maggiormente delle cose viste durante questo viaggio fu il tempio di Budda a Bangkok, un tempio molto piccolo che custodisce la statua di un Budda d’oro alto più di tre metri, del peso di oltre due tonnellate e mezza, valutato 196 milioni di dollari!
“Era una visione che incuteva timore: - commenta Canfield - un Budda d’oro massiccio dall’aria gentile ma imponente che ci sorrideva dall’alto“.
Accanto alla statua c’era una bacheca in cui era riportata la sua storia.



Nel 1957 alcuni monaci di un monastero dovevano trasferire un Budda d’argilla dal loro tempio a una nuova sede. Il monastero doveva essere trasferito per far posto alla costruzione di una superstrada attraverso Bangkok. Quando la gru cominciò a sollevare l’idolo gigantesco, il peso era così formidabile che la statua cominciò ad incrinarsi. Per di più cominciò a piovere. Il monaco superiore, preoccupato di non danneggiare il sacro Budda, decise di rimettere a terra la statua e di ricoprirla con un grande telone per proteggerla dalla pioggia.
Più tardi, quella sera, il monaco superiore andò a controllare il Budda. Accese la torcia elettrica sotto il telone per vedere se il Budda era asciutto. Quando la luce raggiunse l’incrinatura, il monaco notò uno strano riflesso. Guardando meglio, si chiese se non potesse esservi qualcosa sotto l’argilla. A mano a mano che venivano via i pezzi d’argilla, il bagliore si faceva più vivido e più esteso. Trascorsero molte ore di lavoro prima che il monaco si trovasse faccia a faccia con lo straordinario Budda in oro massiccio.
Gli storici ritengono che diverse centinaia di anni prima della scoperta del monaco l’esercito birmano stesse per invadere la Thailandia (allora chiamata Siam). I monaci siamesi, rendendosi conto che il loro Paese sarebbe stato ben presto attaccato, coprirono il prezioso Budda d’oro con uno strato esterno d’argilla per impedire che il loro tesoro venisse trafugato dai birmani. Purtroppo, a quanto pare, i birmani massacrarono tutti i monaci siamesi e il loro segreto ben custodito dal Budda d’oro rimase intatto fino a quel giorno fatale del 1957. 

Tornando a casa - scrive Canfield - in aereo cominciai a pensare fra me: 

Tutti siamo come il Budda d’argilla, coperti da una crosta di durezza costituita dalla paura, eppure sotto ciascuno di noi vi è un “Budda d’oro” o un “Cristo d’oro” o “un’essenza d’oro” che è il nostro vero Io.
A un certo punto della nostra vita, fra i due e i nove anni d’età, cominciamo a coprire la nostra “essenza d’oro”, il nostro io naturale. 
Più o meno come il monaco, con martello e scalpello, il nostro compito ora è di scoprire la nostra vera essenza.

- Jach Canfield, Mark Victor Hansen -
Fonte: “Brodo Caldo per l'Anima 1°- Storie che scaldano il cuore e confortano lo spirito”, Jack Canfield, Mark Victor Hansen



La tua mente è come la terra di un orto. Alla terra non importa quali semi pianti, patate o meloni, erbacce o cavoli. La terra (la mente) nutre ciò che pianti.
Pianta semi di prosperità e raccogli prosperità; pianta semi di povertà e mieti povertà.

- David Schwartz -
 La Magia di Pensare al Successo


Ognuno di noi ha nel cuore un sogno da realizzare, un dono da offrire, ma spesso pensiamo che non sia unico o di non essere i migliori del mondo. E allora? Questo rende forse i nostri doni meno validi? Vogliamo usare questo fatto come scusa per non offrire i nostri doni?
Il nostro compito non è controllare i nostri sogni, ma capire quali sono e dare loro vita.

- Lucia Giovannini -
Libera la tua vita, Sperling & Kupfer


Buona giornata a tutti. :-)






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mercoledì 6 febbraio 2019

Ogni giorno, cercate una cosa nuova per la quale essere grati alla vita - Eckhart Tolle

“A prima vista alcuni cambiamenti sembrano negativi, ma lasciano lo spazio necessario perché arrivi qualcosa di nuovo.”

- Eckhart Tolle - 

Siete persone che temono i cambiamenti oppure che, invece, li accolgono a braccia aperte?  In questo mondo tutto cambia, anche se spesso non vogliamo accettarlo o non lo vediamo. Le nostre idee, le nostre relazioni, i nostri amici e noi stessi.
Ho conosciuto persone che si aggrappano con una tale forza a quello che già conoscono che non vedono nemmeno le alternative che accompagnano il cambiamento. 
È vero che alcuni cambiamenti fanno male. Tuttavia, quel dolore che sentiamo quando abbandoniamo qualcosa significa che l’esperienza ci ha riempito a livello emotivo.
Per questo motivo, se dovete affrontare una situazione che vi obbliga a cambiare, cercate di non vederla come una cosa negativa, bensì al contrario, vivetela e godetevela. 
Tutta quella nuova energia e quei nuovi punti di vista rappresentano un’opportunità. Dovete afferrarla e trarne tutto il buono che hanno da offrire.


“Bisogna capire in profondità che il momento presente è tutto quello che hai. Fa dell’Adesso il punto focale della tua vita.”

Eckhart Tolle - 

Trascorriamo talmente tanto tempo a preoccuparci del futuro, che ci dimentichiamo quello che abbiamo. Ditemi, quante ore avete trascorso oggi pensando al futuro? Può trattarsi di un futuro più o meno sicuro o persino del tutto incerto.
Possiamo trascorrere ore e ore a pianificare la nostra vita da anziani o le prossime vacanze. 
Non bisogna smettere di pensare al futuro. Tuttavia, dobbiamo vivere davvero il momento presente.
Dopo tutto, la vita che state vivendo adesso è il futuro che avete pianificato con tanto impegno anni fa. La cosa migliore da fare è, quindi, vederlo e viverlo. 
Trascorrete del tempo con i vostri figli, dedicate un pomeriggio al vostro partner, andate a trovare i vostri genitori o prendetevi un po’ di riposo per colorare un po’. 
Se non vi godete il presente, non avrete molto da raccontare ai vostri figli o ai vostri nipoti.


“Accetta tutto. Qualsiasi cosa che il presente ti offra, accettala come se l’avessi scelta. Lavora con quello che hai, non andargli contro.”

Eckhart Tolle -

Lamentarsi è una delle abitudini più comuni dei giorni nostri. 
Non abbiamo mai nulla a sufficienza. 
Se non viviamo dove ci piacerebbe essere, ci concentriamo sull’infelicità che ci produce. 
Se abbiamo un lavoro, ma il nostro salario non ci soddisfa, ci lamentiamo.
Davvero non possiamo fare niente con ciò che abbiamo? Davvero non c’è niente di buono nel nostro presente? 
Abbiamo due opzioni: accettare e valorizzare il presente oppure andargli contro. 
Avete la facoltà di scegliere. 
Ricordatevi solo che è possibile imparare ad apprezzare e trarre profitto da quello che si ha
Invece di stilare una lista con tutte le carenze che riempiono la vostra vita, cercate di essere grati per i vantaggi di cui godete.
Questo è un modo molto più piacevole e motivante di vedere la vita. Nonostante ciò, se non vi piace quello che avete, usatelo per ottenere quello che cercate.
Non vi piace il vostro lavoro? Va bene, ma almeno siate grati perché vi permette di pagare le bollette. 
Invece di lamentarvi, potreste considerare l’idea di iniziare a pianificare una vostra attività, come avete sempre voluto fare. Vedrete che presto il vostro lavorò diventerà più stimolante e che i vostri obiettivi saranno sempre più vicini.


“La causa principale dell’infelicità non è mai la situazione, ma i propri pensieri al riguardo.”

Eckhart Tolle - 

Credere che non ci sia niente di buono nel proprio presente non fa che renderci infelici.  Convincetevi dell’idea che ognuno di noi crea le proprie tragedie e le proprie gioie
Potreste avere una vita perfetta, ma non basterà se credete che vi manchi qualcosa.

Forse siete convinti che vi manchi tutto, ma in realtà l’unica cosa che non avete è la capacità di vedere il buono che c’è nella vostra vita. 
In ogni situazione e in ogni momento c’è qualcosa per cui vale la pena vivere. Se vi è difficile crederlo, provate con la gratitudine. 
Ogni giorno, cercate una cosa nuova per la quale essere grati alla vita

Vi basterà poco per avere un presente più felice.



Buona giornata a tutti. :-)






mercoledì 30 gennaio 2019

Puoi sempre scegliere .... - Danilo Rubello Balbinot

Puoi sempre scegliere se cavalcare l’onda
o lasciarti travolgere…
puoi sempre scegliere se reagire negativamente
o trasmettere energia positiva;
puoi sempre scegliere se criticare
o essere d’esempio;
puoi sempre scegliere se lamentarti
o impegnarti;
puoi sempre scegliere se ascoltare col cuore
o farti condizionare dalla mente;
puoi sempre scegliere se sorridere
o giudicare,
puoi sempre scegliere, se essere gentile
o avere ragione.
Puoi sempre scegliere
che profumo lasciare dietro di te.

- Danilo Rubello Balbinot -

  
«Amate la vostra solitudine, sopportatene la pena:
e che il lamento che ne scaturisce sia bello»

- Rainer Maria Rilke -



Conviene distinguere la solitudine come isolamento, dalla solitudine come ricerca interiore. 
La solitudine del disperato dalla solitudine del contemplativo. 
La «grande solitudine interiore», che Rilke evoca nei suoi scritti, è una solitudine benefica, perché è la solitudine dell'approfondimento di sé, nel senso che permette di divenire ciò che si è. 
La ricerca della propria verità passa sempre dagli effetti congiunti della solitudine e del silenzio. 
Il ritiro lontano dal mondo e dal rumore, le «ricariche» che vogliamo vivere come rotture dalla quotidianità, non hanno altro senso. 
Ci sono cose che niente e nessuno può darci che appartengono alla nostra intimità più profonda. E se i rapporti umani, che ci offrono questa immensa ricchezza di sentirci in relazione, possono in seguito aprirci ad altri orizzonti, è prima di tutto in una solitudine frequentata che possiamo sperare di trovare la chiave che apre le nostre porte chiuse.
E' nel profondo di questi deserti interiori che tutto si svela all'improvviso. Il vuoto che scaviamo in noi è destinato a essere riempito da questa pienezza alla quale aspiriamo ardentemente.



Buona giornata a tutti. .-)



martedì 22 gennaio 2019

La forza la trovi in te! - Osho

La forza la trovi in te … 
Nessuno te la può dare!!!
La forza di lasciar andare, la forza di dimenticare,
la forza di vivere, di continuar a lottare,
la forza di sorridere anche quando non hai voglia di farlo,
anche quando qualcuno vorrà portartela via.
Vinci la tua battaglia non su gli altri,
su te stessa,
la battaglia della tua vita.
Trova il sole dentro di te, in modo che risplendere
ogni volta che la pioggia vorrà bagnare il tuo sorriso
e offuscare la tua anima.


- Osho -


Tutti cercano la sicurezza, e proprio per questo si lasciano sfuggire la vita. 
Più sei sicuro, più sei morto. La vita è pericolo. 
Dunque esiste un solo tipo di vita: vivi pericolosamente. 
Rischia sempre tutto: il prossimo istante non è certo, perchè preoccuparsene? 
Vivi pericolosamente e con gioia. 
Vivi senza paura e senso di colpa. 
Vivi!


- Osho - 



La vita non è un viaggio.
Non è una meta.
E’ un processo.
Arrivate passo per passo.
E se ogni passo è meraviglioso,
se ogni passo è magico,
lo sarà anche la vita.
E non sarete mai
di quelli che arrivano in punta di morte
senza aver vissuto.
Perchè non vi sarete mai lasciati sfuggire nulla.
Non guardate al di sopra delle spalle degli altri.
Guardateli negli occhi.
Non parlate ai vostri figli.
Prendete i loro visi tra le mani e parlate con loro.
Non fate l’amore con un corpo,
fate l’amore con una persona.
E fatelo ora.
Perchè questo momento non durerà in eterno.
Sparirà in fretta e non tornerà mai più.
Tanti di noi
passano la vita a piangere sui momenti passati.
Troppo tardi!
Ma c’è un milione di momenti
che devono ancora venire.




- Osho -


Buona giornata a tutti. :-)




domenica 20 gennaio 2019

La strada della vita - L.Guglielmoni, F. Negri


La strada è come la vita:
sempre uguale per l’annoiato,
sempre diversa per chi ha occhi nuovi;
troppo corta per chi ama viaggiare,
troppo lunga per chi ha fretta;
un labirinto per l’inesperto,
un’avventura per il coraggioso;
la morte per lo spericolato,
un record da battere per il pilota;
un lavoro per lo stradino,
una scuola per l’istruttore;
preoccupazione per chi attende,
l’incontro per chi sta arrivando.




La vita è come il motorino:

se lo usi si logora, se non lo usi si arrugginisce.
La vita è come la moto: ha varie marce, puoi viaggiare a diversi ritmi.
La vita è come la motocross: difficile ma guidare, ma ti porta ovunque.
La vita è come la cilindrata: cominci con poco, poi aumenti.
La vita è come l’acceleratore: più vai forte, più consumi benzina.
La vita è come un viaggio: più vai avanti, più paesaggi scopri.
La vita è come il serbatoio: più è vuoto, meno lontano si va.



Il compagno di viaggio

La mamma chiamò il figlio maggiore e gli disse: Vai, ora puoi partire per il grande viaggio della vita. Ti consiglio il nome di una guida sicura e gli bisbigliò un nome all’orecchio.
Il giovane partì.
Subito incontrò uno che gli chiese di venire con lui. “Come ti chiami?”
- Potere.
“Spiacente, ma non è il nome che mi ha suggerito mia mamma”.
Proseguendo nel cammino si fece avanti un altro. “Chi sei?”
- Il Divertimento, portami con te e ce la spasseremo alla grande.
“No. Io cerco di meglio”.
- Vengo io con te. Sono la Ricchezza.
Si fece sera, quando nel buio si avvicinò qualcuno... “E tu ci sei?”.
- Il Coraggio.
Il giovane lo abbracciò e gli disse: “Vieni con me, ecco il nome che mi ha suggerito mia mamma”.
Il giovane crebbe, fece tanta strada e divenne molto saggio.

E tu ce l’hai il Patentino?

liberamente tratto da L.Guglielmoni, F.Negri, “Patentino per la vita”, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005


Buona giornata a tutti. :-)






giovedì 17 gennaio 2019

Guida tu la tua canoa - Baden Powell

Quando ero giovane c'era in voga una canzone popolare: «Guida la tua canoa» con il ritornello: «Non startene inerte, triste o adirato. Da solo tu devi guidar la tua canoa». 
Questo era davvero un buon consiglio per la vita.
Nel disegno che ho fatto, sei tu che stai spingendo con la pagaia la canoa, non stai remando in una barca. La differenza è che nel primo caso tu guardi dinnanzi a te, e vai sempre avanti, mentre nel secondo non puoi guardare dove vai e ti affidi al timone tenuto da altri e perciò puoi cozzare contro qualche scoglio, prima di rendertene conto.
Molta gente tenta di remare attraverso la vita in questo modo. Altri ancora preferiscono imbarcarsi passivamente, veleggiando trasportati dal vento della fortuna o dalla corrente del caso: è più facile che remare, ma egualmente pericoloso.
Preferisco uno che guardi innanzi a sé e sappia condurre la sua canoa, cioè si apra da solo la propria strada. Guida tu la tua canoa.

- Baden Powell -





"Sei stato educato a scuola in una classe e non eri che una pecora del gregge. 
Ti hanno insegnato gli elementi generali del sapere e ti è stato insegnato "come imparare". 
Ora spetta a te come individuo di andare avanti e di imparare da solo quelle cose che daranno più forza al tuo carattere e ti permetteranno di riuscire nella vita facendo di te un uomo.”

- Baden Powell -








“Dobbiamo iniziare con l’essere felici 
perché è il più grande servizio che si possa rendere all’umanità.  
Se siamo felici, c’è almeno un luogo di felicità.  
La felicità deve però continuamente accrescersi, 
e si accresce man mano che altre persone diventano un po’ più felici. 
Se nella vostra vita avete reso felice anche una sola persona, 
non avete perduto il vostro tempo; 
se avete fatto felice un cane, oppure una pianta fiorita 
in un giorno di primavera che vi ha dato l’impressione di rispondervi, ne valeva la pena. 
Credo che la nostra vita sia perduta se questo dono, 
che è dentro di noi, non riesce ad essere comunicato. 
Se nessuno vuole il dono che è in voi, 
offritelo a tutti gli esseri, alla vita, al vento! 
Il vento lo porterà a quelli che ne hanno più bisogno… 
E’ il momento di dare! 
Io dono e accolgo coloro che possono avere bisogno”.

- Jean-Yves Leloup -
Da: La montagna nell’oceano


Buona giornata a tutti. :-)



martedì 8 gennaio 2019

Dai al tuo Adesso il valore che meriti. - Oscar Travino

Quell'amore finito, quel treno non preso, quella scelta non fatta.
L'eco delle possibilità perdute che risuona nel nostro Oggi. 
La voce della vita non vissuta che prepotentemente irrompe, togliendo energia alla vita che viviamo.
Che strana cosa, perdersi in ciò che non è stato. Che strana cosa, immaginarlo sempre come luminosa alternativa a quello che è oggi reale.
Sarebbe stato più bello.
Sarei stata più felice.
Avrei fatto tutte quelle cose.
Sarebbe stato l'amore della mia vita.
La verità è che ciascun istante è figlio dell'irripetibile combinazione di innumerevoli fattori. La nostra esistenza stessa lo è. 
Un minuto di ritardo e magari i tuoi bisnonni non si sarebbero incontrati. E tu non saresti qui, forse.
Quelle chiavi dimenticate, il tuo cercarle e perdere quegli istanti per uscire di casa potrebbe averti salvato la vita e non puoi saperlo.
Quell'ex amore avrebbe potuto trasformarsi in un inferno. 
Quel treno non preso avrebbe potuto condurti ad una vita di infelicità.
Non sappiamo, non ci è dato sapere.
Inutile perdersi nei meandri delle possibilità perdute. 
Non è stato, non poteva essere.
Il vero miracolo è questo tuo essere qui.
E questo sì che merita la tua attenzione.
Respira, sei viva.
Dai al tuo Adesso il valore che meriti.

@2018 Oscar Travino
da: "L' ora o il mai più. Pensieri liberi di uno psicoterapeuta"



Nell'era della comunicazione totale e degli occhi bassi sui cellulari, i rapporti funzionano quando son fatti di piccole frasi luminose.
Miliardi di parole regalate ad uno schermo intrecciano i fili di legami posticci che si sfaldano al confronto col reale.
E, quando siamo uno di fronte all'altro, non ci si ri-conosce.
Perchè conoscersi è carne, sangue, odori, respiro, sguardi, lentezza, noia, imbarazzo, sospiri e tentennamenti.
Senza, è troppo facile cadere nell'inganno delle idealizzazioni.
Nell'era della comunicazione totale abbiamo un disperato bisogno di tornare a comunicare davvero, guardandoci negli occhi.
Come re-imparare ad essere umani. Carne e spirito, sogni e realtà.
Che paradosso.


©2011-2016 Oscar Travino
da: "L' ora o il mai più. Pensieri liberi di uno psicoterapeuta"



Buona giornata a tutti. :-)