Alta sopra la città, su una lunga, esile colonna sporgeva la statua del Principe Felice. Era tutto dorato di sottili foglie d'oro fino, i suoi occhi erano due lucenti zaffiri, e un grande rubino rosso luccicava sull'elsa della sua spada.
martedì 26 settembre 2023
Il principe felice - Oscar Wilde
venerdì 28 luglio 2023
Regola fondamentale del Silenzio
Attesa.
Sì: non abbiamo spaventato Dio.
Nonostante le nostre guerre, le nostre urla, i nostri schiamazzi inutili non abbiamo spaventato Dio.
Nonostante gli sprechi, gli scandali e la tecnocrazia non abbiamo spaventato Dio.
Nonostante la fame, l'ignoranza, l'inadeguatezza della nostra povera umanità non abbiamo spaventato Dio.
Silenzio.
Attesa.
Ma ne sei sicuro?
Sì: nonostante l'uomo si sia abituato a tutto, perfino a se stesso, non abbiamo spaventato Dio.
Ancora una volta si apre la notte del tempo, ancora una volta Lui non rinuncia a farsi piccolo, a spezzarsi per poterci accompagnare, di nuovo, su quei frantumati sentieri che abbiamo minato, su cui ci smarriamo, su quei sentieri che in salita, a fatica, percorriamo.
Silenzio.
Attesa.
Grazie, Signore, per essere quella unità che tanto ci manca, anche quest'anno.
venerdì 14 luglio 2023
da: "Silenzio" - Romano Battaglia
E una linea di fuga che un uomo non più giovane sceglie per tentare di liberarsi dal gioco balordo degli incontri e degli inviti intrisi di protagonismo.
Ed è una scommessa vincente, perché nella solitudine, lontano dalla civiltà del rumore e del fatuo, l’uomo ritrova la parte più autentica di sé, quella che pensava di aver sepolto molti anni prima insieme ai sogni e ai progetti mai realizzati.
Il cielo ci aiuta a ricordare.
Il silenzio del cielo
venerdì 23 giugno 2023
Lamento - Hermann Hesse
soltanto un fiume, aderiamo ad ogni forma:
al giorno ed alla notte, al duomo e alla caverna
passiamo oltre, l'ansia di essere ci incalza.
Forma su forma riempiamo senza tregua,
nessuna ci diviene patria, gioia o pena,
sempre siamo in cammino, ospiti sempre,
non c'è campo né aratro per noi, né pane cresce.
E non sappiamo cosa Dio ci serbi,
gioca con noi, argilla nella mano,
muta e cedevole che non piange o ride,
mille volte impastata e mai bruciata.
Nulla è più pericoloso per l'anima che occuparsi continuamente della propria insoddisfazione e debolezza.
Tutto insieme era il fiume del divenire, era la musica della vita.
- Hermann Hesse -
venerdì 28 aprile 2023
Riguardo alla rabbia (De Ira) - Thich Nhat Hanh
Dopo alcune ore di silenzio
imperturbabile, improvvisamente sente il colpo di un'altra barca che colpisce
la sua. Con gli occhi ancora chiusi, sente crescere la sua rabbia e, quando li
riapre, è pronto a gridare al barcaiolo che ha osato disturbare la sua
meditazione.
Ma quando ha aperto gli occhi, ha
visto che era una barca vuota, non legata, che galleggiava in mezzo al lago.
In quel momento, il monaco raggiunge
l'autorealizzazione e capisce che la rabbia è dentro di lui; ha semplicemente
bisogno di colpire un oggetto esterno per provocarlo.
Dopodiché, ogni volta che incontra
qualcuno che irrita o provoca la sua rabbia, si ricorda; l'altra persona è solo
una barca vuota.
La rabbia è dentro di me.
- Thich
Nhat Hanh -
10
LEZIONI DI VITA DI Thích Nhất Hạnh
1. Non sottostimare mai il potere di
una parola gentile, un tocco o un sorriso.
2. Se ami qualcuno, il regalo più
importante che puoi fargli è la tua presenza. Esserci, senza vergognarsi dei
propri difetti e della propria storia personale, ha un valore immenso, è un
segnale di grande amore. Al contrario, non esserci (soprattutto mentalmente)
significa provare un totale disinteresse. Circondati di persone che ci sono e
sarai felice.
3. Essere belli significa essere se
stessi.
La massima bellezza di una persona si
nota quando smette di indossare maschere e nascondersi ma inizia ad essere se
stessa e sprigionare la propria essenza.
4. Cammina come se stessi baciando la
terra con i tuoi piedi.
5. Finché sei vivo, tutto è possibile.
6. Quando una persona ti fa soffrire è
solo perché soffre profondamente con se stessa. Le cattiverie nei nostri
confronti ci fanno male, ma quando le subiamo dovremmo sempre comprendere che
solo chi soffre vuol far soffrire gli altri.
7. Dare la colpa agli altri non ha
alcun effetto positivo.
8. Lascia andare ciò che non ti serve
e sarai felice
9.Il vero amore è libero da legami. Amare
una persona significa volerla accompagnare nel percorso della vita senza
cambiarla.
10. Il momento presente è tutto ciò
che hai. L’unica cosa che abbiamo realmente è il momento presente. Ieri è un
passato irraggiungibile, domani un futuro incerto.
Vivere al massimo il momento presente
è tutto ciò che davvero ci serve per essere felici.
- Thích Nhất Hạnh -
martedì 28 febbraio 2023
L'autobus di Rosa Parks, 1° dicembre 1955
Il primo dicembre del 1955 James Blake, un autista di autobus di Montgomery, in Alabama, si avvicinò a Rosa Parks, una donna nera di 42 anni, sarta, e le ordinò di alzarsi per fare posto a un passeggero bianco.
Erano i tempi della segregazione razziale e i primi posti degli autobus erano riservati ai bianchi.
I neri dovevano sedersi nella zona posteriore e poi in quella centrale, se i posti non erano occupati da bianchi. Altrimenti si dovevano alzare, cedere il posto, spostarsi nella zona posteriore dell’autobus e, se questo era pieno, scendere.
Quel giorno Rosa Parks stava tornando a casa e, poiché l'unico posto a sedere libero era nella parte anteriore del mezzo, quella riservata ai bianchi, andò a sedersi lì.
Poco dopo salirono sull’autobus alcuni passeggeri bianchi, al che il conducente James Blake ordinò a lei e ad altre quattro persone di colore di alzarsi e andare nella parte riservata ai neri. Rosa Parks, stanca di essere trattata come una cittadina di seconda classe, non si mosse, contrariamente agli altri.
L’autista fermò l’automezzo e chiamò la polizia, che arrestò Rosa Parks per condotta impropria e violazione delle norme cittadine. Il 5 dicembre venne condannata per disordini e multata di 10 dollari più 4 dollari di spese processuali.
In breve tempo Rosa Parks divenne un’icona dei diritti civili e il suo rifiuto diede origine al boicottaggio degli autobus di Montgomery da parte della comunità afroamericana, guidata dall’allora sconosciuto pastore protestante Martin Luther King.
Gli organizzatori chiedevano che i passeggeri neri venissero trattati come i bianchi, che potessero sedersi nelle file centrali degli autobus senza dover cedere il proprio posto ai bianchi e che venissero assunti anche autisti neri.
Il boicottaggio durò 381 giorni e assunse proporzioni sempre più vaste man mano che la notizia si diffuse.
- Robert Kennedy, 1968 -
Buona giornata a tutti :-)