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mercoledì 1 aprile 2015

Una prova schiacciante – Padre Andrea Gasparino -

Gesù crocefisso! Come posso guardarti
con tranquillità, con indifferenza?
Gesù crocefisso! Ma esiste un’altra prova
più schiacciante del tuo amore?
Gesù crocefisso, parla,
scuoti il mio torpore, ma per sempre!
Povera la Madre tua,
crocefissa senza nemmeno una croce,
crocefissa con te
senza poter far nulla per te,
crocefissa accanto a te
mentre ti aiuta a sopportare.
Cristo, sei nato tra i poveri,
hai voluto il posto più povero per nascere,
hai voluto per primi intorno a te
i disprezzati;
ora vuoi morire tra i ladri.
Certo,non dai alcun valore
alle valutazioni umane;
sembra che per te debbano essere
tutte capovolte, tanto sono fallaci.
Penso a quando issarono la croce:
che tortura fu la tua!
Gesù, non riesco a pensare
alla tua posizione, al respiro spasimante,
al peso del tuo corpo,
a quelle mani inchiodate.
Ma perché hai scelto proprio
la morte più terribile?
Lo so perché:
volevi dare una prova che sfidasse i secoli,
per chiamare all’amore gli uomini.
Grazie per la scritta sul capo:
mi dici che sei venuto e sei morto
per essere re, mio re:
vuoi regnare nel mio cuore.

- Padre Andrea Gasparino -


Fonte: “Davanti al crocefisso. Preghiere, invocazioni, litanie” a cura di L. Guglielmoni, F. Negri, Ed. Paoline



Nascondetevi sotto le ali della misericordia di Dio; egli è più capace di perdonare di quanto voi lo siate di peccare.

- S. Caterina da Siena -




Fa piacere trovarsi in una barca come la Chiesa, squassata dalle tempeste, quando si è sicuri di non andare a fondo.

- Blaise Pascal -



Il cosmo
come calice
d'argilla
raccoglie
le lacrime
di un Dio
che si dissangua.
Domani
sul deserto
degli uomini
germoglierà la vita.

- Patrizio Righero - 




Buona giornata a tutti. :-)

http://www.leggoerifletto.it



sabato 22 ottobre 2011

Una prova schiacciante – Padre Andrea Gasparino -

Gesù crocefisso! Come posso guardarti
con tranquillità, con indifferenza?
Gesù crocefisso! Ma esiste un’altra prova
più schiacciante del tuo amore?
Gesù crocefisso, parla,
scuoti il mio torpore, ma per sempre!

Povera la Madre tua,
crocefissa senza nemmeno una croce,
crocefissa con te
senza poter far nulla per te,
crocefissa accanto a te
mentre ti aiuta a sopportare.

Cristo, sei nato tra i poveri,
hai voluto il posto più povero per nascere,
hai voluto per primi intorno a te
i disprezzati;
ora vuoi morire tra i ladri.

Certo,non dai alcun valore
alle valutazioni umane;
sembra che per te debbano essere
tutte capovolte, tanto sono fallaci.

Penso a quando issarono la croce:
che tortura fu la tu!

Gesù, non riesco a pensare
alla tua posizione, al respiro spasimante,
al peso del tuo corpo,
a quelle mani inchiodate.

Ma perché hai scelto proprio
la morte più terribile?

Lo so perché:
volevi dare una prova che sfidasse i secoli,
per chiamare all’amore gli uomini.

Grazie per la scritta sul capo:
mi dici che sei venuto e sei morto
per essere re,mio re:
vuoi regnare nel mio cuore.

(Padre Andrea Gasparino)

Fonte: “Davanti al crocefisso. Preghiere, invocazioni, litanie” a cura di L. Guglielmoni, F. Negri, Ed. Paoline

Giotto di Bondone, conosciuto solo come Giotto (1267-1337)
   Crocifissione (1314-1320 circa)
  Basilica di San Francesco, Basilica inferiore,Assisi (Italy)


Buona giornata a tutti. :-)


domenica 9 ottobre 2011

Tu vuoi salvarmi! – Cardinale Angelo Comastri -

O Gesù, mi fermo pensoso
ai piedi della croce:
anch’io l’ho costruita con i miei peccati!
La tua bontà, che non si difende
e si lascia crocifiggere,
è un mistero che mi supera
e mi commuove profondamente.

Signore, tu sei venuto nel mondo per me,
per cercarmi, per portarmi
l’abbraccio del Padre.

Tu sei il volto della bontà
e della misericordia:
per questo vuoi salvarmi!

Dentro di me ci sono le tenebre:
vieni con la tua limpida luce.
Dentro di me c’è tanto egoismo:
vieni con la tua sconfinata carità.
Dentro di me c’è rancore e malignità:
vieni con la tua mitezza e la tua umiltà.

Signore, il peccatore da salvare sono io:
il figlio prodigo che deve ritornare sono io!
Signore, concedimi il dono delle lacrime
per ritrovare la libertà e la vita,
la pace con te e la gioia in te,
Amen.

(Cardinale Angelo Comastri)
Fonte: “Davanti al crocefisso. Preghiere, invocazioni, litanie”a cura di L. Guglielmoni, F. Negri. Ed. Paoline
papa Benedetto XVI e il Cardinale Angelo Comastri
“....Non c'è nessun rapporto di causa ed effetto tra celibato e pedofilia. La pedofilia è una perversione, una malattia, una fragilità che si ritrova anche nelle persone sposate.… Il sacerdote vive in continua tensione spirituale, ma lo scenario in cui vive è tutt'altro che esaltante. Se non è in grado di difendersi inciampa nel fango...” (Card. Comastri intervistato da Vito Magno, Un canto nella bufera, in Rai Vaticano 31 marzo 2010)



Buona giornata a tutti. :-)



giovedì 6 ottobre 2011

O Signore risorto….- Madre Teresa di Calcutta -

O Signore risorto,
fa’ che ti apra
quando bussi alla mia porta.

Donami gioia vera
per testimoniare al mondo
che sei morto e risorto
per sconfiggere il male.
Fa’ che ti veda e ti serva
nel fratello sofferente,
malato, abbandonato, perseguitato…
aiutami a riconoscerti
in ogni avvenimento della vita
e donami un cuore sensibile
alle necessità del mondo.

O Signore risorto,
riempi il mio cuore
di piccole opere di carità,
quelle che si concretizzano in un sorriso,
in un atto di pazienza e di accettazione,
in un dono di benevolenza e di compassione,
in un atteggiamento di perdono cordiale,
in un aiuto materiale secondo le mie possibilità.
Amen.

(Madre Teresa di Calcutta)
Fonte: “Vivi davvero! Da madre Teresa parole di saggezza” a cura di L. Guglielmoni, F.Negri. Ed.Paoline

Inizia e concludi la giornata con la preghiera. Vai a Dio come un bambino. Basta che tu gli parli. Digli tutto. E’ tuo Padre! Prenditi cura di pregare fino a quando il tuo cuore sarà capace di contenere il dono che Dio fa di se stesso.
 (Beata Madre Teresa di Calcutta)



Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it

giovedì 26 agosto 2010

Riuscire. Suggerimenti per una vita autenticamente cristiana - Padre Michel Quoist -

Vittima del suo amore, nel vero senso della parola, Gesù sulla croce dice al padre Suo: "Nelle tue mani rimetto l'anima mia", la sua anima carica di questa tragica messe:
i peccati degli uomini: ecco Padre, ne prendo la responsabilità e per essi Te ne domando perdono, "cancellali",

le sofferenze degli uomini con le mie sofferenza, la loro morte e la mia morte, Te li offro in "penitenza" 
e il Padre Gli ha ridato la VITA: ecco il mistero della Redenzione.
La madre accetta di soffrire i dolori del parto, perchè dalla sua sofferenza deve nascere la vita.
Ma ciò che è odioso per l'uomo, ciò che egli non può sopportare, è di soffrire per nulla.

Se vuoi che le tue sofferenze e quelle del mondo siano "recuperate" e siano utili, devi guardare, incontrare e unirti a Gesù Cristo sulla croce.
Per mezzo di Gesù Cristo Redentore, la sofferenza inutile, assurda, odiosa, diventa materia prima di redenzione.
Non è la sofferenza in se stessa che riscatta, ma l'amore
 che, in Gesù Cristo, illumina il dono di questa sofferenza.
Non puoi amare la sofferenza, essa rimane un male anche dopo la venuta di Gesù Cristo, ma tu puoi amare l'occasione che essa ti porge per offrire e ricuperare:
il tuo mal di testa di oggi,
la stanchezza di tutto il corpo oppresso dalla fatica,
la lancinante sofferenza che morde la tua carne e non ti lascia riposare,
l'immobilità dolorosa,
l'infermità,
la sofferenza morale, piccola o grande, passeggera o permanente:

il lavoro penoso o monotono, impegno sindacale o politico che assorbe o strazia, sensibilità urtata, fallimento dei tuoi sforzi, caduta umiliante...
Tutte le tue sofferenze:
il Cristo le ha già sofferte,
offerte,
il Padre le ha ricevute dalle mani del Figlio Suo come penitenza dei peccati,
per mezzo dell'amore di Gesù Cristo esse hanno già riscattato il mondo.
Non ti resta altro che raggiungere il Salvatore nel profondo di ciascuna di esse; guardale in faccia, vedrai che Egli ti dirà di sì e allora:
liberamente
portale con Lui
,
liberamente
offrile con Lui
,
liberamente
salverai il mondo con Lui
.
Tutte le sofferenze dell'Umanità distribuiscono nel tempo la passione di Gesù Cristo.
La Via della Croce passa per tutti i campi di battaglia del mondo, per tutti i tuguri, gli ospedali, gli ambienti di lavoro, le vie della tua città o del tuo villaggio...
La via della Croce passa per tutte le strade degli uomini, ma se incontri e segui Gesù Cristo, la
Via Crucis ti condurrà alla Resurrezione.
Il Salvatore non ha inventato o scelto la sua croce.
Ha preso quella che i Giudei e tutti gli uomini gli hanno messo sulle spalle.
Prima di cercare da solo delle penitenze, accetta le sofferenze di ogni giorno. Scegli una croce fatta in serie e non una croce su misura, altrimenti ti crederai più forte e migliore degli altri.
Se poti l'albero per il piacere di tagliarne i rami,
Se interri il seme per la gioia di sapere che marcisce,
Se percuoti il fanciullo per il piacere di vederlo soffrire, sei un disgraziato e un pericoloso squilibrato, perchè la ferita inferta dal potatore è per la bellezza del frutto,
il seme interrato per il turgore della spiga,
La punizione del fanciullo perchè in lui maturi l'uomo.
Allo stesso modo la penitenza cristiana
non è mai
una sofferenza "per nulla", ma sempre una rinuncia ai frutti selvatici o ai frutti marci per un bel raccolto.
La sofferenza è nel mondo il segno sensibile del peccato.
La sofferenza accettata ed offerta è nel Cristo, il segno sensibile della Redenzione.
Non c'è peccato riscattato senza sofferenza offerta da Gesù Salvatore.
Le tue sofferenze quotidiane, pienamente accettate e offerte al Padre, sono le più efficaci delle tue azioni apostoliche.
Non fare della croce un gingillo,
una attrezzo di allenamento sportivo,
un accessorio da teatro per farti notare,
l'ostacolo deprecato sulla tua strada giornaliera,
essa è lo strumento quotidiano di chi vuole, con Gesù Cristo e con amore, salvare l'uomo e il Mondo.

- Padre Michel Quoist - 

Fonte: (da Riuscire. Suggerimenti per una vita autenticamente cristiana. SEI, Torino. traduzione di Aristide Vesco.)



Buona giornata a tutti. :-)