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lunedì 18 settembre 2023

Conosci la preghiera del cuore? - Padre Andrea Gasparino

 Il cristiano vale quanto prega.
"Signore Gesù Cristo figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore."

Conosci la preghiera del cuore?
Sai che cos'è? Vuoi sperimentarla?
Chi la scopre, sperimenta una strada di preghiera che trasforma la vita.

Anzitutto...
Prima di tutto riconosci che la preghiera è dono e che hai sempre bisogno di imparare a pregare.
Ti sei già posto con realismo il problema?
Quando preghi se sei sincero, ti accorgi che è più il tempo che passi nelle distrazioni, del tempo che stai con il Signore.
Se sei sincero, capirai che la tua preghiera è parolaia, e non ti mette a contatto con Dio.
Se sei sincero, capirai che c'è tanta poca preghiera nella tua preghiera.
Certi rosari che la gente recita sono mucchi di foglie secche. Prova un po' dopo un rosario a farti la domanda: ma ho parlato con la Madonna? Che cosa le ho detto? Il Papa raccomanda il rosario ogni giorno, ma non intende certo il rosario parolaio che non lascia spazio alla riflessione e al contatto con la Vergine Santa.
Ti sei già accorto?
Hai già notato che quando preghi sei abituato a dare consigli a Dio, sei abituato a imporre la tua volontà a Dio e sei abituato a chiedere, chiedere, chiedere, sempre chiedere.
Questo è proprio preghiera? Hai già notato che ringrazi tanto poco? Sei immerso nei doni di Dio dal mattino alla sera e sei capace a passare anche un giorno intero senza mai dire un grazie sincero a Dio. Ti comporti con Dio come certi bambini maleducati che prendono e pretendono e non dicono mai grazie.
Sei anche capace a stare giorni e settimane senza un grazie sincero a Dio.
La preghiera parolaia scade facilmente nell'ipocrisia, perché chi vi è abituato si illude di pregare, invece non prega affatto.
L'abitudine alla preghiera parolaia è un male terribile che addormenta la coscienza e illude. L'abitudine alla preghiera parolaia si potrebbe chiamare il cancro della preghiera.
Dire basta!
E' urgente dire basta! E' urgente interrogarti: "ma io so pregare?" Se è parlare con Dio ed è ascoltare Dio, dopo la preghiera dovrei avere la sensazione di aver parlato con Lui, di aver comunicato con Lui. S. Agostino ha detto:
"Come può Dio ascoltarti se quando hai pregato non sai cosa gli hai detto?"
Una domanda
Ecco ora una domanda chiave, una domanda inquietante. Da tanti anni preghi, ma che cosa è cambiato nella tua vita?
La tua preghiera, sin qui, che cosa ti ha dato? Li conosci i tuoi difetti? Lavori intorno ai tuoi difetti? E' migliorata la tua vita spirituale? Sei cresciuto?
Se la preghiera è separata dalla vita è la prova che è una preghiera da poco, forse non è neppure preghiera, forse devi ricominciare tutto da capo…
Prova a farti alcune domande essenziali:
- Che cos'è pregare?
- Qual è l'anima della preghiera?
- Cosa posso fare per cominciare a pregare veramente?
Devi cioè introdurti nella preghiera vera, che noi chiamiamo preghiera del cuore.
Non pensare a niente di sentimentale, la preghiera del cuore è un cammino spirituale serio, ma che ti aprirà le porte della vita spirituale profonda, se tu avrai l'umiltà e il desiderio concreto di imparare...
La preghiera del cuore si potrebbe anche chiamare: preghiera di silenzio o preghiera contemplativa.
Ma insomma, cos'è la preghiera del cuore?
Per rispondere in modo adeguato vorrei spiegarti prima qual è la vetta della preghiera del cuore, ma naturalmente per arrivare alla vetta bisogna prendere delle abitudini nuove nella preghiera.
La vetta
Dunque la vetta della preghiera del cuore è la preghiera sanguinante del Getzemani:
"Padre, non la mia, ma la tua volontà sia fatta"
Crediamo che non ci sia una preghiera più grande di questa.
Ma per arrivare alla vetta bisogna camminare decisi nella preghiera del cuore e prendere abitudini nuove.
Abituati ogni giorno a dedicarvi un quarto d'ora (faresti bene a controllare il tempo con l'orologio) e impegnati:
- a rilassarti, sta seduto o sta in ginocchio, ma ben rilassato
- chiudi gli occhi
- concentra il tuo pensiero sulla presenza di Dio in te. Gesù ha detto: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui" (Gv 14,22).
- concentrati per esempio sulla presenza in te dello Spirito Santo, e scegli una parola da ripetere incessantemente come:
"Spirito Santo, aprimi all'amore"oppure "Spirito Santo, io ti amo" o semplicemente "Spirito Santo!"
Oppure, concentrati sulla presenza di Gesù in te e prega ripetendo, se credi:
"Gesù Salvatore, salvami" oppure "Gesù, io ti amo" o semplicemente "Gesù!"
Oppure concentrati sulla presenza del Padre in te e prega ripetendo, se credi:
"Padre mio, mi abbandono a te"
oppure "Padre, io ti amo" o semplicemente "Padre!"
- al termine del quarto d'ora di intimità con Dio, fatti questa domanda:
Signore, qual è la gioia che posso dare oggi a chi vive accanto a me?
Signore, qual è la tua volontà su di me, oggi?
Ecco, questo è l'allenamento alla preghiera del cuore.
La preghiera del cuore non deve mai trascurare la preghiera di ascolto.
E' la Parola di Dio la linfa vitale della preghiera cristiana. La preghiera del cuore è il momento culminante dell'ascolto. Ogni giorno prega il Vangelo della Liturgia del giorno collegandolo sempre alla tua vita concreta.
Da quel Vangelo trova una parola/messaggio che utilizzi per fare la preghiera del cuore rivolto al Padre, o al Figlio, o allo Spirito Santo, presenti in te.
Sii costante e toccherai con mano la potenza della preghiera del cuore sulla tua vita.


- Padre Andrea Gasparino -
Movim. Contempl. Mission. "P. De Foucauld"- Cuneo


Che cosa diremo di questa preghiera divina, l’invocazione del Salvatore: «Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore»?
È una preghiera, un voto, una confessione di fede la quale ci conferisce lo Spirito Santo e i doni divini, purifica il cuore e scaccia i demoni; è la dimora di Gesù Cristo in noi, una sorgente di riflessioni spirituali e di pensieri divini; è la remissione dei peccati, la guarigione dell’anima e del corpo, lo splendore ...della luce divina; è una fonte di misericordia celeste che effonde sugli umili la rivelazione e l’iniziazione ai misteri di Dio. 
È la nostra unica salvezza perché contiene il Nome salvifico del nostro Dio, il solo Nome sul quale possiamo contare, il Nome di Gesù Cristo, il Figlio di Dio: « Non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo, nel quale possiamo essere salvati », come ricorda Pietro (At 4,12).
Per questo tutti i credenti devono continuamente confessare questo Nome: sia per proclamare la nostra fede e testimoniare il nostro amore per il Signore Gesù Cristo, dal quale nulla deve mai separarci, sia inoltre a causa della grazia che ci viene dal suo nome, a motivo della remissione dei peccati, della guarigione, della santificazione, dell’illuminazione, e soprattutto a causa della salvezza che ci ottiene. 
Il santo Vangelo dice: « Questi segni sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio ». Questa è la fede! E il Vangelo aggiunge: «e perché, credendo, abbiate la vita nel suo Nome» (Gv 20,31). Questa è la salvezza e la vita!

- San Simeone di Tessalonica -


"Gesù non ha detto che il Padre dà lo Spirito a chi lo merita; ha detto che dà lo Spirito a chi lo chiede. Allora bisogna chiederlo con fede e con costanza"

 - padre Andrea Gasparino -


Buona giornata a tutti. :-)


martedì 22 giugno 2021

Lettera ai giovani sulla sessualità - Padre Andrea Gasparino

 Introduzione:


Il problema della sessualità

Carissimi, a pochi chilometri da dove mi trovo hanno fatto un deposito enorme di rifiuti: tutti i Comuni delle nostre valli si sono consorziati, e ne è venuto fuori un impianto gi­gantesco in piena campagna. Poi, in questi anni, l'acqua della pioggia si è riversata sulla montagna di rifiuti, ha im­bevuto il terreno, ed è diventata acqua velenosa.

Tutti i prati verdi, per un raggio di molti chilometri, sono stati avvelenati, l'erba è appassita, è stata come bru­ciata dai veleni. Le cascine, anche molto lontane dai de­positi, hanno dovuto essere abbandonate perché non c'e­ra più vita né per gli animali né per le persone.

Di queste insensatezze oggi è piena la terra. Dicono che la sabbia del deserto sta invadendo le zone più pro­spere dell'Africa, a motivo del disboscamento forsennato.

In Germania, dove la tecnologia è a un grado tanto avanzato, intere foreste di conifere sono state uccise dalla pioggia acida. Nelle grandi città i bambini vanno a scuola con la mascherina, perché l'aria che respirano è satura di ossido di carbonio e devasta i loro polmoni.

Nel baratro, spensieratamente.

Non siamo più sicuri di nulla, né dell'acqua che be­viamo, né del pane che mangiamo, né della carne che consumiamo...

Che cosa sta succedendo sulla terra? Gli uomini stan­no perdendo la testa? Con il loro consumismo sfacciato stanno distruggendo tutto?

Se passiamo al campo della moralità, le cose sem­brano anche più tragiche: la televisione, il cinema e la stampa gestiscono in grande la loro scuola di depravazio­ne, di violenza; non sembrano avere altra mercanzia da vendere al grande pubblico.

Provate a contare tra i film prodotti quest'anno, quelli che possiamo chiamare formativi: ci stanno sulle dita di una mano.

Date un'occhiata a un'edicola di giornali, e lì vedete la moralità pubblica: c'è posto per ogni porcheria, ma di giornali seri non ne trovate molti, sono rari come le mo­sche bianche.

Che ne sarà dell'educazione dei bambini, della forma­zione di voi giovani alla vita? Se qualcuno alza la voce (quella del Papa non manca mai), gli si grida contro qua­lificandolo di sorpassato. È come se in un naufragio si al­zasse il pugno contro chi rischia la vita per far giungere le scialuppe di salvataggio...

La società moderna rotola giù nel baratro, spensiera­tamente. Cosa fare allora? Lasciarsi andare a fondo?

C'è una speranza!

Una speranza solida come una roccia, una precisa vo­lontà di Dio. Dio ci vuole salvare: «Dio ha tanto amato il mondo, da dare il suo Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna» (Gv 3,16). Gesù Cristo ha dato la vita per salvarci.

Nel profondo del cuore umano c'è tanto bisogno di luce, tutti anelano a un mondo pulito, e abbiamo tutti i mezzi per vivere nel pulito. E oso dire, per la conoscenza che ho di voi giovani, non c'è mai stata sulla terra - pure in questo caos soffocante di immoralità - tanta purezza come oggi, tanta santità come oggi:

- cristiani che rifiutano ogni menzogna;

- sposi e fidanzati capaci di compiere eroismi per salvare la loro fedeltà;

- educatori che danno la vita per la loro missione;

- uomini e donne che consumano l'esistenza per il bene dei loro fratelli.

Mai come oggi la battaglia per difendere i valori pro­fondi dell'uomo è stata tanto sanguinante. Per questo non è lecito disperare.
(continua)
(Padre Andrea Gasparino)
 Le dèjeuneur sur l'herbe, 1863
Manet

La Chiesa è chiamata a manifestare nuovamente a tutti, con un più chiaro e fermo convincimento, la sua volontà di promuovere con ogni mezzo e di difendere contro ogni insidia la vita umana, in qualsiasi condizione e stadio di sviluppo si trovi. 

Per questo la Chiesa condanna come grave offesa alla dignità umana e della giustizia tutte quelle attività dei governi o di altre autorità pubbliche, che tentano di limitare in qualsiasi modo al libertà dei coniugi nel decidere dei figli. Di conseguenza qualsiasi violenza esercitata da tali autorità in favore della contraccezione e persino della sterilizzazione e dell'aborto procurato è del tutto da condannare e da respingere con forza. 

Allo stesso modo è da esecrare come gravemente ingiusto il fatto che nelle relazioni internazionali l'aiuto economico concesso per la promozione dei popoli venga condizionato a programmi di contraccezione, sterilizzazione e aborto procurato. 

- san Giovanni Paolo II -

 da Familiaris consortio del 1981


Buona giornata a tutti :-)



lunedì 1 marzo 2021

Una prova schiacciante – Padre Andrea Gasparino

                                            Gesù crocefisso! Come posso guardarti

con tranquillità, con indifferenza?
Gesù crocefisso! Ma esiste un’altra prova
più schiacciante del tuo amore?
Gesù crocefisso, parla,
scuoti il mio torpore, ma per sempre!
Povera la Madre tua,
crocefissa senza nemmeno una croce,
crocefissa con te
senza poter far nulla per te,
crocefissa accanto a te
mentre ti aiuta a sopportare.
Cristo, sei nato tra i poveri,
hai voluto il posto più povero per nascere,
hai voluto per primi intorno a te
i disprezzati;
ora vuoi morire tra i ladri.
Certo,non dai alcun valore
alle valutazioni umane;
sembra che per te debbano essere
tutte capovolte, tanto sono fallaci.
Penso a quando issarono la croce:
che tortura fu la tua!
Gesù, non riesco a pensare
alla tua posizione, al respiro spasimante,
al peso del tuo corpo,
a quelle mani inchiodate.
Ma perché hai scelto proprio
la morte più terribile?
Lo so perché:
volevi dare una prova che sfidasse i secoli,
per chiamare all’amore gli uomini.
Grazie per la scritta sul capo:
mi dici che sei venuto e sei morto
per essere re, mio re:
vuoi regnare nel mio cuore.

- Padre Andrea Gasparino -

Fonte: “Davanti al crocefisso. Preghiere, invocazioni, litanie” a cura di L. Guglielmoni, F. Negri, Ed. Paoline



Nascondetevi sotto le ali della misericordia di Dio; egli è più capace di perdonare di quanto voi lo siate di peccare.

- S. Caterina da Siena -




Fa piacere trovarsi in una barca come la Chiesa, squassata dalle tempeste, quando si è sicuri di non andare a fondo.

- Blaise Pascal -



Il cosmo
come calice
d'argilla
raccoglie
le lacrime
di un Dio
che si dissangua.
Domani
sul deserto
degli uomini
germoglierà la vita.

- Patrizio Righero - 




Buona giornata a tutti. :-)

http://www.leggoerifletto.it

domenica 24 novembre 2019

Credo nella preghiera – Padre Andrea Gasparino

Credo che la preghiera non è tutto, ma che tutto deve cominciare dalla preghiera: perché l’intelligenza umana è troppo corta la volontà dell’uomo è troppo debole; perché l’uomo che agisce senza Dio non dà mai il meglio di sé stesso.

Credo che Gesù Cristo, dandoci il “ Padre nostro” ci ha voluto insegnare che la preghiera è amore.

Credo che la preghiera non ha bisogno di parole, perché l’amore non ha bisogno di parole.

Credo che si può pregare tacendo, soffrendo, lavorando, ma il silenzio è preghiera solo se si ama, la sofferenza è preghiera solo se si ama, il lavoro è preghiera solo se si ama.

Credo che non sapremo mai con esattezza se la nostra è preghiera o non lo è, ma esiste un test infallibile della preghiera: se cresciamo nell’amore, se cresciamo nel distacco dal male, se cresciamo nella fedeltà alla volontà di Dio.

Credo che impara a pregare solo chi impara a tacere davanti a Dio.

Credo che impara a pregare solo chi impara a resistere al silenzio di Dio.

Credo che tutti i giorni dobbiamo chiedere al Signore il dono della preghiera, perché chi impara a pregare impara a vivere.

- Padre Andrea Gasparino -



Vi affido, carissimi Fratelli e Sorelle, un'intenzione particolare per la preghiera di questa sera: invocate con me la Vergine Maria perché ottenga al mondo il sospirato dono della pace.
Fioriscano negli animi sentimenti di perdono e di fratellanza. 
Si depongano le armi e nei cuori si spengano l'odio e la violenza. 
Ogni uomo veda nell'altro non un nemico da combattere, ma un fratello da accogliere ed amare, per costruire insieme un mondo migliore.

- san Giovanni Paolo II, papa









Buona giornata a tutti. :-)





domenica 4 agosto 2019

Decalogo della docilità allo Spirito Santo - Padre Andrea Gasparino

1. Lo Spirito parla sottovoce

Lo Spirito è rispettosissimo della tua libertà; è un amore forte e discreto quello dello Spirito, basta un po' di orgoglio e di superficialità e la Sua voce non ti raggiunge più. Lo Spirito tace, tace e attende.
Il Papa nell'enciclica sullo Spirito Santo dice: "Lo Spirito è la suprema guida dell'uomo, la luce dello spirito umano".

2. Se lo Spirito martella c’è un problema che scotta

Quando lo Spirito insiste è perché ci segnala una piaga, bisogna aprire gli occhi. Ogni ritardo ad accogliere la Sua voce fa gravi danni alla tua vita spirituale; ogni prontezza nel rispondere ti rinnova e ti apre a percepire meglio la Sua luce. Ma quante volte lo Spirito martella: "Lascia quell' amicizia. Lascia quell'occasione, lascia quel vizio". E allora quando lo Spirito martella bisogna partire.
Il Papa nell'enciclica, dice: "Sotto l'influsso dello Spirito matura e si rafforza l'uomo interiore. Lo Spirito costruisce in noi l'uomo interiore, lo fa crescere e lo rafforza".

3. Il segreto della gioia è dare continue gioie allo Spirito Santo

Ma bisogna partire dalla concretezza, dalle piccole cose. Ogni atto di umiltà, ogni atto di generosità alimenta la gioia che lo Spirito Santo semina in noi. Quando fate un atto di bontà, voi, se non state attenti, dopo vi inorgoglite un po'. Quando fate un atto di bontà adesso non fate più così; fermatevi e dite: "Grazie, Spirito Santo". Io ho inventato per me questa preghiera; quando faccio una gentilezza adesso dico: "Grazie, Spirito Santo, ancora, ancora", per dirgli: "Continua a ispirarmi la bontà, continua a mettermi un' occasione di fare qualcosa di bello per te". Ecco, continuamente lo Spirito Santo è all' opera, ma bisogna lasciarlo operare.
Il Papa nell'enciclica al numero 67 dice: "La gioia che nessuno può togliere è dono dello Spirito Santo".

4. Lo Spirito non si stanca di parlarti, istruirti, di formarti

Lo Spirito, voglio dire, è la fedeltà dell'amore e usa i mezzi più semplici: ispirazioni, consigli di persone che ti amano, esempi, testimonianze, letture, incontri, avvenimenti...

Il Papa nell'enciclica al numero 58 dice: "Lo Spirito Santo è l'incessante donarsi di Dio".

5. La Parola di Dio è la prima antenna dello Spirito Santo

Voglio dire: impara a leggere la Parola di Dio implorando lo Spirito; non leggere mai la Parola senza lo Spirito. Nutriti della Parola invocando lo Spirito. Prega la Parola nello Spirito. Quando prendi in mano la Parola, primo: alza l' antenna dell' ascolto dello Spirito; poi prega, prega lo Spirito. E' con la Parola e la preghiera che impari a distinguere la voce dello Spirito.
Il Papa nell'enciclica al numero 25 dice: "Con la forza del Vangelo lo Spirito Santo rinnova costantemente la Chiesa". Vedete, la Parola di Dio è l'antenna costante che rinnova la Chiesa, per cui la Chiesa si collega con lo Spirito Santo.


6. Non cessare di ringraziare lo Spirito per quello che fa per te



La tua vita è un intreccio misterioso e continuo di doni dello Spirito Santo: dal Battesimo fino alla morte. Dalla tua nascita fino alla morte c'è un filo d' oro: i doni dello Spirito; un filo d'oro che percorre tutta la tua vita. Tu percepisci appena alcuni doni, ma devi sforzarti di trovarne tanti. E dei doni che percepisci comincia a ringraziare.

Il Papa nell'enciclica al numero 67 dice: "Davanti allo Spirito io mi inginocchio per riconoscenza".


7. Il maligno copia dallo Spirito e fa di tutto per contrastare la sua opera



Satana è la scimmia di Dio, copia da Dio. Anche lui manda le sue ispirazioni, anche lui manda i suoi messaggi, manda i suoi messaggeri.

Certe volte, quando aprite i mass media c'è il messaggero che vi aspetta, ma la potenza dello Spirito Santo sbaraglia con un soffio Satana. Basta affidarci a Lui totalmente e prontamente; poi vinciamo qualunque seduzione di Satana se siamo ben legati allo Spirito Santo.

Incontro sempre più persone che sono impaurite di Satana: non c'è da aver paura di Satana perché abbiamo lo Spirito Santo. Quando ci leghiamo allo Spirito Santo, Satana non può più nulla. Quando invochiamo lo Spirito Santo, Satana è bloccato. Quando sulle persone imploriamo lo Spirito Santo Satana è inefficace.

Il Papa nell'enciclica al numero 38 ha scritto: "Satana, il perverso genio del sospetto, sfida l'uomo a diventare l'avversario di Dio". 

8. Un’ offesa frequente allo Spirito è non rapportati a Lui come persona

Insisterò sempre su questo punto, perché noi non trattiamo lo Spirito Santo come una persona.
Eppure Gesù ci ha affidati a Lui e ha detto che "Vi insegnerà ogni cosa, vi ricorderà quello che vi ho detto", ci accompagnerà, ci convincerà sul peccato, ci strapperà cioè dal peccato.

Gesù ci ha affidati a Lui e ha detto che è il nostro sostegno, il nostro maestro, eppure molto spesso noi non ci rapportiamo a Lui come una persona viva, viva che vive in mezzo a noi. Lo consideriamo una realtà lontana, sfuggente, irreale.

Il Papa ha detto queste bellissime parole, al numero 22 dell'enciclica: "Lo Spirito è non solo un dono alla persona ma è la Persona dono". La Persona che si fa dono, il donarsi incessante a Dio.

E allora abituatevi a cominciare sempre la giornata dicendo: "Buongiorno, Spirito Santo", che è vicino a voi, in voi, e a terminare la giornata dicendo: "Buonanotte Spirito Santo", che è in voi e che guida anche il vostro riposo.


9. Gesù ha promesso che il Padre dà lo Spirito a chiunque lo chiede

Non ha detto che il Padre dà lo Spirito a chi lo merita; ha detto che dà lo Spirito a chi lo chiede. Allora bisogna chiederlo con fede e con costanza.
Il Papa al numero 65 dell'enciclica dice: "Lo Spirito Santo è il dono che viene nel cuore dell'uomo insieme con la preghiera".

10. Lo Spirito è l’Amore di Dio effuso nei nostri cuori

Più viviamo nell'amore, più viviamo nello Spirito Santo. Più seguiamo il nostro egoismo più ci allontaniamo dallo Spirito Santo. Però lo Spirito non si arrende mai, continuamente ci stimola nell'amore.
Il Papa nell'enciclica dice: "Lo Spirito Santo è Persona-Amore, in Lui la vita intima di Dio si fa dono".
Mi dona incessante la Sua vita intima, perché l'amore di Dio effuso nei nostri cuori è lo Spirito Santo.

- Padre Andrea Gasparino -
Fonte: Scuola di Preghiera a cura di Padre Gasparino
un pò di biografia: http://leggoerifletto.blogspot.it/2011/03/padre-andrea-gasparino-biografia.html





Fra le meraviglie del mondo e l'angoscia dei cuori umani, lo Spirito annodò questo legame che chiamasi fede.

- Lanza del Vasto -





Abbiamo sete dello Spirito Santo o abbiamo un'inconsapevole timore di esso? Noi avvertiamo che se lo Spirito Santo viene, non può lasciare le cose come le trova. 
Tutto quello che lo Spirito Santo tocca, lo Spirito Santo cambia! 
La nostra preghiera per ricevere lo Spirito Santo a volte assomiglia alla preghiera di Agostino prima della sua conversione.: "Donami la castità e il dominio di me, ma non subito."
Siamo tentati di dire, "Vieni Spirito Santo....ma non ora".

- padre Raniero Cantalamessa -



...La grazia dello Spirito Santo, non è qualcosa che possiamo meritare o conquistare: possiamo solamente riceverla come puro dono. 
L'amore di Dio può effondere la sua forza solo quando gli permettiamo di cambiarci dal di dentro. 
Noi dobbiamo permettergli di penetrare nella dura crosta della nostra indifferenza, della nostra stanchezza spirituale, del nostro cieco conformismo allo spirito di questo nostro tempo, solo allora possiamo permettergli di accendere la nostra immaginazione e plasmare i nostri desideri più profondi.

- papa Benedetto XVI -  
alla GMG di Sidney, 20 luglio 2008




“Chiunque parlerà contro il Figlio dell’Uomo, gli sarà perdonato;
ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato”. (Luca 12,8-12)







Buona giornata a tutti. :-)