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lunedì 25 settembre 2017

da."Avidità. Come sottrarsi al desiderio del - sempre di più - " (2) - Anselm Grün

Avidità sessuale

Un’altra forma dell’avidità è l’abbandonarsi all’istinto di tendere insaziabilmente verso la sessualità.
Questa desolazione si rivela oggi in misura minore nel modo concreto di sperimentare la sessualità con un amico o un’amica.
Sotto questo aspetto gli psicologi riferiscono che oggi molte persone hanno
piuttosto paura di una sessualità vissuta, perché dovrebbero donarsi all’altro e liberarsi dal proprio ego. Ciò è troppo pericoloso per molte persone.
L’avidità sessuale si manifesta oggi molto più nel  fatto che in misura crescente si ricercano in Internet raffigurazioni sessuali, pornografia infantile o altri spettacoli pornografici. 
Qualcuno è bramoso di vedere ragazzine quattordicenni, un altro giovinetti adolescenti, un terzo vuole uomini adulti o donne mature. 
L’offerta è grande. E chiaramente viene utilizzata da molti.
Le persone che guardano questi spettacoli pornografici in Internet, sono sempre inquiete. Non giungono mai alla calma interiore. Non riescono a
godere del loro tempo libero. Sono incapaci di leggere un libro in tutta tranquillità. Talvolta si tratta di una vera e propria bramosia, si utilizza ogni minuto libero per ricercare in Internet immagini sessuali.
A questa inquietudine si aggiungono poi la cattiva coscienza e pungenti sensi di colpa. 
Queste persone sperimentano soprattutto il disagio interiore di condurre una doppia vita: all’esterno sono, ad esempio, manager pieni di successo, nell’ intimo sono invece persone avide, che sfruttano ogni minuto libero per soddisfare la propria bramosia. 
Ci si sente interiormente lacerati. E si cerca di coprire questa lacerazione con l’irrequietezza.




L’avidità di essere sempre informati e connessi

Nei giovani invece osservo al contrario un comportamento del tutto compulsivo: ogni istante libero controllano nei social network se ci sia qualche nuova notizia da parte di uno o l’altro dei propri amici virtuali.
Si vorrebbe essere continuamente informati sulle attività degli altri. Certamente molti sono spinti dal desiderio ben comprensibile di sentirsi una comunità in mezzo a un mondo diventato anonimo.
Ma in altri è davvero una impellente bramosia di essere continuamente informati sulle azioni altrui.
Questa avidità di avere notizie sui propri amici aumenta ancor più quando diventa grande l’avidità di essere informati su ogni cosa.
Ma oggi on line ci sono così tante informazioni che nessuno può mai
venirne totalmente a capo.
A Hong Kong ho osservato persone che erano sedute in ristorante per la prima colazione. Consumavano il loro cibo come una cosa accessoria. 
L’attività più importante era quella di cercare ogni possibile informazione con i loro smartphone e i loro tablet. 
Quando due persone erano sedute vicine una all’altra per fare colazione, erano di fatto insieme, ma fra di loro non esisteva alcuna comunicazione:
entrambe erano occupate con i loro strumenti.
La bramosia di ricevere tutte le informazioni possibili e di conoscere ogni novità era più grande del bisogno di comunicare con l’altra persona. 
Con tutto questo, non vorrei demonizzare né i nuovi mezzi di comunicazione sociale in generale, né in particolare i social network. 
Sono mezzi che rendono possibili nuovi modi di rimanere collegati l’un con l’altro e di ricevere importanti informazioni. 
Ma l’irrequietezza con cui alcuni utilizzano questi nuovi media appare pervasa dall’avidità.

- Anselm Grün - 
da;"Avidità. Come sottrarsi al desiderio del - sempre di più - ", Editrice Messaggero di Sant'Antonio




end evolution - fine dell'evoluzione

Buona giornata a tutti. :-)



venerdì 25 agosto 2017

da."Avidità. Come sottrarsi al desiderio del - sempre di più - " - Anselm Grün

Da quando esiste il genere umano, il tema dell’avidità è sempre attuale. L’uomo è contrassegnato da una bramosia di voler possedere sempre di più, di non essere mai contento di ciò che gli viene dato.
L’avidità – come dicono ad esempio i saggi della Grecia – danneggia la salute della persona, la rende simile alle bestie. E inoltre distrugge le fondamenta
della comunità umana, è la causa prima di lotte e di guerre.
Tutti i saggi di questo mondo hanno descritto l’avidità e indicato le vie attraverso le quali una persona può liberarsi dall’avidità, sia che si tratti
del Buddismo, che considera la bramosia del desiderio come la fonte vera e propria del dolore, sia che prendiamo in considerazione la filosofia greca o
romana, oppure i saggi dell’Antico Testamento, nei quali si congiungono la sapienza greca ed ebraica.
Tuttavia, accanto ai suoi elementi distruttivi, l’avidità ha in sé anche qualcosa di stimolante e di piacevole.
Ciò è stato bene espresso e ripetutamente affermato dal teologo evangelico Friedrich Schorlemmer nel suo libro Die Gier und das Glück:
"L’avidità, in quanto manifestazione elementare, estremamente
espressiva di vita, nella quale si nasconde anche molto del nostro desiderio di felicità e di pienezza di vita, può essere anche un’indispensabile forza vitale."
Si tratta dunque non di estirpare l’avidità dall’essere umano, perché diventerebbe una persona senza alcuna forza propulsiva.
Si tratta piuttosto di trasformare l’energia distruttiva dell’avidità in una forza che doni vita.


La caratteristica distruttiva dell’avidità

I modi in cui l’avidità diventa distruttiva sono oggi molto diffusi. 
L’avidità ha molte sfaccettature.
Parliamo della bramosia di guadagno, solo per il desiderio di possedere, e della bramosia di vendetta.
Parliamo della bramosia di lucro, che non tende soltanto a possedere sempre più denaro, ma che mira anche a ottenere il massimo ricavo dal proprio investimento.
Le persone avide di lucro sono contente solo quando possono ricavare il massimo guadagno dai loro affari e perciò cercano di ingannare tutti
gli altri.
Schorlemmer parla perfino di un «virus» dell’avidità, che nasconde in se stesso qualcosa di aggressivo e insaziabile (cf. ivi, 16). 
Questo virus dell’avidità si manifesta in modalità di comportamento del tutto diverse tra loro e quindi – secondo il medesimo autore – sono infettati dello stesso virus, ad esempio, anche quelli che amano parlare troppo o hanno la mania di prendere il sole, quando non sono capaci di smettere una buona volta di parlare oppure cercano di essere sempre abbronzati. 
Il fondamento dell’avidità è l’egocentrismo, che non solo fa ruotare gli altri attorno a se stessi, ma è innamorato di sé. 
Ciò si manifesta oggi nel fenomeno del narcisismo, che secondo gli psicologi sta aumentando sempre di più. 
Ciò significa che non si riceve mai abbastanza attenzione. 
Si è costretti a coprire il proprio abbandono interiore con una sempre maggiore stima proveniente dall’esterno. 
È un’avidità che spinge a mettersi continuamente in mostra. 
Si manifesta oggi non solo nella ricerca di prostituirsi pubblicamente, cioè di rendere interessante il proprio corpo imbellettato per presentarsi in televisione. 
L’avidità si manifesta anche nel fatto che uno si sente obbligato a mettere continuamente in mostra se stesso di fronte agli amici virtuali mediante i contatti nei nuovi mezzi di comunicazione sociale (social network). 
Si vive soltanto se ci si mette in mostra. 
La capacità di gustare qualcosa da soli, di rimanere da soli con i propri pensieri, è andata chiaramente perduta. 
A questa necessità di dover continuamente metter in mostra se stessi si addice un linguaggio che conosce soltanto superlativi. 
Tutto ciò che sono e che faccio, deve per forza essere «super», «pazzesco». 
Questa necessità conduce a trascurare ciò che non è visibile e poco appariscente.

- Anselm Grün - 
da: "Avidità. Come sottrarsi al desiderio del - sempre di più - ", Editrice Messaggero di Sant'Antonio



Buona giornata a tutti. :-)








lunedì 10 novembre 2014

La vita è come una partita a scacchi - Tommaso Notarstefano

La vita è come una partita a scacchi;
assaporeremo il condimento dei successi e degli insuccessi,
conosceremo il sapore delle vittorie e delle sconfitte,
apprezzeremo il gusto delle gioie e dei dolori,
conosceremo il significato del sacrificio e della sofferenza,
daremo estro e senso ad una combinazione creativa,
vedremo i nostri sbagli e cercheremo di porvi rimedio,
sprigioneremo la nostra fantasia e il nostro talento,
misureremo la nostra pazienza e la nostra crescita,
sopporteremo con più serenità il peso della fatica,
miglioreremo il nostro carattere, mossa dopo mossa,
comprenderemo l'importanza del nostro tempo,
di quello consumato e di quell'altro rimasto a disposizione.

A fine partita non saremo più dei dilettanti allo sbaraglio, diventeremo dei Maestri di vita e d'arte, saremo perfetti, pieni di virtù e di nuove conoscenze, per questo siamo stati chiamati sin dall'inizio dell'eternità a scoprire questo gioco, per essere pronti a insegnare e a trasmettere agli altri, quelli che verranno dopo di noi, i valori e gli ideali della grande bellezza della nostra vita.

Solleveremo il calice per brindare alla felicità e alla vittoria!

- Tommaso Notarstefano - 
da "Il gioco universale"


Dipinto: ( Michael Cheval)

“È decisivo che l’uomo sia orientato verso l’infinito. È il problema essenziale della sua vita. Quanto più un uomo corre dietro ai falsi beni e quanto meno è sensibile a ciò che è essenziale, tanto meno soddisfacente è la sua vita. 
Si sentirà limitato, perché limitati sono i suoi scopi. 
Se riusciamo a capire e a sentire che già in questa vita abbiamo un legame con l’infinito, i nostri desideri e i nostri atteggiamenti mutano...
Se possiede un granello di saggezza, deporrà le armi e chiamerà l’ignoto con il più ignoto, ignotum per ignotius, cioè con il nome di Dio.»

- Carl G. Jung - 

Da: Ricordi sogni riflessioni, pp. 413-414




La felicità non dipende dal verificarsi di determinate condizioni. Al contrario, determinate condizioni si verificano come risultato della felicità.

- Neal Donald Walsch -




Non possiamo essere egoisti, non possiamo essere che una preda. L’avaro è divorato dall’oro, il libertino dalla donna, il santo da Dio. Il problema non sta nel concedersi o nel rifiutarsi, ma nel sapere a chi ci si dona.

- Gustave Thibon -

Da:”Il pane di ogni giorno”
Morcelliana, Brescia 1949, p. 13



Buona giornata a tutti :-)





lunedì 13 ottobre 2014

Il pescatore -

Sul molo di un piccolo villaggio messicano, un turista americano si ferma e si avvicina ad una piccola imbarcazione di un pescatore del posto.
Si complimenta con il pescatore per la qualità del pesce e gli chiede quanto tempo avesse impiegato per pescarlo. Il pescatore risponde: "Non ho impiegato molto tempo" e il turista: "Ma allora, perchè non è stato di più, per pescarne di più?"
Il messicano gli spiega che quella esigua quantità era esattamente ciò di cui aveva bisogno per soddisfare le esigenze della sua famiglia. 

Il turista chiese: "Ma come impiega il resto del suo tempo?"
E il pescatore: "Dormo fino a tardi, pesco un pò, gioco con i miei bimbi e faccio la siesta con mia moglie. La sera vado al villaggio, ritrovo gli amici, beviamo insieme qualcosa, suono la chitarra, canto qualche canzone, e via così, trascorro appieno la vita."
Allorchè il turista fece:  "La interrompo subito, sa sono laureato ad Harvard, e posso darle utili suggerimenti su come migliorare. Prima di tutto dovrebbe pescare più a lungo, ogni giorno di più. Così logicamente pescherebbe di più. 
Il pesce in più lo potrebbe vendere e comprarsi una barca più grossa. Barca più grossa significa più pesce, più pesce significa più soldi, più soldi più barche… Potrà permettersi un’intera flotta! Quindi invece di vendere il pesce all’uomo medio, potrà negoziare direttamente con le industrie della lavorazione del pesce, potrà a suo tempo aprirsene una sua. In seguito potrà lasciare il villaggio e trasferirsi a Mexico City o a Los Angeles o magari addirittura a New York! Da lì potrà dirigere un’enorme impresa!"
Il pescatore lo interruppe:  "Ma per raggiungere questi obiettivi quanto tempo mi ci vorrebbe?"
E il turista: " 20, 25 anni forse", quindi il pescatore chiese:  "….e dopo?"
Turista: "Ah dopo, e qui viene il bello, quando il suoi affari avranno raggiunto volumi grandiosi, potrà vendere le azioni e guadagnare miliardi!"
E il pescatore: "miliardi? e poi?"
Turista: "Eppoi finalmente potrà ritirarsi dagli affari e andare in un piccolo villaggio vicino alla costa, dormire fino a tardi, giocare con i suoi bimbi, pescare un pò di pesce, fare la siesta, passare le serate con gli amici bevendo qualcosa, suonando la chitarra e trascorrere appieno la vita".







L'uomo non ama il cambiamento perché cambiare significa guardare in fondo alla propria anima con sincerità mettendo in contesa se stessi e la propria vita. Bisogna essere coraggiosi per farlo, avere grandi ideali. La maggior parte degli uomini preferisce crogiolarsi nella mediocrità e fare del tempo lo stagno della propria esistenza 

- Erasmo da Rotterdam - 


Non abbiate paura delle vostre ferite, dei vostri limiti, della vostra impotenza.
Perché è con quel bagaglio che siete d'aiuto e non con le vostre presunte forze, con il vostro presunto sapere.

 - Frank Ostaseski - 





"Conserva l'amore nel tuo cuore. Una vita senza amore è come un giardino senza sole dove i fiori sono morti. La coscienza di amare ed essere amati regalano tale calore e ricchezza alla vita che nient'altro può portare."

(Oscar Wilde)






Buona giornata a tutti :-)


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domenica 19 maggio 2013

Preghiera dopo il pasto - Madre Teresa di Calcutta -

Eccoci a te, o Padre del cielo,
eccoci a rinnovarti il nostro tributo
di rispetto e di affetto.
Come con te abbiamo iniziato questo giorno,
così con te desideriamo continuarlo.
Tu, centro di tutto, in cui noi cerchiamo
conforto e riposo,
e altro riposo non cerchiamo
fuori di te.
Eccoci a supplicarti di nuovo:
dà vigore e forza,
in modo da completare il lavoro del giorno
e riparare le colpe commesse
fino a questo momento.
Concedici, o Signore,
gli aiuti necessari allo scopo,
e vieni nei nostri cuori
e sii tu stesso la nostra forza,
il nostro sostegno e la nostra difesa.


Amen.



(madre Teresa di Calcutta)

Fonte: Preghiere per l'amore, Madre Teresa, Ed. Piemme, 1991. pag. 51




Dicono che chi è sazio non può capire chi è affamato; io aggiungo che un affamato non capisce un altro affamato.

Fëdor Dostoevskij, Umiliati e offesi, 1861



"L'etica dà fastidio a chi adora il denaro, non condividere i beni con i poveri è derubarli." 

Papa Francesco, omelia del 16 maggio 2013)




Amore alla preghiera, sentire il bisogno di pregare spesso durante il giorno e preoccuparsi di pregare.
Se volete pregare meglio, dovete pregare di più. La preghiera allarga il cuore fino al punto di essere in grado di contenere il dono di Dio stesso.
Cercate e chiedete e il vostro cuore diventerà abbastanza grande da riceverlo e da tenerlo con voi. 


- Madre Teresa di Calcutta - 




Fate che chiunque venga a voi se ne vada sentendosi meglio e più felice. La gioia deve  essere contagiosa!

- Madre Teresa di Calcutta -

Buona giornata a tutti:-)








giovedì 2 agosto 2012

Cinquanta euro -

Un noto predicatore cominciò la sua conferenza esibendo una banconota da 50 euro.

All'assemblea di circa 200 persone chiese: "Chi di voi vuole questi 50 euro?" Le mani cominciarono ad alzarsi. Continuò: "Darò questi 50 euro a uno di voi, ma prima lasciatemi fare questo!"

Stropicciò la banconota nelle sue mani. Poi chiese: "C'è ancora qualcuno che li vuole?" Le mani si alzarono di nuovo. "Va bene" continuò. "E se io faccio questo?" Buttò la banconota al suolo e la calpestò diverse volte.

Poi prese la banconota in mano, ora sporca e consumata.

"Adesso, c'è ancora qualcuno che la vuole?". Di nuovo 200 mani si alzarono. "Amici, ora avete imparato una lezione importante. Non importa quello che io ho fatto alla banconota - voi la volete lo stesso perché non ha perso il suo valore. Sono ancora 50 euro. Molte volte nella nostra vita ci buttiamo via, ci calpestiamo e ci infanghiamo a causa delle decisioni che prendiamo e delle circostanze che incontriamo. Ci sentiamo come svuotati, senza valore. Ma non importa quello che ci è successo o che ci succederà, voi non perderete mai di valore agli occhi di Dio".

Dio ci dice nel libro del profeta Isaia: «Perché tu sei prezioso ai miei occhi, / perché sei degno di stima e io ti amo, / do uomini al tuo posto / e nazioni in cambio della tua vita» (Isaia 43,4).



Per Dio tuo Padre, sporco o pulito, a pezzi o tutto intero, sei infinitamente prezioso. Ha dato la vita di Suo Figlio Gesù in cambio della tua.




Per la preghiera: Padre buono, l'amore che Tu mi offri va ben al di là di ogni mio desiderio, perché Tu sei più grande del cuore umano. Ispira oggi ogni mio pensiero, ogni mia azione, affinché i miei limiti e le mie debolezze non mi impediscano di vedere il Tuo amore e la pace che viene dal fare la Tua volontà. Te lo chiedo per intercessione di Maria Santissima. Amen.
Per la vita: Il tuo valore non è determinato da quello che fai o da quanto hai, ma da Chi ti ha creato.

Fonte: http://www.parrocchie.it



È un Paese così diviso, l'Italia. Così fazioso, così avvelenato dalle sue meschinerie tribali! Si odiano anche all'interno dei partiti, in Italia. Non riescono a stare insieme nemmeno quando hanno lo stesso emblema, lo stesso distintivo. Gelosi, biliosi, vanitosi, piccini, non pensano che ai propri interessi personali. (Oriana Fallaci, La rabbia e l'orgoglio, 2001)




Buona giornata a tutti. :-)