Avidità sessuale
Un’altra forma
dell’avidità è l’abbandonarsi all’istinto di tendere insaziabilmente verso la
sessualità.
Questa desolazione
si rivela oggi in misura minore nel modo concreto di sperimentare la sessualità
con un amico o un’amica.
Sotto questo
aspetto gli psicologi riferiscono che oggi molte persone hanno
piuttosto paura di
una sessualità vissuta, perché dovrebbero donarsi all’altro e liberarsi dal
proprio ego. Ciò è troppo pericoloso per molte persone.
L’avidità sessuale
si manifesta oggi molto più nel fatto
che in misura crescente si ricercano in Internet raffigurazioni sessuali,
pornografia infantile o altri spettacoli pornografici.
Qualcuno è bramoso di vedere ragazzine quattordicenni, un altro giovinetti adolescenti, un terzo vuole uomini adulti o donne mature.
L’offerta è grande. E chiaramente viene utilizzata da molti.
Qualcuno è bramoso di vedere ragazzine quattordicenni, un altro giovinetti adolescenti, un terzo vuole uomini adulti o donne mature.
L’offerta è grande. E chiaramente viene utilizzata da molti.
Le persone che
guardano questi spettacoli pornografici in Internet, sono sempre inquiete. Non giungono
mai alla calma interiore. Non riescono a
godere del loro
tempo libero. Sono incapaci di leggere un libro in tutta tranquillità. Talvolta
si tratta di una vera e propria bramosia, si utilizza ogni minuto libero per
ricercare in Internet immagini sessuali.
A questa
inquietudine si aggiungono poi la cattiva coscienza e pungenti sensi di colpa.
Queste persone sperimentano soprattutto il disagio interiore di condurre una
doppia vita: all’esterno sono, ad esempio, manager pieni di successo,
nell’ intimo sono invece persone avide, che sfruttano ogni minuto libero per
soddisfare la propria bramosia.
L’avidità di essere sempre informati e connessi
Nei giovani invece
osservo al contrario un comportamento del tutto compulsivo: ogni istante libero
controllano nei social network se ci sia qualche nuova notizia da parte di uno
o l’altro dei propri amici virtuali.
Si vorrebbe essere
continuamente informati sulle attività degli altri. Certamente molti sono
spinti dal desiderio ben comprensibile di sentirsi una comunità in mezzo a un
mondo diventato anonimo.
Ma in altri è
davvero una impellente bramosia di essere continuamente informati sulle azioni
altrui.
Questa avidità di
avere notizie sui propri amici aumenta ancor più quando diventa grande
l’avidità di essere informati su ogni cosa.
Ma oggi on line ci
sono così tante informazioni che nessuno può mai
venirne totalmente
a capo.
A Hong Kong ho
osservato persone che erano sedute in ristorante per la prima colazione.
Consumavano il loro cibo come una cosa accessoria.
L’attività più importante
era quella di cercare ogni possibile informazione con i
loro smartphone e i loro tablet.
Quando due persone
erano sedute vicine una all’altra per fare colazione, erano di fatto insieme, ma
fra di loro non esisteva alcuna comunicazione:
entrambe erano
occupate con i loro strumenti.
La bramosia di
ricevere tutte le informazioni possibili e di conoscere ogni novità era più grande
del bisogno di comunicare con l’altra persona.
Con tutto questo, non vorrei
demonizzare né i nuovi mezzi di comunicazione sociale in generale, né in
particolare i social network.
Sono mezzi che rendono possibili nuovi modi di
rimanere collegati l’un con l’altro e di ricevere
importanti informazioni.
Ma l’irrequietezza con cui alcuni utilizzano questi
nuovi media appare
pervasa dall’avidità.
- Anselm Grün -
da;"Avidità. Come sottrarsi al desiderio del - sempre di più - ", Editrice Messaggero di Sant'Antonio
end evolution - fine dell'evoluzione
Buona giornata a tutti. :-)
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